Rosario per la

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Transcript Rosario per la

Preghiera per
la XXV Giornata Mondiale del Malato 2017
Stupore per quanto Dio compie: «Grandi cose
ha fatto per me l’Onnipotente…» (Lc 1,49)
(Ispirata a Evangelii Gaudium 286, 288)
Vergine e Madre Maria
che hai trasformato una grotta per animali
nella casa di Gesù
con alcune fasce e una montagna di tenerezza,
a noi, che fiduciosi invochiamo il Tuo nome,
volgi il tuo sguardo benigno.
Piccola serva del Padre
che esulti di gioia nella lode,
amica sempre attenta perché nella nostra vita
non venga a mancare il vino della festa,
donaci lo stupore
per le grandi cose compiute dall’Onnipotente.
Madre di tutti che comprendi le nostre pene,
segno di speranza per quanti soffrono,
con il tuo materno affetto
apri il nostro cuore alla fede;
intercedi per noi la forza di Dio
e accompagnaci nel cammino della vita.
Nostra Signora della premura
partita senza indugio dal tuo villaggio
per aiutare gli altri con giustizia e tenerezza,
apri il nostro cuore alla misericordia
e benedici le mani di quanti toccano
le carni sofferenti di Cristo.
Vergine Immacolata
che a Lourdes hai dato
un segno della tua presenza,
come una vera madre
cammina con noi,
combatti con noi,
e dona a tutti gli ammalati
che fiduciosi ricorrono a te
di sentire la vicinanza
dell’amore di Dio. Amen.
Signore, pietà, Signore pietà
Cristo, pietà, Cristo pietà
Signore, pietà. Signore pietà
Cristo, ascoltaci. Cristo, ascoltaci.
Cristo, esaudiscici Cristo, esaudiscici.
Padre del cielo, che sei Dio Abbi pietà di noi.
Figlio, Redentore del mondo, che sei Dio
Abbi pietà di noi
Spirito Santo, che sei Dio, Abbi pietà di noi
Santa Trinità, unico Dio, Abbi pietà di noi
Parrocchia B.V. delle Grazie
Mercoledì 1 febbraio 2017
Santa Maria, prega per noi.
Santa Madre di Dio,
Maria, sostegno e difesa di quanti ti invocano
Maria, nostra sorella e madre premurosa
Maria, donna guidata dallo Spirito Santo
Maria, madre del buon consiglio
Maria, madre che conduci alla carità perfetta
Maria, madre di misericordia
Maria, madre di intercessione
Maria, segno di sicura speranza
Maria, che ci richiami sul giusto cammino
Maria, sicuro rifugio nei pericoli della vita
Maria, Salute degli infermi,
Maria, Consolatrice degli afflitti,
Maria, Aiuto dei cristiani,
Maria, madre dei malati,
Beata Vergine delle Grazie
Rosario per la
XXV Giornata del Malato
Stupore per quanto Dio compie:
“Grandi cose ha fatto per me
l’Onnipotente…”
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia
Meditiamo il mistero
della attenzione agli altri
Preghiamo.
O Maria, nostra Madre,
che in Cristo accogli ognuno di noi come figlio,
sostieni l’attesa fiduciosa del nostro cuore,
soccorrici nelle nostre infermità e sofferenze,
guidaci verso Cristo tuo figlio e nostro fratello,
e aiutaci ad affidarci al Padre che compie
grandi cose. Per il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli
dei secoli.
Canto Salve Regina
Lieta armonia
nel gaudio del mio spirito si espande,
l'anima mia magnifica il Signor:
Ei solo è grande, Ei solo è grande.
Umile ancella
degnò di riguardarmi dal suo trono,
e grande e bella mi fece il Creator:
Ei solo è buono, Ei solo è buono.
E me beata
dirà in eterno delle genti il canto;
e mi ha esaltata per l'umile mio cuor:
Ei solo è santo, Ei solo è santo.
dal Vangelo di Luca 1,39 - 55
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta
verso la regione montuosa, in una città di
Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò
Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il
saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo
grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo
ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le
donne e benedetto il frutto del tuo grembo!
A che cosa devo che la madre del mio Signore
venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è
giunto ai miei orecchi, il bambino ha
sussultato di gioia nel mio grembo. E beata
colei che ha creduto nell'adempimento di ciò
che il Signore le ha detto».
Maria corre da
Elisabetta, più
anziana di lei,
perché sente nel
cuore che la
cugina potrebbe
avere bisogno di
un aiuto.
Non chiede, parte
e va.
Non promette, fa.
Non si mostra, si
dona.
Maria tu sei modello di ogni incontro vero,
dove è il cuore a suggerire cosa fare, senza
umiliare offrendo aiuto, sapendoti fare
prossima, tu che vivevi la stessa condizione di
Elisabetta, alle sue necessità.
Aiutaci a diventare delicati accanto a chi fatica
per saper donare conforto senza la pretesa di
poterne cancellare il dolore, ma facendolo
nostro. Preghiamo questa decina per tutti
coloro che sono accanto ai malati.
Rit. Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente
dal Vangelo di Luca 2, 43 - 51
Rit. Proteggimi o Dio, in te mi rifugio
dal Vangelo di Luca 1, 26 -33
L'anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni mi
chiameranno beata. Rit.
Mentre riprendevano la via del ritorno, il
fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza
che i genitori se ne accorgessero.
Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero
una giornata di viaggio e poi si misero a
cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non
avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a
Gerusalemme. Dopo tre giorni lo trovarono
nel tempio, seduto in mezzo ai maestri,
mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti
quelli che l'udivano erano pieni di stupore per
la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo
restarono stupiti, e sua madre gli disse:
«Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo
padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli
rispose loro: «Perché mi cercavate? Non
sapevate che io devo occuparmi delle cose del
Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che
aveva detto loro. Scese dunque con loro e
venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua
madre custodiva tutte queste cose nel suo
cuore.
Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio animo mi istruisce.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare. Rit.
Al sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato
da Dio in una città della Galilea, chiamata
Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un
uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe.
La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei,
disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è
con te». A queste parole ella fu molto turbata
e si domandava che senso avesse un saluto
come questo. L'angelo le disse: «Non temere,
Maria, perché hai trovato grazia presso Dio.
Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce
e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà
chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli
darà il trono di Davide suo padre e regnerà per
sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno
non avrà fine».
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente
e Santo è il suo nome: di generazione in
generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono. Rit.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro
cuore; ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili.
Ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote. Rit.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza,
per sempre. Rit.
Madre della sollecitudine, prega per noi.
Padre Nostro, 10 Ave Maria, Gloria
Meditiamo il mistero
del silenzio
Rit. Vergine del silenzio,
che ascolti la parola e la conservi,
donna del futuro, aprici il cammino.
Silenzio di chi vigila,
silenzio di chi attende,
silenzio di chi scopre una presenza. Rit.
Silenzio di chi prega,
silenzio di chi è in pace,
silenzio di chi è “uno” nel suo spirito. Rit.
Maria,
sentiamo la
tua angoscia
così simile
alla nostra
quando non
capiamo il dolore altrui e nostro. Ci
riconosciamo nel tuo sguardo, forse
interrogativo, di fronte alla risposta di Gesù:
somiglia al nostro, quando desidera siano
lenite le sofferenze e ci pare il Signore taccia e
sia altrove. Ma tu, custodisci. Taci e ascolti.
Aiutaci a saper ascoltare Dio , a riconoscere la
sua discreta presenza, che a noi pare assenza.
Attraverso il silenzio possiamo sentire la Sua
consolazione. Preghiamo questa decina per
tutti i malati che si sentono abbandonati da
Dio.
Per questo gioisce il mio cuore
ed esulta la mia anima; anche il mio corpo
riposa al sicuro, perché non abbandonerai la
mia vita negli inferi, né lascerai che il tuo
fedele veda la fossa. Rit
Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra. Rit.
Madre del silenzio, prega per noi.
Padre Nostro, 10 Ave Maria, Gloria
Meditiamo il mistero
della grazia di Dio
Giovane donna, attesa dell’umanità, un
desiderio d’amore e pura libertà.
Il Dio lontano è qui vicino a Te,
voce e silenzio, annuncio di novità.
Rit. Ave Maria, Ave Maria!
Dio t’ha prescelta qual madre piena di
bellezza, ed il suo amore t’avvolgerà con la
suo ombra. Grembo per Dio, venuto sulla
terra, Tu sarai madre, di un uomo nuovo. Rit
Ecco l’ancella, che vive della tua Parola,
libero il cuore perché l’amore trovi casa.
Ora l’attesa è densa di preghiera
e l’uomo nuovo è qui in mezzo a noi. Rit
Maria, sei ricolma di grazia. Accogliere la
presenza di Dio in te ti ha reso gioiosa, ti ha
donato pace per vivere il dolore inaudito. Tu
ci sei sorella, comprendi il nostro dolore, ma ci
inviti a sentirci pieni della Sua grazia, per
attraversarlo senza mai sentirci soli.
Preghiamo questa decina per tutti coloro che
hanno paura di soffrire.
Rit. Nel Signore gioisce il nostro cuore.
Beata la nazione il cui Dio è il Signore,
il popolo che si è scelto come erede.
Ecco, l'occhio del Signore veglia su chi lo teme,
su chi spera nella sua grazia. Rit.
L'anima nostra attende il Signore,
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
In lui gioisce il nostro cuore
e confidiamo nel suo santo nome. Rit.
Signore, sia su di noi la tua grazia,
perché in te speriamo. Rit.
Madre della Grazia, prega per noi.
Padre Nostro, 10 Ave Maria, Gloria