Cantina di Soave chiarisce operazione La Versa

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Cantina di Soave chiarisce
operazione La Versa
Bruno Trentini direttore Cantina di Soave abituato ai fatti,
in linea con la filosofia della società chiarisce lo stato
dell’arte dell’operazione Santa Maria La Versa, marchio
storico dell’oltrePo Pavese, fallita qualche tempo fa.
Visti i nuovi protagonisti che si sono interessati, vi
proponiamo il comunicato stampa della Cantina di Soave che
chiarisce tutto.
Cantina di Soave, coerente con la serietà e la solidità che la
contraddistinguono, ha deciso in breve tempo di presentare una
concreta proposta di acquisto e di rilancio di Santa Maria La
Versa, formalizzata definitivamente i primi giorni di gennaio.
La decisione è maturata dopo che la prima asta indetta dal
tribunale è andata deserta, chiaro segnale che il territorio
non era pronto o disposto a prendere in mano le sorti di Santa
Maria La Versa e di valorizzare il suo potenziale.
Così Cantina di Soave ha deciso di scendere in campo, ma con
una formula che uscisse da quella speculativa dell’asta e che
allo stesso tempo ponesse gli eventuali interessati nella
condizione di non poter giocare a ribasso a scapito dei
produttori.
La proposta presentata da Cantina di Soave è a tutti nota ed è
stata il punto di riferimento per chi ha ritenuto di
presentare l’ultimo giorno un esiguo rilancio: altre realtà
infatti hanno ora deciso di entrare in gioco.
Alla luce di questo, è probabile che Cantina di Soave scelga
di non muovere ulteriori passi nella direzione di Santa Maria
La Versa.
«Una volta valutata la possibilità di acquisire La Versa –
commenta il Presidente di Cantina di Soave Attilio Carlesso –
il Consiglio di Amministrazione ha deciso, all’unanimità e in
un’unica seduta, di presentare la proposta di acquisto poiché,
considerata la nostra stabilità finanziaria, potremmo
senz’altro investire nel rilancio dell’azienda.
Nei prossimi giorni, da una parte valuteremo quale sarebbe il
potenziale di La Versa in sinergia con i nostri affermati
marchi, dall’altra ci guarderemo bene dal costituire elemento
di rottura all’interno dell’Oltrepò».
«Non potevo non interessarmi alle sorti di Santa Maria La
Versa – spiega il Direttore Generale di Cantina di Soave,
Bruno Trentini – considerata la conoscenza che ho maturato
negli anni di questa importantissima realtà del panorama
spumantistico nazionale.
Il territorio dell’Oltrepò, patria di grandi Pinot Nero, ha
una sua vocazionalità storica sulla quale sono pronto a
scommettere.
L’impostazione aziendale, da quando dirigo Cantina di Soave, è
sempre stata all’insegna della coerenza e della tutela dei
produttori, per questo motivo fin da subito abbiamo chiarito
con il comitato dei creditori che la nostra proposta, fondata
su un ambizioso piano industriale, non sarebbe stata
speculativa né avrebbe mai dovuto creare tensioni all’interno
del territorio dell’Oltrepò Pavese.
Auguro ai produttori di questa nobilissima zona i successi che
meritano per l’indiscusso valore della loro viticoltura,
valore che merita di essere riconosciuto da tutto il mondo
vitivinicolo».