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Il 20 febbraio in programma il sopralluogo nei centri di San Giuliano
Terme e Cascina
Migranti: la Commissione d'inchiesta arriva in Toscana
Il presidente Gelli "Serve incentivare la collaborazione fra enti, comunità e
associazioni"
Roma, 15 febbraio 2017 - “Dopo le numerose segnalazioni e una situazione certamente complicata
– per fortuna non emergenziale come in altre regioni – la Commissione d'inchiesta Migranti ha
programmato una missione ufficiale in Toscana, in provincia di Pisa.” E' quanto dichiarato dal
Presidente della commissione d'inchiesta sui migranti Federico Gelli.
La commissione effettuerà due sopralluoghi nei centri d’accoglienza allestiti all’ex Cottolengo
ad Arena Metato nel comune di San Giuliano Terme e all’ex agriturismo La Tinaia a Santo
Stefano a Macerata nel comune di Cascina. In occasione delle visita sono stati organizzate le
audizioni del prefetto di Pisa, Attilio Visconti, del questore Alberto Francini, del presidente
della Provincia Marco Filippeschi, della presidente della Società della Salute Sandra Capuzzi,
dei sindaci di San Giuliano Terme e Cascina, Sergio Di Maio e Susanna Ceccardi e dei
soggetti gestori dei centri di accoglienza.
“Dobbiamo valutare le modalità di gestione del sistema di accoglienza in questo territorio –
spiega Gelli – dopo i sopralluoghi nelle regioni maggiormente coinvolte nel flusso migratorio, dove
sono stati costituiti i centri di prima accoglienza, adesso la Commissione ha calendarizzato una serie
di visite nei territori dove si registrano maggiori difficoltà di gestione. La Toscana è certamente una
regione virtuosa, sotto il livello di emergenza ma la nostra visita ai centri di accoglienza di San
Giuliano Terme e Cascina intende rispondere alle crescenti problematiche rilevate dalle
amministrazioni locali. E' evidente – conclude Gelli – che laddove si registra una collaborazione fra
la comunità, istituzioni e associazioni che si occupano di accoglienza, si riesce ad affrontare al
meglio questa emergenza. Quando invece questa collaborazione non si verifica, ecco che tutto
diventa molto più complicato. In questa fase è necessario, come ricordiamo spesso, che ciascuno
faccia la sua parte.”