piano di miglioramento

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ISTITUTO PROFESSIONALE PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “GALILEO FERRARIS” via Adamello n. 18 – 72100 Brindisi Centralino 0831/560325 – Fax 0831/592480

Cod. Fiscale 80001320748

Internet : http ://www.ipsiaferraris.it

e-mail :

BRRI010007

@

istruzione

.it

PEC:[email protected]

PIANO DI MIGLIORAMENTO A.S. 2016/17

1

PRIMA SEZIONE

ANAGRAFICA Istituzione Scolastica:

IPSIA “G. Ferraris” Brindisi - Codice meccanografico:

BRRI010007 Responsabile del Piano (DS):

Rita Ortenzia DE VITO

Telefono: 339 1301590 - Email:[email protected]

Referente del Piano:

Angelo Vito GIANNONE

Telefono: 3283568780 - Email: [email protected] Ruolo nella scuola: Funzione strumentale Area 1 Brindisi

Comitato di miglioramento

Nome e Cognome Rita Ortenzia DE VITO Roberto D’ADORANTE Ruolo nell’organizzazione scolastica

Dirigente Scolastico Collaboratore vicario

Ruolo nel team di miglioramento

Responsabile del PdM Responsabile progetto

Maria Vincenza CARETTO

Collaboratore vicario Responsabile progetto

Vita VENTRELLA Angelo Vito GIANNONE Luana PERRONE Francesco SPADA Andrea RUGGIERO Luciana Carmela MENGA Luca BALDASSARRE Almanio Antonio ROMANO Ignazio LAUNI Francesco TREVISI

Collaboratore vicario Fasano Funzione strumentale area 1 BR Funzione strumentale area 3 BR Funzione strumentale area 4 BR Responsabile progetto Referente PdM - ASPP Responsabile progetto Responsabile progetto Docente Referente ASL di Istituto Funzione strumentale area 1 Fasano Responsabile progetto Docente Docente Docente Docente sostegno RSPP Responsabile corsi per adulti Brindisi Responsabile corsi per adulti Fasano Coordinatore GLI

Galiana EPIFANI

Docente sostegno

Periodo di realizzazione:

da 01/01/2017 a 31/12/2018

Risorse destinate al piano:

vedi budget

Referente BES

SECONDA SEZIONE

2

COMITATO DI MIGLIORAMENTO E GRUPPI DI PROGETTO

I componenti il comitato di miglioramento ed i gruppi di progetto sono stati individuati alla luce dei seguenti criteri:  Esperienza maturata nell’ambito dell’autovalutazione di Istituto (GAV)  Attribuzione di incarico di funzione strumentale    Collaborazione prestata al Dirigente Scolastico Attività di studio e riflessione sui dati delle prove INVALSI restituiti alla Scuola nei precedenti anni scolastici Competenze di tipo tecnico/gestionale/organizzativo/didattico. L’intento è quello di progettare, pianificare, monitorare e divulgare tutte quelle iniziative e/o progetti tesi a migliorare le performance della scuola con riferimento alle criticità esitate dopo la stesura del RAV, tenuto conto degli indicatori ESCS del territorio di appartenenza, come si esplicherà nel seguito.

RELAZIONE TRA RAV E PDM Introduzione

Con la chiusura e la pubblicazione del Rapporto di Autovalutazione di Istituto (RAV) si è aperta la fase di formulazione e attuazione del piano di miglioramento richiamate dalla Direttiva n.11 del 18 settembre 2014 e dalla nota MIUR dell’1 settembre 2015. A partire dall'anno scolastico 2015/16 l’IPSIA FERRARIS ha pianificato un percorso di miglioramento per il raggiungimento dei traguardi connessi alle priorità indicate nel RAV. L’IPSIA G. Ferraris di Brindisi, con la sua sede coordinata di Fasano, intende perseguire tutte quelle azioni di miglioramento previste dal DPR 80/2013 finalizzate al raggiungimento dei traguardi connessi alle priorità indicate nel RAV che assumono una particolare rilevanza in virtù della legge 107/2015 che prescrive, all’art.1 co. 14, la piena integrazione del PdM (Piano di Miglioramento) nei Piani Triennali dell’Offerta Formativa (PTOF). Il miglioramento dovrà essere inteso non come un processo statico ma come un processo dinamico che deve coinvolgere tutta la comunità scolastica facendo leva sulle modalità organizzative gestionali e didattiche messe in atto dalla scuola ed utilizzando tutti gli spazi di autonomia a disposizione. In quest'ottica si intende:  favorire e sostenere il coinvolgimento diretto di tutta la comunità scolastica, anche promuovendo momenti di incontro e di condivisione degli obiettivi e delle modalità operative dell'intero processo di miglioramento;  valorizzare le risorse interne, individuando e responsabilizzando le competenze professionali più utili in relazione ai contenuti delle azioni previste nel piano;  incoraggiare la riflessione dell'intera comunità scolastica attraverso una progettazione delle azioni che introduca nuovi approcci al miglioramento scolastico, basati sulla condivisione di percorsi di innovazione;  promuovere la conoscenza e la comunicazione anche pubblica del processo di miglioramento, prevenendo un approccio di chiusura autoreferenziale. La predisposizione del PdM seguirà un processo scandito in quattro punti :

A – Scegliere gli obiettivi strategici B - Pianificare le azioni C - Valutare periodicamente lo stato di avanzamento del PdM D –Condividere e diffondere i risultati del PdM

Rav e PdM

3

Per l’a.s. 2016-17 l’IPSIA Ferraris, pur avendo raggiunto nell’a.s. 2015-2016 alcuni positivi risultati, tra i quali la partecipazione alle prove INVALSI di tutte le classi iscritte di Brindisi e Fasano con una percentuale di assenti molto bassa e conseguente validazione degli esiti, conferma il precedente R.A.V. sulla scorta del quale è stato elaborato il precedente PdM 2015-16 le cui conseguenti priorità si confermano e si riassumono come segue: 1.

Competenze chiave e di cittadinanza. 2.

Risultati nelle prove standardizzate relative alle competenze di base. 3.

Curricolo di istituto (competenze professionali). Già a pag. 2 del RAV di Istituto, a proposito degli indicatori ESCS si afferma, a proposito dei vincoli : “

Gli ultimi indicatori parlano di un diffuso disagio economico e sociale che inevitabilmente amplifica nei genitori tensioni, comportamenti al limite della legalità, impossibilità e, a volte, incapacità a farsi carico delle necessità e delle problematiche degli adolescenti. Questo comporta per l'istituto un triplice impegno: a)sul piano didattico curriculare particolare attenzione al recupero delle competenze di base, di cittadinanza e trasversali; b)sul piano pedagogico-relazionale necessità di sostegno da parte di figure specialiste (educatori e psicologi) per studenti, famiglie e docenti; c)sul piano gestionale, ricerca di fonti di finanziamento per integrare le risorse ministeriali insufficienti per il funzionamento dei laboratori e per l'attivazione di sportelli di ascolto.”

Ed ancora a pag.8 circa le risorse economiche e materiali : “

ll limite più importante dal punto di vista economico è rappresentato dalla impossibilità di più del 50% delle famiglie dei nostri studenti ad affrontare l’impegno economico che uno studente in formazione comporta, non si parla solo del contributo volontario (22 € medio a fronte del dato nazionale di 55 € medi pro capite) ma anche della impossibilità dell’acquisto dei libri e della impossibilità a finanziare attività integrative e collaterali come le uscite didattiche

.” Quindi l’IPSIA Ferraris opera in un contesto economico-sociale difficile e, per certi versi, degradato ove le sinergie scuola-famiglia sono di fatto inesistenti. Prova ne è la percentuale alta di dispersione scolastica in generale ed in particolare spicca il valore del 35,3% di abbandoni per gli studenti iscritti in corso al 3° anno per l’anno scolastico 2013/14. Ovviamente le competenze chiave e di cittadinanza non possono che essere conseguentemente basse, giudicate critiche nel RAV( punteggio 2 su 7 ), che rappresenta il focus sul quale incidere pesantemente perché da esso si generano altri deludenti indicatori in cascata (come, per es., i risultati sulle prove standardizzate).

In questo contesto la scuola non ha saputo incidere in termini significativi e strutturati:“

La scuola non ha utilizzato a pieno gli strumenti di flessibilità e autonomia organizzativa e didattica previsti dalla normativa. La scuola manca di un curriculo strutturato per le competenze di cittadinanza pur in presenza di molteplici iniziative extracurriculari volte allo sviluppo di tali competenze

.”(cfr pag.34 del RAV a proposito dei punti di debolezza sulle pratiche educative e didattiche). Inoltre la progettazione didattica è risultata inefficace e di questo ne è consapevole il corpo docente se è vero, come lo è, che“

Per il 40% non c’è valutazione degli esiti della progettazione didattica, per il 60% manca una progettazione verticale in rete con altre scuole

,

più del 50% ci dice che non sono effettuate prove comuni ne vengono utilizzati gli esiti delle prove parallele per rivedere la progettazione curriculare ( le prove parallele sono effettuate solo nelle classi terze), come anche il 45% ci dice che i risultati delle prove INVALSI (ricordiamo che i risultati delle prove INVALSI nella scuola non sono disponibili) non vengono utilizzati per riprogettare la propria azione didattica nè per progettare la formazione dei docenti.”

( cfr. pag. 36 del RAV – punti di debolezza della progettazione didattica).

1) 2)

3)

referente BES per ogni consiglio di classe; progetti di allineamento per gli alunni provenienti da altri istituti. Armadietti di classe per il deposito di libri di testo acquistati dalla scuola per gli alunni più bisognosi.

Il presente PDM è stato definito, pertanto, sulla scorta delle priorità attribuite ai punti di debolezza in esito al RAV, sopra richiamati, in conseguenza delle quali sono stati elaborati i progetti inseriti al suo interno. Di seguito sono riportati gli elementi di congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel Rapporto di Autovalutazione (RAV) sulla base dei quali è stato elaborato il PDM.

4

PRIORITÀ 1.

Migliorare le competenze chiave e di cittadinanza Traguardi:

a) ridurre la percentuale delle sanzioni disciplinari comminate agli alunni nel primo biennio;

b)

riduzione percentuale della dispersione scolastica.

Obiettivi di processo funzionali al raggiungimento del traguardo:

(1) introdurre nel primo biennio una serie di attività curricolari alternative finalizzate alla maturazione di comportamenti responsabili all’interno del quadro delle regole stabilito dalla istituzione scolastica;

(2)

istituire uno sportello per l’ascolto del disagio e per il supporto individuale che si avvalga di personale esperto.

OBIETTIVO DI PROCESSO (1)

Introdurre nel primo biennio una serie di attività curricolari alternative finalizzate alla maturazione di comportamenti responsabili all’interno del quadro delle regole stabilito dalla istituzione scolastica.

Azione prevista (a)

Estrapolare dal contesto classe i soggetti portatori del disagio per introdurli in percorsi formativi in grado di offrire una guida ed un supporto verso l’acquisizione di strumenti di autocontrollo delle emozioni, soprattutto quelle negative come rabbia e aggressività.

Azione prevista (b)

Diffondere, all’interno del sistema scolastico, la cultura della legalità, del multiculturalismo e della solidarietà.

OBIETTIVO DI PROCESSO (2)

Istituire uno sportello per l’ascolto del disagio e per il supporto individuale che si avvalga di personale esperto.

Azione prevista (a)

Creare i presupposti per l’inclusione, l’integrazione sociale.

Azione prevista (b)

Aiutare i giovani ad identificare i comportamenti devianti, la loro pericolosità e contribuire a maturare un comportamento adeguato alle regole.

PRIORITÀ: 2. Migliorare le competenze di base Traguardi

a) migliorare gli esiti delle prove INVALSI;

b)

riduzione percentuale della dispersione scolastica.

Obiettivi di processo funzionali al raggiungimento del traguardo:

(3) introdurre nel primo biennio verifiche di uscita per classi parallele almeno per matematica, italiano e inglese. (4) migliorare la tempestività nell'osservazione delle carenze di partenza e farne oggetto di piani di lavoro individualizzati ed interdisciplinari.

5

OBIETTIVO DI PROCESSO (3)

Introdurre nel primo biennio verifiche di uscita per classi parallele almeno per matematica, italiano ed inglese.

Azione prevista

Elaborazione di una verifica finale standard (italiano, matematica e inglese) per ciascun anno del primo biennio e determinazione di obiettivi intermedi.

OBIETTIVO DI PROCESSO (4)

Migliorare la tempestività nell'osservazione delle carenze di partenza e farne oggetto di piani di lavoro individualizzati ed interdisciplinari.

Azione prevista (a)

Introduzione di verifiche preliminari e di medio termine per l'accertamento di conoscenze, abilità e competenze in entrata.

Azione prevista (b)

Introduzione di corsi di recupero delle carenze rilevate in ingresso e creazione di ulteriori programmi personalizzati per il recupero.

PRIORITÀ: Migliorare le competenze professionalizzanti Traguardi

a) migliorare gli esiti degli esami di stato in termini di valutazioni medie conseguite; b) migliorare le percentuali di diplomati occupati a 5 anni dal conseguimento del diploma.

Obiettivi di processo funzionali al raggiungimento del traguardo

(5) introdurre nel secondo biennio e nel quinto anno verifiche di uscita per classi parallele almeno per le principali discipline di indirizzo: tecnologie elettriche ed elettroniche, tecniche di installazione e manutenzione, tecnologie meccaniche. (6) migliorare la tempestività nell'osservazione delle carenze di partenza e farne oggetto di piani di lavoro individualizzati ed interdisciplinari.

(7)

migliorare la capacità della scuola di adeguare i contenuti del proprio curricolo in relazione ai profili professionali più richiesti dal mercato del lavoro.

OBIETTIVO DI PROCESSO (5)

Introdurre nel secondo biennio e nel quinto anno verifiche di uscita per classi parallele almeno per le principali discipline di indirizzo: tecnologie elettriche ed elettroniche, tecniche di installazione e manutenzione, tecnologie meccaniche.

Azione prevista

Elaborazione di una verifica finale standard per ogni anno e per ciascuna disciplina e determinazione di

obiettivi intermedi.

OBIETTIVO DI PROCESSO (6)

6

Migliorare la tempestività nell'osservazione delle carenze di partenza e farne oggetto di piani di lavoro individualizzati ed interdisciplinari.

Azione prevista (a)

Introduzione di verifiche preliminari e di medio termine per l'accertamento di conoscenze, abilità e competenze in entrata.

Azione prevista (b)

Introduzione di corsi di recupero delle carenze rilevate e creazione di ulteriori programmi personalizzati per il recupero.

OBIETTIVO DI PROCESSO (7)

Migliorare la capacità della scuola di adeguare i contenuti del proprio curricolo in relazione ai profili professionali più richiesti dal mercato del lavoro.

Azione prevista (a)

Introduzione di rapporti di consultazione periodica con i vari soggetti che operano nel mercato del lavoro: assindustria, camera di commercio, confartigianato, agenzie di lavoro interinale.

Azione prevista (b)

Rendere sempre più aderenti alle richieste del mercato del lavoro i percorsi di alternanza scuola lavoro.

Azione prevista (c)

Allestire laboratori tecnologici meglio attrezzati per la formazione delle figure professionali richieste dal mercato del lavoro.

ELENCO DEI PROGETTI DI MIGLIORAMENTO

I progetti di cui si compone il piano sono strutturati secondo uno schema, finalizzato al miglioramento continuo della qualità in un'ottica a lungo termine, che prevede la successione delle seguenti fasi previste dal metodo PDCA o ruota di Deming, ovvero: -

Fase1 di plan (pianificazione) Fase 2 di do (realizzazione)

-

Fase 3 di check (monitoraggio)

-

Fase 4 di act (riesame e miglioramento)

L’elenco dei progetti è stato definito in conseguenza delle priorità da attribuire ai punti di debolezza in esito al RAV, da migliorare attraverso il PdM, secondo l’ordine seguente:

1) competenze chiave e di cittadinanza; 2) competenze di base;

3)

competenze professionalizzanti

Per ogni priorità come sopra individuata, i relativi progetti da inserire nel PdM sono di seguito elencati con il medesimo criterio:

1.1

Progetto PON (complessivo da 1.1.1 ad 1.1.6):

“Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento”

7

1.1.1

1.1.2

Progetto: Progetto:

“Dal Testo al Contesto” “Dietro le quinte” 1.1.3

1.1.4

1.1.5

Progetto: Progetto:

“La Vela a scuola” “Living Bottega”

Progetto:

“Forme, metodi, modelli nell’artigianato” 1.1.6

Progetto:

“Nuoto” 1.2

Progetto:

“Arte e creatività” 1.3

Progetto:

“La casa delle storie” 1.4

Progetto:

Triangolare "Respect" 1.5

Progetto:

Campionati studenteschi 1.6

Progetto:

Memorial "Cavallo" 1.7

Progetto:

“Remare a scuola” 1.8

Progetto:

“Market solidale” 1.9

Progetto:

“Il giardino della mia scuola: dal degrado al riuso” 1.10

Progetto:

"Il paese che vorrei: equo e solidale" 2.1

Progetto:

“Classi Aperte” 2.2

Progetto:

“Incontro con l’autore” 2.3

Progetto:

“Teatro in lingua” 2.4

Progetto:

“Certificazione TRINITY” 3.1

Progetto:

“Corso Autronica” 3.2

Progetto:

“Certificazione saldatura” 3.3

Progetto:

“Allineamento elettrico/elettronico” 3.4

Progetto:

“Allineamento meccanici 2° anno” 3.5

Progetto:

“Allineamento meccanici 3°, 4° e 5° anno” 3.6

Progetto:

“Elettrico-fotovoltaico” 3.7

Progetto:

“Utilizzo fonti energetiche alternative, efficientamento energetico motori elettrici” 3.8

Progetto:

“Autoimprenditorialità ed economia aziendale finalizzato alla ASL” 3.9

Progetto:

“Come si sviluppa la concorrenza e la tutela del consumatore” 3.10

Progetto:

“Certificazione Ecdl” 3.11

Progetto:

“Certificazione Cad 2D” 3.12

Progetto:

“Certificazione Cad 3D” 3.13

Progetto:

“Installatore e Manutentore di impianti Elettrici Civili” 3.14

Progetto:

“Luminarie al museo”

IL PROGETTO DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO “TRAINEESHIP”

Ai progetti sopra elencati si aggiunge il

progetto pilota di alternanza scuola lavoro “

Traineeship

”,

gestito dai soggetti MIUR-INDIRE-FEDERMECCANICA in accordo con gli UU.SS.RR, per il quale l’Ipsia “G. Ferrrais” è stato selezionato, come unico istituto professionale della Regione Puglia.

8

Il documento esecutivo del progetto

“traineeship”

definisce, tra le altre cose, che “il progetto si propone come azione pilota rivolta ad un gruppo nazionale di istituti tecnici e professionali i cui studenti verranno coinvolti in una esperienza innovativa di alternanza scuola lavoro (ASL) a partire dall’anno scolastico 2016-2017” in coerenza con le indicazioni della legge 107 del 2015.

Questo progetto pilota sulle “best practices” si sviluppa con imprese metalmeccaniche che operano nei comparti informatica e telecomunicazioni, meccanica e meccatronica, logistica e trasporti, energia, elettronica ed elettrotecnica, robotica, digital manufacturing. Le istituzioni scolastiche, coinvolte nel progetto, stanno sperimentando una formazione congiunta dei tutor interni ed esterni, nuove forme organizzative quali la rotazione degli studenti in stages e fanno parte della “rete nazionale TRAINEESHIP” all’interno della quale il nostro istituto è chiamato alla cooperazione con gli altri istituti regionali coinvolti. All’interno di tale progetto sono definite le competenze chiave e di cittadinanza, di base e professionalizzanti che il percorso triennale “

Traineeship

”, in accordo con le priorità stabilite all’interno del presente Pdm, si propone di potenziare

.

IL PROGETTO “AUTRONICA”

In analogia al percorso di eccellenza avviato con TRAINEESHIP, il Progetto “AUTRONICA”, per la realizzazione del quale l’Ipsia Ferraris è risultato destinatario di un apposito finanziamento del MIUR, in seguito alla propria candidatura per la

“diffusione di pratiche virtuose e di eccellenza di Alternanza scuola lavoro”

si colloca in linea con i processi produttivi di know how e social knowledge ed ha offerto al Gruppo di Lavoro l'occasione per aggiornare le proprie informazioni sui processi innovativi dell’AUTOMOTIVE, sui flussi produttivi e sugli orientamenti delle politiche imprenditoriali di settore, al fine di individuare le richieste di mercato sulle specializzazioni professionali. L'IPSIA "G. Ferraris", con il progetto AUTRONICA, punta a promuove l'innovazione mediante la "pedagogia dell'autoimprenditorialità" partendo dallo sviluppo e dalla implementazione delle competenze di base, delle competenze chiave di cittadinanza, delle soft skills, delle hard skills, finalizzate all'apprendimento permanente. La finalità primaria d'Istituto si trasforma, dunque, in "Vision" che punta a realizzare, grazie al Progetto AUTRONICA una Scuola che non più/non solo orienta alle opportunità lavorative, ma: - agisce sulla persona e sullo sviluppo creativo; - investe sul capitale umano; - esce dalla routine e supera le governance centralistiche; - co-progetta percorsi e curricoli con tutti gli attori del sistema scuola-impresa; - promuove negli studenti e negli operatori scolastici, fiducia in se stessi, capacità e spirito di iniziativa, flessibilità mentale, disponibilità al cambiamento, volontà ad apprendere; - educa all'autodisciplina per comunicare e cooperare con gli altri per un compito comune e per valutare la propria prestazione. Nella prospettiva dell’autoapprendimento nel percorso di ALS proposto dal Progetto AUTRONICA si auspica che gli allievi assumano maggiori responsabilità nei confronti dei propri itinerari di conoscenza:  motivazione  forte spinta al raggiungimento dei risultati che gratificano la percezione di sé;  autocontrollo, ovvero capacità di esercitare il controllo sui propri sentimenti, pensieri e comportamenti, così da adeguarli ad una     valutazione realistica del contesto; modalità di assunzione dei rischi tendenza ad intraprendere attività che comportano una forte esposizione personale; problem solving capacità di risolvere i problemi in modo autonomo;   gestione delle risorse umane capacità di comunicare con gli altri e realizzare una relazionalità finalizzata al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Obiettivo sarà verificare negli studenti il “tasso di imprenditorialità latente”. Tale valutazione dovrà osservare l’evoluzione dei tratti salienti tipici della personalità dell’imprenditore: o l’ambizione che motiva a fronteggiare sfide; o l’intensità, la continuità e la durata dell’impegno con cui si fronteggiano le sfide e si perseguono gli obiettivi; o la sicurezza di sé, delle proprie capacità e della superabilità dei propri limiti attuali, trasformata e orientata in termini di autocontrollo; o la capacità di gestire le relazioni con gli altri, influenzando i loro comportamenti; o la capacità di “pensiero divergente”, come apprendere dalla propria esperienza concreta e dall’osservazione riflessa, mutare prospettiva nell’analisi dei problemi, elaborare risposte differenti dalla “norma”. Pertanto, nella consapevolezza che la formazione professionale non può prescindere dalla formazione umana, i processi di acquisizione delle competenze orienteranno gli interventi all'acquisizione delle soft skills, prima ancora delle competenze tecnico-professionali, quali competenze trasversali e integrate, necessarie per sviluppare una cultura del lavoro graduale e progressiva da attuare in contesti lavorativi aziendali.

Successione progetti

Progetto n. 1.1.1 – TITOLO “Dal Testo al Contesto”

9

Titolo dell’iniziativa di miglioramento: Dal Testo al Contesto Responsabile dell’iniziativa: Livello di priorità: FRANCESCO SPADA

(vedi priorità) tabella

Data prevista di attuazione definitiva: Ultimo riesame: Indicazioni di progetto

Titolo del progetto

Febbraio 2017 – Giugno 2017

(data)

Dal Testo al Contesto

Responsabile del progetto

Prof. FRANCESCO SPADA La pianificazione (Plan)

Gruppo di progetto

Prof. FRANCESCO SPADA

Data di inizio e fine (Presunta)

Febbraio 2017 – Giugno 2017

Pianificazione operativi obiettivi Obiettivi operativi Indicatori di valutazione Relazione tra la linea strategica del Piano e il progetto Risorse umane necessarie

Obiettivi Generali

Percepire la lingua come strumento per comunicare. Sviluppare capacità dialettiche ed espressive. Individuare all’interno della comunicazione orale e del testo scritto, il discorso diretto. Trascrivere il discorso diretto secondo le regole convenzionali. Porsi in modo attivo nell’ascolto (capacità di attenzione e di memorizzazione). Sviluppare capacità di apprendimento e approfondimento.

Obiettivi Specifici

Utilizzare forme di lettura diverse, funzionali allo scopo teatrale, ad alta voce o in maniera silenziosa. Riconoscere ed utilizzare similitudini, metafore, modi di dire, onomatopee. Migliorare l’espressività nel linguaggio e nella recitazione. Conoscere diverse forme di trascrizione dei dialoghi (copione, scena, ecc.). Conoscere le fasi di un allestimento scenico. Alta percentuale di alunni con competenze di base (Lingua Italiana) minime da potenziare. Alta percentuale di ragazzi afferenti all'area di disagio socio-economico, affettivo e valoriale.

Le competenze di base in lingua madre, risultano spesso carenti o incomplete nella realtà scolastica di un istituto professionale votato allo sviluppo delle capacità laboratoriali e professionalizzanti. Pertanto, il teatro, usato come strumento glottodidattico, in particolare il teatro ludico e con un pizzico d’improvvisazione, può rappresentare una possibile soluzione per migliorare le competenze di base di italiano degli studenti. Tutto ciò e possibile perché parte dalla spontaneità degli apprendenti, ricorre al corpo come mezzo di comunicazione, prevede la produzione di performance di gruppo, crea strategie interazionali ricorrenti e spinge gli studenti alla ricerca continua di soluzioni di problemi. Referente PON. Docente tutor di classe. Esperto esterno. Collaboratore Scolastico. 10

Destinatari del progetto (diretti ed indiretti) Budget previsto Il progetto è caratterizzato da iter di lavoro individualizzati per gli alunni del BIENNIO che evidenziano le seguenti caratteristiche: Scarso sviluppo delle abilità di base. Insuccesso scolastico. Difficoltà nell’apprendimento. Scarsa motivazione allo studio. € 4.769,70

La realizzazione (Do)

Descrizione delle principali fasi di attuazione

FASE A:

Lettura ed Analisi del testo. (6 ore) Sintesi di parti del testo letto. (6 ore)

FASE B:

Riscrittura creativa di parti del testo. (6 ore)

FASE C:

Interpretazione delle parti del testo. (3 ore) Personalizzazione del testo. (3 ore)

FASE D:

Rappresentatività del testo in ottica teatrale. (6 ore)

Il monitoraggio e i risultati (Check) Il riesame miglioramento (Act) e il

Descrizione delle attivitàper la diffusione del progetto Descrizione delle azioni di monitoraggio Modalità di revisione delle azioni Criteri di miglioramento Descrizione delle attività di diffusione dei risultati Il progetto viene diffuso tramite informativa: Collegio Docenti; Circolari; Sito della scuola; Manifesti – Locandine – Brochure. Pubblicità su giornali e testate online. Le verifiche si effettueranno in itinere, anche per correggere ed effettuare eventuali aggiustamenti alla progettazione. Nello specifico ci sarà un: Monitoraggio iniziale per la verifica delle aspettative. Monitoraggio in itinere sulla corrispondenza delle azioni. Monitoraggio finale per valutare il grado di raggiungimento degli obiettivi formativi, il grado di soddisfazione dei partecipanti, le criticità riscontrare per quanto riguarda la docenza, gli aspetti logistici. Sulla base della risposta degli alunni si procederà ad una costante revisione del percorso progettuale. Il miglioramento dovrà essere rilevato dal Consiglio di Classe durante gli incontri previsti e calendarizzati nel piano delle attività e dovrà essere allineato agli obiettivi previsti. Informativa al Collegio Docenti. Informativa al Consiglio di Istituto. Inserimento del prodotto finale nel sito Scuola. Discussione nei dipartimenti disciplinari. Scuola in chiaro. Manifestazione Finale PON.

Schema di andamento per le attività del progetto n. 1.1.1 - TITOLO: “Dal Testo al Contesto” Macroprogettazione

11

Attività Responsabile

Lettura ed Analisi del testo. (6 ore) Sintesi di parti del testo letto. (6 ore) Interpretazione delle parti del testo. (3 ore) Riscrittura creativa di parti del testo. (6 ore) Personalizzazione del testo. (3 ore) Rappresentatività del testo in ottica teatrale. (6 ore) Prof. .FRANCESCO SPADA Prof. FRANCESCO SPADA Prof. FRANCESCO SPADA Prof. FRANCESCO SPADA Prof. FRANCESCO SPADA Prof. FRANCESCO SPADA

Tempificazione attività G F M A M G L A S O N

X X X X X X

D Situazione:

Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi- Giallo = non ancora avviata / in corso e in

linea con gli obiettivi -Verde = attuata Note

X X X X X

Progetto n. 1.1.2 – TITOLO “DIETRO LE QUINTE” Titolo dell’iniziativa di miglioramento:

DIETRO LE QUINTE

Responsabile dell’iniziativa: Livello di priorità: Indicazioni di progetto Caretto Vincenza

(vedi priorità)

Maria

tabella

Titolo del progetto

Data prevista di attuazione definitiva: Ultimo riesame: Febbraio - Giugno 2017

(data)

DIETRO LE QUINTE

Referente del progetto

Caretto Maria Vincenza La pianificazione (Plan)

Gruppo di progetto Pianificazione operativi obiettivi Obiettivi operativi Indicatori di valutazione Nella lotta contro la dispersione e la devianza giovanile, creare i presupposti per l’inclusione e l’integrazione sociale. Aiutare i giovani ad identificare i comportamenti devianti, la loro pericolosità e contribuire a maturare un comportamento adeguato alle regole. Alta percentuale di alunni con Bisogni Educativi Speciali afferenti all’area del disagio socio-economico, affettivo e valoriale. Relazione tra la linea strategica del Piano e il progetto Le attività di teatro laboratoriale, con i relativi processi di accompagnamento socio-psico-pedagogici, avranno lo scopo di attivare processi di riflessione e rielaborazione sulle esperienze vissute in contesti “non formali” in cui l’analisi e l’introspezione, l’osservazione e la rielaborazione, possono risultare strategie vincenti. 12

Risorse umane necessarie Formatori esperti esterni (attori, registi, sociologi e psicologi,); tutor, personale ATA Destinatari del (diretti ed indiretti) progetto Diretti: studenti di 1^, 2^ classe Indiretti: genitori, studenti

La realizzazione (Do) Il monitoraggio e i risultati (Check) Il riesame miglioramento (Act) e il

Descrizione delle principali fasi di attuazione Il progetto si compone di 3 fasi distinte. 1^ FASE :INCONTRO CON L’ESPERTA I ragazzi delle 2^ classi, incontrano una sociologa per parlare di convivenza sociale Ogni riflessione, raccolta in un insieme organico di elaborati scritti in forma anonima, offre lo spunto per dibattiti guidati ed orientati a creare, attorno al tema della legalità, una costruzione collettiva del significato della necessità sociale di stabilire delle regole da rispettare. 2^ FASE: LABORATORIO TEATRALE Gli alunni sono invitati a partecipare agli incontri di laboratorio teatrale tenuti dagli esperti (registi e attori). Attraverso la rieducazione alla postura corporale, alla modulazione della voce, al controllo delle proprie emozioni (controllo delle risatine d’imbarazzo e del senso di inadeguatezza) saranno indotti a superare le proprie inibizioni, il sentimento del disagio e impareranno a riappropriarsi del proprio “sé” con una nuova consapevolezza delle proprie potenzialità. I ragazzi saranno coinvolti, oltre che nella stesura di un copione teatrale e nella recitazione di alcune battute, anche in lavori in qualità di attori, direttori di palco, tecnici di scena. 3^ FASE: SPETTACOLO TEATRALE Lo spettacolo teatrale, vedrà in scena attori e studenti e porterà a parlare di legalità, aiutando gli studenti a sviluppare progetti e idee positive anche nello spazio circoscritto di una scuola, spesso percepita come una prigione dai giovani, incapaci di assoggettarsi alle sue regole. La partecipazione alla Descrizione delle attività per la diffusione del progetto realizzazione delle spettacolo darà ad ognuno una preziosa occasione di sperimentare una attività lontana da comportamenti devianti e potenziare la propria capacità di comunicare e di interagire con la società rafforzando le proprie individualità Il progetto viene diffuso tramite - informativa in Collegio Docenti - circolari - informativa attraverso i partenariati - sito della scuola - locandine per la diffusione dell’evento sul territorio Descrizione delle azioni di monitoraggio Modalità di revisione delle azioni Criteri di miglioramento Descrizione delle attività di diffusione dei risultati Note sulle possibilità di implementazione progetto del Le verifiche si effettueranno in itinere e si articoleranno in: Monitoraggio iniziale per la verifica delle aspettative Monitoraggio in itinere sull’organizzazione e corrispondenza delle azioni. Monitoraggio finale grado di raggiungimento degli obiettivi formativi, il grado di soddisfazione dei partecipanti, le criticità riscontrare per quanto riguarda la docenza, gli aspetti logistici. Verifica dei presenti Sulla base della risposta degli alunni si procederà ad una costante revisione del percorso intrapreso Il miglioramento dovrà essere rilevato dal consiglio di classe durante gli incontri previsti e calendarizzati nel piano delle attività. Informativa al Collegio Docenti, Informativa al Consiglio di Istituto; Inserimento del prodotto finale nel sito scuola Discussione nei dipartimenti disciplinari Scuola in chiaro I processi di formazione dovranno essere documentati in modo da poter essere trasferiti anche in altri contesti scolastici per una ricaduta territoriale. 13

Schema di andamento per le attività del progetto n. 1.1.2: Macroprogettazione

Attività Responsabile Tempificazione attività

Incontro con l’esperta Raccolta mat. Laboratorio teatr. Feedback Spettacolo Docente referente Docente refer. Docente refer., D.S., esperti Docente refer., esperti Docente classe G X F X X M X A X M X G X L A S O N D

note

Progetto n. 1.1.3 – TITOLO “LA VELA A SCUOLA”

Situazione

Titolo dell’iniziativa di miglioramento: LA VELA A SCUOLA Responsabile dell’iniziativa

:

Livello priorità: di Prof. Vincenzo Scarparo

2: competenze di base

Data di attuazione definitiva: Ultimo prevista riesame:

Marzo - Maggio 2017

Indicazioni di progetto

Titolo del progetto

LA VELA A SCUOLA

Responsabile del progetto

Prof. Vincenzo Scarparo La pianificazione (Plan)

Gruppo di progetto Pianificazione operativi obiettivi Obiettivi operativi Indicatori di valutazione - Nozioni generali di carattere meteo; - Conoscenza di venti e maree; - Conoscenza ed applicazione della capacità manovriera di una imbarcazione a vela; - Conoscenza del porto di Brindisi; alta percentuale di alunni con competenze di base relative alla valutazione delle condizioni del mare ed alle problematiche relative. Relazione tra la linea strategica del Piano e il progetto La metodologia proposta combina elementiche stimolano un apprendimento integrale alternando diverse fasi e strumenti:  verifica delle conoscenze iniziali deidestinatari( test iniziale );   apprendimento empatico; apprendimento esperienziale;   verifica delle conoscenze acquisite; valutazione delle capacità manovriere,regata finale.

Risorse umane necessarie Per quanto riguarda la parte tecnica, sarà di competenza degli istruttori nominati dal Circolo della Vela di Brindisi.La parte teorica, organizzativa e logistica sarà a carico del docente di Scienze Motorie dell' istituto Prof. Vincenzo Scarparo. Il docente curerà il corretto comportamento dei partecipanti, la loro assistenza a terra ed in navigazione (su gommone di salvataggio). 14

La realizzazione (Do)

Destinatari del progetto (diretti ed indiretti) Budget previsto Il progetto e' caratterizzato da un iter di lavoro mirato agli alunni del biennio ( gruppo di 15 ) privilegiando, tra loro, quelli afferenti all'area di disagio socio-economico, affettivo e valoriale. Descrizione delle principali fasi di attuazione Il progetto prevede l'assistenza organizzativa del Circolo della Vela di Brindisi.

Il monitoraggio e i risultati (Check) Il riesame miglioramento (Act) e il

Descrizione delle attivitàper la diffusione del progetto Il progetto viene diffuso tramite  informativa in Collegio Docenti   circolari circolari on line   informativa ai Dipartimenti sito della scuola Descrizione delle azioni di monitoraggio

Monitoraggio iniziale

per la verifica delle aspettative.

Monitoraggio in itinere

sull' organizzazione e corrispondenza delle azioni. Modalità di revisione delle azioni

Monitoraggio finale:

grado di raggiungimento degli obiettivi formativi, grado di soddisfazione dei partecipanti, eventuali criticità riscontrate.

Sulla base della risposta degli alunni si procederà ad una costante revisione del percorso intrapreso. Criteri di miglioramento Descrizione delle attività di diffusione dei risultati Il miglioramento dovrà essere rilevato dal Consiglio di Classe durante gli incontri previsti e calendarizzati nel piano delle attività. Discussione nei dipartimenti disciplinari. Informativa al Collegio Docenti. Informativa al Consiglio d’Istituto

Schema di andamento per le attività del progetto n. 1.1.3 - TITOLO: “La Vela a scuola” Macroprogettazione Attività Responsabile

Prof. .Vincenzo Scarparo Prof. .Vincenzo Scarparo Prof. .Vincenzo Scarparo Prof. .Vincenzo Scarparo Prof. .Vincenzo Scarparo Prof. .Vincenzo Scarparo

Tempificazione attività G F M A M G L A S O N Progetto n. 1.1.4 – TITOLO “LIVING BOTTEGA” D Situazione:

Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi- Giallo = non ancora avviata / in corso e in

linea con gli obiettivi -Verde = attuata Note Titolo dell’iniziativa di miglioramento: LIVING BOTTEGA

15

Responsabile dell’iniziativa

:

Livello priorità: di Prof.ssa Ciaccia M./prof.ssa Ventrella V.

2: competenze di base

Indicazioni di progetto

Titolo del progetto Responsabile del progetto

Data prevista di attuazione definitiva:

Marzo 2017

Ultimo riesame:

ottobre 2016

Living Bottega La pianificazione (Plan)

Gruppo di progetto

Prof.ssa Ventrella V., prof.ssa Ciaccia M., prof.ssa De Mola M.

Pianificazione operativi obiettivi Obiettivi operativi Indicatori di valutazione Relazione tra la linea strategica del Piano e il progetto        sviluppare le competenze di base di scrittura, lettura e analisi testuale; far riflettere i giovani sull’importanza del contesto territoriale e sulla storia delle tradizioni popolari; sviluppare un rapporto di autoanalisi dei propri bisogni educativi; sviluppare capacità di tipo collaborativo nella creazione di un prodotto finale; alta percentuale di alunni con competenze di base minime da potenziare; alta percentuale di ragazzi afferenti all'area di disagio socio-economico, affettivo e valoriale. migliorare la qualità dei rapporti interpersonali; accettare le socio-economiche.

"diversità"    Le competenze di base in lingua madre, per alcuni allievi, risultano particolarmente carenti o incomplete nella realtà scolastica di un istituto professionale, votato allo sviluppo delle capacità laboratoriali e professionalizzanti. Pertanto, l'approccio guidato alla lettura del racconto delle tradizioni popolari, l'analisi testuale e la riflessione critica su lessico, sintassi e articolazione dei contenuti, permette di acquisire nuovi strumenti di linguaggio, che sforano l'ambito strettamente scolastico per preparare i giovani alla comprensione del mondo esterno. Pertanto, anche il laboratorio di scrittura creativa, che porta alla realizzazione di alcuni racconti inventati dagli allievi, si inserisce pienamente nella progettazione degli interventi di miglioramento delle competenze di base presenti nel PTOF dell’Istituto di riferimento. Di riflesso, le abilità di scrittura risultano anche potenziate, in quanto l'abitudine alla lettura permette lo sviluppo della competenze testuali di natura morfologico-sintattica. Inoltre l'approfondimento della storia locale, con particolare riguardo all’antico artigianato fasanese e i mestieri in parte scomparsi dal tessuto socio-economico, facilita un confronto con le proprie esperienze di vita, con la revisione o la valutazione delle proprie scelte, con l'analisi del territorio di appartenenza e del contesto di vita dei ragazzi. Inoltre, l’esperienza di laboratorio presso le antiche botteghe artigiane, con l’obiettivo di vedere dal vivo la lavorazione dei materiali secondo tradizione e innovazione, costituisce un arricchimento del patrimonio conoscitivo e formativo degli allievi. Al termine dell’esperienza, la realizzazione di alcuni manufatti esposti nello stand della Mostra dell’Artigianato Fasanese nel mese di agosto, costituisce poi il coronamento dell’esperienza formativa nel suo complesso. 16

Risorse umane necessarie Destinatari del progetto (diretti ed indiretti) Docenti tutor di classe; esperto esterno; autore del testo

Raccontando Fasano,

Schena Editore, Fasano 1998, ossia la prof,ssa P. Cannone; un artigiano locale per l’intervista; maestri di bottega per la parte laboratoriale fuori dall’aula. Alunni del I biennio (gruppo di 15 alunni): IAE, IIAE, IIBE. Budget previsto

La realizzazione (Do) Il monitoraggio e i risultati (Check) Il riesame miglioramento (Act) e il

Descrizione delle principali fasi di attuazione

Fase I (15 0re italiano):

a) lettura del testo e di fonti parallele sulla storia dell’artigianato fasanese; b) incontro con l’autore; c) visita presso la biblioteca comunale per il reperimento e la consultazione dei testi di storia del territorio

Fase II (15 Ore italiano):

a) intervista ad un artigiano locale; b) laboratorio di scrittura creativa, che prevede la realizzazione di una pubblicazione di racconti scritti dagli alunni

Fase III (10 ore matematica più 20 ore in bottega):

a) 10 ore in aula (matematica, prof.ssa Menga L.) b) 20 ore in bottega (alunni fisicamente presenti nelle botteghe del territorio di Fasano, che realizzeranno dei manufatti con l’aiuto dei maestri artigiani). Descrizione delle attivitàper la diffusione del progetto

Fase IV:

a) Presentazione dell’opuscolo alla Mostra dell’Artigianato Fasanese (agosto 2017). b) Presentazione dei manufatti alla Mostra dell’Artigianato Fasanese (agosto 2017).

Il progetto viene diffuso tramite  informativa in Collegio Docenti   circolari circolari on line   informativa ai Dipartimenti sito della scuola Descrizione delle azioni di monitoraggio Monitoraggio iniziale per la verifica delle aspettative. Monitoraggio in itinere sull’organizzazione e corrispondenza delle azioni. Modalità di revisione delle azioni Criteri di miglioramento Monitoraggio finale: grado di raggiungimento degli obiettivi formativi, grado di soddisfazione dei partecipanti, criticità riscontrare per quanto riguarda la docenza, gli aspetti logistici.

Sulla base della risposta degli alunni si procederà ad una costante revisione del percorso intrapreso. Il miglioramento dovrà essere rilevato dal Consiglio di Classe durante gli incontri previsti e calendarizzati nel piano delle attività. Descrizione delle attività di diffusione dei risultati Discussione nei dipartimenti disciplinari. Informativa al Collegio Docenti. Informativa al Consiglio d’Istituto

Schema di andamento per le attività del progetto n. 1.1.4: Macroprogettazione Attività

aula aula aula bottega bottega

Responsabile

docente docente docente artigiano artigiano artigiano

Tempificazione attività

G F M A M G L A S O N D

Situazione

Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi; Giallo = non ancora avviata / in corso e in

linea con gli obiettivi; Verde = attuata Note

17

Progetto n. 1.1.5 – TITOLO “Forme, metodi, modelli nell'artigianato” Titolo dell’iniziativa di miglioramento: Forme, metodi, modelli nell'artigianato Responsabile dell’iniziativa: Livello di priorità: Prof.ssa

(vedi priorità)

Menga Luciana Carmela

tabella

Data prevista di attuazione definitiva: Ultimo riesame: Marzo 2017- agosto 2017

(data)

Indicazioni di progetto

Titolo del progetto

Forme, metodi, modelli nell'artigianato

Responsabile del progetto Prof.ssa Menga Luciana Carmela

La pianificazione (Plan)

Gruppo di progetto Prof.ssa Menga Luciana Carmela; maestri artigiani Data di inizio e fine Marzo 2017- agosto 2017 Pianificazione obiettivi operativi Obiettivi operativi Indicatori di valutazione  sviluppare il pensiero critico attraverso l'uso consapevole di metodi e strumenti tipici della matematica;  alta percentuale di alunni con inadeguate competenze di base;  sviluppare la consapevolezza dei propri bisogni educativi e formativi;  sviluppare capacità di tipo collaborativo nella creazione di un prodotto finale;  alta percentuale di alunni con disagio socio-economico, affettivo e valoriale.  migliorare la qualità dei rapporti interpersonali; Relazione tra la linea strategica del Piano e il progetto Risorse umane necessarie  accettare socio-economiche. le "diversità" Il progetto, in coerenza con la linea strategica del PTOF dell'istituto, mira a contrastare la dispersione scolastica, ad esperire modalità innovative di insegnamento-apprendimento e a creare una sinergia con le figure professionali dell'artigianato locale, per far nascere negli studenti la consapevolezza che una preparazione di base ricca e articolata, incardinata sullo sviluppo del pensiero critico, consente una efficace introduzione nel mondo del lavoro. Il progetto si inserisce pienamente nella progettazione degli interventi di miglioramento delle competenze di base presenti nel PTOF dell’Istituto di riferimento, e trova altresì aggancio con attività già svolte o previste per l'a.s. in corso.L’esperienza di laboratorio presso le antiche botteghe artigiane, nelle quali sarà offerta la possibilità di assistere dal vivo alla lavorazione dei materiali secondo tradizione e innovazione, costituisce un momento importante di crescita umana e culturale per gli studenti che potranno cimentarsi come novelli lavoratori e potranno coronare l'esperienza formativa esponendo, nello stand della Mostra dell’Artigianato Fasanese nel mese di agosto, i manufatti ideati e studiati in aula e realizzati nei laboratori artigianali secondo il modello alternanza scuola- lavoro. Docenti tutor di classe; maestri di bottega per la parte laboratoriale fuori dall’aula. 18

Destinatari del progetto (diretti ed indiretti) Alunni del I biennio (gruppo di 15 alunni): IAE, IIAE, IIBE.

La realizzazione (Do)

Budget previsto Risorse professionali: 30 ore Risorse materiali da valutare in corso d'opera in conformità con le scelte sui manufatti da realizzare.

Descrizione delle principali fasi di attuazione

PREMESSA:

La Matematica è un campo del sapere pieno di fascino e di emozione che abbraccia ogni aspetto della vita e costituisce una delle più alte forme del sapere; tuttavia nel tempo ha subito un progressivo svilimento a seguito del quale ha perso la dimensione culturale. Oscurata da convinzioni prive di oggettiva validità ed enucleata della sua essenza logica e critica, la matematica si è ridotta prevalentemente ad una sequenza di calcoli inutili e di procedure meccaniche senza senso, diventando uno scoraggiante e mortificante addestramento mentale. Entrare nelle antiche botteghe artigiane, trasformare l'aula in un laboratorio dove è possibile imparare attraverso le azioni che si compiono e fare esperienze personali di scoperta del significato delle forme geometriche degli oggetti, dei rapporti che sovrintendono alle forme e di teorie e metodi che portano alla costruzione di un manufatto, anche nella dimensione storicistica, può essere un modo per restituire dignità e onore alla matematica e per capire come essa accompagni nel tempo le più comuni azioni. Senza sminuire o togliere rigore allo studio sarà possibile scoprire come numeri e formule siano inaspettatamente presenti nella nostra vita quotidiana, nella natura, nell'arte e nel tempo libero, nel nostro passato, nel nostro presente e nel nostro futuro.

FASE A

(10 ore Matematica): Laboratorio matematico attraverso il quale condurre gli studenti a scoprire l'applicazione dell'algebra e della geometria in ambito artigianale: concept del manufatto attraverso lo studio di forme, metodi, rapporti e modelli.

FASE B

(20 Ore Laboratori artigianali): Incontro con gli artigiani del rame, del legno e del ferro battuto che hanno offerto la disponibilità a collaborare con l'istituzione scolastica per una illustrazione delle caratteristiche dei materiali e delle modalità di lavoro in condizioni di sicurezza nella bottega artigiana.

Attività di laboratorio presso le botteghe artigiane del territorio di Fasano con l'intento di rendere efficace il processo di insegnamento-apprendimento attraverso la realizzazione di uno o più manufatti pensati dagli studenti nella fase A e la creazione di un ponte tra scuola e mercato del lavoro.

FASE C:

Esposizione dei manufatti presso la Mostra dell'Artigianato di Descrizione delle attività per la diffusione del progetto Fasano nel mese di agosto 2017. Il progetto viene diffuso tramite:  informativa in Collegio Docenti  circolari  circolari on line  informativa ai Dipartimenti sito della scuola

Il monitoraggio e i risultati (Check)

Descrizione delle azioni di monitoraggio Monitoraggio iniziale per la verifica delle aspettative. Monitoraggio in itinere sull’organizzazione e corrispondenza delle azioni. Monitoraggio finale: grado di raggiungimento degli obiettivi formativi, grado di soddisfazione dei partecipanti, criticità riscontrare per quanto riguarda la docenza, gli aspetti logistici.

Il riesame miglioramento (Act) e il

Modalità di revisione delle azioni Sulla base della risposta degli alunni si procederà ad una costante revisione del percorso intrapreso. Criteri di miglioramento Il miglioramento dovrà essere rilevato dal Consiglio di Classe durante gli incontri previsti e calendarizzati nel piano delle attività. Descrizione delle attività di diffusione dei risultati Il progetto viene diffuso tramite:  informativa in Collegio Docenti  circolari  circolari on line  informativa ai Dipartimenti  sito della scuola 19

Schema di andamento per le attività del progetto n. 1.1.5: Macroprogettazione

Attività Responsabile Tempificazione attività

FASE 1 (Plan) FASE 2 (Do) FASE 3 Presentazione risultati Divulgazione FASE 4 Monitoraggi Docente Docente Docente Canali ufficiali della scuola Docente G F M A M G L A S O N D

note Situazione

Situazione

Rosso Giallo

Attuazione non in linea con gli obiettivi Progetto non ancora avviato oppure in corso e in linea con gli obiettivi

verde

Progetto attuato

Progetto n. 1.1.6 – TITOLO “Nuotando si impara” Titolo dell’iniziativa di miglioramento: Nuotando si impara Responsabile dell’iniziativa: Livello priorità: di Prof. Mauro Bianco

(vedi priorità) tabella

Data prevista di attuazione definitiva: Ultimo riesame:

Febbraio 2017 – Aprile 2017

(data)

Indicazioni progetto di

Titolo del progetto Nuotando si impara Responsabile progetto del Prof. Mauro Bianco Gruppo di progetto Insegnante di Scienze Motorie, Istruttori di Nuoto

La pianificazione (Pl

Pianificazione obiettivi operativi Obiettivi operativi Indicatori di valutazione 20

L'obiettivo primario della nostra programmazione è quello di offrire ai ragazzi l'opportunità Capacità natatorie ottimali di conoscere un modo nuovo di vivere il tempo scuola, certamente più moderno, stimolante, gratificante e produttivo del modello sia nei diversi stili del nuoto che nelle attività di tradizionale. Ogni proposta ed ogni iniziativa si articola pertanto nell' ambito di un preciso progetto educativo e didattico al quale si salvamento e primo lavora ormai da anni con entusiasmo, perché consapevoli che questa è la via da seguire soccorso per una scuola migliore, che sappia offrire un servizio di più elevata qualità, che L’alunno ha conoscenza e competenze per: prepari meglio, che sia amata dai ragazzi, che sappia suscitare entusiasmo per la vita scolastica e per l'apprendimento. Anche il momento dello avviamento/perfezionamento del nuoto va visto in questa ottica. . ambientamento e galleggiamento in acqua; . gambe dorso; . accelerare in modo ottimale il processo di socializzazione, per abituare i ragazzi, prima che si creino delle resistenze, a non provare mai vergogna del proprio corpo, a vincere la timidezza, a stare bene con i compagni, senza complessi, senza imbarazzo o inibizioni, in qualsiasi situazione. . favorire una sana crescita psicofisica e un più vasto bagaglio di . Dorso completo; . gambe a Stile Libero + bracciata analoga + coordinazione della respirazione con la bracciata; . Stile Libero completo . Ripetizione della didattica conoscenze motorie, ampliando dunque la Presa di coscienza del proprio

Corpo Vissuto,

e non solo

studiato

. . arricchire lo sviluppo della personalità attraverso dello Stile Libero in funzione della Rana . Ripetizione della didattica dello Stile Libero in funzione la

presa di coscienza della capacità di saper superare le difficoltà

, specie in un ambiente poco abituale, come l’acqua. del Delfino . Introduzione ai tuffi di

.

Contribuire a formare/arricchire le

capacità logiche

e di

comprensione di un testo, lettura e scrittura

, attraverso un incremento significativo nello sviluppo della

Lateralità

e dello

Schema Corporeo.

partenza. . Nozioni e Pratica di Salvamento e primo soccorso. Relazione tra la linea strategica del Piano e il progetto La metodologia proposta combina elementi che stimolano un apprendimento integrale alternando diverse fasi e strumenti:  verifica delle conoscenze iniziali dei destinatari (test d’ingresso)    apprendimento empatico apprendimento nozionistico apprendimento pratico (in vasca) verifica delle conoscenze acquisite e dello spostamento di percezioni/atteggiamenti/azioni Risorse necessarie umane motorie nei destinatari (test finale o d’uscita) Docente di Scienze Motorie, Istruttori di Nuoto (FIN) Destinatari del progetto Alunni del Triennio Budget previsto 21

La realizzazione (Do) Il monitoraggio e i risultati (Check) Il riesame e il miglioramento (Act)

Descrizione principali fasi di attuazione delle

PREMESSA:

L'obiettivo primario della nostra programmazione è quello di offrire ai ragazzi l'opportunità di conoscere un modo nuovo di vivere il

tempo scuola

, certamente più moderno, stimolante, gratificante e produttivo del modello tradizionale. Ogni proposta ed ogni iniziativa si articola pertanto nell' ambito di un preciso progetto educativo e didattico al quale si lavora ormai da anni con entusiasmo, perché consapevoli che questa è la via da seguire per una scuola migliore, che sappia offrire un servizio di più elevata qualità, che prepari meglio, che sia amata dai ragazzi, che sappia suscitare entusiasmo per la vita scolastica e per l'apprendimento. Anche

il momento dello avviamento/perfezionamento del nuoto

va visto in questa ottica.

FASE A:

PRESENTAZIONE DEL PROGETTO ALLE CLASSI  Condivisione del progetto e condivisione dei vari aspetti con le classi  Progettazione teorico-pratica delle attività

FASE B:

 Raggiungimento di ottimale galleggiamento e scivolamento in acqua  Assunzione tecniche per adeguata respirazione in vasca  Perfezionamento delle nuotate   Esecuzione di nuoto simulato a secco Pratica in vasca dei 4 stili   Perfezionamento delle nuotate Addestramento al Salvamento

FASE C:

 Presentazione risultati  Divulgazione Descrizione attivitàper diffusione progetto delle la del

FASE D:

 Monitoraggi Il progetto viene diffuso tramite  informativa in Collegio Docenti  circolari    circolari on line informativa ai Dipartimenti sito della scuola Descrizione azioni monitoraggio delle di Monitoraggio iniziale per la verifica delle aspettative. Monitoraggio in itinere sull’organizzazione e corrispondenza delle azioni. Monitoraggio finale: grado di raggiungimento degli obiettivi sportivi e formativi, gradi di soddisfazione dei partecipanti, criticità riscontrate per quanto riguarda la docenzae gli aspetti logistici. Modalità revisione azioni di delle Sulla base della risposta degli alunni si procederà ad un costante adattamento del percorso intrapreso Criteri miglioramento Descrizione attività diffusione risultati di delle di dei Il miglioramento, valutato dal docente di scienze motorie, sarà rilevato dal Consiglio di Classe durante gli incontri previsti e calendarizzati nel piano delle attività.  Informativa al Collegio dei Docenti;   Informativa al Consiglio d’Istituto; Inserimento del prodotto finale nel sito della Scuola   Discussione nei dipartimenti disciplinari Scuola in chiaro

Schema di andamento per le attività del progetto n. 1.1.6 “Nuotanto si Impara” Macroprogettazione

Attività

FASE 1 Presentazione del progetto Condivisione progetto e definizione vari aspetti con le classi

Responsabile

DOCENTE DOCENTE G F X X M A

Tempificazione attività

M G L A S Progettazio ne teorico-pratic a delle attività DOCENTE X O N D

note Situazione 22

FASE 2 .Galleggiame

nto scivolamento in acqua .Tecniche di respirazione in vasca .Perfezionam nuotate .Nuoto simulato .Pratica dei 4 stili .Perfezionam

ento nuotate .Addestramen

to al Salvamento DOCENTE X X X FASE 3 Presentazione risultati Divulgazione FASE 4 Monitoraggi DOCENTE DOCENTE DOCENTE X X X X Progetto n. 1.2 – TITOLO “ARTE E CREATIVITA’” Titolo dell’iniziativa di miglioramento: ARTE E CREATIVITA’ Responsabile dell’iniziativa: Livello di priorità: Prof.ssa ROBERTA CALO’

(vedi priorità) tabella

Data prevista di attuazione definitiva: Ultimo riesame:

(data)

Dicembre 2016 – Giugno 2017

Indicazioni di progetto

Titolo del progetto

ARTE E CREATIVITA’

Responsabile del progetto Prof.ssa ROBERTA CALO’ Data di inizio e fine Novembre 2016 – Giugno 2017

La pianificazione (Plan)

Pianificazione operativi obiettivi Obiettivi operativi Indicatori di valutazione 23

• Recupero, riqualificazione e abbellimento di alcuni spazi scolastici, anche attraverso un Utilizzo di approcci ed interventi mirati alla diverso utilizzo degli stessi • Realizzazione di una scuola accogliente, aperta al territorio, che favorisca processi di integrazione e multiculturalismo • Stimolare l’attenzione, la percezione e la sensibilità tattile mediante la manipolazione, il confronto, il riconoscimento e la memorizzazione di materiali diversi, di superfici, di spessori, di morbidezza, di forme conoscenza dei vari materiali associati alle diverse attività percettivo-manipolative. L’alunno sa: • osservare • manipolare • riprodurre su imitazione • Sa realizzare sagome e dimensioni • Migliorare la coordinazione oculo-manuale stilizzate rappresentanti diversi elementi decorativi e psico- motoria • Sviluppare la creatività attraverso le forme e (figure geometriche, figure fitomorfiche, ecc.) da i colori • Stimolare la percezione tridimensionale della materia •Prendere coscienza delle proprie capacità •Migliorare l’autostima attraverso il “saper fare” •Sviluppare abitudini di collaborazione, di accettazione e di rispetto delle regole attraverso le interrelazioni realizzare prima graficamente e poi in ceramica. • Progetta pannelli decorativi da realizzare con le sagome precedentemente ottenute Relazione tra la linea strategica del Piano e il progetto Risorse umane necessarie La metodologia proposta combina elementi che stimolano apprendimento integrale alternando diverse fasi e strumenti: • verifica delle conoscenze iniziali dei destinatari (test iniziale); • apprendimento empatico; • apprendimento nozionistico; • apprendimento esperienziale (laboratorio); • verifica delle conoscenze acquisite e dello spostamento di percezioni/atteggiamenti nei destinatari (test finale).

un Docente di Discipline Plastiche, Docenti di Sostegno e Docenti Curricolari Destinatari del progetto Budget previsto Alunni con BES, alunni di tutte le classi 24

La realizzazione (Do)

Descrizione delle principali fasi di attuazione

PREMESSA:

Il progetto, rivolto a tutte le classi e agli alunni diversamente abili dell’Istituto ha lo scopo di avvicinarli a laboratori di creatività, di incontro e di apertura della scuola, favorire l’integrazione ed il senso di responsabilità e di cura dei beni comuni. Riscoprire l’arte della ceramica e quindi suscitare negli alunni l’arte di cimentarsi in uno dei più antichi mestieri che si conoscono, si concretizzerà nelle articolate attività di laboratorio, precedute da una preparazione teorica che interesserà la prima parte del progetto. Gli alunni diversamente abili presentano solitamente carenze e difficoltà di strutturazione ed organizzazione della coordinazione oculo-manuale e fisico-motoria; inoltre mostrano difficoltà nella socializzazione e nell’apprendimento. L’utilizzazione del laboratorio di ceramica oltre a promuovere il miglioramento dell’offerta formativa, consente a questi alunni di esercitare e potenziare le abilità residue, di acquisire tecniche manipolative e decorative anche in vista di un possibile inserimento nel mondo del lavoro, disocializzare ed interagire con gli alunni “normodotati” che frequenteranno con loro il laboratorio. Potranno quindi confrontarsi con i ragazzi “normodotati” vantando un patrimonio tecnico che sarà sicuramente per loro gratificante, oltre che il mezzo più idoneo per diventare loro stessi “docenti” dei compagni. L’idea nasce per la rivalutazione e abbellimento dell’istituto.; e quindi la progettazione di manufatti ceramici quali pannelli decorativi, mattonelle ecc… potrebbe essere un più che valido contributo per rendere la scuola anche più “BELLA” con l’aiuto artistico di tutti i nostri alunni. La lavorazione della ceramica è un processo lungo che richiede tempi e fasi ben precise e una scelta delle tecniche molto variabile, per cui la giusta metodologia di lavorazione si può acquisire solo attraverso uno studio e una pratica costante. Va inoltre considerato che nel laboratorio sono presenti attrezzature che, se usate in modo improprio, possono divenire pericolose, quindi è buona norma garantire sempre, per ogni alunno, un’adeguata vigilanza. Ogni attività di laboratorio sarà riportata su di un apposito registro per permettere di rilevare anche gli alunni presenti nelle specifiche ore.

ATTIVITA’ DI LABORATORIO

Lo stampaggio, lo spolvero, tecnica semplice del bassorilievo e dell’incisione, realizzazione di elementi modulari per la composizione di pannelli decorativi, essiccazione del manufatto, applicazione del rivestimento (smalto a caldo o a freddo), decorazione dei manufatti con colori ceramici, tecnica della doratura a guazzo, utensili e loro uso corretto.

MATERIALE DIDATTICO

Colori, fogli da disegno, carta per lucidi, forno per la cottura della ceramica , utensili per la lavorazione della ceramica (stecche, mirette ecc. ), argilla rossa e argilla bianca, smalti per ceramica, foglia oro, colla missione, colori per decorazione.

FASE A:PRESENTAZIONE DEL PROGETTO ALLE CLASSI

• Condivisione del progetto con definizione dei vari aspetti con le classi • Progettazione grafica e cromatica di elementi decorativi

FASE B:

Elaborazione di manufatti eseguiti in stiacciato, in bassorilievo, in altorilievo (in argilla)

FASE C:

Essicazione e cottura del manufatto

FASE D:

Smaltatura a caldo o a freddo e decorazione in foglia oro 25

Il monitoraggio e i risultati (Check) Il riesame miglioramento (Act) e il

Descrizione delle attivitàper la diffusione del progetto Il progetto viene diffuso tramite • informativa in Collegio Docenti • circolari • circolari on line • informativa ai Dipartimenti • sito della scuola Descrizione delle azioni di monitoraggio Monitoraggio iniziale per la verifica delle aspettative. Monitoraggio in itinere sull’organizzazione e corrispondenza delle azioni. Monitoraggio finale: grado di raggiungimento degli obiettivi formativi, grado di soddisfazione dei partecipanti, criticità riscontrare per quanto riguarda la docenza, gli aspetti logistici. Modalità di revisione delle azioni Criteri di miglioramento Descrizione delle attività di diffusione dei risultati Note sulle possibilità implementazione del progetto di Sulla base della risposta degli alunni si procederà ad una costante revisione del percorso intrapreso. Il miglioramento dovrà essere rilevato dal Consiglio di Classe durante gli incontri previsti e calendarizzati nel piano delle attività. •Informativa al Collegio Docenti; •Informativa al Consiglio di Istituto; •Inserimento del prodotto finale nel sito Scuola; •Discussione nei dipartimenti disciplinari; •Scuola in chiaro. I processi di formazione dovranno essere documentati in modo da poter essere trasferiti anche in altri contesti scolastici per una ricaduta territoriale.

Schema di andamento per le attività del progetto n. 1.2 Macroprogettazione

Attività Responsabile

FASE 1 (Plan) Presentazione del progetto alle classi Condivisione del progetto con definizione dei vari aspetti con le classi Progettazione grafica cromatica elementi decorativi e di FASE 2 (Do) Elaborazione di manufatti eseguiti in stiacciato, bassorilievo, in altorilievo in (in argilla) FASE 3 Presentazione risultati Divulgazione Docente Docente Docente Docente Docente G X F X M X FASE 4 Monitoraggi Canali ufficiali della scuola Docente

Tempificazione attività

A X M X G X X X L A S O N X D X

note Situazione

Progetto n. 1.3 – TITOLO “ LA CASA DELLE STORIE ” Titolo dell’iniziativa di miglioramento: “ La casa delle storie” Responsabile Prof.ssa Luisa Data prevista di Ottobre 2016 - maggio 2017

26

dell’iniziativa: Livello di priorità: Camassa

(vedi priorità)

Indicazioni di progetto

tabella

Titolo del progetto Responsabile del progetto

attuazione definitiva: Ultimo riesame:

(data)

LA CASA DELLE STORIE

Prof.ssa Luisa Camassa

La pianificazione (Plan) La realizzazione (Do)

Gruppo di progetto Data di inizio e fine Prof.ssa Rosalba Bianco e Prof.ssa Teresa Spedicati Ottobre 2016-maggio 2017 Pianificazione operativi Relazione tra la linea strategica del Piano e il progetto obiettivi Risorse umane necessarie Obiettivi operativi: Conoscenza del territorio attraverso il racconto della natura in teatro Ricerca trasversale fra temi del paesaggio, cittadinanza attiva, processo sociale e identitario con il teatro Riscattare la perdita dello sguardo meravigliato e innamorato del paesaggio degli uomini, delle storie e della natura Si propone una metodologia basata su: Apprendimento empatico Apprendimento esperenziale – laboratoriale Verifica delle conoscenze acquisite percezioni/atteggiamenti nei destinatari Docenti del Consiglio di Classe ICM e IBE Indicatori di valutazione: La partecipazione costruttiva attiva e dello spostamento e di Destinatari del progetto (diretti ed indiretti) Alunni delle Classi ICM e IBE Budget previsto Il costo del biglietto per lo spettacolo teatrale è pari a 5.00 euro ( novembre 2016) Il costo della visita guidata a Torre Guaceto è di 14 euro + costo del bus per raggiungere la zona (aprile 2017) Si chiede un’integrazione perché non sia a carico totale delle famiglie Descrizione delle principali fasi di attuazione

FASE A:

Illustrazione del Progetto ai Docenti delle varie Scuoleche intendono aderire - Giov. 20 Ottobre 2016 presso il Teatro Impero Descrizione delle attivitàper la diffusione del progetto

FASE B:

illustrazione ai Docenti per condividere il Progetto

FASE C:

illustrazione del Progetto alle Classi ICM E IBE

FASE D:

Partecipazione dei Docenti e delle classi allo Spettacolo Teatrale” LA GRANDE FORESTA presso il Teatro Impero il giorno Mercoledì 16 Novembre e successivo laboratorio post spettacolo

FASE E:

formazione per Docenti attraverso il formatdel Talk Show letterario (presentazione di libri e incontri con gli autori- Nov-Dic 2016

FASE F:

esperienze in natura nella riserva di Torre Guaceto

FASE FINALE:

presentazione dei risultati – divulgazione e monitoraggio Il progetto viene diffuso tramite  informativa in Collegio Docenti  circolari    circolari on line informativa ai Dipartimenti sito della scuola 27

Il monitoraggio e i risultati (Check) Il riesame miglioramento (Act) e il

Descrizione delle azioni di monitoraggio Modalità di revisione delle azioni Criteri di miglioramento Descrizione delle attività di diffusione dei risultati

Monitoraggio iniziale

per la verifica delle aspettative

Monitoraggio in itinere

sull’organizzazione e corrispondenza delle azioni

Monitoraggio finale

per valutare il grado di raggiungimento degli obiettivi formativi, grado di soddisfazione dei partecipanti ed eventuali criticità riscontrate Si revisionerà il percorso intrapreso sulla base della costante valutazione della risposta degli alunni Il miglioramento sarà rilevato dal Consiglio di Classe durante gli incontri previsti e calendarizzati nel piano delle attività Informativa al Collegio dei Docenti Informativa al Consiglio d’Istituto Inserimento nel prodotto finale sul sito della Scuola Discussione nei Dipartimenti Disciplinari Scuola in Chiaro

Schema di andamento per le attività del progetto n. 1.3: Macroprogettazione

Attività Responsabile Tempificazione delle attività 2016-2017

FASE A FASE B FASE C FASE D FASE E FASE F FASE Finale Docente Docente Docente Docente Docente Docente Docente x O x x x N x D x

Situazione

F G x M A x x x M G Progetto n. 1.4 – TITOLO “RESPECT: UN CALCIO ED UNA SCHIACCIATA” Titolo dell’iniziativa di miglioramento: “RESPECT: UN CALCIO ED UNA SCHIACCIATA” Responsabile dell’iniziativa Livello priorità: di PROF. SABATO SALVATORE

(vedi priorità) tabella

Data prevista di attuazione definitiva: Ultimo riesame:

9 SETTEMBRE 2016 – 22 MARZO 2017

(data)

Indicazioni di progetto

Titolo del progetto

RESPECT: UN CALCIO ED UNA SCHIACCIATA ALL’INTOLLERANZA!!!” Responsabile del progetto PROF. SABATO SALVATORE

La pianificazione (Plan)

Gruppo di progetto Pianificazione operativi obiettivi PROFF. SABATO SALVATORE, VIVA MASSIMO, RAIMONDO PIETRO Obiettivi operativi Indicatori di valutazione 28

La realizzazione (Do)

Stimolare gli alunni alla massima attivazione delle risorse di cui sono dotati attraverso l’esercizio dell’autonomia personale. Miglioramento dell'accoglienza degli alunni stranieri nella Scuola Favorire l’autonomia per generare processi di autostima, di riconoscimento sociale e di integrazione. Intensificazione della sensibilizzazione all'interculturalità e ai valori del rispetto delle diversità Consentire ad ogni alunno di raggiungere un Valorizzazione della presenza livello di autonomia maggiore rispetto a quello posseduto in ingresso. immigrata Creare l’ambiente idoneo per star bene con sé e con gli altri.

Scambio costruttivo di esperienze Produzione e diffusione di un opuscolo di documentazione del Facilitare l’inserimento sociale e scolastico degli studenti extracomunitari progetto Promuovere l’educazione alla legalità e alla solidarietà Agevolare il passaggio di informazioni e lo scambio costruttivo di esperienze Educare alla multicultura attraverso la conoscenza di alcuni aspetti di culture sportive extraeuropee Accogliere la diversità culturale attraverso i valori del rispetto e della tolleranza Favorire la valorizzazione della diversità culturale e della dimensione internazionale Relazione tra la linea strategica del Piano e il progetto Risorse umane necessarie Contatti diretti: studenti. Contatti indiretti: genitori. Docenti di SCIENZE MOTORIE Video – Fotografo. Destinatari del progetto (diretti ed indiretti) Budget previsto Le scolaresche in toto degli Istituti coinvolti nel Triangolare Multisportivo: IPSIA G. FERRARIS DI BRINDISI/FASANO IIS V. BACHELET DI COPERTINO/CARMIANO IISS L. EINAUDI DI MANDURIA Euro 1.500,00 nette (?) Descrizione delle principali fasi di attuazione

PREMESSA: il Progetto porrà in essere una sorta di gemellaggio didattico, con unità di intenti in ogni sua singola fase, tra le unità bio-psico-operanti chiamate in causa.

FASE A:PRESENTAZIONE DEL PROGETTO ALLE CLASSI

 Condivisione del progetto con definizione dei vari aspetti con le classi  Introduzione ai concetti di Sport ed Etica della Tolleranza

FASE B: SISTEMA ETICO SPORTIVO

 Respect Diversity  Respect Inclusion

FASE C: SISTEMA ETICO CULTURALE

 Respect Fan Culture

FASE D: SISTEMA ETICO SALUTISTICO

 Respect your Health 29

Il monitoraggio e i risultati (Check) Il riesame miglioramento (Act) e il Note sulle possibilità di implementazione del progetto

Descrizione delle attivitàper la diffusione del progetto       Descrizione delle azioni di monitoraggio Il progetto viene diffuso tramite informativa in: - Collegio Docenti - Circolari cartacee - Circolari on line - Informativa ai Dipartimenti - Sito della scuola

Monitoraggio iniziale

per la verifica delle aspettative.

Monitoraggio in itinere

sull’organizzazione e corrispondenza delle azioni.

Monitoraggio finale

: grado di raggiungimento degli obiettivi formativi, grado di soddisfazione dei partecipanti, criticità riscontrare per quanto riguarda la docenza, gli aspetti logistici. Modalità di revisione delle azioni Criteri di miglioramento Descrizione delle attività di diffusione dei risultati Sulla base della risposta degli alunni si procederà ad una costante revisione del percorso intrapreso. Il miglioramento dovrà essere rilevato dai Consigli di Classe durante gli incontri previsti e calendarizzati nel piano delle attività. Informativa al Collegio Docenti Informativa al Consiglio di Istituto Inserimento del prodotto finale nel sito Scuola Discussione nei dipartimenti disciplinari Scuola in chiaro I processi di formazione dovranno essere documentati in modo da poter essere trasferiti anche in altri contesti scolastici per una ricaduta territoriale.

Schema di andamento per le attività del progetto n. 1.4: Macroprogettazione

Attività

FASE 1 FASE 2 FASE 3 Presentazione risultati Divulgazione FASE 4 Monitoraggi

Responsabile

G F M A

Tempificazione attività

M G L A S O N D

note Situazione

Progetto n. 1.5 – TITOLO “CAMPIONATI STUDENTESCHI” Titolo dell’iniziativa di miglioramento: “CAMPIONATI STUDENTESCHI” Responsabile dell’iniziativa Livello priorità: di PROF. SCARPARO VINCENZO

(vedi priorità) tabella

Data prevista di attuazione definitiva: Ultimo riesame:

DICEMBRE 2016 – MAGGIO 2017

(data)

Indicazioni di progetto

Titolo del progetto CAMPIONATI STUDENTESCHI Responsabile del progetto PROF. SCARPARO VINCENZO 30

La pianificazione (Plan)

Gruppo di progetto Pianificazione operativi obiettivi PROFF. SCARPARO VINCENZO, SABATO SALVATORE, BIANCO MAURO, LONERO GIUSEPPE (Ref. DVA) Obiettivi operativi Indicatori di valutazione Il C.S.S. ha lo scopo di aiutare gli studenti ad affrontare situazioni che ne favoriscano la crescita psicologica, emotiva, sociale e fisica. Lo sport scolastico, in particolare, ha il compito di sviluppare una cultura sportiva, aumentare il senso civico, favorire la socializzazione, l'integrazione e l'inclusione consentendo a tutti gli alunni, anche ai meno dotati, di trovare la propria disciplina ed il proprio ruolo, anche come arbitro. Relazione tra la linea strategica del Piano e il progetto Risorse umane necessarie Contatti diretti: studenti. Contatti indiretti: genitori. Docenti di SCIENZE MOTORIE Video – Fotografo. Destinatari del progetto (diretti ed indiretti) STUDENTI DELL’IPSIA G. FERRARIS DI BRINDISI/FASANO Budget previsto

La realizzazione (Do) Il monitoraggio e i risultati (Check) Il riesame miglioramento (Act) e il

Descrizione delle principali fasi di attuazione

FASE A

: Presentazione del C.S.S. alle classi.

FASE B

: Presentazione di Questionari, Richiesta di Certificato Medico Descrizione delle attività Sportivo Non Agonistico, Domanda di partecipazione al C.S.S. ed Autorizzazione dei genitori.

FASE C

: Preparazione alle Gare ed ai Campionati.

FASE D

: Partecipazione alle Fasi di : Istituto, Prov.li, Reg.li. e Naz.li dei GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI.

La programmazione dovrà favorire la conoscenza, la diffusione delle discipline sportive del C.O.N.I. e la partecipazione alle seguenti manifestazioni : * * Giochi Sportivi Studenteschi ( Corsa Campestre, A. Leggera, Calcio A5 ) Memorial " M. Cavallo " ( Quadrangolare di Calcio A11 tra gli Istituti : I.I.S.S. "E. MAJORANA", I.P.S.I.A. "G.FERRARIS", I.T. "CARNARO" ed I.T.T. "GIORGI" di Brindisi ). QuaQuadrangolare di Calcio A11, Calcio A5 e Pallavolo tra Istituti delle Province di Brindisi, Lecce e Taranto.

Le

Le attività di preparazione si svolgeranno in orario extracurricolare, due sedute settimanali (Martedì e Giovedì dalle ore 14 alle ore 16). I Campionati e le Gare potranno svolgersi anche in orario curriculare. Le Le strutture utilizzate saranno il Campo di Calcio A5 del nostro Istituto, il Parco del Cillarese, il Campo sportivo " Masseriola " e, con le Autorizzazioni degli Descrizione delle azioni di monitoraggio Organi competenti, potranno essere utilizzate anche altre strutture comunali e provinciali.

Monitoraggio iniziale

per la verifica delle aspettative.

Monitoraggio in itinere

sull’organizzazione e corrispondenza delle azioni.

Monitoraggio finale

: grado di raggiungimento degli obiettivi formativi, grado di soddisfazione dei partecipanti, criticità riscontrare per quanto riguarda la Modalità di revisione delle azioni docenza, gli aspetti logistici. Sulla base della risposta degli alunni si procederà ad una costante revisione del percorso intrapreso. Criteri di miglioramento Il miglioramento dovrà essere rilevato dai Consigli di Classe durante gli incontri previsti e calendarizzati nel piano delle attività. 31

Note sulle possibilità di implementazione del progetto

Descrizione delle attività di diffusione dei risultati Informativa al Collegio Docenti Informativa al Consiglio di Istituto Inserimento del prodotto finale nel sito Scuola Discussione nei dipartimenti disciplinari Scuola in chiaro I processi di formazione dovranno essere documentati in modo da poter essere trasferiti anche in altri contesti scolastici per una ricaduta territoriale.

Schema di andamento per le attività del progetto n. 1.5: Macroprogettazione

Attività

FASE 1 FASE 2 FASE 3 Presentazione risultati Divulgazione FASE 4 Monitoraggi

Responsabile

G F M A

Tempificazione attività

M G L A S O N D

note Situazione

Progetto n. 1.6 – TITOLO Memorial “Mattia, a Cavallo sempre nei nostri Cuori e Menti!!!” Titolo dell’iniziativa di miglioramento: “Memorial “Mattia, a Cavallo sempre nei nostri Cuori e Menti!!!” Responsabile dell’iniziativa Livello priorità: di PROF. SABATO SALVATORE

(vedi priorità) tabella

Data prevista di attuazione definitiva: Ultimo riesame:

9

01/09/2016 - 22/12/2016

(data)

32

Indicazioni di progetto

Titolo del progetto Responsabile del progetto Memorial “Mattia, a Cavallo sempre nei nostri Cuori e Menti!!!” Prof. Sabato Salvatore

La pianificazione (Plan)

Gruppo di progetto Pianificazione operativi Prof. Sabato Salvatore obiettivi Obiettivi operativi    Sensibilizzare alla Logica del Memorial tutte le gifure coinvolte. Contrasto alla dispersione scolastica. Favoreggiamento dell’inclusione di tutti gli allievi. Indicatori di valutazione    Valutare impegno dei partecipanti. Valutare le attività dirette ed indirette per la realizzazione del Memorial. Stima dello Spirito di Gruppo. Relazione tra la linea strategica del Piano e il progetto Brain storming e Cooperative Learning tra coloro che giocheranno e coloro che si occuperanno dell’ambito tecnico – organizzativo di logistico supporto. Risorse umane necessarie Docenti di Scienze Motorie e Sportive Destinatari del progetto (diretti ed indiretti) Budget previsto  Scolaresche degli Istituti summa citati  Costo di trofei, targhe, medaglie

La realizzazione (Do) Il monitoraggio e i risultati (Check) Il riesame miglioramento (Act) e il

Descrizione delle principali fasi di attuazione  PREMESSA: Condivisione tra tutti gli allievi ed i rispettivi docenti nel collaborare assieme nello sviluppo teorico e non solo prettamente sportivo del Memorial del compianto ex allievo Mattia Cavallo. Descrizione delle attivitàper la diffusione del progetto     FASE A: Etica e Sport FASE B: Fair Play sul rettangolo di gioco e sugli spalti. FASE C: preparazione di discorsi commemorativi Mattia. FASE D: varie ed eventuali iniziative coinvolgenti olisticamente le scolaresche. Il progetto viene diffuso tramite  informativa in Collegio Docenti  circolari    circolari on line informativa ai Dipartimenti sito della scuola Descrizione delle azioni di monitoraggio

Monitoraggio iniziale

per la verifica delle aspettative.

Monitoraggio in itinere

sull’organizzazione e corrispondenza delle azioni.

Monitoraggio finale

: grado di raggiungimento degli obiettivi formativi, grado Modalità di revisione delle azioni Criteri di miglioramento Descrizione delle attività di diffusione dei risultati Note sulle possibilità di implementazione del progetto di soddisfazione dei partecipanti, criticità riscontrare per quanto riguarda la docenza, gli aspetti logistici. Sulla base della risposta degli alunni si procederà ad una costante revisione del percorso intrapreso. Il miglioramento dovrà essere rilevato dai Consigli di Classe durante gli incontri previsti e calendarizzati nel piano delle attività, tipo in Assemblee di Classe e di Istituto. Informativa al Collegio Docenti; Informativa al Consiglio di Istituto; Inserimento del prodotto finale nel sito Scuola; Discussione nei dipartimenti disciplinari; Scuola in chiaro. I processi di formazione dovranno essere documentati in modo da poter essere trasferiti anche in altri contesti scolastici per una ricaduta territoriale. 33

Schema di andamento per le attività del progetto n. 1.6: Macroprogettazione

Attività

FASE 1 FASE 2 FASE 3 Presentazione risultati Divulgazione FASE 4 Monitoraggi

Responsabile

G F M A

Tempificazione attività

M G L A S Progetto n. 1.7 – TITOLO “REMARE A SCUOLA” Titolo dell’iniziativa di miglioramento: REMARE A SCUOLA Responsabile dell’iniziativa: Livello di priorità:

Prof. VINCENZO SCARPARO

(vedi priorità) tabella

Data prevista di attuazione definitiva: Ultimo riesame:

Indicazioni di progetto Titolo del progetto Febbraio 2017 - Maggio 2017

(data)

REMARE A SCUOLA

O N D

note Responsabile del progetto Gruppo di progetto Prof. VINCENZO SCARPARO

La pianificazione (Plan)

Pianificazione operativi obiettivi Obiettivi operativi Situazione Indicatori di valutazione Relazione progetto tra la linea strategica del Piano e il Conseguire una buona preparazione fisica e tecnica nella pratica del Canottaggio Partecipare alle selezioni nazionali del ROWING INDOOR organizzato dalla Federazione Italiana Canottaggio. Partecipare ai Campionati Regionali e Nazionali di Canottaggio 4con. L' intento del Progetto ha molteplici funzioni : *Far appassionare gli alunni ad uno degli Sport più antichi e suggestivi del mare. *Migliorare le competenze di cittadinanza attraverso le attività teorico - pratiche in ambiente naturale. *Imparare a rispettare il mare, le regole e gli altri. La metodologia proposta combina elementiche stimolano un apprendimento integralealternando diverse fasi e strumenti: *verifica delle conoscenze iniziali deidestinatari( test iniziale ); *apprendimento empatico; *apprendimento esperienziale; *verifica delle conoscenze acquisite; *valutazione delle capacità manovriere,regate finali ai Campionati Regionali e Nazionali. 34

Risorse umane necessarie Per quanto riguarda la parte tecnica, sarà di competenza degli istruttori nominati dal Circolo Canottaggio "CARRINO". La parte teorica, organizzativa e logistica sarà a carico del docente di Scienze Motorie dell' istituto Prof. Vincenzo Scarparo ( per N. 40 ore ),i cui compensi saranno a carico dell' istituto. Il docente curerà il corretto comportamento dei partecipanti, la loro assistenza a terra ed in navigazione (su imbarcazione di salvataggio), l'organizzazione logistica. Studenti I.P.S.I.A. FERRARIS Destinatari del progetto (diretti ed indiretti) Budget previsto

La realizzazione (Do)

Descrizione delle principali fasi di attuazione Descrizione delle attivitàper la diffusione del progetto

FASE A

: Presentazione del progettoalle classi condefinizione dei vari aspetti.

FASE B:

Selezione rivolta a tutti gli alunni al Remoergometro e relativa segnalazione dei risultati alla F.I.C.

FASE C:

Lezioni pratiche presso il Circolo Canottaggio " CARRINO " dei VV.F.F. di Brindisi

FASE D:

Partecipazione alle fasi Regionali e Nazionali di Canottaggio organizzate dalla F.I.C. Il progetto viene diffuso tramite : *informativa in Collegio Docenti *circolari *circolai on line *informativa ai Dipartimenti *sito della Scuola

Il monitoraggio e i risultati (Check) Il riesame miglioramento (Act) e il

Descrizione delle azioni di monitoraggio Modalità di revisione delle azioni Criteri di miglioramento Descrizione delle attività di diffusione dei risultati

Monitoraggio iniziale

per la verifica delle aspettative.

Monitoraggio in itinere

sull' organizzazione e corrispondenza delle azioni.

Monitoraggio finale:

grado di raggiungimento degli obiettivi formativi, grado di soddisfazione dei partecipanti, eventuali criticità riscontrate. Sulla base della risposta degli alunni si procederà ad una costante revisione del percorso intrapreso. Il miglioramento dovrà essere rilevato dai Consigli di Classe durante gli incontri previsti e calendarizzati nel piano delle attività. Informativa al Collegio Docenti; Informativa al Consiglio di Istituto; Inserimento del prodotto finale nel sito Scuola; Discussione nei dipartimenti disciplinari; Scuola in chiaro.

Schema di andamento per le attività del progetto n. 1.7: Macroprogettazione

Attività Responsabile FASE 1 G F M A Tempificazione attivit

à

M G L A S O N D note Situazione FASE 2 FASE 3 35

Presentazione risultati Divulgazione FASE 4 Monitoraggi

Progetto n. 1.8 – TITOLO “MARKET SOLIDALE” Titolo dell’iniziativa di miglioramento:

MARKET SOLIDALE. IL VALORE DEL TEMPO

Maria MOLA Livello priorità: DE di

(vedi priorità) tabella

Data prevista di attuazione definitiva: Ultimo riesame: gennaio-giugno 2017

(data)

Indicazioni di progetto

Titolo del progetto

MARKET SOLIDALE. IL VALORE DEL TEMPO (sede di Fasano)

Referente del progetto

La pianificazione (Plan)

Gruppo di progetto Pianificazione operativi obiettivi Obiettivi operativi Indicatori di valutazione Relazione tra la linea strategica del Piano e il progetto Coinvolgere gli alunni delle classi seconde nella creazione di luoghi in cui si produca solidarietà attraverso azioni didattiche di Prevenire la dispersione scolastica, incentivare la motivazione e la volontariato da svolgere nei locali del Laboratorio Urbano, con sede a Fasano. consapevolezza di fare parte di una rete sociale. Attraverso un partenariato con l’A.I.T.A. Puglia (ente promotore del progetto), collaborare attivamente alla messa in atto di azioni tese alla prevenzione e al recupero del disagio sociale con l’allestimento di luoghi il più possibile rispettosi della dignità delle persone, per la raccolta e la distribuzione di beni di prima necessità. Nell’ambito dell’educazione alla cittadinanza, il progetto si configura come occasione importante di crescita umana, sotto il profilo del riconoscimento di sé, delle proprie potenzialità, dell’altro come soggetto cui offrire il proprio contributo, il proprio tempo, la propria disponibilità. Importanti i risvolti educativi dell’iniziativa: la promozione del valore della solidarietà come arricchimento della propria persona, riflessione sulle dinamiche conflittuali tra pari, prevenzione di comportamenti di emarginazione e bullismo grazie alla percezione del proprio supporto come anello di una catena sociale finalizzata all’offerta di servizi a persone e/o famiglie in difficoltà. Entrare in sinergia con il tessuto di volontariato della propria città può porre gli alunni nella condizione di considerarsi come nodi di una rete di sostegno e di aiuto che incentiva la motivazione di porsi, presso lo stesso market, come soggetto con una responsabilità che sia, appunto, “sociale”, e risorsa per la comunità. 36

Risorse umane necessarie Docenti del potenziamento, tutor. Destinatari del progetto (diretti ed indiretti) Alunni del biennio Budget previsto ________ Euro

La realizzazione (Do) Il monitoraggio e i risultati (Check)

di attuazione Descrizione delle attivitàper la diffusione del progetto      Descrizione delle azioni di monitoraggio

FASE A: INCONTRI SUL POSTO PER PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ

Il docente accompagnatore si recherà con una rappresentanza delle classi coinvolte presso il Laboratorio Urbano, dove verranno definite le modalità operative per la creazione del market, in accordo con i responsabili del Centro.

FASE B: LE ATTIVITÀ

A gruppi di sei o sette alunni per classe, procedendo secondo una turnazione da definirsi, con la guida degli adulti gli alunni dovranno montare e/o costruire i piani delle scaffalature, assistere alle fasi di predisposizione degli impianti, procedere con la raccolta e il riordino degli alimenti e dei beni del market.

-FASE C: MOSTRA FOTOGRAFICA DELLE ATTIVITÀ SVOLTE

Durante l’allestimento del market, a testimoniare il lavoro svolto, un alunno sarà incaricato di documentare l’iter del progetto con delle fotografie, che verranno esposte all’interno del nostro Istituto per la pubblicazione sul sito ufficiale e sui consueti canali di informazione, nonché per costituire “traccia” di un percorso formativo di aiuto ai più deboli e di arricchimento umano. Il progetto viene diffuso tramite informativa in Collegio Docenti circolari circolari on line informativa ai Dipartimenti sito della scuola

Monitoraggio iniziale

per la verifica delle aspettative

Monitoraggio in itinere

sull’organizzazione e corrispondenza delle azioni.

Monitoraggio finale

grado di raggiungimento degli obiettivi formativi, il grado di soddisfazione dei partecipanti, le criticità riscontrate. Sulla base della risposta degli alunni si procederà ad una costante revisione del percorso intrapreso.

Il riesame miglioramento (Act) e il

Modalità di revisione delle azioni Criteri di miglioramento Descrizione delle attività di diffusione dei risultati Il miglioramento dovrà essere rilevato dal livello di coinvolgimento degli alunni, dalla loro risposta nel quotidiano nella gestione della conflittualità, dal grado di motivazione nella prosecuzione degli studi. Inserimento delle fotografie illustrative del percorso e delle considerazioni personali degli alunni sul sito della scuola e sulle riviste di attualità locali.

Schema di andamento per le attività del progetto n. 1.8: Macroprogettazione

Attività Responsabile

FASE 1 Pianificazione FASE 2 Realizzazione FASE 3 Divulgazione Monitoraggio FASE 4 Riesame migliorament e G X F X X X M X X X A X X X

Tempificazione attività

M X X X X G X X X X L A S O N Progetto n. 1.9 – TITOLO “IL GIARDINO DELLA MIA SCUOLA: dal degrado al riuso” D X

note Situazione 37

Titolo dell’iniziativa di miglioramento: EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA ATTIVA E RESPONSABILE NELL'OTTICA DELLA PAESAGGIO/AMBIENTE SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE E DELLA TUTELA DEL Responsabile dell’iniziativa: Livello di priorità:

MENGA LUCIANA CARMELA

(vedi priorità) tabella

Data prevista di attuazione definitiva: Ultimo riesame:

Gennaio 2017- Giugno 2017

04/01/2017

Indicazioni di progetto Titolo del progetto

Referente del progetto

"IL GIARDINO DELLA MIA SCUOLA: dal degrado al riuso"

MENGA LUCIANA CARMELA

La pianificazione (Plan)

Gruppo di progetto Pianificazione obiettivi operativi Docenti del C.d.C. di 3^AM Obiettivi operativi Indicatori di valutazione 38

Educare alla cittadinanza attiva e responsabile attraverso la riappropriazione dei luoghi della scuola attualmente in stato di degrado e/o sottoutilizzati. Modifica dei comportamenti degli studenti in merito al rispetto del paesaggio/ambiente. Sensibilizzare gli studenti sulle problematiche ambientali e sull'importanza della manutenzione e della prevenzione come forma sistematica di tutela del paesaggio/ambiente. Modifica dei comportamenti degli studenti in merito alla gestione della raccolta differenziata. Educare all’assunzione di responsabilità e di co-responsabilità nella tutela dei valori del paesaggio/ambiente. Accrescimento di conoscenze, competenze, capacità, attività dei singoli. Sviluppare il senso di appartenenza al contesto territoriale. Sviluppare negli studenti qualità dinamiche (come il senso di iniziativa, la disponibilità ad assumersi incarichi, la capacità di scegliere, di organizzarsi autonomamente, ecc.) e sviluppare qualità di tipo relazionale (rispetto per la diversità, disponibilità al confronto, capacità di ascolto) in modo da promuovere le competenze chiave di cittadinanza. Cambiamento di atteggiamenti e comportamenti degli studenti e della classe.

Percepire la complessità delle problematiche connesse alla gestione e manutenzione di un'area verde e/o di un'area sportiva. Promuovere la valorizzazione degli spazi esterni di pertinenza della istituzione scolastica (campo sportivo e aree verdi) e l'inserimento nell'ambito di un circuito virtuoso scolastico ma anche cittadino: gli spazi esterni come laboratori didattici. Realizzare i scuola/lavoro. percorsi di alternanza Relazione tra la linea strategica del Piano e il progetto Risorse umane necessarie Esperire prassi innovative di insegnamento/apprendimento. Esperire procedimenti di metariflessione e di autovalutazione del processo attivato. Creare un rapporto significativo tra la scuola e il contesto urbano e di quartiere. Docenti del consiglio di classe

3^AM -

sede coordinata di FASANO (Matematica, TMA, Inglese, docenti che diano disponibilità durante l'arco dell'anno); esperti esterni da individuare Destinatari del progetto (diretti ed indiretti) Diretti: studenti delle classi

3^AM

Indiretti: genitori, studenti Budget previsto Spesa complessiva di quaranta euro per quanto riguarda il piano di acquisto delle specie arboree ed erbacee da richiedere all'ARIF; Spesa per l'acquisto di sacchetti di terra da valutare in corso d'opera; Spesa per i dispositivi protezione individuale; Spesa per gli attrezzi da giardino (rastrelli, pale, raccoglioggetti, ecc) Spese da definire in corso d'opera per quanto attiene i beni materiali necessari per gli impianti di irrigazione e di illuminazione. Spese per le risorse professionali: 50 ore per il responsabile di progetto e 50 ore forfettarie da distribuire tra i docenti che partecipano al gruppo di progetto. TOTALE: 800 € per materiali + spese per risorse professionali 39

La realizzazione (Do)

Descrizione delle principali fasi di attuazione

FASE A: Presentazione del progetto alle classi

 Condivisione del progetto con le classi e definizione dei vari aspetti;  Breve introduzione ai concetti di paesaggio, ambiente, territorio, e sostenibilità ambientale.

FASE B: Catalogazione del materiale disponibile e messa a dimora delle nuove specie erbacee ed arborree (con attività programmate e

strutturate nell'a.s. 2016/2017)

Gli studenti, guidati dai docenti, effettuano un sopralluogo per: Conoscere i luoghi sui quali effettuare l'intervento.  Ripulire le aree di pertinenza della scuola, liberandole da rifiuti dei quali effettueranno la raccolta differenziata tramite l'istituzione dell'iniziativa "PULIAMO IL GIARDINO" da svolgere in una o massimo tre giornate distribuite lungo l'anno scolastico e eventualmente aperte a tutte le classi.  Redigere il piano di acquisto delle nuove specie arboree ed erbacee che si intende mettere a dimora nell'a.s. 2016/2017, in aggiunta ai cinque lecci messi a dimora nell'a.s. 2015/2016.  Rivedere il progetto di massima dell'orto/giardino alla luce dei nuovi acquisti effettuati e delle modifiche avvenute rispetto all'idea iniziale.  Piantare le nuove specie arboree ed erbacee.  Strutturare tutto il materiale raccolto dalle classi 1^ nell'a.s. 2015-2016, realizzando un dossier finale sui lavori svolti per giungere alla realizzazione dell'orto/giardino.  Esprimere le proprie opinioni in forma di "diario di bordo" in costante aggiornamento.

FASE C: Progettazione degli impianti di irrigazione

Gli studenti, guidati dai docenti delle materie professionali disponibili e dal docente responsabile del progetto, si impegnano a:  Progettare l'impianto di irrigazione interrato in sostituzione di quello provvisorio messo in opera nell'a.s. 2015/2016;  Redigere le schede tecniche relative all'impianto di irrigazione unitamente al piano di spesa.

FASE D: Progettazione degli impianti di illuminazione

Gli studenti, guidati dai docenti delle materie professionali disponibili e dal docente responsabile del progetto, si impegnano a:  Progettare l'impianto di illuminazione  Redigere le schede tecniche relative all'impianto di illuminazione unitamente al piano di spesa.

FASE E: Realizzazione degli impianti di irrigazione e di illuminazione

(con attività programmate e strutturate nell'a.s. 2017/2018 per la classe in alternanza scuola-lavoro)

Gli studenti, guidati dai docenti, si impegnano a: Realizzare gli impianti di irrigazione e di illuminazione sulla scorta di quanto pianificato nel precedente anno scolastico.

FASE E: Realizzazione dell'arredo dell'orto/giardino (con attività programmate e strutturate nell'a.s. 2018/2019 per la classe in alternanza scuola-lavoro)

 Gli studenti, guidati dai docenti, si impegnano a: predisporre il piano di manutenzione dell'orto/giardino;  completare la realizzazione del giardino, pensando agli elementi di arredo urbano.

FASE F: Conclusione dei lavori e allestimento finale (con attività programmate e strutturate nell'a.s. 2018/2019 per la classe in alternanza scuola-lavoro)

Gli studenti, guidati dai docenti delle materie professionali disponibili e dal docente responsabile del progetto, si impegnano a:  Allestire mostra finale documentario-fotografica dei lavori con pannelli e, se 40

Il monitoraggio e i risultati (Check)

Descrizione delle attività per la diffusione del progetto Descrizione delle azioni di monitoraggio

Il riesame e il miglioramento (Act)

Modalità di revisione delle azioni Criteri di miglioramento Descrizione delle attività di diffusione dei risultati Note sulle possibilità di implementazione del progetto Il progetto viene diffuso tramite:  informativa in Collegio Docenti  circolari  circolari on line  informativa ai Dipartimenti

Monitoraggio iniziale

per la verifica delle aspettative

Monitoraggio in itinere

sull’organizzazione e corrispondenza delle azioni.

Monitoraggio finale

: grado di raggiungimento degli obiettivi formativi, grado di soddisfazione dei partecipanti, criticità riscontrare per quanto riguarda la docenza, gli aspetti logistici. Verifica dei presenti Sulla base della risposta degli alunni si procederà ad una costante revisione del percorso intrapreso. Il miglioramento dovrà essere rilevato dal consiglio di classe durante gli incontri previsti e calendarizzati nel piano delle attività. Il progetto viene diffuso tramite:  informativa in Collegio Docenti  circolari  circolari on line  informativa ai Dipartimenti  sito della scuola I processi di formazione dovranno essere documentati in modo da poter essere trasferiti anche in altri contesti scolastici per una ricaduta territoriale.

Schema di andamento per le attività del progetto n. 1.9 : Macroprogettazione

Attività Responsabile

FASE 1 (Plan) G F FASE 2 (Do) FASE 3 Presentazione risultati Divulgazione FASE 4 Monitoraggi Docente Docenti Docenti Canali ufficiali della scuola Docente M A

Tempificazione attività

M G L A S O N D

note Situazione

Situazione

Rosso Giallo verde

Attuazione non in linea con gli obiettivi Progetto non ancora avviato oppure in corso e in linea con gli obiettivi Progetto attuato

Progetto n. 1.10 – TITOLO "IL PAESE CHE VORREI: EQUO E SOLIDALE"

41

Titolo dell’iniziativa di miglioramento: "Il Paese che vorrei: equo e sostenibile" EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA ATTIVA E RESPONSABILE NELL'OTTICA DELLA SOSTENIBILIT À AMBIENTALE E DELLA TUTELA DEL PAESAGGIO/AMBIENTE

(

6^ Edizione del Concorso denominato "Il Paese che vorrei: equo e sostenibile") Responsabile dell’iniziativa: Livello di priorità:

MENGA LUCIANA CARMELA

(vedi priorità) tabella

Data prevista di attuazione definitiva: Ultimo riesame:

Gennaio 2017- Maggio 2017

04/01/2017

Indicazioni di progetto Titolo del progetto

Referente del progetto

"Il paese che vorrei: equo e solidale"

MENGA LUCIANA CARMELA

La pianificazione (Plan)

Gruppo di progetto Pianificazione obiettivi operativi Cellie Antonio, Vita Ventrella e Docenti del C.d.C. di 3^AM disponibili.

Obiettivi operativi Indicatori di valutazione Esperire prassi di alternanza scuola-lavoro efficaci e ripetibili. Elaborare, nel percorso di alternanza scuola/lavoro, una proposta progettuale di attività produttiva o di servizio, pubblica o privata, volta ad uno sviluppo equo, responsabile e sostenibile del proprio territorio, tale da rispondere alle attese dei giovani ed essere attrattiva del loro impegno. Acquisire strumenti di valutazione delle condizione di equità e sostenibilità del contesto socio-economico-ambientale locale, facendo riferimento agli indici statistici BES. Capire, attraverso i criteri di "buone pratiche per lo sviluppo locale", come rendere i territori sostenibili, inclusivi e quindi in grado di offrire una migliore qualità della vita alle persone che li abitano. Creare esperienze di successo nella tradizione locale, facendo riferimento alla equità e sostenibilità nell'uso e nella distribuzione delle risorse, alle implicazione ambientali di processi e prodotti, alle potenziali proiezioni nazionali e internazionali. Sviluppare negli studenti qualità dinamiche (come il senso di iniziativa, la disponibilità ad assumersi incarichi, la capacità di scegliere, di organizzarsi autonomamente, ecc.) e sviluppare qualità di tipo relazionale (rispetto per la diversità, disponibilità al confronto, capacità di ascolto) in modo da promuovere le competenze chiave di cittadinanza. Modifica dei comportamenti degli studenti in merito alla percezione dei concetti di sostenibilità, equità e solidarietà. Modifica dei comportamenti degli studenti in merito alla percezione della qualità della vita. Modifica dei comportamenti degli studenti in merito alla capacità di essere inclusivi. Modifica dei comportamenti degli studenti in merito alla capacità di valorizzare il territorio e le tradizioni locali. Accrescimento di conoscenze, competenze, capacità, e autoimprenditorialità degli studenti. Atteggiamento proattivo inteso come capacità di valutare i problemi e gestire i cambiamenti attuali e futuri. 42

Relazione tra la linea strategica del Piano e il progetto Esperire prassi innovative di insegnamento/apprendimento. Esperire procedimenti di metariflessione e di autovalutazione del processo attivato. Creare un rapporto significativo tra la scuola e il contesto urbano e di quartiere. Risorse umane necessarie Destinatari del progetto (diretti ed indiretti) Docenti del consiglio di classe

3^AM -

sede coordinata di FASANO (Matematica, TMA, Inglese, docenti che diano disponibilità durante l'arco dell'anno); esperti esterni da individuare Diretti: studenti delle classi

3^AM

Indiretti: genitori, studenti

La realizzazione (Do) Il monitoraggio e i risultati (Check) Il riesame e il miglioramento (Act)

Budget previsto  Spese per le risorse professionali: 50 ore per il responsabile di progetto e 25 ore per ciascuno dei componenti del gruppo di progetto.  Spese di cancelleria e stampa dei materiali.  Eventuali spese individuate in corso d'opera e non rilevabili a priori in quanto legate alla scelta della attività produttiva e/o di servizi su cui impostare il progetto. Descrizione delle principali fasi di attuazione

FASE A: Presentazione del progetto alle classi

 Condivisione del progetto/concorso con la classe e definizione dei vari aspetti;  Breve introduzione ai concetti di sostenibilità ambientale, indici statistici BES, criteri di "Buone Pratiche" per lo sviluppo locale.

FASE B: Analisi dei materiali di studio proposti dall'associazione "Articolo novantanove" e da ANP (Associazione Nazionale Dirigenti e alte professionalità della scuola) in merito al bando del concorso.

 Analisi dei materiali proposti dall'associazione "Articolo novantanove" e ANP con particolare riferimento a progetti realizzati nelle precedenti edizioni del concorso.  Individuazione dell'area di progetto e dell'attività da realizzare in forma di impresa simulata dopo aver analizzato gli indici BES locali (storia, economia, territorio, ambiente sociale, ambiente naturale, istituzioni) e dopo aver effettuato brain storiming.  Tenuta del "diario di bordo" personale sul quale riportare costantemente idee, commenti, schizzi. Descrizione delle attività per la diffusione del progetto Descrizione delle azioni di monitoraggio Modalità di revisione delle azioni

FASE C: Redazione degli elaborati di progetto e del Business Plan.

 Gli studenti, guidati dai docenti, predispongono tutto il materiale necessario per la partecipazione al concorso.

FASE D: Conclusione dei lavori e deposito del progetto su piattaforma DropBox.

Il progetto viene diffuso tramite:  informativa in Collegio Docenti  circolari  circolari on line  informativa ai Dipartimenti

Monitoraggio iniziale

per la verifica delle aspettative

Monitoraggio in itinere

sull’organizzazione e corrispondenza delle azioni.

Monitoraggio finale

: grado di raggiungimento degli obiettivi formativi, grado di soddisfazione dei partecipanti, criticità riscontrare per quanto riguarda la docenza, gli aspetti logistici. Verifica dei presenti Sulla base della risposta degli alunni si procederà ad una costante revisione del percorso intrapreso. 43

Criteri di miglioramento Descrizione delle attività di diffusione dei risultati Note sulle possibilità di implementazione del progetto Il miglioramento dovrà essere rilevato dal consiglio di classe durante gli incontri previsti e calendarizzati nel piano delle attività. Il progetto viene diffuso tramite:  informativa in Collegio Docenti  circolari  circolari on line  informativa ai Dipartimenti  sito della scuola I processi di formazione dovranno essere documentati in modo da poter essere trasferiti anche in altri contesti scolastici per una ricaduta territoriale.

Schema di andamento per le attività del progetto n. 1.10 : Macroprogettazione

Attività Responsabile

FASE 1 (Plan) FASE 2 (Do) FASE 3 Presentazione risultati Divulgazione FASE 4 Monitoraggi Docente Docenti Docenti Canali ufficiali della scuola Docente G F M A

Tempificazione attività

M G L A S O N D

note Situazione

Situazione

Rosso Giallo

Attuazione non in linea con gli obiettivi Progetto non ancora avviato oppure in corso e in linea con gli obiettivi

verde

Progetto attuato

Progetto n. 2.1 – TITOLO “CLASSI APERTE”

44

Titolo dell’iniziativa di miglioramento:

“classi aperte”

Responsabile dell’iniziativa:

M. Vincenza CARETTO

Data prevista di attuazione definitiva: Livello priorità: di

(vedi priorità)

Indicazioni di progetto

tabella

Titolo del progetto

Ultimo riesame: Gennaio 2017 – Giugno 2017

(data)

Classi aperte

Referente del progetto

La pianificazione (Plan)

Gruppo di progetto Pianificazione obiettivi operativi Obiettivi operativi Indicatori di valutazione Garantire il successo formativo di tutti gli studenti, nel rispetto degli stili cognitivi individuali. Progettare interventi didattici funzionali ai tempi e alle potenzialità dei singoli, secondo quanto previsto dal Regolamento dell’autonomia scolastica (D.p.r. 275/1999 art. 4 comma 2) che autorizza le istituzioni a sperimentare l’articolazione flessibile del gruppo classe e delle classi. Favorire, attraverso la didattica collaborativa e partecipata: la dimensione sociale dell’apprendimento e la motivazione allo stesso; la valorizzazione delle intelligenze multiple e l’incremento di autostima e senso di autoefficacia; l’inclusione, l’integrazione e l’interazione; emulazione e sana competizione; senso del dovere e di responsabilità. Percentuale scolastico. Numero di di abbandono alunni che concludono il corso di studi. Voti conseguiti. Relazione tra la linea strategica del Piano e il progetto Uno dei principi cardine della scuola pubblica è quello di offrire a tutti le stesse opportunità, promuovendo la fiducia in se stessi e negli altri. Tale progetto nasce dall’esigenza di incidere sulle principali problematiche Risorse umane necessarie che ostacolano la linearità del suddetto processo: -scarsa o assente uniformità, all’interno del collegio docenti, dei criteri di verifica e valutazione; -chiusura dei docenti in una didattica autoreferenziale, in cui poco spazio è accordato al confronto costruttivo tra colleghi di classi diverse; -gap tra gli studenti negli stili di apprendimento, con il conseguente instaurarsi di situazioni di disagio progressivo; -richiesta di risorse aggiuntive alle famiglie, relativamente all’attuazione di percorsi di recupero extrascolastici. Docenti di lettere e di matematica delle classi 1^ e 2^; docenti di sostegno. Destinatari del progetto (diretti ed indiretti) Diretti: studenti di 1^ e 2^ classe Indiretti: genitori, docenti Budget previsto 45

La realizzazione (Do)

Descrizione delle principali fasi di attuazione PREMESSA: per l’individuazione dei corsisti si procederà principalmente su indicazione dei docenti titolari di italiano e matematica. FASE A: PRESENTAZIONE DEL PROGETTO ALLE CLASSI -Condivisione del progetto con le classi,con definizione dei vari aspetti. -Classi parallele sono accorpate e riorganizzate in gruppi per fasce di competenza: ciascuno di essi seguirà percorsi di apprendimento differenziati in base ai livelli, ai ritmi e agli stili cognitivi degli alunni coinvolti. Per alcune classi, la suddetta riorganizzazione sarà solo interna. I gruppi di livello (recupero basso-recupero-consolidamento/potenziamento) sono individuati a seguito degli esiti conseguiti dagli studenti nel primo trimestre. Ogni gruppo di livello sarà affidato ad uno o più docenti del progetto. La disciplina di italiano opera a classi aperte per una quota oraria pari al 30 % circa dell’orario settimanale della stessa. La disciplina di matematica opera a classi aperte per una quota oraria pari al 50 % circa dell’orario settimanale della stessa. FASE B: DIDATTICA PER LIVELLI DI COMPETENZA La normale attività didattica è rimodulata e riorganizzata. I docenti coinvolgeranno gli studenti dei vari gruppi in attività guidate con crescente livello di difficoltà. In particolare, gli studenti delle prime due fasce svolgeranno il recupero di conoscenze, abilità e competenze di base. Per i gruppi delle fasce più alte, si punterà a suscitare e valorizzare interessi e capacità personali, affidando loro incarichi di responsabilità e coinvolgendoli in attività di approfondimento. Nelle classi seconde, nello specifico, si effettueranno simulazioni di prove Invalsi. Si punterà a rafforzare, altresì, strategie e metodologie di studio, per favorire il lavoro di studio individuale al di fuori dell’orario scolastico in modo da recuperare/consolidare il percorso affrontato in precedenza. Le metodologie utilizzate saranno: lavoro apprendimento per problemi, attività laboratoriali. cooperativo, ricerca, FASE C: VERIFICA E VALUTAZIONE I docenti propongono la medesima verifica agli studenti delle classi abbinate, nelle stesse condizioni. Le verifiche calibrate sulle capacità e competenze degli alunni del gruppo faranno media con le valutazioni di classe del docente titolare. Le verifiche intermedie permetteranno agli allievi di rimettersi in gioco e mirare al gruppo di livello più alto: si ipotizza, così, un rimescolamento delle classi aperte in corso d’opera.

Il monitoraggio e i risultati (Check)

Descrizione delle attività per la diffusione del progetto Descrizione delle azioni di monitoraggio Il progetto viene diffuso tramite informativa in Collegio Docenti circolari informativa attraverso i partenariati sito della scuola Monitoraggio iniziale per la verifica delle aspettative Monitoraggio in itinere sull’organizzazione e corrispondenza delle azioni. Monitoraggio finale grado di raggiungimento degli obiettivi formativi, il grado di soddisfazione dei partecipanti, le criticità riscontrare per quanto riguarda la docenza, gli aspetti logistici. Verifica dei presenti

Il riesame miglioramento (Act) e il

Modalità di revisione delle azioni Sulla base della risposta degli alunni si procederà ad una costante revisione del percorso intrapreso Criteri di miglioramento Il miglioramento dovrà essere rilevato dal consiglio di classe durante gli incontri previsti e calendarizzati nel piano delle attività. Descrizione delle attività di diffusione dei risultati Note sulle possibilità implementazione del progetto di Informativa al Collegio Docenti, Informativa al Consiglio di Istituto; Inserimento del prodotto finale nel sito scuola Discussione nei dipartimenti disciplinari Scuola in chiaro I processi di formazione dovranno essere documentati in modo da poter essere trasferiti anche in altri contesti scolastici per una ricaduta territoriale. 46

Schema di andamento per le attività del progetto n. 2.1: Macroprogettazione

Attività

FASE 1

Responsabile

G F M A

Condivisione del progetto Assolvimento aspetti organizzativi

FASE 2

Attività didattica livelli competenza per di

FASE 3

Verifica valutazione e

Presentazione risultati Divulgazione FASE 4 Monitoraggi

Tempificazione attività

M G Progetto n. 2.2 –

TITOLO “INCONTRO CON L’AUTORE”

L A S Titolo dell’iniziativa di miglioramento:

INCONTRO CON L’AUTORE

Responsabile dell’iniziativa: Livello priorità: Indicazioni di progetto di Vita Ventrella

2: competenze di base

Titolo del progetto

Data prevista di attuazione definitiva: Ultimo riesame:

INCONTRO CON L’AUTORE

Referente progetto del

Gruppo di progetto

Vita Ventrella

docenti di lettere

Febbraio-Marzo 2017 25/02/2016

O N D

note

La pianificazione (Plan)

Situazione Pianificazione obiettivi operativi

Obiettivi operativi

sviluppare le competenze di base di scrittura, lettura e analisi testuale; avviare alla riflessione critica sul proprio vissuto, con riferimento al rapporto genitori-figli e al cambiamneto della propria personalità; far riflettere i giovani sulla capacità di controllo delle emozioni e sull'analisi dei valori esistenziali; sviluppare un rapporto di autoanalisi dei propri bisogni affettivi ed educativi; sviluppare capacità di tipo collaborativo nella creazione di un prodotto finale; migliorare la qualità dei rapporti interpersonali; accettare le "diversità" socio-economiche.

Indicatori di valutazione

alta percentuale di alunni con competenze di base minime da potenziare; alta percentuale di ragazzi afferenti all'area di disagio socio-economico, affettivo e valoriale 47

La realizzazione (Do) Il monitoraggio e i risultati (Check) Il riesame e il miglioramento (Act)

Relazione tra la linea strategica del Piano e il progetto Risorse necessarie umane Destinatari del progetto (diretti ed indiretti) Le competenze di base in lingua madre, per alcuni allievi, risultano particolarmente carenti o incomplete nella realtà scolastica di un istituto professionale, votato allo sviluppo delle capacità laboratoriali e professionalizzanti. Pertanto, l'approccio guidato alla lettura del racconto, l'analisi testuale e la riflessione critica su lessico, sintassi e articolazione dei contenuti, permette di acquisire nuovi strumenti di linguaggio, che sforano l'ambito strettamente scolastico per preparare i giovani alla comprensione del mondo esterno. Di riflesso, le abilità di scrittura risultano anche potenziate, in quanto l'abitudine alla lettura permette lo morfologico-sintattica. sviluppo della competenze testuali di natura Inoltre l'approfondimento di storie vissute, facilità un confronto con le proprie esperienze di vita, con la revisione o la valutazione delle proprie scelte, con l'ananlisi dei rapporti interpersonali nel loro complesso. autore (Walter Lazzarin); referente, docenti di lettere, tutor del progetto musicale. studenti del I biennio e V anno. Budget previsto Euro..... Descrizione principali attuazione fasi delle di Descrizione attività per la diffusione del progetto delle Descrizione delle azioni di monitoraggio Modalità di revisione delle azioni Criteri di miglioramento Descrizione attività di diffusione dei risultati delle Note sulle possibilità di implementazione del progetto fase I: presentazione dell'autore. I docenti di lettere illustrano in classe una breve presentazione dell'autore e della sua opera, attraverso un video esplicativo, in cui si parla del progetto dal titolo: "Scrittore per strada". Fase II: lettura del racconto. In questa fase gli alunni devono effettuare una lettura guidata di alcune parti del romanzo breve dal titolo Il Drago non si Droga; segue un dibattito sotto forma di Brainstorming sui contenuti rilevati e una successiva attività di analisi testuale, per mezzo di items che riguardano non solo il livello di comprensione, ma anche il proprio vissuto esistenziale. Fase III: preparazione dell'intervista. Gli alunni devono strutturare una intervista all'autore, in cui si chiede del progetto di scrittore per strada, del contenuti autobiografici del libro in questione, della scelta di riportare in auge uno strumento di scrittura come la macchina da scrivere. Inoltre, un gruppo di ragazzi del biennio, rientranti nel progetto musicale, leggono un taututogramma dell'autore, accompagnati da una base sonora. Fase IV: incontro con l'autore e riflessione sull'attività progettuale. Gli allievi e i docenti incontrano Lazzarin, proponendo le loro domande e le loro curiosità sull'opera e sulla personalità dello scrittore. In una fase temporale seguente, le docenti di lettere invitano in classe gli alunni a riflettere sul lavoro compiuto sotto forma di testo argomentativo-riflessivo. Il progetto viene diffuso tramite informativa: Collegio Docenti; Circolari; Sito della scuola; Monitoraggio iniziale per la verifica delle aspettative. Monitoraggio in itinere sull’organizzazione e corrispondenza delle azioni. Monitoraggio finale: grado di raggiungimento degli obiettivi formativi, grado di soddisfazione dei partecipanti, criticità riscontrare per quanto riguarda la docenza, gli aspetti logistici. Sulla base della risposta degli alunni si procederà ad una costante revisione del percorso intrapreso. Il miglioramento dovrà essere rilevato dal Consiglio di Classe durante gli incontri previsti e calendarizzati nel piano delle attività. Informativa al Collegio Docenti Informativa al Consiglio di Istituto Inserimento del prodotto finale nel sito Scuola Discussione nei dipartimenti disciplinari Scuola in chiaro. I processi di formazione dovranno essere documentati in modo da poter essere trasferiti anche in altri contesti scolastici per una ricaduta territoriale. 48

Schema di andamento per le attività del progetto N. 2.2 Macroprogettazione

Attività Responsabile

FASE 1

Presentazione autore e testo

FASE 2

Lettura di parti del racconto

FASE 3

Preparazione dell’intervista

FASE 4

Incontro l’autore; con riflessione e monitoraggio dell’esperienza Docente-referen te docente docente docente-referen te

G F M A Progetto n. 2.3 – TITOLO “TEATRO IN LINGUA”

Tempificazione attività

M G L A S O N Titolo dell’iniziativa di miglioramento : Teatro in lingua Responsabile dell’iniziativa: Prof.sse Perrone , Galluccio Data prevista di attuazione definitiva: Livello priorità: di

1Competenze chiave e di cittadinanza 2 Competenze di base

Indicazioni di progetto

Titolo del progetto

Ultimo riesame: Febbraio 2017 – Giugno 2017 ottobre 2016 Teatro in lingua D

note Responsabile del progetto

Prof.ssa Perrone Luana La pianificazione (Plan)

Situazione Gruppo di progetto

Prof.sse Perrone Luana, Galluccio Daniela

Data di inizio e fine Pianificazione operativi

Febbraio 2017 – Giugno 2017

obiettivi Obiettivi operativi Indicatori di valutazione - Utilizzare la lingua straniera per i principali scopi comunicativi e operativi, raggiungendo così la consapevolezza dell’importanza del comunicare. - Provare interesse per una lingua straniera e verso la cultura di altri popoli - Mettere in atto comportamenti di autonomia, autocontrollo e fiducia in se stessi. - Capacità di lavorare in team e disponibilità alla collaborazione senza rivalità e tensioni interne con l’affermazione delle proprie potenzialità e il superamento delle difficoltà personali.

- Percentuale di alunni con inadeguate competenze di base; - Percentuale di alunni con disagio affettivo e valoriale.

49

Relazione tra la linea strategica del Piano e il progetto Il progetto del teatro in inglese nasce dal desiderio di avvicinare i ragazzi alla cultura e alla lingua del popolo inglese in modo divertente e dinamico. Imparare ad usare una lingua senza accorgersene è il concetto che sta alla base del nostro progetto. Infatti in un contesto di scarso utilizzo della lingua straniera quale reale mezzo di comunicazione, si nota come gli studenti sentano il bisogno di un’espressione diversa da quella puramente curricolare e l’espressione teatrale soddisfa appieno questa esigenza rendendo l’apprendimento della lingua straniera molto efficace. Inoltre la drammatizzazione dà agli studenti l’opportunità di imparare a lavorare in gruppo, sviluppare la tolleranza e l’empatia, vedere il mondo da diverse prospettive.

Risorse umane necessarie Docenti di lingua inglese, compagnia teatrale Destinatari del progetto (diretti ed indiretti) Alunni del secondo e terzo anno Budget previsto

La realizzazione (Do) Il monitoraggio e i risultati (Check) Il riesame miglioramento (Act) e il

Descrizione delle principali fasi di attuazione

Fase I (10 Ore):

a) Lettura del testo scelto con spiegazione del lessico e strutture grammaticali con un approccio comunicativo-situazionale e relativa traduzione.

Fase II (10 Ore):

a) Memorizzazione del testo teatrale pronuncia,intonazione ed espressione. con prove di Descrizione delle attivitàper la diffusione del progetto Descrizione delle azioni di monitoraggio

Fase III (10 ore):

a) Assegnazione delle parti e prove di recitazione.

Il progetto viene diffuso tramite  informativa in Collegio Docenti  circolari    circolari on line informativa ai Dipartimenti sito della scuola Monitoraggio iniziale per la verifica delle aspettative. Monitoraggio in itinere sull’organizzazione e corrispondenza delle azioni. Monitoraggio finale: grado di raggiungimento degli obiettivi formativi. Si verifica il grado Modalità di revisione delle azioni Criteri di miglioramento Descrizione delle attività di diffusione dei risultati di soddisfazione dei partecipanti, le criticità riscontrate per quanto riguarda la docenza, gli aspetti logistici.

Sulla base della risposta degli alunni si procederà ad una costante revisione del percorso intrapreso: la collaborazione e la necessità di sentirsi parte fondamentale del progetto sarà la strategia principale. Si stimoleranno la curiosità, l’entusiasmo, la motivazione.

Il miglioramento dovrà essere rilevato dal livello di coinvolgimento degli alunni, dal grado di interazione all’interno del gruppo, dal senso di appartenenza al gruppo, dalla ricaduta educativa e formativa interdisciplinare sullo sviluppo delle competenze trasversali di cittadinanza. Discussione nei dipartimenti disciplinari. Informativa al Collegio Docenti. Informativa al Consiglio d’Istituto

Schema di andamento per le attività del progetto n. 2.3: Macroprogettazione

50

Attività Responsabile Tempificazione attività G F M A M G L A S O N

aula docente aula aula docente docente teatro teatro Comp.teatr.al

e

Progetto n. 2.4 – TITOLO “CERIFICAZIONE TRINITY” Titolo dell’iniziativa di miglioramento : Certificazioni Trinity Responsabile dell’iniziativ a: Livello priorità: di Prof.ssa Perrone Luana

1Competenze chiave e di cittadinanza 2 Competenze di base

Data prevista di attuazione definitiva: Ultimo riesame: Giugno 2017 Dicembre 2016 Indicazioni di progetto

Titolo del progetto

Teatro in lingua D

Responsabile del progetto

Prof.ssa Perrone Luana Situazione:

Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi; Giallo = non ancora avviata / in corso e in

linea con gli obiettivi; Verde = attuata Note La pianificazione (Plan)

Gruppo di progetto

Docenti di lingua inglese

Data di inizio e fine Pianificazione operativi

Giugno 2017

obiettivi Obiettivi operativi Indicatori di valutazione Utilizzare la lingua straniera per i principali scopi comunicativi e operativi , raggiungendo così la consapevolezza dell’importanza del comunicare e sviluppare Alta percentuale di alunni con adeguate competenze di base.

le quattro abilità di base (ascolto, comunicazione orale, lettura e scrittura). Gli esami Trinity sono costruiti per stimolare e incoraggiare la comunicazione reale; sono motivanti, in quanto consentono di certificare il proprio progresso, dai successi iniziali dei principianti assoluti, all’eccellenza di coloro che conoscono la lingua inglese a livello avanzato .Preparare un esame Trinity vuol dire imparare ad usare la lingua scritta e parlata nel mondo reale per continuare il proprio percorso di studi in Italia o all’estero o per entrare nel mondo del lavoro.

51

Relazione tra la linea strategica del Piano e il progetto Il progetto risponde all’esigenza di approfondimento delle competenze linguistiche degli alunni. Gli esami Trinity comprendono:  ISE (Reading & Writing e Speaking & Listening)  GESE (Speaking&Listening)  SEW (Spoken English for Work) Tutti gli esami sono disponibili a diversi livelli del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue. (QCER) dai livelli pre A1 a C2, utilizzando l'apposito Manuale edito dal Consiglio d'Europa.Il supporto ai docenti è alla base del lavoro del Trinity College London, sia in termini di supporto specifico per i docenti che intendono preparare i propri studenti agli esami, che in termini di sviluppo professionale (Continuous Professional Development). Gli esami di certificazione Trinity per la lingua inglese sono: 

riconosciuti

a livello internazionale;   

utilizzabili

in ambito professionale e accademico;

disponibili

a tutti i livelli di competenza e per candidati di ogni età; favoriscono lo

sviluppo di competenze trasversali

essenziali nella società globale del XXI secolo.  Le certificazioni Trinity College London sono riconosciute da università, aziende e istituzioni governative in Italia e nel mondo. Trinity College London è incluso nell’elenco degli Enti certificatori pubblicato dal Ministero Italiano della Pubblica Istruzione che soddisfano i requisiti per il riconoscimento della validità delle certificazioni delle competenze linguistico comunicative in lingua straniera del

personale scolastico

(Decreto 07.03.2012, Prot. 3889 ed aggiornato con Decreto Risorse umane necessarie Docenti di lingua inglese, compagnia teatrale Destinatari del progetto (diretti ed indiretti) Alunni del secondo e terzo anno Budget previsto

La realizzazione (Do) Il monitoraggio e i risultati (Check)

Descrizione delle principali fasi di attuazione

Fase I (10 Ore):

b) Lettura del testo scelto con spiegazione del lessico e strutture grammaticali con un approccio comunicativo-situazionale e relativa traduzione.

Fase II (10 Ore):

b) Memorizzazione del testo teatrale pronuncia,intonazione ed espressione. con prove di Descrizione delle attivitàper la diffusione del progetto

Fase III (10 ore):

a) Assegnazione delle parti e prove di recitazione.

Il progetto viene diffuso tramite  informativa in Collegio Docenti    circolari circolari on line informativa ai Dipartimenti  sito della scuola Descrizione delle azioni di monitoraggio Monitoraggio iniziale per la verifica delle aspettative. Monitoraggio in itinere sull’organizzazione e corrispondenza delle azioni. Monitoraggio finale: grado di raggiungimento degli obiettivi formativi. Si verifica il grado di soddisfazione dei partecipanti, le criticità riscontrate per quanto riguarda la docenza, gli aspetti logistici.

52

Il riesame miglioramento (Act) e il

Modalità di revisione delle azioni Criteri di miglioramento Descrizione delle attività di diffusione dei risultati Sulla base della risposta degli alunni si procederà ad una costante revisione del percorso intrapreso: la collaborazione e la necessità di sentirsi parte fondamentale del progetto sarà la strategia principale. Si stimoleranno la curiosità, l’entusiasmo, la motivazione.

Il miglioramento dovrà essere rilevato dal livello di coinvolgimento degli alunni, dal grado di interazione all’interno del gruppo, dal senso di appartenenza al gruppo, dalla ricaduta educativa e formativa interdisciplinare sullo sviluppo delle competenze trasversali di cittadinanza. Discussione nei dipartimenti disciplinari. Informativa al Collegio Docenti. Informativa al Consiglio d’Istituto

Schema di andamento per le attività del progetto n. 2.4: Macroprogettazione Situazione Note Attività Responsa bile Tempificazione attività

Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi Giallo = non ancora avviata / in corso e in

linea con gli obiettivi Verde = attuata G F M A M G L A S O N D

aula aula aula laboratorio docente docente docente docente docente ling

Progetto n. 3.1 – TITOLO: “ CORSO DI AUTRONICA” Titolo dell’iniziativa di miglioramento: CORSO DI AUTRONICA Responsabile dell’iniziativa: Gabriele CORTESE (cl. 4^);Oronzo POLIGNINO Data prevista di attuazione definitiva:

Dicembre 2016 – Gennaio 2017

Livello di priorità: (cl. 3^) 3. Competenze professionalizz. Ultimo riesame:

(data)

Indicazioni di progetto

Titolo del progetto

CORSO DI AUTRONICA

53

La pianificazione (Plan)

Responsabile del progetto

Formauto di Cosimo De Donno

Gruppo di progetto

Dipartimento di Meccanica

Pianificazione operativi obiettivi Obiettivi operativi Indicatori di valutazione Relazione tra la linea strategica del Piano e il progetto Risorse umane necessarie Fornire agli allievi le conoscenze operative di base per il riconoscimento e il funzionamento dei principali componenti dei moderni propulsori automobilisti a combustione interna. Utilizzo della diagnosi Comprensione della logica della centralina Individuazione e comprensione del guasto Ricaduta occupazionale elevata essendo le competenze obiettivo del corso molto connesse con le esigenze del territorio, sia nel campo della meccanica che dell’elettronica applicata all’automobile: la distribuzione di autofficine nel territorio della provincia è elevata e l’esigenza degli autoriparatori di aggiornarsi continuamente per stare al passo con la tecnologia è fattore determinante e di successo. Destinatari del progetto (diretti ed indiretti) Classi quarte Budget previsto

La realizzazione (Do)

Descrizione delle principali fasi di attuazione Descrizione delle attivitàper la diffusione del progetto

PREMESSA: FASE A.1

: Nozioni fondamentali automotive F

ASE A.2

: Alimentazione benzina IAW 59 F

FASE A.3

: Alimentazione Common Rail JTD

FASE A.4

: I filtri antiparticolato

FASE B:

Diagnosi 1°livello

FASE C:

Oscilloscopio Il progetto viene diffuso tramite  informativa in Collegio Docenti     circolari circolari on line informativa ai Dipartimenti sito della scuola

Il monitoraggio e i risultati (Check) Il riesame e il miglioramento (Act)

Descrizione delle azioni di monitoraggio Modalità di revisione delle azioni Criteri di miglioramento Capacità degli allievi a risolvere casi di studio reali della vita lavorativa di un moderno autoriparatore: generato il malfunzionamento, attraverso la diagnosi, l’allievo dovrà individuare il guasto, interpretare e correlare i messaggi di errore ai sensori, individuare i componenti meccanici controllati e individuare tra le possibili cause di guasto quella reale. In itinere In itinere Descrizione delle attività di diffusione dei risultati Simulazioni di individuazione del guasto e riparazione dello stesso.

Schema di andamento per le attività del progetto n. 3.1: Macroprogettazione

Attività Responsabile Tempificazione attività in ore

FASE 1 Motori e componenti FASE 2 Diagnostica FASE 3 Cortese Gabriele Cortese Gabriele G F M A M G L A S O N 10 D 5 25

note Situazione 54

Presentazione risultati Divulgazione FASE 4 Monitoraggi Cortese Gabriele Cortese Gabriele Cortese Gabriele Progetto n. 3.2 – TITOLO: “CERTIFICAZIONE SALDATURA” 1 1 1 Titolo dell’iniziativa di miglioramento:

“Certificazione saldatura”

Responsabile dell’iniziativa: Prof. Roberto D’Adorante Data prevista di attuazione definitiva:

Gennaio 2016 - Maggio 2017

Livello priorità: di Indicazioni di progetto Ultimo riesame:

Titolo del progetto Referente progetto

“Certificazione saldatura”

del

Prof. Roberto D’Adorante

Gruppo di progetto

3 1 3 La pianificazione (Plan) La realizzazione (Do)

Pianificazione obiettivi operativi Relazione tra la linea strategica del Piano e il progetto Risorse necessarie umane Destinatari del progetto (diretti ed indiretti)

Obiettivi operativi

Preparare teoricamente e in forma tecnico pratica alla corretta esecuzione dei processi di saldatura sui principali materiali metallici da costruzione anche in vista del superamento dell’esame di certificazione Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti Formare figure professionali in grado di gestire le attività produttive e di controllo nell’ambito della saldatura (rif. UNI EN ISO

Indicatori di valutazione

Il passare particolari. abilitato, possibilità del offre tempo, una lavorativa apprezzata da aziende ed alunni. la normalizzazione legislativa, la risposta favorevole di molti giovani e di varie aziende meccaniche hanno portato la Scuola ad istituire corsi per imparare ad effettuare saldature L'opportunità di conseguire tale certificazione, previo superamento dell'esame di qualifica "Saldatore", alla presenza di un International WeldingInspector certificator preziosa molto 3834 Formare figure professionali in grado di gestire le attività produttive e di controllo nell’ambito della saldatura (rif. UNI EN ISO 3834) con qualificazioni uniformemente accettate indipendentemente dal tipo di prodotto, dal luogo e dall'esaminatore o dall'organismo d'esame, significa garantire ad ogni singolo alunno partecipante, la possibilità concreta di entrare nel mondo del lavoro con una marcia in più Docenti classi di concorso A020 Docenti classi di concorso C320 Personale ATA 36 ALUNNI DELLE CLASSI QUINTE, (classi parallele) divisi in 4 gruppi da nove alunni Budget previsto Descrizione principali attuazione fasi delle di Euro..... Fase A: regolarizzazione delle iscrizioni con elaborazione dell’elenco degli alunni e relativa pubblicazione FASE B: n.9 lezioni della durata di n.2 ore ciascuna, nelle quali verranno spiegati i vari comandi e proposte esercitazioni pratiche per un'immediata applicazione degli stessi FASE C: Verifica finale 55

Il monitoraggio e i risultati (Check) Il riesame e il miglioramento (Act)

Descrizione attività per la diffusione del progetto delle Descrizione delle azioni di monitoraggio Modalità di revisione delle azioni Criteri di miglioramento Descrizione attività di diffusione dei risultati delle Il progetto viene diffuso tramite informativa da: Collegio Docenti; Circolari; Sito della scuola; Monitoraggio iniziale per la verifica delle aspettative. Monitoraggio in itinere sull’organizzazione e corrispondenza delle azioni. Monitoraggio finale: grado di raggiungimento degli obiettivi formativi, grado di soddisfazione dei partecipanti, criticità riscontrare per quanto riguarda la docenza, gli aspetti logistici, i materiali Sulla base della risposta degli alunni si procederà ad una costante revisione del percorso intrapreso. Il miglioramento dovrà essere rilevato dal Consiglio di Classe durante gli incontri previsti e calendarizzati nel piano delle attività. Informativa al Collegio Docenti Informativa al Consiglio di Istituto Inserimento del prodotto finale nel sito Scuola Discussione nei dipartimenti disciplinari Scuola in chiaro. I processi di formazione dovranno essere documentati in modo da poter essere trasferiti anche in altri contesti scolastici per una ricaduta territoriale. Note sulle possibilità di implementazione del progetto

Schema di andamento per le attività del progetto N. 3.2 Macroprogettazione

Attività Responsabile

FASE 1 G F M A

Pianificazione

FASE 2

Fomazione teorica e pratica

FASE 3

monitoraggio

FASE 4

Riesame Referente Referente esperto Referente Referente scuola

X X X X

Tempificazione attività

M X G L A S O N X D X

note Situazione

Progetto n. 3.3 – TITOLO: “ALLINEAMENTO ELETTRICI/ELETTRONICI Titolo dell’iniziativa di miglioramento:

Allineamento elettrici/elettronici

Responsabile dell’iniziativa:

Prof. Polignino Oronzo

Data prevista di attuazione definitiva: Gennaio 2017 - Aprile 2017 Livello priorità: di

(vedi priorità)

Indicazioni di progetto

tabella

Titolo del progetto

Ultimo riesame:

(data)

Allineamento elettrici/elettronicI

Responsabile del progetto

Prof. Polignino Oronzo

La pianificazione (Plan)

Gruppo di progetto Pianificazione operativi obiettivi Obiettivi operativi Indicatori di valutazione 56

Risorse umane necessarie Adeguare ed aumentare le competenze tecnico professionali. Percentuale di abbandono scolastico Offrire una guida ed un supporto verso l’acquisizione di strumenti di autocontrollo delle emozioni, soprattutto quelle negative come rabbia e aggressività. Numero di alunni che conseguono la qualifica e che concludono il corso di studi Prevenire e gestire i fenomeni legati al disagio di soggetti in età adolescenziale. Diffondere, all’interno del sistema scolastico, la cultura della legalità, del multiculturalismo e della solidarietà. Relazione tra la linea strategica del Piano e il progetto La finalità del progetto è quella di fornire agli studenti gli strumenti essenziali per riallinearsi alle conoscenze e alle capacità degli allievi che già frequentano i nostri corsi in modo da renderli in grado di sostenere gli esami di qualifica del terzo anno in modo compiuto. Formatori esperti interni, tutor. Destinatari del progetto (diretti ed indiretti) Alunni delle classi 1^ e 2^ Budget previsto Euro

La realizzazione (Do) Il monitoraggio e i risultati (Check) Il riesame miglioramento (Act) e il

Descrizione delle principali fasi di attuazione Descrizione delle attività per la diffusione del progetto Descrizione delle azioni di monitoraggio Modalità di revisione delle azioni Criteri di miglioramento Descrizione delle attività di diffusione dei risultati PREMESSA: per l’individuazione dei corsisti si procederà principalmente su indicazione degli coordinatori di classe . FASE A: individuazione delle situazioni di partenza e riepilogo delle nozioni base; FASE B: Montaggio e collaudo di impianti civili di complessità crescente; FASE C: Cenni sugli impianti di automazione industriale. FASE D :Verifica finale di montaggio e collaudo. Il progetto viene diffuso tramite - informativa in Collegio Docenti - circolari - circolari on line - informativa ai Dipartimenti - sito della scuola Monitoraggio iniziale per la verifica delle aspettative Monitoraggio in itinere sull’organizzazione e corrispondenza delle azioni. Monitoraggio finale grado di raggiungimento degli obiettivi formativi, il grado di soddisfazione dei partecipanti, le criticità riscontrare per quanto riguarda la docenza, gli aspetti logistici. Verifica dei presenti Sulla base della risposta degli alunni si procederà ad una costante revisione del percorso intrapreso: la collaborazione e la necessità di sentirsi parte fondamentale del progetto sarà la strategia principale. Si stimoleranno la curiosità, l’entusiasmo, la motivazione, l’interesse finalizzati alla riflessione sui propri percorsi, su uno scavo interiore di analisi ed autoanalisi sul proprio passato per comprendere il presente e progettare il futuro. Il miglioramento dovrà essere rilevato dal livello di coinvolgimento degli alunni, dal grado di interazione all’interno del gruppo, dal senso di appartenenza al gruppo, dalla ricaduta educativa e formativa interdisciplinare sullo sviluppo delle competenze trasversali di cittadinanza (skills life) Discussione nei consigli di classe Si prevede l’allestimento di una mostra documentaria sul lavoro svolto .

Schema di andamento per le attività del progetto n. 3.3: Macroprogettazione

Attività

FASE A

Responsabile

G F M A Nozioni base FASE B Montaggio Automazione Docente classe Docente classe Docente classe

Tempificazione attività

M G L A S O N D

note Situazione 57

FASE C Presentazione risultati Divulgazione FASE D Monitoraggi Docente classe Docente classe Docente classe Progetto n. 3.4 – TITOLO: “CORSO ALLINEAMENTO MECCANICI ALLIEVI CLASSI 2°” Titolo dell’iniziativa di miglioramento:

Corso allineamento meccanici allievi classi 2°”

Responsabile dell’iniziativa: Livello di priorità:

Prof. ANNESI GIOVANNI

(vedi priorità) tabella

Data prevista di attuazione definitiva: Ultimo riesame:

Gennaio 2017- Aprile 2017

(data)

Indicazioni di progetto

Titolo del progetto

Corso allineamento meccanici allievi classi 2°

La pianificazione (Plan)

Referente del progetto Prof. ANNESI GIOVANNI Pianificazione operativi obiettivi Obiettivi operativi Indicatori di valutazione Relazione tra la linea strategica del Piano e il progetto Risorse umane necessarie Destinatari del progetto (diretti ed indiretti) Conoscenze essenziali: Caratteristiche e proprietà fisico-chimiche dei materiali meccanici Elementi di informatica applicata Elementi di tecnologia meccanica/oleodinamica e pneumatica Linguaggi di programmazione Macchine utensili tradizionali e cenni a quelle a CNC: parti componenti, funzioni, gestione, operatività, integrazione tecnico-produttiva, ecc. Norme del disegno tecnico (segni, Valutazione degli allievi in Tecnologia della rappresentazione grafica e Laboratorio tecnologico rispetto ai valori in ingresso simbologia, convenzioni, scale, metodi di rappresentazione) Norme UNI, EN, ISO inerenti il settore meccanico Principali strumenti di misura e relativi campi di applicazione Principali utensili e loro utilizzo Tecniche e procedure di attrezzaggio Il progetto risponde all’esigenza di fornire agli studenti gli strumenti essenziali per riallinearsi alle conoscenze e alle capacità degli allievi che già frequentano i nostri corsi in modo da renderli in grado di sostenere gli esami di qualifica del terzo anno in modo compiuto. Docenti ITP con esperienza di docenza classe di concorso C320 con almeno n.2 esperienze nella docenza del pacchetto. Corso destinato ad un numero di n.12 allievi massimo delle classi seconde che hanno richiesto di svolgere gli esami di OPERATORE MECCANICO. Qualora le iscrizioni superassero questo numero, si valuterà la possibilità di formare ulteriori gruppi, fino ad un massimo di due (totale 24 allievi). 58

La realizzazione (Do)

Budget previsto Descrizione delle principali fasi di attuazione Descrizione delle attività per la diffusione del progetto  n.10 ore x € 17,50 = € 175,00 prof referente; n.20 ore x € 35,00 = € 700,00 docente del corso n.20 ore x 17,50 = € 350,00 A.T. materiale di consumo € 500,00 circa totale € 1725,00 FASE A: PRESENTAZIONE DEL PROGETTO AGLI STUDENTI Agli studenti delle classi prime e seconde dell’istituto viene illustrato il progetto dal docente referente attraverso un incontro con gliallievi individuati. FASE B:CONTENUTI E SIMULAZIONI I contenuti saranno relativi a quelli previsti nelle schede previste per il conseguimento di una delle qualifiche professionali triennali previste dall’Accordo in Conferenza Stato-Regioni del 29 aprile 2010 e autorizzate al Ns. Istituto. FASE C:FASE DI REALIZZAZIONE Verranno somministrate delle prove finali, per la realizzazione di un semplice particolare meccanico. Il progetto viene diffuso tramite informativa in Collegio Docenti, Circolari, sito della scuola

Il monitoraggio e i risultati (Check) Il (Act) riesame miglioramento e il

Descrizione delle azioni di monitoraggio Modalità di revisione delle azioni Criteri di miglioramento Descrizione delle attività di diffusione dei risultati Note sulle possibilità implementazione del progetto di Monitoraggio iniziale per la verifica delle aspettative Monitoraggio in itinere sull’organizzazione e corrispondenza delle azioni. Monitoraggio finale grado di raggiungimento degli obiettivi formativi, il grado di soddisfazione dei partecipanti, le criticità riscontrare per quanto riguarda la docenza, gli aspetti logistici. Verifica dei presenti Sulla base della risposta degli alunni si procederà ad una costante revisione del percorso intrapreso Il miglioramento dovrà essere rilevato dal consiglio di classe durante gli incontri previsti e calendarizzati nel piano delle attività. Informativa al Collegio Docenti, Informativa al Consiglio di Istituto; Inserimento del prodotto finale nel sito scuola Discussione nei dipartimenti disciplinari Scuola in chiaro

Schema di andamento per le attività del progetto 3.4: Macroprogettazione

Attività Responsabile

FASE 1 FASE 2 Realizzazione FASE 3 Presentazione risultati Divulgazione FASE 4 Monitoraggi G F M

Tempificazione attività

2017 A M G L A S 2016 O N D

note

Progetto n. 3.5 – TITOLO: “CORSO ALLINEAMENTO MECCANICI ALLIEVI CLASSI 3°-4°-5°”

Situazione 59

Titolo dell’iniziativa di miglioramento:

Corso allineamento meccanici allievi classi 3°-4°-5°”

Responsabile dell’iniziativa: Livello di priorità:

Prof. DADORANTE ROBERTO

(vedi priorità) tabella

Data prevista di attuazione definitiva: Ultimo riesame:

Gennaio 2017- Aprile 2017

(data)

Indicazioni di progetto La pianificazione (Plan)

Titolo del progetto

Corso allineamento meccanici allievi classi 3°-4°- 5°

Referente del progetto Prof. DADORANTE ROBERTO Pianificazione operativi obiettivi Obiettivi operativi Indicatori di valutazione Relazione tra la linea strategica del Piano e il progetto Risorse umane necessarie Destinatari del progetto (diretti ed indiretti) Budget previsto Conoscenze essenziali: Caratteristiche e proprietà fisico-chimiche dei materiali meccanici Elementi di informatica applicata Elementi di tecnologia meccanica/oleodinamica e pneumatica Linguaggi di programmazione Macchine utensili tradizionali e quelle a CNC: parti componenti, funzioni, gestione, operatività, integrazione tecnico-produttiva, ecc. Norme del disegno tecnico (segni, simbologia, convenzioni, scale, metodi di rappresentazione)Norme UNI, EN, ISO inerenti il settore meccanico. Principali strumenti di misura e relativi campi di applicazione Principali utensili e loro utilizzo Tecniche e procedure di attrezzaggio. Tecniche di ricerca e di archiviazione e consultazione della documentazione tecnica. Le norme ISO. Correlare i dati della documentazione con il dispositivo descritto. Assumere procedure per lo smontaggio/assemblaggio dei dispositivi Descrivere e riconoscere le principali Valutazione degli allievi in Tecnologia meccanica e Laboratorio tecnologico rispetto ai valori in ingresso proprietà tecnologiche in relazione al loro impiego. Il progetto risponde all’esigenza di fornire agli studenti gli strumenti essenziali per riallinearsi alle conoscenze e alle capacità degli allievi che già frequentano i nostri corsi in modo da renderli in grado di sostenere gli esami di qualifica del terzo anno in modo compiuto e per chi prosegue gli esami di Stato. Docenti ITP con esperienza di docenza classe di concorso C320 con almeno n.2 esperienze nella docenza del pacchetto. Corso destinato ad un numero di n.12 allievi massimo delle classi seconde che hanno richiesto di svolgere gli esami di OPERATORE MECCANICO o per chi prosegue gli iscritti negli indirizzi di Manutenzione e assistenza tecnica e nell’opzione Manutenzione mezzi di trasporto. Qualora le iscrizioni superassero questo numero, si valuterà la possibilità di formare ulteriori gruppi, fino ad un massimo di due (totale 24 allievi). n.10 ore x € 17,50 = € 175,00 prof referente; n.20 ore x € 35,00 = € 700,00 docente del corso 60

La realizzazione (Do)

Descrizione delle principali fasi di attuazione Descrizione delle attività per la diffusione del progetto  n.20 ore x 17,50 = € 350,00 A.T. materiale di consumo € 500,00 circa totale € 1725,00 FASE A: PRESENTAZIONE DEL PROGETTO AGLI STUDENTI Agli studenti delle classi prime e seconde dell’istituto viene illustrato il progetto dal docente referente attraverso un incontro con gliallievi individuati. FASE B:CONTENUTI E SIMULAZIONI I contenuti saranno relativi a quelli previsti nelle schede previste per il conseguimento di una delle qualifiche professionali triennali previste dall’Accordo in Conferenza Stato-Regioni del 29 aprile 2010 e autorizzate al Ns. Istituto. FASE C:FASE DI REALIZZAZIONE Verranno somministrate delle prove finali, per la realizzazione di un particolare meccanico, per le classi quarte e quinte al CNC. Il progetto viene diffuso tramite informativa in Collegio Docenti, Circolari, sito della scuola

Il monitoraggio e i risultati (Check) Il (Act) riesame miglioramento e il

Descrizione delle azioni di monitoraggio Modalità di revisione delle azioni Criteri di miglioramento Descrizione delle attività di diffusione dei risultati Note sulle possibilità implementazione del progetto di Monitoraggio iniziale per la verifica delle aspettative Monitoraggio in itinere sull’organizzazione e corrispondenza delle azioni. Monitoraggio finale grado di raggiungimento degli obiettivi formativi, il grado di soddisfazione dei partecipanti, le criticità riscontrare per quanto riguarda la docenza, gli aspetti logistici. Verifica dei presenti Sulla base della risposta degli alunni si procederà ad una costante revisione del percorso intrapreso Il miglioramento dovrà essere rilevato dal consiglio di classe durante gli incontri previsti e calendarizzati nel piano delle attività. Informativa al Collegio Docenti, Informativa al Consiglio di Istituto; Inserimento del prodotto finale nel sito scuola Discussione nei dipartimenti disciplinari Scuola in chiaro

Schema di andamento per le attività del progetto 3.5: Macroprogettazione

Attività Responsabile

FASE 1 FASE 2 Realizzazione FASE 3 Presentazione risultati Divulgazione FASE 4 Monitoraggi G F M

Tempificazione attività

2017 A M Progetto n. 3.6 - TITOLO: “ELETTRICO-FOTOVOLTAICO G L A S 2016 O N D

note Situazione 61

Titolo dell’iniziativa di miglioramento:

Produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili: “Il Fotovoltaico”

Responsabile dell’iniziativa: Livello di priorità: Prof CAROLI Maurizio

(vedi priorità) tabella

Data prevista di attuazione definitiva: Ultimo riesame:

Gennaio 2017 - Giugno 2017

(data)

Indicazioni di progetto

Titolo del progetto Referente del progetto

Produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili: “Il Fotovoltaico”

Prof Maurizio CAROLI

Gruppo di progetto

Docenti dipartimento elettrico/elettronico La pianificazione (Plan)

Pianificazione operativi obiettivi Obiettivi operativi Indicatori di valutazione Relazione tra la linea strategica del Piano e il progetto Risorse umane necessarie Destinatari del progetto (diretti ed indiretti) Budget previsto Fornire agli allievi buone conoscenze di base di quelle nozioni tecnico-scientifiche ed impiantistiche necessarie per la realizzazione di impianti fotovoltaici, coerenti con il profilo di indirizzo e con la qualifica professionale che andranno a conseguire.    Utilizzo della strumentazione necessari a per l'esecuzione delle varie misurazioni Comprensione della logica di funzionamento di un impianto fotovoltaico. Comprensione del funzionamento del convertitore statico DC/AC (inverter)  Lettura e comprensione dei dati forniti dal display dell'inverter Il progetto proposto, mira alla preparazione di una figura tecnico- professionale capace di stare al passo con le sempre più frequenti innovazioni tecnologiche del settore dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili e risulta coerente con quanto richiesto oggi dal mercato del lavoro. Operatori che abbiano una buona conoscenza di base di quelle nozioni tecnico ‐ scientifiche ed impiantistiche necessarie per affrontare con successo installazione e successiva manutenzione degli impianti fotovoltaici. Le caratteristiche sopra elencate, non sempre sono bagaglio di chi, nel nostro territorio, opera nel settore inerente l’energia elettrica, si tratta quindi di un profilo professionale che il mercato richiede. Docenti del Dipartimento di Elettronica-Elettrotecnica Esperto aziendale Diretti: studenti classi quarte e quinte; Indiretti: genitori. 62

La realizzazione (Do)

Descrizione delle principali fasi di attuazione PREMESSA: Pur non essendo attualmente previsti dallo Stato dei meccanismi di incentivazione per chi installa ed utilizza energia elettrica autoprodotta, bisogna anche riconoscere che, grazie all’incentivi elargiti negli anni passati, lo Stato ha contributo al lancio ed allo sviluppo massiccio delle energie rinnovabili in particolare del fotovoltaico. Contestualmente ha emanato decreti in cui sono presenti termini, definizioni oltre che condizioni di funzionamento e le modalità di connessione di tali impianti, tutt’ora in vigore.

FASE A: PRESENTAZIONE DEL PROGETTO ALLE CLASSI

Condivisione del progetto con definizione dei vari aspetti con le classi; Introduzione ai concetti di energia solare, celle fotovoltaiche e generatore fotovoltaico. Analisi dei consumi elettrici e valutazione di costi

FASE B: REDIGERE LA DOCUMENTAZIONE TECNICA

Documentazione preliminare; Schede tecniche dei moduli e dell’inverter; Normativa applicabile e relazione tecnica/descrittiva.

FASE C: REALIZZAZIONE DEL MODELLO DI IMPIANTO

Schema planimetrico di impianto; Schemi funzionali e di potenza dei quadri elettrici; Dimensionamento energetico del generatore fotovoltaico.

FASE D: REALIZZAZIONE IMPIANTO FOTOVOLTAICO “STAN ALONE”

Installazione moduli fotovoltaici sulle strutture metalliche; Collegamenti elettrici tra i vari componenti; Installazione del quadro di campo e di interfaccia con la rete Programmazione inverter

FASE E: VERIFICHE E MANUTENZIONE DELL’IMPIANTO

Prove per messa in servizio impianto; Verifiche previste da CEI 64 ‐ 8; Manuale di manutenzione; Descrizione delle attività per la diffusione del progetto

Il monitoraggio e i risultati (Check)

Descrizione delle azioni di monitoraggio

Il riesame miglioramento (Act) e il

Modalità di revisione delle azioni Criteri di miglioramento Descrizione delle attività di diffusione dei risultati Note sulle possibilità implementazione del progetto di

-

Documentazione finale e dichiarazione conformità.

Il progetto viene diffuso tramite: informativa in Collegio Docenti circolari circolari on line informativa ai Dipartimenti sito della scuola

Monitoraggio iniziale

per la verifica delle aspettative.

Monitoraggio in itinere

sull’organizzazione e corrispondenza delle azioni.

Monitoraggio finale

: grado di raggiungimento degli obiettivi formativi, grado di soddisfazione dei partecipanti, criticità riscontrare per quanto riguarda la docenza, gli aspetti logistici. Sulla base della risposta degli alunni si procederà ad una costante revisione del percorso intrapreso Il miglioramento dovrà essere rilevato dal consiglio di classe durante gli incontri previsti e calendarizzati nel piano delle attività. Informativa al Collegio Docenti, Informativa al Consiglio di Istituto; Inserimento del prodotto finale nel sito scuola Discussione nei dipartimenti disciplinari Scuola in chiaro

Schema di andamento per le attività del progetto 3.6:

63

Macroprogettazione

Attività

FASE 1 FASE A: Condivisione progetto e definizione vari aspetti con le classi FASE A: Introduzione ai concetti di energia solare, celle fotovoltaiche e generatore fotovoltaico . FASE B: Compilazione Documentaz. preliminare e redazione relazione tecnica- descrittiva. FASE C: Realizzazione del modello di impianto FASE D: Realizzazione impianto fotovoltaico “stand alone” FASE E: Verifiche e manutenzione dell’impianto fotovoltaico FASE 2 Monitoraggi FASE 3 Presentazione risultati Divulgazione FASE 4 Riesame

Responsabile

Docente Docente Docente Docente Esperto aziendale Esperto aziendale Docente Docente Docente Docente G F M

Tempificazione attività

2017 A M G L A S 2016 O N D

note Situazione

Progetto n. 3.7 – TITOLO: “UTILIZZO DI FONTI ENERGETICHE ALTERNATIVE ED EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DEI MOTORI ELETTRICI” Titolo dell’iniziativa di miglioramento: utilizzo di fonti energetiche alternative ed efficientamento energetico dei motori elettrici Responsabile dell’iniziativa: Livello di priorità: Proff. A. Cellie, R. Venza

(vedi priorità) tabella

Data prevista di attuazione definitiva: Ultimo riesame: Gennaio 2017 - Maggio (Giugno) 2017

(data)

64

Indicazioni di progetto La pianificazione (Plan)

Titolo del progetto Responsabile del progetto

Utilizzo di fonti energetiche alternative ed efficientamento energetico dei motori elettrici Proff. A. Cellie, R. Venza

Gruppo di progetto

Proff. A. Cellie, R. Venza

Data di inizio e fine Pianificazione operativi

Gennaio 2017 - Maggio (Giugno) 2017

obiettivi Obiettivi operativi Indicatori di valutazione le finalità da raggiungere sono la formazione degli alunni su tematiche tecniche ed impiantistiche di stretta attualità, ovvero le energie alternative e l’efficientamento energetico, coerenti con il profilo di uscita richiesto e con la qualifica professionale che conseguiranno i punti salienti che si intendono sviluppare riguardano la didattica laboratoriale, orientata ad esempi concreti di impianti che negli ultimi anni sono stati oggetto di incentivazione governativa, come gli impianti fotovoltaici e impianti utilizzanti inverter per la riduzione dei consumi dei motori elettrici, oltre che la realizzazione dei relativi quadri elettrici di distribuzione e di automazione. Gli impianto fotovoltaici costituiscono un settore di primaria importanza per un’azienda elettrica, in quanto hanno avuto un fortissimo impulso alla loro diffusione negli ultimi dieci anni, ed oggi costituiscono un settore in cui sia le nuove installazioni, che le attività di manutenzione, producono per le aziende fatturati considerevoli. L’impianto richiesto è del tipo “stand alone”, onde mostrare agli alunni la tecnologia più avanzata e per disporre di un impianto autonomo non necessariamente collegato all’impianto di rete esistente. Lo strumento multifunzione richiesto, per la verifica su sistemi civili e industriali con analisi di rete, si rende necessario in quanto costituisce il fulcro delle attività di verifica e collaudo degli impianti civili ed industriali, in conformità alla CEI 64-8, che il profilo professionale in uscita richiede. L’efficientamento energetico del funzionamento dei motori elettrici viene ottenuto mediante l’utilizzo degli inverter, per cui, saranno implementate delle situazioni di studio reali in cui si confronterà il consumo energetico di un motore elettrico senza inverter e con inverter, onde implementare un’analisi tecnico-economica per dimostrare il vantaggio dell’utilizzo di tali tecnologie (analisi eventualmente sviluppabile anche durante l’impegno in “impresa simulata”). L’utilizzo degli impianti di cui sopra, avverrà mediante la cablatura di quadri elettrici di distribuzione e di automazione di nuova realizzazione da parte degli alunni, per permettere il collegamento e il controllo delle apparecchiature sopra citate 65

Relazione tra la linea strategica del Piano e il progetto La metodologia proposta combina elementi che stimolano un apprendimento integrale alternando diverse fasi e strumenti:      verifica delle conoscenze iniziali dei destinatari (test iniziale); apprendimento empatico; apprendimento nozionistico; apprendimento esperienziale (laboratorio); verifica delle conoscenze acquisite e dello spostamento di percezioni/atteggiamenti nei destinatari (test finale). Risorse umane necessarie Docenti Consigli di Classe 3AM-4AM-5AM-5AI - Area Tecnica Elettrica (A035) Destinatari del progetto (diretti ed indiretti) Diretti: studenti3AM-4AM-5AM-5AI ; Indiretti: genitori, studenti. Budget previsto

€ 6.500,00 La realizzazione (Do) Il monitoraggio e i risultati (Check) Il riesame e il miglioramento (Act)

Descrizione delle principali fasi di attuazione

PREMESSA:

Pur non essendo attualmente previsti dallo Stato dei meccanismi “puri” di incentivazione, si rende necessario conoscere l’evoluzione e la razio delle incentivazioni pregresse, in quanto hanno costituito una novità rispetto gli incentivi “a fondo perduto”, oltre che essere stato l’impulso principale allo sviluppo massiccio delle energie rinnovabili. Inoltre, nei decreti sono presenti termini e definizioni, oltre che condizioni di funzionamento, tutt’ora attuali.

FASE A: PRESENTAZIONE DEL PROGETTO ALLE CLASSI

 Condivisione del progetto con definizione dei vari aspetti con le classi;  Introduzione ai concetti di energia rinnovabile, fonti alternative, inquinamento ambientale delle centrali elettriche; Lavoro e Previdenza

FASE B:MECCANISMI DI INCENTIVAZIONE

 Conto Energia;   Scambio sul posto; GridParity;  Efficienza energetica.

FASE C: IMPIANTO GENERATORE FOTOVOLTAICO

 La cella fotovoltaica;  L’inverter;  S.P.I..

FASE D: NORMATIVA SPECIFICA DI SETTORE

 CEI 0-21. Descrizione delle attivitàper la diffusione del progetto      Descrizione delle azioni di monitoraggio

FASE E: INVERTER PER CONTROLLO MOTORI

 Schemi a blocchi;  Tipi di inverter;  Vantaggi energetici. Il progetto viene diffuso tramite informativa in Collegio Docenti circolari circolari on line informativa ai Dipartimenti sito della scuola

Monitoraggio iniziale

per la verifica delle aspettative.

Monitoraggio in itinere

sull’organizzazione e corrispondenza delle azioni.

Monitoraggio finale

: grado di raggiungimento degli obiettivi formativi, grado di soddisfazione dei partecipanti, criticità riscontrare per quanto riguarda la docenza, gli aspetti logistici. Modalità di revisione delle azioni Sulla base della risposta degli alunni si procederà ad una costante revisione del percorso intrapreso. 66

Criteri di miglioramento Descrizione delle attività di diffusione dei risultati Il miglioramento dovrà essere rilevato dal Consiglio di Classe durante gli incontri previsti e calendarizzati nel piano delle attività. Informativa al Collegio Docenti; Informativa al Consiglio di Istituto; Inserimento del prodotto finale nel sito Scuola; Discussione nei dipartimenti disciplinari; Scuola in chiaro.

Schema di andamento per le attività del progetto n. 3.7: Macroprogettazione Attività Responsabile Tempificazione attività G F M A M G L A S O N D - - - - - - - Situazione

Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi; Giallo = non ancora avviata / in corso e in

linea con gli obiettivi; Verde = attuata Note FASE A:

classi; Condivisione del progetto con definizione dei vari aspetti con le Introduzione ai concetti di energia rinnovabile, fonti alternative, inquinamento ambientale delle centrali elettriche; Lavoro e Previdenza.

FASE B

Conto Energia; Scambio sul posto; GridParity; Efficienza energetica

FASE C

La cella fotovoltaica; L’inverter; S.P.I..

FASE D

CEI 0-21.

FASE E:

MOTORI Schemi a inverter; Vantaggi INVERTER PER CONTROLLO blocchi;Tipi di energetici.

Docente - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Progetto n. 3.8 – TITOLO: “AUTOIMPRENDITORIALITA’ ED ECONOMIA AZIENDALE FINALIZZATA ALLA ASL”

67

Titolo dell’iniziativa di miglioramento: EDUCAZIONE ALL’IMPRENDITORIALITA’ Responsabile dell’iniziativa:

Prof.

ZUCCARINO DANILO Data prevista di attuazione definitiva:

Gennaio 2017

Livello priorità: di

(vedi priorità) tabella

Indicazioni di progetto

Titolo del progetto

Ultimo riesame:

Referente del progetto

(data)

"SPIRITO DI INIZIATIVA E IMPRENDITORIALITA’: TRADURRE LE IDEE IN AZIONE”

Prof. ZUCCARINO DANILO Gruppo di progetto Data di inizio e fine Gennaio 2017 - Maggio (Giugno) 2017 68

La pianificazione (Plan)

Pianificazione obiettivi operativi

Obiettivi operativi:

fare propri alcuni strumenti per stimolare uno spirito imprenditoriale orientato all'innovazione per trasformare le idee in progetti che rispondano ad esigenze reali.

Indicatori di valutazione

qualità Esiti formativi degli attori e dell’azione innovazione organizzativa e sviluppare una mentalità e un comportamento in cui creatività, innovazione e assunzione del rischio diventano fattori determinanti per pianificare e gestire progetti per raggiungere obiettivi. sensibilizzare gli studenti sul tema del lavoro autonomo e dell'imprenditorialità come possibili scelte professionali; per avviare e gestire un'azienda. normativa sul contesto professionale ed istituzionale; mutamento e accrescimento di conoscenze, competenze, capacità, attività; cambiamento di atteggiamenti e comportamenti : puntualità, lavorare ad attività e progetti pratici di impresa fornire competenze e conoscenze aziendali specifiche decoro, rispetto delle regole; svolgimento dei compiti assegnati: capacità di portare a termine compiti assegnati, di Gli obiettivi comuni:  sfruttare le opportunità;  elaborare ulteriormente un'idea per farne un prodotto o un servizio;  avere il coraggio di affrontare problemi e    risolverli; creare reti con atri studenti e adulti; accettare le conseguenze delle proprie scelte; rispettare i tempi nell’esecuzione di tali compiti, saper autonomamente organizzare il proprio lavoro, di porsi attivamente verso nuove situazioni; interazione con altri: capacità di comunicare efficacemente con altri, di comprendere e rispettare le regole e ruoli in   considerare il lavoro autonomo come una valida scelta professionale; ambito lavorativo, di lavorare interagendo con altri. gestire responsabilmente risorse e denaro; comprendere il modo in cui le organizzazioni operano nella società. Capacità di Riconoscere le caratteristiche fondamentali del sistema socio-economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio Individuare le forme giuridiche aziendali funzionali all’idea imprenditoriale Individuare le fonti di finanziamento adeguate alle esigenze aziendali Riconoscere i fattori che determinano il vantaggio competitivo 69

L’obiettivo finale è offrire agli studenti gli strumenti per pensare in modo creativo, per risolvere i problemi in modo efficace, per analizzare obiettivamente un'idea imprenditoriale, nonché per comunicare, creare dei contatti, dirigere e valutare ogni progetto. Se gli studenti possono mettere alla prova le proprie idee in un ambiente educativo e incoraggiante, avranno maggiore fiducia in sé stessi nel momento in cui decideranno di avviare le proprie attività. Il percorso formativo si attua attraverso la conoscenza delle seguenti tematiche: 1.

Intraprendenza e imprenditorialità 2.

3.

Essere imprenditori Concetto economico-giuridico di imprenditore e forme giuridiche delle imprese 4.

Il fabbisogno finanziario e fonti di finanziamento aziendale Al termine del percorso formativo si passerebbe alle attività economiche realizzate in situazioni di realtà: esse possono consistere in tutte quelle attività e progetti di carattere sociale, economico e giuridico che collocano gli studenti in una realtà sociale, quali (a titolo esemplificativo): Alternanza scuola-lavoro, Impresa Formativa Simulata IFS, Progetti di educazione alla cittadinanza e alla legalità, Il Quotidiano in classe, Visite aziendali, Tirocini e stage lavorativi, incontri e testimonianze con Banche, Imprese e Camere di Commercio. Relazione tra la linea strategica del Piano e il progetto La metodologia proposta combina elementi che stimolano un apprendimento integrale alternando diverse fasi e strumenti: verifica delle conoscenze iniziali dei destinatari (test iniziale); apprendimento empatico; apprendimento nozionistico; apprendimento esperienziale (laboratorio); verifica delle conoscenze acquisite e dello spostamento di percezioni/atteggiamenti nei destinatari (test finale).

Risorse umane necessarie Docenti Consiglio di Classe 4^ - Area Economia Aziendale_Storia_Letteratura_Matematica Destinatari del progetto (diretti ed indiretti) Diretti: studenti di 4^ classe; Indiretti: genitori, studenti. Budget previsto Euro ……………. 70

La realizzazione (Do) Il monitoraggio e i risultati (Check) Il riesame e il miglioramento (Act)

Descrizione principali attuazione fasi Descrizione delle attività per la diffusione del progetto   Descrizione delle azioni di monitoraggio delle di 

FASE A: PRESENTAZIONE DEL PROGETTO ALLE CLASSI

Condivisione del progetto con definizione dei vari aspetti con le classi;  Introduzione ai concetti di Economia, Economia aziendale, Finanza,

FASE B: INTRAPRENDENZA E IMPRENDITORIALITÀ: ESSERE IMPRENDITORI

a) Il valore della conoscenza b) Comprendere la realtà per vedere le opportunità c) d) Sapere, saper fare e saper essere Che cosa significa oggi essere imprenditori (vantaggi e svantaggi per me e per la collettività; com’è, come pensa e cosa fa un imprenditore- capacità di e) ascolto e capacità di osservazione) L’innovazione; imprenditori innovatori

FASE C: CONCETTO ECONOMICO-GIURIDICO DI IMPRENDITORE E FORME GIURIDICHE DELLE IMPRESE

a) b) c) d) e) f)

Il concetto economico di imprenditore Il concetto giuridico di imprenditore Aspetti amministrativi, fiscali e previdenziali L’impresa individuale e l’impresa familiare Le imprese collettive La scelta della forma giuridica FASE D: IL FABBISOGNO FINANZIARIO E FONTI DI FINANZIAMENTO AZIENDALE

a) b) c) La struttura finanziaria e le fonti di finanziamento delle imprese Il fabbisogno di risorse finanziarie dell’impresa Le fonti di finanziamento dell’impresa d) e) Il rapporto con la banca Le opportunità: gli incentivi pubblici Il progetto viene diffuso tramite informativa: Collegio Docenti; Circolari; Sito della scuola; Modalità di revisione delle azioni Criteri di miglioramento Descrizione delle attività di diffusione dei risultati Note sulle possibilità di implementazione del progetto

Monitoraggio iniziale

per la verifica delle aspettative.

Monitoraggio in itinere

sull’organizzazione e corrispondenza delle azioni.

Monitoraggio finale

: grado di raggiungimento degli obiettivi formativi, grado di soddisfazione dei partecipanti, criticità riscontrare per quanto riguarda la docenza, gli aspetti logistici. Sulla base della risposta degli alunni si procederà ad una costante revisione del percorso intrapreso. Il miglioramento dovrà essere rilevato dal Consiglio di Classe durante gli incontri previsti e calendarizzati nel piano delle attività. Informativa al Collegio Docenti; Informativa al Consiglio di Istituto; Inserimento del prodotto finale nel sito Scuola; Discussione nei dipartimenti disciplinari; Scuola in chiaro. I processi di formazione dovranno essere documentati in modo da poter essere trasferiti anche in altri contesti scolastici per una ricaduta territoriale.

Schema di andamento per le attività del progetto N. 3.8

71

Macroprogettazione

Attività

FASE 1

Economia, etica e globalizzazione Economia e legalità Prevenzione dell’usura e del sovra-indebitamento Prevenzione dell’usura e del sovra-indebitamento Lavoro e Previdenza

FASE 2

Etica ed Economia Paesi ricchi e paesi poveri Il CSR (Corporate Social Responsibility)

FASE 3

Che cosa è la Banca Storia del Sistema Bancario Servizi Bancari e Famiglia

FASE 4

Gestione del Budget Familiare Risparmio e Previdenza Denaro Reale e Denaro Virtuale

FASE 5

La Banca per l’Impresa Il motore dell’Economia Come nasce un’Idea Come si sviluppa un’Idea Imprese individuali, società lucrative e cooperative

FASE 3 Presentazione risultati Divulgazione FASE 4 Monitoraggi

Responsabile Docente Docente Docente Docente Docente Docente Docente Docente Docente Docente Docente Docente Docente Docente Docente Docente Docente Docente Docente Docente Docente Docente

G F M A M G L A S O N D

Tempificazione attività note Situazione

Progetto n. 3.9 – TITOLO: "COME SI SVILUPPA LA CONCORRENZA E LA TUTELA DEL CONSUMATORE" Titolo dell’iniziativa di miglioramento: "COME SI SVILUPPA LA CONCORRENZA E LA TUTELA DEL CONSUMATORE " Responsabile dell’iniziativa: Livello priorità: di VANGI ALDO

(vedi priorità) tabella

Data prevista di attuazione definitiva: Ultimo riesame: Gennaio 2017 - Maggio (Giugno) 2017

(data)

Indicazioni di progetto

Titolo del progetto Referente del progetto

"COME SI SVILUPPA LA CONCORRENZA E LA TUTELA DEL CONSUMATORE "

VANGI ALDO

72

La pianificazione (Plan)

Gruppo di progetto Data di inizio e fine Pianificazione obiettivi operativi Gennaio 2017 - Maggio (Giugno) 2017 Obiettivi operativi Indicatori di valutazione 1.

Introdurre gli studenti ad alcune La scuola è un bene comune sia tematiche concrete relative all’ingresso materiale sia immateriale, perciò 2.

3.

nel mondo del lavoro; Valorizzare il capitale umano dei ragazzi e sviluppare la loro capacità autoimprenditoriale; Apprendere una metodologia di lavoro attraverso la realizzazione di un averne cura anche dal punto di vista economico è fondamentale. Una maggiore consapevolezza del sistema economico, attraverso l’educazione finanziaria, aiuta sicuramente a capirne i limiti e progetto di impresa, che abbia ad oggetto “la scuola come bene comune” e l’obiettivo di creare valore economico e sociale per la stessa scuola. quindi a migliorarlo e ad utilizzarlo al meglio. Quindi modifica dei comportamenti degli studenti in merito al rispetto dei La proposta fondamentale è quella quindi di concepire un’attività imprenditoriale in situazioni beni. di concorrenza da un lato e di rispetto del consumatore dall'altro, tenendo conto delle varie Oggi i giovani, abituati al mondo digitale e a una realtà spesso limitazioni legali e naturali, con lo scopo di stimolare l’attività di osservazione e analisi di tutte le componenti della stessa. L’obiettivo finale è un risultato concreto che si esplica nell’incontro tra “il sapere” e “il fare” per dar vita al “saper fare per poter essere”. Il percorso formativo si attua attraverso la virtuale, hanno necessità di concretezza e di esperienza reale. La scuola da un lato ha quindi il compito di raccontare e dare delle nozioni, ma dall’altro dovrebbe educare “facendo fare”. Quindi accrescimento di conoscenze, conoscenza delle seguenti tematiche:

1.

2.

3.

Libera concorrenza, monopolio e limitazioni alla libertà di concorrenza

: la libera iniziativa economica, il monopolio legale, il monopolio di fatto, i limiti della libertà di concorrenza, il trasferimento d'azienda.

La normativa antimonopolistica o antitrust

:: la normativa comunitaria, la normativa italiana, l'autorità garante della competenze, capacità, attività dei singoli. Imparare a fare delle scelte economiche consapevoli dovrebbe rappresentare una priorità nella formazione dei figli. I genitori sanno che il denaro è importante. Casa, mutui, rate della macchina, spese varie, vacanze da concorrenza e del mercato

. La concorrenza sleale, la pubblicità commerciale ed il codice di autodisciplina:

concorrenza sleale, confusione, programmare sul fronte delle uscite. E, per poterle fare, c’è il tema del lavoro, con il fattore collegato della propria istruzione e 4.

denigrazione, atti non conformi alla correttezza professionale, tutela giudiziaria, pubblicità commerciale, pubblicità ingannevole, codice di autodisciplina pubblicitaria.

carriera scolastica, fatta o meno, a marcare l’esperienza della propria vita. Con questo bagaglio, un genitore che ha la responsabilità di tirar su un figlio dovrebbe essere

La tutela del consumatore:

contrattuale. i diritti soggettivi del consumatore, il “Codice del consumo”, la tutela del consumatore sul piano stimolato a migliorare anche le proprie personali competenze e colmare le proprie lacune in materia per poterle poi trasferire Al termine del percorso formativo si passerebbe alle attività economiche realizzate in situazioni di adeguatamente ai propri figli e viceversa. realtà, quali (a titolo esemplificativo):Alternanza scuola-lavoro, Impresa Formativa SimulataI FS, Progetti di educazione alla cittadinanza e alla legalità, Il Quotidiano in classe, Visite aziendali, Tirocini e stage lavorativi, incontri e testimonianze con Banche, Imprese e Camere di Commercio. 73

Relazione strategica del Piano e il progetto tra la linea La metodologia proposta combina elementi che stimolano un apprendimento integrale alternando diverse fasi e strumenti:   verifica delle conoscenze iniziali dei destinatari (test iniziale); apprendimento empatico;    apprendimento nozionistico; apprendimento esperienziale (laboratorio); verifica delle conoscenze acquisite e dello spostamento di percezioni/atteggiamenti nei destinatari (test finale).

Risorse umane necessarie Docenti Consiglio di Classe 4^ - Area Diritto_Storia_Letteratura_ Destinatari del progetto (diretti ed indiretti) Diretti: studenti di 4^ classe; Indiretti: genitori, studenti.

La realizzazione (Do) Il monitoraggio e i risultati (Check) Il riesame e il miglioramento (Act)

Budget previsto Euro ……………. Descrizione delle principali fasi di attuazione

FASE A: PRESENTAZIONE DEL PROGETTO ALLE CLASSI

 Condivisione del progetto con definizione dei vari aspetti con le classi.  Introduzione ai concetti di concorrenza e tutela del consumatore .

FASE B:LIBERA CONCORRENZA E MONOPOLIO

 Monopolio legale.  Monopolio di fatto.  Limitazioni contrattuali alla libertà di concorrenza.

FASE C: NORMATIVA ANTIMONOPOLISTICA O ANTITRUST

 La normativa dell'Unione Europea.   La normativa italiana. L'autorità garante della concorrenza e del mercato.

FASE D: LA CONCORRENZA SLEALE, LA PUBBLICITA' COMMERCIALE ED IL CODICE DI AUTODISCIPLINA

    Confusione, denigrazione, altri atti non corretti, tutela giudiziaria. Pubblicità commerciale. Pubblicità ingannevole. Autorità garante e codice di autodisciplina pubblicitaria.

FASE E: LA TUTELA DEI CONSUMATORI

 Diritti soggettivi del consumatore.  Il “Codice del Consumo”.  La tutela del consumatore sul piano contrattuale.

Descrizione delle attività per la diffusione del progetto Il progetto viene diffuso tramite informativa: Collegio Docenti; Circolari; Sito della scuola; Descrizione delle azioni di monitoraggio Modalità di revisione delle azioni

Monitoraggio iniziale

per la verifica delle aspettative.

Monitoraggio in itinere

sull’organizzazione e corrispondenza delle azioni.

Monitoraggio finale

: grado di raggiungimento degli obiettivi formativi, grado di soddisfazione dei partecipanti, criticità riscontrare per quanto riguarda la docenza, gli aspetti logistici. Sulla base della risposta degli alunni si procederà ad una costante revisione del percorso intrapreso. Criteri di miglioramento Il miglioramento dovrà essere rilevato dal Consiglio di Classe durante gli incontri previsti e calendarizzati nel piano delle attività. Descrizione delle attività di Informativa al Collegio Docenti; diffusione dei risultati Informativa al Consiglio di Istituto; Inserimento del prodotto finale nel sito Scuola; Discussione nei dipartimenti disciplinari; Scuola in chiaro. Note sulle possibilità di implementazione del I processi di formazione dovranno essere documentati in modo da poter essere trasferiti anche in altri contesti scolastici per una ricaduta territoriale. progetto 74

Schema di andamento per le attività del progetto N. 3.9 Macroprogettazione

Attività

FASE 1

Condivisione del progetto Definizione dei vari aspetti con le classi Introduzione al concetto di concorrenza Introduzione al concetto di tutela del consumatore Confronto responsabile tra le due figure

FASE 2

Monopolio legale Monopolio di fatto Limitazioni contrattuali alla libertà di concorrenza

FASE 3

La normativa dell'Unione Europea La normativa italiana Responsabile Docente Docente Docente Docente Docente Docente Docente Docente Docente Docente Docente

G F M

L'autorità garante della concorrenza e del mercato

FASE 4

Confusione, denigrazione, altri atti non corretti, tutela giudiziaria Pubblicità commerciale ed ingannevole Autorità garante e codice di autodisciplina pubblicitaria

FASE 5

Diritti soggettivi del consumatore Il “Codice del Consumo” Class action Docente Docente Docente Docente Docente Docente Docente La tutela del consumatore sul piano contrattuale La responsabilità del produttore o fabbricante

FASE 6 Presentazione risultati Divulgazione FASE 7 Monitoraggi

Docente Docente Docente Docente

A

Tempificazione attività

M G L A Progetto n. 3.10 – TITOLO: “CERTIFICAZIONI INFORMATICHE ECDL” S O N D

note Situazione

Titolo dell’iniziativa di miglioramento:

CERTIFICAZIONI INFORMATICHE ECDL”

Responsabile dell’iniziativa: Livello di priorità:

Prof. Nicola

(vedi priorità)

Ingrosso

tabella

Data prevista di attuazione definitiva: Ultimo riesame:

Gennaio 2017- Aprile 2017

(data)

Indicazioni di progetto

Titolo del progetto

CERTIFICAZIONI INFORMATICHE ECDL °”

Referente del progetto

Prof. Roberto D’Adorante

La pianificazione (Plan)

Pianificazione operativi obiettivi Obiettivi operativi Indicatori di valutazione 75

Sostenere la promozione diffusiva ed inclusiva della Società dell’Informazione tra i nostri alunni garantendo la massima accessibilità ed uso delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (T.I.C.), mirando alla certificazione che possa arricchire le conoscenze e competenze personali anche in quegli alunni che possano presentare difficoltà I ns. alunni, nel generale, presentano vantaggi una spiccata carenza motivazionale e spesso l’uso del personal computer presenta una serie di molto rispetto ai metodi tradizionali d’insegnamento. rilevanti Uno dei vantaggi e forse il più importante è legato agli aspetti motivazionali del mezzo informatico. mostrano Gli spesso alunni carenze motivazionali legate proprio alle difficoltà e alle precedenti esperienze di insuccesso. Relazione tra la linea strategica del Piano e il progetto I ragazzi, anche in difficoltà di apprendimento, tendono a passare molto tempo davanti al computer, più che sopra un libro o un quaderno, la loro attenzione nell’uso del PC e anche nello svolgere i compiti è di solito maggiore. Il computer si presta bene all’uso di percorsi didattici molto strutturati, programmi costruiti su precisi obiettivi per insegnare qualsiasi tipo di abilità, Risorse umane necessarie quindi, il vero problema non è progettare un percorso didattico, ma svolgerlo. Il computer svolge con precisione i compiti sistematici e ripetitivi nei quali l’essere umano rischia spesso di sbagliare, perdere il filo o – peggio – la pazienza. Inoltre il computer permette un feedback informativo e motivazionale sistematico, esigenza tipica di gran parte degli alunni n. 1 docente referente n.1 esperto esterno n.1 tecnico personale ATA Destinatari del progetto (diretti ed indiretti) Il progetto è destinato: Alunni di 1° 2° e 3° che abbiamo sulla pagella del primo quadrimestre una media di voti esclusa Insegnamento Religione, superiore a 6,5 e con non più Budget previsto di n.2 insufficienze non gravi e non abbiamo superato il 15 % di assenze e/o ritardi nel corso del primo quadrimestre -

La realizzazione (Do)

Descrizione delle principali fasi di attuazione Descrizione delle attività per la diffusione del progetto   FASE A: iscrizione al corso FASE B: frequenza ai 7 moduli previsti dal “Syllabus”, documento concordato a livello EuropeoAlla fine di ogni modulo i partecipanti potranno sostenere l’esame relativo al modulo affrontato presso il nostro Test center autorizzato FASE C: animazione territoriale”, di promozione e diffusione dei risultati, attraverso lettera di presentazione del progetto alle famiglie degli alunni coinvolti comunicati stampa; presentazione in internet della proposta progettuale attraverso il sito web dell’I.P.S.I.A. “G. Ferraris”; presentazione di alcuni prodotti - progetti realizzati dai corsisti

-

(anche in rete) rendere visibili all’esterno i risultati del progetto attraverso una manifestazione pubblica di consegna delle certificazioni conseguite Il progetto viene diffuso tramite informativa in Collegio Docenti, Circolari, sito della scuola

Il monitoraggio e i risultati (Check)

Descrizione delle azioni di monitoraggio Monitoraggio iniziale per la verifica delle aspettative Monitoraggio in itinere sull’organizzazione e corrispondenza delle azioni. Monitoraggio finale grado di raggiungimento degli obiettivi formativi, il grado di soddisfazione dei partecipanti, le criticità riscontrare per quanto 76

Il riesame miglioramento (Act) e

riguarda la docenza, gli aspetti logistici. Verifica dei presenti

il

Modalità di revisione delle azioni Criteri di miglioramento Descrizione delle attività di diffusione dei risultati Note sulle possibilità implementazione del progetto di Sulla base della risposta degli alunni si procederà ad una costante revisione del percorso intrapreso Il miglioramento dovrà essere rilevato dal consiglio di classe durante gli incontri previsti e calendarizzati nel piano delle attività. Informativa al Collegio Docenti, Informativa al Consiglio di Istituto; Inserimento del prodotto finale nel sito scuola Discussione nei dipartimenti disciplinari Scuola in chiaro

Schema di andamento per le attività del progetto 3.10: Macroprogettazione

Attività

FASE 1 FASE 2 Realizzazione FASE 3 Presentazione risultati Divulgazione FASE 4 Monitoraggi

Responsabile

G F M

Tempificazione attività

2017 A M G L A S Progetto n. 3.11 – TITOLO: “CERTIFICAZIONI INFORMATICHE CAD 2D” 2016 O N D

note Situazione

Titolo dell’iniziativa di miglioramento:

CERTIFICAZIONI INFORMATICHE CAD 2D”

Responsabile dell’iniziativa: Livello di priorità:

Prof. Roberto D’Adorante

(vedi priorità) tabella

Data prevista di attuazione definitiva: Ultimo riesame:

Gennaio 2017- Aprile 2017

(data)

Indicazioni di progetto

Titolo del progetto

CERTIFICAZIONI INFORMATICHE CAD 2D”

Referente del progetto

Prof. Ingrosso Nicola

La pianificazione (Plan)

Pianificazione operativi obiettivi Obiettivi operativi Indicatori di valutazione 77

Sostenere la promozione diffusiva ed inclusiva della Società dell’Informazione tra i nostri alunni garantendo la massima accessibilità ed uso delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (T.I.C.), mirando alla certificazione che possa arricchire le conoscenze e competenze personali anche in quegli alunni che possano presentare difficoltà I ns. alunni, nel generale, presentano vantaggi una spiccata carenza motivazionale e spesso l’uso del personal computer presenta una serie di molto rispetto ai metodi tradizionali d’insegnamento. rilevanti Uno dei vantaggi e forse il più importante è legato agli aspetti motivazionali del mezzo informatico. mostrano Gli spesso alunni carenze motivazionali legate proprio alle difficoltà e alle precedenti esperienze di insuccesso. Relazione tra la linea strategica del Piano e il progetto La certificazione CAD (Computer Aided Design) attesta la competenza di base nel disegno bidimensionale (2D) utilizzando programmi di progettazione assistiti dal Computer. Questo genere di programmi è il prerequisito per tutti i lavori di progettazione bidimensionali. L'obiettivo del progetto è certificare le capacità del candidato nell'eseguire le operazioni fondamentali del disegno automatico Risorse umane necessarie n. 1 docente referente n.1 esperto esterno n.1 tecnico personale ATA Destinatari del progetto (diretti ed indiretti) Il progetto è destinato: Alunni di 1° 2° e 3° che abbiamo sulla pagella del primo quadrimestre una Budget previsto media di voti esclusa Insegnamento Religione, superiore a 6,5 e con non più di n.2 insufficienze non gravi e non abbiamo superato il 15 % di assenze e/o ritardi nel corso del primo quadrimestre -

La realizzazione (Do)

Descrizione delle principali fasi di attuazione Descrizione delle attività per la diffusione del progetto   FASE A: iscrizione al corso FASE B: frequenza al modulo unico “Tecniche ed esercitazioni di CAD 2D” FASE C: animazione territoriale”, di promozione e diffusione dei risultati, attraverso lettera di presentazione del progetto alle famiglie degli alunni coinvolti comunicati stampa; presentazione in internet della proposta progettuale attraverso il sito web dell’I.P.S.I.A. “G. Ferraris”; presentazione di alcuni prodotti - progetti realizzati dai corsisti (anche in rete)

-

rendere visibili all’esterno i risultati del progetto attraverso una manifestazione pubblica di consegna delle certificazioni conseguite Il progetto viene diffuso tramite informativa in Collegio Docenti, Circolari, sito della scuola

Il monitoraggio e i risultati (Check)

Descrizione delle azioni di monitoraggio

Il miglioramento (Act) riesame e il

Modalità di revisione delle azioni Criteri di miglioramento Monitoraggio iniziale per la verifica delle aspettative Monitoraggio in itinere sull’organizzazione e corrispondenza delle azioni. Monitoraggio finale grado di raggiungimento degli obiettivi formativi, il grado di soddisfazione dei partecipanti, le criticità riscontrare per quanto riguarda la docenza, gli aspetti logistici. Verifica dei presenti Sulla base della risposta degli alunni si procederà ad una costante revisione del percorso intrapreso Il miglioramento dovrà essere rilevato dal consiglio di classe durante gli incontri previsti e calendarizzati nel piano delle attività. 78

Descrizione delle attività di diffusione dei risultati Note sulle possibilità implementazione del progetto di Informativa al Collegio Docenti, Informativa al Consiglio di Istituto; Inserimento del prodotto finale nel sito scuola Discussione nei dipartimenti disciplinari Scuola in chiaro

Schema di andamento per le attività del progetto 3.11: Macroprogettazione

Attività Responsabile

FASE 1 FASE 2 Realizzazione FASE 3 Presentazione risultati Divulgazione FASE 4 Monitoraggi G F M

Tempificazione attività

2017 A M G L A S Progetto n. 3.12 – TITOLO: “CERTIFICAZIONI INFORMATICHE CAD 3D” 2016 O N D

note Situazione

Titolo dell’iniziativa di miglioramento:

CERTIFICAZIONI INFORMATICHE CAD 3D”

Responsabile dell’iniziativa: Livello di priorità:

Prof. Roberto D’Adorante

(vedi priorità) tabella

Data prevista di attuazione definitiva: Ultimo riesame:

Gennaio 2017- Aprile 2017

(data)

Indicazioni di progetto

Titolo del progetto

CERTIFICAZIONI INFORMATICHE CAD 3D”

Referente del progetto

Prof. Ingrosso Nicola

La pianificazione (Plan)

Pianificazione operativi obiettivi Obiettivi operativi Indicatori di valutazione 79

La realizzazione (Do)

Sostenere la promozione diffusiva ed inclusiva della Società dell’Informazione tra i nostri alunni garantendo la massima accessibilità ed uso delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (T.I.C.), mirando alla certificazione che possa arricchire le conoscenze e competenze personali anche in quegli alunni che possano presentare difficoltà I ns. alunni, nel generale, presentano una spiccata carenza spesso l’uso del personal computer presenta una serie di vantaggi motivazionale molto e rilevanti rispetto ai metodi tradizionali d’insegnamento. Uno dei vantaggi e forse il più importante è legato agli aspetti motivazionali del informatico. mostrano Gli spesso mezzo alunni carenze motivazionali legate proprio alle difficoltà e alle precedenti esperienze di insuccesso. Relazione tra la linea strategica del Piano e il progetto la certificazione CAD 3D costituisce il primo sistema di valutazione delle conoscenze per il disegno CAD 3D standard; si propone di sviluppare le conoscenze di base di studenti e di professionisti, favorendo la diffusione di un modello omogeneo per la formazione e l'addestramento dei modellatori; intende fornire una certificazione internazionale e indipendente dal particolare software utilizzato La certificazione CAD (Computer Aided Design) attesta la competenza di base nel disegno bidimensionale (2D) utilizzando programmi di progettazione assistiti dal Computer. Questo genere di programmi è il prerequisito per tutti i lavori di progettazione bidimensionali. L'obiettivo del progetto è certificare le capacità del candidato nell'eseguire le Risorse umane necessarie operazioni fondamentali del disegno automatico n. 1 docente referente n.1 esperto esterno n.1 tecnico personale ATA Destinatari del progetto (diretti ed indiretti) Il progetto è destinato: Alunni di 4° e 5° anno che abbiamo sulla pagella del primo quadrimestre una Budget previsto media di voti esclusa Insegnamento Religione, superiore a 6,5 e con non più di n.2 insufficienze non gravi e non abbiamo superato il 15 % di assenze e/o ritardi nel corso del primo quadrimestre Descrizione delle principali fasi di attuazione Descrizione delle attività per la diffusione del progetto   FASE A: iscrizione al corso FASE B: frequenza al modulo unico “Tecniche ed esercitazioni di CAD 3D” FASE C: animazione territoriale”, di promozione e diffusione dei risultati, attraverso lettera di presentazione del progetto alle famiglie degli alunni coinvolti comunicati stampa; presentazione in internet della proposta progettuale attraverso il sito web dell’I.P.S.I.A. “G. Ferraris”; presentazione di alcuni prodotti - progetti realizzati dai corsisti (anche in rete)

-

rendere visibili all’esterno i risultati del progetto attraverso una manifestazione pubblica di consegna delle certificazioni conseguite Il progetto viene diffuso tramite informativa in Collegio Docenti, Circolari, sito della scuola

Il monitoraggio e i risultati (Check)

Descrizione delle azioni di monitoraggio Monitoraggio iniziale per la verifica delle aspettative Monitoraggio in itinere sull’organizzazione e corrispondenza delle azioni. Monitoraggio finale grado di raggiungimento degli obiettivi formativi, il grado di soddisfazione dei partecipanti, le criticità riscontrare per quanto riguarda la docenza, gli aspetti logistici. Verifica dei presenti 80

Il riesame miglioramento (Act) e il

Modalità di revisione delle azioni Criteri di miglioramento Descrizione delle attività di diffusione dei risultati Note sulle possibilità implementazione del progetto di Sulla base della risposta degli alunni si procederà ad una costante revisione del percorso intrapreso Il miglioramento dovrà essere rilevato dal consiglio di classe durante gli incontri previsti e calendarizzati nel piano delle attività. Informativa al Collegio Docenti, Informativa al Consiglio di Istituto; Inserimento del prodotto finale nel sito scuola Discussione nei dipartimenti disciplinari Scuola in chiaro

Schema di andamento per le attività del progetto 3.12: Macroprogettazione

Attività Responsabile

FASE 1 FASE 2 Realizzazione FASE 3 Presentazione risultati Divulgazione FASE 4 Monitoraggi G F M

Tempificazione attività

2017 A M G L A S 2016 O N D

note Situazione

Progetto n. 3.13 – TITOLO:

“INSTALLATORE E MANUTENTORE D IMPIANTI ELETTRICI CIVILI”

Titolo dell’iniziativa di miglioramento: Installatore e manutentore d impianti elettrici civili Responsabile dell’iniziativa: Livello di priorità:

Prof. BALDASSARRE Luca

Priorità 3

Data prevista di attuazione definitiva: Ultimo riesame:

Gennaio - Giugno 2017

(data)

Indicazioni progetto di

Titolo del progetto Responsabile del progetto

Installatore e manutentore d impianti elettrici civili

Prof. BALDASSARRE Luca Gruppo di progetto Dipartimento di Elettrotecnica -Elettronica

La pianificazione

Data di inizio e fine Pianificazione Gennaio - Giugno 2017 Obiettivi operativi Indicatori di valutazione 81

(Plan)

obiettivi operativi Fornire agli allievi le conoscenze e competenze di base sulle tecniche e normative del settore elettrico ed elettronico, coerenti con il profilo di indirizzo e con la qualifica professionale che andranno a conseguire, nonché sui metodi per operare in modo indipendente e con successo nell’applicazione delle tecnologie impiantistiche, per una corretta installazione e cura degli impianti elettrici civili. La figura professionale sarà in grado di: - fare una valutazione tecnico-economica degli impianti; - dimensionare correttamente l’impianto in funzione del fabbisogno energetico e di comfort dell’utente finale; - costruire e mantenere gli impianti; - svolgere una verifica del mantenimento in efficienza degli impianti. Il progetto, dedicato agli alunni delle classi terze, inserito all’interno del “Traineeship” (progetto Pilota di alternanza scuola lavoro) si pone inoltre l’obiettivo di realizzare spazi laboratoriali, per quanto possibile rappresentativi dell’attività lavorativa di cantiere, col fine di ridurre il gap tra l’attività didattica laboratoriale ed il mondo lavorativo. L’alunno alla conclusione del primo ciclo progettuale, agendo in contesti lavorativi simulati, avrà quindi maggiore consapevolezza delle proprie capacità con un accrescimento del livello di autostima anche in contesti lavorativi diversi. knowhow del singolo alunno, quale risultante di un complesso articolato di sapere, saper fare e saper essere: conoscenze, capacità, abilità e attitudini. Competenze individuali e collettive e quindi l’insieme delle conoscenze, delle abilità cognitive e delle capacità che consentono di agire con competenza in situazioni di lavoro, ai livelli richiesti nella pratica. -Utilizzo dellastrumentazione necessaria per l'esecuzione delle varie fasi lavorative - Comprensione della logica di funzionamento di un impianto civile e industriale. - elaborazione schemi di impianto personalizzati in funzione delle esigenze del cliente - osservazione delle caratteristiche strutturali dell’ambiente (ad es. stato dell’immobile, impianti preesistenti) - ricognizione delle esigenze del committente - trasmissione di informazioni al committente (elementi costitutivi, istruzioni per l’uso, ecc…) Relazione tra la linea strategica del Piano e il progetto Il progetto proposto, mira alla preparazione di una figura tecnico - professionale capace di stare al passo con le sempre più frequenti innovazioni tecnologiche, in grado di affrontare con successo l’attività di installazione e la successiva manutenzione degli impianti elettrici nel rispetto della normativa CEI e legislazione del settore anche in diversi contesti lavorativi. Risorse umane necessarie Destinatari del progetto (diretti ed indiretti) Docenti del Dipartimento di Elettronica-Elettrotecnica Esperto aziendale Diretti: studenti classi terze; Indiretti: genitori. Budget previsto € 82

La realizzazione (Do)

Descrizione delle principali fasi di attuazione Descrizione delle attivitàper la diffusione del progetto PREMESSA: Il bagaglio tecnico tecnico-operativo acquisito dovrà rappresentare la base di partenza per gli anni successivi per elevare il livello delle competenze, in termini di prestazioni attese così come definite nel progetto Traineeship. FASE A: PRESENTAZIONE DEL PROGETTO ALLE CLASSI Condivisione del progetto con definizione dei vari aspetti con le classi; Introduzione ai concetti di impiantistica civile FASE B:REDIGERE LA DOCUMENTAZIONE TECNICA Documentazione preliminare Realizzazione del report riassuntivo delle richieste del cliente; Rilievo misure sul cantiere Compilazione del computo metrico estimativo Preparazione dell’offerta tecnico-economica da presentare al cliente Contratto di assunzione lavori FASE C: PROGETTAZIONE DELL’IMPIANTO ELETTRICO CIVILE Utilizzo della piattaforma CAD per la redazione degli elaborati grafici di progetto: schema planimetrico di impianto eschema funzionale Utilizzo di software free per il disegno e calcolo dei quadri elettrici Normativa applicabile e relazione tecnica/descrittiva FASE D: REALIZZAZIONE IMPIANTO ELETTRICO CIVILE Installazione dell’impianto: rilievo dei livelli di cantiere, posa delle cassette e tubazione, infilaggio Realizzazione del quadro elettrico Collegamenti elettricitra i vari componenti FASE E: VERIFICHE E MANUTENZIONE DELL’IMPIANTO Prove di messa in servizio impianto Verifiche previste da CEI 64-8 mediante utilizzo di strumentazione di misura e verifica Manuale di manutenzione Documentazione finale e dichiarazione conformità Garanzie di legge e suppletive Ilprogetto viene diffuso tramite:  informativa in Collegio Docenti   circolari circolari on line   informativa ai Dipartimenti sito della scuola

Il monitoraggio e i risultati (Check) (Act) Il riesame e il miglioramento

Descrizione azioni monitoraggio delle di Modalità revisione azioni Criteri miglioramento di delle di Descrizione delle attività di diffusione dei risultati Monitoraggio inizialeper la verifica delle aspettative. Monitoraggio in itineresull’organizzazione e corrispondenza delle azioni. Monitoraggiofinale:grado di raggiungimento degli obiettivi formativi, grado di soddisfazione dei partecipanti, criticità riscontrare per quanto riguarda la docenza, gli aspetti logistici. In termini di risultati inattesi del progetto, il confronto effettuato è stato anche un utile feedfack per pensare e riprogettare percorsi formativi innovativi che diano all’installatore le basi teorico-tecniche per ”agire con competenza”. Sulla base della risposta degli alunni si procederà initinere ad una costante revisione del percorso intrapreso. Il miglioramento dovrà essere rilevato dal Consiglio di Classe durante gli incontri previsti e calendarizzati nel piano delle attività. Inserimento del prodotto finale nel sito Scuola;Discussione nei dipartimenti disciplinari enei consigli di classe. Si prevede uno spazio dell’Istituto dove installare in pianta stabile il progetto realizzato.

Schema di andamento per le attività del progetto 3.13: Macroprogettazione

83

Situazione Attività FASE A:

Condivisione del progetto con definizione dei vari aspetti con le classi

Responsabil e Tempificazione attività Rosso

= attuazione non in linea con gli obiettivi

Giallo

= non ancora avviata / in corso e inlinea con gli obiettivi

G F M A M G L A S O N D Verde =

attuata

Docente - - - - - - - - - - - Note FASE A:

Introduzione ai concetti di energia solare, celle fotovoltaiche e generatore fotovoltaico

FASE B:

Compilazione documentazione preliminare e redazione relazione tecnica- descrittiva.

FASE C:

Realizzazione del modello di impianto

FASE D:

alone” Realizzazione impianto fotovoltaico “stand

FASE E:

Verifiche e manutenzione dell’impianto fotovoltaico

Docente Docente Docente Esperto

Aziendale Aziendale

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Progetto n. 3.14 – TITOLO: “LUMINARIE AL MUSEO ” Titolo dell’iniziativa di miglioramento: EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA ATTIVA E RESPONSABILE NELL'OTTICA DELLA VALORIZZAZIONE DEI BENI ARCHITETTONICI E CULTURALI.

Responsabile dell’iniziativa: Livello di priorità:

MENGA LUCIANA CARMELA

(vedi priorità)

Indicazioni di progetto

tabella

Titolo del progetto

Data prevista di attuazione definitiva: Ultimo riesame:

Novembre 2016 - Dicembre 2016

(data)

LUMINARIE AL MUSEO

Responsabile del progetto MENGA LUCIANA CARMELA 84

La pianificazione (Plan)

Gruppo di progetto Pianificazione operativi Luciana C. Menga obiettivi Obiettivi operativi Indicatori di valutazione Educare alla cittadinanza attiva e responsabile attraverso la promozione e la diffusione della conoscenza e della valorizzazione dei beni storici, culturali, e architettonici del proprio territorio. Stimolare la curiosità degli allievi ed educarli alla salvaguardia del patrimonio culturale e architettonico, attraverso situazioni che riproducono il mondo del lavoro. Percepire la complessità delle problematiche connesse alla gestione e manutenzione di un bene architettonico e/o culturale. Educare all’assunzione di responsabilità e di co-responsabilità nella tutela dei beni culturali e architettonici. Sviluppare negli studenti qualità dinamiche (come il senso di iniziativa, la Modifica dei comportamenti degli studenti in merito al rispetto dei beni architettonici e culturali. Accrescimento di conoscenze, competenze, capacità, attività dei singoli. disponibilità ad assumersi incarichi, la capacità di scegliere, di organizzarsi autonomamente, ecc.) e sviluppare qualità di tipo relazionale (rispetto per la diversità, disponibilità al confronto, capacità di ascolto) in modo da promuovere le competenze chiave di cittadinanza. Avviare un processo di collaborazione tra scuola, enti locali e associazioni territoriali no-profit. Relazione tra la linea strategica del Piano e il progetto Esperire prassi innovative di insegnamento/apprendimento. Esperire procedimenti di metariflessione e di autovalutazione del processo attivato. Creare un rapporto significativo tra la scuola e il contesto urbano e di quartiere. Risorse umane necessarie Destinatari del progetto (diretti ed indiretti) Docenti del consiglio di classe 3^AM -5^AI sede coordinata di FASANO; esperto esterno Diretti: studenti delle classi 3^AM - 5^AI Indiretti: genitori, studenti Budget previsto Piano acquisti da definire 85

La realizzazione (Do) Il monitoraggio e i risultati (Check)

Descrizione delle principali fasi di attuazione

FASE A: Presentazione del progetto alle classi

 Condivisione del progetto con le classi e definizione dei vari aspetti;  Assegnazione dei compiti a ciascuno dei gruppi di lavoro costituiti liberamente;  Introduzione ai concetti di bene culturale e ambientale.

FASE B:Diagnosi dello stato dei luoghi (con attività programmate e strutturate)

Gli studenti, guidati dai docenti, effettuano un sopralluogo nel museo "Casa alla fasanese" di Fasano per:  Conoscere i luoghi sui quali effettuare l'intervento di valorizzazione dei beni culturali e architettonici;  avanzare una prima ipotesi di lavoro.

FASE C: Realizzazione dell'allestimento per la celebrazione del Santo Natale nel museo "Casa alla fasanese" di Fasano (con attività programmate e strutturate)

Gli studenti, guidati dai docenti, si impegnano a:  Progettare e realizzare un allestimento che serva ad illuminare e valorizzare i vari ambienti del museo utilizzando le luminarie e, se possibile, materiale di riciclo che si adatti alla situazione ed effetti scenografici basati sull'uso di tecnologie innovative, creando un ponte tra passato e presente.  Elaborare una scheda tecnica dei lavori eseguiti illustrando, anche mediante fotografie, i lavori eseguiti e le varie criticità emerse e risolte. Realizzare un pannello di sintesi da esporre nel museo durante il periodo natalizio. Il pannello conterrà una breve nota storica sul bene architettonico su cui è avvenuto l'intervento, sui beni culturali in esso contenuti e sulle modalità secondo cui si sono svolte le varie attività.

Descrizione delle attivitàper la diffusione del progetto Il progetto viene diffuso tramite:  informativa in Collegio Docenti   circolari circolari on line   informativa ai Dipartimenti sito della scuola Descrizione delle azioni di monitoraggio

Monitoraggio iniziale

per la verifica delle aspettative

Monitoraggio in itinere

sull’organizzazione e corrispondenza delle azioni.

Monitoraggio finale

: grado di raggiungimento degli obiettivi formativi, grado di soddisfazione dei partecipanti, criticità riscontrare per quanto riguarda la docenza, gli aspetti logistici. Verifica dei presenti.

Il riesame e il miglioramento (Act)

Modalità di revisione delle azioni Sulla base della risposta degli alunni si procederà ad una costante revisione del percorso intrapreso. Criteri di miglioramento Il miglioramento dovrà essere rilevato dal consiglio di classe durante gli incontri previsti e calendarizzati nel piano delle attività. Descrizione delle attività di diffusione dei risultati Il progetto viene diffuso tramite:  informativa in Collegio Docenti  circolari   circolari on line informativa ai Dipartimenti  sito della scuola Note sulle possibilità implementazione del progetto di I processi di formazione dovranno essere documentati in modo da poter essere trasferiti anche in altri contesti scolastici finalizzati a creare una rete territoriale di cui diventare scuola polo.

Schema di andamento per le attività del progetto n. 3.14: Macroprogettazione

86

Attività

FASE 1 (Plan) FASE 2 (Do) FASE 3 Presentazione risultati Divulgazione FASE 4 Monitoraggi

Responsabile

Docente Docenti Docenti Canali ufficiali della scuola Docente G

Tempificazione attività

F M A M G L A S O N D

note Situazione 87

TERZA SEZIONE COMUNICARE IL PIANO DI MIGLIORAMENTO MODALITA’ DI COMUNICAZIONE DEL PIANO

Il presente PdM sarà sottoposto all’approvazione del collegio dei docenti della scuola e del consiglio d’istituto, successivamente sarà pubblicato sul sito istituzionale della scuola (scuola in chiaro) per renderlo disponibile alla consultazione di qualsiasi soggetto interessato (stakeholders).

MODALITA’ DI IMPLEMENTAZIONE DELLA COMUNICAZIONE E I TEMPI Quando Gennaio Cosa Documento del PdM A chi Docenti Come Collegio dei docenti Consiglio di istituto Famiglie Consiglio di istituto Sito informativo istituzionale della scuola Studenti Circolari scolastiche Partner di rete ed esperti Comunicazioni via esterni internet

88

QUARTA SEZIONE IMPLEMENTAZIONE DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO PER CIACUN PROGETTO Titolo progetto:

(da compilare per ogni progetto nell’ambito di ogni riunione di monitoraggio)

Situazione corrente al

…………

(indicare mese e anno)

(Verde)

In linea 

(Giallo

) In ritardo Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli obiettivi Verde = attuata

PROGETT0:………………………………………………….

Attività

(Rosso)

In grave ritardo

Responsabile Data prevista di conclusione Tempificazione attività G F M A M G L A S O N D Situazione

Output Outcome Obiettivi (risultati attesi) Indicatori Target atteso

Facilitare la verifica del livello di raggiungimento degli obiettivi ed eventualmente rivedere gli obiettivi strategici ed operativi dell’Istituzione; Rivedere e aggiornare le politiche e strategie dell’Istituzione, dando priorità ai bisogni e alle aspettative dei portatori di interesse; Grado di soddisfazione dei portatori di interesse nei diversi ambiti proposti Il 60% degli Intervistati ha Espresso un giudizio positivo sui vari aspetti

-

Valutare la situazione esistente in termini di prodotti, servizi e risultati; Coinvolgere i portatori di interesse in esame nell’implementazione di politiche e strategie; Adeguare la pianificazione del PTOF in base ai bisogni e alle aspettative dei portatori di interesse La percentuale dei Questionari restituiti rispetto a quelli somministrati 70% Trend dei risultati ottenuti positivo attraverso la somministrazione dei questionari in anni successivi

Risultati raggiunti

(da compilare a fine attività) (da compilare a fine attività) (da compilare a fine attività) 89

Progetto

MONITORAGGIO DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO

GANNT DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO

Responsabile Data prevista di conclusione Tempificazione attività G F M A M G L A S O N D

AGGIORNAMENTO PIANO DI COMUNICAZIONE

Situazione

Quando Cosa A chi Come Docenti Consiglio di istituto Famiglie Collegio dei docenti Consiglio di istituto Sito informativo istituzionale della scuola Circolari scolastiche Studenti Partner di rete ed esperti esterni Comunicazioni via internet Verifica Si/No

Approvato dal Consiglio di Istituto del 22 dicembre 2016 con delibera n. 7.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO F.to Rita Ortenzia DE VITO

Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi del D. Lgs. 39/93

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