programmazione scuola dell` infanzia

Download Report

Transcript programmazione scuola dell` infanzia

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
A.S. 2016/2017
1
INTRODUZIONE : il ruolo della Scuola dell’Infanzia
Nelle Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia, si ribadisce che la
scuola dell’Infanzia si pone la finalità di promuovere nei bambini dai 3 ai 6 anni lo sviluppo
dell’identità, dell’autonomia, della competenza e della cittadinanza. Tali finalità sono
perseguite attraverso l’organizzazione di un ambiente di vita, di relazioni e di
apprendimento, di elevata qualità, garantito dalla professionalità degli operatori e dal
dialogo sociale ed educativo nelle relazioni scuola famiglia. Il ruolo della Scuola
dell’Infanzia è quindi di particolare importanza per consentire alle bambine e ai bambini di
realizzare una ―parte sostanziale della loro relazione con il mondo‖, attraverso
l’apprendimento di comportamenti e conoscenze utili e fondamentali per l’acquisizione
delle competenze successive. Nel rapportarsi costantemente all’opera svolta dalle famiglie,
la Scuola dell’Infanzia, in quanto luogo educativo ―intenzionale‖, deve accogliere le
diversità e promuovere le potenzialità di tutti i bambini. Infatti l’obiettivo primario è proprio
quello di favorire lo sviluppo globale della personalità del bambino nei suoi aspetti affettivi,
motori , relazionali e cognitivi. Occorre quindi pensare alla Scuola dell’Infanzia come luogo
significativo di accoglienza, di inclusione e di opportunità.
Queste quindi le priorità della nostra Scuola dell’Infanzia:
concreto un’autentica centralità educativa del bambino;
apprendimento;
dimensioni della formazione sensoriale, corporea, artistico espressiva, intellettuale,
psicologica, etica, sociale;
tivo per interventi compensativi,finalizzati alla piena
attuazione delle pari opportunità
PROPOSTE EDUCATIVO-DIDATTICHE
La scuola dell'infanzia, si propone come contesto di relazione, di cura e di apprendimento,
nel quale possono essere filtrate, analizzate ed elaborate le sollecitazioni che i bambini
sperimentano nelle loro esperienze. Si intende pertanto promuovere una pedagogia attiva
e delle relazioni che si manifesta nella capacità degli insegnanti di dare ascolto e
attenzione a ciascun bambino, nella cura dell'ambiente di apprendimento che sarà
organizzato in modo che ciascun alunno si senta riconosciuto, sostenuto e valorizzato. Il
curricolo della scuola dell’infanzia non coincide con la sola organizzazione delle attività
didattiche che si realizzano nella sezione, negli spazi esterni, nei laboratori, ma si esplica
in un equilibrata integrazione di momenti di cura, di relazione e di apprendimento, dove le
stesse routine svolgono una funzione di regolazione dei ritmi della giornata offrendosi
come ―base sicura― per nuove esperienze e nuove sollecitazioni.
Le finalità pedagogiche della scuola dell’infanzia si riflettono sul suo modello organizzativo,
si presterà, pertanto, un’attenzione particolare a:
1) l’organizzazione della sezione
2) le attività ricorrenti di vita quotidiana
3) la strutturazione degli spazi
4) la scansione dei tempi
Le attività verranno portate avanti in grande gruppo, piccolo gruppo e attività
individualizzate con particolare attenzione ai bisogni specifici di ciascun bambino.
2
Per i bambini in età prescolare saranno introdotte attività di pre-lettura e prescrittura al fine
di stimolare le loro capacità, i lori interessi e le loro curiosità con attività specifiche. Sono
previste attività d’intersezione atte a favorire lo scambio, il confronto, l’interazione e la
socializzazione tra tutti i bambini che frequentano la scuola. Le proposte educative
didattiche si articoleranno attraverso attività ludiche, esplorative, manipolative,
comunicative, psicomotorie, di relazione e di scoperta. L’ambiente di apprendimento sarà
organizzato dalle insegnanti in modo che i bambini si sentano riconosciuti, sostenuti e
valorizzati: i bambini verranno coinvolti sia in attività di osservazione, di scoperta e
sperimentazione del reale, sia in attività di sperimentazione delle proprie innate
potenzialità creative sull’agire della realtà. Per il nuovo anno scolastico verrà attuato il
progetto ―Educazione ambientale‖ che si configura trasversale rispetto a tutte le attività
didattiche. Il progetto è finalizzato a sviluppare il senso di appartenenza al paese, il
rispetto per l’ambiente, la conoscenza delle tradizioni, le capacità di relazioni e confronto
con coetanei di altri luoghi. Lo scopo non è solo quello di conoscere la realtà, ma di saper
utilizzare le conoscenze per progettare e pianificare interventi atti a migliorarla.
L’itinerario metodologico - didattico sarà integrato e diversificato dai progetti presenti nel
P.T.O.F.: Progetto ―Continuità‖, Progetto ―Inglese‖ . Sul piano operativo, le proposte
verranno suddivise in unità di apprendimento finalizzate all’acquisizione delle competenze
di base relative ai campi di esperienza.
OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO
Nelle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’Infanzia si ribadisce che la
scuola dell’Infanzia si pone la finalità di promuovere nei bambini dai 3 ai 6 anni lo sviluppo
dell’identità, dell’autonomia,della competenza e della cittadinanza...
Maturazione L’IDENTITÀ: come rafforzamento di atteggiamenti di sicurezza, stima di
sé, fiducia nelle proprie capacità, motivazione alla curiosità, nonché apprendimento a
vivere positivamente l’affettività, ad esprimere e controllare emozioni e sentimenti, a
rendersi sensibili a quelli degli altri.
Conquista L’AUTONOMIA: come sviluppo della capacità di orientarsi e compiere
scelte autonome, di interagire con gli altri, di aprirsi alla scoperta, all’interiorizzazione ed al
rispetto di valori, di pensare liberamente, di prendere coscienza della realtà ed agire su di
essa per modificarla.
Sviluppo delle LE COMPETENZE: come sviluppo e/o consolidamento di abilità
sensoriali, intellettive, motorie, linguistico/espressive e logico/critiche, oltre che di capacità
culturali e cognitive.
Sviluppo della CITTADINANZA: scoprire gli altri i loro bisogni e la necessità di gestire
i contrasti attraverso regole condivise; porre le fondamenta di un ambito democratico,
eticamente orientato, aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomo/natura affinché la
crescita, la cultura, la socialità, il senso etico e religioso divengano fondamentali per la
realizzazione dell’uguaglianza delle opportunità educative e dell’ accoglienza del diverso.
Compiti di REALTA’: ciò che contraddistingue ogni proposta sono il contesto,
l’esperienza concreta,gli sfondi integratori, che offrono senso ad ogni realtà. Le attività
costruttive, le graduali richieste di autonomia, le uscite,le regole condivise, la
partecipazione attiva a tutto ciò che concerne l’ambiente circostante ed altro ancora…
tutto questo favorisce lo sviluppo di abilità di problem solving, stimola la ricerca di
soluzione nuove ai ―vari‖ problemi quotidiani, aiuta la crescita del pensiero creativo e
produttivo.
3
INDICAZIONI METODOLOGICHE
Tenendo conto delle ―Indicazioni Nazionali‖ la nostra progettazione si basa sui seguenti
aspetti:
Valorizzazione del gioco come ricerca di apprendimento e di relazione.
Valorizzazione del modello dell’esplorazione e della ricerca in modo da guidare il
bambino a prendere coscienza di sé e delle proprie risorse, ad adattarsi alla realtà, a
conoscerla, a controllarla, a modificarla.
Valorizzazione della vita di relazione nella consapevolezza che il bambino costruisce la
propria personalità e le proprie competenze solo attraverso rapporti interpersonali
diversamente articolati.
Mediazione didattica per orientare, sostenere e guidare l’apprendimento e lo
sviluppo del bambino attraverso strategie e strumentazioni adeguate.
Osservazione occasionale e sistematica, intesa come strumento per valutare le
esigenze dei bambini e per verificare l’adeguatezza del processo educativo.
Progettazione aperta e flessibile.
Valorizzazione della continuità verticale ed orizzontale nella consapevolezza
che la famiglia è l’ambiente più influente sul processo di formazione del bambino, si
intende realizzare un rapporto di collaborazione, partecipazione, sensibilizzazione con i
genitori che favorisca l’inserimento dei bambini nell’ambiente scolastico. Inoltre si intende
promuovere una maggiore integrazione culturale – valoriale della nostra scuola nel
territorio cercando la disponibilità e i contributi della comunità sociale tramite le risorse
umane e culturali in essa contenute.
Verifica e Valutazione: Nel corso dell’anno scolastico verranno valutati periodicamente i
livelli, i ritmi di apprendimento, gli stili cognitivi, tenendo conto delle naturali inclinazioni di
ciascun bambino, attraverso osservazioni sistematiche, schede operative e attività
laboratoriali atte a completare e a valutare le diverse proposte didattiche, a individuare le
competenze acquisite e raggiunte da ciascun bambino, nonché la maturazione
complessiva rispetto alla situazione di partenza.
Le fasi della verifica saranno:

scolastico per delineare un quadro delle capacità dei bambini

le proposte educative ed i percorsi di apprendimento

alità dell’attività
educativa e didattica e del significato globale dell’esperienza scolastica.

La verifica verrà effettuata su tre livelli:
intersezioni
Documentazione: allestimento di una opportuna documentazione degli itinerari
metodologico – didattici, utilizzando strumenti di tipo verbale, grafico pittorico e tecnologico,
per poter dare al bambino la possibilità di rendersi conto delle proprie conquiste e nel
contempo per dare ai docenti gli strumenti per socializzare, riflettere sull’azione educativa.
4
CRITERI GENERALI PER L’ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI
Tutti gli spazi interni ed esterni saranno strutturati in modo razionale e funzionale per poter
garantire:
In ogni plesso è prevista l’organizzazione e l’allestimento di:
Spazi specifici nelle aule per la gestione dei tempi di accoglienza, attività di
routine, giochi simbolici, giochi di costruzione…
Angoli didattici e Laboratori quali ambienti privilegiati per l’apprendimento.
Tipologia di riferimento nella organizzazione degli angoli nella sezione, da considerare
in modo flessibile in relazione all'età dei bambini ed alla specificità della sezione :
- conversazione
- costruzioni
- giochi da tavolo
- disegno
- gioco simbolico
- biblioteca
- del materiale non strutturato
- lingua scritta
- della manipolazione
- della famiglia
CRITERI GENERALI PER LA FORMAZIONE DEI GRUPPI
Superando la logica della sezione chiusa, i bambini possono essere divisi per
gruppi ed intergruppi da un minimo di dodici unità ad un massimo di quindici non in
modo rigido, ma con criteri di rotazione e flessibilità.

scolastica:

Gruppo minimo spontaneo in cui il bambino recupera la sua identità nella
riflessione e nell’autoascolto in spazi riservati e circoscritti.

conversazioni,
letture, progettazioni, giochi di concentrazione.

laboratorio


CRITERI GENERALI PER L’ORGANIZZAZIONE DEI TEMPI
Tenendo presente che il tempo non è qualcosa da riempire, ma da organizzare, in
funzione educativa, intendiamo tradurre in termini operativi una successione
ordinata di esperienze rispondenti ai bisogni dei bambini, al fine di un equilibrio
di tutti i tempi della giornata scolastica con un’adeguata collocazione della
attività lavorative.
5
Il nostro Istituto ha ben 9 Scuole dell’Infanzia, con ben 15 sezioni
GIORNATA TIPO
Orario
Proposte
Attività di routine
Tipologia
di Spazi
gruppi
Gruppi
Angoli strutturati
spontanei
Grande gruppo Sezione
Merenda e servizi igienici
Grande gruppo
8.00- 9.30 Accoglienza, giochi spontanei
9.3010.00
10.0010.30
10.3011.30
11.3012.15
12.1513.15
13.1514.00
14.0015.30
15.30
16.00
Sezione, servizi igienici
Attività di intersezione
Piccoli gruppi
Attività di laboratorio
Attività di routine, preparazione Grande gruppo
per la mensa
Pranzo
Grande gruppo
Sezione, Palestra,Cortile
Giochi spontanei
Gruppi
eterogenei
Piccoli gruppi
Sezione, salone, cortile,
palestra
Sezione, palestra.
Piccoli gruppi
Sezione
Attività di laboratorio
- Servizio scuola bus, uscita
6
Sezione, bagni, mensa
Sezione, mensa
UNITA’ DI APPRENDIMENTO
U.D. N. 1
TITOLO
Tutti a scuola!
U.D. N. 2
“Le stagioni in scena”
a)
Alla scoperta dell’autunno
b)
Alla scoperta dell’inverno
c)
Alla scoperta della primavera
d)
Alla scoperta dell’estate
“Il mondo degli affetti”
U.D. N. 3
PROGETTI
PROGETTO DI PRESCRITTURA,PRELETTURA E PRECALCOLO “ Giocando con le
parole e i numeri” Per il gruppo dei 5 anni di tutto l’I.C.
EDUCAZIONE AMBIENTALE: “Aiutiamo Paperotto a salvare l'ambiente” Per tutti i
bambini dell’I.C.
PROGETTO INGLESE “CHILDREN IN ACTION” per i bimbi di 5 anni
LABORATORI CURRICOLARI DELLE SEZIONI DELL’ISTITUTO
“Gallinella Rossa nel nostro giardino”
“Ecco cosa c’è nel mio cuore” Percorso di Ed. Emotiva
“Un viaggio nel mondo dei colori”
“Gli occhi sul mondo” Progetto multiculturalità
“C’era una volta favolandia: le fiabe di Esopo per
crescere insieme”
“ Laboratorio Tattile”
“ Psicomotricità”
“Pollicino Verde”
“ A spasso tra i colori, i sapori e le tradizioni del mio
paese”
“Io e la strada”
“Psicomotricita’ ”
“A scuola con la fantasia”
Sez. Blu Piano Lago
Sez. Arancione Piano Lago
Sez. Verde Piano Lago
Sez. Gialla di Piano Lago
Sez Rossa Piano Lago
Scuola Infanzia Piane Crati
Scuola Infanzia Piane Crati
Scuola Infanzia S.Stefano
Scuola Infanzia Figline
Vegliaturo
Scuola Infanzia Belsito
Scuola Infanza Malito
Scuola Infanzia AltiliaMaione
“Vivo e conosco il mio corpo attraverso il movimento Scuola dell’Infanzia Malito
ritmico-musicale”
“I colori nella fiaba”
Scuola Infanzia Grimaldi
“Orto-giardino”
Scuola Infanzia Paterno
7
“Quando un bambino è a scuola è come se entrasse in un bosco, l’insegnante è lì,
non dà interpretazioni, ascolta; non dà pareri, riflette quelli del bambino; non
suggerisce modalità, fa provare; ogni bambino deve sentire che il suo IO è lì a
scuola e ci sta bene” (Andrea Canevaro)
Premessa
―Accogliere‖ significa ricevere, contenere, ospitare ed implica sia la creazione di una
predisposizione d’animo favorevole verso chi arriva, sia la preparazione di un luogo fisico
gradevole, pulito, accattivante, che faccia sentire benaccetto e desiderato il nuovo venuto.
Motivazioni
Per i bambini






Facilitare il distacco dai genitori
Far conoscere i loro compagni e il personale della scuola
Poter esplorare gli spazi scolastici
Consentire ai bambini di muoversi con sicurezza e tranquillità
Facilitare la conoscenza dei materiali e il loro uso appropriato
Stimolare la fantasia
Per i genitori
Favorire la conoscenza della vita della scuola, delle insegnanti e dello stile
educativo in un clima di reciproca fidu-cia e collaborazione
 Facilitare la conoscenza con i nuovi genitori

Per le insegnanti
Vivere positivamente il momento dell’inserimento
Conoscere i bambini, la loro storia, il contesto socio-familiare-culturale di
provenienza e raccogliere elementi attraverso l’osservazione, la verifica,
la documentazione
 Mirare ad obiettivi inerenti l’identità, l’autonomia, la competenza ,la cittadinanza in
questa fase propedeutica al curricolo
 Comunicare alle famiglie la motivazione e le finalità del Progetto Educativo –
Didattico


Traguardi per lo sviluppo delle competenze
Il sé e l’altro
1. Sviluppare il senso dell’identità personale
8
2. Percepire di appartenere ad una comunità
3. Giocare e lavorare in modo costruttivo e creativo con gli altri bambini
Il corpo in movimento
1. Raggiungere una buona autonomia personale nell’alimentarsi e nel vestirsi e
nell’igiene personale
Linguaggi, creatività, espressione
1. Formulare piani di azione individualmente e in gruppo e scegliere con cura
materiali e strumenti in relazione al progetto da realizzare.
I discorsi e le parole
1. Sviluppare un repertorio linguistico adeguato alle esperienze compiute nei diversi
campi di esperienza
La conoscenza del mondo
1. Essere curioso ed esplorativo
Obiettivi specifici di apprendimento
Il sé e l’altro
3 anni
1. Inserirsi
nella
vita
di
sezione:presentarsi e conoscere i
compagni.
2. Sviluppare capacità relazionali.
Il corpo in movimento
Occuparsi
della
propria
igiene personale: lavarsi le mani
Linguaggi, creatività, espressione
Esplorare materiali
I discorsi e le parole
Memorizzare in modo corretto semplici
filastrocche
La conoscenza del mondo
Esplorare la realtà
4/5 anni
1. Reinserirsi nel gruppo scolastico
2. Interagire positivamente con
compagni e con gli adulti.
Mostrare
cura
oggetti di uso personale.
per
i
gli
Esprimersi attraverso il disegno
1. Prestare attenzione ad un racconto
2. Rappresentare simbolicamente le
parole
Imparare gradualmente i modi,le tecniche
e gli strumenti per interrogare ed
interpretare la realtà
Materiali: Racconti, libri, carta da disegno, cartoncini e fogli colorati, colori di vario
genere, materiali naturali e di riciclo, libri, racconti, canti, filastrocche, macchina fotografica,
didò ecc.
Ruolo dell’insegnante
L’insegnante propone, stimola, interviene dove crede opportuno, ascolta e osserva.
Percorso Didattico – Esperienze – Attività
Stimolo iniziale: La storia del personaggio mediatore (Ogni sezione sceglierà il suo
personaggio)
9





Racconto e libera espressione grafico pittorica
Costruzione del personaggio grande: filastrocca
Giochi
Una regola tira l’altra
La settimana
Il ricordo delle vacanze
Conversazione
Far portare un segno, un ricordo delle vacanze:una foto … una cartolina …
conchiglie …. e realizzare un cartellone
 Per i bambini di tre anni far seguire semplici applicazioni della storia


Conoscenza dei nomi


Conversazione
Realizzazione del Personaggio
Esplorazione degli ambienti
Esplorazione e conoscenza degli altri personaggi della scuola
In ogni ambiente ci si ferma ad osservare e verbalizzare quello che si vede poi si
invitano i bambini a spiegare l’uso dei vari oggetti che si trovano nell’ambiente
esplorato
 Espressione grafica e completamento di qualche scheda


Metodologia
Dalla conversazione per accogliere le conoscenze dei bambini; a giochi di gruppo per
favorire la conoscenza e la socializzazione; alle attività grafico-pittoriche per poi astrarre e
per
dare
forma
ed
espressione
alle
esperienze
vissute.
In particolare:






Presentazioni del personaggio guida
Racconti
Conversazioni
Filastrocche
Giochi
Canti per favorire l’integrazione di ogni bambino.
SOLUZIONI ORGANIZZATIVE:
Persone coinvolte: Tutti i bambini, le insegnanti
Spazi : interni ed esterni
Tempi: settembre e ottobre
MODALITÀ DI VERIFICA
3 anni


I bambini salutino in modo sereno i genitori;
I bambini conoscano le regole della scuola.
4 anni:
10



I bambini conoscano le regole della scuola;
I bambini raccontino alcune esperienze;
I bambini sappiano orientarsi nello spazio-scuola.
5 anni:




I bambini conoscano le regole della scuola;
I bambini raccontino alcune esperienze;
I bambini sappiano orientarsi nello spazio-scuola.;
I bambini raggiungano l’autonomia nelle azioni di routine
11
A) ALLA SCOPERTA DELL’AUTUNNO
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
Far conoscere ai bambini le peculiarità dell’Autunno e far loro comprendere il carattere
ciclico della natura
Obiettivi specifici di apprendimento
Campi
esperienza
Il sé e l’altro
di 3 anni
Il
corpo
movimento
in
4/5 anni
1. Individuare i cambiamenti
dell’ambiente
2. Vivere
l’ambiente
scolastico in modo positivo
Linguaggi,
creatività,
espressione
I discorsi e le
parole
1. Riflettere,
discutere
e
confrontarsi con gli adulti e
con altri bambini
2. Vivere
l’ambiente
scolastico in modo positivo
3. Lavorare
in
modo
costruttivo
e creativo
in
gruppo
1. Raggiungere una buona Valutare il rischio e coordinarsi
autonomia personale
con gli altri bambini
2. Provare
piacere
nel
movimento
3. Conoscere
il
cambiamento della stagione
1. Esplorare e utilizzare con
1. Esplorare e utilizzare con
creatività i
materiali
creatività i materiali autunnali
autunnali
2. Esprimersi attraverso il
2. Esprimersi attraverso il
disegno, la pittura e attività
disegno la pittura e attività
manipolative
manipolative
3. Conoscere e utilizzare
varie tecniche espressive
1. Comunicare
agli
altri
1. Comunicare
agli
altri
domande, pensieri
ed
domande,pensieri
ed
emozioni
emozioni
2. Memorizzare
canzoni,
2. Ascoltare, comprendere e
poesie e filastrocche
inventare narrazioni
3. Comprendere
e
12
La conoscenza
del mondo
1. Osservare, analizzare e
conoscere aspetti tipici della
stagione autunnale
2. Cogliere le trasformazioni
naturali
sperimentare il
linguaggio
poetico
4. Memorizzare
canzoni,
poesie e filastrocche
1. Osservare, analizzare e
conoscere aspetti tipici della
stagione autunnale
2. Cogliere le trasformazioni
naturali
3. Sapersi
orientare
nell’organizzazione
cronologica della giornata
4. Formulare riflessioni e
ipotesi corrette sul futuro
prossimo
Ruolo dell’insegnante
Propone, racconta, stimola, predispone il materiale, osserva e interviene dove necessita.
Percorso Didattico – Esperienze – Attività
I bambini verranno coinvolti con la presentazione di un albero che sarà il personaggio
guida per le varie stagioni.
Stimolo iniziale:
Dopo il periodo dell’accoglienza l’autunno offre ai bambini i primi fondamentali stimoli alla
riflessione e all’attività in sezione. I lavoretti, i giochi, le letture, le canzoncine ecc., li
aiuteranno a trasformare le osservazioni e le riflessioni in apprendimenti e competenzeAttività. Letture a tema illustrazione e riproduzione grafica, conversazioni guidate,
costruzione di manufatti artistici giochi, motori e di simulazione, giochi di gruppo, lettura e
memorizzazione di filastrocche, canzoni e uscite didattiche.







Utilizzo dei colori primari
Festa dei nonni
L’albero e le sue trasformazioni
La frutta autunnale
Gli animali in letargo
La nebbia, la pioggia e il ciclo dell’acqua
―La storia di un albero‖
METODOLOGIA:
I bambini partendo dalla osservazione degli alberi in cortile, delle immagini, delle foglie,
della frutta autunnale effettuano previsioni, ipotesi, passando poi alla sperimentazione e
successivamente alla simbolizzazione del vissuto attraverso attività manipolative e
grafico – pittoriche.
SOLUZIONI ORGANIZZATIVE:
Persone coinvolte: tutti i bambini e le insegnanti
Spazi: ambiente esterno, giardino, aule, salone centrale
13
Tempi: dalla seconda settimana di ottobre a dicembre
Materiali: racconti, cartelloni, CD dei canti, carta bianca e colorata, cartelloni e fogli da
pacco, colori di vari tipi, forbici, riviste,colla, farina, sale… quaderno operativo
MODALITÀ DI VERIFICA
3 anni:


I bambini denominino e riconoscano il cambiamento climatico.
I bambini accettino e provino ad assaggiare la frutta autunnale.
4 anni:
I bambini denominino e riconoscano il cambiamento climatico.
I bambini accettino e provino ad assaggiare la frutta autunnale.
I bambini utilizzino varie forme di espressione verbale e non per descrivere il
cambiamento stagionale.



5 anni:
I bambini denominino e riconoscano il cambiamento climatico.
I bambini accettino e provino ad assaggiare la frutta autunnale.
I bambini utilizzino varie forme di espressione verbale e non per descrivere il
cambiamento stagionale.
 I bambini riescano a lavorare in modo costruttivo e creativo in gruppo.



L’insegnante osserva l’attenzione e il coinvolgimento dei bambini, l’espressione linguistica
durante
la
conversazione
e
la
spiegazione
dei
propri
disegni.
Valuta
quanto
i
bambini
apprendono
e
riproducono.
Documenta attraverso la stesura del progetto, la raccolta degli elaborati, la realizzazione di
cartelloni e di foto.
B)“ALLA SCOPERTA DELL’INVERNO”
Motivazione
Per i bambini è importante non interrompere il contatto con l’ambiente durante l’inverno
perché è in questo periodo dell’anno che è possibile osservare un elemento naturale che
loro amano particolarmente: la neve.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze (3-4-5 anni)
Scoprire il fascino della natura nella stagione invernale attraverso la conoscenza dei suoi
elementi caratteristici.
Obiettivi di apprendimento (3-4-5 anni)
Campi di esperienza
Il sé e l’altro
3/4/5 anni
1. Vivere l’ambiente scolastico in modo positivo
2. Lavorare in modo costruttivo e creativo in
gruppo
14
3. Seguire regole ed assumersi responsabilità
Il corpo in movimento
Affinare la coordinazione oculo-manuale e generale
Linguaggi, creatività,espressione
1. Rappresentare con diverse tecniche aspetti
tipici della stagione invernale
2. Conoscere e denominare la frutta invernale e i
suoi benefici
3. Conoscere
il
processo
di
trasformazione dell’acqua in ghiaccio
I discorsi e le parole
1. Dialogare, discutere e chiedere spiegazioni
2. Ascoltare e comprendere le narrazioni
La conoscenza del mondo
1. Osservare, analizzare e conoscere aspetti
tipici della stagione invernale
2. Cogliere le trasformazioni naturali
3. Conoscere le caratteristiche degli animali che
vivono nei paesi freddi
Ruolo dell’insegnante
Propone, racconta, stimola, predispone il materiale, osserva e interviene dove necessita.
Percorso Didattico – Esperienze – Attività
Letture a tema illustrazione e riproduzione grafica, conversazioni guidate, costruzione di
manufatti artistici giochi, motori e di simulazione, giochi di gruppo, lettura e
memorizzazione di filastrocche, canzoni e uscite didattiche.






La filastrocca dei mesi
Il Carnevale e i suoi colori
La frutta invernale
Gli animali che vivono al freddo
La neve
Indumenti invernali
METODOLOGIA:
Dalla osservazione e dallo sperimentare l’ambiente, alla conversazione e alla raccolta
delle osservazioni dei bambini con uti-lizzo di giochi di gruppo per scoprire gli elementi
considerati. Attraverso le azioni della giornata, i bambini consolideranno la conoscenza dei
contenuti proposti. Rappresentazione delle esperienze vissute attraverso attività graficopittoriche.
Soluzioni organizzative
Persone coinvolte: i bambini e le insegnanti
Tempi: dalla seconda settimana di gennaio fino a metà marzo
Spazi: sezioni, salone centrale, laboratorio
Documentazione: foto, disegni, cartelloni …
Materiali: l’acqua, acqua ghiacciata ecc immagini, colori, carta da disegno, quaderno
operativo, colla forbici, cartoncini colorati ecc….
MODALITÀ DI VERIFICA
3 anni:
15
I bambini riconoscano alcune caratteristiche della stagione invernale;
I bambini acquisiscano le regole dell’igiene personale e l’autonomia nell’indossare
la giacca e il berretto;


4 anni:
I bambini riconoscano alcune caratteristiche della stagione invernale;
I bambini raccontino alcune esperienze;
I bambini abbiano una maggiore consapevolezza del proprio corpo e lo sappiano
rappresentare: arti collocati nel cor-po;
 I bambini intuiscano la successione di un evento e associno le cause agli effetti;
 I bambini amplino il loro vocabolario.
 I bambini sappiano esporre delle ipotesi;



5 anni:
I bambini riconoscano alcune caratteristiche della stagione invernale;
I bambini raccontino alcune esperienze;
I bambini abbiano una maggiore consapevolezza del proprio corpo e lo sappiano
rappresentare: arti collocati nel cor-po;
 I bambini intuiscano la successione di un evento e associno le cause agli effetti;
 I bambini amplino il loro vocabolario.
 I bambini sappiano esporre delle ipotesi;
 I bambini affinino la coordinazione oculo-manuale



Si osserva il comportamento, gli elaborati e l’apprendimento di nuovi vocaboli..
C) “ALLA SCOPERTA DELLA PRIMAVERA”
Motivazione
L’arrivo della Primavera è per i bambini un momento magico. Tutto esplode di vita e i
bambini avvertono questa grande energia che emana la natura e sentono il bisogno di
uscire all’aperto per entrare a stretto contatto con essa.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
Far riflettere i bambini sulla rinascita della natura attraverso l’osservazione delle piante e
degli animali che popolano e colorano i prati e li animano e fanno divertire i bambini.
Obiettivi specifici di apprendimento
3/4/5 anni
1. Lavorare in modo costruttivo e creativo in gruppo
Il sé e l’altro
2. Ascoltare gli altri e dare spiegazioni del proprio
comportamento e del proprio punto di vista
La conoscenza del mondo
1. Scoprire il risveglio della natura e degli animali
16
I discorsi e le parole
Linguaggi,
espressione
creatività,
Il corpo e il movimento
2. Cogliere le trasformazioni naturali ecc
1. Verbalizzare esperienze ed emozioni
2. Ascoltare e comprendere e sperimentare il linguaggio
poetico
1. Esplorare ed utilizzare con creatività i materiali tipici
della primavera
2. Rappresentare con diverse tecniche aspetti tipici
della primavera
3. Riprodurre graficamente paesaggi, animali e piante
osservati
1. Affinare la coordinazione motoria globale
2. Coordinarsi in giochi individuali e di gruppo
nell’ambiente interno e quello esterno
Ruolo dell’insegnante
Propongono dei racconti, l’osservazione degli alberi, dispongono il materiale per i vari
lavori, personali e di gruppo, aiutano i bambini in difficoltà.
Percorso Didattico – Esperienze – Attività
Letture a tema illustrazione e riproduzione grafica, conversazioni guidate, costruzione di
manufatti artistici giochi, motori e di simulazione, giochi di gruppo, lettura e
memorizzazione di filastrocche, canzoni e uscite didattiche.







Risveglio della natura
Il vasetto per le primule
I tulipani
Fiorellini colorati
Alberelli di primavera
Quadretti di primavera
La coccinella porta felicità
METODOLOGIA:
Dalla osservazione e dallo sperimentare l’ambiente naturale alla conversazione e alla
raccolta delle osservazioni dei bambini; con utilizzo di giochi di gruppo, mimi, danze e
filastrocche . Rappresentazione delle esperienze vissute attraverso attività grafi-co –
pittoriche e verbali.
SOLUZIONI ORGANIZZATIVE:
Persone coinvolte: tutti i bambini, le insegnanti.
Spazi: sezioni, laboratorio, cortile uscite didattiche.
Tempi: metà di marzo e aprile.
Documentazione: raccolta degli elaborati e delle foto.
Materiali: libri, frutta, fiori , immagini, cartelloni, carta e cartoncini colorati, materiale di
recupero e altri materiali vari, colori di ogni tipo, forbici, colla, sabbia, sassolini.
VERIFICA
17
3 anni:




I bambini conoscano e denominino i cambiamenti stagionali;
I bambini accettino di trasformarsi attraverso il gioco simbolico;
I bambini sappiano riordinare una sequenza e raccontare ciò che vedono raffigurato;
I bambini sappiano utilizzare la loro creatività per produrre oggetti.
4 anni:





I bambini conoscano e denominino i cambiamenti stagionali;
I bambini accettino di trasformarsi attraverso il gioco simbolico;
I bambini sappiano riordinare una sequenza e raccontare ciò che vedono raffigurato;
I bambini sappiano utilizzare la loro creatività per produrre oggetti;
I bambini conoscano e rispettino la natura.
5 anni:






I bambini conoscano e denominino i cambiamenti stagionali;
I bambini accettino di trasformarsi attraverso il gioco simbolico;
I bambini sappiano riordinare una sequenza e raccontare ciò che vedono raffigurato;
I bambini sappiano utilizzare la loro creatività per produrre oggetti;
I bambini conoscano e rispettino la natura;
I bambini sappiano rappresentare ciò che si osserva.
Si verifica il coinvolgimento dei bambini, il loro interesse, i manufatti realizzati, i disegni e
la loro espressione verbale se si è arricchita di nuovi vocaboli.
D)“ALLA SCOPERTA DELL’ESTATE”
Motivazione
Arriva l’estate che porta con sé la luce piena e il calore del sole, il profumo del mare e il
canto delle cicale, tutto da scoprire e sperimentare.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
Far conoscere ai bambini le caratteristiche della stagione estiva attraverso l’osservazione
e l’analisi dell’ambiente marino.
Obiettivi specifici di apprendimento
3/4/5 anni
1. Lavorare in modo costruttivo e creativo in gruppo
Il sé e l’altro
2. Dialogare, discutere e progettare confrontando ipotesi
e
procedure.
La conoscenza del mondo
1. Osservare analizzare e conoscere aspetti tipici della
stagione estiva
2. Approfondire la conoscenza del mondo vegetale e
animale
18
I discorsi e le parole
Linguaggi,
espressione
creatività,
Il corpo e il movimento
3. Cogliere le trasformazioni naturali ecc
1. Verbalizzare esperienze ed emozioni
2. Ascoltare, comprendere e sperimentare il linguaggio
poetico
1. Esplorare ed utilizzare con creatività i materiali tipici
dell’estate
2. Rappresentare con diverse tecniche aspetti tipici
dell’estate
3. Riprodurre graficamente paesaggi, animali e piante
osservati dal vero
1. Esplorare, vivere e percorrere lo spazio
2. Coordinarsi in giochi individuali e di gruppo
nell’ambiente interno e quello esterno
Ruolo delle insegnanti
Propongono dei racconti, l’osservazione degli alberi, dispongono il materiale per i vari
lavori, personali e di gruppo, aiutano i bambini in difficoltà.
Percorso Didattico-esperienze-attività
Letture a tema, conversazioni guidate, illustrazione e riproduzione grafica, costruzione di
manufatti artistici, giochi motori ecc




Festa della mamma
Il mare e gli animali marini
Costruzione di un piccolo acquario
Festa di fine anno
METODOLOGIA
Dalla osservazione e dallo sperimentare l’ambiente naturale alla conversazione e alla
raccolta delle osservazioni dei bambini; con utilizzo di giochi di gruppo, mimi, danze e
filastrocche . Rappresentazione delle esperienze vissute attraverso attività grafico –
pittoriche e verbali.
SOLUZIONI ORGANIZZATIVE
Persone coinvolte: tutti i bambini, le insegnanti.
Tempi: mese di maggio.
Spazi: sezioni, laboratorio, cortile uscite didattiche.
Materiali: libri, frutta, fiori , immagini, cartelloni, carta e cartoncini colorati, materiale di
recupero e altri materiali vari, colori di ogni tipo, forbici, colla, sabbia, sassolini.
Documentazione: raccolta degli elaborati e delle foto.
VERIFICA
3 anni:

I bambini conoscano e denominino i cambiamenti stagionali;
19



I bambini accettino di trasformarsi attraverso il gioco simbolico;
I bambini sappiano riordinare una sequenza e raccontare ciò che vedono raffigurato;
I bambini sappiano utilizzare la loro creatività per produrre oggetti.
4 anni:





I bambini conoscano e denominino i cambiamenti stagionali;
I bambini accettino di trasformarsi attraverso il gioco simbolico;
I bambini sappiano riordinare una sequenza e raccontare ciò che vedono raffigurato;
I bambini sappiano utilizzare la loro creatività per produrre oggetti;
I bambini conoscano e rispettino la natura.
5 anni:






I bambini conoscano e denominino i cambiamenti stagionali;
I bambini accettino di trasformarsi attraverso il gioco simbolico;
I bambini sappiano riordinare una sequenza e raccontare ciò che vedono raffigurato;
I bambini sappiano utilizzare la loro creatività per produrre oggetti;
I bambini conoscano e rispettino la natura;
I bambini sappiano rappresentare ciò che si osserva.
Si verifica il coinvolgimento dei bambini, il loro interesse, i manufatti realizzati, i disegni e
la loro espressione verbale se si è arricchita di nuovi vocaboli.
20
Questa unità didattica è un progetto che si estrinseca attraverso spunti creativi trasversali
che si collocano all'interno dell'attività scolastica annuale globale. Le occasioni di festa
prese in considerazione sono: la festa dei nonni, Halloween, il Natale, il Carnevale, le
feste in famiglia ( il papà, la mamma e i compleanni), la Pasqua, la festa di fine anno
scolastico. Le feste diventano occasioni per condividere esperienze di gioia, di serenità,
di solidarietà, di collaborazione, di divertimento tra i bambini, e tra bambini e adulti,
servono per neutralizzare i messaggi negativi che giungono ai bambini anche attraverso i
mezzi di comunicazione di massa e soprattutto per conoscere i simboli e i valori legati alle
tradizioni del proprio paese.
Traguardi di sviluppo delle competenze
Vivere in modo sereno la preparazione e l'evento festa. Rafforzare sentimenti e
conoscenze multiculturali. Conoscere le tradizioni.
Obiettivi specifici d'apprendimento
3,4, 5 anni
Il sé e l'altro
•
Lavorare in gruppo e interagire con
esso;
•
Conoscere le usanze legate alle
feste.
Il corpo e il movimento
•
Rappresentare lo schema corporeo
in modo completo e strutturato;
•
Maturare competenze di motricità
fine e globale.
I discorsi e le parole
•
Comprendere
e
rielaborare
verbalmente racconti legati alle feste;
•
Memorizzare
canti,
poesie
filastrocche a tema con le feste.
21
e
Linguaggi, creatività, espressione
La conoscenza del mondo
•
Disegni;
•
Drammatizzazioni;
•
Canti.
•
Ricordare e ricostruire attraverso
diverse forme di documentazione ciò che si
è visto, fatto, sentito e scoprire che il ricordo
e
la
ricostruzione
possono
anche
differenziarsi
Ruolo delle insegnanti
Propongono dei racconti, l’osservazione dell'ambiente, dispongono il materiale per i vari
lavori, personali e di gruppo, aiutano i bambini in difficoltà.
Percorso Didattico-esperienze-attività
Letture a tema, giochi di ruolo;gioco simbolico; conversazioni guidate sul tema delle
feste,percorsi motori, danze e movimenti rispettando ritmi musicali; giochi motori con
regole,riproduzioni grafico-pittoriche; drammatizzazioni di fiabe e storie di vita quotidiana;
canti, poesie e filastrocche;realizzazione di inviti, cartoncini augurali, oggetti e doni con
materiale di recupero, addobbi e decorazioni.
METODOLOGIA
Partendo dalla festa del momento, attraverso racconti, l'osservazione, i vissuti personali,
canti, drammatizzazioni, le insegnanti, insieme agli alunni scopriranno gli aspetti salienti, i
sentimenti e le emozioni ad essa collegati.
SOLUZIONI ORGANIZZATIVE
Persone coinvolte: tutti i bambini, le insegnanti.
Tempi: l'intero anno scolastico
Spazi:sezioni, laboratorio, cortile,uscite didattiche.
Materiali:libri, immagini, cartelloni, carta e cartoncini colorati, materiale di recupero e altri
materiali vari, colori di ogni tipo, forbici, colla, sabbia, sassolini,etc.
Documentazione:raccolta degli elaborati e delle foto, drammatizzazioni,video.
VERIFICA
Per ogni bambino si valuterà il coinvolgimento, la partecipazione e il gradimento alle
attività proposte.
22
Progetto trasversale di tutti plessi di Scuola d’Infanzia dell’I.C. Mangone- Grimaldi
“Solo un bambino può fare del mondo un posto migliore!”
MOTIVAZIONE:
L’idea fondante del progetto nasce dall’esigenza di sviluppare fin dalla prima infanzia
processi sempre più ampi di attenzione e responsabilizzazione nei confronti dell’ambiente.
E’ infatti fondamentale far comprendere precocemente gli effetti che i nostri stili di vita
producono sull’ambiente in modo da intervenire positivamente sulla formazione ed
interiorizzazione di micro e macro comportamenti adeguati. Il progetto si propone quindi di
porre le basi per la promozione, da maturare nel corso degli anni, di un comportamento
critico e propositivo verso il proprio contesto ambientale. Lo sviluppo della capacità di
osservazione dell’ambiente e degli elementi naturali consente di sviluppare anche le basi
per la formazione di un metodo scientifico in quanto i bambini vengono abituati a riflettere
e formulare semplici ipotesi relative alle esperienze vissute. Il personaggio mediatore è
Paperotto che, prendendo spunto dalla storia introduttiva, condurrà i bambini, attraverso
23
storie, giochi e varie attività a scoprire alcuni elementi naturali e a riflettere sull’importanza
di salvaguardare l’ambiente. Il progetto si articola in 3 unità di apprendimento:
1)Paperotto e l’acqua,
2)Paperotto e l’aria,
3)Paperotto e la terra.
OBIETTIVI:
–
sviluppare la capacità di osservare l’elemento acqua,
–
sviluppare la capacità di osservare l’elemento aria,
–
sviluppare la capacità di osservare l’ambiente circostante,
–
comprende e rispettare regole quotidiane di educazione ambientale,
–
promuovere un atteggiamento positivo nei confronti dell'ambiente naturale,
–
rafforzare il senso di appartenenza verso l'ambiente naturale in cui si vive,
–
scoprire la raccolta differenziata ed il riciclaggio dei materiali,
–
conoscere il potenziale ludico-creativo dei materiali di riciclo,
–
esprimere la creatività con materiali diversi;
–
avviare la capacità di comprendere la relazione causa-effetto,
–
sviluppare la capacità di osservare e descrivere gli effetti dell’inquinamento.
TRAGUARDI DI COMPETENZA:
–
Fa proprie le semplici regole di educazione ambientale.
–
Esplora l'ambiente naturale con sistematicità.
–
Formula semplici ipotesi e prevede i risultati di esperimenti.
ATTIVITA':
–
Partecipare all'ascolto di racconti – filastrocche – canzoni;
–
scoprire attraverso giochi di esperienze le caratteristiche dell'acqua, dell'aria, della
terra;
–
rielaborazioni grafiche delle esperienze;
–
visione di documentari sugli ambienti inquinati;
24
–
realizzazione di un libro gigante sui comportamenti salva-ambiente (ogni sezione
svilupperà una pagina del libro).
–
creazione di oggetti con materiali di riciclo per mostra di fine anno.
METODOLOGIA: Attraverso la riflessione, il gioco, gli esperimenti, la visione di
documentari, racconti, i bambini saranno guidati, in modo semplice, alla scoperta
dell'ambiente e del suo rispetto. La creazione di oggetti con il materiale da recupero e del
libro gigante documenterà il percorso svolto.
MATERIALE: Acqua, terra, sabbia, bacinelle e contenitori di varia forma e dimensione,
carta di vario tipo, cartone, colori a tempera, acquerelli, colori a matita e a cera, colla,
materiale da recupero.
SPAZI: Le attività vengono realizzate nella sezione, nel salone, nel giardino, durante le
uscite didattiche.
VERIFICA. La verifica si basa sull’osservazione degli elaborati e sull’osservazione in
itinere dei comportamenti e dei cambiamenti messi in atto dai bambini. La verifica viene
condotta attraverso l’osservazione occasionale e sistematica dei bambini e dei loro
elaborati.
DOCUMENTAZIONE La documentazione avviene attraverso la raccolta degli elaborati
dei bambini e la documentazione fotografica.
DESTINATARI: tutti i bambini della scuola dell'infanzia dell'Istituto Comprensivo
Mangone – Grimaldi
25
PRIMA UNITA’ DI APPRENDIMENTO
Periodo: gennaio – febbraio
La prima unità di apprendimento sarà sviluppata dalle insegnanti di sezione valorizzando
contenuti educativi e didattici della storia introduttiva. Ogni insegnante farà esperimenti,
lavori, giochi sull’argomento e li riporterà sul diario di bordo.
STORIA INTRODUTTIVA:
Mamma papera sta covando un grosso uovo da diversi giorni e non vede l’ora di vedere il
suo papero. Finalmente sente un rumore contro il guscio dell’uovo: TIC TIC TIC fa il
papero con il suo piccolo becco cercando di fare un buco nel guscio. Mamma papera è
emozionata e lo aiuta ad allargare il foro. - Qua Qua - fa papero rompendo il guscio ed
uscendo fuori. E’ tutto bagnato e la mamma con tanto amore lo aiuta ad asciugarsi. - Ciao
piccolo Paperotto!- gli dice. - Ciao mammina!- dice Paperotto dandole un grosso bacione.
Paperotto è un papero molto curioso e non vede l’ora di esplorare il mondo che lo circonda.
Mamma papera deve correre parecchio per riuscire a stargli dietro perchè Paperotto è
davvero instancabile. Vuole vedere subito l’acqua e vuole imparare a nuotare così la
mamma lo accontenta e lo porta al fiume. Ci sono tanti piccoli che stanno imparando a
nuotare con le loro mamme e Paperotto li osserva con attenzione per imparare poi prende
la rincorsa e fa un bel tuffo... SPLASH ! L’acqua gli piace tantissimo, è trasparente, lo fa
galleggiare, lo rinfresca, la può schizzare dappertutto, e poi nuotare è troppo divertente.
Ma ad un certo punto, nuotando, Paperotto si accorge di essere diventato tutto rosso. Mammaaaaaa, vieni a vedere cosa è successo - grida spaventato. La mamma accorre e si
accorge che Paperotto è finito in una macchia di vernice. Lo aiuta a tornare a riva e con
tanta pazienza gli pulisce le piume. - Cosa mi è successo?- chiede Paperotto. - Ti avevo
detto di non allontanarti troppo, lungo il fiume purtroppo degli uomini rovesciano sostanze
pericolose e tossiche nell’acqua, devi imparare a riconoscerle e a starci lontano.- - Ma
come è possibile che gli uomini facciano una cosa così brutta?- chiede Paperotto
incredulo. - Purtroppo è possibile, molti uomini stanno rovinando l’ambiente in cui vivono e
inquinano l’acqua. Non hanno ancora capito che senza acqua non si può vivere, come
farebbero senza acqua per bere, per innaffiare e far crescere le piante, per lavarsi ?spiega la mamma con un tono davvero preoccupato. - Sono sicuro che gli uomini
cambieranno e diventeranno migliori, ma bisogna avvisare subito di questo fatto terribile i
bambini, vedrai mamma loro ci aiuteranno a salvare l’acqua!- dice Paperotto con
26
SECONDA UNITA’ DI APPRENDIMENTO
Periodo: marzo – aprile
STORIA INTRODUTTIVA:
- Mamma hai visto come sono stati bravi i miei amici bambini? Hanno imparato tante cose
importanti sull’acqua e hanno avuto delle idee bellissime su come mantenerla sempre
pulita!- dice Paperotto contento. - Certo, sono stati davvero bravi!- conferma la mamma .
Paperotto saltella per tutta l’aia ma all’improvviso comincia a tossire. - Mamma guarda
cosa succede! Ci sono delle nuvole nere nell’aria e non riesco a respirare !- esclama il
piccolo. - Meglio rientrare piccolo, dalla fabbrica sta uscendo del fumo che è meglio non
respirare perchè è dannoso per la salute.- dice la mamma. - Non capisco, prima l’acqua,
adesso anche l’aria è inquinata? Ma gli uomini hanno perso la ragione?- chiede Paperotto
preoccupato. - Purtroppo in certi casi sembra proprio che sia così, come se l’aria non
fosse importante... - aggiunge la mamma tristemente. - Allora dobbiamo chiedere ancora
aiuto ai nostri amici bambini, vedrai loro ci ascolteranno - propone Paperotto. Bambini
volete aiutare Paperotto?
TERZA UNITA’ DI APPRENDIMENTO
Periodo: maggio-giugno
STORIA INTRODUTTIVA: - Mamma hai visto come sono stati bravi i miei amici
bambini? hanno capito che l’aria è un altro elemento indispensabile per la vita e per
questo va rispettata e mantenuta pulita. Sono certo che non lo dimenticheranno mai ! dice Paperotto felice. - Certo, sono davvero bravi, anch’io sono sicura che ci aiuteranno
sempre a mantenere pulite l’acqua e l’aria.- dice mamma papera. Paperotto corre contento
nel prato rincorrendo le sue amiche farfalle quando ad un tratto si mette a piangere. - Ahi !
27
Povero me, mi sono ferito una zampetta.- dice chiamando la sua mamma. La mamma
corre e si accorge che qualcuno ha lasciato delle lattine taglienti sul prato che hanno ferito
il piccolo papero. - Ma cosa sta succedendo al nostro prato? Guarda com’è sporco ! Ci
sono rifiuti dappertutto! - esclama Paperotto mentre la mamma gli disinfetta la ferita. - Hai
proprio ragione Paperotto, le persone non hanno capito che anche la terra è un bene
prezioso. L’ambiente in cui viviamo deve essere conservato pulito, non può diventare una
montagna di immondizie. Le persone non hanno ancora capito che ci sono i contenitori di
rifiuti e che non si possono gettare dappertutto. - gli spiega mamma papera. - Ma allora
dobbiamo dirlo anche ai bambini, è un’altra cosa importante che devono sapere!- dice
Paperotto. Bambini vogliamo aiutare Paperotto a mantenere pulito l’ambiente che ci
circonda?. I bambini rispondono a gran voce -SIIIIIIIII—
La festa finale di anno scolastico sarà una rappresentazione del percorso svolto e
vedrà la conclusione del libro gigante sull’ambiente. Inoltre Paperotto consegnerà
ad ogni bambino la medaglia speciale e il diploma per conferire ad ognuno il titolo
di “bambino salva-ambiente”.
28
LABORATORIO DI PREGRAFISMO, PRELETTURA E PRECALCOLO
Per tutti i bambini di 5 anni dell’I.C Mangone-Grimaldi
PREMESSA
Quando a tre anni i bambini giungono alla scuola dell’infanzia, portano con sé un bagaglio
già ricco di esperienze e di competenze linguistiche che derivano dalla famiglia e dal
contesto nel quale hanno vissuto fino a quel momento. I bambini utilizzano molti linguaggi,
ma quello verbale è un mezzo codificato e condiviso per comunicare con una realtà ben
più allargata della famiglia. Attraverso il linguaggio raccontano, dialogano, imparano il
pensiero logico, approfondiscono le esperienze, esternano il proprio punto di vista,
ecc. Il codice linguistico, pertanto, deve essere ampliato estendendo il vocabolario,le
competenze grammaticali, la capacità di conversazione (ascoltare, partecipare, rielaborare,
integrare, ecc.), il pensiero logico.
Finalità principale della scuola dell’infanzia è quello di promuovere in tutti i bambini la
padronanza della lingua italiana, di favorire le interazioni spontanee con la lingua
scritta tenendo sempre in debito conto delle potenzialità individuali e della
provenienza di ogni bambino.
È in questo contesto che si inserisce il progetto per l’acquisizione delle competenze
relative alla pre-lettura, pre-scrittura e pre-calcolo.
È importante per il bambino arrivare alla scuola primaria con un bagaglio di competenze
che lo faciliteranno all’acquisizione della lingua scritta, ma soprattutto arrivarci con la
capacità di padroneggiare e ―giocare‖ con le parole e i numeri e di avere un’apertura
mentale e una predisposizione tale da affrontare la lingua e il linguaggio come stimolo
ludico e in maniera serena.
L’obiettivo principale del progetto è quello di permettere al bambino di organizzare le
competenze relative alla conoscenza, identificazione e differenziazione dei segni grafici
(sia a livello di grafema che di fonema) soprattutto attraverso giochi linguistici sia a livello
orale che grafico.
Le attività di routine riguardanti il calendario, il tempo, le regole, gli incarichi, ripetute
giornalmente e con modalità varie e a difficoltà graduale, avvia lo sviluppo delle
competenze di pre-lettura, pre-scrittura e pre-calcolo, dedicando giornalmente un
tempoconsiderevole (mezz’ora la prima parte della mattina e mezz’ora verso fine mattinata,
prima del pranzo) all’analisi, all’elaborazione, al gioco, alla conversazione sui vari elementi,
prendendoli e sviluppandoli da vari punti di vista.
IL SEGNO GRAFICO
FINALITA’ EDUCATIVE TRASVERSALI DI CITTADINANZA
Le finalità di questa esperienza sono :
far raggiungere al bambino e a tutto il gruppo di appartenenza alla formulazione di
un linguaggio comune e condivisibile;
stimolarlo, attraverso l’aiuto e la partecipazione dei compagni, a prendere fiducia
29
nelle proprie capacità e ad esprimere le proprie opinioni;
creare un gruppo di lavoro e sostegno anche a chi ha maggiori difficoltà
linguistiche ;
incrementare la sicurezza del fare, del saper fare e della ricerca costante,
motivando l’attenzione e la concentrazione in un clima di rispetto e interesse per le
proposte di tutti;
trasmettere la consapevolezza di poter operare senza paura di sbagliare attraverso
tentativi ed errori.
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
avviare il bambino alla conoscenza e alla ―manipolazione‖dei saperi
acquisire i prerequisiti propedeutici per l’apprendimento della lettura, scrittura,
calcolo, attraverso attività di routine
OBIETTIVI FORMATIVI
distinguere i suoni dai rumori, definirli e riprodurli;
apprendere filastrocche, conte e scioglilingua;
inventare conte, filastrocche, scioglilingua, semplici rime
distinguere il disegno dalla scrittura
distinguere i numeri dalle lettere
essere in grado di fare confronti
avere una percezione visuo-motoria
visualizzare figura e sfondo
collocare elementi in spazi grafici definiti
completare un tracciato (grosso motorio, fine motorio, grafico)
riprodurre a livello motorio, plastico e grafico forme, segni, simboli, grafemi, brevi
parole rispettando i limiti dello spazio
rispettare le direzioni della scrittura e lettura
organizzare lo spazio nel foglio
coordinare la motricità fine
CONTENUTI
ascolto, analisi, rielaborazione di testi narrati o letti;
lettura d’immagini
discriminare inizio e fine delle parole, filastrocche, canzoncine, conte, rime;
discriminazione della lunghezza delle parole, confronto, analisi e trasformazione dei
vari elementi;
METODOLOGIA
L’attività è svolta in gruppo in momenti definiti della giornata
Verrà sottolineata l’importanza dell’analisi uditiva, dell’attenzione, della partecipazione,
della rielaborazione da parte dei bambini dando la possibilità a tutti di intervenire secondo
le proprie modalità e capacità.
Saranno proposte attività di tipo ludico, giochi e canzoncine con suoni e versi di
animali,attività coinvolgenti e stimolanti che possono essere così sintetizzate:
30
riconoscimento della sillaba iniziale;
lunghezza della parola – la scansione sillabica delle parole;
percezione delle parole in rima;
riconoscimento del fonema iniziale e finale;
manipolazioni dei suoni nelle parole ( aggiungere – togliere – cambiare una
lettera);
produzione di frasi a struttura grammaticale complessa (conte,filastrocche
scioglilingua);
attività di pregrafismo;
confronti sulla lunghezza delle parole;
contare le lettere nelle parole e confrontarle tra loro;
cercare le lettere/numeri uguali;
VERIFICHE
In itinere, attraverso osservazioni sistematiche e confronti
31
Percorso di educazione emotiva
SEZIONE ARANCIONE –PLESSO DI PIANO LAGO
INSEGNANTI: DANIELA MALETTA E SABRINA PEZZULLI
Premessa
Troppo spesso nel mondo ci troviamo a vedere trascurati gli aspetti emotivi del processo di
sviluppo del bambino a tutto vantaggio di quelli puramente cognitivi.
La nostra esperienza ci ha portato a verificare in tante situazioni di apprendimento, la
stretta osmosi esistente tra la componente affettiva e quella cognitiva.
Il ruolo che ha l’adulto nello sviluppo affettivo di un bambino è determinante. Il suo
atteggiamento, le sue aspettative, le sue parole (anche quelle non dichiarate
apertamente), la fiducia che ripone nelle capacità del bambino, possono avere un gran
peso nella crescita, sostenendo o impedendo, facilitando o ostacolando qualsiasi azione
conoscitiva.
L'educazione affettiva, quindi, deve occupare nella scuola un ruolo fondamentale,
avviando il bambino ad una più profonda, positiva conoscenza di sé, delle sue potenzialità,
delle sue fragilità e ad instaurare rapporti gratificanti con gli altri basati sulla collaborazione,
il rispetto, il dialogo. L’azione didattica si soffermerà in particolar modo su ciò che il
bambino prova in una precisa circostanza, per aiutarlo ad analizzare le diverse emozioni e
sensazioni percepite fisicamente e dar loro un nome. Dare un nome a ciò che sta
avvenendo in lui lo aiuterà poi, non solo a conoscere le emozioni ma a riconoscerle
successivamente, in sé stesso e negli altri, in un allenamento che durerà tutta la vita.
32
Lo scenario della scuola è teatro ideale perché il bambino possa vivere e consolidare la
sua affettività, offrendogli la possibilità di mettersi in gioco, per la prima volta, in un
ambiente diverso da quello familiare.
FINALITA’
Favorire la competenza emotiva dei bambini per abituarli a decentrarsi, riconoscendo le
―ragioni‖ dell’altro .
TRAGUARDI DI COMPETENZA
- Offrire ai bambini la possibilità di sentire, riconoscere, esprimere ed elaborare le
emozioni.
- Rendere protagonista il bambino della sua storia attraverso il racconto
- Favorire ―la cura‖ della relazione
- Conoscere e discriminare le emozioni fondamentali.
- Esprimere il proprio stato emotivo.
- Controllare le proprie emozioni.
- Riconoscere le emozioni altrui
BISOGNI
- Affettivi: ascolto, comprensione, sicurezza e stabilità, accettazione
- Cognitivi: curiosità, scoperta, esplorazione, gioco, comunicazione
- Sociali: contatto con gli altri e relazione, partecipazione
METODOLOGIA
La realizzazione di questo percorso avverrà secondo due modalità:
- Approccio informale. Si interverrà nei momenti in cui si verificherà un episodio
particolarmente significativo dal punto di vista emotivo che coinvolgerà il singolo alunno o
il gruppo.
- Approccio formale. L’alfabetizzazione emotiva sarà oggetto di esperienze
specificamente programmate.
LABORATORI ESPLORATIVI: Suoni e colori delle emozioni
LABORATORI CREATIVI: L’uso metaforico dei materiali per esprimere emozioni
LABORATORI ESPLORATIVI: La conoscenza di forme artistiche che esprimono
emozioni
Il filo conduttore sarà la lettura del libro : “SEI FOLLETTI NEL MIO CUORE‖, che darà
una concretezza alle emozioni . Ogni alunno costruirà il proprio libro cuore.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
IL SE’ E L’ALTRO


Esprimere il proprio vissuto e i diversi stati d’animo
Sviluppare la capacità di lavorare in gruppo, di negoziare e cooperare.

Riconoscere i propri errori ed essere disponibili a modificare le opinioni.

Rispettare le regole di un gioco.
33

Rispettare le opinioni degli altri.

Favorire l'espressione con tutti i linguaggi


Esprimere e confrontare idee
Conoscere se stesso e l’altro.

Promuovere relazioni positive con l’ambiente, i coetanei e gli adulti.
IL CORPO E IL MOVIMENTO


Saper riconoscere attraverso le espressioni del viso e la postura del corpo i vari
stati d'animo
Coordinare i movimenti globali del corpo nei giochi ed imitazioni di eventi.

Sviluppare il coordinamento oculo - manuale.

Rielaborare le esperienze vissute attraverso il gioco.
IMMAGINI,SUONI,COLORI

Lavorare con gli elementi e vari materiali per sviluppare la manualità ed affinare
differenti percezioni.


Usare diverse tecniche espressive e comunicative.
Leggere e rappresentare immagini.

Incentivare l’attività fantastica.

Rielaborare le esperienze vissute attraverso le attività artistico – espressive.

Rappresentare e comunicare le emozioni utilizzando vari materiali e linguaggi.
I DISCORSI E LE PAROLE

Imparare ad argomentare e a discutere in modo costruttivo .

Saper comunicare le proprie esperienze emotive.

Leggere e commentare immagini

Confrontarsi con gli altri, mettendo a fuoco l’esistenza di più punti di vista.


Abituarsi a domandare per cercare di capire e conoscere.
Favorire l’ascolto, la comprensione, la produzione del linguaggio.
LA CONOSCENZA DEL MONDO

Osservare con curiosità ed analizzare situazioni ed eventi.

Riconoscere somiglianze e differenze.

Operare classificazioni tra oggetti.

Rielaborare un’esperienza nella successione temporale.
34
TITOLO: LA GALLINELLA ROSSA NEL NOSTRO GIARDINO
SEZIONE BLU - PLESSO DI PIANO LAGO
DOCENTI: NICOLINA CITRIGNO, ANNA MARIA VENNERI, CATERINA
CARPINO
FINALITA’

Educare i bambini alla partecipazione e all’operosità per scoprire i valori della condivisione, della solidarietà, del lavoro, per un fine comune.
OBIETTIVI






Capacità di ascoltare e comprendere il significato di narrazione;
Capacità di raccontare le esperienze vissute direttamente usando parole nuove;
Capacità di condividere con i compagni esperienze ,emozioni;
Capacità di acquisire alcuni concetti topologici;
Capacità di stabilire relazioni, di formare insiemi, di seriare;
Capacità di produrre messaggi con codici grafico-pittorici e mimico-gestuale.
TRAGUARDO PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE






Perché la gallinella rossa?
Dove vivono gli animali della fiaba, conoscere una realtà diversa, il mondo animali e
scoprire le diverse abitudini di vita (cosa mangiano, come vivono e cosa producono);
Stimolare attraverso la fiaba la produzione linguistica;
Acquisire alcuni concetti topologici: vicini-lontano, dentro-fuori, sopra-sotto, destrasinistra;
Acquisire conoscenze senso-percettivo;
Conoscere per amare e rispettare tutti gli esseri
35
ATTIVITA’







Lettura della fiaba;
Conversazioni guidate e non;
Poesie e filastrocche;
Visita alla fattoria e al panificio;
Giochi di ruolo e giochi simbolici;
Giochi di gruppo e drammatizzazioni;
Cartelloni, disegni liberi e guidati
DESTINATARI: Tutti i bambini della sezione
TEMPI: Intero anno scolastico.
36
SEZ. ROSSA – PIANO LAGO
INSEGNANTI GIUSEPPINA BRUNO BOSSIO - CRISTINA GUARASCIO
La fiaba è un genere narrativo che permette ai bambini di descrivere la propria vita
interiore, le proprie emozioni, i sentimenti e di utilizzare la lingua nella sua funzione
immaginativa e fantastica.
La fiaba è molto stimolante perché sollecita nei bambini esperienze altamente educative,
sul piano cognitivo, affettivo, linguistico e creativo. Essa con quella sua atmosfera
―Speciale‖, permette al bambino di identificarsi con i vari personaggi, di vivere con loro
avventure, paure, sogni, giochi di finzione e esperienze di drammatizzazione.
In questo progetto si propone un itinerario specifico attraverso le fiabe. Essa risponde ai
bisogni fantastici dei bambini rappresenta un momento magico della comunicazione
ADULTO/BAMBINO. Nel contesto attuale dove i mezzi di comunicazione di massa hanno
un’estrema diffusione e i bambini sono spettatori assidui e passivi, quindi, si cerca di
recuperare il senso del valore della fiaba.
Pertanto, si è deciso di scegliere le fiabe per offrire ai bambini numerosi stimoli di
apprendimento e occasioni per veicolare i contenuti della programmazione
educativo/didattica e curricolare. Al fine di favorire il percorso educativo di ogni bambino si
farà riferimento a tutti i Campi di Esperienza:
 Il Sé e l’Altro;
Attraverso l’ascolto e l’elaborazione di fiabe, il bambino comprende che è possibile
creare legami di complicità e superare situazioni oppositive che lo ostacolano, e così egli
riflette sulle relazioni interpersonali cercando di trovare un approccio positivo nei
compagni e trovare in essi amici e non nemici da sconfiggere come nelle fiabe.
 Il Corpo in Movimento;
in relazione alle fiabe il bambino usa il proprio corpo per mimare situazioni ed imitare
personaggi.
37
 Linguaggi, Creatività, Espressioni;
Con la fiaba il bambino inventa storie, ripropone situazioni elaborandole e
personalizzandole. Si esprime attraverso il linguaggio del disegno e della pittura. Sa
leggere immagini e commentarle, conosce e canta canzoni ispirate alle fiabe.
 I Discorsi e le Parole;
Il bambino ascolta e ripete arricchendo il proprio vocabolario e sperimentando forme
lessicali. Racconta, inventa e comprende le narrazioni di storie, inoltre dialoga, discute,
chiede spiegazioni e formula ipotesi in base alle situazioni descritte dalla fiaba.
 La Conoscenza del Mondo;
Le fiabe aiutano il bambino a cogliere la differenza tra reale e simbolico, tra tempo
quotidiano e tempo surreale, a conoscere le trasformazioni naturali e cicliche legate alla
natura e ai fenomeni fantastici.
METODOLOGIA
Le fiabe che abbiamo preso in considerazione sono le seguenti:
1.
2.
3.
4.
5.
Il leone e la lepre;
La donnola e le galline;
Il topo e la ranocchia;
La volpe e l’uva;
Il gatto e i topi.
Il percorso progettuale si svilupperà durante tutto l’Anno Scolastico 2016/2017. Le
strategie didattiche utilizzeranno sempre il canale dell’esperienza didattica quotidiana e
del vissuto personale. L’itinerario didattico si concretizzerà attraverso attività molto
coinvolgenti (in cui i bambini saranno i soli protagonisti, liberi di esprimere la loro
personalità): ascolto e rielaborazione di storie a livello verbale, grafico/pittorico,
espressione corporea, musica, recitazione, danza ecc.
Il nostro compito sarà quello di predisporre un ambiente motivante atto a stimolare le
relazioni, gli apprendimenti, la fantasia, l’immaginazione e la creatività, e mettere in atto
strategie di relazioni quali l’atteggiamento di ―Ascolto‖ attivo e propositivo, stimolo e di
incoraggiamento per generare l’autostima e la sicurezza.
ATTIVITA’
Ascolto di storie, visione di storie, verbalizzazioni, ricostruzioni delle storie. Analisi degli
elementi che compongono la fiaba (Chi? Com’è? Dov’è? Cosa fa? Perché?), giochi
simbolici, drammatizzazioni, travestimenti, disegno e pittura dei personaggi, produzioni di
sequenza tipo fumetti, giochi motori, ritmici, memorizzazioni di canti e poesie.
38
SEZIONE GIALLA PIANO LAGO:DOCENTI LUISA CARPINO E ANGELA TALARICO
PREMESSA
L’attuale momento storico è contrassegnato da un arrestabile flusso migratorio
proveniente dai paesi più poveri. Inevitabilmente tale fenomeno porta con sé tensioni,
riserve e, talvolta anche lotte. Occorre quindi che la scuola, quale agenzia educativa,
insieme alle famiglie e agli enti pubblici, faccia da traino, che si impegni fin dalla più
tenera età all’accoglienza, alla solidarietà per favorire una possibile integrazione tra le
diverse culture.
OBIETTIVI GENERALI

Sperimentare esperienze che conducano al confronto e all’interazione fra diversi

Conoscere ed apprezzare valori come la solidarietà, la pace, l’amicizia e la
tolleranza
OBIETTIVI SPECIFICI
 Conoscere la propria realtà territoriale.
 Rispettare gli altri.
 Cogliere i valori della pace.
ATTIVITA’ E METODO

*Sollecitare la memorizzazione con filastrocche e poesie.

*Racconto di una storia ―Fata Amore‖ .

Lettura di immagini e di foto di paesi del mondo.

Realizzazione di un cartellone con il mappamondo ,le bandiere, i bambini e le
bambine del mondo.

Raccolta dei lavori realizzati dai bimbi
Il progetto si svolgerà nell’intero anno scolastico per tutti gli alunni della sezione.
39
Un viaggio fantastico nel mondo
dei colori
Sezione “Verde”
Docenti:
- Carpino Maria
- Vetere Maria Gabriella
- Coscarella Mariangela
INTRODUZIONE
40
INTRODUZIONE
Il linguaggio del colore è di per sé un vero e proprio linguaggio, ricco di possibilità
espressive e comunicative, ed è un elemento fondamentale del codice grafico-pittorico. In
questo progetto vengono di seguito proposte delle attività didattiche inerenti la tematica
del colore con l’intento di scoprire ed acquisire caratteri, conoscenza e consapevolezza. Di
consueto, nella scuola dell’infanzia, viene affrontata tale tematica poiché è di rilevante
importanza per lo sviluppo percettivo e cognitivo dei bambini compresi nella fascia di età
che va dai 3 ai 6 anni. La conoscenza dei colori primari e derivati, associati ad elementi
che costituiscono e fanno parte integrante del mondo circostante, consente infatti ad ogni
bambino di sviluppare soggettivamente abilità percettive e sensoriali che gli permetteranno
di affrontare serenamente le fasi di sviluppo, nonché di acquisire competenze e
conoscenze sempre più approfondite. Lo studio dei colori è poi, di grande importanza,
poiché agisce ed interviene con efficacia nello sviluppo dell’emotività del singolo.
Associare il colore ad uno stato d’animo, ad una particolare situazione, ad un determinato
oggetto, crea nel bambino sensazioni diverse di legame, affettività, nonché di interazioni
tali da generare i tratti primari del carattere. Lavorare con il colore attraverso l’utilizzo di
diversi strumenti e tecniche permette infine ad ognuno di esprimere e sperimentare la
propria creatività e magari di esternare peculiarità e specificità soggettive che non
verrebbero evidenziate in altre situazioni esperienziali.
DESTINATARI
Il progetto coinvolge bambini dai tre ai sei anni con attività ludiche, motorie, manipolative,
grafico-pittoriche, tali da interessare abilità e competenze globali di ognuno.
CAMPI D’ESPERIENZA
I campi di esperienza coinvolti sono:
IL SÉ E L’ALTRO
IL CORPO E IL MOVIMENTO
LINGUAGGI, CREATIVITA’ ED ESPRESSIONE
I DISCORSI E LE PAROLE
LA CONOSCENZA DEL MONDO
41
OBIETTIVI
3 anni
Scoprire e denominare i colori primari;
Percepire visivamente i colori;
Saper individuare i colori primari in un’immagine;
Utilizzare i colori per esprimere la propria affettività ed emotività;
Esprimere soggettivamente la propria creatività;
Utilizzare i colori primari con creatività;
Sperimentare tecniche e materiali per ottenere diverse colorazioni;
Associare i colori a semplici oggetti;
Saper esprimere le conoscenze acquisite;









4 anni








Rinforzare la conoscenza dei colori primari;
Scoprire e denominare i colori derivati;
Esprimere soggettivamente la propria creatività;
Percepire visivamente le diverse tonalità;
Distinguere i colori in un’immagine;
Utilizzare i colori primari e derivati per esprimere qualcosa di sé;
Scegliere autonomamente e con cura i colori da utilizzare per
realizzare i propri elaborati;
 Sperimentare e comprendere mescolanze di colore;
 Sperimentare tecniche e materiali per ottenere creazioni personali;
 Sviluppare capacità inventive.
5 anni














Rafforzare e consolidare la conoscenza dei colori primari e secondari;
Percepire visivamente le diverse tonalità;
Sperimentare e comprendere mescolanze di colore;
Distinguere i colori in un’immagine;
Utilizzare i colori primari e derivati per esprimere qualcosa di sé;
Scegliere autonomamente e con cura i colori e le tecniche da utilizzare
perrealizzare i propri elaborati;
Utiizzare in maniera appropriata i colori;
Saper associare i colori ai sentimenti;
Esprimere soggettivamente la propria creatività;
Sperimentare tecniche e materiali per ottenere creazioni personali;
Sviluppare capacità inventive e fantasiose;
Riuscire a colorare un’immagine complessa con le giuste tonalità;
Riconoscere i colori nell’ambiente circostante;
Saper esprimere le conoscenze acquisite;
ATTIVITA’
Laboratorio dei colori ecologici, frottage, pittura con le dita, dipingere con le gocce d’acqua
e il contagocce, con il caffè, con la carta velina, con i fiori, con le bolle di sapone, pitturare
a soffio, con le cannucce, mosaico e collage con il riso, collage polimaterico, narrazione di
42
storie, classificazione dei colori, conversazioni guidate, osservazioni dirette, giochi
percettivi con i colori, giochi di ruolo, manipolativi, di memoria e motori, memorizzazione di
poesie e filastrocche, rappresentazioni grafico-pittoriche, realizzazioni di elaborati
personali.
COMPETENZE
3 anni
1.
2.
3.
4.
Distinguere i colori primari;
Esprimersi attraverso i colori;
Acquisire un approccio creativo;
Utilizzare nella quotidianità le conoscenze acquisite.
4 anni
1. Distinguere i colori;
2. Esprimersi attraverso i colori;
3. Acquisire un approccio creativo.
5 anni
1.
2.
3.
4.
Distinguere i colori;
Esprimersi attraverso i colori;
Acquisire un approccio creativo;
Utilizzare nella quotidianità le conoscenze acquisite.
TEMPI
L’approccio alla tematica relativa ai colori parte dal mese di ottobre, in quanto facilita
l’acquisizione di competenze e scoperte successive presenti nella programmazione
annuale proposta dalle insegnanti, e terminerà nel mese di maggio con la realizzazione di
un libricino dei lavori svolti durante l’anno scolastico.
SPAZI
Le attività si svolgeranno prevalentemente nella sezione verde, con periodiche uscite nel
cortile adiacente per osservare i mutamenti stagionali con i rispettivi colori.
STRUMENTI
Gli strumenti utilizzati sono: colla, forbici, cartoncini, colori a matita, a cera, pennarelli,
tempera, pennelli, fogli di carta bianca e colorata, matite, gomme, temperini, cartelloni,
erba o spinaci (verde), caffè (marrone),, zafferano(giallo), curcuma (arancione), mirtilli
(blu/viola), barbabietola o foglie rosse (rosso), baccello carruba (nero), ginestra (rosa), riso
(bianco).
43
METODOLOGIA
La metodologia avrà come fondamento l’attività ludica e sarà di tipo operativoesperienziale, perché il bambino nell’apprendimento procede dal ―fare‖ al ―pensare‖ e non
viceversa. Verranno usati mezzi e materiali disponibili nella scuola o reperibili all’esterno
che serviranno a stimolare la naturale curiosità dei bambini, rendendoli protagonisti,
insieme alle insegnanti, delle scoperte e delle conquiste che contribuiranno alla
formazione del pensiero logico e delle varie ―intelligenze‖ (spaziale, temporale, numerica,
cromatica, simbolica,ecc.).
MODALITA’ DI DOCUMENTAZIONE
Il lavoro svolto sarà documentato attraverso fotografie, realizzazione di cartelloni di gruppo
e la raccolta delle schede grafico-pittoriche in un libricino.
VALUTAZIONE
La verifica, effettuata attraverso l’osservazione dei bambini in momenti specifici
dell’intervento educativo, deve mirare a :
 rilevare se le attività proposte hanno favorito l’acquisizione del dominio delle
superfici e l’intuizione delle potenzialità insite nell’espressione cromatica;
 valutare il tipo di atteggiamento assunto dal bambino nei confronti del colore;
 individuare le difficoltà da lui incontrate nella percezione e nella discriminazione dei
colori proposti e organizzare eventuali strategie di recupero.
44
Scuola dell’Infanzia di Piane Crati
INSEGNANTI: ANNA CAPUTO - ROBERTA GIOIA - IDA CALVANO - GIUSEPPA
FUOCO - OLGA PENNINO - LAURA BOZZO
PREMESSA
Proporre percorsi di psicomotricità nella scuola dell'infanzia è di fondamentale importanza
in quanto lo stesso termine, evidenzia come la crescita della dimensione psichica e della
dimensione motoria del bambino siano profondamente integrate e sinergiche.
C'è, infatti, un costante rapporto tra la maturazione motoria e quella psichica in tutte le suo
forme (cognitiva, emotiva e relazionale).
Perché la proposta si rilevi proficua ed efficace è importante che la stessa si configuri
come una esperienza piacevole e ludica in una situazione stimolante di confronto e
scoperta di sé, degli altri e dell'ambiente.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Conoscere e scoprire il proprio corpo, percepirlo e rappresentarlo;

sviluppare e consolidare gli schemi motori statici (le diverse posizioni) e dinamici
(camminare, correre, saltare ecc.);

orientarsi nello spazio tempo;

avviare e poi consolidare il processo di lateralizzazione;

padroneggiare il corpo in attività motorie collettive;

promuovere atteggiamenti di salvaguardia e di cura del proprio corpo;

utilizzare il movimento per esprimere vissuti ed emozioni;

aumentare e rafforzare la stima di sé;

muoversi spontaneamente e in modo guidato con o senza musica;

rispettare semplici regole
TRAGUARDI DI COMPETENZA
45

Conosce il proprio corpo e lo rappresenta;

ha padronanza degli schemi motori e dell'uso con gli attrezzi;

esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del
corpo;

si muove con sicurezza nell'ambiente e nei posti rispettandone le regole (anche nel
gruppo);

controlla l'esecuzione del gesto sia nella grossa motricità che nella fine;

interagisce con gli altri nei giochi di movimento, con regole nella musica e nella
danza.
ATTIVITA': sedute psicomotorie, giochi motori in piccolo e grande gruppo; giochi di
squadra, giochi con piccoli e grandi attrezzi, giochi simbolici ed imitativi, percorsi, esercizi
di coordinazione, esercizi di equilibrio, esercizi di rilassamento e controllo della
respirazione; rappresentazioni grafiche libere e guidate, conversazioni e racconti, canzoni.
METODOLOGIA: L’Idea di questo progetto è quella di proporre al bambino un
percorso di esperienze corporee ed attività pratiche, intendendo Il corpo come una delle
espressioni della personalità nei suoi vari aspetti: quindi come condizione funzionale,
relazionale, cognitiva, comunicativa e pratica. I bambini verranno stimolati e coinvolti in
diversi giochi che avranno lo scopo di avvicinarli alla conoscenza del proprio corpo,
coinvolgendoli in modo giocoso e divertente. Il gioco, rappresenterà lo strumento
metodologico che accompagnerà tutto il percorso. Inoltre, Tali attività essendo svolte in
collettività rivestiranno un’importante valenza sociale, determinando così un
coinvolgimento emotivo – affettivo, condiviso da tutti i bambini.
TEMPI: da ottobre a giugno 2 giorni a settimana
VALUTAZIONE: schede di osservazione predisposte dal curricolo d'istituto
46
SCUOLA DELL’INFANZIA DI PIANE CRATI
INSEGNANTI:ANNA CAPUTO - ROBERTA GIOIA- IDA CALVANOGIUSEPPA FUOCO - OLGA PENNINO - LAURA BOZZO
PREMESSA
La conoscenza del mondo per un bambino è di tipo plurisensoriale. E tra tutti i sensi il tatto
è quello maggiormente usato, il tatto completa una sensazione visiva e auditiva, dà altre
informazioni utili alla conoscenza di tutto ciò che ci circonda.
Il senso del tatto viene poi trascurato, come non importane e molte persone, e anche noi
insegnanti a volte, cerchiamo di spiegare ai bambini a parole dei fatti visivi e tattili, invece
di dare la possibilità di provare personalmente e scoprire una informazione attraverso il
tatto.
L'educazione alla visione e alla comunicazione è già cominciata nella scuola, ma
l'educazione tattile non è ancora stata presa in considerazione.
Non toccare! Quante volte i bambini si sentono ripetere questa imposizione. Nessuno
direbbe mai : non guardare, non ascoltare, ma pare che per il tatto sia diverso, molti
pensano che se ne possa fare a meno.
Dobbiamo quindi riconquistare questo strumento di conoscenza diretta che la natura ci ha
dato.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:

scoprire le caratteristiche percettive specifiche delle cose manipolate: forme,
dimensione, colore durezza, trasparenza, rugosità, tipo di materiale;

usare i cinque sensi per ricavare informazioni dall'ambiente;

conoscere e descrivere le differenze dei materiali;

memorizzare le sensazioni (toccando i materiali);

confrontare le sensazioni provate;

arricchire il lessico.
47

TRAGUARDI DI COMPETENZA:

Esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali;

si esprime attraverso varie attività manipolative. Esplora e sceglie i materiali che ha
a disposizione e li utilizza con creatività;

chiede spiegazioni, discute, dialoga;

arricchisce e precisa il proprio lessico.
ATTIVITA': mettere a disposizione dei bambini delle scatole o delle vasche piene di
materiali diversi, dove possano affondare le mani e avere delle sensazioni tattili.
Realizzazioni di tavole tattili. Realizzazione di alcuni libri tattili. Giochi ad occhi bendati.
Esercizi tattili con tutto il corpo. Mostra dei lavori prodotti.
METODOLOGIA: L'approccio metodologico scelto è di tipo ludico-manipolativo. Il
bambino nel laboratorio esplora i materiali che ha disposizione, ne ricava delle
informazioni che evidenziano le minime differenze. L'insegnante deve soltanto lasciar
toccare secondo i tempi di ognuno, i bambini hanno bisogno di capire e di classificare, di
mettere in ordine quello che imparano.
MATERIALI: ritagli di stoffa, carte, cartoni ondulati, spugne, lana, ovatta, tappi, fili ecc.
TEMPI: da novembre a giugno.
DESTINATARI: tutti i bambini della scuola.
VALUTAZIONE: schede predisposte dal curricolo d'Istituto.
48
Scuola dell’Infanzia di S. Stefano di Rogliano
INSEGNANTI:CHILELLI CAROLINA,GIORDANO ANNAMARIA,LIGUORI
CATERINA,MIRABELLI GIOVANNA,NICOLETTI LUIGINA
MOTIVAZIONI
I bambini tra i tre e i sei anni vivono esperienze di rapporto diretto con la natura con
straordinaria intensità, mettendo in gioco capacità intuitive e percettive. Il giardino
scolastico può considerarsi un luogo quasi ideale, fa parte del vissuto quotidiano dei
bambini, dà loro sicurezza e libertà di movimento e può diventare vero protagonista della
vita scolastica.
Il laboratorio di giardinaggio vuole proporsi come attività nella quale i bambini vengono
stimolati ad utilizzare i propri sensi per mettersi in ―contatto con la natura‖ e sviluppare
abilità diverse quali l’esplorazione, l’osservazione, la manipolazione.
FINALITA’
Accostare il bambino al gusto di esplorare e di scoprire l’ambiente utilizzando i cinque
sensi, affinando abilità ed atteggiamenti di tipo scientifico come la curiosità, lo stimolo ad
esplorare, il gusto della scoperta.
OBIETTIVI





Imparare ad amare e rispettare l’ambiente naturale.
Manipolare ed utilizzare materiali naturali (acqua, terra, sabbia, semi, bulbi).
Eseguire alcune fasi della coltivazione (preparazione del terreno, semina, raccolta).
Conoscere le parti del fiore, della pianta e delle foglie.
Sperimentare ed osservare i fenomeni di trasformazione degli elementi naturali.
ATTIVITA’



Esplorare con i sensi gli elementi naturali.
Seminare, piantare, prendersi cura di piccole piante per osservarne il ciclo vitale.
Confrontare e riconoscere semi e piante.
49
INDICAZIONI METODOLOGICHE
La conoscenza, l’esplorazione dei materiali e la manipolazione costituiranno l’elemento
fondamentale del progetto.
MATERIALI . Attrezzi da giardino: zappa, vanga, rastrello, innaffiatoio, guanti.
DESTINATARI .Tutti i bambini del plesso della Scuola dell’Infanzia di S. Stefano.
PERIODO .Tutto l’anno.
VERIFICA. I momenti di verifica si avranno con osservazione diretta dei bambini durante
l’attività.
50
ISTITUTO COMPRENSIVO MANGONE – GRIMALDI
Scuola dell’Infanzia Figline Vegliaturo
Sezione rossa
PROGETTO : A SPASSO TRA I COLORI, I SAPORI E LE TRADIZIONI DEL
MIO PAESE
PREMESSA - Il progetto ” A spasso tra i colori, i sapori e le tradizioni del mio paese “ nasce
dall’esigenza di conoscere e costruire una cultura di appartenenza e partecipazione, attraverso esperienze
dirette, concrete e coinvolgenti. La scuola è la prima comunità in cui , attraverso l’esperienza ed il gioco, si
parla si comunica si cresce e si diventa cittadini.
OBIETTIVO GENERALE - La finalita’ del percorso didattico proposto è quella di accompagnare il
bambino all’acquisizione e al rispetto delle regole di convivenza sociale, accrescendo il senso di
appartenenza a una società e la consapevolezza del proprio valore di cittadino.
MODALITA’ OPERATIVA - L’intero progetto e’ suddiviso in cinque unità di apprendimento che si
sviluppano in modo sequenziale coprendo l’intero anno scolastico :
1) IO E GLI ALTRI - Unita’ di apprendimento che interessa il mese di Settembre e Ottobre ( in parte )
che porta i bambini ad affrontare alcuni temi quali la conoscenza di nuovi compagni, la scoperta
dell’ambiente scolastico e il racconto del vissuto personale attraverso il ricordo delle vacanze appena
passate. Il coinvolgimento delle famiglie sara’ particolarmente intenso soprattutto durante la festa
dell’accoglienza e dei nonni.
2) IO, LA MIA SCUOLA, IL MIO PAESE - Nei mesi di ottobre e novembre i bimbi avranno la
possibilita’ di riflettere sulla storia personale per venire a conoscenza della concretezza scolastica
nella quale operano e successivamente di quella del paese in cui vivono.
51
1) IN VIAGGIO VERSO IL NATALE - L’attività didattica – educativa del mese di dicembre sara’ dedicata alla preparazione delle festivita’ natalizie, vivendo la realtà della festa all’interno della scuola e coinvolgendo le famiglie in alcune fasi del percorso.
2) ALLA RICERCA DEI TESORI DEL NOSTRO PAESE - Nei mesi di Gennaio – Febbraio e Marzo i piccoli saranno chiamati a scoprire i luoghi che caratterizzano
l’ambiente in cui vivono, incontrando alcune consistenze artistiche e scoprendo diversi
mestieri peculiari.
52
5) TRADIZIONE E FOLKLORE – E’ l’unità di apprendimento che si sviluppa dal mese di
aprile fino al termine dell’anno scolastico, all’interno della quale gli infanti avranno la possibilità di mettere a confronto i giochi attuali con quelli del passato e, in seguito, incontreranno le tradizioni culinarie con i relativi piatti tipici.
Al termine del progetto è prevista la preparazione di un momento di festa nella quale i
bimbi presenteranno ai genitori il percorso compiuto durante l’anno scolastico.
METODOLOGIA - I bambini saranno coinvolti in attività ludico – creative e artistiche
tramite esperienze laboratoriali, motorie e musicali . Sono previste inoltre uscite didattiche
e incontri con le autorità del paese.
BAMBINI COINVOLTI - Tutta la sezione.
TEMPI DI ATTUAZIONE del PROGETTO - Intero anno scolastico
Le insegnanti
Giovanna OZZIMO
Daniela SAPORITO
53
SCUOLA DELL’INFANZIA DI BELSITO
LE INSEGNANTI: LIDIA GUZZO FOLIARO E CARMELINA MARIA PERRI
PREMESSA
Il progetto didattico ―IO E LA SRADA‖ scaturisce in riferimento al codice della strada che
impone di svolgere appositi programmi in ogni ordine di scuola che concernano la
conoscenza dei principi generali della sicurezza stradale. La scuola dell’Infanzia ha fra i
suoi compiti anche quello di avviare i bambini a divenire utenti sempre più sicuri e
consapevoli del sistema stradale.
OBIETTIVO GENERALE
Conoscere e comprendere le norme che regolano la circolazione stradale; identificare le
forme e interpretare il linguaggio convenzionale della segnaletica stradale.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Comprendere le norme di comportamento per i pedoni sui marciapiedi e sulla
carreggiata

Riconoscere i pericoli della strada
54

Conoscere il semaforo

Interpretare in modo corretto le segnalazioni del semaforo

Interpretare a livello corporeo le norme considerate

Acquisire e interiorizzare i concetti spaziali: in alto-in basso; in mezzo-ai lati; a
destra-a sinistra

Nominare e discriminare le forme principali

Prendere coscienza dei rapporti spaziali di una figura geometrica

―Leggere‖ la segnaletica stradale

Classificare forme e colori

Consolidare l’uso dei segnali stradali

Ascoltare e comprendere

Leggere, inventare e scrivere segni.
L’intervento investirà tutti i campi d’esperienza ma in particolare ruoterà intorno al campo
d’esperienza ―la conoscenza del mondo‖. Il progetto coinvolgerà tutti i bambini della
sezione e in particolar modo i bambini di quattro e cinque anni, in quanto sarà realizzato
un libro racconto
TEMPI DI REALIZZAZIONE
Il progetto sarà realizzato da novembre a maggio nelle ore curriculari del 25%
ATTIVITA’

Uscite nell’ambiente esterno alla scuola, per la ricerca di oggetti con forme
geometriche diverse, con particolare attenzione ai segnali stradali

Una o più uscite nei paesi limitrofi per osservare da vicino il semaforo e alcuni
segnali stradali con la presenza di un vigile

Osservazione, conversazione e verbalizzazione sui segnali stradali principali

Cartelloni illustrati, attività grafico-pittoriche e manuali, schede predisposte e non
per il libro.
55
SCUOLA DELL’INFANZIA DI ALTILIA - MAIONE
L’ INSEGNANTE : ROSINA ADELINA GRANDINETTI.
PREMESSA
Il progetto intende valorizzare le esperienze e le attività di tipo tradizionale (pittura,
manipolazione, psicomotricità, drammatizzazione, ecc) sfruttando anche aspetti più
innovativi (tecnologia - multimedialità).
Le proposte operative verranno sviluppate attraverso quattro spazi intesi sia come luogo
organizzato che come unità di apprendimento.
Per facilitare il collegamento ci sarà un unico filo conduttore: la favola
FINALITA'
La scelta di utilizzare la favola ha lo scopo di suscitare l'interesse e la curiosità del
bambino favorendone l'apprendimento attraverso il mondo fiabesco fantastico che è
proprio del bambino di questa età.
OBIETTIVI




Suscitare l'interesse e la curiosità del bambino.
Ascoltare, comprendere narrazioni lette o improvvisate di favole.
Favorire nel bambino la capacità di prendere conoscenza della propria individualità
psico-fisica e di imparare a metterla in relazione con quella degli altri.
Stimolare la familiarizzazione con uno strumento tecnologico come il computer fin
dalla scuola dell'infanzia.
STRATEGIE METODOLOGICHE- Si utilizzeranno attività progettuali negli spazi
appositamente attrezzati e disponibili
ALUNNI COINVOLTI - Tutti i bambini frequentanti il plesso
DURATA PREVISTA - Intero anno scolastico
RISORSE UMANE - I docenti della scuola dell'infanzia di Altilia–Maione: ROSINA
ADELINA GRANDINETTI.
56
“VIVO E CONOSCO IL MIO CORPO
ATTRAVERSO IL MOVIMENTO
RITMICO - MUSICALE”
SCUOLA INFANZIA MALITO
LE INSEGNANTI: DE LORENZO ROSINA LINA- PARADISO MASSIMILIANA
PREMESSA
Quante volte ci è capitato di sentire gli adulti lamentarsi del perché i bambini non stanno
mai fermi! Questa richiesta è la richiesta del bagaglio culturale che ogni bambino possiede,
per cui l’educazione infantile è basata sul non movimento e sul controllo delle espressioni
corporee. Nel bambino, fino all’età di sei anni, la capacità di controllare le proprie azioni è
ridotta, in quanto sono gli stimoli che controllano le azioni del bambino ed è facile notare
come la sua attenzione sia continuamente deviata da elementi esterni. Per i bambini i
movimenti sono il linguaggio attraverso il quale comunicano la vita psichica. Infatti, i gesti
precedono sempre la parola e i bambini non sono capaci di immaginare senza
rappresentare (gesticolare); quindi i movimenti sono indispensabili per perfezionare la
capacità espressiva e per dominare le proprie azioni.
L’attività psico-motoria dobbiamo considerarla la migliore capacità di apprendimento, che
per i bambini si esplica con il gioco, perché per loro è quanto di più serio possano fare. A
tale proposito, riteniamo di poter attuare l’idea secondo la quale i traguardi di scoperta,
controllo e coordinazione, che sono propri delle attività psico-motoria, vengano esercitati e
raggiunti attraverso il movimento e la sincronia ritmo-musicale.
CAMPI D’ESPERIENZA
o
o
o
o
IL SÈ E L’ALTRO;
IL CORPO E IL MOVIMENTO;
I DISCORSI E LE PAROLE;
IMMAGINI - SUONI - COLORI.
57
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE




Interiorizza e rappresenta il proprio corpo, fermo e in movimento; matura
competenze di motricità fine e globale;
Muoversi con destrezza nello spazio circostante, nel gioco e al ritmo della
musica, coordinando i movimenti degli arti;
Muoversi spontaneamente e in modo guidato, da soli e in gruppo, esprimendosi in base ai suoni, rumori, musica, indicazioni;
Controlla l’affettività e le emozioni in maniera adeguata all’età, rielaborandole
attraverso il corpo e il movimento.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO








Giocare imitando con maggiore valenza posturale e mimico-gestuale;
Giocare coordinando i movimenti i maniera armonica;
Giocare seguendo un ritmo musicale;
Danzare per incontrare gli altri;
Organizzare giochi individuali e a squadre;
Esercizi di rilassamento;
Canti - Percorsi - Poesie;
Disegni e schede sullo schema corporeo.
MODALITÀ ORGANIZZATIVE
Le attività proposte verranno esercitate in modo sistematico una volta a settimana per la
durata di un’ora circa, seguendo una programmazione che inizi facilmente per concludersi
con alcune difficoltà. Il clima dovrà essere di serietà e di giocosità nello stesso tempo. Il
silenzio disciplinato dovrà essere garantito, così come si dovrà usare un linguaggio chiaro,
tale da permettere ai bambini di comprendere in modo univoco le indicazioni, senza
rinunciare ad usare termini specifici.
La giocosità e la spontaneità saranno garantite all’interno del contesto dei giochi proposti.
Si procederà nell’attività illustrando ai bambini i movimenti da imitare associati alle parole,
suscettibili di integrazioni personali e creative.
Terminata l’attività , si procederà a qualche momento di rilassamento muscolare. Potranno
seguire, al termine dei giochi ritmico - musicali, delle schede e/o rappresentazioni grafiche.
SPAZI. Sarà utilizzata la sezione, ben pulita e areata. I banchi e le sedie verranno usati
per creare strutture di gioco.
TEMPI. Si eseguiranno i giochi ritmico - musicali una volta a settimana, a partire da
Ottobre, fino a Maggio.
58
STRUMENTI. Stereo, CD, vestiario comodo (tute e scarpe da ginnastica), cerchi, cubi,
materiale di facile uso.
PARTECIPANTI. Tutti i bambini della sezione (eterogenea) e le insegnati curricolari.
VERIFICA. La verifica avverrà tramite l’osservazione sistematica dei bambini durante
l’esecuzione dei giochi ritmici e delle attività motorie individuali e di gruppo; servirà
valutare il corretto uso delle varie parti del corpo.
Obiettivi
Favorire nel bambino la meraviglia, l’attenzione, la concentrazione, la fantasia,
l’immaginazione.
Riconoscere i colori nella fiaba
Arricchire il linguaggio in tutte le sue forme.
Utilizzare mezzi e sperimentare tecniche diverse a livello grafico-pittorico.
Esprimere la fiaba stimolando alla creatività e alla fantasia
Strategie metodologico – didattiche
Lettura accurata della fiaba, analisi verbale e grafico-pittorica della storia.
Giochi mimico-gestuali
Drammatizzazione.
Realizzazione di cartelloni e scenari.
Organizzazione e classi/gruppi di alunni coinvolti
Tutti i bambini della sez. 1 e sez. 2
59
durata/tempi
Verifica
Gennaio - Maggio
Valutare il tipo di atteggiamento assunto dal bambino nei confronti del colore e della
fiaba;
Verificare se le esperienze effettuate hanno favorito lo sviluppo di espressione,
sentimenti, emozioni, sensazioni ed idee.
60
SCUOLA DELL INFANZIA PATERNO CALABRO
INSEGNANTI : NACCARATO MARIANNA – DE LORENZO ALBA GIULIA
PREMESSA
Per i bambini della scuola dell’infanzia la terra è un elemento quasi magico, tutto da
esplorare, scavare, trasportare, mescolare …e rappresenta un’opportunità davvero
speciale per spaziare attraverso attraverso innumerevoli esperienze che partendo dal
proprio corpo giungono ad interessare tutto ciò che lo circonda.
L’intervento didattico che verrà messo in campo non è volto alla trasmissione di
conoscenze precostituite o di saperi specifici, ma attraverso una prima scoperta del
mondo naturale attraverso il diretto contato con gli elementi, le cose, gli ambienti, gli
animali.
Il progetto ORTO-GIARDINO vuole proporsi come un’attività nella quale i bambini vengono
stimolati ad utilizzare i propri sensi per mettersi in ―contatto con la natura‖ è sviluppare
abilità diverse quali ―l’esplorazione, l’osservazione e la manipolazione‖.
L’attività manuale come la realizzazione dell’orto-giardino, la coltivazione di piante
aromatiche, di verdure,di fiori da la possibilità ai bambini di sperimentare attraverso
l’esperienza diretta operazioni e osservazioni di tipo scientifico, scopriranno che da un
piccolo seme nasce una pianta e di quali cure essa ha bisogno per potere vegetare.
FINALITA’



Avvicinare fin da piccoli i bambini alla natura, ai suoi ritmi, ai suoi tempi.
Promuovere tutte quelle esperienze che permettono ai bambini una serie di competenze tra le quali: osservare, manipolare, cogliere somiglianze o differenze, formulare ipotesi da verificare, confrontare opinioni , rilevare un problema e cercare la soluzione.
Portare a maturazione nei bambini le tecniche di osservazione, di sperimentazione
della realtà che li circonda fino alla graduale costruzione di pensieri scientifici e di
atteggiamenti di cura utili alla realizzazione di un obiettivo finale(semina, cura
dell’orto e delle sue piante).
Destinatari : tutti i bambini della sezione.
Tempi : da Gennaio a Giugno
61
Spazi: Cortile-sezione
OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI











Manipolare e utilizzare materiali naturali (terra, acqua, semi, bulbi).
Seminare sia in sezione che nel cortile esterno.
Eseguire
alcune fasi della coltivazione, preparazione del terreno,
semina ,germinazione, raccolta
Imparare ad amare e rispettare l’ambiente naturale.
Confrontare diverse varietà di vegetali.
Cogliere uguaglianze e differenze tra semi, piante ed altri elementi utilizzati.
Misurare, quantificare, ordinare in serie.
Formulare ipotesi su fenomeni osservati.
Confrontare risultati con ipotesi fatte.
Conoscere alcune parti del fiore, della pianta, delle foglie.
Scoprire la presenza di piccoli animali sopra e sotto terra.
INDICAZIONI METODOLOGICHE
Esplorazione e manipolazione degli elementi e uso degli attrezzi sia in forma libera che
guidata dall’insegnante. Le esperienze dell’orto-giardino saranno realizzate sia con attività
di sezione, che con l’allestimento di laboratori interni ed esterni.
STRUMENTI




Attrezzi da giardino: zappa, rastrello ,vanga, palette, innaffiatoio, guanti.
Terriccio, sementi, bulbi, piccoli sassi.
Vasi da giardino materiale da riciclo( bottiglie di plastica, cassette di plastica da usare come contenitori).
Concime pellettato.
VERIFICA
La verifica dei contenuti avviene tramite la conoscenza delle piante coltivate, attività mirate,
disegni e filastrocche, canzoni ,cartelloni, e attraverso la descrizione delle sensazioni ed
emozioni dei bambini stessi nella realizzazione dell’orto-giadino
62
ANNO SCOLASTICO 2016-2017
IC ―MANGONE‖
Scuola dell’Infanzia
Insegnanti: Maletta Daniela, Mirabelli Giovanna, Pezzulli Sabrina
63
Il progetto ”ENGLISH FOR ME” nasce dal desiderio di avvicinare i bambini alla scoperta
di una lingua comunitaria, costituendo un anello di continuità tra scuola dell’infanzia e
scuola primaria ( legge 53 del 28marzo 2003).
Questo progetto è rivolto ai bambini di 5 anni con lo scopo di renderli consapevoli
dell’esistenza di lingue diverse dalla propria e di stimolarli ad un primo approccio alla lingua straniera, attraverso attività divertenti, creative e di ascolto.
Le attività sono presentate in forma orale e ludica rispettando i naturali ritmi di apprendimento di ciascun bambino.
L’approccio alla lingua inglese e alle sue strutture lessicali avviene a partire dalle esperienze quotidiane più vicine al mondo dei bambini e sempre in maniera accattivante e giocosa, facendo ricorso alla metodologia propria del Total Physical Response1.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO GENERALI

Promuovere un approccio sereno e positivo con la lingua affinché ne derivi
un’esperienza interessante, stimolante, piacevole e gratificante;

Sensibilizzare il bambino ad un codice linguistico diverso da quello materno;

Arricchire il vocabolario con termini nuovi e legati a contesti culturali diversi;

Arricchire lo sviluppo cognitivo del bambino e sviluppare le capacità di comprensione globale, di ascolto e di comunicazione;

Stimolare la curiosità.
BAMBINI COINVOLTI
Bambini di 5 anni (scuola dell’infanzia plessi di Piano Lago, Piane, Crati, Santo Stefano di
Rogliano).
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 5 ANNI

Lavorare serenamente in gruppo durante il lavoro in aula e i giochi motori;

Partecipare in modo attento alle attività proposte;

―LISTENING‖: ascoltare e saper riprodurre suoni e vocaboli;

―COMPREHENSION‖: comprendere il significato di vocaboli e brevi espressioni;

―REMEMBER‖: ricordare vocaboli, espressioni, filastrocche e canzoni riportandole a
casa.
1
TPR è il nome che James Asher ha scelto per un approccio all’apprendimento delle lingue basato sul coordinamento
tra parole e azioni.
64
ARGOMENTI E ATTIVITÀ
HERE I AM
Imparo a presentarmi e a chiedere il nome ai compagni.
COLOURS
Imparo i colori.
EASTER TIME
Canti e attività in tema pasquale.
FAMILY
Imparo i vocaboli per identificare i familiari più prossimi.
ANIMALS ARC
Imparo i nomi, i movimenti e i versi di alcuni animali dell’arca di Noè.
MY BODY
Imparo a nominare le principali parti del corpo e costruisco una marionetta.
NUMBERS
Imparo a contare fino a 10.
MATERIALE
- Flashcards (carte a tema);
- Materiale di cancelleria;
- Carta e cartoncino;
- Lettore CD e PC
METODOLOGIA:
L’attività ludica sarà il principale mezzo attraverso il quale verrà veicolato l’insegnamento
della Lingua Straniera. I bambini, infatti, attraverso il gioco saranno stimolati ad agire e fare attività coinvolgenti che favoriranno anche la loro socializzazione. L’attività ludica sarà
un momento centrale e fondamentale presente in tutte le lezioni, con valore e funzione diversi a seconda delle situazioni e degli scopi che ci si vuole prefiggere. Ogni bambino dovrà sentirsi protagonista in ciascuna lezione, in modo tale da costruire dentro di sé
un’immagine positiva della lingua straniera. Si darà, inoltre, particolare importanza
all’acquisizione di un sempre più ampio patrimonio lessicale attraverso l’uso di immagini,
65
canzoni, filastrocche, schede didattiche, ascolto e ripetizione di vocaboli, giochi interattivi,
attività grafico – pittoriche e giochi motori.
VERIFICA E VALUTAZIONE

Esercizi ed attività ludiche;

Istruzioni impartite a voce;

Modalità varie molto simili a quelle normalmente usate durante le attività;

Esecuzione di canti e compilazione schede.
66
A.S 2016/2017
DI…………………………………………………………………………………………………...
SEZIONE……………………………………………………………………....
DOCENTI…………………………………………………………………………………...
67
DATA
ATTIVITA’
68
69