Sozzani “rompe” pure a Borgomanero

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Sozzani “rompe” pure a Borgomanero
14:05 Martedì 14 Febbraio 2017
Il segretario dimezzato dei berluscones novaresi strappa tre consiglieri a FdI e trama per un candidato alternativo a quello della coalizione nella
seconda città della provincia. Ma intanto quella vecchia lenza di Cerutti lavora (con tutti gli altri) per spodestarlo
Che sia l’effetto della ridondanza delle tensioni a livello nazionale tra Silvio Berlusconi e l’ala lepenista[...] del centrodestra, oppure tutto si debba ridurre a
riposizionamenti nella ridotta novarese, certo è che le porte girevoli all’ingresso di Fratelli d’Italia e Forza Italia non stanno mai ferme. E così, se tre consiglieri
comunali di Borgomanero, la seconda città della provincia, chiamata al voto in primavera, lasciano il partito di Giorgia Meloni per approdare su lidi
berlusconiani (si tratta del presidente del Consiglio Diego Vicario, di Andrea Mora e di uno storico militante di An come Gianluca Godio, di rito ghigliano), il
numero uno di FdI Gaetano Nastri strappa a Diego Sozzani - il segretario dimezzato dopo il commissariamento di fatto imposto con l’affiancamento di Alberto
Cirio - un consigliere a Oleggio (Alessandro Bellan). Resta fluida la situazione politica all’ombra della cupola di San Gaudenzio, dove la lenta decadenza di
Sozzani pare sempre più irreversibile, a fronte anche di un asse di ferro tra Fratelli e Lega Nord, che amministrano insieme Novara e che già avrebbero
trovato l’accordo anche su Borgomanero. Sozzani, dopo aver subito il commissariamento, mascherato da “accompagnamento” da parte di Cirio (ala totiana
nelle formazione azzurra, quella che lavora per un centrodestra unico) potrebbe addirittura essere indotto a un passo indietro sotto la spinta di un evergreen
come Peppino Cerutti, socialista d'antan, classe di ferro 1938, per due legislature a Montecitorio, poi assessore in Regione che vanta, al contrario di Sozzani,
un ottimo rapporto con gli altri pezzi del centrodestra novarese, a partire proprio da Nastri. La gestione Sozzani, soprattutto in occasione delle amministrative
novaresi, dove si consumò lo strappo con l’alleato leghista (poi vincente grazie ad Alessandro Canelli), non è mai risultata brillante agli occhi dei vertici. C’è
chi, tra gli ex alleati lo definisce “una iattura per il centrodestra” e l’isolamento e le percentuali elettorali a una cifra in cui ha fatto sprofondare il suo partito nel
capoluogo rischiano di diventare presto o tardi argomenti di cui dover dare conto. Anche perché di provare a ricomporre il quadro, Sozzani neanche ci pensa.
Ora, con le amministrative all’orizzonte, incominciando proprio da Borgomanero, si rischia di ripetere quanto accaduto meno di un anno fa, rischio che deve
aver fatto riflettere chi, nella piramide berlusconiana, sta più in alto. A fronte di un accordo pressoché sancito tra Lega Nord, FdI e lo stesso Cerutti per
convergere sull’attuale vicesindaco, Sergio Bossi, Sozzani prova a spezzare l’asse facendo sapere di essere pronto a sostenere il leghista Ignazio Zanetta,
attuale assessore. L’operazione è ardita e non sarebbe vista di buon occhio neanche dalla prima cittadina uscente Anna Tinivella di cui si raccontano
ambizioni parlamentari. Di lei, che vanta ottimi rapporti con Cerutti, si sussurra pure come di uno dei papabili successori di Sozzani, così come la consigliera
provinciale Elisa Lucia Zanetta. Insomma, comunque vada, le acque nel centrodestra novarese rimangono agitate. E che lo siano fin da prima delle elezioni
comunali dello scorso anno nel capoluogo, è chiaro a tutti.
15/02/2017 08:25