Salotti buoni in riviera

Download Report

Transcript Salotti buoni in riviera

Sanità
Nel Fermano una sanità sempre
più vicina ai cittadini
7
Cartellone
Fermo Forum, un mese tra
elettronica e i 25 anni di Tipicità
L‘altra informazione
ANNO 15- N.02/2017 - 10 FEBBRAIO
11
Periodico di informazione del Fermano e del Civitanovese
Distribuzione gratuita
Poste Italiane S.P.A. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DBC Ascoli Piceno.
Salotti buoni in riviera
Le due nuove piazze
Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio:
due città di mare, due piazze, due
luoghi frequentati. I pro e i contro
degli interventi urbanistici in centro
5 Economia
La parola al
commercialista
7 Salute
Denti, le cure
per i minori
8 Terra nostra
La Tre Archi
del futuro
9 Terra nostra
Petritoli
differenzia
10 Cultura
I “Crivelli”
da salvare
12 Cartellone
Settimane
di musica
15 Sport
Gobbi, campione
su due ruote
TI ASSICURO CHE È MEGLIO
Marinozzi Maurizio Assicurazioni
LA TUA
VITTORIA
TI ASPETTA!
Via Giovanni XXIII SNC
63839 Servigliano (FM)
Tel. 0734.759776 - 393.0209198
Agenzia di Servigliano
[email protected]
Maurizio Marinozzi - Agente Generale
Inchiesta/Le due piazze
“Arredare” o “ri-arredare” il centro urbano. Ne vale la pena?
Quando le città si rifanno il trucco
di Daniele Maiani
I
l salotto buono di una casa, quando le case
avevano più di un salotto, era quell’ambiente
particolarmente ben arredato che si apriva
solo per le grandi occasioni o per ricevere le
persone di riguardo. Ora che le case viaggiano
su dimensioni sempre più piccole, dove alla
cucina si sostituisce l’angolo cottura e il “salotto buono” non si sa generalmente nemmeno
cosa significhi, dal momento che spesso sala
da pranzo, salotto e soggiorno sono tutti raggruppati in un unico vano, l’espressione “salotto buono” è diventata un qualche cosa di simile
ad un “idiom” inglese per indicare uno spazio
particolarmente curato non solo della casa, ma
anche riferibile a una città, che potrebbe funzionare come una sorta di bel biglietto da visita che
descriva piacevolmente quel luogo. Quindi, il
restyling di una piazza o la cura di un particolare
arredo urbano potrebbero essere considerate
nel lessico corrente come l’arredamento del
salotto buono della città.
Ma a non rendere del tutto piana la questione è
un punto sul quale più volte ci siamo soffermati
in queste pagine: “il bello” esteticamente non
significa, almeno in questo campo, che il luogo
sia “agito”. In parole povere, una parte della
città può essere nuova, in linea con le tendenze
estetiche del momento, ma poi non diventa un
“luogo”, le persone non la frequentano, non le
danno un’anima.
C’è da considerare inoltre che le città sono
un po’ come le signore un po’
datate: più sono “âgées”, meno il
fascino è dato dalla bellezza fisica;
il loro vissuto le rende affascinanti, hanno bisogno di pochissimi
“ritocchi” per essere belle, la vita
parla per loro.
In pratica, come per le persone,
non tutti i vestiti possono essere
indossati da chiunque, così per le
città non esistono ricette standard
nell’arredo e nell’ornato pubblico.
E così ci sono interventi urbanistici che piacciono immediatamente, specie ai giovani, e diventano
posti di aggregazione veramente
belli e vissuti da tutti: perché in
genere quello che piace ai ragazzi
ha il potere di essere contagioso, immediatamente quel posto
comincia a piacere anche agli
adulti, col risultato che tutto prende vita e acquista un’anima.
Poi ci sono interventi che non piacciono proprio, per quanto uno ci metta la stessa buona
volontà non va niente per il verso giusto: come
quando nel salotto di casa, nel rifare l’arredamento, si sbagli clamorosamente l’abbinamento
dei colori della tappezzeria e delle tende. Oppure
non è neppure questo: è una sorta di sensazione istintiva che ti rende un luogo ben accetto
oppure no, e vattelappesca quali sono i motivi.
Se a questo aggiungi che l’intervento in questio-
ne, puta caso, provochi disagio ai vicini di casa
che si arrabbiano, la frittata è fatta: quel luogo
sarà sempre oggetto di critiche e non decollerà
mai a livello di piacevole frequentazione.
Ma in ogni campo della vita le cose vanno così,
il rischio e l’imponderabile sono sempre dietro
l’angolo. Ma ciò non deve farci astenere comunque dal “fare”: tra un “inerte” puro e un “fattivo”
leggermente pasticcione, la mia simpatia va
sicuramente al secondo.
A Porto San Giorgio tutto è pronto per inaugurare Piazza Matteotti
Loira: “Il gusto di frequentare il centro”
Porto San Giorgio è pronta ad
inaugurare la nuova Piazza Matteotti dopo i lavori di riqualificazione.
Il Sindaco, Nicola Loira, fa il
punto sui lavori che volgono al
termine e parla di “un processo
di profonda riqualificazione della
città a partire dal centro cittadino,
ritenuto improcrastinabile e non
rinviabile dall’Amministrazione”.
Lavori che hanno avuto un costo
totale che si aggira sui 500 mila
euro che oltre a Piazza Matteotti,
hanno coinvolto strade e punti
strategici della città, fortemente
urbanizzati, dove insistono molti
esercizi commerciali e risiedono
centinaia di cittadini e. Un progetto
complesso che ha rivolto molta
attenzione all’abbattimento delle
barriere architettoniche, con i percorsi pedonali LOGES che grazie
a mattonelle particolari indicano il
percorso ai non vedenti.
“Per quanto riguarda la piazza si
era deciso di fare l’intervento prima
dell’estate per la parte a ridosso
della stazione e anche il primo
tratto di viale Cavallotti,- afferma
il Primo Cittadino che spiega quali
tempistiche hanno avuto i lavori per poi rimandare a dopo l’estate
la parte del lavoro più importante,
che sarebbe dovuto iniziare i primi
di settembre. Su richiesta di alcuni
commercianti i lavori sono ripresi
a fine mese, nonostante questo
abbiamo rispettato perfettamente i tempi e siamo addirittura in
anticipo”.
Grazie alla nuova piantumazione la piazza appare già rinata,
anche se non si è trattato solo
di un intervento estetico ma di
un’occasione per fare manutenzione di tipo straordinario. “Parte
del lavoro complessivo - spiega
Loira - è stata la rivisitazione di
tutti i sottoservizi presenti con
un intervento importante del CIIP
che ha cambiato le tubature e allo
stesso tempo siamo intervenuti
e dobbiamo intervenire sui fossi
accumulatori presenti in zona. A
breve si concluderanno anche i
lavori in via Trevisani, verrà completata la pubblica illuminazione e
poi i lavori verranno consegnati,
corredati di panchine, cestini e
ulteriore verde”.
Che ruolo avranno le Ferrovie
nella riqualificazione? “Con loro
abbiamo intrapreso un accordo
inerente alla facciata della stazione
che è la “quinta” della piazza, per
renderla gradevole e conforme ai
lavori fatti. Da parte loro è previsto
l’intervento diretto sulla fontana e
sulla facciata, noi abbiamo proposto una riqualificazione del muro
che dà su Via Cavallotti e Via
Crispi, non vorremmo limitarci ad
un’imbiancatura, si tratta di un
accordo in divenire”.
La riqualificazione ha coinvolto
inevitabilmente la viabilità. “Si tratta di una città ampiamente urbanizzata, con una viabilità ingessata
e compromessa, la stessa di 50/60
anni fa, mentre la città nel frattempo si è ingrandita a dismisura.
Durante i lavori è stata chiusa via
Verdi perché il cantiere non poteva
essere organizzato altrimenti; il
problema ha interessato soprattutto residenti ed esercenti. Non
vogliamo ingessare o compromettere la città per sempre, preferiamo applicare il criterio della
reversibilità, facendo in modo che
le scelte prese siano sempre modificabili, anche se certo, ripristinare
il doppio senso non sarà semplice.
Per il resto si tratta di spazi che
potranno essere tenuti chiusi o
aperti”. Qual è l’obiettivo che vi
siete posti con la riqualificazione
di questa piazza? “Vogliamo far
ritrovare ai cittadini il gusto di
frequentarla dandogli modo di
riappropriarsi degli spazi di una
città più bella, cambiata, dove
si passeggia con più piacere. Il
termine lavori è previsto per fine
febbraio poi la inaugureremo,
forse nel periodo di Carnevale, ma
la data non è ancora certa”.
Serena Murri
10 febbraio 2017
2
10 febbraio 2017
Inchiesta/Le due piazze
Il punto di Fabio Marini, presidente della Nuova Associazione Commercianti
Porto San Giorgio e la piazza che (non) c’è
Fermo
Nuova sede per
il centro Montessori
di Andrea Braconi
Gioca d’ironia, Fabio Marini, titolare della gelatiera
Yogorino e presidente della neonata Nuova Associazione Commercianti, alla richiesta di una riflessione
sull’effetto dei lavori per la realizzazione della nuova
piazza di Porto San Giorgio. “Che bella domanda! Sto
per incontrarmi con l’Amministrazione e non vorrei
rovinare tutto!”. Ma subito dopo, facendosi serio,
aggiunge: “Perché si parla di nuova piazza se ancora
non è pronta? Non c’è verso di finirla!”.
Che ripercussioni pensate possa avere?
“Intanto la viabilità non è cambiata, hanno rifatto
la piazza ma non sappiamo come saranno i decori
urbani, mancano i vasi, le piantumazioni, le panchine.
È ancora un cantiere aperto.”
Però qualcuno ha lamentato ripercussioni negative.
“Sicuramente i lavori hanno condizionato le attività
commerciali. Almeno tre hanno chiuso, Novecento
compreso. Il calo c’è stato, non si può negare. Chi ha
potuto reggere ha retto, chi non ce l’ha fatta ha dovuto abbandonare. Poi va detto che le colpe sono ben
distribuite, ognuno ci ha messo del suo, compresa la
nostra categoria. Certo, la piazza sembra si stia rivalutando, almeno da quello che si vede, ma con questi
tempi così difficili... diciamo che i commercianti
sono stati tutelati troppo poco.”
Comunque, come associazione avete dichiarato di
essere disposti a collaborare con questa Amministrazione.
Breve
“Certamente. Abbiamo iniziato a confrontarci e
per il momento abbiamo uno splendido rapporto.
Abbiamo dato delle idee, alcune le stanno valutando,
altre ci sono state bocciate, ma non possiamo dire
che non ci ascoltano. Vediamo se questo porterà
risultati a breve. É ancora troppo presto per fare un
bilancio.”
La speranza è che finiti i lavori si torni ad una normalità, soprattutto in termini di dialettica.
“Ci dobbiamo vedere a breve con l’Amministrazione.
Quello che è certo è che tutte le festività ce l’hanno
fatte fare in maniera indigesta. Ma speriamo bene
per il futuro, vediamo quello che viene fuori anche
con il piano dei gazebo.”
Il Centro di riabilitazione Montessori ha una nuova casa. Nei giorni
scorsi è stata infatti inaugurata la
nuova sede a Campiglione (zona
San Claudio). La struttura è composta da un Centro Ambulatoriale di
Riabilitazione (CAR) e dal Presidio
di Riabilitazione Funzionale a ciclo
diurno (PRF).
Il CAR segue circa 200 persone da
0 a 18 anni, con disabilità neuromotorie. Il personale è formato da
un responsabile scientifico, che è
neuropsichiatra infantile, la dott.
ssa Antonella Monti, un fisiatra, tre
psicologi, un pedagogista, quattro
logopediste, quattro psicomotriciste e due fisioterapiste. Il PRF ospita, dalle ore 9 alle ore 16, 16 ragazzi
seguiti da educatori professionali,
oss e infermieri professionali che
creano per loro terapie di psicomotricità, logopedia e possibilità di
integrazione scolastica. La direzione sanitaria è affidata alla dott.ssa
Verusca Gasparroni, quella amministrativa a Fiorella Traini.
3
10 febbraio 2017
4
Inchiesta/Le due piazze
Il sindaco Franchellucci rivendica l’utilità dell’accordo col proprietario
Piazza Garibaldi si rifà il look, tra le polemiche (mai sopite) sul Gigli
Porto Sant’Elpidio avrà la sua
piazza, seppur non esente da
polemiche. “In Provincia stanno aprendo le buste in questo
momento, nel giro di qualche giorno sapremo qual è la ditta che si
è aggiudicata i lavori, che dovrebbero iniziare tra marzo e aprile”.
Siamo nei primi giorni di febbraio
quando il sindaco Nazareno Franchellucci parla così.
“La piazza che andremo a costruire sarà libera da ogni altra costruzione, esclusi il cineteatro ‘Beniamino Gigli’ ristrutturato e il mercato coperto, che verrà anch’esso
risistemato”. Già,
il ‘Cineteatro Gigli’, il vero pomo
della discordia che nei giorni scorsi
ha portato a un consiglio comunale
infuocato, dove un cittadino è stato
allontanato dai vigili urbani dopo
vari richiami. “La questione del
cineteatro è vecchia e annosa commenta il sindaco - ed è relativa
al fatto che questo è di proprietà
privata. L’amministrazione ha trovato un accordo col privato: lui
ristruttura, vende al Comune una
parte che è pari a due terzi della
struttura, dove realizzeremo un
polo culturale composto da un
auditorium al piano terra e una
biblioteca al primo piano. Gli altri
300 metri quadrati restano in mano
al privato che li utilizzerà per due
attività commerciali. L’obiettivo è
duplice: avere da un parte un luogo
di aggregazione pubblica, dall’altra
avere un movimento costante che il
commercio può dare”.
Non tutti sono concordi e le prote-
ste giungono da chi quell’immobile
lo voleva espropriato e a totale
utilizzo pubblico. “Non abbiamo
bisogno di un’altra gelateria al
piano terra. Abbiamo bisogno di
spazi fruibili” aveva reclamato il
consigliere di opposizione Antonesio Diomedi in conferenza stampa.
“Abbiamo fatto un accordo che ci
garantisce tempi, modalità di esecuzione e copertura economica” ribatte il Sindaco. Tra i contrari, afferma,
c’è chi “voleva procedessimo con
l’esproprio e trovassimo noi i soldi
per poi rifare un altro teatro. Due
visioni completamente diverse”.
Una visione opposta è anche quella che ha contrapposto per diverso
tempo la maggioranza a Legambiente, oltre che alle opposizioni,
contraria alla strada a due corsie,
dislocata proprio dietro al “Beniamino Gigli” e richiedente interventi
meno «impattanti».
“Permane – immagino - la contrarietà di Legambiente in merito
a quell’opera. Verso la metà di
febbraio al massimo verrà inaugurata, credo sia la risposta migliore,
ormai i lavori sono conclusi” commenta Franchellucci, come a voler
quasi a voler chiudere un capitolo
che, c’è da esserne certi, farà
ancora parlar di sé. (Silvia Ilari)
I nodi sollevati dal Circolo Legambiente sui progetti dell’Amministrazione
Vogliamo una vera piazza o solo una grande rotatoria?
Un progetto urbanistico? Il Circolo
Legambiente di Porto Sant’Elpidio non ci sta e ribadisce quanto più volte affermato: “Quello
presentato dall’Amministrazione
comunale non è altro che un semplice progetto di arredo urbano
che, tra l’altro, si sta attuando a
di Rastelli Isabella
Technology
for skin
Vuoi liberarti dei
PELI SUPERFLUI?
Prova il nuovo sistema di epilazione
PROGRESSIVO E PERMANENTE
Prenota la tua seduta di prova GRATUITA
e scopri le straordinarie OFFERTE
seguito di un percorso partecipativo riservato solo a commercianti
e tecnici, con l’esclusione delle
associazioni e dei cittadini”.
Dopo l’infuocato Consiglio comunale di fine gennaio, è d’obbligo
tornare su alcune tappe di una
vicenda che si protrae da tanti anni
e che ha visto nascere comitati,
raccogliere firme, con una continua
frammentazione tra pro e contro.
Sull’area della piazza, spiegano da
Legambiente, “verranno fatti lavori
di pavimentazione e piastrellatura,
con l’eliminazione delle piante e
del cosiddetto giardino storico che
sarà messo a raso”.
“Negli anni le varianti al piano di
riqualificazione di piazza Garibaldi
si sono susseguite fin da quando
era sindaco Paolo Petrini - rimarcano -. Se è vero che si è passati
da una piazza piena di volumi
ad un’altra vuota, nell’ultimo
progetto presentato però non si
vedono le relazioni con il contesto urbanistico attuale, caratterizzato dalla Torre dell’Orologio,
dal giardino di Villa Murri, dalla
Chiesa della Madonna della Fiducia
e dal sistema di piazzette. Mettere qualche pianta, fare una bella
pavimentazione, sistemare cestini
più ampi non basta a fare della
piazza un luogo di aggregazione. Questo non è sufficiente, non
risponde all’idea che Legambiente
ha sempre avuto in merito alla
piazza e non siamo soli in questo”.
Contestata anche la strada dietro
al cinema (la cui riqualificazione
passa per un altro iter e senza l’autorizzazione della soprintendenza,
ndr).
“Ci sono state tante discussioni
perché la ritenevamo inutile ed
impattante, certi che non avrebbe
risolto il problema della viabilità cittadina. Adesso, così come
l’hanno realizzata, la riteniamo
ancora più inutile e pericolosa. Era
stata fatta per pedonalizzare tutta
la piazza, ma siccome rimane la
percorribilità est-ovest e ovest-est
davanti al bar centrale verso il
ponte che va al mare e tutto il parcheggio dietro all’edicola, temiamo che la piazza possa diventare
una vera e propria rotatoria”.
Si poteva avere più coraggio e
tentare di fare qualcosa di diverso, dare priorità a certi interventi
piuttosto che ad altri, concludono.
“Ad esempio si poteva trasferire
la viabilità sotto la ferrovia, si
potevano realizzare passaggi ciclabili e pedonali verso il mare, ecc.
A questo proposito ricordiamo la
raccolta firme proprio per dare
precedenza a questo tipo di interventi. E l’Amministrazione, con le
sue scelte, rischia di complicare
la fruizione di piazza Garibaldi ai
cittadini piuttosto che facilitarla”.
Andrea Braconi
5
Parola di esperto/Il commercialista
Riaperte le rivalutazioni di terreni, partecipazioni e beni di
impresa anche per il 2017
La Legge di Bilancio 2017 ripropone due fattispecie di rivalutazione
già previste in passato: la rivalutazione delle partecipazioni e dei
terreni detenuti non in regime di
impresa alla data del 1° gennaio
2017 e la rivalutazione dei beni
d’impresa iscritti in bilancio al 31
dicembre 2016.
Per quanto riguarda i terreni (edificabili ed agricoli) e le quote di
partecipazione in società detenute da persone fisiche, società
semplici, associazioni professionali ed enti non commerciali
(e quindi al di fuori di un’attività
d’impresa), le condizioni sono le
seguenti: possesso della partecipazione alla data del 1° gennaio
2017, redazione di una perizia giurata di stima, versamento dell’im-
posta sostitutiva dell’8% sull’intero valore risultante dalla perizia
entro il 30 giugno 2017, oppure
pagamento in tre rate annuali di
pari importo di cui la prima entro il
30 giugno 2017.
Ciò è finalizzato al calcolo del
plusvalore che si genera in caso
di cessione, dato dalla differenza
tra il corrispettivo ricevuto per
la vendita e il costo di acquisto
sostenuto. L’effetto della rivalutazione infatti è quello di aggiornare
il costo fiscale del terreno o della
partecipazione al valore indicato
nella perizia, che potrebbe essere
notevolmente superiore rispetto al
costo all’epoca sostenuto per l’acquisto, specialmente per i terreni
posseduti da molto tempo.
In tal modo si può contare su un
valore più altro da confrontare
con il corrispettivo ricevuto per la
vendita, generando un risparmio di
imposta. L’operazione si perfezio-
na con il pagamento dell’imposta
sostitutiva o con il versamento
della prima rata, pertanto il maggior valore è utilizzabile immediatamente per la determinazione
delle plusvalenze.
Il mancato versamento delle rate
successive alla prima non fa venir
meno la validità della rivalutazione
ma comporta l’iscrizione a ruolo
degli importi non versati. La rivalutazione dei beni d’impresa,
invece, interessa tutti i soggetti (le
società) tenuti alla redazione del
bilancio i quali possono aggiornare il valore dei beni ammortizzabili,
delle partecipazioni e dei terreni
iscritti nel bilancio al 31 dicembre
2015 (esclusi gli immobili merce)
e che risultino ancora iscritti nel
bilancio chiuso al 31 dicembre
2016, data di riferimento.
In tal caso il maggior valore iscritto in bilancio si considera riconosciuto ai fini fiscali a decorrere dal
terzo esercizio successivo a quello
con riferimento al quale è stata
eseguita la rivalutazione (gli effetti fiscali sono dunque differiti al
2019), ad esclusione degli immobili per i quali gli effetti fiscali si
considerano riconosciuti a partire
dal 2018.
Sull’importo rivalutato deve essere
versata un’imposta sostitutiva pari
al 16% per i beni ammortizzabili e
del 12% per i beni non ammortizzabili, e nel caso in cui i beni siano
alienati, assegnati ai soci o destinati a finalità estranee all’esercizio d’impresa prima del quarto
periodo successivo a quello in cui
la rivalutazione è stata eseguita,
la plusvalenza o la minusvalenza deve essere determinata senza
tener conto del maggior valore
attribuito in sede di rivalutazione.
Dott.ssa Claretti Cristina
Gamma Partners Stp
Giacinti Cippitelli Claretti – Dottori Commercialisti
Piazza C.A. dalla Chiesa n. 41 - 63813 Monte Urano (FM)
Tel. 0734-840355- Fax 0734-278017- mail: [email protected]
PRIMA DI SOTTOSCRIVERE
UNA POLIZZA,
SCEGLIERE ATTENTAMENTE
UN AGENTE DI FIDUCIA.
COMPETENZA, PROFESSIONALITÀ E TRASPARENZA:
AFFIDA LA TUA SERENITÀ AI PROFESSIONISTI
DELLA SICUREZZA GROUPAMA ASSICURAZIONI.
AGENZIA GROUPAMA ASSICURAZIONI
TARANTINI ASSICURA S.R.L.
Viale dei Pini, 80 - 63822 Porto San Giorgio (FM)
tel. 0734 672490 - fax 0734 678752
[email protected]
Messaggio pubblicitario con finalità promozionali. Prima dell’adesione leggere il fascicolo informativo disponibile presso i nostri intermediari e pubblicato sul sito www.groupama.it
10 febbraio 2017
Economia/News
10 febbraio 2017
Salute/News
7
Fermano/Nuove strutture, servizi che crescono e nomina di due primari
Una sanità sempre più vicina ai cittadini
Quelle appena trascorse sono state
settimane di importanti novità per
l’Area Vasta 4 di Fermo. Si è partiti lo
scorso 25 gennaio con l’inaugurazione a Fermo - alla presenza dei vertici
della Regione, della Provincia, del
Comune e dell’Asur Marche - della
sede del Centro per la diagnosi e
trattamento dei Disturbi del Comportamento Alimentare, un ambulatorio attivato nel 2004 all’interno del
Dipartimento di salute mentale e con
un equipe multidisciplinare guidata attualmente dal medico psichiatra
Patrizia Iacopini. Con lei operano le
dietiste Serenella Vita e Marco Guli,
le psicologhe e psicoterapeute Laura
Pelliccetti e Annarita Scipioni, l’endocrinologa Paola Pantanetti e l’educatore professionale Filippo Romagnoli.
Il centro garantisce un percorso
psichiatrico psicologico riabilitativo
sviluppato attraverso terapie individuali o di gruppo, colloqui familiari,
colloqui di coppia, terapia farmacologica, day hospital terapeutico, visite
psichiatriche, attività psicoeducative,
a cui si aggiunge un percorso nutrizionale endocrino / metabolico con
terapie riabilitative nutrizionali, visite
di controllo con valutazione antropometrica e bioimpedenziometrica,
visite endocrinologiche.
Nella stessa giornata, a Sant’Elpidio
a Mare sono stati ufficialmente aperti
i locali che ospiteranno il personale
medico di una Potes medicalizzata
che si aggiunge a quelle già operative
ad Amandola e Montegiorgio, oltre
alla Potes infermieristica di Petritoli e
alle 9 postazioni di soccorso di base
presenti nell’intero territorio provinciale. Dagli amministratori, a partire
dal primo cittadino Alessio Terrenzi,
e dal direttore Licio Livini, è giunto un
ringraziamento al sistema del 118 e
in particolare ai volontari della Croce
Azzurra, sempre pronti a garantire
un servizio efficiente ed altamente
qualificato.
La settimana successiva, per la precisione il 30 gennaio, è stata la volta
della presentazione dei nuovi primari
Gualtiero Zega e Mahmoud Yehia,
rispettivamente a capo del reparto
di Medicina di Amandola (operativo
all’interno del “Murri” dopo i danni
causati dal terremoto) e di quello
di Urologia di Fermo. Due eccellenti
professionisti, come rimarcato dallo
stesso direttore Livini, che aumentano il livello della sanità fermana anche
in prospettiva della realizzazione del
nuovo nosocomio di Campiglione.
Ultimo tassello in ordine di tempo è il
secondo incontro tenutosi a Porto San
Giorgio (dove nel frattempo ha tenuto
banco la polemica per lo spostamento
della Potes nel capoluogo) per la definizione del progetto di riconversione
ed adeguamento del Presidio locale in Presidio Riabilitativo di Area
Vasta. Un obiettivo contenuto nella
programmazione triennale del direttore Livini e che vede un coinvolgimento dell’Amministrazione comunale di
Porto San Giorgio e della Comunità di
Capodarco in un’ottica di co-gestione
dei servizi relativi.
Andrea Braconi
L’APPROFONDIMENTO
Due nuovi primari per la sanità
locale
Lunga la carriera medica di Gualtiero
Zega (trenta anni di ruolo), costellata
di successi, con molte pubblicazioni
su riviste nazionali e internazionali,
numerosi corsi di alta specializzazione e formativi, la specializzazione
in Endocrinologia presso l’Università
degli Studi di Perugia e la specializzazione in Scienza dell’Alimentazione
indirizzo dietetico, presso la stessa università. “La mia esperienza
trentennale presso Medicina Interna
di Amandola è stata fondamentale
per la mia maturazione. Nel tempo,
con un importante gioco di squadra, siamo cresciuti, nonostante
l’oggettivo isolamento del presidio
ospedaliero, maturando esperienza e
facendoci conoscere in ambito nazionale e internazionale organizzando
incontri di medicina interna. Da sei
anni ho l’incarico di Direttore facente
funzioni dell’Unità Operativa di Medicina Interna e ho sempre lavorato
all’obiettivo di formare un gruppo di
lavoro efficiente e preparato. I risultati sono ottimi e direi amplificati dopo
la terribile esperienza del terremoto
con il trasferimento del personale a
Fermo. La squadra è riuscita egregiamente a superare questa situazione
particolare, dando sempre il massimo
e adeguandosi alla nuova realtà velocemente. Questa è stata la verifica
del lavoro fatto fin qui, ma non basta.
Ora che rivesto il ruolo di primario,
chiederò sempre il massimo sia qui
a Fermo sia quando torneremo ad
Amandola, speriamo nel più breve
tempo possibile. Questo perché
tutto il comprensorio montano ha la
necessità imprescindibile di avere un
reparto di Medicina Interna, sia per
la valenza medica sia per la valenza
sociale: oggi la popolazione anziana
non ha più riferimenti. Comunque
nelle prossime settimane ad Amandola verranno riattivati gli ambulatori
e il legame con il territorio riprenderà
e si rafforzerà. Sarà questo un primo,
decisivo passo che ci farà guardare
con speranza al futuro”.
Anche il nuovo primario di Urologia,
dottor Mahmoud Yehia, di origine
libanese, ha un curriculum di tutto
rispetto. Laurea in Medicina e Chirurgia (110 e lode) presso l’Università
degli Studi di Ancona e poi Specializzazione in Urologia nello stesso
ateneo con il massimo dei voti e
lode, diversi corsi di perfezionamento, incarico di alta specializzazione in
calcolosi delle vie urinarie dal 2010
al 2013, una casistica operatoria che
comprende numerosi interventi chirurgici da primo operatore in elezione ed in urgenza mediante chirurgia
convenzionale, laparoscopica e robotica, interventi di litotrissia percutanea ed interventi endoscopici su
varie patologie urologiche. Dal 2000
è dirigente medico di primo livello
presso la Clinica Urologica presso
l’Azienda Ospedaliero Universitaria
“Ospedali Riuniti Umberto I, Lancisi,
Salesi di Ancona.
Entusiasta del prestigioso incarico
il dottor Yehia dichiara: “L’Urologia
fermana è sicuramente di buon livello. Ora aggiungeremo due elementi
imprescindibili: la laparoscopia e la
chirurgia percutanea per la calcolosi renale, basandoci quindi su un
approccio mini invasivo. Sono entusiasta di essere entrato a far parte di
questa squadra con cui portare avanti
progetti importanti e confido nella
collaborazione di tutti”.
Alessandro Sabbatini
Fermo/Importante accordo tra Comune e ANDI
Cure dentistiche per i minori di 14 anni in difficoltà
Un accordo importante quello stretto tra il Comune di Fermo e l’Associazione Nazionale Dentisti
Italiani, sezione di Ascoli Piceno e Fermo.
Un accordo che consentirà a tanti bambini che
vivono a Fermo e che sono seguiti dai servizi
sociali del Comune, di usufruire gratuitamente
di cure e terapie odontoiatriche.
“Lo scorso 27 gennaio abbiamo firmato un protocollo di intesa con l’ANDI – spiega l’assessore ai
servizi sociali Mirco Giampieri – che permetterà a
tanti bimbi e ragazzini sotto i 14 anni da noi seguiti
e segnalati, di ottenere cure dentistiche primarie
gratuite. Ciò nasce dal presupposto che spesso
le famiglie in difficoltà trascurano elementi fonda-
mentali per la salute del bambino, come la corretta
igiene orale, e ciò va inevitabilmente a riverberarsi
sulla crescita e la salute del piccolo”.
Interviene sull’argomento anche il presidente
dell’associazione Adornino Rossi “Siamo soddisfatti del protocollo d’intesa con il Comune di
Fermo. Quelli che andremo ad effettuare sono
interventi completamente gratuiti per il paziente,
tra l’altro previsti dal nostro statuto. Di certo un
occhio andrà dato ai costi che dovremo comunque
sostenere, per cui agiremo su tante emergenze
andando a risolvere le questioni di stretta necessità
e lavorando poi sull’educazione alla prevenzione e
all’igiene dentale. Sia ben chiaro: parliamo di cure
importanti e non di interventi di natura estetica, che
non sono assolutamente previsti nel protocollo”.
Il percorso è questo: i servizi sociali del Comune
di Fermo segnalano i casi di minori sotto i 14
anni che hanno bisogno di cure odontoiatriche.
A quel punto l’associazione, forte dei circa 30
associati presenti a Fermo, si attiva individuando
i dentisti disponibili e interviene, affidando al
professionista la diagnosi e la relativa cura.
Il protocollo ha una durata di un anno ma sarà
molto probabilmente rinnovato e Fermo è stata
scelta come città-pilota per cui non si esclude,
fanno sapere dall’ANDI, la possibilità di allargare
in futuro il servizio ad altre realtà. (a.s.)
Terra nostra/News
Fermo/Aggiudicato un importante bando per la riqualificazione
Si disegna la Tre Archi del futuro
Forse ci siamo. Dopo anni in stato di semi
abbandono, si prospetta un nuovo futuro per il
popoloso quartiere di Lido Tre Archi. Il Comune
di Fermo ha partecipato ad un bando nazionale
promosso dal Consiglio dei Ministri per la
riqualificazione delle aree degradate in Italia. Il
progetto fermano, sviluppato dall’architetto
Giovanna Paci e dall’ingegnere Andrea Paci,
ha riguardato appunto Lido Tre Archi ed è stato
ammesso a finanziamento per oltre otto milioni di euro.
“Una cifra ragguardevole – fa notare il Sindaco
Paolo Calcinaro – che ora ci dovrà essere assegnata in tempi brevi per poter iniziare i lavori. Il
Governo si gioca tanto in termini di credibilità
con questa iniziativa. Riqualificare le periferie del
nostro Paese è fondamentale e sul tavolo ci sono
due miliardi e cinquecento milioni di euro che
dovranno essere ora distribuiti ai tanti progetti
che sono stati ammessi. Noi siamo tra questi e
aspettiamo un intervento concreto”.
Veniamo al progetto: un elaborato complesso
che esalta le potenzialità del quartiere, con le sue
caratteristiche, i punti di forza e di debolezza, le
esigenze. “Tre Archi – spiega l’architetto Paci
– ha una popolazione composta da 44 etnie,
con tanti giovani. L’isolamento è storico ed è
peggiorato nel tempo, vuoi per le caratteristiche
geografiche, vuoi per i problemi di delinquenza.
Chi risente di più di questo clima sono i giovani, soprattutto non motorizzati che soffrono la
mancanza di scolarizzazione, il degrado urbano,
e le donne che spesso vengono emarginate.
L’obiettivo del nostro progetto è di dare nuovi
servizi e di rifunzionalizzare l’esistente, puntando molto su sport e centri di aggregazione,
di ascolto e di mediazione socio culturale e
socio sanitario. Fondamentale è anche il ruolo
dell’illuminazione pubblica che andrà potenziata per garantire la vivibilità e la sicurezza.
Nello specifico agiremo soprattutto nel nucleo
centrale di Tre Archi, dove attualmente insistono
due campetti da calcio a 5, una pista da pattinaggio e un piccolo centro sociale. L’idea di è creare
spazi polivalenti e flessibili per assecondare varie
esigenze. Quindi riadatteremo gli spazi esistenti,
li miglioreremo puntando sull’accessibilità, e li
integreremo con una palestra in cui verranno
insegnate arti marziali, molto utili per i giovani,
soprattutto in situazioni di tensione ed emarginazione sociale come questa. Nella stessa zona
apriremo uno sportello d’informazione socio
sanitaria, un’area fitness all’aperto fruibile da
tutti, una struttura per l’arrampicata sportiva.
Il tutto connesso con il lungomare, che verrà
riqualificato, e con il viale centrale. Altre cose da
fare: adibire una spiaggia attrezzata per disabili
(un unicum nel territorio) che crei richiamo e
attrazione, migliorare il verde pubblico, lavorare
sul viale centrale che attraversa tutto il quartiere,
andando a realizzare uno spazio di aggregazione nuovo: la Piazza dei Popoli che riassuma
un’idea di integrazione tra le varie comunità presenti. Le parole d’ordine saranno permeabilità e
invito alla fruizione”.
“Da quando arriveranno i soldi, la tempistica
per la realizzazione dei lavori è di circa 30
mesi” conclude l’ing. Andrea Paci. Tempi serrati, quindi, tra l’altro stabiliti dal Governo, per
dare finalmente un nuovo volto a Lido Tre Archi
con gli obiettivi di un ritorno economico e di un
riscatto sociale ormai imprescindibili per questa
zona. (Alessandro Sabbatini)
S.Elpidio a M./Al posto della SS. Redentore Fermo/Illustrata la nuova rotonda
A Casette d’Ete arriva la Un biglietto da visita
scuola materna statale per il territorio
Dal prossimo anno scolastico
Casette d’Ete avrà una scuola
dell’infanzia statale. La scuola
prenderà il posto della SS. Redentore che chiuderà alla fine di
quest’anno. “Vista la comunicazione di definitiva chiusura della
scuola a partire dal prossimo anno
scolastico – spiega il sindaco
Alessio Terrenzi – siamo riusciti
a raggiungere un obiettivo direi
epocale per le scuole del territorio elpidiense e, in particolare,
per Casette d’Ete. Il servizio finora
offerto verrà garantito con tariffe
di gran lunga inferiori a quelle
che don Iginio era costretto ad
applicare. Con l’apertura di questa scuola per l’infanzia pubblica
viene completamente ridisegnata
la distribuzione dei bambini così
come quella dei trasporti scuolabus e della mensa. E’ un discorso
complesso che abbiamo affrontato
nella certezza di poter dare una
risposta importante alle famiglie:
ora si potrà eliminare la lista
d’attesa attualmente esistente e
che aveva lasciato a casa diversi
bambini per mancanza di posti.
Poter recepire tutte le iscrizioni
ha un significato importante per le
famiglie con genitori che lavorano
visto che si dà loro la possibilità
di lasciare i propri figli in mani
sicure”.
“L’istituzione dell’infanzia statale
a Casette – conclude Terrenzi –
comporterà una ridistribuzione
dei bambini e questo potrà creare
delle iniziali difficoltà. Bambini già
inseriti nelle classi del SS. Redentore si troveranno davanti ad un
cambiamento, così come coloro
che sono stati inseriti a Castellano
e che, alla luce della nuova ridistribuzione, potrebbero trovarsi a
dover cambiare. Su questo stiamo
ancora ragionando e dopo la fine
delle iscrizioni, dati alla mano, ci
metteremo a tavolino per trovare
assieme a docenti e dirigente scolastico, le modalità migliori per
un equilibrio anche territoriale
nella distribuzione nelle classi.”
Nel corso di una partecipata conferenza stampa, è stata recentemente presentata ed illustrata dettagliatamente l’opera che da qualche mese insiste nell’area antistante il casello autostradale A14 di Fermo – Porto San Giorgio e che
valorizza la rotatoria Santa Maria a Mare,.
Si tratta di un prato verde che circonda un terrapieno sul quale è posto un altro
piano più elevato, sistemato sempre a prato, da cui svettano tre vele che richiamano il litorale della provincia fermana, vocata al turismo ed alla marineria da un
lato ed all’agricoltura ed alla manifattura dall’altro. Sul muretto di contenimento
del terrapieno sono sistemati i 40 stemmi della provincia di Fermo, realizzati in
ceramica policroma dal Maestro ceramista Salvatore Fornarola. Le vele, alte 9,
6 e 4 metri, libere di ruotare sotto la spinta del vento, spiccano con il loro tenue
colore sena impattare, anzi inducendo all’osservazione dello storico campanile a
vela della chiesa di Santa Maria a Mare. L’opera, nata da un’idea del Maestro Fornarola, è stata progettata dall’architetto Paolo Santarelli con la collaborazione
del geometra Monica Belà, ed è ideata per segnare il paesaggio inducendo un
impatto ambientale minimo, non solo dal punto di vista visivo, ma anche funzionale. Essa è infatti dotata di illuminazione a led ed ha un dispositivo automatico
di irrigazione con solo acqua di falda. La definitiva sistemazione artistica è stata
eseguita dal Comune di Fermo per completare lo svincolo di raccordo tra la A14
e la SS16 e finanziata dalla Cassa di Risparmio di Fermo.
10 febbraio 2017
8
10 febbraio 2017
Terra nostra/News
Petritoli/Interventi sull’isola Ecologica per un costo di 40 mila euro
Raccolta differenziata verso il 65%
A Petritoli la nuova amministrazione comunale targata Luca Pezzani
sta investendo decisamente sulla
raccolta differenziata dei rifiuti e i
numeri stanno confermando questo intervento. “L’obiettivo che ci
siamo dati è quello di aumentare la
percentuale di raccolta differenziata
che dal 2015 ha raggiunto il 60,8
%, e di arrivare al 65%. - spiega il sindaco Pezzani -. Dobbiamo necessariamente cercare di
aumentare questa percentuale per
avere uno sconto sull’ecotassa
con conseguente vantaggio della
cittadinanza. Stiamo attuando una
serie di provvedimenti in questa
direzione”.
A partire dall’ultimo giornalino
locale, è stata allegata una brochure esplicativa, il cui costo era
completamente a carico della ditta
che gestisce il servizio, all’interno della quale l’Amministrazione
rinfresca la memoria dei cittadini
su come si differenzia e su come
devono avvenire i conferimenti.
Inoltre, è stato istituito il numero
verde 800125990 al quale possono
rivolgersi i cittadini per segnalare
mancati ritiri del servizio di porta a
porta. Sono stati inoltre aumentati
i mesi in cui la raccolta dell’umido avviene tre volte a settimana,
mentre prima avveniva due volte a
settimana per il periodo che va da
settembre a maggio e da giugno a
agosto tre volte a settimana.
“Oltre a questo siamo intervenuti presso il centro di raccolta
dell’isola ecologica, già esistente
-spiega Pezzani - con un intervento
Il micro micro racconto di Sergio Soldani
FABIO MOZZI
Fabio Mozzi, durante quel periodo di freddo spietato
di dicembre, riusciva a sentire il forte disagio che
cresceva in lui in modo devastante, in più soffriva
di solitudine e non funzionava bene la caldaia per
riscaldare il suo appartamentino. Non pagava molto per l’affitto di quei
cinquanta metri quadri ma secondo un uomo di quarantacinque anni di
formazione anconetana, Fermo, il posto dove gli avevano affibbiato il ruolo
di dirigente di una delle tante associazioni sindacali di categoria di lavoratori
legati all’agricoltura, era una cittadina morta, con una classe politica che
non presentava una adeguata competenza storico-agraria e, non sapeva
affatto valorizzare la straordinarietà di un potenziale turismo collinare,
tutto da rifondare certo, che sempre secondo lui, avrebbe potuto arrivare
a un’espansione economica di proporzioni impensabili: questo ovviamente
non lo diceva proprio a nessuno, lo ripeteva molto spesso dentro di sé,
implodendo talvolta di rabbia e violenti bruciori di stomaco.
Ilenia invece proveniva dalla periferia di Pesaro e lavorava nella stanza accanto
al dottore e nel dialetto strettamente locale, era stata definita, da quella schiera
di agricoltori e allevatori di maiali di piccola taglia della valle del fiume Aso, che
spesso si soffermavano con lei per imprecisate e vaghe domande ”Lu Gnocco’”, dato il suo stupendo volto, il suo corpo sinuoso e forse un po’ burroso
e il suo sbattere le ciglia un po’ troppo spesso allorché colloquiasse con un
qualsiasi interlocutore; Fabio che dirigeva quella sede del Sindacato in modo
severissimo con taluni subalterni al limite della pura crudeltà, era innamorato
perduto di lei e la favoriva in tutto principalmente quando lei le chiedeva delle
ferie, mai più brevi di un’intera settimana. Accadde un giorno che la ragazza lo
chiamò con una dolce sonorità: “Dottore può intrattenersi un paio di minuti nel
mio modesto ufficio, senza che alcuno veramente la disturbi ?” Fabio pensò
nell’immediato di sognare, ma poi in meno di tre secondi si ritrovò di fronte a
lei, a quel volto dalle gote lattee, a degli occhiali dalla montatura con i brillantini
che dietro mostravano due occhi inequivocabilmente blu. Lei subito le disse
“Senta Fabio proprio ieri ho lasciato il mio fidanzato Lorenzo, avevo prenotato
una dozzinale crociera per il Mediterraneo, se la sentirebbe di prendere il suo
posto? Per l’ufficio di Fermo chiameremo due sostituti da Macerata, e magari
poi lei starà fra due mesi, qualche giorno in più ad agosto? Che ne dice? Gradirà
la mia compagnia? O Non le piaccio?” Il Dirigente fu investito da una inusuale
freddezza, niente a che vedere coni suoi crampi allo stomaco o i suoi sudori,
chiuse a chiave la porta e con la classe di un seduttore navigato, avvinghiò la
donna sotto l’ascella sinistra e baciandola profondamente le sussurrò: ”Lunedì
alle otto partiremo dal porto di Ancona!”.
che andava a migliorare lo stesso centro di raccolta, provvedendo
ad una nuova pavimentazione con
una soletta in quarzo, secondariamente abbiamo acquistato nuovi e
più capienti cassonetti che in un
secondo tempo verranno utilizzati
dalle attività commerciali, per un
costo complessivo di 40 mila euro.
Abbiamo aumentato il numero dei
giorni in cui avviene il conferimento
passando dalle 2 volte a settimana
in cui è aperta l’isola, quindi mercoledì, giovedì e sabato a martedì, giovedì e sabato passando da
due a tre giorni di apertura, con
conseguente aumento delle ore di
apertura da 6 ad 8”. Si tratta di un
primo stralcio dei lavori, il resto
verrà effettuato durante il corso
dell’anno iniziato che consisteranno
in un sistema di videosorveglianza,
un prolungamento della tettoia già
esistente e ulteriori interventi.
Il centro di raccolta Isola Ecologica,
si trova nella zona degli impianti
sportivi, presso Contrada Calcinari,
un’area di 5/700 metri quadrati,
luogo dove chi non vuole usufruire del porta a porta può conferire
direttamente i rifiuti. Precedentemente il centro di raccolta non
aveva pavimentazione vera e propria e con l’avvento delle piogge si
formavano degli acquitrini, mentre
con la soletta si sopperisce a questo problema, oltre a quello della
viabilità all’interno dell’isola ecologica che ha subito un ampliamento
interno, con riorganizzazione degli
spazi e maggior ordine.
Il Comune invita la cittadinanza a
cercare di differenziare quanto più
possibile, rispettando i giorni di
conferimento, come riportato nella
brochure sul porta a porta. Ricorda
inoltre che il nuovo bidoncino che
viene fornito gratuitamente ad ogni
famiglia, con chiusura antirandagismo, per il conferimento dell’umido, deve essere tassativamente
usato per i conferimenti del servizio
di porta a porta. Altra intenzione
dell’Amministrazione è di andare a
colpire quanto più possibile eventuali conferimenti sbagliati o quei
casi di abbandono lungo le vie
comunali o le strade rurali.
Serena Murri
Brevi
Fermo Rinnovata la convenzione tra Comune e carcere
È stata prorogata fino alla fine del prossimo anno la convenzione tra il comune
e il carcere di Fermo, che prevede l’impegno di alcuni detenuti nella cura
delle strade e del verde pubblico nelle vicinanze dell’edificio penitenziario.
La convenzione concretizza quanto indicato in un protocollo d’intesa nazionale
siglato nel 2012 dal Ministero della Giustizia e dall’Anci del 2012.
Nel caso di Fermo prevede che il comune metta a disposizione opportunità
per lo svolgimento di lavori di pubblica utilità all’esterno. I detenuti, vicini alla
fine della pena, vengono scelti per i loro comportamenti e la loro condotta e i
nominativi individuati e proposti al magistrato di sorveglianza che ne autorizza
e approva il coinvolgimento in questo progetto, volto a ridare dignità sociale e
favorire il loro reinserimento. Così un detenuto lavorerà gratuitamente quattro
ore al giorno per sei mesi, prendendosi cura della zona intorno al carcere.
Fermano Confindustria, Ciccola nuovo presidente dei calzaturieri
Enrico Ciccola è il nuovo presidente della sezione calzaturieri di Confindustria Fermo. Ciccola, che è titolare della Romit di Montegranaro, è stato eletto
il 23 gennaio durante una partecipata assemblea. Rendere la sezione sempre
più aperta al confronto, capace di stare vicino alle aziende, soprattutto alle
tante piccole presenti sul territorio, per raggiungere nuovi mercati e migliorare
la condizione del credito affidandosi sempre più al Confidi per dialogare con le
banche, tra i principali obiettivi del nuovo presidente.
Magliano di Tenna Programmazione Rete scolastica 2017-2018
La Giunta regionale ha approvato la programmazione della rete scolastica
e dell’offerta formativa 2017-2018. Rispetto al testo inviato all’Assemblea
legislativa per il previsto parere, sono state recepite indicazioni della Prima
Commissione consiliare coerenti con le proposte delle amministrazioni provinciali. Per la provincia di Fermo riguardano lo spostamento dall’Istituto
scolastico comprensivo Cestoni di Montegiorgio a quello di Monte Urano,
delle scuole dell’infanzia e primaria di Magliano di Tenna per una migliore
organizzazione del trasporto pubblico locale.
9
10 febbraio 2017
10
Cultura/News
Historia firmana di Pierluigi Cavalieri
Teodorico Pedrini, il fermano
che portò il Cristianesimo in Cina
È ben nota la missione di evangelizzatore della Cina
svolta dal gesuita maceratese Matteo Ricci, mentre le
vicende del missionario fermano Teodorico Pedrini
nel Celeste Impero sono state a lungo dimenticate e
solo di recente riportate alla luce.
Pedrini nacque a Fermo nel 1670 da una famiglia benestante in una casa situata presso la chiesa di S. Michele Arcangelo. Il padre
Giovanni Francesco era un affermato notaio, originario di Servigliano. Compiuti i primi studi presso le scuole dei Gesuiti e dei Filippini, Teodorico si avviò
alla carriera ecclesiastica, prendendo gli ordini minori nel 1690 e laureandosi
all’Università di Fermo in Diritto civile e canonico due anni più tardi. Ma gli
studi, che devono essere stati intensi, si sarebbero protratti per altri cinque
anni a Roma, nel Collegio Piceno di S. Salvatore in Lauro, fino al 1697. In
questo periodo egli approfondì le proprie conoscenze musicali, che più tardi
gli avrebbero permesso di essere accolto alla corte imperiale cinese. Nel 1698
Pedrini entrò nella Congregazione dei missionari di S. Vincenzo de’ Paoli,
detta anche “dei Padri Lazzaristi”, diventando sacerdote due anni dopo.
In questi anni papa Clemente XI aveva deciso di inviare in Cina e nelle Indie
una legazione per risolvere l’annosa questione dei Riti: i Gesuiti tendevano
infatti ad accettare il culto dei defunti presente nella tradizione cinese integrandolo nella fede cristiana mentre il pontefice non approvava tale scelta.
A tale scopo egli incaricò il cardinale Tournon di recarsi nel Celeste Impero
nel 1702. Tournon svolgeva, tra l’altro, la funzione di procuratore a Roma
dell’arcivescovo di Fermo Baldassarre Cenci ed è assai probabile che sia
stato lui stesso a invitare il fermano Teodorico Pedrini a far parte della sua
legazione. La conoscenza della musica e l’abilità nel fabbricare strumenti
da parte di Pedrini furono considerati dei vantaggi perché si sapeva che
l’imperatore cinese teneva in gran conto gli occidentali che conoscessero
la musica e sapessero suonare. Pedrini decise di imbarcarsi in Portogallo
e raggiungere la Cina attraverso l’America, ma questo gli comportò una
serie di avventure attraverso due oceani che si conclusero con l’arrivo a
Macao solo nel 1710, vale a dire otto anni dopo la sua partenza. Dopo il suo
arrivo gli scoprì che i rapporti tra il cardinale Tournon e la corte cinese si
erano nel frattempo deteriorati al punto che il prelato era stato incarcerato.
Nonostante ciò riuscì a ottenere un invito da parte dell’imperatore Kangxi a
Pechino, primo sacerdote non gesuita cui fu concesso di stabilirsi in quella
città. Il sovrano, appassionato di musica, gli chiese di insegnarla ai suoi figli
e di fabbricare egli stesso strumenti musicali.
Pochi anni dopo il suo arrivo Pedrini informò l’imperatore Kangxi in merito
all’orientamento del pontefice riguardo ai riti cinesi, senza che quest’ultimo
mostrasse ostilità. Un’aperta avversione verso di lui nutrirono invece i Gesuiti
già presenti a Pechino, i quali riuscirono a farlo cadere in disgrazia con il
sovrano e farlo incarcerare. Ma dopo pochi mesi, morto Kangxi, salì al trono
uno dei suoi figli che avevano appreso la musica con Pedrini. Il nuovo imperatore lo fece liberare e lo richiamò a corte; gli concesse inoltre di riprendere
la propria opera missionaria nella sua chiesa di Nostra Signora dei Sette
Dolori. Opera che egli proseguì sino alla sua morte, avvenuta a Pechino nel
1746. Fino all’ultimo giorno aveva sognato di rivedere la sua Fermo.
La Legatoria
di Giuliana Sestili
Legature
Restauro
Incisioni
Targhe
Coppe
Creazioni
FERMO - Corso Cavour, 70
Tel. 0734.224938 • 327.7994237
[email protected]
Massa Fermana/Pericolo sisma e possibile soluzione
I “Crivelli” da salvare
Inagibile dal 24 agosto, con un’inagibilità che prevede provvedimenti
di intervento, la Chiesa di San
Lorenzo, San Silvestro e Massa
Fermana è attualmente chiusa al
pubblico. All’interno, tra le altre,
sono contenute due opere importanti: il “Polittico” di Carlo Crivelli
e “La Madonna della cintola tra
angeli musicanti” attribuita al fratello Vittore.
“All’indomani della prima scossa, mi sono attivato contattando
la Soprintendenza” afferma Gilberto Caraceni, attuale sindaco.
“Il funzionario preposto (Claudio
Maggini, dell’Unità operativa dei
Beni artistici della Soprintendenza
Archeologia, Belle Arti e Paesaggio
delle Marche n.d.r) è venuto due
volte, ho segnalato la disponibilità
del Comune a inserire i quadri
nella Pinacoteca, realizzata dalla
scorsa amministrazione. Durante
queste visite, ha visitato la stessa
e ho fatto presente che ci sarebbe
la possibilità di avere un finanziamento di 10.000 euro per ampliarla
e fare migliorie”. Il Sindaco fa presente che sono in corso degli studi,
di cui si sta occupando l’Università
di Camerino, sulla climatizzazione
dell’area, aspetto da non sottovalutare quando si parla di conservazione di opere d’arte. “Sono
venuti verso settembre / ottobre
- spiega -hanno messo strumenti
per controllare la temperatura e
ciclicamente tornano a verificare”.
“Quei quadri sono una risorsa per
Massa Fermana - ci tiene a sottolineare - pensi che prima del
terremoto almeno una volta a settimana arrivavano comitive, anche
in bus, per vederli, così come la
Pinacoteca. La stessa è aperta,
si trova sopra la sede comunale,
c’è un signore in pensione che fa
da cicerone, sempre disponibile
ad aprirla, sarebbe il luogo ideale
per la conservazione. Oltretutto la
chiesa è vicinissima al Comune,
quindi non ci sarebbero problemi di
trasporto. Io ho preferito agire per
contatti diretti, ho avvertito anche
l’assessore Moreno Pieroni di persona, che mi ha detto di inviargli
per email quello che attestasse ciò
che avevo fatto e mi ha detto che
avrebbe parlato con chi di dovere.
Per me l’importante è che i quadri
restino alla comunità e soprattutto
siano fruibili per chi vuole ammirarli, tutto lì”.
A tal proposito, erano state dure
le parole dell’ex sindaco Tarulli
in merito al fatto che due tele
dei fratelli Crivelli, conservate nella
chiesa, fossero ancora lì, nell’edificio dichiarato inagibile. “Le opere
sono ancora lì, esposte al pericolo
e ai calcinacci che vengono giù
dalle pareti. Dopo ogni terremoto,
le crepe si allargano e aumenta la
quantità di materiale ai piedi dei
quadri. Perché continuare a lasciarli lì, rischiando che vengano rovinati per sempre? E pensare che a
dicembre il centro studi dedicato a
Carlo Crivelli ha ospitato un incontro su come recuperare, valorizzare
e proteggere le opere d’arte” aveva
dichiarato a “Il Resto del Carlino”.
Tarulli auspica, come l’attuale sindaco, che le opere siano spostate
all’interno dell’attuale pinacoteca
comunale, da lui definito un luogo
sicuro. Le opere sono di proprietà
della Diocesi di Fermo.
“Il sindaco e l’ex primo cittadino commenta Claudio Maggini - sono
in realtà animati dallo stesso interesse: far sì che le opere restino
a Massa Fermana. La pinacoteca
potrebbe essere una situazione idonea, la Soprintendenza è fortemente interessata al fatto che i dipinti
restino nel territorio comunale,
sono un punto di attrazione per
Massa Fermana. Si sta lavorando
affinché sia possibile”.
Silvia Ilari
Brevi
Marche Anagrafe antimafia degli esecutori
Dallo scorso 31 gennaio, l’iscrizione nell’elenco denominato “Anagrafe antimafia degli esecutori”, previsto dalla legge 15/12/2016 nr. 229 e riservato agli
operatori economici interessati a partecipare a qualsiasi titolo e per qualsiasi
attività agli interventi di ricostruzione pubblica e privata nei comuni del
“cratere” sismico, avviene esclusivamente attraverso il collegamento diretto
degli operatori economici interessati ad una specifica piattaforma informatica,
accessibile all’indirizzo web https://anagrafe.sisma2016.gov.it. Non sono più
possibili domande di iscrizione via pec.
10 febbraio 2017
Cultura/News
Un’erba al mese di Chi Mangia la Foglia!
FEBBRAIO - BORAGO OFFICINALIS
Note informative a cura del Presidente Noris Rocchi
Siamo in pieno inverno, e come ovvio, non è questo
il periodo d’eccellenza e di migliore crescita e fragranza per le nostre erbette spontanee.
Nonostante ciò, insieme a piante erbe ed animali,
siamo parte della natura la quale nel suo equilibrio
consolidato nei millenni, ha provveduto alle necessità di ogni stagione, sia dal punto officinale, che da
quello delle proprietà gastronomiche e nutrizionali.
La borragine, originaria del Levante, è da considerarsi una fra le migliori erbe eduli.
Ha un aspetto ruvido e richiama nel lessico il basso
latino di Burra o burras che indicava una stoffa dalla tessitura grossolana a peli lunghi ed ispidi, usata
dai pastori e dalla povera gente e dagli ordini dei
frati minori. La fioritura è quasi continua, presentandosi in due colorazioni, fiori lilla e fiori azzurrini,
allegorici per la tavola e per le pietanze, non scolorano in cottura.
E’ un’erba menzionata da Dioscordide come curativa e guaritoria, definita anche ”padre del sudore”
sotto l’aspetto officinale. Pianta interessante sotto
molti aspetti, anche attraverso l’uso delle foglie
che, se utilizzate sia nel tè freddo che nelle zupppe
calde, conferiscono un sapore gradevole e caratteristico.
Classificazione: Ordine Solanales, Famiglia
Boraginaceae, Genere Borago, specie officinalis.
Nomi Comuni: Borraggine, Borra, Vorra, Burage,
Buraza Erba d’la Torta Limboina, burraxi, Burrascia,
Lingua Rada, Burazen, Cavallina, Napatara. Sp:
Borraja. Fr: Bourrache. Td: Boretsch, Gurkenkraut.
In: Borace.
Chi Mangia la Foglia propone: Frittata invernale di
Borrago Officinalis
Ingredienti e procedimento
400g. di borragine, 8 uova, 1 cipollacccio o porro,
1 spicchio d’aglio, 1 grossa patata, 50 g. di legumi
già lessati, 2 fettine di pancetta sottili tagliate a striscette, pepe, 80 g. pecorino, olio di oliva extrav.,
sale q.b.
Pulire la borragine e sbollentare per qualche minuto, oppure al vapore. In una padella con poco olio
d’oliva rosolare l’aglio ed il cipollaccio, aggiungere
poi le patate ed i legumi, a seguire la pancetta ed
ancora la borragine sbollentata e tagliuzzata. In un
tegame battere le uova con aggiunta di formaggio
pecorino grattugiato e pepe macinato fresco, versare in padella e cuocere in entrambi i lati.
Disporre la frittata in un piatto da portata, con allegoria di fiori di borragine, e se ce n’è, una lieve
grattugiata di tartufo nero a piacere.
Note Dietetiche
A cura della dott.ssa Maria Preziosa Del Papa
La frittata” cosi composta è una ricetta nutrizionalmente ricca. Se accompagnata dal pane sarebbe
bene mangiarla a pranzo, quindi un pasto veramente completo. Non manca nulla: Amidi (legumi-patata-pane), Proteine di alto valore biologico (uovapecorino), Grassi vegetali ed animali (olio-pancetta) ed infine la” Borragine” un’erba dalla ricchezza
di” fibre” prevalentemente solubili con il potere di
trattenere l’acqua, tanto importante per le funzioni
intestinali. (NB:-la cottura al vapore fa mantenere al
meglio i suoi nutrienti!).
A qualcuno farà impressione leggere le “otto uova”
tutte in una volta, ma il buon senso suggerisce che
due uova a persona sono sufficienti. Purtroppo c’è
un timore diffuso per la presenza di “colesterolo”
nel tuorlo d’uovo. E’ vero, ne basterebbe uno solo
al dì per coprire il fabbisogno giornaliero nell’uomo
e chi presenta già livelli elevati di colesterolo nel sangue deve fare attenzione. Dobbiamo, però, pensare
anche alla compresenza di “lecitina” nel tuorlo. La
“lecitina” è l’antagonista più importante del coleste-
rolo! Guarda caso i due convivono insieme! La “lecitina”
ci aiuta a prevenire le malattie
del sistema cardiovascolare
causate da depositi di grasso
e l’alterazione dei vasi sanguigni. Una funzione tra tutte è
quella di “emulsionante” cioè
permette di mescolare tra loro
due sostanze altrimenti “non
mescolabili”, es. acqua ed olio. Inoltre nel liquido
biliare (bile o “fiele”) si crea un armonico equilibrio
tra lecitina, acidi biliari e colesterolo e ciò impedisce
la formazione di calcoli biliari.
Note Salutistiche
A cura della dott.ssa Paola Palmieri
La Borago officinalis è una pianta che da sempre
viene considerata dalla medicina popolare, utile a
scopi terapeutici, anche se, per il suo contenuto di
alcaloidi tossici, presenta delle controindicazioni.
Qui prendiamo in esame l’olio di borragine, estratto
dai semi, ricco in acidi grassi polinsaturi: omega-3
e omega-6, con attività antinfiammatoria. Proprio
per questa sua attività antinfiammatoria viene usata nelle dermatiti atopiche, seborroiche, anche con
componente allergica. Quest’ultima attività è fortemente potenziata dalla presenza degli omega-3 e 6
presenti in grande quantità. In particolare facciamo
riferimento all›acido gamma-linoleico (GLA) a cui
viene attribuita anche l’azione antipertensiva.
Inoltre, sempre nella medicina popolare, la borragine ha attività diuretica, disintossicante e cardiotonica. La Borago officinalis è soprattutto usata in
omeopatia perché sembra che stimoli la produzione di adrenalina, sostanza che aiuta l’organismo a
combattere lo stress. Nella stessa omeopatia, trova
impiego nell’artrite reumatoide, dolori articolari,
eczemi ed herpes. Anche per i disturbi di stagione,
come faringite, laringite e raffreddamento, si può
chiedere aiuto alla borragine.
Sant’Elpidio a Mare/Rinnovata la convenzione per la gestione dell’Osservatorio Astronomico Elpidiense
Si continua a rimirar le stelle
L’Amministrazione Comunale elpidiense ha
recentemente rinnovato la convenzione all’Associazione di Quartiere Castellano per la gestione dell’Osservatorio Astronomico Elpidiense
“Marco Bertini”. Un rinnovo che dà continuità ad
una gestione che si è rivelata positiva nel tempo.
A conferma di ciò depongono i dati della gestione
dell’anno appena concluso.
“Sono dati- dice il presidente dell’Associazione
Castellano Sandro Birilli – che confermano come
l’offerta formativa e di promozione della cultura
e della conoscenza dell’Astronomia sia ormai
una realtà consolidata in ambito Regionale con
circa 2.000 presenze totali in tutti i momenti di
apertura al pubblico sia ordinari (tutti i lunedì con
cielo sereno) che straordinari, o riservati alle scolaresche e associazioni di volontariato a carattere
socio culturale. La presenza sui Social Network,
il passa parola, la qualità nell’accoglienza e la
professionalità degli Astrofili dell’Associazione
Alpha Gemini nella gestione delle visite guidate,
ha portato L’Osservatorio Astronomico “Marco
Bertini” ad essere punto di riferimento non solo
per l’utenza locale e delle altre province della
Regione ma soprattutto, nel periodo estivo, per
il turista sia residenziale che di passaggio”.
In sintesi i numeri che hanno caratterizzato l’attività
del 2016: 35 aperture ordinarie di lunedì dalle 22
alle 24 con una presenza media da 20 a 50 ospiti
con punte nel periodo estivo di circa 150; quattro
aperture straordinarie per manifestazioni con presenza media da 80 a 100 ospiti in occasione di
“Occhi su Saturno”, per la Festa di Quartiere, per la
“Notte dei Desideri” in occasione del trentennale, e
“La notte della Luna”. Inoltre, dieci aperture riservate alle scolaresche e associazioni con presenza
media da 30 a 50 ospiti. Su tale fronte si è consolidata l’accoglienza e l’offerta didattica predisponendo punti multimediali per preparare i visitatori
alle osservazioni, allestendo altri telescopi nel prato
antistante l’Osservatorio nel periodo primaverile
ed estivo, proponendo corsi di orientamento e
riconoscimento delle Costellazioni, supportando
i visitatori con la presenza di almeno tre Astrofili
(a serata) per guidarli alla visita e soddisfare ogni
esigenza di informazione e intrattenimento.
“Inoltre - aggiunge Giampaolo Butani, direttore
scientifico e presidente dell’Associazione Alpha
Gemini - con le ridotte risorse a disposizione,
stiamo cercato di rendere più efficiente la strumentazione al fine di proporre progetti strutturati
alle scuole di diverso grado, ad appassionati di
Astronomia o semplici curiosi, con una particolare
attenzione verso i giovani: Fotografia Astronomica,
Astro imagining, Spettroscopia stellare, Fotometria, Osservazione e studio del Sole. Nel corso
dell’anno dovremmo realizzare le due meridiane
(mattino e pomeriggio) in origine presenti nelle
due pareti sottostanti la cupola”. “L’Osservatorio
Astronomico è un fiore all’occhiello di questo
Comune – dice il Sindaco, Alessio Terrenzi – e
il numero sempre crescente di visitatori ne è la
prova. Già in passato abbiamo investito per potenziare la struttura e, in merito alla necessità di effettuare ulteriori interventi migliorativi, valuteremo il
da farsi in base alle risorse disponibili”.
11
Cartellone/News
Musica
Musica
Fermano
Fermo
Dopo un gennaio caratterizzato dalla grande partecipazione ai concerti di Silvia
Mezzanotte e Ginevra Di Marco, continua la programmazione nel Fermano di
TAM Tutta un’Altra Musica.
Domenica 26 febbraio, alle ore 17.15 al Teatro La Perla di Montegranaro,
nuovo appuntamento realizzato in collaborazione con l’associazione Amici
della Musica. Ad esibirsi saranno I Cameristi di Santa Cecilia (Andrea Oliva,
flauto; Francesco Di Rosa, oboe; Elena La Montagna e Ingrid Belli, violini;
Raffaele Mallozzi, viola; Carlo Onori, violoncello) su musiche di Mozart,
Boccherini e Reicha. L’ingresso è di 10 euro, il ridotto 7 euro (per over 60 e
possessori della Marche Jazz Card), 1 euro per gli studenti.
Prosegue intanto la prevendita online per lo spettacolo/laboratorio interattivo
di Pastis & Irene Grandi, che si terrà il 10 marzo al Teatro comunale di Porto
San Giorgio a partire dalle ore 21. Il biglietto di ingresso è di 20 euro, con un
ridotto a 15 euro per under 25, over 65 e possessori della MJC.
Il concerto clou del mese di febbraio a Fermo sarà quello programmato domenica
19 alle ore 17 nell’Auditorium “Billè” in via dell’Università dalla Gioventù Musicale
e dal Comune. Ad esibirsi sarà un Quartetto di Arpe, “Arpe diem” (foto), straordinaria formazione costituita da quattro arpisti di fama internazionale Donata
Mattei, Federica Sainaghi, Duccio Lombardi e Davide Burani.
“L’arpa fantastica” è l’eloquente titolo della serata. Il programma prevede infatti
l’esecuzione di “Fantasie su arie celebri” da opere di Verdi, estratti dalle “Quattro
Stagioni di Vivaldi” nella storica trascrizione per quartetto d’arpe di Anna Pasetti,
brani celeberrimi dai balletti più famosi di Ciaikovskij. Completano il programma due
stupende composizioni dello spagnolo Ernesto Lecuona, “Malaguena” e “Andalucia”,
magistralmente trascritte per quartetto di arpe e che prevedono l’esecuzione arricchita
anche da strumenti a percussione suonati dagli stessi arpisti. Spumeggiante conclusione con la “Carmen suite” di Bizet. Un appuntamento davvero da non perdere perché
già ascoltare un concerto per arpa ha il suo fascino ed evoca emozioni a non finire ma
quando le arpe sono quattro e suonate da artisti di rango, le suggestioni si moltiplicano
all’ennesima potenza. Il mese di marzo si apre con l’esibizione di una beniamina degli
appassionati fermani, la violinista Jae Hyeong Lee vincitrice, nel maggio 2016, del
Concorso Violinistico Internazionale “Postacchini”. Accompagnata al pianoforte da un
suo conterraneo, la giovane artista coreana proporrà, domenica 5 marzo alle ore 17
nell’Auditorium Billè, un programma che non mancherà di essere apprezzato.
Domenica 12 marzo (sempre alle ore 17 nell’Auditorium BIllè) altra punta di
diamante della Stagione Concertistica fermana. Sarà a Fermo il Quartetto d’Archi
“Akilone” considerato tra i migliori al mondo, vincitore nel settembre scorso del
prestigioso Concorso Internazionale per Quartetti d’archi di Bordeaux. Un quartetto tutto al femminile composto da Elise de Bendelac e Emeline Conce (violino),
Luise Desjardins (viola), Lucie Mercat (violoncello). Ispirato dal termine italiano
‘aquilone’, il nome del Quartetto Akilone, evoca un luogo tra cielo e terra, un piacere condiviso e un volo immaginario e colorato. Simboleggia anche il desiderio di
creare un ponte tra le differenti arti e le artiste che le rappresentano. Il programma
fermano prevede i “Cipressi” di Dvorak, il Quartetto “Lettere intime” di Janacek e
il grande Quartetto in re maggiore di Bartok.
Ancora TAM, da Mozart a Reicha, aspettando Pastis & Irene Grandi Arpe… per sognare
tel. 338.4321643 - www.tam.it
Fermano
Samuele Bersani al Teatro dell’Aquila
Il Teatro dell’Aquila di Fermo ospiterà, giovedì 16 febbraio alle 21, la data zero
del nuovo tour di Samuele Bersani, “La fortuna che abbiamo Tour”. Per il
cantautore romagnolo un ritorno live straordinario con tutti i suoi più grandi
successi e il nuovo singolo “La fortuna che abbiamo”. Non mancheranno
nuovi arrangiamenti e sperimentazioni che daranno una veste inedita ai brani
che, in venticinque anni, hanno reso Samuele Bersani uno dei più apprezzati
artisti italiani. L’evento è organizzato dall’Elite Agency Group con il patrocinio
del Comune di Fermo. Biglietti disponibili presso la biglietteria del Teatro
dell’Aquila e sui circuiti TicketOne e CiaoTickets: primo settore platea 40,25
euro, primo settore palco 40,25 euro, secondo settore palco 34,50 euro, terzo
settore palco 28,75 euro (diritti di prevendita inclusi).
Tel. 0734.284295
10 febbraio 2017
12
10 febbraio 2017
Con più di 200 mila spettatori, oltre mille repliche in tutta Italia in circuiti istituzionali e indipendenti,
migliaia di fan, centinaia di articoli sui giornali, il “Cirano” di Corrado d’Elia, arriva venerdì
17 febbraio alle ore 21 al Teatro dell’Aquila di Fermo. (Tel. 0734.284295)
Musica
Teatro
Fermo
Porto San Giorgio
L’appuntamento inizialmente previsto per lo scorso 3 dicembre e poi rinviato
a causa degli eventi sismici, è stato riprogrammato per domenica 19 febbraio
alle ore 21. Una grande serata al Teatro dell’Aquila di Fermo con il ritorno, per il
terzo anno consecutivo, del Gran Galà armonie della sera, dedicato in questa
occasione a Johann Sebastian Bach. Inserito come finestra del festival armonie
della sera – Winter edition, volto a valorizzare “La Grande Musica nei teatri
storici delle Marche” per affiancare il celebre omonimo festival estivo giunto
alla tredicesima edizione ed attento a valorizzare, con i concerti di musica da
camera, alcuni tra i più suggestivi luoghi delle Marche. Un modo per far meglio
conoscere anche i magnifici teatri marchigiani e la Grande Musica. Un’arte che
a quanto pare spaventa ancora molti giovani e non nella nostra regione che
pur ha dato i natali ad alcuni tra i più grandi compositori degli ultimi tre secoli.
La serata fermana, ideata dal pianista e direttore artistico Marco Sollini, prevede
l’esecuzione integrale dei Concerti per tastiera e orchestra di Bach con la
prestigiosa collaborazione dell’Accademia Pianistica Internazionale “Incontri
col Maestro” di Imola, istituzione tra le più accreditate a livello mondiale. I tre
giovanissimi pianisti allievi dell’Accademia di Imola Federico Ercoli, Nicola
Losito (vincitore, tra l’altro, del Concorso “Coppa Pianisti” di Osimo del 2015)
e Francesco Grano affiancheranno quatto pianisti marchigiani dalla consolidata
carriera quali Cecilia Airaghi, Gianluca Luisi (vincitore del Concorso Bach
di Saarbrucken nel 2001), Salvatore Barbatano e Marco Sollini che aprirà la
“maratona” bachiana col celebre Concerto in re minore BWV 1052; il duo SolliniBarbatano aveva già nel 2009 dedicato un CD all’incisione integrale dei Concerti di
Bach per due tastiere e orchestra, pubblicato dalla rivista “Amadeus”. Al Teatro
dell’Aquila di Fermo si succederanno l’un l’altro sette pianisti per due ore di musica
che vedrà, ad accompagnare i pianisti solisti, la celebre orchestra da camera de I
Solisti Aquilani, diretta in questa occasione dalla marchigiana Cinzia Pennesi.
Un’opportunità unica per ascoltare tutti in una volta i Concerti bachiani, summa
dell’arte compositiva classico-barocca, e per apprezzare la bellezza di un teatro
storico dalla magnifica acustica.
Sabato 11 febbraio Natalino Balasso porta al Teatro Comunale di Porto San
Giorgio “Velodimaya”, monologo teatrale che è una specie di mappa del pensiero contemporaneo, attraverso un tempo indefinito, nel vortice degli uomini e
delle nazioni. “Non è difficile notare che ultimamente le società occidentali sono
tornate a disparità preottocentesche – spiega Balasso -. Il mito della ricchezza,
l’ambizione al matrimonio e alla sistemazione da parte di molte donne, l’assenza
di orizzonti non preconfezionati nella testa dei giovani, l’idea del privilegio come
effetto fisiologico della gestione del bene pubblico, sono effetti molto presenti,
ma che sembravano allontanarsi dalle società evolute. E non solo la sfera occidentale, anche il resto del mondo sembra vivere un’involuzione. Come possiamo
raccontarci tutto questo senza cedere allo sconforto? Solo il teatro può farlo,
attraverso la commedia, attraverso l’arte della risata”. Tel. 392.3429126
Gran Galà Armonie della sera nel segno di Bach
Tel. 0734.284295 - www.armoniedellasera.it
“Velodimaya”, Balasso indaga il mondo in cui viviamo
Montegiorgio
Alessandro Haber è “Il Padre”
Andrea è un uomo molto attivo, nonostante la sua
età, ma mostra i primi segni di una malattia che
potrebbe far pensare al morbo di Alzheimer. Anna,
sua figlia, che è molto legata a lui, cerca solo il
suo benessere e la sua sicurezza. Ma l’inesorabile
avanzare della malattia la spinge a proporgli di stabilirsi nel grande appartamento che condivide con il
marito. Lei crede che sia la soluzione migliore per il
padre che ha tanto amato e con cui ha condiviso le
gioie della vita. Ma le cose non vanno del tutto come
previsto: l’uomo si rivela essere un personaggio fantastico, colorato, che non è
affatto deciso a rinunciare alla sua indipendenza... Alessandro Haber, Lucrezia
Lante Della Rovere e David Sebasti saranno sul palco del Teatro Alaleona con
“Il Padre”, di Florian Zeller, venerdì 24 febbraio alle ore 21.
www.teatroalaleona.it
13
10 febbraio 2017
14
Cartellone/News
Eventi
Eventi
Fermo
Fermo
C’è un futuro diverso, ma possibile? Tipicità crede di sì. Al Fermo Forum,
si rinnova l’appuntamento con il Festival che propone tutte le sfaccettature
del benessere e del buon vivere. Oltre 90 eventi per un weekend da vivere
intensamente a contatto con i sapori, le proposte turistico-esperienziali e le
grandi griffe del Made in Marche, a confronto con altre comunità italiane ed
estere, per la manifestazione proposta dal Comune di Fermo insieme a molti
enti locali ed imprese attente al valore delle identità e dei territori.
Wine & food al centro della scena, con un padiglione dedicato alle prelibatezze marchigiane, dai monti al mare, passando per i sapori delle colline.
Aree espositive, un biogarden con i gusti introvabili della biodiversità e poi
vini autoctoni, birre artigianali ed un’area dedicata alle produzioni biologiche.
Per gourmet e food lovers, in programma coinvolgenti cooking&talk-show in
Accademia, tra personaggi noti e grandi chef, per testare i sapori locali proposti in preparazioni inconsuete.
Esperienza Territori: un “Grand Tour” per conoscere luoghi insoliti ed inaspettati, delle Marche in primis, ma anche delle Piccole Italie, quelle al di fuori dei
grandi circuiti, ricche di piccoli incanti e grandi sapori, insieme a confronti con
altre realtà mondiali, dalla Cina a Dubai. Negli spazi attrezzati dei Teatri dei Sapori
un intenso susseguirsi di presentazioni con degustazione per “assaggiare” i
territori, narrati in modalità “live” dagli stessi creatori delle prelibatezze.
Art&Genius: suggestivo percorso tra le suadenti creazioni del Made in Marche, terra del “saper fare” nella quale la manualità si fonde con un’inesauribile
creatività. Ci saranno artigiani depositari e “tramandatori” di sapienze antiche,
realtà innovative proiettate nel mondo del 4.0, creatori di moda pronti ad
incantare con dimostrazioni in diretta delle produzioni di alta gamma.
E la sera il viaggio prosegue con Tipicità in the City, nella stupenda cornice
del centro storico di Fermo, con eventi ed animazioni fino a tarda sera.
Speciali proposte week end e la possibilità di acquistare direttamente negli
outlet, consentiranno a ciascuno di creare la sua personale esperienza di
“futuro buono”… tailor made, ovvero su misura.
www.tipicita.it
Sabato 11 e domenica 12 febbraio
riparte alla grande l’ottava Fiera
dell’Elettronica e del Tempo Libero
a Fermo, nella splendida location
del Fermo Forum. ElectroFiere si
espande sempre di più: quest’anno
troverete ben due padiglioni per un
totale di 8.000 Mq di esposizione per
un’esperienza a ancora più incredibile
e tantissime le novità. Nel padiglione
uno ci saranno computer nuovi e
usati, cellulari, sistemi di videosorveglianza, droni, strumenti musicali, piccola
ferramenta, assistenza tecnica immediata sugli smartphone, stampanti 3D
pronte a produrre qualsiasi oggetto... 6000mq per divertirsi e per acquistare
pezzi interessanti a prezzi d’occasione!
Il padiglione due è la grande novità di quest’anno: 1800mq interamente dedicati al mondo Games e Cosplay dove il divertimento la farà da padrone. Simulatori di gioco, postazioni 3d, visori VR, 20 postazioni di gioco per partecipare
ai tornei giocando ai titoli più in voga del momento. Dieci postazioni e tornei
per Xbox. Il sabato sarà la giornata delle formazioni e selezioni delle squadre.
La domenica finalissime.
Durante tutta la manifestazione grande raduno Cosplay con i migliori cosplayers d’Italia che si esibiranno in fantastiche sfilate, raduno Harry Potter, Star
Wars, Pokemon, giochi da tavolo. Nel pomeriggio premi al Cosplay Più bello
ed originale! Non poteva mancare l’area fumetti, accessori cos play, softair.
Ogni ora verrà estratto un vincitore tra i presenti, in palio buoni spesa offerti
direttamente dalle aziende che partecipano a questa edizione!
San Valentino è alle porte e per tutti gli innamorati Sabato e Domenica alle ore
18 verrà estratta la coppia vincitrice di una romantica cena per due persone
presso L’Agriturismo “Il Pomodoro” di Torre San Patrizio.
Orario per il pubblico: sabato dalle 9,30 alle 19,30, domenica dalle 9 alle 19.
Tipicità 2017: il Festival del gusto fa venticinque
Elettronica e tempo libero al Fermo Forum
mya
EXCLUSIVE DOORS
www.scatolificiodibattista.it
www.scatolificiodibattista.it
10 febbraio 2017
Sport/News
15
Ciclismo/Fango, fatica, determinazione per arrivare sul tetto d’Italia
Alberto Gobbi, un campione su due ruote
Mai facile vincere una corsa. Ancora
di più quando questa è di ciclocross, con i funamboli fuoristrada
costretti al rigore del freddo, prima
ancora che all’appesantimento delle
ruote infangate sulle quali affrontare ripetuti saliscendi ghiacciati ed
innevati. Sforzo doppio, almeno.
Ma è in questi contesti che Alberto
Gobbi (nerobianco dell’Abitacolo
Sport Club di Rapagnano) si esalta,
aggiudicandosi il prestigioso 5° Trofeo
Americo Severini, chiudendo in solitudine e collezionando l’ennesimo titolo.
“E’ sempre dura – ha ammesso lo
stesso Gobbi, recente vincitore anche del titolo italiano – e stavolta
lo è stata sin dalle prime battute. Il
toscano Baschieri è partito forte, distaccandomi, poiché soffro un po’ le
partenze veloci. Sul fango però vado
in recupero e dopo una ventina di
curve sono stato bravo a rientrare su
di lui. Poi break al terzo giro, piccolo vantaggio ed arrivo in solitudine.
Bene così”. C’è stato un momento
durante il quale ha pensato di non
farcela? “Come dicevo, alla partenza
ho temuto di accumulare un ritardo
eccessivo. Erano partiti tutti molto
velocemente ed avevo accusato il
colpo. Poi, arrivata la parte tecnica
della competizione (quella dove ci
si cimenta nel fango, ndr) tutto ha
cominciato ad andare per il meglio”.
Adesso? “Come società cercheremo di organizzare nuove competizioni ed a mantenere questa maglia di campione italiano recentemente conquistata sino a Gennaio
2018 quando, molto probabilmente
a Forlì, correrò da campione uscente. Nel frattempo, c’è in programma
la gara di Valmir e diverse Gran
Fondo”.
Ma in questi giorni il movimento
ciclistico fermano ha fatto registrare anche un altro importante
successo, stavolta sul piano organizzativo. Domenica 12 Marzo
infatti, andrà in scena la Rieti
– Fermo, 5^ tappa (sulle 7 complessive: ultima corsa 2 giorni più
avanti a San Benedetto del Tronto)
della storica e sempre spettacolare
Tirreno – Adriatico, giunta alla sua
52^ edizione. Nelle parole del primo
cittadino fermano, avvocato Paolo
Calcinaro, la grande soddisfazione per l’assegnazione di una tappa
che gli addetti ai lavori definiscono come altamente spettacolare e,
con ogni probabilità, fondamentale
al fine della classifica: “Dovremo
essere in grado di sfruttare questa
prestigiosa vetrina – ha dichiarato
il Sindaco, ben sapendo che, da
tutto il mondo, saranno 170 i paesi
collegati via tv per non perdersi la
classica corsa dei 2 mari – e mostrare a tutto il mondo la bellezza
di un territorio che non si arrende
alla drammaticità degli eventi che
lo stanno tempestando”. 180 i corridori iscritti, in rappresentanza di
ben 23 squadre al via. Una volta
giunti nel territorio riconducibile
alla 5^ provincia delle Marche, dovranno – per due volte – affrontare
un circuito che interesserà alcuni
celeberrimi “muri” che, con oltre il
10% di pendenza ed uniti alla suggestiva cornice di arrivo della carovana che taglierà il traguardo sul
piazzale del Girfalco, garantiranno
alla tappa quel coefficiente di difficoltà aggiuntivo in grado di conferire una ancora maggiore spettacolarità all’evento.
Il tutto, proprio mentre in questi
giorni inizia a prendere corpo
l’ambizioso progetto di riproporre
il Giro delle Marche, gara professionistica che negli anni ‘70 (9 edizioni dal 1968 al 1976) era inserita
puntualmente nel calendario dell’Unione Ciclistica Internazionale.
Uberto Frenquellucci
Basket/Si parte il 3 marzo contro Bergamo Calcio/Ceduta in comodato d’uso gratuito
Poderosa in Coppa Italia La Fermana ritrova la “casetta”
Per il secondo anno consecutivo la Poderosa Pallacanestro Montegranaro, quest’anno targata XL Extralight, ha conquistato il diritto a
disputare le finali di Coppa Italia. Lo scorso anno la formula era diversa
ed era anche molto più difficile qualificarsi, visto che vi prendeva parte
solo la prima classificata di ogni girone al termine del girone d’andata,
con le Final Four fra le rappresentanti dei quattro gironi che si disputarono
a Rimini. L’esperienza romagnola non fu particolarmente positiva sotto
l’aspetto sportivo, visto che la squadra calzaturiera venne nettamente battuta dalla bestia nera Eurobasket Roma in semifinale. Molto bene, invece,
fu l’aspetto promozionale con lo stand della Poderosa che risultò di gran
lunga il più visitato ed apprezzato, dalle migliaia di visitatori, che in quei
giorni arrivarono a Rimini.
Quest’anno la fase finale coinvolgerà ben 8 squadre (le prime 2 di ogni
girone) e si svolgerà dal 3 al 5 marzo, con i quarti di finale ad Ozzano Emilia
venerdì 3 marzo, mentre le semifinali di sabato 4 e la finale di domenica 5
marzo si disputeranno all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno a Bologna.
La Final Eight vedrà la partecipazione delle seguenti squadre: Poderosa
Pallacanestro Montegranaro, Lions Bisceglie, Co.Mark Bergamo, Agribertocchi Orzinuovi, Paffoni Omegna, Allmag PMS Moncalieri, Napoli Basket
e Virtus Valmontone. I gialloblù scenderanno in campo venerdì 3 marzo
ad Ozzano contro la Co.Mark Bergamo per i quarti di finale, squadra
molto forte che negli ultimi giorni si è rafforzata con l’innesto della guardia
trentottene italo – belga Dimitri Lawers. L’ostacolo già molto impegnativo
per la forza del roster lombardo, diventa ancora più duro per la presenza di
un giocatore molto forte e di grande esperienza come Lawers.
La Poderosa Pallacanestro Montegranaro arriverà all’appuntamento
emiliano in ottime condizioni, avendo saldamente il comando del proprio
girone con 16 vittorie consecutive ottenute finora, unitamente ad una partita
ancora da recuperare, che potrebbe portare addirittura a 6 lunghezze il vantaggio dalle inseguitrici. L’organico veregrense è sicuramente all’altezza di
ben figurare nella manifestazione d’inizio marzo, sarà fondamentale per gli
uomini di coach Ceccarelli avere l’approccio giusto, ben consapevoli della
propria forza e dell’importanza della Coppa Italia, una manifestazione di
grande rilevanza nazionale a cui la società tiene moltissimo. (Endrio Ubaldi)
La “casetta rossa” del campo da calcio “B. Recchioni” di Fermo è stata
concessa in comodato d’uso gratuito alla Fermana F.C. dal Comune. Il
contratto, che riguarda lo stabile “palazzina ex spogliatoi” sito sull’angolo
nord-est del complesso sportivo è stata sottoscritto dal Dirigente del
Comune Saturnino Di Ruscio e dal rappresentante legale della squadra
Fabio Massimo Conti alla presenza del Presidente Umberto Simoni,
dell’assessore allo sport Alberto Scarfini e del Sindaco Paolo Calcinaro .
In disuso da più di 15 anni la casetta, 350 metri quadrati, su due piani,
insistente tra la Curva “Ospiti” e la curva “Distinti mare” del campo da
gioco, era stata fatta oggetto alla fine del 2015 di interventi di recupero,
lavori di sistemazione del piazzale antistante e all’interno, sulle pareti e nel
bagno del seminterrato.
ANNO 15 - n.2 - 10 Febbraio 2017
Editore: Edizioni Fisal Dir. Responsabile: Alessandro Sabbatini
Art: Marco Borzacchi
Imp.: Andrea Ferracuti Pompa Stampa: Tipografia Luce - Osimo
Vignette: Daniele Ripani
Dir. Amministrativo: Gianfranco Sabbatini
CORRIERE NEWS - Viale Trento, 5 - 63900 Fermo
tel. 0734.223110 - fax 0734.220161
www.corrierenews.it - [email protected]
Per la vostra pubblicità: 348.3576685
Autorizzazione Tribunale di Fermo n. 2/2003 del 11/03/2003
Prossimo numero in distribuzione dal 10 marzo al 13 aprile 2017