Difesa e aggressività, così si vince

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«Difesa e aggressività, così si vince»
Per Sacchetti «tutti hanno portato il mattonano». D'Ercole: «Si riparte dallo O-O»
» SASSARI
È divenuto il mantra della Dinamo: con la difesa forte anche
l'attacco ne beneficia. Se lo ripetono prima e dopo la gara, perché dimenticarlo può essere un
peccato mortale perle ambizioni sassaresi. Secondo Lollo D'Ercole è stato così anche mercoledì sera nella gara vinta col Cez
Nymburk. «Cosa ha fatto svoltare il match? Nella ripresa abbiamo difeso meglio - risponde
l'esterno - nel primo tempo
non ci riusciva così bene e non
era facile, ma poi siamo riusciti
a fare quel break che ci ha consentito di vincere». Che impressione vi hanno fatto i cechi: «Il
Nymburk è una squadra completa, con tanta gente che sa
passare la palla, con talento negli esterni ed esperienza di gente come Welsh, oltre a diversi realizzatori. Gli piace correre e
giocare in transizione, l'hanno
fatto all'andata e lo faranno sicuramente anche nel match di
ritorno cercando di alzare il ritmo dato che ora sono costretti a
recuperare. Noi dovremo essere
bravi a controllare questo aspetto e a non lasciarli scappare, ma
soprattutto dovremo pensare
non ai 22 punti di vantaggio, ma
a giocare come se si partisse dallo 0-0». Sarebbe rischioso andare laggiù con la consapevolezza
di avere un vantaggio obiettivamente cospicuo: «Dobbiamo
partire con l'obiettivo di vincere
la partita, solo con questa mentalità avremo buone chance di
passare il turno».
Secondo coach Pasquini le
cose sono cambiate quando la
Dinamo ha ritrovato profondità
grazie all'apporto dei lunghi,
non limitandosi al gioco perimetrale: «Siamo stati bravi a dare
questa doppia dimensione nella ripresa - commenta Brain
Sacchetti -, poi David Bell ha
avuto quella "sfuriata" che lo ha
reso difficile da marcare... Però
è stata una gara molto equilibrata. Siamo partiti un po' contratti, avvertivamo una certa pressione, com'è anche normale in
appuntamenti del genere. Ma
siamo stati bravi a trovare l'aggressività, alla fine abbiamo realizzato tutti e tutti abbiamo por-
Lollo D'Ercole
tato un piccolo mattoncino». Secondo l'ala, «non è stato un
aspetto solo a cambiare la storia
della gara, è stato un crescendo.
Molto importante la fine del primo tempo, con quella serie di
bombe che ci ha consentito di
chiudere in vantaggio e dato la
spinta per cominciare a programmare un successo capace
di influenzare la sfida sugli 80
minuti».
Cattiveria senza foga e tanta
lucidità: «È quello che ci eravamo imposti di fare in settimana,
sapevano che il match non sarebbe terminato al 40': dovevamo continuare a spingere». La
scarsa abitudine a sfide intense
accusata dal Cez in campionato? «Può essere un'arma a doppio taglio perché loro non aspettano altro che mettersi in mostra in una manifestazione blasonata come la coppa. Dovremo quindi stare attenti a mettere intensità sin dal primo minuto quando giocheremo il ritorno
tra due settimane: loro vorranno dimostrare di non essere
quelli che hanno perso di 22 a
Sassari», (a.palm.)
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cattiveria e personalità: è ìa Dinamo ZA
BASKET EUROPEO