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Giovedì 9 Febbraio 2017
MERCATI
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SECONDO IL CONSENSUS IL GRUPPO HA CHIUSO IL QUARTO TRIMESTRE IN ATTIVO DI 200 MLN
Eni rivede l’utile per fine 2016
Richiesta di rinvio a giudizio per l’ad Descalzi nell’ambito dell’inchiesta sull’acquisizione in Nigeria
del giacimento Opl-245, ma il board lo sostiene. Avvio anticipato per il nuovo giacimento in Angola
di Angela Zoppo
L’utile Fastweb balza a 95 milioni
C
on un colpo di coda, solo
in parte atteso dal mercato,
Eni potrebbe aver chiuso
in utile il quarto trimestre
del 2016. I conti ufficiali dell’ultimo esercizio saranno resi noti a
Londra il primo marzo, insieme
alle linee strategiche 2017-2020,
ma un’anticipazione arriva dalle
stime del consensus che Eni ha
pubblicato sul suo sito. Sul titolo, in calo dell’1,3%, ha pesato
un’altra notizia: la richiesta di
rinvio a giudizio per l’ad Claudio
Descalzi, nell’ambito dell’inchiesta sulla presunta corruzione
per l’acquisizione dei diritti sul
giacimento petrolifero nigeriano
Opl-245, avvenuta nel 2011. Ora
dovrà essere fissata un’udienza
preliminare. Descalzi è in scadenza di mandato e l’assemblea
per la nomina del nuovo cda è
fissata per il 13 aprile. La richiesta di rinvio a giudizio, perciò,
arriva proprio mentre si sta discutendo la possibile riconferma
del manager. Il cda lo sostiene e
lo ha comunicato con una nota.
«Il consiglio di amministrazione di Eni, anche sulla base delle
approfondite analisi legali a oggi
effettuate, ha confermato la massima fiducia sulla estraneità di
Eni dalle asserite condotte corruttive per la richiamata vicenda. Il cda ha altresì confermato
la massima fiducia nell’amministratore delegato Descalzi
sull’estraneità alle condotte oggetto di indagine e in generale
ha chiuso il 2016 con un utile netto di 95 milioni, più che
Fdeiastweb
triplicato rispetto al 2015 (+239%). Al 31 dicembre l’incremento
clienti segna +7% (+154 mila unità rispetto a fine 2015) rag-
ENI
16
Claudio
Descalzi
15
14
sul ruolo di capo azienda». Secondo il gruppo, l’acquisizione
della licenza del blocco Opl 245,
è stata conclusa insieme al partner Shell col governo nigeriano,
senza l’intervento di alcun intermediario. Eni ricorda anche di
aver incaricato «uno studio legale americano, di rinomata esperienza internazionale, del tutto
indipendente, di condurre le più
ampie verifiche sulla correttezza e la regolarità della predetta
procedura. Dall’approfondita
indagine indipendente è emersa la regolarità della procedura
di acquisizione del blocco Opl
245, avvenuta nel rispetto delle
normative vigenti».
Tornando alle stime sui conti,
rispetto al terzo trimestre 2016,
che si era chiuso registrando un
quotazioni in euro
13
IERI
14,1 €
-0,42%
12
8 nov ’16
8 feb ’17
utile operativo rettificato di appena 258 milioni (-66,3% anno
su anno) e un risultato netto negativo di 484 milioni, l’ultimo
spicchio dell’anno potrebbe
aver riservato una performance
decisamente migliore. L’attesa è
per un utile operativo rettificato
di 1,05 miliardi e un utile netto,
sempre rettificato, di circa 200
milioni. Il traino arriva, com’è
facile immaginare, direttamente dal core business dell’E&P
(Exploration & Production),
con un utile operativo previsto
a 1,08 miliardi di euro. Ma ci
sono anche due conferme im-
giungendo 2,4 milioni di abbonati. Il 34% dei clienti Fastweb, pari
a 810 mila abbonati, è collegato alla rete di nuova generazione in
fibra ottica, con una crescita del 25% rispetto al 2015, confermando
Fastweb co-leader di mercato della banda ultralarga in Italia, con una
quota di mercato pari al 34%. I ricavi totali si sono attestati a 1.795
milioni, con una crescita del 3,4% anche la redditività operativa di
Fastweb ha registrato una forte crescita: il margine operativo lordo
ha raggiunto 661 milioni, con un incremento del 15% (+8% al netto
delle partite straordinarie). La marginalità è aumentata di quattro
punti percentuali attestandosi al 37%, mentre il free cash flow è
stato pari a 98 milioni ed è cresciuto del 119% rispetto al 2015.
L’impegno nell’espansione della rete di nuova generazione e nella
trasformazione digitale dell’azienda ha determinato investimenti
complessivi per 581 milioni, in crescita del 7,4% rispetto all’esercizio precedente e pari al 32% del fatturato. Nel 2016 Fastweb
ha esteso la copertura della propria infrastruttura in fibra a banda
ultralarga a 1,2 milioni di famiglie e imprese, raggiungendo un totale
di 7,5 milioni di cui 2,2 milioni con tecnologia FttH (Fiber to the
Home) e 5,3 milioni con tecnologia FttCab (Fiber to the Cabinet).
portanti, significative al di là
delle cifre che per forza di cose
restano modeste: alla controllata
Versalis si attribuisce un ebitda
rettificato di 50 milioni di euro
e al Refining e Marketing di 90
milioni di euro. Gira ancora in
negativo, invece, il settore Gas
& Power, atteso a -70 milioni di
euro. Buone anche le previsioni
sulla produzione, che nel terzo
trimestre del 2016 aveva superato quota 1,71 milioni di barili al
giorno. La stima ufficiale di Eni
per fine anno è di 1,76 milioni
di barili, ma il consenso si allinea su una cifra più elevata, ben
1,839 barili giornalieri. Proprio
ieri il gruppo ha annunciato di
aver fatto partire la produzione
dell’East Hub Development
Project nel blocco 15/06, nelle
acque profonde dell’Angola. Si
tratta di un avvio anticipato di
cinque mesi rispetto al piano di
sviluppo. Quest’anno, il blocco 15/06, operato da Eni col
36,84% raggiungerà un picco
di produzione di 150 mila barili. (riproduzione riservata)
Quotazioni, altre news e analisi su
www.milanofinanza.it/eni
IL TRAINO DI EUROPEI E OLIMPIADI. GOOGLE, YOUTUBE E FACEBOOK VALGONO 1,4 MILIARDI
Pubblicità, la tv al 60% grazie allo sport
di Andrea Montanari
L
o sport fa bene agli spot. Il 2016, secondo le rilevazioni della Nielsen, si
è chiuso con un segno più (+1,7%) in
termini di raccolta pubblicitaria. Il mercato italiano vale 6,4 miliardi ma va detto
che lo scorso anno ci sono stati due eventi
sportivi di richiamo, gli Europei di calcio
e le Olimpiadi. A trarne vantaggio è stato
la televisione, che continua a dominare la
scena: i 3,84 miliardi di investimenti in
advertising destinati al piccolo schermo
rappresentano il 60% della spesa totale, un
dato in crescita rispetto al 58% del 2015.
Avvantaggiate la Rai e Sky Italia, che hanno trasmesso i due eventi di richiamo: la
tv di Stato ha incassato quasi 800 milioni
(+6,3%) per una quota di mercato televisivo del 20,77%, mentre la pay tv di Rupert Murdoch ha incamerato 484,5 milioni
(+13,5%) salendo a una quota del 12,6%
del settore. Ovviamente in questa sfida
Mediaset è stata penalizzata, non avendo
i diritti tv delle due manifestazioni. Ma il
Biscione ha confermato la sua leadership
(pesa per oltre un terzo dell’intero mer-
cato) grazie a una raccolta DISCOVERY, RAI E SKY SCALANO LA CLASSIFICA crescita del 7,5%. Complessivamente, quindi, in Italia la
di 2,16 miliardi (+2,8%).
Dati netti
Raccolta
Variaz.
% su
% su tot.
spesa in advertising lo scorso
Discovery continua la sua
in
milioni
di
euro
2016
su 2015
totale tv
mercato
anno è ammontata a 8,22 mirincorsa mettendo a segno
un +13,4% grazie anche al
liardi (+3,6%). Andando poi
◆ Mediaset
+2,8%
2162,8
56,28%
33,80%
ad analizzare i dati elaborati
canale Nove, mentre Urbae diffusi ieri dalla società di
no Cairo deve accontentarsi
◆ Rai
+6,3%
798,3
20,77%
12,47%
ricerca e relativi al web addi un upside minimo, quasi
◆ Sky Italia
+13,5%
484,5
12,60%
7,64%
vertising, emerge che il search
il 2% di La7. Chi soffre è
la carta stampata: i quotivale quasi 780 milioni (779,4
◆
+13,4%
240,1
Discovery
3,75%
6,25%
milioni), i social poco meno di
diani hanno perso il 6,7%
300 milioni (298,4 milioni) e
mentre i periodici il 4%.
◆ La7
+1,9%
157
2,48%
4,09%
la parte video oltre 400
In calo sono anche le affis◆ TOTALE TV
+5,4%
3.842,7
sioni (87,5 milioni, -4,3%)
milioni (401,1 milioni).
MEDIASET
mentre prosegue il trend di
L’accoppiata Google◆
quotazioni
in
euro
-6,7%
693,1
Quotidiani
5
Youtube, quindi, vale
crescita della radio (384,6
1,1-1,2 miliardi, menmilioni, +2,3%) e solleva
◆ Periodici
-4%
456,5
tre Facebook 250-270
la testa il cinema (19,94
4
milioni. E se per ora
milioni, +6,9%).
◆ Internet
-2,3%
457,7
Capitolo a parte è il web.
c’è ottimismo per il
IERI
3
◆ Radio
+2%
384,6
2017, non va dimentiSe il mezzo internet tradi3,83 €
cato il fatto che non ci
zionale continua a perde◆ TOTALE
+1,7%
6.399,6
+0,58%
sono eventi di grande
re terreno (457,7 milioni,
2
-2,3%), a incamerare gli GRAFICA MF-MILANO FINANZA
richiamo e che la sta8 nov ’16
8 feb ’17
gione elettorale (Olaninvestimenti pubblicitari
da, Francia, Germania
sono i social (Facebook su tutti), i motori Nielsen, l’intero comparto
di ricerca (domina Google) e le piattafor- digital oggi vale 2,28 miliardi, un terzo e forse Italia) potrebbe frenare le aziende.
me video (Youtube). Come ha calcolato del mercato complessivo di fatto con una (riproduzione riservata)