Comunicato Alessandro 04-02-2017 2

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Transcript Comunicato Alessandro 04-02-2017 2

La differenza fra il dire e il fare
di Alessandro Pignagnoli
04 febbraio 2017
Carissimi amici e proprietari di Costa Paradiso,
Abbiamo ampiamente dimostrato, in occasione delle assemblee del 10 Agosto e del 26 Novembre che
alcune cose le sappiamo fare bene: ad esempio litigare; oppure anche criticare e accusare. In pratica
abbiamo ampiamente dimostrato di non essere in grado di badare a noi stessi.
Nonostante questo, pare che vi sia un’ulteriore possibilità per noi, prima di finire in mano ad un
magistrato, cioè un’ulteriore assemblea che dovrebbe consentirci di eleggere un CDA. L’ultima
sponda.
Ho letto di recente una proposta programmatica e soprattutto di coalizione avanzata da un aderente di
ATCP (ed ex membro del direttivo): Stefano Angeli. Per quanto mi riguarda non è quella la risposta
che cerco, per i motivi seguenti.
In primo luogo non si tratta di una proposta reale di unificazione, in quanto manca qualsiasi apertura di
dialogo verso quell’area “moderata” che fa capo a Diana Lanciotti, che tra l’altro è stata la principale
sostenitrice del “Comitato 26 Novembre” di cui faccio parte, alle scorse elezioni. Quella di Diana
Lanciotti è una delle forze in campo più importante a livello numerico. E poi manca un’apertura di
dialogo nei confronti di Unione Proprietari, che è un gruppo non riferibile soltanto a Piergianni Addis.
In secondo luogo sappiamo bene tutti che non è mettendo insieme tutto e il contrario di tutto che si
può fare un CDA in grado di governare: Monterosso, Piergianni Addis, Zorro, Mulas, Buffoni... Peraltro
mi pare che le adesioni siano state, a parte l’adesione “guardinga” del Prefetto Buffoni, sono tutte
adesioni dell’area ATCP. Se il tutto è fatto per rimettere in gioco ATCP, attualmente auto-emarginata
da tutto, può andare bene, ma il problema è che nel documento di Angeli non si parla di alcuna
soluzione, nessuna strada da seguire, nessuna strategia, e sappiamo che sono state in passato
proprio queste diversità di vedute (lo ha scritto pure il suo amico Zorro) che si sono divise le strade dei
vari gruppi.
Poi vi sono motivi pratici. Io non credo nei CDA “a rotazione”: oggi presidenza Monterosso, domani
Mulas, che è come dire, ad esempio, che oggi con Monterosso iniziamo a muoverci nella direzione di
fare (ad esempio) la fognatura, e poi fra un anno diventerà presidente Mulas e quindi blocchiamo i
lavori (che è la linea Mulas).
Poi vi sono anche motivi di approccio, o se vogliamo metodologici. Governare un territorio è cosa
complessa, non è un gioco, per cui non tutti sono in grado. Occorrono competenze, e specifiche
capacità, che non tutti hanno. Ne consegue che certi soggetti indicati da Angeli, per quanto mi
riguarda, in un CDA non possono entrare in quanto totalmente incompetenti rispetto ai problemi da
affrontare, mentre altri porrebbero solo veti.
Poi vi è quella curiosa proposta di istituire una commissione tecnica permanente, che veramente non
ha alcun senso. Prima di tutto perché i consulenti tecnici si sceglieranno di volta, e solo in base alle
competenze, in quanto vi sono delle parcelle da pagare per cui si devono garantire certi risultati. Se
invece la proposta aveva il fine di istituire un comitato erogatore di consulenze gratuite al CDA, si
tratta di un’idea totalmente peregrina in quanto, come Angeli dovrebbe sapere bene, le consulenze dei
professionisti non possono essere gratuite. E questo aspetto, già evidenziato dall’ing. Yos Zorzi in una
mail che sta circolando, dovrebbe essere chiaro a tutti. Peraltro di consulenti a Costa ne abbiamo
avuti parecchi, tutti stra-pagati e non sempre (o quasi mai) in cambio di soluzioni corrette e
competenza.
No, amici, con la proposta Angeli credo che siamo largamente fuori strada. Alla prossima assemblea il
nostro Comitato farà una proposta di governo credibile, nella quale verrà mantenuto il Programma già
presentato, con membri competenti e di provata affidabilità. Non ci sarà spazio per “teste calde” o
uomini soltanto di bandiera senz’arte né parte. La porta sarà aperta per tutti, ma proporremo dei nomi;
e sappiamo già chi “si chiamerà fuori a prescindere”, perchè quando le cose da fare sono chiare da
subito, chi le idee chiare non le ha mai avute si auto-escluderà immediatamente, come sempre.
Prima di salutarci, già che siamo andati sul tema “remunerazioni”, vorrei invitare tutti ad una riflessione
ulteriore. Da dove è nata quell’idea strampalata di avere a Costa paradiso un CDA di volontari, cioè
membri non pagati? Come giustamente ha fatto notare il signor Lorenzon, chi lavora dovrebbe essere
retribuito, perché solo così si possono pretendere i risultati; altrimenti vale il detto “a caval donato non
si guarda in bocca”. E in effetti ne stiamo raccogliendo i frutti... E non voglio andare oltre con le
congetture.
Un saluto a tutti.
Alessandro Pignagnoli
[email protected]