Dopo droni, camion e aerei, ecco le navi di Amazon

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Transcript Dopo droni, camion e aerei, ecco le navi di Amazon

Dopo droni, camion e aerei, ecco le navi di
Amazon
La nuova scommessa di Jeff Bezos: reinventare la logistica e controllarla direttamente.
Ecco come potrebbe riuscirci
PUBBLICATO IL 06/02/2017
ULTIMA MODIFICA IL 06/02/2017 ALLE ORE 07:40
ANTONIO DINI
Amazon si espande negli oceani. Dopo i droni, la compagnia aerea Air Prime e i furgoncini per le consegne a
domicilio, il colosso delle vendite online investe nella gestione di una flotta di cargo oceanici per trasportare i
prodotti dai fornitori cinesi ai suoi magazzini americani ed europei. L’obiettivo? Magari prendere il posto degli
spedizionieri tradizionali.
Da ottobre a oggi, scrive il Wall Street Journal, Amazon ha movimentato almeno 150 container di beni di vario
genere. L’azienda non ha acquistato le navi né ha assunto degli equipaggi per farle navigare, però opera come
spedizioniere e gestisce tutto il coordinamento della logistica per accelerare le consegne ai suoi clienti.
Tuttavia, secondo il Journal, l’ambizione dell’azienda di Jeff Bezos è quella di competere muro a muro con i colossi
della logistica integrata, Ups e FedEx. Infatti, Amazon cerca da sempre di ridurre il più possibile i suoi costi di
spedizione e, partendo dai suoi magazzini, ha pian piano costruito la sua filiera della logistica. Dopo gli annunci di
consegne a domicilio con i droni, che all’inizio parevano solo una trovata pubblicitaria ma che recentemente hanno
dimostrato di essere realtà, con una consegna in 13 minuti “via aria”, l’azienda si è organizzata anche su altri fronti.
In particolare, dopo la debacle degli spedizionieri tradizionali durante il Natale del 2015, Amazon si è attrezzata per
trasportare beni da un continente all’altro con una flotta di 40 aerei in leasing, 16 dei quali attualmente operativi
come “Prime Air” (dentro la “compagnia aerea” di Amazon rientra anche il progetto dei droni per le consegne).
Inoltre, l’azienda avrebbe deciso di comprare un aeroporto vicino a Cincinnati, nel cuore geografico degli Stati
Uniti, per costruire il suo hub della logistica. Nelle vicinanze ci sono l’aeroporto e hub di UPS (Louisville, in
Kentucky) e FedEx (Memphis, Tennessee), che servono il 90% della popolazione del Nordamerica. Un analogo
acquisto potrebbe essere in ponte anche in Germania.
Ma la mossa che ha messo in allarme i grandi spedizionieri mondiali è stata la notizia che Amazon ha attivato,
tramite la sua filiale cinese Beijing Century Joyo Courier Service, un servizio di spedizioni dalla Cina. Che il colosso
di Jeff Bezos si stia preparando a diventare il postino del futuro?