4 febbraio 2017

Download Report

Transcript 4 febbraio 2017

4 febbraio 2017
Caleidoscopio
di notizie
Se non si desidera ricevere questa posta, inviare il messaggio "cancella indirizzo".
SOMMARIO
CARITAS DIOCASANA: “LA PORTA DELLA MISERICORDIA RESTA SEMPRE SPALANCATA”- proposta per la prossima
Quaresima 2017
CARITAS DIOCASANA incontro formativo – 18 febbraio ore 9.30: LE VECCHIE E LE NUOVE POVERTÀ COME SFIDA
EDUCATIVA PER I GIOVANI.
COMUNICATO STAMPA DI PAX CHRISTI: FERMARE LE POLITICHE DISUMANE: PRIMA DI TUTTO LA DIGNITÀ
UMANA!
NOVARA: SIRIA, IL MARTIRIO DI UNA NAZIONE incontro con il patriarca d'Antiochia dei siri, Mar Ignatius Joseph III
Younan, sabato 18 febbraio alle ore 20,45
8 febbraio “TERZA GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA E RIFLESSIONE CONTRO LA TRATTA DI PERSONE” di
Andrea
CARITAS AMBROSIANA CONVEGNO MIGRAZIONI E TRAFFICO DI ESSERI UMANI
A BOLOGNA STATI GENERALI SU INFANZIA MALTRATTATA ORGANIZZATI DA CISMAI
NASCE IL PROGETTO DELLA PARROCCHIA DI VARALLO SESIA: APRI IL TUO CUORE ALLA SOLIDARIETA’
L’UNHCR È ALLARMATO PER L’IMPATTO DELLA SOSPENSIONE DEL PROGRAMMA PER I RIFUGIATI AMERICANO
IL GESTO. IL PALAZZO VESCOVILE DI PERUGIA «CASA» PER I SENZATETTO
VERBANIA UNIVERSITÀ DEL BENESSERE: ATTIVITÀ IN PIENO SVOLGIMENTO
VERBANIA LA CURA È DI CASA AL VIA LA SPERIMENTAZIONE
VERBANIA AL VIA IL CORSO DI LINGUA, CULTURA E CIVILTÀ RUMENA PER STUDENTI
FCN BENEMERITI DELLA SOLIDARIETÀ organizzazioni che,sensibilizzando le comunità di riferimento nei confronti
delle proprie iniziative, o verso iniziative altrui ritenute di particolare importanza, sono riuscite a stimolare
numerose donazioni.
ANIMAZIONE SOCIALE- CONVEGNO NAZIONALE: NUOVE GENERAZIONI ALTRE GENERATIVITÀ- Cose da fare con i
giovani
VARESE: “TRA PROFIT E NON PROFIT DECOLLA "VITAMINAC",L’HUB DEL LAVORO SOCIALE CONDIVISO
MIGRANTES – ROMA -ROM E SINTI: LUNEDÌ LA PRESENTAZIONE DI DUE RICERCHE
NIGRIZIA: QUELLA BUONA NOTIZIA CHE ARRIVA DAL GAMBIA
EDUCARE ALLA SALVAGUARDIA DEL CREATO IN TEMPO DI MIGRAZIONI: UN CONVEGNO MIGRANTES A ROMA
FAO: CIBO, LA "DANZA" DEI PREZZI NEL MERCATO GLOBALE DEI GENERI PRIMARI
“LA PORTA DELLA MISERICORDIA RESTA SEMPRE SPALANCATA”
Quaresima 2017,
Carissimi
vi raggiungo con questa mail per portare a vostra conoscenza la proposta per la prossima Quaresima 2017,
affinché possiate stimolare le vostre comunità ad aderire all'iniziativa.
Il tema sarà “LA PORTA DELLA MISERICORDIA RESTA SEMPRE SPALANCATA”, secondo lo spunto datoci
dal nostro vescovo Franco Giulio con la lettera di Natale, commentando il documento “Misericordia et Misera” di Papa
Francesco.
Su un piccolo segnalibro, abbiamo riassunto la proposta di incontri quaresimali (vedi allegato segnalibri Quaresima 2017):
Un incontro sull’Accoglienza: la proposta è di presentare il progetto “Rifugiato a casa mia” di Caritas Italiana, già
attivo nella nostra diocesi, ma soprattutto di capire le vere cause delle migrazioni e cosa sta dietro questi avvenimenti epocali
che stanno contraddistinguendo il nostro tempo.
Un incontro sulla Misericordia: vorremmo riprendere la proposta di analizzare una o più opere di misericordia
spirituale, non lasciando cadere tutto l’importante lavoro messo in atto dalla nostra Caritas durante il Giubileo della
Misericordia.
Un incontro sulla Missione: abbiamo pensato di concentrare la nostra attenzione quest’anno sul Ciad e sulla missione
di Bissi Mafou, nella diocesi di Pala, dove attualmente lavora don Benoit Lovati.
Sarà l’occasione non solo per “battere cassa” sul progetto della costruzione di una scuola media in questa missione, ma di
comprendere il senso per la nostra Chiesa Diocesana del lavoro prezioso dei “fidei donum” oltre oceano e dello scambio tra
Chiese sorelle.
Su questo terzo incontro abbiamo predisposto del materiale: una brochure illustrativa del progetto (vedi allegato Brochure
Ciad) e un sito internet che potete visitare http://progettociad.it/ e un pieghevole che verrà distribuito nelle parrocchie al
termine degli incontri;
quest’ultimo pieghevole illustra sinteticamente il progetto e riporta un bollettino postale per eventuali versamenti.
Sono stati anche coinvolti i “fidei donum”, che hanno lavorato nella missione del Ciad in questi 30 anni, per portare la loro
testimonianza durante gli incontri
Gli incontri potranno essere organizzati a livello parrocchiale oppure, ancor meglio, a livello di UPM o di Vicariato.
Non è necessario organizzarli tutti e tre: essendo “modulari” si può fare una scelta, secondo le esigenze e i tempi di chi
organizza.
Abbiamo predisposto anche un ROLL UP (80 cm di larghezza x 2 metri di altezza), che potrete trovare in allegato. (vedi
allegato roll up Quaresima2017) Chi desiderasse averlo può ordinarlo a me, al costa di 50 euro Iva inclusa.
Potrete esporlo, affinché possa contraddistinguere il cammino quaresimale della nostra diocesi.
Resto a vostra disposizione per ulteriori chiarimenti, per spiegare meglio il progetto e per fissare gli eventuali incontri.
Un caro saluto a tutti
don Giorgio
Comunicato stampa di Pax Christi Fermare le politiche disumane Prima di tutto la dignità umana! Davanti allo scenario minaccioso e violento che si profila a causa di provvedimenti disumani varati dall'attuale amministrazione statunitense, -­‐ come il rafforzamento del muro tra Usa e Messico (iniziato da Clinton), la chiusura delle frontiere a persone provenienti da 7 paesi di religione islamica, il rilancio dei sistemi di tortura -­‐, Pax Christi Italia (riunito in Consiglio Nazionale il 28-­‐29 gennaio) si associa alla mobilitazione di Pax Christi USA (www.paxchristiusa.org) e si unisce alla forte preoccupazione già espressa dalla Santa Sede, dai vescovi messicani e statunitensi, da altri esponenti religiosi contro politiche escludenti, prigioniere della cultura del nemico e dello scarto, contrarie alla dignità della persona umana. Ora più che mai ci sembra urgente e doveroso riprendere il messaggio di papa Francesco per la scorsa Giornata mondiale della pace, "La nonviolenza stile di una politica per la pace". E’ un appello accorato che non deve essere dimenticato ma diventare ‘programma e sfida’ per tutti, in particolare per i leader politici e religiosi del mondo: “La pace – scriveva Paolo VI cinquant’anni fa -­ è l’unica e vera linea dell’umano progresso (non le tensioni di ambiziosi nazionalismi, non le conquiste violente, non le repressioni apportatrici di falso ordine civile)”. Preghiamo e operiamo perché “l’immagine e la somiglianza di Dio in ogni persona ci consentano di riconoscerci a vicenda come doni sacri dotati di una dignità immensa”. Pax Christi Italia Firenze, 31 gennaio 2017 ________________ Contatti: Segreteria Nazionale di Pax Christi: 055/2020375 [email protected] Coordinatore Nazionale di Pax Christi: d. Renato Sacco 348/3035658 [email protected] Diocesi di Novara Pastorale Sociale e del Lavoro Giustizia e pace – Custodia del Creato
SIRIA:IL MARTIRIO DI UNA NAZIONE
Il settimanale L'Azione in collaborazione con la Commissione Giustizia e Pace della Diocesi di Novara
promuove un incontro con Sua Beatitudine patriarca d'Antiochia dei siri, Mar Ignatius Joseph III Younan,
leader di una della più antiche minoranze cristiane orientali per fare il punto sulla situazione in Siria, a sei anni
dallo scoppio della guerra civile che ha provocato oltre 470mila morti e 5 milioni di profughi.
L'incontro si terrà sabato 18 febbraio alle ore 20,45 presso la Parrocchia Sacro Cuore di Novara.
Modererà la serata Manuela Borraccino, diettrice dei settimanali diocesani.
Sono bambini, non schiavi !
Promossa da Talitha Kum (la rete internazionale della vita consacrata contro la tratta di persone),
in coordinamento con il Dicastero per la vita consacrata, il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo
Umano Integrale, l’Accademia delle Scienze Vaticane, la Caritas Internationalis, l’Unione internazionale
delle associazioni femminili cattoliche (Wucwo) e il gruppo di lavoro contro la tratta della Commissione
giustizia e pace delle Unione internazionali delle superiore e dei superiori generali (Uisg/Usg), sarà
celebrata il prossimo 8 febbraio la “TERZA GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA E
RIFLESSIONE CONTRO LA TRATTA DI PERSONE”.
La terza edizione di questo importante evento, fortemente voluto da papa Francesco, denuncia lo
scandalo di bambine, bambini e adolescenti, vittime della tratta di esseri umani ed avrà come filo
conduttore proprio il tema “Sono bambini, non schiavi !” Lo stesso tema, cioè, presente nel messaggio di
Francesco per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato che si è celebrata domenica 15 gennaio
2017 (“Migranti minorenni, vulnerabili e senza voce”).
Gravità del problema
Secondo i dati dell’ILO, l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di promuovere il lavoro
dignitoso e produttivo in condizioni di libertà, uguaglianza, sicurezza e dignità umana per uomini e
donne, nel mondo ci sono 168 milioni di bambini che lavorano. Più della metà, 85 milioni, sono impiegati
in lavori pericolosi. 20 milioni di bambini sono impiegati nelle industrie di abbigliamento, tappeti,
giocattoli, fiammiferi e sigarette. L’agricoltura rimane di gran lunga il principale settore che impiega
lavoro minorile (98 milioni, che corrisponde al 59%), il problema non è trascurabile neppure nei servizi
(54 milioni) e nell’idustria (12 milioni), la maggioranza senza contratto di lavoro. Molti bambini lavorano
in aziende agricole che producono cacao, caffe, cotone, gomma naturale e altre coltivazioni. L’Asia e il
Pacifico hanno il maggior numero, con circa 78 milioni, cioè il 9,3% dei bambini lavorano. E’ l’Africa
Sub-sahariana che presenta la maggior incidenza di bambini lavoratori con circa 59 milioni, cioè il 21%
del totale. Ci sono 13 milioni di bambini lavoratori in America Latina e Caraibi. Nel Medio Oriente e
Nord Africa sono 9,2 milioni. Ogni anno, 22 mila bambini muoiono in incidenti lavorativi. Il numero dei
bambini coinvolti in conflitti armati è aumentato di circa 300 mila unità negli ultimi dieci anni. L’età
media dei bambini soldato è di 14 anni. Il 40% dei bambini soldato è costituito da femmine.
Secondo l’UNICEF, nel mondo sono 2 milioni i bambini sfruttati nella prostituzione nel mercato
globalizzato del commercio sessuale. Ogni anno altri milioni di bambini in tutto il mondo sono
similmente sfruttati sessualmente, nella prostituzione o pornografia, la maggioranza ingannati e costretti a
forza a questa situazione con false promesse e poca conoscenza dei rischi. Circa 1 su ogni 10 ragazze
sotto i 20 anni, ad un certo punto della loro vita, sono obbligate ad avere relazioni sessuali o altri atti
sessuali contro la loro volontà.
Obiettivi della Giornata
Partirà da questi drammatici dati la terza giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la
tratta di persone che si auspica sia celebrata con impegno in tutte le comunità cristiane mercoledì 8
febbraio, memoria liturgica di Santa Giuseppina Bakhita, la religiosa sudanese che da bambina fece la
drammatica esperienza di essere ridotta in schiavitù.
Voluta da Papa Francesco e lanciata per la prima volta nel 2015, la “giornata mondiale di
preghiera e riflessione contro la tratta di persone” ha l’obiettivo di creare maggiore consapevolezza del
fenomeno e far riflettere sulla situazione globale di violenza e ingiustizia che colpisce ancora tante
persone, che non hanno voce, non contano, non sono nessuno: sono semplicemente schiavi. Al contempo
si vuole esortare le comunità cristiane a dare risposte incisive, concrete e innovative, ai problemi
drammatici che la moderna forma di tratta di esseri umani pone alla società civile e alle istituzioni, alla
Chiesa e alle coscienze. E fondamentale ribadire la necessità di un coinvolgimento corale perché alle
persone trafficate e ridotte in schiavitù siano garantire i diritti di libertà e dignità e perché siano
stigmatizzati i comportamenti di coloro che usano e abusano della povertà e della vulnerabilità delle
persone per farne oggetti di piacere o fonti di guadagno.
Come ci ha ricordato papa Francesco nel messaggio per la giornata mondiale del migrante e del
rifugiato 2017, il fenomeno migratorio costituisce un segno dei tempi che fa parte della storia della
salvezza. Ad esso è connesso un comandamento di Dio: “Non molesterai il forestiero né lo opprimerai,
perché voi siete stati forestieri nella terra d’Egitto” (Es 22,20). E nella comunità cristiana, che abbraccia
“ogni nazione, razza, popolo e lingua” (Ap 7,9), nessuno è straniero e ogni persona è preziosa. Le
persone sono più importanti delle cose e il valore di ogni istituzione si misura sul modo in cui tratta la vita
e la dignità dell’essere umano, soprattutto quando è in condizioni di vulnerabilità, come nel caso dei
minori migranti che sono tre volte indifesi: perché minori, perché stranieri e perché inermi.
Secondo i dati forniti dal Ministero dell’Interno, nel 2015 i minori non accompagnati sbarcati in
Italia sono stati 12.360, mentre nel 2016 sono stati 25.846. Proprio in quanto “minori non accompagnati”,
a questi ragazzi e ragazze che finiscono spesso in strada abbandonati a se stessi e preda di criminali senza
scrupoli, vanno garantite protezione e difesa e vanno offerte opportunità di integrazione all’interno di
progettualità non emergenziali ma durature.
“La spinta più potente allo sfruttamento e all’abuso viene dalla domanda”
Dopo aver citato il famoso ed inquietante passo di Mt 18,6 (Mc 9,42 e Lc 17,2) «Chi scandalizzerà
uno solo di questi piccoli che credono in me, gli conviene che gli venga appesa al collo una macina da
mulino e sia gettato nel profondo del mare», papa Francesco – sempre nel messaggio per le Giornata
Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2017 - pone una domanda stringente: “Come non pensare a questo
severo monito considerando lo sfruttamento esercitato da gente senza scrupoli a danno di tante bambine e
tanti bambini avviati alla prostituzione o presi nel giro della pornografia, resi schiavi del lavoro minorile o
arruolati come soldati, coinvolti in traffici di droga e altre forme di delinquenza, forzati alla fuga da
conflitti e persecuzioni, col rischio di ritrovarsi soli e abbandonati?”
La terza giornata mondiale di preghiera e di riflessione contro la tratta può essere una preziosa
occasione per interrogarsi sul “che fare”, come comunità cristiana, per contribuire, unitamente a tutte le
persone di buona volontà, a prevenire e contrastare un tale obbrobrioso crimine contro l’umanità. Non
dimenticando – è ancora Francesco a ricordarcelo – che “la spinta più potente allo sfruttamento e
all’abuso dei bambini viene dalla domanda. Se non si trova il modo di intervenire con maggiore rigore ed
efficacia nei confronti degli approfittatori, non potranno essere fermate le molteplici forme di schiavitù di
cui sono vittime i minori”.
Per quanto riguarda la domanda, Eugenia Bonetti, religiosa dell’Istituto Missioni Consolata,
presidente dell’associazione “Slaves no more”, impegnata da anni nella costruzione della rete delle
religiose e religiosi che operano per contrastare la tratta di esseri umani e sostenere le vittime,
coordinatrice dell’Ufficio “Tratta donne e minori” dell'USMI, insignita nel 2004 e 2007 di una duplice
onorificenza da parte del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d’America per la lotta contro le moderne
schiavitù e nel 2013 dal Parlamento Europeo del Civi Europaeo Premium, ha recentemente affermato 1
che, se la prevenzione della schiavitù sessuale va fatta nei Paesi d’origine delle vittime, non di meno va
fatta “a tappeto” là dove vi è domanda di sesso mercenario, a partire “dalla scuole e dalle parrocchie”.
Invece, “non si sente mai in una predica accennare a questo problema. Tutte le realtà di Chiesa devono
sentirsi coinvolte in questo enorme problema. Purtroppo invece le conferenze episcopali non ne parlano
mai. E questa è una cosa che deve cambiare. Serve la voce dei vescovi”.
Andrea Lebra
«La tratta delle persone è un crimine contro l’umanità. Dobbiamo unire le forze per liberare
le vittime e per fermare questo crimine sempre più aggressivo, che minaccia, oltre alle
singole
persone, i valori fondanti della società e anche la sicurezza e la giustizia
internazionali, oltre che l’economia, il tessuto familiare e lo stesso vivere sociale».
(Papa Francesco, discorso ad un gruppo di nuovi ambasciatori in occasione della
presentazione delle lettere credenziali, 12 dicembre 2013)
1
Cfr. “La Stampa-Vatican Insider” dell’11 gennaio 2017, intervista a cura di Francesco Peloso.
A BOLOGNA STATI GENERALI SU INFANZIA MALTRATTATA ORGANIZZATI DA CISMAI
IL 10 E 11 FEBBRAIO; ESPERTI A CONFRONTO
– In Italia sono 100 mila i MINORI maltrattati presi in carico dai Servizi sociali. Le categorie piu’ esposte sono
le bambine e gli stranieri. Il fenomeno insiste maggiormente al Sud e al Centro, dove si registrano,
rispettivamente, circa 274 e 260 casi ogni mille MINORI rispetto al Nord che si ferma a 155 casi. Sono i dati
dell’indagine realizzata da Terre des Hommes e Cismai. E proprio il Coordinamento italiano dei servizi contro il
maltrattamento e l’abuso all’infanzia, a distanza di tre anni dall’ultimo congresso, organizza a Bologna gli “Stati
generali sul maltrattamento in Italia”, in calendario venerdì 10 e sabato 11 febbraio al Savoia Hotel Regency.
Obiettivo, fare il punto sulla situazione di un fenomeno drammaticamente diffuso sul territorio nazionale,
inserendolo però in una prospettiva più ampia, quella della condizione dell’infanzia in Italia.
Parole d’ordine, ‘prevenzione’ e ‘confronto’ con le istituzioni pubbliche e private, con gli esperti del settore e
con il mondo della politica. “Il convegno intende porre l’attenzione sulla prima forma di maltrattamento in Italia
– spiega Cismai -: il 47 per cento dei bambini e delle bambine nel nostro Paese e’ vittima di gravi forme di
trascuratezze materiale e affettiva”. Cismai sottolinea come proprio la prevenzione sia il miglior investimento,
perché mira a sottrarre i più piccoli, per tempo, alle gravi conseguenze dei maltrattamenti diretti e della violenza
assistita. Non solo: secondo uno studio dell’Università’ Bocconi, la prevenzione ha un costo per i bilanci
pubblici inferiore a quello stimato in oltre 13miliardi di euro annui, lo 0, 84 per cento del Pil, spesi per gli
interventi di cura e assistenza.
“Lo Stato deve impegnarsi con continuità e stabilità nel creare un sistema nazionale di sorveglianza. È urgente
avere un sistema organico per intercettare per tempo le situazioni di maltrattamento sui bambini e fornire le cure
necessarie così da evitare le gravi conseguenze sulla loro crescita.
Il diritto al benessere e’ un diritto fondamentale”, ammonisce Gloria Soavi, presidente del Cismai. La violenza
sui minori è un fenomeno ancora largamente sommerso: secondo le stime prudenziali dell’Oms Europa i casi
reali sono almeno 9 volte maggiori di quelli segnalati. “Non va trascurato – ricorda Cismai – il ruolo delle nuove
tecnologie nella grave diffusione dell’abuso sessuale sul web e il cyberbullismo che trasforma in un inferno la
vita delle vittime e contro il quale sono finora troppo poche le ‘armi’ a disposizione.
E ancora, il dramma nel dramma dei MINORI stranieri non accompagnati che rischiano abusi e sfruttamento
perche’ fragili e soli.
Altra piaga la violenza assistita, quando cioè i minori sono spettatori di maltrattamenti su figure di riferimento o
significative dal punto di vista affettivo”. Per tutte queste ragioni, durante gli Stati generali sarà dato ampio
spazio anche all’importanza della formazione degli operatori.
Tra i relatori, Giovanni Liotti, psichiatra docente alla Scuola di psicoterapia cognitiva di Roma; Marinella
Malacrea, neuropsichiatra infantile; Felicity De Zulueta, psichiatra al Maudsley Hospital di Londra; Filomena
Albano, Garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza; il regista Giovanni Piperno, autore del docu-film “Le
cose belle”; Elisabetta Gualmini, assessore alle Politiche di welfare dell’Emilia-Romagna; Sandra Zampa,
Vicepresidente della Commissione bicamerale per l’Infanzia e l’adolescenza.
Caritas Ambrosiana in collaborazione col Pime e Mani Tese organizza un convegno di studio
8 FEBBRAIO 2017
GIORNATA MONDIALE CONTRO LA TRATTA DI PERSONE
MIGRAZIONI E TRAFFICO DI ESSERI UMANI
Il 90 per cento dei migranti arrivati in Europa negli ultimi anni è vittima dei trafficanti di esseri umani. Molti
di loro - uomini, donne e bambini - sono ridotti in condizioni di vera e propria schiavitù per lo sfruttamento
sessuale e lavorativo. Nel mondo, sono tra i 21 e i 35 milioni le vittime di tratta. E in Italia, il fenomeno riguarda dalle 50 alle 70 mila donne costrette a prostituirsi e circa 150 mila uomini, in gran parte giovani migranti,
sfruttati per il lavoro forzato. Sono i nuovi schiavi del XXI secolo.
CONVEGNO: CENTRO PIME MILANO
Via Mosè Bianchi 94 - ORE 9.30 – 13.30
9.30-10 registrazione
10 – 11: Il quadro: migrazioni e traffico di persone in Italia e in Europa
Federico Soda, direttore dell’Ufficio di Coordinamento per il Mediterraneo della Organizzazione
Internazionale per le Migrazioni (Oim)
11 – 11,30: Le parole: migranti, profughi, traffico, tratta … Cosa dice la carta di Roma
Anna Pozzi, giornalista del Pime, autrice del libro “Mercanti di schiavi”
11,30-12 Coffee Break
12 – 13: Il fenomeno: la tratta per lo sfruttamento sessuale
Francesco Carchedi, esperto di processi migratori e di tratta di donne nigeriane, Parsec Consortium
13 – 13,30: La testimonianza: «Io, uscita dall’inferno della tratta»
Blessing Okoedion, ex vittima, mediatrice culturale e autrice del libro “Il coraggio della libertà”
Introduce e modera: Paolo Lambruschi, giornalista di “Avvenire”
Il Convegno è aperto a tutti ed è a ingresso libero.
È accreditato presso l’ordine dei giornalisti ed è stato richiesto l’accredito per insegnanti e assistenti sociali.
NEL POMERIGGIO. Laboratori per insegnanti
Su iscrizione. È stato richiesto l’accredito per insegnanti
Info:
PIME (02.43822313), [email protected]
15-17 Lab1. Le schiavitù moderne
15-17 Lab2. Immigrazione e accoglienza
15-17 Lab3. La tratta (non) mi tocca
Mani Tese (02.4075165), [email protected]
Caritas Ambrosiana (02.76037353), [email protected]
Iscrizioni: https://goo.gl/forms/EzIkF2P6kcSUIgbM2
Iscrizione giornalisti: SIGEF https://sigef-odg.lansystems.it/sigef/
In collaborazione con Unione cattolica stampa italiana (Ucsi)
www.pimemilano.com
www.caritasambrosiana.it
www.manitese.it
VARALLO SESIA
NASCE IL PROGETTO DELLA PARROCCHIA DI VARALLO
APRI IL TUO CUORE ALLA SOLIDARIETA’
MOLTI PARLANO DI POVERTA’, MA POCHI PARLANO CON I POVERI
Con questa frase Madre Teresa di Calcutta invitava concretamente a parlare con i poveri,
cominciare a considerarli non solo come persone prive di reddito e di capacità di acquisitiva, ma
come persone segnate dalla povertà dell’abitare, del potersi alimentare, dell’avere un luogo sicuro e,
per i giovani, un futuro sicuro.
Analizzando le nuove povertà odierne, cioè tutte quelle situazioni che hanno fatto scivolare
negli ultimi 15/20 anni persone e famiglie in condizioni di povertà relativa o, a volte, addirittura
assoluta ci si accorge che si può diventare poveri perché si ha un malato cronico in famiglia, perché
si perde il lavoro a 45/50 anni e non si riesce a reinserirsi, perché ci si separa dalla propria moglie.
COME AFFRONTARE LE NUOVE POVERTA’?
Le persone che sono scivolate in queste nuove povertà devono essere aiutate a riprendere in
mano la loro vita, è necessario costruire con loro un nuovo sistema di opportunità attraverso il
lavoro che gli consenta di ricostruirsi.
E’ un lavoro difficilissimo. E’ quindi un lavoro educativo che va fatto su tante persone che,
spesso, non vengono ai nostri centri di ascolto e non bussano alle nostre porte perché si vergognano
e sono spesso demotivate e incapaci di reagire alla situazione che si è venuta a creare nella loro vita.
UNO SGUARDO NUOVO
Nella nostra società eccessivamente individualista, dove le relazioni sono compromesse,
“dove si vive come in un arcipelago con pochi ponti” e dove sono più di 10 milioni le persone (in
Italia 1/6 della popolazione) che vivono in una condizione di povertà relativa o assoluta serve uno
sguardo diverso, uno sguardo fiducioso verso il futuro.
Spesso però abbiamo paura di incrociare lo sguardo dei poveri. Al massimo all’incrocio
delle strade, apriamo il portafoglio, ma abbiamo paura di incrociare uno sguardo che ci interroga,
che ci fa vedere l’altro nella sua condizione di fragilità e di povertà.
Le povertà cambiano, si moltiplicano, si nascondono e poi ricompaiono, mutano e poi
riemergono... Proprio per questo dobbiamo sempre tenere alta l’attenzione, avere antenne che
captino i bisogni e le forme di fragilità e agire insieme, nella stessa direzione.
Da queste riflessioni nasce il progetto della Parrocchia di Varallo “APRI IL TUO CUORE
ALLA SOLIDARIETA’ ”, coordinato dal Centro di ascolto Caritas, AVAS ed Eufemia.
Il nostro intento è quello di valorizzare le potenzialità delle famiglie, la loro capacità di
generare solidarietà, di costruire rapporti di prossimità, amicizia, aiuto reciproco.
Convinti che sia nella solidarietà tra famiglie la più efficace risposta alla crisi economica
attuale, vogliamo “avere uno sguardo nuovo” e non limitarci all’aiuto economico, pur importante,
ma coinvolgere le famiglie nella formazione di reti di solidarietà, informali e spontanee, nelle quali
ci si possa sentire accolti, ascoltati, sostenuti in una logica non di mera assistenza ma di mutuo
aiuto, nell’amicizia e nella prossimità.
Crediamo che il modo migliore per aiutare il nostro prossimo sia quello di farlo nel contesto
della vita quotidiana dove ognuno di noi si renda disponibile ad essere “antenne sul territorio” e
quindi nei nostri quartieri, nelle nostre vie, nei nostri condomini, aiutare ad entrare in contatto con
le difficoltà ed i bisogni più nascosti.
Una seconda proposta è quella di adottare una famiglia in difficoltà con più opzioni:
Microcredito gratuito: contributo al pagamento di utenze per famiglie in temporanea difficoltà
economica offrendo 5 euro (o multipli) al mese per un periodo di almeno 6 mesi.
Sostegno al Banco Alimentare: acquisto di particolari generi alimentari o prodotti per la casa e per
l’igiene personale.
Consegna abbigliamento, stoviglie e biancheria per la casa;
Chiunque voglia aderire a qualcuna di queste proposte potrà ricevere tutte le informazioni
necessarie contattando la Parrocchia di Varallo tramite
Operatori del Centro di Ascolto CARITAS
Via Giacobini, 1 - Varallo
cellulare 338 4054855
(giovedì pomeriggio dalle 17 alle 19)
Volontari AVAS
Via Giacobini, 1 – Varallo
(martedì dalle 10 alle 12;
mercoledì dalle 17,30 alle 19)
Segreteria Parrocchiale
Via Giacobini, 1 – Varallo
tel. 0163/52.288
(dal lunedì al venerdì – orario ufficio)
Parrocchia di Varallo
APRI IL TUO CUORE ALLA SOLIDARIETA’
LA RISPOSTA PIU' EFFICACE ALLA CRISI
NASCE DALLA SOLIDARIETA'
TRA LE FAMIGLIE
ANTENNE SUL TERRITORIO:
DACCI UNA MANO AD AIUTARE LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA'
CHE VIVONO INTORNO A TE!
Nel tuo quartiere, nella tua via, nel tuo condominio, aiutaci ad entrare in contatto con
le difficoltà ed i bisogni più nascosti.
Contattando il Centro di Ascolto è possibile offrire aiuti per la vita domestica e
familiare (aiuto nei compiti, aiuto per la spesa ad anziani, accudimento temporaneo di
bambini, etc…).
ADOTTA UNA FAMIGLIA IN DIFFICOLTA'
✔ Microcredito gratuito
(versamenti periodici di piccoli contributi per aiutare le famiglie)
✔ Sostegno del Banco Alimentare
✔ Consegna abbigliamento, stoviglie e biancheria per la casa
Se intendi aderire a qualcuna di queste proposte consegna il modulo per l'adesione debitamente
compilato a:
➔ Operatori del Centro di Ascolto Caritas – Via Giacobini, 1 (giovedì pomeriggio dalle 17
alle 19) cellulare 338 4054855
➔ Segreteria Parrocchia di Varallo - Via Giacobini, 1 (orario ufficio) telefono 0163 52288
➔ Volontari Avas – Via Giacobini, 1 (martedì dalle 10 alle 12 e mercoledì dalle 17,30 alle 19)
Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati
L’UNHCR È ALLARMATO PER L’IMPATTO DELLA SOSPENSIONE DEL
PROGRAMMA PER I RIFUGIATI AMERICANO
Pubblicato il 31 gennaio 2017 alle 1:21
Ginevra – L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati Filippo Grandi è profondamente
preoccupato per l’incertezza che stanno vivendo migliaia di rifugiati in tutto il mondo in procinto di
essere reinsediati negli Stati Uniti.
Solo questa settimana, l’America sarebbe dovuta diventare la nuova casa di oltre 800 rifugiati,
mentre ora è stato vietato loro l’ingresso negli Stati Uniti. L’UNHCR stima che 20.000 rifugiati in
condizioni precarie sarebbero dovuti essere reinsediati negli Stati Uniti durante i 120 giorni della
sospensione annunciata venerdì, sulla base dei valori medi mensili degli ultimi 15 anni. I rifugiati
sono in ansia, confusi e con il cuore spezzato a seguito di questa sospensione in un processo che è
già molto lungo.
I rifugiati condividono le stesse preoccupazioni di sicurezza degli americani. Loro stessi fuggono da
guerre, persecuzioni, oppressione e terrorismo. Le persone e le famiglie che l’UNHCR segnala ai
governi per essere reinsediati sono le categorie più vulnerabili – come ad esempio le persone che
necessitano di assistenza medica urgente, vittime di torture, donne e bambine a rischio. Le nuove
case messe a disposizione dai Paesi che aderiscono al programma di reinsediamento sono salva vita
per le persone che non hanno alternative.
La stragrande maggioranza dei rifugiati nel mondo sono accolti dai Paesi in via di sviluppo, e meno
dell’1 per cento è stato reinsediato a livello globale. Le persone che gli Stati Uniti decidono di
reinsediare, dopo aver passato rigorosi controlli di sicurezza americani, arrivano nel Paese per
ricostruire le loro vite con dignità e in sicurezza. L’UNHCR auspica che possano farlo il più presto
possibile.
Il reinsediamento è stato un segno di solidarietà tangibile nei confronti dei rifugiati più vulnerabili
nel mondo. E’ anche uno strumento importante per i governi e le comunità di condivisione delle
responsabilità con i principali Paesi che accolgono i rifugiati, che hanno dovuto sopportare il peso
delle crisi che hanno portato migliaia di persone alla fuga negli ultimi anni
Per decenni, gli Stati Uniti sono stati leader mondiali nella protezione dei rifugiati, una tradizione
radicata nella tolleranza e nella generosità del popolo americano. L’UNHCR auspica che gli Stati
Uniti continuino a ricoprire il loro forte ruolo di leadership e che proseguano nella loro lunga storia
di protezione di coloro che fuggono da guerre e persecuzioni.
L’Alto Commissario sottolinea ancora una volta la posizione dell’UNHCR secondo la quale i
rifugiati dovrebbero ricevere parità di trattamento di protezione e assistenza e opportunità per il
reinsediamento, a prescindere dalla loro religione, nazionalità o razza.
Avvenire giovedì 2 febbraio 2017
Il gesto. Il palazzo vescovile di Perugia «casa» per i senzatetto
Giacomo Gambassi
Per l'emergenza freddo il cardinale Gualtiero Bassetti ha aperto il palazzo vescovile agli emarginati. Fra loro
anche alcolisti e tossicodipendenti. «Non possiamo voltarci dall’altra parte»
«Sulla croce il Signore ha le braccia spalancate. E nessuno può essere escluso da quell’abbraccio». Il cardinale
Gualtiero Bassetti pensava agli ultimi istanti di vita di Cristo mentre apriva le porte del palazzo arcivescovile di
Perugia ai senzatetto che una sera tardi, prigionieri del gelo, si erano ritrovati sotto le sue finestre e lo
attendevano che rientrasse per chiedergli un aiuto. Un drappello di quel popolo “dimenticato” formato da
clochard, poveri, irregolari, tossicodipendenti, alcolizzati senza famiglia, persino piccoli spacciatori, che di
giorno vagano per il capoluogo umbro e di notte si arrangiano in qualche riparo di fortuna.
Complice la chiusura del dormitorio pubblico e la ristrutturazione di altri ricoveri, hanno bussato al portone
dell’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve. Che li ha accolti nella sua “casa” mettendo a disposizione la sala
San Francesco dell’arcivescovado. «Quando ci troviamo dinanzi a persone che dormono per strada con
temperature ben al di sotto dello zero – racconta Bassetti –, come credenti, ma vale per ogni uomo di buona
volontà, dobbiamo tradurre in pratica la parabola del Buon Samaritano. Si tratta di soccorrere il fratello che sta
soffrendo. E tutti siamo chiamati a rimboccarci le maniche in mezzo a un’emergenza, rinunciando anche a
qualcosa». Magari non facendosi frenare da storie personali complesse o da piccoli problemi con la giustizia.
«La carità – ricorda il cardinale – non si ferma davanti ad alcuna miseria». Quindi con il sorriso sul volto cita un
suo illustre predecessore alla guida della Chiesa perugina: il cardinale Gioacchino Pecci, poi papa Leone XIII.
«Non voglio essere nelle condizioni in cui qui si trovò, più di un secolo e mezzo fa, il cardinale Pecci con un
anziano, soprannominato “Uccellino”, rinvenuto morto di freddo in una viuzza della città. Il porporato disse:
“Basta!”. E fece sorgere la realtà diocesana di Fontenuovo, oggi residenza protetta per anziani».
È quanto l’arcivescovo ha detto anche incontrando nell’episcopio sessanta membri delle associazioni di
volontariato – non solo d’ispirazione cristiana – che hanno risposto al suo appello di mobilitarsi per chi vive ai
margini nonostante l’impegno accanto alle popolazioni terremotate del Centro Italia. Ne è scaturita una gara di
solidarietà oltre ogni etichetta e appartenenza che da due settimane consente a quaranta disagiati del centro
storico di avere un tetto, un letto e un pasto caldo ogni notte. Prima nel palazzo del cardinale. Poi nel complesso
dell’antica chiesa di San Giovannino, sede dell’associazione culturale “Beata Colomba da Rieti”, dove sono state
sistemate brandine e coperte. «È un’esperienza che ci ha arricchito e ci vede uniti in quest’opera di assistenza –
commentano i volontari che vegliano sugli ospiti –, quando non poche volte andiamo in ordine sparso». A loro
l’arcivescovo ha voluto dire il suo grazie in occasione della festa del patrono, san Costanzo, elogiando «l’anima
vera, operosa e solidale» di Perugia ed evidenziando che «la nostra è una terra di generosità verso il prossimo».
L’assessore alle politiche sociali del Comune, Edi Cicchi, ha assicurato la disponibilità dell’amministrazione
locale a studiare soluzioni. «Papa Francesco ha più volte rimarcato che è inaccettabile scartare le persone –
conclude Bassetti –. Una città civile e una Chiesa attenta non possono voltarsi dall’altra parte di fronte agli
“scarti della storia”. E ritengo che sia il Signore a donarci la possibilità di fare del bene mettendoci davanti
queste situazioni».
VERBANIA NOTIZIE
Università del Benessere: attività in pieno
svolgimento
Sono in pieno svolgimento in città le numerose interessanti iniziative messe in campo dagli operatori
dell’Università del Benessere VB Auser Insieme.
Le novità di questo periodo sono attività che si svolgono al Centro Rosa Franzi di Intra: il Corso di ginnastica
posturale in musica a frequenza bisettimanale con inizio giovedì 2 febbraio, il laboratorio creativo “Ricette con
amore” che prevede nove incontri nei mesi di febbraio e marzo, il laboratorio “Macramé” e le conversazioni in
lingua francese tutti i lunedì pomeriggio; partirà inoltre il Corso di Nordic Walking che si snoda in 8 lezioni di
due ore ciascuna a partire dal 3 febbraio.
Continuano nel frattempo le passeggiate settimanali del mercoledì e venerdì finalizzate all’ esplorazione e alla
conoscenza del territorio e le Stanze del Movimento al Centro Sociale di Renco e a Villa Giulia a Pallanza.
L’Università del Benessere VCO è attiva dall’agosto 2015 ed ha finora registrato uno straordinario successo in
termini di partecipazione grazie agli obiettivi che si prefigge e alla qualità delle attività proposte che si
configurano come specificamente adatte a cittadini adulti e anziani del nostro territorio. La promozione alla
salute e al benessere della persona sono al centro degli interessi dell’associazione, riconosciuti questi come
requisiti fondamentali per mantenersi il più possibile in forma e assaporare il gusto di una quotidianità attiva e
stimolante, dal punto di vista fisico, sociale e psicologico.
Attività fisica moderata basata su svariate tipologie, momenti culturali, laboratori di manualità e creatività,
conversazioni in lingua straniera, lezioni di linguaggio cinematografico, sperimentazioni gastronomiche,
incontri conviviali autogestiti. Questi sono alcuni degli ambiti che si possono condividere e in cui ci si può
sbizzarrire in amabile compagnia con la guida e il supporto di personale specializzato e con la disponibilità di
esperti volontari, a costi del tutto contenuti grazie all’utilizzo di strutture sociali messe a disposizione dal
Comune di Verbania.
Di particolare interesse è stata l’Assemblea Congressuale dell’Università del Benessere unitamente all’ Auser
Verbania Volonariato, che si è svolta lo scorso 19 gennaio. Alla presenza della Presidente Provinciale Auser
Caterina Festa sono stati formalizzati gli organismi elettivi. Grazie alla partecipazione della Direttrice del
Consorzio Servizi Sociali Chiara Fornara si è ipotizzato un percorso di proficua collaborazione.
Per informazioni e iscrizioni ai corsi è possibile telefonare alla Presidente Santina Cattano al numero
3930127550 o recarsi presso il Centro Sociale di Renco il lunedì mattina dalle 10.00 alle 12.00.
VCO
La Cura è di Casa al via la sperimentazione
II progetto La Cura è di Casa entra nel vivo della sua realizzazione. Nel mese di dicembre scorso il gruppo di operatori socio-sanitari dei servizi sociali e delle residenze
assistenziali, coadiuvati dai volontari già attivi delle associazioni di volontariato, ha iniziato a proporre servizi di monitoraggio e cura a un gruppo di anziani vulnerabili
della Provincia del Verbano Cusio Ossola.
L'obiettivo è raggiungere almeno 100 anziani
entro aprile e fino a 700 entro il triennio di
sperimentazione, che si concluderà nel 2019.
Ora è il momento di rafforzare la rete della
comunità affinché i problemi
dell'invecchiamento della popolazione non siano
delegati solo alle famiglie o ai servizi
specialistici, ma diventino impegno costante di
una società che si fa carico delle situazioni più
fragili.
II coinvolgimento delle associazioni di
volontariato impegnate nell'ambito della terza
età e l'attivazione di altre nuove energie della
comunità sono due punti fondamentali per il
progetto La Cura è di Casa, che ha come
obiettivo quello di migliorare la qualità della
vita degli anziani facendoli invecchiare bene e a
casa loro. II progetto sta cercando nuovi
volontari per la rete di supporto agli anz‘ani e
nel mese di febbraio sono in calendario tre
appuntamenti aperti a tutti i cittadini interessati,
che hanno voglia di mettere in gioco le proprie
competenze professionali e le proprie capacità
relazionali per permettere ai nostri anziani di
invecchiare in serenità.
Si parte I' 8 febbraio (14.30-17.00) presso Casa
dell'anziano Massimo Lagostina a Omegna per
introdurre il tema della fragilità degli anziani e
la necessità di costruire una rete di supporto
nella logica dello sviluppo di una comunità competente. II secondo appuntamento è previsto per il 15 febbraio
(9.30-13.00) presso la Residenza Assistenziale di Domodossola per conoscere i tratti comuni e i bisogni degli
anziani fragili e gli strumenti operativi su come intervenire. Si conclude il 27 febbraio (14.30-18.00) a Casa
Immacolata di Verbania per entrare nel vivo del volontariato come risorsa e opportunità per la comunità.
Fare volontariato permette di sviluppare le proprie capacità ed esperienze; tutti possono essere protagonisti del
welfare di comunità: i giovani e gli adulti in età attiva o già in pensione. II nostro obiettivo è coinvolgere e
attivare la comunità su più fronti:
- dare competenze e strumenti su come gestire e supportare l'anziano a domicilio;
- promuovere e collaborare alle iniziative promosse per diffondere la cultura della prossimità a favore della
popolazione che invecchia;
- aiutare le persone anziane nella preparazione dei pasti, accompagnarle a fare la spesa e a fare una
passeggiata, supportarle nel disbrigo di pratiche, organizzare momenti di socialità per il piacere di stare
insieme e creare legami di vicinanza...
Per info e iscrizioni: 3469780665
VERBANIA
Al via il corso di lingua, cultura e civiltà
rumena per studenti
Domani, sabato 4 febbraio alle ore 10.00 presso la biblioteca civica di Verbania, si avvia alla presenza
dell'assessore Laura Sau il primo corso di lingua, cultura e civiltà rumena per studenti.
“Un'iniziativa importante - commenta l'assessore all'istruzione Monica Abbiati- realizzata per la
prima volta a Verbania grazie alla collaborazione del Comune, delle istituzioni scolastiche
cittadine e sostenuta dal finanziamento del governo rumeno".
Un elemento importante nella crescita e formazione della giovane comunità rumena verbanese, che
conta ben 463 residenti a Verbania (pari al 16,8% della popolazione straniera residente a
Verbania).
Monica Abbiati
Assessore Cultura, Turismo, Istruzione, Expo
FCN
Benemeriti della Solidarietà – Edizione 2017
23/01/2017
BENEMERITI DELLA SOLIDARIETÀ
Sabato scorso, nella suggestiva cornice del Salone dell’Arengo del Broletto di Novara, si è rinnovato il tradizionale appuntamento
con i Benemeriti della Solidarietà, il riconoscimento con il quale la FCN dice il proprio grazie a quelle organizzazioni che,
sensibilizzando le comunità di riferimento nei confronti delle proprie iniziative, o verso iniziative altrui ritenute di particolare
importanza, sono riuscite, nell’anno precedente, a stimolare numerose donazioni.
Premiare i Benemeriti della Solidarietà è sempre motivo di orgoglio per noi – ha commentato il presidente FCN Cesare Ponti – e, al
contempo, un’iniezione di fiducia, perché consente di evidenziare quanto il Novarese abbia fatto propria la cultura del Dono. Come si
può notare scorrendo l’elenco delle organizzazioni che premiamo oggi, ciò che più ci sta a cuore è la capacità di coinvolgere. Tra i
nostri Benemeriti non figurano solo soggetti e progetti che hanno raccolto cifre importanti. Una cifra anche più piccola, ma raggiunta
grazie all’impegno di molti, ha, nella nostra ottica, un grande valore.
E proprio nel segno della cultura del Dono e della generosità, la cerimonia è stata preceduta da un momento di commemorazione,
voluto, in modo congiunto, da Comune di Novara e FCN, per ricordare, anche attraverso un riconoscimento consegnato alle loro
famiglie, le figure di Ennio Miola e Vittorio Pernechele e il loro lungo impegno nell’universo del volontariato novarese.
Quindi, la scena è passata alle sei organizzazioni a cui, come da tradizione, il presidente Cesare Ponti, i vice-presidenti Davide Maggi
e Giuseppe Nobile, i consiglieri Giorgio Bellomo, Emanuele Caroselli, Stefano Nerviani, Andrea Pescio e Andrea Zanetta e il
segretario generale Gianluca Vacchini hanno consegnato l’opera dell’artista Sergio Floriani, intitolata Donare ti segna .
1) Parrocchia di Grignasco per il progetto Restauro e Valorizzazione della chiesa parrocchiale di Maria Vergine Assunta. Lo
splendido edificio, eretto a partire dal 1751 su progetto di Bernardo Antonio Vittone e giunto a noi modificato nel suo percorso, ma
ancora intatto nella lettura della sua concezione originaria, necessita di un percorso di presa in cura. La prima fase dei lavori prevede
interventi per arrestare il degrado in atto, con la manutenzione straordinaria delle coperture, la risistemazione delle facciate e la
creazione di accessi in sicurezza per la manutenzione ordinaria. Nel biennio 2015/16, la Parrocchia è stata in grado di raccogliere
36.745 €, attraverso 134 donazioni.
2) Fondazione Asilo de Medici di Bellinzago per il progetto di Valorizzazione dello storico Asilo De Medici. L’edificio in cui ha
sede l’Asilo Infantile Gabriele De Medici rappresenta una delle opere più interessanti dell’architetto Antonelli, inclusa nel percorso
turistico – culturale degli Itinerari Antonelliani. Gli interventi di recupero sulla copertura e sugli intonaci decorativi delle facciate alte
non sono fini a stessi, ma inseriti nella programmazione didattica dell’Istituto, allo scopo di sensibilizzare gli adulti di domani alla
tutela e alla conservazione dei beni artistici. Le donazioni raccolte nel 2016 sono state 112, per un importo di 25.203 €.
3) Istituto Comprensivo San Giulio di S. Maurizio d’Opaglio per il progetto Scuola Digitale. Negli ultimi anni, l’utilizzo di
soluzioni interattive multimediali ha consentito di rinnovare la didattica frontale, rendendo più coinvolgente e accattivante la frequenza
delle lezioni, ma anche offrendo risposte più efficaci alle più diverse difficoltà dell’apprendimento. Simili potenzialità hanno spronato
gli insegnanti dell’Istituto Comprensivo San Giulio a immaginare la possibilità di offrire ai propri studenti Lavagne Interattive
Multimediali (LIM), WiFi e tablet, per consentire loro di sperimentare nuovi modelli di conoscenza, gestendo in modo più agevole
problemi come disturbi dell’apprendimento, deficit di attenzione, iperattività. Nel biennio 2015/16 sono stati raccolti 21.496 €,
attraverso 99 donazioni.
4) GRES Sizzano per il progetto Acquisto mezzo di trasporto per disabili. L’Associazione di volontariato e pubblica assistenza
GRES (Gruppo Radio Emergenza Sizzano), dal 1996 svolge servizi di emergenza sanitaria 118, trasporto sanitario, servizi sociali e
protezione civile principalmente nei comuni di Sizzano, Fara Novarese, Briona e Ghemme. Oggi sono 81 i volontari che prestano la
loro opera e, ogni anno, più di mille i servizi che i mezzi dell’associazione portano a termine sul territorio. Per dare un nuovo impulso
ai servizi sociali era, però, necessario un nuovo mezzo di grandi dimensioni, attrezzato al trasporto di persone con disabilità. Le
donazioni raccolte nel 2016 sono state 134, per un importo di 15.910 €.
5) Novara Revolution Bikers – Associazione di Harleysti, che si prefigge di aiutare le associazioni che hanno a cuore la salute e
l’integrità dei bambini. Un mondo parallelo, quello dei bikers, fatto di regole non scritte ma incise nel marmo e di un codice
imprescindibile che si è andato ad incastrare, perfettamente, con il variegato universo del volontariato. Il rombo dei motori
e, soprattutto, il cuore tenero di chi, all’apparenza, può sembrare ruvido hanno fatto da cornice alla generosità che, in questi anni, NRB
ha saputo dimostrare, raccogliendo, attraverso la realizzazione di eventi come il motoraduno primaverile Only Custom Day, anche
10.000 € per il progetto Ristoro Primavera, sostenuto dalla FCN e promosso da AGBD Arona onlus.
6) Comune di Novara – Assessorato ai Servizi Sociali per il progetto La ComuneArte: Scuola linguaggi artistici integrati. Fra gli
interventi educativi a favore di persone con disabilità programmati dai Servizi Sociali del Comune di Novara vi sono anche laboratori a
contenuto artistico (danza, musica, teatro), che riscuotono una crescente domanda di partecipazione. Tra le espressioni più riuscite di
questo progetto c’è l’Orchestra Ensemble ArtEssenziale, nata nel 2000 e composta da circa trenta musicisti e cantanti anche con
diverse abilità. Un’orchestra speciale che garantisce uno scambio di relazioni e regala l’esperienza di un modo di essere musicista, e
quindi persona, che non è solo tecnica, non è solo emozione, non è solo un’idea, ma è qualcosa in più: è la qualità di una esistenza
unica nella sua differenza. Nel biennio 2015/16 sono stati raccolti 2.987 €, attraverso 43 donazioni.
Cose da fare
con i giovani/2
A distanza di due anni ci
ritroviamo a Rovereto, animatori
ed educatori, operatori sociali
e amministratori locali. Un
grande evento dedicato a quanti
operano dentro i mondi giovanili.
Sempre convinti che la vera
impresa, come operatori, sia
mettere tra parentesi l’analisi
dei bisogni e dare spazio
all’ascolto dei desideri. È da
questa prospettiva che diventa
possibile accostarsi alle nuove
generazioni nei termini di
un’attivazione capacitante e di
un’interazione generatrice.
NUOVE
GENERAZIONI
ALTRE
GENERATIVITÀ
24-25 febbraio 2017
Rovereto, SmartLab
illustrazione Egle Scroppo
E
CONVEGNO NAZIONAL
Salva
la data
sulla tua
agenda!
In collaborazione con
Provincia autonoma di Trento
e Comune di Rovereto
in partenariato con SmartLab
ASSOCIANIMAZIONE
mensile per gli operatori sociali
in collaborazione con
Provincia autonoma di Trento
Comune di Rovereto
in partenariato con SmarLab
ASSOCIANIMAZIONE
Cose da fare
con i giovani/2
NUOVE
GENERAZIONI
ALTRE
GENERATIVITÀ
VENERDÌ 24 FEBBRAIO
SABATO 25 FEBBRAIO
Cambiare sguardo
per vedere altri modi
di essere al mondo
Nutrire la capacità
di aspirare
ore 9,30 - 13,30
Non mancare il proprio appuntamento
col mondo è l’urgenza di molti giovani,
in cerca di strade che muovano al cammino
lungo sentieri imprevedibili. Ascoltarli
permette di cambiare sguardo, cogliendo
segnali di futuro.
Saluti istituzionali
Francesco Valduga, sindaco di Rovereto
Luciano Malfer, Dirigente Agenzia per la famiglia
Prendere sul serio le sperimentazioni
Roberto Camarlinghi, Francesco d’Angella
Nuove generazioni
in ricerca di altre generatività
Andrea Marchesi
L’intensità delle relazioni
come cifra delle nuove città
Stefano Boeri
Aver cura per generare futuro
Luigina Mortari
Come stiamo cambiando,
in attesa di cambiare
Roberta Carlini
Sostare dentro
esperimenti locali aurorali
LABORATORI DI ANALISI DI ESPERIENZE
Al centro dell’appuntamento ci sono le
esperienze, provenienti da “altri mondi”
rispetto ai confini tradizionali delle
politiche giovanili: economia collaborativa,
rigenerazione urbana, movimenti per i diritti
civili, esperimenti di ricerca di stili di vita
sostenibili.
VENERDÌ 20,30
FAMEnato
Scanzo ista
punto di v ità
sulla vorac
CONVEGNO NAZIONALE
ore 9,00 - 10,15
Accostarsi ai giovani nei termini di un’attivazione
capacitante non significa rimuovere i punti di
attrito: il solco delle diseguaglianze, lo scarto
tra innovazione ed inclusione, il passaggio
di testimone interrotto tra generazioni. Per
affrontarli si tratta di comprendere come tornare
a nutrire la capacità di aspirare.
Nuove comunità
tra collaborazione e condivisione
Ivana Pais
Assetti capacitanti
e interazioni generative
Vincenza Pellegrino
I Laboratori
1 |
Includere innovando,
innovare includendo
Conduce: Francesca Paini | Discussant: Piergiorgio Reggio
Esperienza: Coop L’Impronta di Lucca (www.improntacoop.com)
2 | Ri-sorgere,
restituendo beni comuni alla città
Conduce: Carlo Andorlini | Discussant: Carlotta Mozzana
Esperienza: Coop La Paranza di Napoli (www.catacombedinapoli.it)
3 | Ri-generazioni/1 - il cinema
cantiere di innovazione sociale e culturale
Conduce: Christian Gretter | Discussant: Barbara Di Tommaso
Esperienza: Il Cinema Modernissimo di Perugia (www.postmodernissimo.com)
ore 10,30 - 13,00
4 | I luoghi ad alta intensità relazionale
come network viventi
LABORATORI DI PROSPETTIVA E METODO
5 | Coltivare beni comuni,
nutrire capacità di aspirare
Interrogare i processi che
danno forma alle esperienze
Dalla lettura delle esperienze cercheremo
indicazioni di metodo per comprendere quali
condizioni permettono di alimentare desideri
ed aspirazioni, promuovendo nuove forme di
generatività sociale.
ore 14,00 - 15,30
ore 14,30 - 18,00
24-25 febbraio 2017
Rovereto, SmartLab
Lasciarsi condurre
dall’immaginazione creativa
Per tracciare rotte inedite affidiamo conclusioni
e restituzioni finali alla generatività dello
sguardo artistico.
Conduce Barbara Di Tommaso
Commessi viaggiatori
sul tram del desiderio
Incursione teatrale con Elio De Capitani
Uno sguardo divergente
sulle cose da fare con i giovani
Enrico Gentina
ore 15,30 - 16,00
Conduce: Nicola Basile | Discussant: Rossana Prevete
Esperienza: la rete dei centri giovani del Trentino
(www.politichegiovanili.provincia.tn.it)
Conduce: Floriana Colombo | Discussant: Willy Mazzer
Esperienza: Cascinet di Milano (www.cascinet.it)
6 | Il desiderio che abita nelle realtà:
rigenerazione di comunità e sviluppo locale
Conduce: Andrea Marchesi | Discussant: Elena Granata
Esperienza: Cooperativa Brigì di Mendatica (Im)
(www.parconaturalealpiliguri.it)
7 | Piattaforme abilitanti ed ecosistemi ibridi
per contaminare saperi, contesti, organizzazioni
Conduce: Marco Martinetti | Discussant: Francesco Cappa
Esperienza: Hubout Makers Lab di Cinisello Balsamo (Mi)
(www.hubout.it/makerslab)
8 | NET&CO: nuove frontiere
della produzione sociale
Conduce: Stefano Carbone | Discussant: Cristina Martellosio
Esperienza: P@sswork, rete di co-working solidali a Bergamo
9 | Le connessioni inattese:
impresa, innovazione e azione politica
Conduce: Michele Marmo | Discussant: Francesco Gabbi
Esperienza: Maglificio “100 e Quindici Passi” di Avellino (www.liberavellino.it)
10 | L’impresa culturale
come incubatore di futuro
Piste di lavoro emergenti
Dove portano
le altre generatività
Franco Floris, Andrea Marchesi,
Michele Marmo
a
o e music
oè
Monologm
ia teatrale Ev
della co pagn
11 |
Conduce: Lucia Bianco | Discussant: Giovanni Campagnoli
Esperienza: La fabbrica dei suoni di Venasca (Cn)
(www.lafabbricadeisuoni.it)
Ri-generazioni/2 - il teatro cantiere
di innovazione sociale e culturale
Conduce: Salvatore Rizzo | Discussant: Giulia Innocenti
Esperienza: Il teatro sociale di Gualtieri (Re) (www.teatrosocialegualtieri.it)
12 | L’inserzione critica nella realtà:
dal fare all’agire politico
Conduce: Miguel Belletti | Discussant: Vincenza Pellegrino
Esperienza: Associazione Legalitè di Sarzana (Sp) (legalite.net)
ISCRIZIONE
13 | Tra eredità e prefigurazione:
le traiettorie della peer education
Quota di iscrizione: 50 euro. Per gruppi da 5: 200 euro (una iscrizione è in omaggio).
La quota di iscrizione comprende la partecipazione al convegno e in regalo un anno
di abbonamento alla rivista Animazione Sociale.
Per insegnanti accreditamento Miur come associazione Gruppo Abele Onlus.
14 | Sconfinare per conoscere:
fare ricerca oltre i perimetri dei sistemi formativi
Per iscriversi
Compilare il form online di iscrizione dal sito www.animazionesociale.it e inviare
subito la ricevuta di pagamento a: [email protected] o via fax al
numero: 011 3841047
Segreteria organizzativa
Redazione di Animazione Sociale: 011 3841048 - 331 5753861
mail: [email protected] - www.animazionesociale.it
Animazione Sociale
è parte del progetto culturale del Gruppo Abele
Conduce: Michele Gagliardo | Discussant: Walter Tarchini
Esperienza: Associazione Contorno Viola di Verbania (www.peer-education.it)
Conduce: Sonia Bella | Discussant: Stefano Laffi
Esperienze: Un corso estivo di G-Localizzazione in Basilicata,
Studenti dell’Università di Parma (www.lalunaeicalanchi.it)
15 | Sconfinare per apprendere: promuovere
cittadinanza attiva tra scuola e comunità locale
Conduce: Paola Merlini | Discussant: Ivo Lizzola
Esperienza: Social Day nelle scuole della provincia di Vicenza
(www.socialday.org)
16 | Ri-generazioni/3 - tra parola, musica e festa
la ricerca di un immagionario altro
Conduce: Theofanis Vervelacis | Discussant: Cristiano Conte
Esperienza: “noisiamofuturo” - Festival dei giovani di Gaeta (Lt)
(www.noisiamofuturo.it )
TRA PROFIT E NON PROFIT DECOLLA "VITAMINAC",
L’HUB DEL LAVORO SOCIALE CONDIVISO
A Varese, nella sede del Centro servizi al volontariato, funziona da 4 mesi uno spazio dove si intrecciano le
competenze di vari professionisti con quelle informali acquisite nelle associazioni giovanili. “Non solo
scrivanie in comune: il segreto è nel sistema di relazioni che si attiva”
30 gennaio 2017
VARESE - C’è Roberto, giornalista esperto del mondo del sociale e dello sport disabili che qui ha trovato un
luogo dove si "sente a casa"; c’è Chiara, illustratrice e grafica che collabora con l’associazione 451, e che
cercava un luogo dove lavorare che non fosse casa "dove finisce che non hai orari". Poi c’è Jessica, progettista
nell’ambito culturale che lavora nel raccordo complesso tra bandi, attori pubblici e non profit: "sono qui perché
cercavo un luogo di smart working e relazioni nella mia città". E ci sono Giorgio e Francesca, ragazzi reduci dal
Servizio Volontario Europeo (Sve), ingaggiati come mentor per i giovani che approdano a Varese per il loro
servizio europeo. C’è un po’ tutto questo e anche altro a VitaminaC, hub sociale del lavoro condiviso, che ha
aperto i battenti a settembre presso il Centro servizi per il volontariato di Varese (Cesvov).
VitaminaC, è nato come sfida a Varese, città della media impresa che orbita nel modello Milano e si allunga fino alla
Svizzera. "Siamo in un territorio ricco anche dal punto di vista del volontariato e della coesione sociale. E abbiamo cercato
di capire come cogliere un’opportunità che si presentava per il mondo del non profit".Chi parla è Maurizio Ampollini,
direttore del Cesvov. Perché alle sue spalle VitaminaC ha questo: un soggetto la cui mission è il supporto al volontariato.
E come si fa, allora, a inquadrare qui dentro un luogo che, nel giro di pochi mesi, assomiglia sempre più ad uno
spazio dove si condividono scrivanie? La prima risposta sta nelle relazioni. "Chi viene qui trova prima di tutto
un sistema di relazioni – dice Massimiliano Pavanello, coordinatore di Vitamina C –, l’uso di una scrivania non è
la cosa più importante. È il pretesto per vivere uno spazio dove ci sono professionisti e mondo del non profit".
Quel mondo che anche la riforma del terzo settore sta facendo emergere per quello che è diventato: un ibrido
tra profit e non profit dove la ricerca del benessere per le persone, per l’ambiente e la società, tipici del mondo
del volontariato, escono allo scoperto e fanno contaminazione.
Ma i temi per spiegare quello che accade sono tanti. "Siamo partiti dal voler mettere in luce le competenze che i
giovani maturano all’interno delle associazioni giovanili – dice ancora Pavanello – sono competenze informali,
ma forti. Il volontariato le fornisce come se fosse una palestra, ma poi vanno rimesse in gioco anche per trovare
o crearsi un lavoro". A questi giovani sono aperte le porte di VitaminaC. "C’è poi il tema del riuso degli spazi
intesi come beni comuni – prosegue – che ha riguardato la veranda dove ci sono le postazioni: abbiamo fatto
rivivere uno spazio inutilizzato e ci abbiamo messo VitaminaC aprendolo al dialogo con altri attori del
territorio".
Lo spazio è stato aperto inoltre non solo ai giovani, ma anche a chi ha qualche anno in più. "Avevamo la
sensazione che ci fossero professionisti in cerca di uno spazio – dice – orientati ai temi sociali nel loro lavoro
e che potevano approdare qui". E così sta succedendo: anche a loro la porta è stata aperta, e in cambio si è
chiesto di mettere a disposizione competenze e conoscenze. "La nostra moneta arriva dal mondo del volontariato
e si chiama reciprocità – dice ancora il coordinatore di VitaminaC: - chi viene qui mette a disposizione qualcosa:
un seminario, un corso, una progettazione che va a favore del Centro servizi e delle associazioni di volontariato
che gravitano attorno ad esso. In questo modo stiamo allargando anche i servizi e le professionalità a
disposizione del volontariato. Vitamina C è nata con tutte queste premesse e ci stiamo accorgendo che, più il
tempo passa, e più questo luogo ci porta a sperimentare, aprendoci a nuove progettualità". (Paola
Provenzano)
© Copyright Redattore Sociale
ROM E SINTI: LUNEDÌ LA PRESENTAZIONE DI DUE RICERCHE
Roma – “Gli strumenti di conoscenza e le sfide dell’informazione statistica per la strategia
d’inclusione di Rom, Sinti e Caminanti 2012-2020”.
Sarà questo il tema di un convegno che si svolgerà lunedì presso l’Aula magna dell’Istat in Via
Cesare Balbo a Roma.
Durante il convegno saranno presentati presenta i risultati delle attività svolte dall'Istat (Istituto
nazionale di statistica), UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) e ANCI
(Associazione nazionale Comuni Italiani) per colmare il gap informativo su Rom, Sinti e
Caminanti.
Tali attività rientrano nell'ambito della Strategia nazionale di inclusione di queste popolazioni e in
ottemperanza ad alcune direttive europee, spiegano i promotori.
In particolare sarà illustrato il "Sistema informativo pilota per il monitoraggio dell’inclusione
sociale delle popolazioni Rom, Sinti e Caminanti” realizzato in quattro città campione (Napoli, Bari,
Lamezia Terme e Catania) che offre un quadro delle principali fonti di dati esistenti sulle
popolazioni RSC.
È stata inoltre realizzata, a cura di Anci, una “Prima indagine nazionale sugli insediamenti Rom,
Sinti e Caminanti” presso i comuni sopra i 15.000 abitanti del territorio italiano.
Nel corso dell’evento verranno infine illustrate le modalità di avvio dei lavori del Tavolo statistico
coordinato dall’Istat nell’ambito della strategia RSC 2012-2020, volto alla riorganizzazione delle
fonti di dati, in un’ottica di miglioramento informativo per le politiche di inclusione.
Nigrizia Blog FEBBRAIO 2017
Quella buona notizia che arriva dal Gambia
Lo scorso gennaio, mentre gli occhi del mondo erano puntati sulla cerimonia che ha inaugurato il mandato di
Donald Trump, negli stessi giorni s’insediava il presidente del Gambia, il più piccolo paese dell’Africa
continentale. Il primo evento ha avuto una copertura mediatica planetaria, il secondo è passato quasi inosservato.
Nigrizia ha seguito con attenzione il processo che ha portato all’alternanza democratica in Gambia perché è un
fatto rilevante non solo per i gambiani, ma per tutti i popoli e le istituzioni dell’Africa occidentale. Nelle pagine
interne trovate un racconto dettagliato di quanto è accaduto, qui ci limitiamo a una breve ricapitolazione.
19 gennaio: Adama Barrow, vincitore alle elezioni del 1° dicembre 2016, prestava giuramento come presidente
del Gambia nell’ambasciata del suo paese, a Dakar (Senegal). Troppo rischioso sarebbe stato per lui insediarsi a
Banjul, capitale del Gambia, dove Yahya Jammeh, padre-padrone del paese da 22 anni, al potere dal 1994 con un
colpo di stato, e tra i più efferati leader politici africani, si rifiutava di accettare la sconfitta elettorale. 21
gennaio: Jammeh decide, finalmente, di abbandonare la scena e di andare in esilio. È la prima volta nella storia
del Gambia, indipendente dal 1965, che il cambio ai vertici dello stato avviene tramite elezioni democratiche.
La transizione democratica non sarebbe mai avvenuta senza le pressioni internazionali e, in particolare, senza il
coinvolgimento della Comunità economica degli stati dell’Africa occidentale (Cedeao/Ecowas), di cui lo stesso
Gambia fa parte. I capi di stato e di governo della Comunità avevano dato l’ultimatum a Jammeh: o parti
spontaneamente o saremo costretti a sloggiarti con la forza. Non erano mancate le pressioni diplomatiche:
parecchi gli interventi di capi di stato – dal presidente della Guinea, Alpha Condé, a Mohamed Ould Abdel Aziz
della Mauritania, fino al nigeriano Muhammadu Buhari – che si sono recati a Banjul per cercare di convincere
Jammeh a lasciare.
Da subito, l’Unione africana aveva dato il suo sostegno a Barrow, riconoscendolo come legittimo presidente, e
negando ogni legittimità a Jammeh. Il Consiglio di sicurezza dell’Onu, con voto unanime, ha sostenuto la
Cedeao nel suo impegno di voler fare rispettare la volontà del popolo gambiano e condannato il rifiuto di
Jammeh di accettare l’esito elettorale. La risoluzione è stata firmata anche dall’Italia, membro non permanente
dell’attuale Consiglio di sicurezza.
Nei giorni precedenti la fuga di Jammeh, Nigrizia aveva sollecitato Mario Giro, viceministro degli esteri e della
cooperazione internazionale, ad accogliere l’appello lanciato dal Gruppo della Casa di Amadou, composto di
emigrati gambiani e cittadini italiani, affinché Roma appoggiasse Adama Barrow.
Va riconosciuto che a pesare in maniera decisiva nell’uscita di scena di Jammeh è stata la minaccia armata
concretizzatasi con l’entrata in territorio gambiano di reparti dell’esercito senegalese, affiancati da centinaia di
soldati ghaneani e nigeriani, supportati dall’aeronautica e dalla marina militare nigeriana, pronti a usare le armi
qualora Jammeh si fosse rifiutato di abbandonare il paese. Una missione specifica voluta dalla Cedeao e avallata
dall’Onu.
La difficile transizione democratica si è conclusa positivamente e senza violenza. È la prova provata che la
democrazia non è fuori dalla portata dell’Africa. I fatti stanno sconfessando, giorno dopo giorno, quei numerosi
afropessimisti più che mai convinti che i popoli africani non siano pronti per la democrazia che, a loro parere,
rimarrebbe appannaggio dei soli paesi cosiddetti “sviluppati”.
I capi di stato e di governo della Cedeao hanno stabilito un precedente con il loro intervento in Gambia facendo
intendere chiaramente che le regole della democrazia vanno rispettate e applicate. Tolleranza zero nei confronti
delle prevaricazioni e dei sotterfugi. Messaggio inequivocabile che deve valere per tutti. Per un piccolo e
politicamente poco significativo paese come il Gambia, come per nazioni economicamente e politicamente più
importanti. La Cedeao ha dato un segnale forte che ci auguriamo venga accolto anche nel resto dell’Africa.
Mercoledì 1 Febbraio 2017
EDUCARE ALLA SALVAGUARDIA DEL CREATO IN TEMPO DI MIGRAZIONI:
UN CONVEGNO MIGRANTES A ROMA
Roma - “Educare alla salvaguardia del creato in tempo di migrazioni”: questo il tema di un convegno promosso
dalla Fondazione Migrantes e che si svolgerà il prossimo 7 febbraio alle ore 17,00, presso il Seminario Maggiore
di Roma (Piazza San Giovanni in Laterano, 4) durante il quale saranno presentati due nuove pubblicazioni.
Si tratta di “Senza casa e senza tutela. Il dramma e la speranza dei profughi ambientali” di Carlotta Venturi
(Tau editrice) e “Amici della Terra. Vivere nel rispetto del creato” (MamApulia).
Oggi la consapevolezza nei confronti del problema climatico e ambientale cresce e le potenze mondiali hanno
iniziato a capire che bisogna agire per ridurre le emissioni di CO2 e che “ognuno deve fare la sua parte”. Ma se
aumenta l’interesse politico sul clima resta un vulnus importante sulla questione che riguarda le principali
vittime del degrado ambientale e del cambiamento climatico, i poveri e i migranti. Ecco perché occorre
collaborare e lavorare sulle cause dell’emigrazione e favorire uno sviluppo dei popoli nei loro Paesi. Le
motivazioni che spingono a partire vanno limitate e solo attraverso una sincera e fiduciosa cooperazione si
potranno ottenere dei risultati soddisfacenti.
La Chiesa promuove un cambiamento di mentalità, un nuovo stile di vita, una collaborazione sincera in favore
dello sviluppo umano integrale – di tutto l’uomo e di ogni uomo – nel rispetto dell’ambiente. Un cambio di
mentalità è possibile – si legge nel volume di Venturi – “solo a patto si esca dalla logica del do ut des, del puro
utilitarismo, che ci sia un rinnovato interesse dell’umanità per l’umanità, contro l’indifferenza e
l’individualismo. A patto, cioè che l’umanità riscopra in sé stessa capacità di dialogo e di empatia e riconosca
nella solidarietà un valore da coltivare e condividere”.
Su questi stessi temi il progetto “Amici della Terra. Vivere nel rispetto del Creato” promosso dalla Migrantes e
rivolto ai più piccoli e alla loro educazione. Amici della Terra attraverso l’unione di un edugame e una
tradizionale dispensa tematica, si rivolge al tema dell’ambiente e del rispetto del Creato a partire dall’Enciclica
Laudato si’ di Papa Francesco. L’interesse alle nuove forme della mobilità, in un momento storico in cui la
protezione internazionale è la forma di migrazione che coinvolge numeri sempre più importanti, diventa
imprescindibile – si legge nel testo - per il cammino formativo ed educativo dei piccoli cittadini così come
fondamentale è renderli protagonisti attivi di scelte ponderate di consumo e di vita per il loro futuro”.
Al convegno, moderato dal giornalista Gabriele Moccia, interverranno, dopo i saluti istituzionali, Rocco
d'Ambrosio della Pontificia Università Gregoriana; Carlotta Venturi, autrice del volume “Senza casa e senza
tutela”, Daniela Marcheggiani e Mirko Notarangelo, curatori del progetto “Amici della Terra”. Durante
l’incontro, che sarà concluso dal Direttore generale della Fondazione Migrantes, Mons. Gian Carlo Perego,
anche la testimonianza di un profugo ambientale. (R. Iaria)
R.it 03 febbraio 2017
Cibo, la "danza" dei prezzi nel mercato globale dei generi primari
L’Indice diffuso dalla FAO si avvicina ai livelli più alti degli ultimi due anni. I mercati del grano hanno reagito
alle condizioni meteorologiche sfavorevoli. Piogge eccessive in Vietnam e scarse nello Sri-Lanka
ROMA - L'Indice dei prezzi alimentari della FAO è aumentato, in particolare nel mese di gennaio, trainato dai
prezzi alti dello zucchero e dei cereali, nonostante il mercato globale sia rimasto ben fornito. E' stata registrata
una media di 173,8 punti nel mese di gennaio, il suo valore più alto in quasi due anni, segnando un aumento del
2,1% dal valore rivisto di dicembre e il 16,4% al di sopra del livello del gennaio 2016. Lo zucchero ha avuto
un'impennata del 9,9% nel mese di gennaio, spinto dalla previsione di una protratta scarsità dell'offerta in
Brasile, in India e in Tailandia.
Le reazioni al clima sfavorevole. L'indice dei cereali è salito del 3,4% dal mese di dicembre, raggiungendo il
livello più alto degli ultimi sei mesi, con i valori del grano, del mais e del riso tutti in aumento. I mercati del
grano hanno reagito alle condizioni meteorologiche sfavorevoli che hanno ostacolato la produzione in questa
stagione ed anche alle minori semine negli Stati Uniti d'America. I prezzi del mais, invece, riflettono per lo più la
forte domanda e le prospettive di produzione incerte in tutto il Sud America. I prezzi internazionali del riso sono
aumentati in parte a causa dell'attuale programma di approvvigionamento statale dell'India, che ha ridotto il
quantitativo disponibile per l'esportazione.
Dopo 5 anni di calo arriva l'impennata. L'Indice dei prezzi alimentari della FAO è un indice ponderato su base
commerciale, che misura i prezzi di cinque principali gruppi di materie prime alimentari sui mercati
internazionali. Mentre il 2016 ha segnato per il quinto anno consecutivo il calo dell'indice, gennaio ha segnato un
aumento consecutivo in sei mesi. L'Indice dei prezzi degli oli vegetali è salito dell'1,8, a causa principalmente del
livello basso delle forniture globali di olio di palma insieme a un recupero lento della produzione nel sud-est
asiatico. I prezzi dell'olio di soia, al contrario, sono diminuiti in base alle previsioni di un'ampia disponibilità a
livello globale.
Livelli record delle scorte di cereali. L'indice dei prezzi dei prodotti lattiero-caseari è rimasto invariato da
dicembre, un vistoso cambio di direzione dall'aumento del 50% registrato tra maggio e dicembre dello scorso
anno. Anche l'Indice dei prezzi della carne è rimasto praticamente invariato, con un aumento delle quotazioni
della carne bovina - conseguenza del ripopolamento delle mandrie in Australia - compensato da una riduzione
dei prezzi delle carni ovine e di altre carni. Le scorte mondiali di cereali al loro livello più alto, sostenute da una
produzione record. Gli ultimi dati a livello mondiale parlano di 681 milioni di tonnellate, in crescita dell'1,5%
rispetto al livello previsto a dicembre e del 3% rispetto alla stagione precedente.
In aumento anche le scorte di grano. Si prevede che con ogni probabilità le scorte mondiali di grano
stabiliranno il nuovo record di 245 milioni di tonnellate, con un incremento annuo dell'8,3%. Per le scorte di
cereali secondari si prevede una crescita dello 0,7% raggiungendo il secondo livello più alto mai registrato,
mentre le scorte di riso diminuiranno leggermente, anche se chiuderanno la stagione con il valore quasi-record di
170 milioni di tonnellate. La FAO ha anche aumentato la sua stima della produzione cerealicola mondiale nel
2016 di 15 milioni di tonnellate, portandola a 2.592 milioni di tonnellate, principalmente a causa dei raccolti di
grano maggiori del previsto in Australia e nella Federazione Russa.
La riduzione delle superfici coltivate in Sudamerica. L'utilizzo di cereali a livello mondiale, ed anche il
commercio, si prevede saranno significativamente superiori a quanto previsto in precedenza. Guardando più a
lungo termine, le prime prospettive di produzione per il 2017 sono miste, secondo la FAO. I prezzi bassi hanno
spinto gli agricoltori in Nord America a ridurre la superficie seminata a grano - il loro secondo livello più basso
mai registrato negli Stati Uniti - mentre si è registrata una tendenza opposta nella Federazione Russa.
Piogge in eccesso in Vietnam, scarse in Sri-Lanka. Per il riso, piogge in eccesso in alcune zone del Vietnam e
piogge insufficienti nello Sri-Lanka è probabile che ne freneranno la produzione. Per gli altri cereali sembrano
esserci condizioni generalmente positive. La produzione di mais nei paesi dell'Africaaustrale dovrebbe
raggiungere livelli medi, grazie alle maggiori semine e ai migliori rendimenti dopo le condizioni di grave siccità
dello scorso anno. Prezzi alti a livello locale e clima favorevole fanno prevedere semine di grano più ampie in
Argentina e in Brasile.