Una rivista senza parole, ma con multipli d`artista a

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09 febbraio 2017 delle ore 02:01
Una rivista senza parole, ma con multipli d'artista
a sorpresa. “Art Bag” è una nuova scommessa, a
prezzo contenuto
Appena uscita, al suo numero zero, Art Bag è
definita una "rivista d'artista con sorpresa”, e
una sorpresa lo è stata per davvero. Nel mare
magnum di iniziative legate all’editoria
indipendente e attinenti all’arte contemporanea,
Art Bag ha diversi elementi di distinzione.
Innanzitutto è una rivista senza parole,
lasciando parlare le opere d’arte. Si presenta
come una busta sigillata che contiene stampe
multiple a tiratura limitata, firmate e numerate
a mano dagli autori. Rifacendosi alle bustine
delle figurine stickers, ogni singola copia è
diversa dall’altra in quanto presenta opere
abbinate diversamente di busta in busta, e infatti
l’intento dei suoi ideatori è di invitare il
pubblico a scambiarsi i multipli "doppioni” e
completare un album ideale con tutti gli artisti
coinvolti. Si tratta di un progetto editoriale
unico nel suo genere, in grado di incuriosire e
rendere accessibile il collezionismo, risvegliando
il piacere dello scambio e l’emozione della
scoperta. Ad avvalorare il gioco, in ognuna delle
confezioni vi sono cinque opere di cinque dei
dieci autori coinvolti, riprodotte in tutto in
settanta esemplari per ciascuno; in questa
edizione 2017: Vittore Baroni, Carlo
Bernardini, Francesco Castellani, Antonio
D'Agostino, Sandro De Alexandris, Iginio
Iurilli, Riccardo Guarneri, Maria Mulas,
Jasmine Pignatelli ed Emiliano Zucchini,
coinvolto nel doppio ruolo di artista e
"genitore” di questa idea. Art Bag invita gli
artisti, alcuni già affermati e altri giovani
selezionati ad invito, a creare una rete espositiva
temporanea che mixa generazioni, stili, soggetti
e media. "In questo senso, è una forma di
‘happening’ una situazione aperta, collaborativa
e sperimentale - scrive Alessandra Alliata
Nobili - e trae ispirazione da due filoni di
pensiero, l’arte ludica e l’arte partecipativa". Il
pregio sta infatti sia nel mettere in relazione
opere di natura diversa, in questo caso dal 1975
al 2016, sia nel rivolgerle al protocollezionismo di appassionati e curiosi
attraverso multipli personalizzati, considerandone
anche l’accessibilità del costo. Questa
sperimentazione ne permette dunque una
circolazione sorprendentemente costruttiva. Ed
è lo stesso Zucchini, nel presentarci lo slancio
che li ha portati fin qui, a suggerire una chiave
di "lettura”: «Oltre ad essere artista sono anche
collezionista, ho iniziato soprattutto con
multipli e serigrafie. Conosco la febbre del
collezionismo e con "Art Bag - Rivista d'artista
con sorpresa", io e la mia socia Alessandra
Alliata Nobili, abbiamo voluto aggiungere una
nota originale al modo di collezionare arte...una
scommessa! Il prezzo contenuto è un invito a
tentare la sorte, permette a chiunque di
avvicinarsi al collezionismo in maniera
accessibile e, cosa non da poco, divertendosi!
». (Cristina Principale)
sopra: Maria Mulas, Astrazione #1 New York,
1985, 70 esemplari firmati e numerati
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