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PRIMO PIANO
Venerdì 10 Febbraio 2017
11
Il premier Theresa May ha ottenuto il via libera dal parlamento per staccarsi della Ue
Nulla adesso trattiene più la Uk
Anche 52 ribelli socialisti sono a favore della Brexit
I
DI
MARIO SECHI
l surplus di Berlino. Nuovo record assoluto del surplus commerciale tedesco.
Secondo i dati pubblicati
da Destatis, esso, nel 2016, ha
toccato quota 252,9 miliardi
di euro, nel 2015 furono 244,3
miliardi di euro. La corsa della Germania nell’export è a
razzo.
Il numero magico è il
chiodo al quale gli altri paesi appendono il quadro della
protesta contro la politica economica di Berlino (tutti, anche
Renzi quando era presidente
del Consiglio), con una novità: la Casa Bianca di Trump.
Qualche giorno fa Peter Navarro, numero uno del National Trade Council, ha criticato
duramente l’architettura della
moneta unica, definendola un
marco travestito da euro.
I numeri della Germania
sono i numeri di un gigante
che mi muove sullo scenario
globale con la forza delle sue
aziende, della sua classe dirigente mediamente più seria
che nel resto d’Europa, della
sua tradizione storica fatta di
pragmatismo e filosofia, sono i
numeri di un paese che ha saputo trasformare la sua economia e sfruttare le asimmetrie
fiscali dell’Unione europea.
Il punto è: si può continua- è proprio Berlino che chiede il
re così? Come se non esistes- taglio netto del Quantitative
se comunque un problema di easing. Perché?
Secondo le statistiche,
primato tedesco che può essere virtuoso solo con la piena l’effetto cambio favorevole saassunzione di tutte le respon- rebbe svanito per i tedeschi. E
quindi ecco risabilità. È una
nascere l’idea
questione
dell’Europa a
prima di tutto
due velocità,
politica.
cioè il ritorno
Con
le
alla condizioelezioni
ne oggi più
alle porte in
favorevole per
Olanda, Franla Germania.
cia e GermaGira e rigira,
nia, questa è
si torna semla peggior
pre al punto di
situazione
partenza. Ciò
immaginabiche conviene a
le per l’unità
Berlino viene
dell’Eurozofatto passare
na, l’allargaper il bene
mento delle
Theresa
May
di tutti, ma
differenze tra
non sempre
la Nuova Lega
Anseatica e i Paesi del Club. È le cose coincidono. Il vero
una guerra vecchia e nuova. E centro del dibattito è quequando c’è battaglia nel Vec- sto, quel burlone di Schulz,
chio Continente, sul teatro del- a caccia di voti anti-Merkel,
le operazioni compare Mario lo ha già ridotto a un frulDraghi. È lui che manovra la lato misto di nuovo anticatapulta del denaro. Ieri c’è capitalismo e geopolitica
stato un incontro a Berlino tra da mercatino di quartiere:
la cancelliera Angela Merkel Achtung Amerikanen!
Brexit Go, Labour Ko.
e Draghi. Il presidente della
Bce sta facendo tutti gli sfor- In questo scenario fragiliszi per scongiurare una crisi simo la Brexit di Theresa
più politica che economica May ha avuto il via libera
(oggi), ma il primo problema dal Parlamento inglese.
L’accelerazione del processo di uscita è sotto gli occhi
di tutti. Super maggioranza alla House of Commons
e altro psicodramma nel
Labour, altro figlio del socialismo europeo in crisi
d’identità. Il partito di Corbyn si è spaccato e in Parlamento ci sono stati 52 voti
ribelli a favore della Brexit.
Milioni di elettori laburisti, dettaglio dimenticato
dagli opinionisti di italica
dimensione, hanno votato
il 23 giugno del 2016 per il
Leave. A sinistra, ma fuori
dall’Unione.
L’Italia e la Nato. Mentre nel mondo succedono
cose che dovrebbero suggerire una reazione urgente
della politica, l’ordine del
giorno della Camera offre
uno spettacolo meraviglioso sulla lunare politica italiana: a Montecitorio ieri
si è discusso in aula una
proposta di legge popolare,
rispolverata dal Movimento
5 stelle, che, di fatto, condurrebbe l’Italia fuori dalla
Nato. Il destino si diverte
sempre a giocare a dadi:
mentre Trump chiede ai
paesi europei più impegno
nella Nato, il nostro paese
ne discute in maniera talmente radicale da superare
a destra e a sinistra le critiche fatte da Trump.
Quando sul Foglio anticipai questa sortita, essa
sembrava poco più di una
burla. E invece quella legge
anti Nato di cui si discuteva con effetti psichedelici in
Commissione Esteri a Montecitorio è arrivata adesso
all’esame dell’Aula, il momento più solenne. L’agenda della contemporaneità è
beffarda, perché la genesi
della legge italiana ha una
matrice anti-militarista, pacifista, che precede lo scenario attuale, ma arriva alla
discussione generale con un
puntuale cinismo storico,
cioè mentre tra Stati Uniti
e Europa attraversano un
momento di incertezza e
cambiamento. Come scritto
dal titolare di List: «Superare Trump sull’Atlantico,
scavalcare Boris Johnson
in Europa, azzerare la storia di castristi e non allineati. Si va oltre l’utopia».
Sono paradossi della storia che prima o poi presenteranno il conto. Non può
essere sempre tutto una
barzelletta. E anche per
ridere alla fine si paga il
prezzo dello spettacolo. Tanti auguri.
Il Foglio.it – List
GRILLO RESISTE PERCHÉ SE LUI PERDE ROMA È COME QUANDO IL PD, CON MARINO, PERSE LA CAPITALE
Vittorio Sgarbi: la Raggi è colpevole di essere incapace, ma è stata
fregata dalla sua mancanza di autonomia verso Grillo e Cantone
DI
MAURO ROMANO
«G
rillo è obbligato a difendere Virginia Raggi,
perché se cade lei cade
tutto il suo movimento»,
dice Vittorio Sgarbi. Se si guardano
gli atti giudiziari questa fine sembra
avvicinarsi molto velocemente: sul registro degli indagati è finito adesso anche Salvatore Romeo, ex capo della
segreteria politica del sindaco di Roma.
Non solo: clamorose le dichiarazioni, da
lui inutilmente smentite, dell’assessore all’Urbanistica Berdini pubblicate
da La Stampa a proposito di Virginia
Raggi, in cui critica apertamente il
sindaco. Berdini davanti a questo ennesimo scandalo ha dato le dimissioni,
che la Raggi ha respinto con riserva. Ma
quanto può durare questa situazione
sempre più esplosiva? Un cerchio che
si stringe sempre di più, attorno a una
«depensante» come la definisce lo stesso
Sgarbi, che ha «l’unica colpa di essere del
tutto inadeguata al ruolo che lei, facendo
piccoli traffici per essere candidata, ha
voluto a tutti i costi».
Domanda. Sgarbi, anche a Torino,
c’è un sindaco 5 Stelle, ma non c’è la
situazione che c’è a Roma. Questo
significa che le colpe sono tutte di
Virginia Raggi e che non è vero che
i grillini non sappiano governare?
Risposta. Un sindaco vince le ele-
zioni con la sua faccia, è chiaro che il
problema di Roma è solo parzialmente
un problema 5 Stelle. Succede quello che
succede altrove: il Pd ha un ottimo politico come De Luca e uno pessimo come
Rosy Bindi, ad esempio.
D. Chi dice che i grillini non hanno capacità dunque si sbaglia?
R. Il problema di Appendino e di
Raggi è che sono tutte e due dipendenti di Grillo, che ha una società con dei
dipendenti privati che assumono ruoli
pubblici. E questa è una cosa grave. Uno
di questi dipendenti è Virginia Raggi,
che si è mostrata del tutto inadeguata
al ruolo per il quale si è candidata e i 5
Stelle hanno sbagliato a candidare una
come lei.
D. Lei l’ha definita una «depensante».
R. Quel termine l’ha inventato Carmelo Bene, significa «coloro che usano
a fatica lo spirito e il cervello». La Raggi
è colpevole di essere incapace, ma è stata
fregata dalla sua mancanza di autonomia verso Grillo e verso Cantone.
D. Perché Cantone?
R. Tutto il dramma di questa donna
comincia quando con Marra interpellano il presidente dell’Autorità Nazionale
Anticorruzione per cacciare Carla Raineri, l’unico elemento buono che avevano messo in giunta. Cantone si arroga
il ruolo di dire se la nomina di un capo
gabinetto è giusta o sbagliata e dice che è
sbagliata, mandando una lettera privata
alla Raggi.
voti. Lo scontro ci sarà e moltissimi di
D. Poi che succede?
loro usciranno dal movimento, già lo
R. Succede che Carla Ranieri, che è stanno facendo. Grillo la sta usando
più intelligente di Cantone, uno che dice perché il movimento è lui, non c’è un
che a Roma c’è la mafia per sentirsi un grillino che dia un solo voto a una persona singola che non sia
eroe, fa un esposto a un
Grillo. Se Grillo perde
magistrato che si chiala Raggi, perde un pezma Paolo Ielo il quale
zo di partito.
apre un’inchiesta su
D. Però i sondaggi
quell’esposto contro la
continuano a darli
Raggi e Marra. Ecco
saldamente in forte
che a questo punto
posizione.
abbiamo quattro maR. Essendo poco
gistrati in azione per
strutturati non hanno
spolpare quell’osso che
legami con i poteri forè la povera Raggi. Poi
ti, come ad esempio li
adesso indagano anche
aveva Berlusconi, o il
Salvatore Romeo, per
Pd che è compromesso
delle sciocchezze.
da ogni parte. I grillini
D. Grillo difende la
hanno la Raggi, ma
Raggi a spada tratta,
una volta fatta la tara,
perché secondo lei?
Vittorio Sgarbi
il resto dei grillini conR. Perché se no crolla
tinua a votare Grillo.
tutto. Se lui perde Roma è
D. Forse anche perché né a destra
come quando il Pd per via di Marino ha
perso la capitale. Se cade la Raggi non né a sinistra si vedono alternative
vincono di nuovo i 5 Stelle, vince qual- concrete?
cun altro. Magari vanno avanti in qualR. Infatti. E proprio per questo io ho
che modo, ma intanto va avanti anche la fondato Rinascimento, una lista che posmagistratura.
sa raccogliere i voti de delusi di Forza
D. Veniamo alla faida interna al Italia e dei 5 Stelle. Quelli del Pd sono
M5s, con in testa la Lombardi. Se- più organizzati, ma per un soggetto nuocondo lei si arriverà a uno scontro vo come il mio il serbatoio di voti è là,
tra Forza Italia e 5 Stelle. Io li lavoro ai
finale e con quali conseguenze?
R. Lo spero, personalmente ho l’ob- fianchi.
biettivo di scardinarli e portare via loro
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