DIRETTA LIVE #BastaBufale, l`appello di Laura Boldrini per una

Download Report

Transcript DIRETTA LIVE #BastaBufale, l`appello di Laura Boldrini per una

DIRETTA LIVE #BastaBufale,
l’appello di Laura Boldrini per una
informazione corretta
Essere informati è un diritto, essere disinformati è un pericolo. E’
lo slogan scelto dalla presidente della Camera, Laura Boldrini, che,
in epoca di fake news e post-verità, lancia l’appello per una
informazione corretta, credibile e autorevole. Per raccogliere le
firme è stato creato anche il sito #BastaBufale al quale hanno gia’
aderito Francesco Totti, Fiorello, il regista Ferzan Ozpetek, Gianni
Morandi, Carlo Verdone, Claudio Amendola, l’antropologo Marc Augé, il
direttore di Limes Lucio Caracciolo, e Paolo Attivissimo.
DIRETTA LIVE
“Il tema – ricorda Boldrini – riguarda tutti i cittadini e tocca un
principio cardine delle nostre società democratiche, il diritto a una
corretta informazione. Le bufale non sono goliardate, provocano danni
reali alle persone: basti pensare a quelle sui vaccini pediatrici,
alle terapie mediche improvvisate o alle truffe online“. Sul sito
bastabufale.it possibile leggere i contenuti del documento e
sottoscriverlo. Cinque i settori ai quali si rivolge in particolare
la presidente della Camera per costruire insieme una soluzione al
problema della corretta informazione:
1. Scuola e università
La scuola e l’università, che sono il motore primo per creare gli
anticorpi necessari a contrastare la disinformazione, devono farsi
protagoniste di un’azione culturale che tenda a sviluppare l’uso
consapevole di Internet. Insegnare a usare gli strumenti logici e
informatici per distinguere tra fonti affidabili o meno dovrebbe
essere una priorità del sistema educativo, nell’obiettivo di
sviluppare senso critico e cultura della verifica.
2. Informazione
In questo momento è di primaria importanza che i giornalisti e gli
operatori dell’informazione aumentino lo sforzo del fact checking, del
debunking – l’attività che consente di smascherare le bufale – e della
verifica delle fonti. Così come gli editori dovrebbero, attraverso un
investimento mirato, dotare le redazioni di un garante della qualità
che sia facilmente accessibile ai cittadini, come già avviene in
alcune testate.
3. Imprese
L’impegno passa anche per le aziende. Le loro inserzioni pubblicitarie
non dovrebbero comparire su siti specializzati nella creazione e
diffusione di false notizie, per non finanziare anche
involontariamente la disinformazione e per non associare i propri
prodotti a questi danni sociali.
4. Social network
In quest’ottica un ruolo cruciale lo possono svolgere i social
network, che dovrebbero assumersi le loro responsabilità di media
company e indirizzare le loro politiche verso una maggiore
trasparenza. Per contrastare fake news e discorsi d’odio è essenziale
incrementare la collaborazione con le istituzioni e le testate
giornalistiche, così come un maggiore investimento in risorse umane e
tecnologie adeguate a fronteggiare il problema.
5. Cultura, sport, spettacolo
Ai protagonisti del mondo della cultura, dello sport e dello
spettacolo chiedo, in quanto personalità capaci di raggiungere un
vasto numero di persone, di spendersi contro le false notizie e la
diffusione dell’odio.
“Al termine della sottoscrizione – fa sapere Boldrini – consegnerò le
firme dei cittadini ai rappresentanti del mondo della scuola e
dell’università, dell’informazione, delle aziende e dei social
network. Vorrei coinvolgere tutti questi settori a collaborare in
maniera progettuale e concreta per arginare il fenomeno“.