Scuola, contratto integrativo di mobilità

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Transcript Scuola, contratto integrativo di mobilità

Scuola
a, contratto integra
ativo di
d mob
bilità: e
ecco i punti
princip
pali pe
er i doc
centi. R
Resta la
a chiam
mata diiretta
L'accordo
o è stato so
ottoscritto da Flc Cgiil, Cisl e Uiil del comp
parto scola
astico, Sna
als-Confsall
con la ministra delll’Istruzionee. Tra le n
novità la po
ossibilità per
p i docen
nti di poterr sceglieree
15 opzioni, di cui 5 scuole
s
e 10
0 ambiti o p
province. Addio
A
al vincolo trieennale su un
u istituto..
Rimane la
a chiamatta, con tan
nto di ben
nedizione della
d
Cisl e malediziione della Gilda chee
proprio p
per questto non ha
a firmato il contra
atto. Tutta
a da defiinire l'asssegnazionee
provvisorria
Alex Corla
azzoli | 1 fe
ebbraio 20
017
È fatta. Il 31 gennaio
o, in serata
a, è stato fiirmato il contratto
c
integratiivo di mobilità dell
personalle docentte. L’intesa
a è stata s ottoscritta
a da Flc Cg
gil, Cisl e Uil Scuolla, Snals-Confsal ccon la min
nistra delll’Istruzio
one Vale
eria Fedeli. Un acccordo arriv
vato dopo
o
alcune setttimane di trattativa e il no dellla Gilda: “Per
“
noi si tratta di ccoerenza. Siamo
S
statii
in piazzaa contro la “Buon
na Scuolla“, contro gli ambiti, la cchiamata diretta, ill
licenziamento dei precari
p
dop
po 36 messi ora non possiamo
o abbassaree la testa. I colleghii
hanno otttenuto qu
ualche risu
ultato maa non bassta”. Tante
e le novittà rispetto
o all’anno
o
precedentte che ha visto
v
in mo
ovimento ccirca 200m
mila docenti. La moobilità targ
gata Fedelii
non mand
da in soffittta definitiv
vamente laa Legge 10
07. Anzi, mantiene
m
laa chiamatta diretta
a
dei dirig
genti e gli ambiti te
erritorialli ma segn
na una svollta sul fron
nte delle scelte deglii
insegnantti che non saranno
s
piiù nelle maani di un allgoritmo.
Ecco i pun
nti fondam
mentali siglati dai sind
dacati.
Primo p
punto: l’a
articolo 6 del co
ontratto stabilisce
s
che “ciasscun doce
ente potrà
à
esprimeree con un’un
nica doman
nda fino a quindici preferen
nze di cui aal massim
mo cinque
e
scuole, ssia di ambiti diversi che del prroprio amb
bito, sia per la mobiilità interp
provincialee
che per q
quella intra
aprovincialle”. Addio al vincolo
o trienna
ale su unaa scuola e benvenuta
b
a
alla contin
nuità dida
attica per i ragazzi. D
Dal prossim
mo anno chi sceglierrà un istitu
uto avrà la
a
garanzia di restaree in quellla scuola. Il contra
atto tiene conto deella novità
à prevista
a
nella Legg
ge di Bila
ancio per
r il 2017: il passagg
gio di una parte delll’organico di fatto in
n
organico d
di diritto comporta
c
una
u variazi one dell’orrganico dellla scuola. “Si tratta – spiega la
a
segretariaa nazionalee di Cisl Sccuola – dii una form
ma di caccia
avite che ssmonta e rimonta
r
la
a
Legge sulla “Buona Scuola”. Viene
V
ripriistinata la titolarità di
d scuola oobbligando
o i docentii
alla permaanenza ed evitando la precariizzazione introdotta
a con l’incaarico trienn
nale. Se un
n
docente raaggiungerà
à la sua sed
de definitivva non sarà più sotto
oposto al riinnovo di contratto”.
c
.
Un peggio
oramento secondo il segretariio della Giilda Scuola
a Rino Dii Meglio: “Scelte lee
cinque sccuole non si
s potrà piiù sceglierre un comu
une ma un
n ambito ssenza sape
ere dove sii
andrà a finire e con degli ambiti troppo grandi e pensati a tavolino. E’ solo questione di
tempo ma finiranno tutti nell’ambito”.
Secondo punto: lo svincolo dai tre anni è una misura straordinaria. Tutto potrebbe
cambiare il prossimo anno. “Nel 2016 c’è stato il caos dell’algoritmo – aggiunge Lena Gissi
della Cisl Scuola – mentre nel 2017 c’è l’eccezionalità ad aprire a questa nuova mobilità
grazie al fatto che ci saranno circa 18mila posti che favoriranno l’assestamento. Resta da
vedere che accadrà con il rinnovo del contratto collettivo“. Un autogoal secondo Di
Meglio: “La questione delle cinque scuole è solo per quest’anno. Non sappiamo che accadrà
nel 2018”.
Terzo punto: La mobilità avrà un’unica fase per ciascun grado scolastico e consentirà a
tutti i docenti, anche i neo assunti, di presentare istanza.
Quarto punto: “La mobilità all’interno della provincia precede quella interprovinciale”.
La Cisl ritiene che non vi sia alcuna discriminazione grazie al fatto che la macchina opererà
in una fase unica: “Si metterà in atto una forma di semplificazione. Chi farà domanda a
livello provinciale libererà un posto che sarà immediatamente messo a disposizione. La
contemporaneità della mobilità sarà utile a tutti”, spiega Lena Gissi.
Quinto punto: “La mobilità professionale prevale su quella territoriale nei soli passaggi
di ruolo. Nei passaggi di cattedra si segue l’ordine di priorità indicato dal docente”. E’ stato
stabilito un 10% di posti sulla mobilità professionale. Troppo pochi per chi critica questo
accordo ma Lena Gissi guarda con ottimismo alla fase di revisione del contratto.
Sesto punto: resta la chiamata diretta. Con tanto di benedizione della Cisl e
maledizione della Gilda che proprio per questo non ha firmato il contratto. “Il nome
corretto è chiamata per competenze“, specifica Lena Gissi che sottolinea come “sarà il
collegio docenti a stabilire i criteri per questa fase”. Una scelta respinta dal segretario della
Gilda Scuola: “Non è cambiato nulla rispetto alla 107. Non è migliorato proprio niente”.
Settimo punto: l’assegnazione provvisoria. Tutta da definire. Per ora c’è una
pronuncia da parte della ministra che dovrà tener comunque conto delle decisioni della
magistratura in merito ai ricongiungimenti famigliari.
Per i docenti del Sud che sperano di tornare a casa dopo un anno al Nord “sarà solo
questione di fortuna”, dice Di Meglio. Per il resto restano gli ambiti e il rapporto tra
dirigente e docente.