Progetto C.1198 - CEI Webstore - Comitato Elettrotecnico Italiano

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Progetto
Data Scadenza Inchiesta
C. 1198
30-01-2017
Data Pubblicazione
2016-12
Classificazione
64-….
Titolo
C E I
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Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a
1 000 V in corrente alternata e a 1 500 V in corrente continua
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Title
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PROGETTO
I T A L I A N A
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N O R M A
CEI COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO
AEIT FEDERAZIONE ITALIANA DI ELETTROTECNICA, ELETTRONICA, AUTOMAZIONE, INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI
CNR CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE
PREMESSA
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Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
Il presente documento contiene modifiche alla Sezione 422 della Norma CEI 64-8/4 e
l’articolo 532.6 del Capitolo 53 della Norma CEI 64-8/5.
CAPITOLO 42 – PROTEZIONE CONTRO GLI EFFETTI TERMICI
SEZIONE 422 – PROTEZIONE CONTRO GLI INCENDI
Aggiungere il seguente nuovo articolo 422.7
Nei luoghi a maggior rischio in caso di incendio di cui alla Sezione 751 devono essere adottati
provvedimenti contro il pericolo di “guasto serie”.
NOTA Per guasto serie si intende un qualunque tipo di guasto in serie al circuito che può essere in grado di
innescare un incendio per la generazione di elevate temperature e/o scintille e/o archi.
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A titolo non esaustivo, fermo restando l’obbligo di valutazione del rischio elettrico ai sensi
della legislazione vigente, si riporta un elenco di luoghi per i quali detto pericolo è possibile
sia presente:
–
Nei luoghi ad elevato affollamento (attività aperta al pubblico soggetta a controlli di
prevenzione incendi e/o altre attività con densità di affollamento a 0,4 persone a m 2 )
–
Nelle strutture ricettive con un numero di posti letto superiore a 25;
–
Nei luoghi dove il rischio di incendio è dovuto alla natura e/o quantità dei materiali in
deposito e lavorazione e/o alla presenza di prodotti da costruzione combustibili in
quantità rilevanti
–
Luoghi soggetti a vincolo artistico/monumentale e/o destinati alla custodia di beni
insostituibili
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Per i circuiti a corrente alternata, l’utilizzo di dispositivi di rilevazione di guasti d’arco (AFDD),
conformi alla CEI EN 62606, costituiscono una misura adeguata per la protezione dai guasti
serie secondo le istruzioni del fabbricante.
In alternativa, è possibile procedere all’adozione di altre misure quali ad esempio:
Installazione di dispositivi in grado di rilevare gli effetti di un guasto serie (temperatura
e/o luce), attivare un allarme ed eventualmente un intervento di protezione in modo
automatico o manuale quali ad esempio, sonde di temperatura, rivelatori ottici, rivelatori
di fiamma, rivelatori di fumo, rivelatori termici.
–
Procedure di manutenzione periodica programmata (ad esempio, misure di temperatura o
termografia, rilievo delle previste distanze di sicurezza, verifica dei serraggi, verifica del
corretto funzionamento dell’apparecchiatura, …).
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Progetto
C. 1198:2016-12 – Scad. 30-01-2017
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Aggiungere il seguente nuovo Allegato A
Allegato A
(informativo)
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Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
Dispositivi di rilevazione di guasti d’arco (AFDD)
Gli incendi degli impianti elettrici sono spesso innescati da guasti d’arco che derivano da
archi in parallelo o da archi in serie causati da difetti di isolamento tra i conduttori attivi o le
connessioni di morsetti allentati.
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Durante un guasto d’arco in serie, non vi è alcuna corrente di dispersione a terra, pertanto gli
RCD non possono rilevare un tale guasto. Inoltre, in questo caso, l’impedenza del guasto
d’arco in serie riduce la corrente di carico e la corrente resta al di sotto della soglia di
intervento di un interruttore o di un fusibile. Nel caso di un arco in parallelo tra la fase e il
conduttore di neutro, la corrente è limitata dall’impedenza dell’impianto e dall’arco stesso,
pertanto la corrente di guasto risultante potrebbe essere inferiore alla corrente di
funzionamento del dispositivo di protezione contro le sovracorrenti.
I dispositivi di rilevazione di guasti d’arco sono in grado di rilevare le condizioni di guasto che
derivano da una giunzione d’arco prolungata che potrebbe essere limitata dalla corrente
disponibile proveniente dal cablaggio di distribuzione (considerato come guasti d’arco in
parallelo) o limitata da un carico all’interno del circuito protetto (considerato come guasti
d’arco in serie).
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Nei circuiti a corrente alternata, l’utilizzo dei dispositivi di rilevazione di guasti d’arco (AFDD),
conformi alla Norma CEI EN 62606, potrebbe inoltre contribuire alla riduzione dei rischi per le
persone, il bestiame e i beni nel caso di incendi importanti che si propagano dagli impianti e
dagli apparecchi elettrici.
Nella Norma CEI EN 62606 sono specificati i tre dispositivi seguenti:
AFDD, come dispositivo singolo, costituito da un'unità AFD e da organi di manovra e
previsto per essere collegato in serie con un idoneo dispositivo di protezione dal
cortocircuito dichiarato dal costruttore, conforme ad una o più delle seguenti Norme
CEI EN 60898-1, CEI EN 61009-1 o alla serie di Norme CEI EN 60269;
–
AFDD come dispositivo singolo, costituito da un'unità AFD integrata e da un dispositivo di
protezione conforme ad una o più delle seguenti Norme CEI EN 60898-1, CEI EN 610081, CEI EN 61009-1 o CEI EN 62423.
–
AFDD costituito da un'unità AFD e da un dispositivo di protezione dichiarato, previsto per
essere assemblato sul posto.
NOTA
L’innesco di un incendio da parte di guasti d’arco normalmente deriva da uno o più dei seguenti casi:
difetti di isolamento tra i conduttori attivi che portano a correnti di guasto (archi in
parallelo);
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fili rotti o danneggiati (sezione ridotta) in condizioni di corrente di carico (archi in serie);
–
connessioni di morsetti con resistenza elevata.
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Aggiungere il seguente articolo 532.6
532.6
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Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente
sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali
Dispositivi di rilevamento di guasto dovuto all’arco (AFDD)
Quando specificato, gli AFDD devono essere installati:
–
all’origine dei circuiti finali da proteggere; e
–
nei circuiti monofase o bifase in c.a. non superiori a 240 V.
Gli AFDD devono essere conformi alla CEI EN 62606.
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Il coordinamento degli AFDD con i dispositivi di protezione contro le sovracorrenti, se
necessario, deve essere conforme alle istruzioni del costruttore.
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La presente Norma è stata compilata dal Comitato Elettrotecnico Italiano
e beneficia del riconoscimento di cui alla legge 1° Marzo 1968, n. 186.
Editore CEI, Comitato Elettrotecnico Italiano, Milano vP-wyV
Stampa in proprio
Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 4093 del 24 Luglio 1956
Direttore Responsabile: Ing. R. Bacci
Comitato Tecnico Elaboratore
CT 64 – Impianti elettrici utilizzatori di bassa tensione (fino a 1000 V in c.a. e a 1500 V in c.c.)
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Altre norme di possibile interesse sull’argomento
Progetto
C. 1198:2016-12 – Scad. 30-01-2017
Totale Pagine 5
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Fax 02.21006.210
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