Rielaborazione di Umberto Modica

Download Report

Transcript Rielaborazione di Umberto Modica

Isidoro e le tre melarance
Umberto Modica
C’era una volta un principe che si chiamava Isidoro, che viveva in un
castello e non voleva prender moglie; i suoi genitori gli dissero che se
entro sette giorni non avesse trovato la sua sposa avrebbe sposato la
brutta principessina di Albaspenta. Allora Isidoro andò nel bosco
incantato dove incontrò Lola civettuola, Nello alberello e Talpino la
talpa, che gli diedero tre melarance, ma gli raccomandarono di aprirle
solo vicino a una fontana. Isidoro per la curiosità ne aprì una e uscì una
fanciulla dalle labbra rosse come il sangue e dalla pelle bianca come il
latte. La fanciulla gli chiese da bere e il principe andò subito a cercarle
dell’acqua,
ma
quando
tornò,
la
fanciulla
non
c’era
più.
Lo stesso accadde con la seconda melarancia e, mentre il principe
andava a cercare dell’acqua, arrivò Betta la servetta e rubò la terza
melarancia per diventare la moglie del principe che poi incantò con una
polvere magica. Proprio durante le nozze arrivò Talpino la talpa, che
riuscì a rubare la melarancia a Betta la servetta e la usò per far
rinvenire Isidoro e per far apparire la fanciulla. Betta fu cacciata e
Isidoro e la fanciulla vissero insieme felici e contenti.