Verità su morte Ilaria Alpi e Miran Hvrovatin: dalla

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Verità su morte Ilaria Alpi e Miran
Hvrovatin: dalla sentenza di Perugia
nuovi spiragli
ROMA, 31 gennaio 2017- «La sentenza della
corte d’appello di Perugia sia un punto di inizio e non un punto d’arrivo. Da
lì dobbiamo ripartire, noi giornalisti, i politici e, soprattutto, i
magistrati per tornare a cercare verità e giustizia per Ilaria Alpi e Miran
Hrovatin». Il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, nel corso della
conferenza stampa che si è svolta oggi alla Camera, ha rivolto ai media un
appello preciso. «È nostro compito – ha osservato – illuminare la vicenda di
Ilaria e Miran perché non vengano dimenticati. Lo dobbiamo allo loro storia e
alla storia di questo Paese, ma è anche un gesto d’affetto nei confronti
delle loro famiglie».
Sulla stessa linea anche Walter Verini, promotore dell’iniziativa. «Abbiamo
il dovere di tenere i riflettori accesi sul lavoro che la magistratura è
chiamata a svolgere dopo la sentenza di assoluzione pronunciata dai giudici
di Perugia nei confronti di Hashi Omar Hassan», ha detto il capogruppo Pd in
commissione Giustizia alla Camera aprendo la conferenza stampa.
«Nelle motivazioni a quella sentenza – ha rilevato Verini – c’è la conferma
di quello che prima poteva essere sono un sospetto. La magistratura ora ha
riconosciuto che il depistaggio c’è stato. E oggi c’è una legge che ha reso
il depistaggio un reato. Certo non può essere retroattiva, ma dimostra la
volontà della politica di dare un segnale forte nei confronti delle vittime
sulla cui sorte ancora non è stata fatta luce, come in questo caso».
Luciana Alpi, e con lei i partecipanti alla conferenza stampa, hanno quindi
chiesto alla procura di Roma di riaprire le indagini su Ilaria e Miran
Hrovatin: «Proprio perché la sentenza di Perugia non indica un colpevole, né
un mandante – ha spiegato l’avvocato della famiglia Alpi, Giovanni D’Amati –
è da lì che bisogna ripartire: dalla constatazione che una verità su quella
vicenda non c’è, dagli elementi ambigui e dai depistaggi che la magistratura
stessa ha riconosciuto con la sentenza del processo di revisione. Chiederemo
un incontro al capo della procura di Roma, Giuseppe Pignatone. Non ripartiamo
da zero».
E il presidente Giulietti ha ribadito che «non faremo nulla senza aver prima
concordato ogni azione con la famiglia e i suoi legali. Qui non si tratta di
chiedere vendetta, ma giustizia. Adesso bisogna scoprire non solo chi ha
sparato, ma anche chi ha tenuto nascosta la verità».
Mentre il segretario dell’Usigrai, Vittorio Di Trapani, dopo aver rilanciato
«l’impegno dei giornalisti della Rai a non spegnere i riflettori sulla storia
di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin», ha avanzato due proposte all’azienda di
servizio pubblico: «La Rai si costituisca parte civile in un eventuale nuovo
processo e dia seguito all’intuizione di Roberto Morrione di fondare un
gruppo di giornalismo investigativo».
Raccogliendo uno spunto dell’onorevole Verini, il segretario generale della
Fnsi, Raffaele Lorusso ha rivolto un pensiero ai colleghi dell’Unità, alla
vigilia della decisa riunione del Cda di domani, chiedendo al Partito
Democratico e all’Agcom di intervenire «per riportare il confronto sul futuro
del quotidiano fondato da Antonio Gramsci entro i binari delle corrette
relazioni industriali e schierarsi a tutela del pluralismo
dell’informazione».
Alla conferenza stampa era presente anche Roberto Natale, portavoce della
presidente della Camera, Laura Boldrini, che ha ricordato il lavoro svolto
negli ultimi anni in materia di desecretazione degli atti che riguardano la
vicenda e che ha portato alla creazione dell’archivio Alpi-Hrovatin
contenente oltre 5300 pagine di documenti.
E infine Luciana Alpi, ringraziando i giornalisti presenti e quanti, con il
loro lavoro, hanno contribuito a raggiungere l’importante sentenza del
tribunale di Perugia, è tornata a chiedere ai magistrati romani «verità e
giustizia», ha chiesto al presidente della Repubblica di leggere la sentenza
e ha lanciato un nuovo appello: «Non lasciamo cadere nell’oblio Ilaria e
Miran».
@fnsisocial