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21 – CAMMINARE INSEME
Parrocchia di S.Maria del Monte – Varese – 0332.229.223
La Chiesa italiana è qui riunita
per camminare insieme in un esempio di sinodalità.
Come è noto, a partire dal Concilio Vaticano II, è emersa la
concezione di una Chiesa come Popolo di Dio, una visione che
precede quella gerarchica ed è funzionale ad essa.
Così, dalla realtà profonda del cattolicesimo, sono emersi
nuovi carismi e insieme nuovi protagonisti: i giovani, i movimenti,
specialmente le donne. Proprio nel laicato si trova il vero vissuto
della fede praticata nelle pieghe della vita ordinaria; di chi, cioè, si
impegna all'aiuto di quanti hanno più bisogno perché dimenticati,
non solo dalla società, ma anche dallo Stato.
Possiamo, allora, affermare di essere arrivati ad una Chiesa
che sia, nei fatti, un insieme virtuoso di unità e di molteplicità, di
identità e di diversità? Il cammino da fare insieme è ancora lungo...
Sarebbe esagerato - oggi come oggi - dire che i laici - e le
donne in particolare - abbiano raggiunto una vera corresponsabilità
a livello ecclesiale. Registriamo piuttosto un certo squilibrio rispetto
alle aspettative conciliari...
Papa Francesco, in una udienza concessa ai membri di una
associazione che riunisce le emittenti cattoliche italiane, ha avuto il
coraggio di toccare anche i punti più problematici, affermando che
“per me il clericalismo impedisce la crescita del laico”.
La sensazione che si ha osservando diversi fenomeni è quella
di voler mantenere il laico (e in particolare le donne) in uno stato
comunque di dipendenza, se non di minorità.
Guardando soprattutto in prospettiva, si capisce quanto è
importante prepararsi e organizzarsi come popolo, soprattutto
pensando alla Chiesa che verrà.
Va preparata per tempo una generazione di cristiani dalla
fede più consapevole, che riconosca il ruolo specifico della donna,
si sganci da ogni tutela clericale e sia portatrice di creatività nei
diversi ambiti di vita!
Annullare definitivamente le distanze tra clero e laici, tra le
diverse generazioni, anche tra culture differenti, è l'occasione buona
per metterci in ascolto aperto e fiducioso con chi, in forza del
comune battesimo, ha la stessa dignità e responsabilità.
Per ribadire un concetto chiaro a Papa Francesco e ripetuto
più e più volte: “La Chiesa non è un'istituzione finalizzata a se stessa
o un'associazione privata, un'organizzazione non governativa, né
tanto meno si deve restringere lo sguardo al clero o al Vaticano, ma
la Chiesa siamo tutti noi”, che crediamo e operiamo nel nome e per
la gloria di Dio, procedendo insieme mossi dallo Spirito.
La Città
sul
Monte
[email protected] - www.sacromontedivarese.it
[178]
Sacra Famiglia – 29 gennaio 2017
O Madonna, che ora vivi
nella pienezza della vita dello spirito
e della irradiazione vitale di Dio
su quanti hanno l'incomparabile
fortuna di salvarsi, fa' da ponte
tra il Cielo e la terra, tra questa
nostra vita presente e l'altra vita,
che è il traguardo, il fine,
la vera dimora in cui dovremo vivere eternamente.
Questa scena, questo mistero del passaggio all'altra vita
è una grande lezione per noi, per i figli del nostro tempo,
imbevuti dell'idea che esista solo questa vita presente:
si affaticano, cercano di essere felici, di godere
delle gioie e delle soddisfazioni che la vita concede,
quasi con la tacita convinzione che sia tutto qui...
Ecco perché siamo curvi tutti sulla sorgente della vita:
perché essa è tanto sacra da essere destinata all'eternità.
Il Signore ci ha dato la vita terrena
affinché la riempiamo di buone opere.
Pensarti nella pienezza, ci fa tendere alla stessa mèta.
PAOLO VI – Omelia nella festa dell'Assunzione (15.8.1973)