Transcript Gruppo Sardo Giornalisti Sportivi

Gruppo Sardo Giornalisti Sportivi
Arroganza e gaffe, nulla di buono per l’atletica sarda
Le dimensioni squalificanti delle parole del presidente della Fidal Sardegna, Sergio Lai, scuse
tardive incluse, hanno fatto sghignazzare mezza Italia e non necessitano di ulteriori commenti.
Quel che purtroppo rimarchiamo, ancora una volta, è l’astio espresso dal numero uno
dell’atletica isolana verso i “giornalai”. Mestiere complesso, faticoso, esposto alle bizze del
mercato, con edicole da chiudere e aprire, estate e inverno, sole o pioggia battente. Da qui, il
nostro sincero sentimento di solidarietà a quanti vendono giornali. Mentre per quanto riguarda i
colleghi giornalisti, l’Ussi Sardegna deve tornare su concetti e valori, a partire da dignità,
rispetto, tolleranza e confronto aperto e leale, perseguiti dalla categoria. Certo, anche noi
commettiamo errori. E ce ne scusiamo con i lettori. Ci sono lacune anche nel nostro incedere, e
siamo al lavoro per colmarle. Cosa che, invece, pare non sfiorare il presidente Lai. D’altronde,
chi offende e irride le donne - se si tratta di uno svarione o di una gaffe, colpisce comunque la
cifra etica precaria - arriva dove può e sa. Le scuse sono arrivate. Se sono sufficienti lo
decideranno le atlete e le altre persone interessate. Per noi è importante trasmettere solidarietà e
attenzione, sia ai colleghi impegnati nel seguire l’atletica, sia al movimento podistico sardo,
senza distinzioni di sesso e valori, cronometro alla mano. Denigrare i “giornalai”, padronanza
della lingua italiana o meno, è episodio di poco conto. Meno trascurabile è questa sorta di guerra
santa verso i cronisti. Categoria che, per e con l’atletica, ha sempre cercato di compiere il
proprio dovere. Bene, male, lasciamolo dire ai diretti interessati. Un presidente padre padrone,
non farebbe altro che sfornare nuovi insulti. Nocivi per lo sport e per chiunque.
Consiglio direttivo Ussi Sardegna.
Cagliari, 2 febbraio 2017
Via Barone Rossi 29 – 09125 Cagliari
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