Gorizia prima di tutto

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Transcript Gorizia prima di tutto

Gorizia prima di tutto: Sette priorità per la Città
Gorizia e il suo futuro vengono prima di qualsiasi logica di parte. Siamo Associazioni e Cittadini che, saldamente
collocati nella grande tradizione di Luigi Faidutti, Alcide De Gasperi, Camillo Medeot e Michele Martina, vogliamo
proporre la visione di una Città aperta e orientata alla crescita a tutti i soggetti politici, partiti, liste civiche e
candidati che rifiutano il populismo e che si mettono a disposizione per Gorizia.
Siamo Associazioni e Cittadini che vogliono continuare a fare strada insieme, formare una nuova classe dirigente e
forgiare le competenze necessarie per governare la Città e il suo territorio, nel senso storicamente più ampio, e dare
risposte alle urgenti necessità della nostra Comunità.
L’Europa è la nostra casa. L’UE, attraverso il GECT, ci fornisce gli strumenti di una politica concreta per combattere il
calo demografico, offrire i migliori servizi pubblici a famiglie ed imprese e favorire la rinascita economica e sociale
del territorio.
Sosterremo la candidatura a Sindaco di Gorizia che farà proprie e si impegnerà sulle seguenti priorità, senza calcoli
politici ma verificando convergenza di obiettivi e raggiungimento dei risultati. Sosteniamo la necessità di unire il
maggior numero di persone ed amministratori competenti nella Cosa pubblica perché solo unendo le forze i
Goriziani potranno superare la crisi che è sotto gli occhi di tutti.
Prima priorità: Lavoro per i Giovani. Le fasce produttive che producono e consumano reddito non devono più essere
costrette ad emigrare come unica opportunità di vita, sviluppando attraverso la scuola e le capacità imprenditoriali
presenti le nuove competenze necessarie per il mercato del lavoro.
Occorre mettere a sistema tutte le risorse (Assessorato comunale all’istruzione, scuole, enti di formazione
professionale, Consorzio universitario) per attrarre e formare i giovani che possano lavorare e mettere su famiglia in
Città grazie ad un Sistema integrato di formazione-lavoro e l’inserimento sistematico del tedesco in tutte le scuole:
l’area più dinamica del Continente Europeo è l’Europa centrale, con Austria, Germania ed essa è il nostro naturale
mercato e interlocutore turistico di riferimento.
Seconda priorità: Governo del Territorio. L’UTI Collio-Alto Isontino e il GECT sono i due strumenti essenziali, già
esistenti e da rafforzare nei contenuti, attraverso cui Gorizia deve riprendere centralità nel bacino di riferimento
dalla Destra Isonzo alle Alpi Giulie. Occorre dare al più presto competenze e risorse all’UTI Alto Isontino dove il
Comune di Gorizia esercita una funzione guida, attraverso il massimo coinvolgimento strategico e decisionale degli
altri Comuni partecipanti e gestire sia i servizi assegnati dalla legge regionale di riforma degli enti locali, sia servizi
tecnici che possano essere gestiti insieme più efficacemente a partire da polizia locale, tributi, anagrafe,
manutenzioni, verde e decoro urbano, risorse gestionali e personale.
Il Comune di Gorizia deve assumere senza esitazioni la gestione delle scuole superiori e dei servizi provinciali
affidatigli, ottenendo dalla Regione le risorse necessarie (fondi e personale) senza diminuzioni rispetto al passato.
Terza priorità: Imprenditoria e Investimenti. Consideriamo chiusa per sempre la fase assistenzialista dell’economia,
che ha depresso le energie imprenditoriali e che mal si adatta alle sfide della grande trasformazione globale in atto.
Sosteniamo pienamente il progetto di Zona Economica Speciale Europea (ZESE) perché la crisi e l’impoverimento del
territorio confinario si affronta solo in chiave unitaria, attraverso una reale programmazione congiunta dei tre
Comuni del GECT GO e creando un modello innovativo giuridicamente retto con le regole europee, nel solco degli
obiettivi della “Strategia UE 2020” di promuovere una crescita intelligente, sostenibile e solidale dell’Unione
Europea. La ZESE goriziana dovrebbe attrarre investimenti dal mercato esterno al mercato interno europeo,
rafforzando la competitività e l’attrattività dell’UE in una dimensione transfrontaliera.
Sosteniamo la creazione del “Superconsorzio” industriale goriziano attraverso la fusione tra l’attuale Consorzio
industriale, Aeroporto “Duca d’Aosta” e SDAG. Si tratta di una scelta strategica per uno sviluppo economico adatto
alle specificità del territorio, nell’ottica degli scambi lungo l’asse Alto Adriatico/Europa danubiana.
Nel sistema portuale regionale che mira ad integrare Trieste, Monfalcone e P. Nogaro, l’Autoporto di Gorizia deve
assumere valenza regionale in quanto è in grado di offrire parte della profondità logistica che manca al Porto di
Trieste. L’integrazione delle infrastrutture goriziane dovrà risultare la carta vincente per il radicamento di attività
produttive e di servizi con ricadute occupazionali significative.
Nella stessa ottica va approvato un Piano strategico del GECT GO in vista di nuovi Piano regolatore e Piano del
traffico di Gorizia perfettamente integrabili con gli analoghi strumenti degli altri due Comuni partner, che devono
avere una portata omogenea e corrispondente al GECT GO ed essere in grado di essere funzionali all’integrazione
regionale e allo sviluppo economico.
Quarta priorità: Economia del Turismo e della Ricettività. Occorre sviluppare l’offerta turistica legata all’eccellenza
enogastronomica e al paesaggio. Gorizia-Collio-Carso deve diventare un brand conosciuto in tutto il bacino
danubiano, nei Paesi anglosassoni e nel Nord Italia. Consolidamento attività economiche del primario tradizionale:
vino, ortaggi, frutta e relative trasformazioni (esenzione IMU per nuovi insediamenti e investimenti per 5 anni).
Bisogna creare un Pacchetto turistico coordinato e un Cartellone eventi unico nell’Area del GECT-GO, sfruttando le
facility infrastrutturali esistenti (Aeroporto, Ferrovie, Autostrade) e promuovere un’ampia convergenza politica
sull’estensione sperimentale dei collegamenti Alta Velocità in Regione privilegiando le città dell’anello di linea
ferroviaria Mestre-Pordenone-Udine-Gorizia-Trieste-Mestre coinvolgendo in prima persona la Regione FVG, sul
modello delle sperimentazioni in atto in altre realtà nazionali.
Quinta priorità: Cultura per crescere. Gorizia deve diventare una “Città aperta alla Cultura“ in grado di riconoscere e
creare opportunità di lavoro, di conoscenza e di ricchezza nella specificità della cultura di appartenenza senza limiti
di sesso, età e lingua.
Proponiamo di realizzare una serie di progetti di approfondimento e divulgazione storica a livello espositivo e
scientifico sui momenti fondamentali del territorio, coordinando soggetti pubblici e privati (tre Comuni del GECT GO,
ERPAC, Fondazione CARIGO, ICM, Deputazioni di Storia Patria, Fondazione Coronini, ecc.), con una programmazione
triennale a partire da Grande guerra, Rinascimento, Primo dopoguerra, Novecento.
Chiediamo l’immediata abolizione della delibera comunale “anti schiamazzi“ per ricostruire il rapporto interrotto tra
la cittadinanza e gli studenti universitari qui presenti.
Sesta priorità: Una Città efficiente, sostenibile e solidale. Gorizia non deve proporsi come la città dell’emergenza
migratoria ma come un laboratorio di offerte e servizi sociali che combattano il disagio sociale.Vogliamo una Città
propositiva, accogliente, solidale e inclusiva che induca all’appartenenza e consenta pari opportunità sociali,
economiche e di sviluppo della persona. Va recuperato il rapporto della Città con il fiume Isonzo e il suo naturale
bacino potenziando le attività del GECT legate all’Isonzo e all’ambiente per accelerazione dei Progetti europei, sia in
svolgimento che da elaborare per attrarre le risorse FESR.
Va rifatto integralmente un Piano organico della mobilità integrata comprensivo di piste ciclabili, “sharing” ed aree di
scambio auto-bus e auto-bici per disincentivare l’uso del mezzo privato.
Rifiutiamo ogni strumentalizzazione ed allarmismo sulla questione migratoria e chiediamo una gestione
responsabile, ferma e solidale, dei suoi impatti attraverso la creazione di aree attrezzate pubbliche per la gestione
dei migranti con intervento diretto e non mediato da terzi da parte del Comune attraverso l’assessorato ai servizi
sociali e la Prefettura e progetti diretti da parte del Comune in grado di creare posti di lavoro per i Goriziani, dando
allo stesso tempo risposte alle esigenze dei soggetti presenti o in transito sul territorio.
Settima priorità: Socio-sanità adatta alle nuove esigenze. Di fronte alle inedite e drammatiche situazioni sociali
presenti in città, chiediamo con forza una seria lotta alla povertà e alle diseguaglianze crescenti attraverso una
Politica sociale totalmente nuova. La politica delle elargizioni è superata e insufficiente.
Sempre utilizzando gli strumenti a disposizione nell’ambito del GECT, già in fase di studio, siamo a favore della
riunificazione degli ospedali di Gorizia/Nova Gorica/Šempeter in un’unica unità sanitaria dividendo l’area chirurgica
dall’area diagnostica e suddividendo in modo proporzionale i servizi e le degenze sotto l’egida del GECT.
Allo stesso modo sosteniamo l’integrazione dei servizi di trasporto locali, di polizia comunale e di sorveglianza
ambientale dei tre Comuni del GECT.
Riteniamo indispensabile aumentare le risorse a disposizione dell’assistenza domiciliare e dei non autosufficienti, in
ragione della mutata composizione demografica del territorio, attraverso le opportune sollecitazioni alla Regione e
all’Azienda Sanitaria.
In considerazione delle sette priorità qui riportate, facciamo appello ai Cittadini e alle Associazioni che si
riconoscono in questi punti a sottoscriverli e a formulare ulteriori proposte costruttive per la Città.
Gorizia, gennaio 2017
Circolo “Camillo Medeot” - Centro Studi “sen. A.Rizzatti” - Rivista “nuova Iniziativa Isontina”