PTOF IC COSOLA

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ISTITUTO COMPRENSIVO “D. COSOLA” Via Marconi, 2 – 10034 CHIVASSO (TO) – Tel. 011/917.33.66- Fax 011/9112309 Email: [email protected]

- pec: [email protected]

(Sito web): www.comprensivocosola.gov.it

PTOF

2016 / 2019

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.

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INDICE

PREMESSA FINALITA’ E OBIETTIVI PRIORITARI DELL’ISTITUTO • • Progetto educativo Inclusione IL NOSTRO ISTITUTO COMPRENSIVO • L’Istituto Comprensivo e il territorio IL TEMPO SCUOLA • • • • • • • • • • • • Scuola Primaria “G. Marconi” in Chivasso Scuola Primaria “M. Vogliotti” in Castagneto Po Scuola Secondaria di I grado Il contesto Il curricolo Organigramma Finalità e obiettivi dell’Istituto Conclusione in 10 punti… Quota oraria discipline nella Scuola Primaria Scuola dell’Infanzia “C. Collodi” in Castagneto Po La giornata scolastica nella Scuola dell’Infanzia Quota oraria discipline nella secondaria di I grado CALENDARIO SCOLASTICO E FESTIVITÀ 2016/2017 RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA • • Patto di corresponsabilità. Alcune buone norme di collaborazione…. LE RISORSE DELL’ISTITUTO • • • • • • Risorse umane: personale dirigente Risorse umane: personale docente Risorse umane: funzioni strumentali Risorse strutturali: aule Risorse strutturali: laboratori Risorse strutturali: palestre AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA • • Progetti dell’Istituto Il coro dell’Istituto pag. 4 pag. 5 pag. pag. 6 7 pag. 10 pag. 11 pag. 14 pag. pag. pag. 14 14 pag. 14 15 pag. 22 pag. 30 pag. 32 pag. pag. pag. pag. 36 37 37 38 pag. 39 pag. 40 pag. 41 pag. pag. 41 43 pag. 47 pag. pag. pag. pag. pag. pag. 47 47 48 49 49 49 pag. 50 pag. 50 pag. 59 2

• • • • • • • • Accordi di rete La valutazione La valutazione del comportamento Il curricolo verticale Piano per l’inclusione La continuità L’orientamento Le borse di studio “Angelo Foresto” pag. 63 pag. 64 pag. 65 pag. 69 pag. 72 pag. 86 pag. 88 pag. 89 3

PREMESSA

• Il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa, relativo all’Istituto Comprensivo “Demetrio Cosola” di Chivasso,

E’ STATO ELABORATO

• ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema

nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative

vigenti”; • dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico con proprio atto di indirizzo prot. n° 1269 del 14/10/2016; E’ STATO APPROVATO • dal Collegio dei Docenti nella seduta del 15/01/2017; • dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 13/01/2017;

TENUTO CONTO

• delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo; • delle linee di indirizzo fornite dal Consiglio di Circolo nei precedenti anni scolastici; • dell’identità della scuola, quale emerge dal P.O.F. a.s. 2015/2016; • delle risultanze del processo di Autovalutazione di Istituto esplicitate nel Rapporto di Autovalutazione (RAV) di cui all’art. 6, co. 1, del D.P.R. n. 80/2013 e delle conseguenti priorità e traguardi in esso individuati; • delle relazioni intraprese con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio; • di quanto emerso dai rapporti attivati dal Dirigente Scolastico con tutto il personale della scuola; • delle note MIUR in merito agli Orientamenti per l’elaborazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa. 4

PRESENTAZIONE.

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa, la cui originaria definizione è contenuta nel DPR n. 275/99 del Regolamento dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, nell’ art. 3 comma 1 e nella successiva modifica ed integrazione apportata dalla formulazione contenuta nel comma 14 dell’art. 1 della Legge 107 del 2015, è strumento di contrattualità formativa, dentro e fuori della scuola, definisce la progettazione dell’istituzione, l’identità della scuola in un determinato contesto, per una particolare popolazione scolastica, in una specifica cultura ambientale, che possiede particolari risorse umane, professionali, strumentali. Il Piano Triennale dell'Offerta Formativa è il progetto nel quale si concretizza il processo educativo del nostro Istituto, per questo motivo supera la logica della progettazione didattica suddivisa in ambiti specifici mettendo a fuoco il disegno coerente delle scelte culturali, didattiche e organizzative condivise, disegno definito all’interno di una prospettiva integrata e finalizzata al successo formativo degli alunni. Nell’elaborazione del P.T.O.F. si sono tradotte le idee guida ministeriali in piani di lavoro organici e coerenti e dotati di senso. La progettazione viene esplicitata attraverso l'individuazione di obiettivi e percorsi specifici e/o integrati e la programmazione di interventi didattici curricolari ed extracurricolari. La logica che sottende il nostro P.T.O.F. è quella dell'unitarietà e dell’integrazione. 5

PROGETTO EDUCATIVO.

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Art.3 Costituzione

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Art.29 “Convenzione dei diritti dell’Infanzia”

l'educazione del fanciullo deve avere come finalità: a) favorire lo sviluppo della personalità del

fanciullo nonché lo sviluppo delle sue facoltà e delle sue attitudini mentali e fisiche, in tutta la loro potenzialità; b) sviluppare nel fanciullo il rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali e dei principi consacrati nella Carta delle Nazioni Unite; c) sviluppare nel fanciullo il rispetto dei suoi genitori, della sua identità, della sua lingua e dei suoi valori culturali, nonché il rispetto dei valori nazionali del paese nel quale vive, del paese di cui può essere originario e delle civiltà diverse dalla sua; d) preparare il fanciullo ad assumere le responsabilità della vita in una società libera, in uno spirito di comprensione, di pace, di tolleranza, di uguaglianza tra i sessi e di amicizia tra tutti i popoli e gruppi etnici, nazionali e religiosi e delle persone di origine autoctona; e) sviluppare nel fanciullo il rispetto dell'ambiente naturale.

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La scuola è luogo:

• • • • • • • • • di formazione ; di educazione mediante lo studio ; di acquisizione di conoscenze e competenze ; di sviluppo della coscienza critica ; di socializzazione; di relazioni significative; dello star bene insieme; luogo della libertà (il sapere rende liberi); luogo della ricerca delle ipotesi e delle scoperte. Compito principale che l’Istituto Comprensivo “Cosola” si prefigge, per rispondere alle sfide culturali poste dall’Europa, è preparare gli alunni alla flessibilità intellettiva in circostanze e situazioni nuove di una realtà globale che è in costante trasformazione. Soltanto in questo modo, gli allievi sapranno affrontare con dignità le sfide del futuro ed avere successo in una società in continuo cambiamento. La nostra scuola vuole essere palestra di attività in dimensione europea attraverso una strategia coinvolgente per • • accrescere nei giovani allievi il senso dell'identità europea e i valori della civiltà europea; preparare gli alunni ad una più responsabile partecipazione allo sviluppo economico e sociale della Comunità europea. Il concetto di dimensione europea dell'educazione va, pertanto, inteso in senso dinamico come processo continuo di interazione alla cui base ci sono la coscienza e il rispetto del pluralismo e delle diversità, soprattutto in un contesto sociale ad alto tasso di convivenza di culture diverse qual è la realtà della nostra scuola. Le parole chiave che riassumono l’intero processo di innovazione dell’Istituto Comprensivo “Cosola” di Chivasso per il prossimo triennio sono: efficacia, flessibilità, sensibilità al contesto, responsabilità, tempo, successo formativo e star bene a scuola. Si tratta, infatti, di un processo che non si risolve nell’ambito di una sperimentazione annuale, ma che – debitamente avviato secondo una progettazione strutturata – ottiene risultati effettivi solo nel lungo termine. 8

La comunità scolastica:

PIANIFICA…

a) b) c) Mission Dove siamo Vision

SI ORGANIZZA …

a) b) c) d) Organigramma; Struttura organizzativa; Le risorse umane; Le reti sul Territorio.

ADOTTA …

a) I regolamenti.

PROGETTA …

a) b) c) d) e) f) g) L’accoglienza La continuità Il curricolo L’ampliamento dell’Offerta Formativa PON “Competenze per lo sviluppo ” FSE PON FESR “ Laboratori” Formazione personale.

VALUTA …

a) b) c) Autovalutazione d’Istituto; Autovalutazione interna: Customer docenti, alunni , genitori, personale ATA; Monitoraggi di rilevazione.

TUTTO QUESTO PER L’ OTTIMIZZARE L’OPERATO IN PROGRESS …

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IL NOSTRO ISTITUTO COMPRENSIVO

La storia del nostro Istituto Comprensivo comincia il 1° settembre 2016, dall’incontro e dalla fusione di diverse storie locali, ossia quella del I Circolo Didattico di Chivasso, della scuola primaria “Savia” di Castelrosso appartenente al terzo circolo didattico di Chivasso, della S.M.S. “Cosola”, delle scuole dell’infanzia “Bambi” e “Peter Pan” appartenenti rispettivamente al III e al II Circolo Didattico di Chivasso. Infatti, la Deliberazione del Consiglio Regionale del 29.12.2015 ha predisposto, per l’a.s. 2016/17, la trasformazione degli Istituti scolastici del primo ciclo presenti in Chivasso: essa ha legiferato la costituzione di due Istituti Comprensivi composti dalla scuola dell’Infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Sulla base di tale piano di razionalizzazione, il nostro Istituto risulta composto dai seguenti Plessi scolastici: • Scuola Primaria “Guglielmo Marconi” Via Marconi, 2 – 10034 Chivasso. Tel. 011/9101210 - Fax 011/9112309. • Scuola dell’Infanzia “Carlo Collodi” C.so Italia, 15 – 10090 Castagneto Po. Tel. 011/5504035. • Scuola dell’Infanzia “Bambi” V.le Cavour 9 – 10034 Chivasso Tel. 011/ 19697098 • Scuola dell’Infanzia “Peter Pan” Via Paleologi 18 – 10034 Chivasso Tel. 011/ 910 97 26 • Scuola Primaria “Mario Vogliotti” Via Cuneo, 2 – 10090 Castagneto Po. Tel. 011/5504034 – Fax 011/5504034. • Scuola Primaria “Leandro Savia” Via S. Antonio,31 - Frazione Castelrosso di Chivasso Castelrosso – 10034 Chivasso Tel. 011/ 9113491 • Scuola Secondaria di I Grado “Demetrio Cosola” Via Marconi, 9 – 10034 Chivasso Tel. 011/ 910 1229 • Scuola Secondaria di I Grado Via S. Antonio, 31 - Frazione Castelrosso di Chivasso Castelrosso – 10034 Chivasso Tel. tel. 011/ 9102606 10

L’ISTITUTO COMPRENSIVO E IL TERRITORIO.

Il nostro Istituto è composto da tre Plessi di Scuola Primaria, uno nel Comune di Chivasso, uno nella frazione di Castelrosso e uno nel Comune di Castagneto Po, da tre Plessi di Scuola dell’infanzia, due situati a Chivasso e uno nel Comune di Castagneto Po; infine da due Plessi di Scuola Secondaria di I Grado, uno presente a Chivasso e l’altro a Castelrosso. Chivasso è una cittadina di pianura situata alle porte di Torino. Di origine antica, basa la sua economia su tutti i settori produttivi, ma soprattutto sul secondario e sul terziario. Gli abitanti sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, mentre il resto della popolazione è distribuita tra le numerose frazioni (Betlemme, Borghetto, Boschetto, Castelrosso, Mandria, Montegiove, Mosche, Pogliani, Pratoregio), località e nuclei urbani minori (Campagna, Cerello, Crova, Laietto, Molinetto Rosso), nonché case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico vario, con differenze di altitudine appena accennate. L’abitato si sviluppa a nord e a sud della Padana Superiore, che attraversa la città in senso longitudinale. Lo stemma comunale è diviso in due sezioni: la parte superiore, a fondo rosso, reca una chiave bianca; in quella inferiore, bianca, campeggia una chiave rossa; il motto è “Unio Fortis”. Le manifestazioni più importanti sono il Carnevalone che si tiene la prima domenica di Quaresima e la fiera del Beato Angelo Carletti che si tiene l’ultimo mercoledì del mese di agosto, in occasione della festa del Santo Patrono. Castagneto Po è un Comune di 1750 abitanti situato a circa 25 chilometri a nord-est di Torino, sulla collina torinese a sud del fiume Po. Il Comune è formato da un centro, il capoluogo, posto sul versante meridionale della collina, a un’altitudine di 473 metri, e da numerose borgate sparse sul territorio circostante, in posizioni e altitudini alquanto differenti. A Castagneto Po si trovano le Terme che si annoverano tra le più rinomate del Piemonte. Le antiche acque erano già note intorno all’anno 1000 e nella 11

prima metà dell’Ottocento presero il nome di Regia Fonte di San Genesio in onore di Carlo Felice di Savoia, estimatore delle loro proprietà terapeutiche. Molto importante nel Comune di Castagneto Po è la Riserva Naturale Speciale del Bosco del Vaj, un’area regionale protetta, istituita nel 1978. La riserva, paesaggisticamente, si presenta come una collina boscata immersa tra le tante altre che la circondano, ad un chilometro circa dall’abitato. Nel punto più alto, la sommità del Bric del Vaj, è posto la grande “Croce di vetta”, ed è il punto di arrivo dei tre percorsi di visita. La fondazione di Castelrosso risale al XV secolo, ma è soltanto tra la fine del XVII e l’inizio del XVIII che prese l’attuale denominazione, con la fusione delle zone Margarite e Berre sotto la “Contea di Castelrosso”, retta dai conti Margherio. La frazione comprende una stazione ferroviaria, un cimitero civile e uno militare ed ospita la scuola professionale “Casa di Carità Arti e Mestieri”, fondata da monsignor Nicolao Averono. 12

I NOSTRI PLESSI SCOLASTICI.

Nel contesto cittadino, la Scuola Primaria “Guglielmo Marconi” è conosciuta come la prima Istituzione scolastica sorta in Chivasso. Collocata in zona centrale, accanto alla Scuola Secondaria di primo grado “Demetrio Cosola” e all’Istituto di Istruzione Superiore “Europa Unita”, è facilmente raggiungibile sia a piedi che in automobile. La Scuola Primaria “G. Marconi” osserva, per tutte le classi tranne due (una classe seconda terza e una classe quinta terza che funzionano con un orario di 30 ore settimanali con tre rientri pomeridiani) un tempo scuola di 40 ore settimanali, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8,30 alle ore 16,30; tale orario comprende anche un tempo-mensa di 10 ore (pasto più ricreazione pomeridiana). È presente il servizio di pre e post scuola, a pagamento e gestito dal Comune. L’edificio ospita un’ampia palestra, un’aula multimediale, un’aula per la psicomotricità (utilizzata principalmente dagli alunni delle classi prime e seconde), una piccola sala di lettura e numerosi altri spazi ove i bambini possono esprimere la loro creatività. La Scuola Primaria “Mario Vogliotti” di Castagneto Po è una struttura moderna e accogliente che si apre sul panorama del Bosco del Vaj. È situata in una zona soleggiata e tranquilla, dietro la chiesa del paese. Il tempo scuola è di 30 ore settimanali, con tre rientri pomeridiani e il sabato libero. Durante i giorni in cui è previsto il rientro, è attivo il servizio di refezione scolastica. La Scuola dell’Infanzia “Carlo Collodi” è situata sulla collina chivassese nel paese di Castagneto Po, ed è vicina al Bosco del Vaj, meta di passeggiate e varie uscite didattiche. La scuola è strutturata su tre livelli: piano seminterrato (refettorio con giardino adiacente); piano terreno (con una classe e zona antistante utilizzata al mattino come spogliatoio e sala giochi, sala igienica e cucina); primo piano (con una classe, sala riposo e sala igienica). 13

La Scuola secondaria di I Grado “Demetrio Cosola”, collocata in via Marconi, esiste come scuola media fin dagli anni Cinquanta; sorge in prossimità del centro storico, accanto alla antica scuola elementare con la quale costituisce un "polo" di istruzione dell'obbligo. Qui confluiscono prevalentemente allievi provenienti dalla zona centrale della città, dalla periferia orientale e da alcuni comuni collinari (Castagneto Po, San Sebastiano). Il Plesso di Castelrosso, che dall’A.S. 2000/2001 era accorpato nella S.M.S. “Cosola”, presenta una propria realtà sociale: per rispondere alle esigenze della popolazione, si è il mantenuto il tempo scuola prolungato, articolato quindi su 36 ore settimanali, comprensive di 3 mense.

IL TEMPO SCUOLA. SCUOLA PRIMARIA “G. MARCONI” IN CHIVASSO

Le classi del Plesso “Guglielmo Marconi” di Chivasso funzionano con un tempo-scuola a 40 ore settimanali, con alcune ore di contemporaneità che vengono utilizzate prevalentemente per la realizzazione di interventi didattici di codocenza al fine di garantire la realizzazione di attività previste nel piano dell’ Offerta Formativa, attività di recupero e/o di potenziamento. In tale tempo– scuola la mensa è obbligatoria e solo in casi particolari certificati, è possibile chiedere di poter pranzare a casa. Le classi funzionanti a 27 ore, hanno rientro pomeridiano tre volte la settimana (martedì, mercoledì e giovedì), e la mensa facoltativa. Nei giorni di lunedì e venerdì l’orario è antimeridiano 8,30 – 13,00.

SCUOLA PRIMARIA “ VOGLIOTTI” IN CASTAGNETO PO.

La Scuola Primaria Vogliotti di Castagneto Po accoglie alunni suddivisi in cinque classi, con 7 insegnanti curriculari, un’insegnante di Sostegno, uno per l’insegnamento della religione cattolica ed eventualmente uno di Attività Alternative. Il tempo scolastico è di 30 ore settimanali con 3 rientri pomeridiani e il sabato libero (lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8,30 alle 16,30 con servizio mensa garantito; martedì e giovedì dalle 8,30 alle 13,00). E’ previsto un servizio di pre - e post- scuola a pagamento gestito dal Comune.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “COSOLA” IN CHIVASSO.

La scuola secondaria di I Grado accoglie 449 alunni, suddivisi in 20 classi. Il tempo scuola è distinto tra classi a tempo normale (30 ore) e classi a tempo prolungato (36 ore settimanali, con tre rientri pomeridiani e rispettive mense). 14

Nel presente A.S. l’organizzazione è la seguente: Tempo Normale (corsi A-B-E, a cui si aggiungono 1^ D e 1^ F e 2^ F) • • Dal lunedì al venerdì: ore 8,00 – 14,00 Tempo Prolungato: (corso C, a cui si aggiungono 2^ D e 3^ D) Lunedì, mercoledì, giovedì: ore 8,00 – 16,00 (intervallo mensa 13,00-14,00) • Martedì e venerdì: ore 8,00 – 14,00.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO IN CASTELROSSO.

La scuola secondaria di I Grado in Castelrosso accoglie circa 60 alunni, suddivisi in 3 classi. Il tempo scuola è unicamente a tempo prolungato (36 ore settimanali, con tre rientri pomeridiani e rispettive mense). Tempo Prolungato: (corso G) • Lunedì, mercoledì, giovedì: ore 8,00 – 16,00 (intervallo mensa 13,00-14,00) • Martedì e venerdì: ore 8,00 – 14,00.

IL CONTESTO IN CUI OPERIAMO.

L’Istituto Comprensivo “Cosola” di Chivasso comprende otto plessi (tre di scuola primaria, tre di scuola dell’infanzia, due della scuola secondaria di I Grado) situati nei due comuni di Chivasso (con relativa frazione ) e Castagneto Po. Dagli anni Sessanta sino ai nostri giorni, il tessuto economico ha visto svilupparsi realtà imprenditoriali e artigianali in molteplici settori con una forte proliferazione di piccole aziende artigianali. I nuovi processi economici hanno innescato anche nuovi stili di vita, anche in virtù di un reddito procapite mediamente più elevato con un forte aumento dei consumi. Il tessuto urbanistico ha subito notevoli stravolgimenti e da piccole comunità sviluppatesi attorno ai centri storici con periferie a vocazione agricola (le cascine e le aziende agricole) i comuni si stanno trasformando in realtà complesse, con la nascita di nuovi quartieri residenziali e con un’immigrazione interna e straniera che ha apportato, anche nella scuola, nuovi processi da valutare e governare. L’identità politico amministrativa, pur mantenendo la municipalità al centro dei processi di governo e gestione di risorse e servizi, in questo nuovo contesto, ha visto nascere rapporti di interdipendenza e cooperazione tra gli enti erogatori. Lo sviluppo della scolarizzazione di massa, l’accesso di un sempre maggiore numero di cittadini alla scuola media superiore e ai percorsi universitari, insieme al sorgere di nuove agenzie educative e formative che affiancano e collaborano con la scuola, ha creato nuove interessanti condizioni di sviluppo culturale e formativo. Il nostro Istituto, in stretta collaborazione con l’Ente locale sta promuovendo la valorizzazione di tutte quelle istanze che faci litano la crescita individuale e culturale dei cittadini, anche in un’ottica di educazione permanente. Anche il sistema bibliotecario attento e funzionale alle esigenze dei cittadini dialoga costantemente con l’Istituzione scolastica, è significativo il numero degli alunni dell’Istituto che accede ai servizi 15

erogati dalle biblioteche municipali; queste ultime, in molte occasioni, affiancano la scuola e pro muovono con essa iniziative per il territorio. Un tavolo di confronto e consultazione permanente con le Amministrazioni locali, grazie anche alla collaborazione delle componenti del Consiglio di Istituto, qualifica le politiche scolastiche e culturali del territorio. Anche il sistema bibliotecario attento e funzionale alle esigenze dei cittadini dialoga costantemente con l’Istituzione scolastica, è significativo il numero degli alunni dell’Istituto che accede ai servizi erogati dalle biblioteche municipali; queste ultime, in molte occasioni, affiancano la scuola e promuovono con essa iniziative per il territorio. Un tavolo di confronto e consultazione permanente con le Amministrazioni locali qualifica le politiche scolastiche e culturali del territorio che vede la presenza di molteplici etnie convivere in un clima di rispetto reciproco e solidarietà. La presenza di un alto numero di studenti immigrati pone una domanda di soddisfacimento di molteplici bisogni sia all’amministrazione locale che alla scuola. 16

REALTA’ TERRITORIALI Nel Comune di Chivasso e nel Comune di Castagneto Po, operano enti ed associazioni che collaborano ed interagiscono con l’Istituzione Scolastica per la realizzazione di progetti educativo didattici:

COMUNE DI CHIVASSO

Associazione L’Officina Culturale Finalità: Produzione di spettacoli teatrali , gestione di molti laboratori teatrali; Attività: Promozione e diffusione della Cultura teatrale.

Associazione Società Cooperativa Faber Teater

Finalità: Gestione di laboratori teatrali per il teatro di gruppo; Attività: Spettacoli di gruppo; spettacoli da camera; spettacoli per ragazzi; spettacoli didattici.

Università della Terza Età di Chivasso

Finalità: Cultura e aggregazione sociale tra i cittadini attraverso momenti di incontro; Attività: Culturale e volontariato.

Libera Università della Legalità

Finalità: Sensibilizzazione sui temi della legalità e dei diritti; Attività: Progetti per le scuole dell’infanzia e per le scuole primarie.

Associazione Legambiente circolo di Chivasso

Finalità: Salvaguardia dell’ambiente; Attività: attività di educazione e formazione ambientale.

Biblioteca Civica

Finalità/Attività: Prestito librario, formazione docenti, laboratori con gli alunni del Circolo.

Istituto Musicale Comunale Sinigaglia

Finalità: formazione musicale, a partire dal mondo dell'infanzia sino alla professione; Attività: percorsi educativi all'interno del mondo scolastico.

Endas

Finalità: attività culturali, per la tutela dell’ambiente, educative, assistenziali, sportive, turistiche e ricreative, curando in particolare la promozione della formazione di professionalità dei giovani e dei lavoratori, la promozione del turismo sociale e della pratica sportiva; Attività: iniziative rivolte ad alunni ed insegnanti delle scuole elementari torinesi, tra le quali: corsi di educazione stradale, corsi di educazione motoria e attività di Pre e Post scuola

Seta

Finalità: educazione alla sicurezza ed allo sviluppo sostenibile; 17

Attività: formazione nei confronti di studenti, docenti, in ambiti che comprendono le tematiche dello sviluppo sostenibile, della prevenzione e protezione, della sicurezza, della tutela ambientale e del patrimonio culturale.

Associazione Dilettantistica Scacchista Chivassese

Finalità: Sensibilizzazione sui temi della legalità Attività: Corsi di pratica scacchistica nella scuola.

UISP

Finalità/Attività: progetti con le scuole dell'infanzia, scuole primarie, medie inferiori e medie superiori, incentrati su campagne nazionali e territoriali contro obesità e sedentarietà, doping, abuso di farmaci e integratori e a favore del movimento e dello sport per tutti.

COMUNE DI CASTAGNETO PO

Legambiente

Finalità: Sensibilizzare alla formazione di una coscienza eco sostenibile. Costruire competenze di cittadinanza, per questo motivo la scuola partecipa con entusiasmo; Attività: percorsi tematici per gli alunni della scuola dell’infanzia e della scuola primaria.

Biblioteca Civica

Finalità/Attività: percorsi di lettura tematica per la scuola.

Cooperativa Valdocco

Finalità: perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini attraverso la gestione di sevizi socio - sanitari ed educativi; Attività: progettazione e gestione di servizi socio-sanitari ed educativi in diverse aree: sviluppo e comunità; - Handicap; - minori. 18

I BISOGNI DEL TERRITORIO.

LE NOSTRE SCELTE FORMATIVE

La società contemporanea, a livello globale, sta vivendo una nuova tappa della storia dell’umanità: i popoli sono vicini tra loro come non mai. La presa di coscienza di una forte interdipendenza implica l’assunzione di consapevolezza della prossimità tra tutti gli esseri umani. La diversità è una categoria generale, di significato pedagogico, oltre che sociale e culturale, che impegna l’intera scuola al rispetto delle biografie personali, alla valorizzazione dei talenti, alla presa in considerazione dei bagagli di esperienza e di conoscenza degli alunni; è una potenziale risorsa per l’innovazione, visto che dà vita a nuove esperienze e significati culturali. La spinta al cambiamento non deriva solamente da riflessioni pedagogiche, ma scaturisce da dinamiche reali, pressanti e coinvolgenti: la scuola viene chiamata a misurarsi con culture differenti, con atteggiamenti nuovi, con interazioni non sperimentate prima, con sistemi diversi di valori. Riconoscendo la specificità dei bisogni ed agendo nella cornice culturale di un modello scolastico integrativo e interculturale valorizzante le diversità, la scuola deve dotarsi di una progettualità adeguata che consenta di gestire un’accoglienza efficace e competente. Il progetto deve individuare dispositivi e percorsi non rigidi e burocratici, ma flessibili ed operativi, pronti ad essere attivati in caso di necessità. 19

La progettazione educativa e didattica di una scuola attenta alle esigenze di tutti i bambini e i ragazzi, autoctoni e immigrati, si basa, infatti, su tre parole-chiave: l'accoglienza e l’integrazione e comunicazione. In quest’ottica i progetti attivati prevedono un “modello di accoglienza” che non sia segnato dall'improvvisazione, dalla frammentarietà, dalla discrezionalità delle procedure, e che consideri prassi quotidiana l’accoglienza dell’alunno nella sua interezza, consentendo a ciascuno il pieno sviluppo delle proprie potenzialità. La scuola, pertanto, è chiamata a rispondere ad un bisogno di educazione in grado di affrontare i problemi in una prospettiva globale, di fornire i contenuti utili per comprendere l’altro, suscitando in ogni allievo senso di responsabilità, apertura al dialogo, desiderio di comprendere e di cooperare. L’Istituto Comprensivo è impegnato in un continuo processo di ricerca – azione volto al miglioramento continuo dell’offerta formativa attraverso processi di progettazione – programmazione – erogazione e valutazione delle attività della scuola. L’offerta formativa, esplicitata nel P.T.O.F. è, infatti, il risultato di continui interventi di ridefinizione/riprogettazione dei percorsi, di personalizzazione ed individualizzazione delle azioni, di scelta e assunzione di modalità e strategie per modulare e diversificare l’ offerta, per co progettare, fare ricerca, impegnare energie e valorizzare risorse.

MISSION E VISION

Ciò in cui crediamo e cosa cerchiamo di fare

Cerchiamo di costruire una scuola accogliente, organizzata e attiva, che promuova cultura, sostenga la progettualità degli studenti, collabori con le famiglie e interagisca con il territorio, del quale sappia leggere i cambiamenti, affermando i valori della convivenza democratica. Intendiamo agire prima sul piano dei valori e successivamente su quello dei saperi, consapevoli che solo attraverso la maturazione dei valori avviene la costruzione dei saperi che, altrimenti, non sarebbero veicolabili. La VISION dell’Istituto Comprensivo “Cosola” di Chivasso è sintetizzata nel motto “Tutti per uno, uno per tutti. Insieme per una cittadinanza europea”. La nostra MISSION: Tendiamo ad obiettivi sempre più prestigiosi, nell'ottica del miglioramento continuo e riteniamo che il ruolo della nostra scuola sia quello di educare i giovani a prendere coscienza di sé e della realtà anche in prospettiva internazionale, organizzando le risorse, le attività in modo da favorire lo sviluppo e la valorizzazione individuale di ogni studente per formare l’uomo e il cittadino responsabile e consapevole. FINALITA’ GENERALI: competenze chiave europee e profilo dello studente. “La finalità generale della scuola è lo sviluppo armonico e integrale della persona, all'interno dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale europea nella promozione della conoscenza e nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, con il coinvolgimento attivo degli studenti e delle famiglie.” 20

COMPETENZE CHIAVE EUROPEE.

“Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle competenze chiave per l'apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell'Unione europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006) :

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comunicazione nella madrelingua; comunicazione nelle lingue straniere; competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; competenza digitale; imparare a imparare; competenze sociali e civiche; spirito di iniziativa e imprenditorialità; consapevolezza ed espressione culturale. Secondo Morin “Oggi i giovani sono chiamati ad affrontare un compito (ancora più ampio): la

salvezza del genere umano. Hanno una missione grande davanti a loro e dobbiamo educarli ad apprendere e a maturare una conoscenza adeguata ad assolvere a questo compito fondamentale a cui sono chiamati”.

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I BISOGNI DELLA SOCIETÀ. CI SIAMO INTERROGATI:

COME PUÒ L’ISTITUTO COMPRENSIVO “COSOLA” DI CHIVASSO FORNIRE AGLI ALUNNI LE COMPETENZE E LA MOTIVAZIONE NECESSARIA A RENDERE L’APPRENDIMENTO UN’ATTIVITÀ PERMANENTE?

IL CURRICOLO

Il curricolo organizza e descrive l’intero percorso formativo che uno studente compie, dalla scuola dell'infanzia alla scuola secondaria, nel quale si intrecciano e si fondono i processi cognitivi e quelli relazionali. L’unitarietà del percorso non dimentica la peculiarità dei diversi momenti evolutivi nei quali l’avventura dell’ apprendimento si svolge, che vedono un progressivo passaggio dall’imparare facendo, alla capacità sempre maggiore di riflettere e formalizzare l’esperienza, attraverso la ri costruzione degli strumenti culturali e la capacità di utilizzarli consapevolmente come chiavi di lettura della realtà. 22

Gli itinerari dell’istruzione, che sono finalizzati all’alfabetizzazione linguistico-letteraria, storicogeografica-sociale, matematico-scientifica-tecnologica, artistico-creativa, sono inscindibilmente intrecciati con quelli della relazione, che riguardano l’interazione emotivo affettiva, la comunicazione sociale ed i vissuti valoriali che si generano nella vita della scuola.

CURRICOLO FORMALE E CURRICOLO INFORMALE

GLI ALUNNI ACQUISISCONO COMPETENZE ATTRAVERSO IL CURRICOLO FORMALE (la scuola), IL CURRICOLO NON FORMALE (informazioni ed esperienze condotte in altri contesti educativi: casa, agenzie educative, gruppi…), IL CURRICOLO INFORMALE (le esperienze spontanee di vita). Il compito della scuola è quello di collegare il curricolo formale agli altri, partendo dalle conoscenze spontanee per arrivare alle conoscenze “scientifiche”. Il compito che l’Istituto Comprensivo “Cosola” di Chivasso si prefigge è quello di organizzare, dare senso, alle conoscenze e alle esperienze acquisite , fornire “chiavi” di lettura, metodi, sperimentare esperienze in contesti relazionali significativi.

SCUOLA E DIFFERENZE INDIVIDUALI

• STILI COGNITIVI • “INTELLIGENZE” • DIVERSITA’DI GENERE • DIVERSITA’ DI APPARTENENZA • DIVERSITA’ DI OPPORTUNITA’ (handicap, svantaggio, storia...) BILANCIO SOCIALE

Circolarità del processo

La rendicontazione sociale è soprattutto un processo. 23

Approvazione

del top

Consultare gli

Preparare e pubblicare il Mappatura degli

Dialogo con gli Obiettivi per il

miglioramento delle

Monitorare la Determinazione

degli indicatori chiave

La “vocazione sociale” che costituisce la tradizione professionale deontologica, etica del lavoro scolastico non può più semplicemente essere patrimonializzata. La rendicontazione sociale risponde ad un bisogno di adeguatezza delle azioni intraprese dalla scuola ai bisogni del territorio in cui opera. Per la nostra scuola ciò si traduce con l’impegno di aumentare la significatività informativa e comunicativa degli strumenti esistenti (POF e Strumentazione contabile), di favorire la partecipazione degli stakeholders, ampliare il valore dei servizi di formazione e di istruzione erogati al territorio di Chivasso, riorientare l’attività progettuale alla domanda, in un processo di ricapitalizzazione pedagogica del ruolo della scuola stessa nei confronti della società, e per una nuova e diversa “centralità” della formazione. Tali obiettivi rappresentano le indicazioni per una ricerca azione che non può che coinvolgere le professionalità e le competenze di tutti gli operatori della scuola. 24

LA NOSTRA SCUOLA E’ UNA COMUNITA’

Comunità di pratiche: gli alunni imparano l’uno dall’altro, quando sono insieme impegnati in un compito comune, come possono essere quello della ricerca, o della progettazione e realizzazione di un prodotto. Il lavorare insieme (la scuola – laboratorio) promuove diverse forme di collaborazione, consente di mettere in comune conoscenze tacite altrimenti non svelate, fa emergere ruoli, evidenzia la mutua rilevanza, perché tutti concorrono all’obiettivo condiviso. Comunità di dialogo: gli studenti discutono, mettendo a confronto le loro idee e le loro “visioni del mondo”. Scoprono, così, altri punti di vista rispetto al proprio. L’ altro è il limite contro il quale naufraga l’egocentrismo cognitivo. Si impara grazie al dover rendere ragione delle proprie convinzioni e in tal modo si scopre che esistono anche altre ragioni, altri punti di vista, che possono migliorare o arricchire il nostro. Comunità di diversità: in una realtà sempre più multiculturale qual è quella di Chivasso e caratterizzata da una molteplicità di diverse situazioni individuali, le pratiche didattiche collaborative svolgono una insostituibile funzione sociale. Le personali convinzioni sono legate alla cultura di appartenenza e poterle manifestare e condividerle in un clima favorevole costituisce un’esperienza di valorizzazione che accresce l’autostima e favorisce l’integrazione. Il gruppo è formato da diversità, che non si irrigidiscono o si chiudono nella difensiva, ma agire come membri di un gruppo collaborativo rappresenta una buona occasione di inclusione per molti alunni con Bisogni Educativi Speciali e con rilevanti difficoltà di apprendimento. Il gruppo stesso funge da sostegno, offrendo la possibilità di partecipare con il proprio peculiare modo di essere. Ognuno può scoprire che tutti siamo differenti e possiamo dare e ricevere aiuto. Comunità di persone: è all’interno della comunità che la persona è pienamente accolta, riconosciuta, sostenuta nel suo processo di crescita, abilitata a diventare responsabile e autonoma. E’ dentro la scuola, intesa come comunità, che i discorsi sulla persona, sulla personalizzazione, sull’inclusione, trovano il loro pieno significato. Ed è, soprattutto, dentro la scuola, comunità professionale ed educativa, che può essere offerta ai nostri studenti una prospettiva di sviluppo della propria personale identità e del proprio progetto di vita. La comunità di persone è attenta ai bisogni di integrazione delle famiglie extracomunitarie, portatrici di una domanda di soddisfacimento di bisogni che deve trovare nella scuola i riferimenti operativi e valoriali funzionali all’accoglienza. Ne consegue la necessità di un protocollo di accoglienza che crei le condizioni di un dialogo sereno e proficuo nell’ottica della piena integrazione dei piccoli fruitori del servizio scolastico provenienti da realtà etniche diverse. 25

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA

PERCORSI INSEGNANTI FRONTE ESTERN SCUOLA E TERRITORIO INDIVIDUA FIGURE REFERENTI ORGANIZZAZIONE e GESTIONE ENTI ISTITUZIONI ATTIVITA Υ DI ALFABETIZZAZIONE RAPPORTI CON LE FAMIGLIE APPLICATI DI SEGRETERIA CONTATTI CON I MEDIATORI COMUNI e USL ALTRE SCUOLE e ASSOCIAZIONI ASPETT I BUROC R AT IC I RAPPORTI CON I COLLEGHI CO IN VO L G IME N TO D I TUT TE LE D ISCIPLIN E E G L I IN SE N G N ATI ACCETT AZIO N E D EL LE D IVE RSITA Υ N EL LA CO ST RUZIO N E D I UN ATT EG G IA ME N TO D I RISPETT O E D I UPERI UN A T O LLE RA N Z A PO SITIV A PER U N Υ 26

VERSO IL FUTURO... VISIONE STRATEGICA

In riferimento alle linee guida e ai risultati ottenuti dagli allievi nelle prove di riferimento agli apprendimenti, la scuola individua un’ area di intervento con traguardi da raggiungere nel prossimo triennio:

L’INSEGNAMENTO/ APPRENDIMENTO

inteso come successo scolastico

Per i docenti

Per rendere efficace l Υ dimento e migliorare i risultati scolastici, il personale docente dovr ˆ puntare sulla FORMAZIONE professionale.

Per gli alunni

Per ottenere migliori risultati, la scuola avr ˆ un occhio di riguardo sull Υ RISORSE UMANE, L Υ e il VALORE AGGIUNTO.

Per le famiglie e il Territorio

La COMUNICAZIONE interna ed esterna sar ˆ sempre pi ˆ considerata nell Υ collaborazione/ partecipazione. Nulla di tutto questo potrebbe succedere, se alla base delle nostre decisioni non ci fosse una LEADERSHIP DIFFUSA e CONDIVISA attuando strategie di empowerment per valorizzare e sostenere il personale nel perseguimento delle finalità che guidano la nostra scuola attraverso azioni di coordinamento, la proposta di indirizzi comuni, il sostegno e l’incentivo alle pratiche sperimentali, la proposta obiettivi sfidanti, al dine di allargare la leadership.

Lo scenario è quello della “scuola che apprende” ad essere una scuola migliore.

27

OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO DELLA SCUOLA A MEDIO E LUNGO TERMINE

• Aumentare la qualità dell'offerta formativa articolando una pluralità di iniziative coerenti con le istanze espresse dalle famiglie e dagli studenti e con la vocazione culturale del territorio; • aumentare il successo scolastico / prevenire il fenomeno della dispersione; • raccordare, per una Continuità condivisa, il passaggio dalla primaria alla secondaria di I grado, sul fronte dei curriculi e dei parametri valutativi; • valorizzare attraverso la ricerca e la sperimentazione, l'innovazione delle metodologie e delle tecnologie didattiche anche attraverso l'uso delle Nuove Tecnologie, anche per rimotivare la funzione docente; • • • aumentare la visibilità dell'istituzione 'scuola' sul territorio attraverso contatti e collaborazioni con enti locali e realtà economiche e sociali del territorio; individuare modalità e criteri di valutazione del processo di apprendimento comuni a tutti gli studenti, visibili attraverso verifiche oggettive che tengano conto della centralità dell’allievo vista come crescita delle conoscenze, delle competenze e delle capacità nonché livello; del suo livello di partecipazione alla vita scolastica. Tali verifiche dovranno inoltre prevedere la formulazione e la somministrazione di prove standard a tutte le classi di pari individuare, selezionare, suggerire, costruire strumenti di monitoraggio della formazione: creazione di un data base delle competenze dei docenti (mappa delle professionalità: competenze reali, esperienze, corsi effettuati…). ; • Favorire il “benessere dell’insegnante” e “dell’allievo” migliorando le condizioni professionale; di vita scolastica e • • • • costruire una collegialità non formale, ma come risorsa per la crescita delle competenze e per la ricerca di soluzioni innovative; pianificare attività extracurriculari per la crescita culturale degli allievi; costruire una biblioteca scolastica moderna che sia di reale apporto alla scuola e, in generale, al territorio; predisporre le basi per stabilire il piano didattico educativo e il piano di formazione degli allievi con la pianificazione della valutazione unitaria e dei saperi minimi ed essenziali di ogni disciplina; • costruire un nuovo concetto della scuola alla luce della recenti disposizioni che introducono e regolano l’autonomia scolastica: Legge 107/2015; 28

• • rilevazione dei bisogni dei docenti; favorire la continua motivazione dei docenti attraverso programmi d’azione e di incentivazione che tengano conto delle loro conoscenze, competenze e capacità professionali e del loro efficace impegno lavorativo. 29

ORGANIGRAMMA.

30

E-LEARNING E WORLD WIDE WEB A SCUOLA L’APPRENDIMENTO DIGITALE META APPRENDIMENTO

L’apprendimento digitale a scuola rappresenta lo sforzo dell’Istituto Comprensivo “Cosola” di approntare azioni formative veramente efficaci e che siano rispettose dei nuovi processi socio-culturali in cui i nostri alunni si formano (e nei quali interviene il contributo di apprendimenti formali e informali). L’ e-learning si configura come lo strumento e l’ausilio più adatto per accompagnare i nostri allievi lungo tutto l’arco della vita nelle loro continue, molteplici e cangianti esigenze cognitive, diventando così un loro “ambiente di apprendimento” personale (

Personal Learning Environment).

Si intende, in tal modo, evidenziare l’attenzione alla persona allievo, creando innanzitutto le condizioni per un’esperienza di apprendimento flessibile, rispettosa dei suoi ritmi di apprendimento, in grado di esaltare un suo ruolo autonomo, responsabile e attivo, riconoscendone conoscenze e abilità già in suo possesso quale punto di partenza su cui edificare il percorso formativo. L’obiettivo è quello di aiutare i nostri alunni a portare le esperienze positive che essi compiono nella vita di ogni giorno all’interno del mondo dell’apprendimento, creando un continuum tra i due mondi. L’uso didattico degli strumenti tecnologici (Lim, computer, iPad, …) ormai tanto consueti per i nostri allievi, vuole assolvere non solo al compito di rendere più attraenti le attività didattiche proposte, ma testimonia anche la volontà della nostra scuola di valorizzare gli stili cognitivi, con la conseguenza non trascurabile di renderli utilizzatori più consapevoli, educati e critici degli strumenti che pervadono la vita quotidiana dei nostri piccoli “nativi digitali” o “new

millennium learner”.

31

FINALITÀ E OBIETTIVI PRIMARI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO.

• • • • Promuovere il successo formativo e il benessere scolastico degli alunni attraverso il superamento di forme di svantaggio e di mancata integrazione e/o inclusione; assumere iniziative volte al pieno successo scolastico, agendo contro la demotivazione e/o la dispersione scolastica, attivando azioni efficaci di accoglienza degli alunni; migliorare l’azione didattica nell’ottica dello sviluppo delle nuove tecnologie e della dematerializzazione; valorizzare la scuola aperta al territorio. L’istituzione scolastica si impegna a realizzare gli obiettivi sopra delineati attraverso attività organizzate all’interno delle seguenti aree strategiche:

INCLUSIONE CURRICULO INNOVAZIONE DIGITALE COMUNICAZIONE E PARTECIPAZIONE FORMAZIONE DEL PERSONALE RAPPORTI CON IL TERRITORIO SCELTE DI GESTIONE E DI AMMINISTRAZIONE

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CURRICULO

Il Curriculo d’Istituto va inteso come sintesi delle Indicazioni, degli orientamenti culturali e metodologici dei docenti, delle esperienze educative progettate. Come tale, va sviluppato dalla scuola per assicurare il successo formativo di ogni alunno in un armonico sviluppo della sua personalità. Esso dovrà essere efficace e chiaro strumento al servizio degli alunni, delle famiglie e del territorio e si snoderà secondo alcuni principi ineludibili: • • • • flessibilità (rispetto degli stili di apprendimento e delle differenze individuali); integrazione (attivare e integrare strategie , convinzioni, per essere e saper essere); operatività (prevedere esperienze concrete, esplicite, trasparenti su cui riflettere e imparare ad imparare); trasferibilità e ciclicità (apprendimento metacognitivo, a spirale, in ambienti di apprendimento e per l’apprendimento in cui la continuità verticale sia alla base della vision e della mission della scuola) Al fine di elaborare un efficace curriculo al servizio degli alunni, delle famiglie e del territorio, si indicano quattro grandi sotto obiettivi strategici rispetto ai quali elaborare il progetto educativo della scuola: 1.

curriculo europeo per la valorizzazione delle lingue europee e la loro certificazione attraverso progetti PON; 2.

didattica delle competenze attraverso una valutazione finale centrata sui compiti autentici e uno sviluppo del curricolo di tipo verticale e orizzontale; 3.

scuola della cittadinanza attiva centrata sui temi della legalità, della cittadinanza europea, 4.

dell’associazionismo, della responsabilizzazione sociale; identità ed espressività culturale (musica, arte, teatro, cinema).

INCLUSIONE

L’inclusione è obiettivo principale dell’Istituto Comprensivo “Cosola” di Chivasso; pertanto impegno ed intenzionalità educativa sono investiti a favore del crescente numero di alunni con difficoltà di apprendimento dovuti a ostacoli psico-fisici-sensoriali, a disfunzioni collegate semplicemente all’età evolutiva come i DSA, a condizioni socio-culturali negative come il disagio economico e la deprivazione culturale. Al fine di elaborare un efficace curricolo al servizio degli alunni con bisogni educativi speciali, delle famiglie e del territorio, si indicano due grandi sotto obiettivi strategici rispetto ai quali elaborare il progetto educativo della scuola: 1.

promuovere un’autentica cultura dell’integrazione scolastica e dell’inclusione sociale degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali che coinvolga tutta la comunità scolastica; 2.

allinearsi agli obblighi della legge 170/2010 in direzione del riconoscimento degli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (dislessia, discalculia, disortografia e disgrafia), allestendo un adeguato servizio di screening per la rilevazione dei potenziali soggetti interessati e accrescendo la sensibilità professionale e le competenze tecniche e metodologiche per lo sviluppo dei Piani Didattici Personalizzati. 33

INNOVAZIONE DIGITALE

Per consentire agli alunni, alle famiglie e al territorio dell’Istituto Comprensivo di Chivasso di poter diventare protagonisti della “società della conoscenza”, si indicano tre grandi sotto obiettivi strategici rispetto ai quali elaborare il progetto educativo della scuola: 1.

2.

3.

promuovere una diffusa cultura della nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione, che non si atrofizzi nell’abito degli interessi personali e del gioco; potenziare i servizi Internet in modo da favorire l’interazione a distanza, la formazione di comunità di pratica, il coordinamento dei genitori; consolidare l’utilizzo del registro elettronico.

COMUNICAZIONE E PARTECIPAZIONE

Oggi più che mai la scuola ha bisogno di qualificarsi come comunità educante, fondata sull’alleanza educativa tra docenti e famiglie, ma anche sul rispetto reciproco di ruoli e funzioni. Per favorire il raccordo delle attività educative, dovranno essere perseguiti i seguenti tre sotto obiettivi strategici: 1.

favorire la partecipazione dei genitori alla vita della scuola e lo svolgimento di assemblee per Plesso e per Istituto; 2.

promuovere l’alleanza educativa tra le varie agenzie formative mediante l’accettazione di un 3.

condiviso Patto di corresponsabilità educativa; stabilire un’efficace comunicazione-informazione con le famiglie sia sul piano istituzionale (Dirigente Scolastico e Uffici di segreteria scolastica), sia su quello educativo didattico (al livello di Istituto Comprensivo e con i servizi Internet per il registro elettronico, a livello di classe con la comunicazione trasparente dei risultati di apprendimento e delle modalità operative).

RAPPORTI CON IL TERRITORIO

Inserita nel più ampio contesto della comunità locale, fonte di opportunità e portatrice di bisogni, la scuola deve rafforzare il legame con il territorio, cercando sempre più di interpretare e soddisfare i bisogni che esso esprime. Per perseguire tale obiettivo, si indicano tre sotto obiettivi strategici: 1.

2.

favorire le interazioni con le famiglie, le Associazioni e gli Enti locali; favorire e sostenere le attività e le iniziative del territorio, del Comune e delle Associazioni di base anche spontanee con la progettazione e, ove possibile, con risorse umane, strumentali e finanziarie; 3.

stimolare l’educazione degli adulti nella prospettiva dell’educazione permanente lungo tutto l’arco della vita, consentendo la partecipazione della cittadinanza ad eventuali programmazioni dell’offerta formativa. 34

FORMAZIONE DEL PERSONALE

Il continuo e repentino mutare degli assetti nazionali e mondiali, nonché i riordini legislativi, le innovazioni tecnologiche, le evoluzioni metodologiche, le nuove prospettive pedagogiche, rendono necessario un processo di sostegno e accompagnamento per tutto il Personale scolastico, teso a sviluppare le competenze professionali di tutti. A tal fine si forniscono alcuni sotto obiettivi strategici da perseguire: 1.

promuovere azioni di formazione-aggiornamento per il Personale ATA, curvandole su specifiche esigenze lavorative e sulla valorizzazione della professionalità; 2.

promuovere azioni di formazione-aggiornamento per il Personale docente allo scopo di rendere sempre più efficace l’azione educativa.

SCELTE DI GESTIONE E DI AMMINISTRAZIONE

L’istituzione scolastica, formata dalla componente docente e dai servizi generali ed amministrativi, è caratterizzata da una gestione unitaria, garantita dal Dirigente Scolastico. Tutte le sue azioni, sia sul piano didattico-educativo sia su quello amministrativo, concorrono ad un’unica finalità: la realizzazione di un’offerta formativa ampia e significativa. L’Istituto Comprensivo “Cosola” di Chivasso mira a soddisfare le esigenze delle famiglie e dell’utenza anche attraverso: • • • la valorizzazione delle risorse umane, professionali e strumentali disponibili; la valorizzazione delle potenzialità espresse dal territorio attraverso la collaborazione dell’utenza con l’Amministrazione Comunale, le Associazioni, gli Enti… la sottoscrizione di accordi di rete con altre scuole per promuovere forme di cooperazione, informazione e formazione. Per quanto riguarda le pratiche gestionale e organizzativa, l’istituto opera avendo come riferimento i criteri di efficacia e di efficienza. Per le priorità individuate e per migliorare la qualità dell’offerta formativa, questo Istituto Comprensivo promuoverà le seguenti azioni: • • • • la funzionale flessibile organizzazione del lavoro di tutte le attività del Personale, sia docente che ATA; il costante monitoraggio dei processi e delle procedure in uso, finalizzato al miglioramento e al superamento di eventuali criticità; la condivisione delle scelte nel rispetto delle competenze degli Organi Collegiali e degli spazi offerti dalla Contrattazione integrativa d’Istituto; l’ascolto costante al fine di interpretare le esigenze dell’utenza; 35

• il continuo potenziamento delle competenze del settore tecnico-amministrativo, al fine di promuovere processi di dematerializzazione, sburocratizzazione e semplificazione di tutta l’attività dell’Istituto Comprensivo a supporto dell’attività didattica.

CONCLUSIONI IN 10 PUNTI...

1.

2.

Coinvolgere le famiglie nel processo educativo e formativo dei propri figli. Assicurare una continuità educativa e formativa tra i tre ordini di scuola: Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di primo grado. Prestare attenzione alle “diversità” e valorizzarle. 3.

4.

5.

6.

7.

Favorire l’introduzione di nuove metodologie e tecniche didattiche. Garantire lo studio delle lingue comunitarie. Garantire l’uso delle tecnologie multimediali nella didattica. Instaurare rapporti collaborativi con gli Enti Locali, al fine di assicurare il maggior numero di servizi agli alunni (trasporto, refezione scolastica, pre-scuola, post-scuola…) e per favorire l’arricchimento dell’offerta formativa sia con l’intervento di esperti esterni sia con l’attivazione di progetti 8.

complementari. Favorire il costante aggiornamento del Personale Docente e non Docente per accrescerne la professionalità. 9.

Leggere i bisogni e i disagi preadolescenziali e intervenire prima che si trasformino in malesseri profondi, disadattamenti e abbandoni, coinvolgendo le famiglie, nell’ottica del raggiungimento dello “stare bene”. 10.

Intervenire, per gli alunni svantaggiati, sugli effetti negativi dei condizionamenti sociali, per superare le situazioni di svantaggio culturale e favorire il massimo sviluppo di ciascuno e di tutti. 36

QUOTA ORARIA DISCIPLINE NELLA SCUOLA PRIMARIA.

La normativa vigente prevede una quota annua per ciascuna disciplina, da attuarsi con flessibilità; tuttavia, per esigenze organizzative e per indicazioni di massima, su proposta del Collegio dei Docenti si attribuiscono alle varie discipline quote settimanali, per un totale di 30 ore, come dal seguente prospetto:

DISCIPLINA

Lingua italiana Lingua comunitaria (inglese) Matematica Insegnamento della religione cattolica oppure attività alternativa Storia e Geografia Scienze naturali e sperimentali Tecnologia e informatica Musica Arte e immagine Corpo, movimento e sport

TOTALE I

8 1 8 2 4 2 1 1 2 1

30 II

8 2 7 2 4 2 1 1 2 1

30 III

8 3 7 2 4 2 1 1 1 1

30 IV

8 3 7 2 4 2 1 1 1 1

30 V

8 3 7 2 4 2 1 1 1 1

30

Con l’autonomia scolastica, la quantificazione oraria di ogni disciplina di studio è rimessa esclusivamente alla scelta delle scuole. All’interno dei nuovi orari di lezione, pertanto, saranno le singole scuole a decidere la quantificazione oraria delle discipline. Fanno eccezione solamente l’insegnamento della religione cattolica (due ore settimanali) e l’insegnamento della lingua comunitaria (un’ora nelle classi iniziali, due ore nelle seconde classi e tre ore in tutte le altre)*.

* Riferimento: Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione (Nota Ministeriale del 31 luglio 2007 come aggiornata dal Regolamento 16/11/2012).

SCUOLA DELL’INFANZIA “ C. COLLODI” IN CASTAGNETO PO.

La scuola dell’infanzia rimane aperta dalle 8.30 alle 16.30 dal lunedì al venerdì. Dalle ore 8,30 alle ore 9,00 i bimbi sono accolti nelle rispettive sezioni. I genitori devono accompagnare i bimbi all'interno dell'aula e affidarli all'insegnante. L'ingresso deve essere effettuato in modo da consentire un puntuale inizio delle attività. Le uscite previste sono le seguenti: • alle ore 11,30 (turno antimeridiano) e alle ore 13,00; • dalle ore 16,00 alle 16,30 il bambino verrà affidato al genitore o a chi da esso autorizzato (non ai minori). 37

Chi avesse necessità di ritirare il proprio figlio prima dell'orario scolastico deve avvisare anticipatamente. Il ritardo deve essere sempre giustificato, nei casi in cui sia possibile bisogna avvisare l'insegnante anticipatamente.

LA GIORNATA SCOLASTICA NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA.

TEMPI ORE 8.30/9.00 ENTRATA E ACCOGLIENZA ORE 9.00/ 10.00 ATTIVITA’ DI ROUTINE E GIOCO SPONTANEO ORE 10,00/11,30 ATTIVITA’ FINALIZZATE ORE 11.30/13.00 ATTIVITA’ DI ROUTINE ORE 13.00/13.45 GIOCO SPONTANEO ORE 13,45/15,30 RIPOSO PER I PICCOLI E ATTIVITA’ FINALIZZATE PER I 5 ANNI ORE 15.30/16.00 ATTIVITA’ DI ROUTINE ORE 16.00/16.30 ATTIVITA’ DI ROUTINE AGGREGAZIONI TUTTI I BIMBI DIVISI PER SEZIONE GRUPPI DI SEZIONE E SOTTOGRUPPI (OMOGENEI O ETEREOGENEI) GRUPPO SEZIONE PREPARAZIONE AL PRANZO PRANZO GRUPPI DI SEZIONE, SOTTOGRUPPI,GRANDE GRUPPO GRUPPI DI ETA’ OMOGENEA • • ATTIVITA’ DI PROGRAMMAZIONE ATTIVITA’ I.R.C. per i tre e quattro anni -il martedì ogni 15 giorni): ORE 8,30/10,00 SEZ 1 ORE 10.00/11.30 SEZ.2 • ACQUISIZIONE E CONSOLIDAMENTO DI CORRETTE ALIMENTARI E SEMPLICI ABITUDINI • • • • GIOCO LIBERO IN SEZIONE O IN GIARDINO RIPOSO ( 3 e 4 anni) ATTIVITA’ SPECIFICHE (5 anni) ATTIVITA’ I.R.C. per i 5 anni (martedì ore 13,00/16,00 ogni 15 giorni) GRANDE GRUPPO GRANDE GRUPPO ATTIVITA’ • • ATTIVITA’ AFFETTIVO- RELAZIONALI ATTIVITA’ ESPRESSIVE E LUDICHE • ATTIVITA’ DI SEZIONE: conversazioni, routine personali, calendario, racconti, giochi socializzanti… • MERENDA • CANZONI, GIOCHI SOCIALIZZANTI, RACCONTI… • USCITA 38

QUOTA ORARIA DISCIPLINE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO.

L’insegnamento delle discipline nella scuola secondaria di I grado è organizzato secondo un modulo orario settimanale di 30 ore (tempo normale) o di 36 ore (tempo prolungato), scandito nel modo seguente: Italiano / Storia / Geografia/Approfondimento Matematica / Scienze Inglese Francese/Spagnolo Tecnologia Arte e Immagine Musica Scienze Motorie e Sportive TOTALE Religione/ Attività alternativa Mensa TEMPO NORMALE 10 ore 6 ore 3 ore 2 ore 2 ora 2 ore 2 ore 2 ore 29 ORE 1 ora - TEMPO PROLUNGATO 12 ore 7 ore 3 ore 2 ore 2 ora 2 ore 2 ore 2 ore 32 ORE 1 ora 3 ore 39

CALENDARIO SCOLASTICO E FESTIVITÀ 2016/2017.

INIZIO LEZIONI: 12 settembre 2016 (per tutte le classi orario antimeridiano per la prima settimana). TERMINE LEZIONI SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO: 9 giugno 2017. TERMINE LEZIONI SCUOLA DELL’INFANZIA: 30 giugno 2017. FESTIVITÀ NATALIZIE: dal 24 dicembre 2016 al 7 gennaio 2017 compresi. FESTIVITÀ DI CARNEVALE: dal 27 febbraio al 1° marzo 2017. FESTIVITÀ PASQUALI: dal 13 al 18 aprile 2017 compresi. DA AGGIUNGERE: il Santo Patrono (ultimo mercoledì di agosto 2016) e le seguenti feste nazionali: • • • • • • • • • • • tutte le domeniche 31 ottobre e 1° novembre – “ponte” di Ognissanti 8 dicembre –Immacolata Concezione 25 dicembre – Natale 26 dicembre – S. Stefano 1° gennaio – Capodanno 6 gennaio – Epifania 17 aprile – Lunedì dell’Angelo 25 aprile – Anniversario della Liberazione 1° maggio – Festa del Lavoro 2 giugno – Festa della Repubblica. 40

RAPPORTI SCUOLA – FAMIGLIA PATTO DI CORRESPONSABILITÀ

Il Piano dell’Offerta Formativa si può realizzare solo attraverso la partecipazione responsabile di tutte le componenti della comunità scolastica. La sua realizzazione dipenderà dall’assunzione di specifici impegni da parte di tutti. L’Obiettivo del Patto Educativo è, quindi, quello di impegnare le famiglie a condividere con la scuola i nuclei fondanti dell’azione educativa. La sua introduzione, infatti, è orientata a porre in evidenza il ruolo strategico che può essere svolto dalle famiglie nell’ambito di un’alleanza educativa che coinvolga la scuola, gli studenti ed i loro genitori ciascuno con i rispettivi ruoli e responsabilità.

Visto il D.M. n. 5843/A3 del 16/10/2006 “Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e

legalità”;

Visti i D.P.R. n. 249 del 24/6/1998 e D.P.R. n.235 del 21/11/2007 “Regolamento recante lo

Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria”;

Visto il D.M. n.16 del 5 febbraio 2007 “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione del bullismo”; Visto il D.M. n.30 del 15 marzo 2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti”

si stipula con la famiglia dell’alunno il seguente Patto Educativo di Corresponsabilità, con il quale

I docenti si impegnano a:

• • • • • • • • • • • • • Essere puntuali nell’orario di entrata e di cambio lezione; Arrivare in classe 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni per vigilare sull’entrata degli alunni; All’uscita i bambini vengono consegnati ai genitori o all’adulto delegato come da delibera del CdC; A far uscire gli alunni dall’aula in fila per l’uso dei servizi igienici al momento dell’intervallo oppure, per le urgenze solo dopo essersi accertati della presenza del collaboratore sul padiglione; Essere attenti alla sorveglianza degli alunni in aula e negli spazi scolastici utilizzati; Comunicare per iscritto informazioni e comunicazioni per i quali si richiede la firma dei genitori per presa visione; Segnalare alla Dirigenza i casi di alunni con assenze prolungate e ricorrenti, non giustificate; Creare un ambiente educativo accogliente, sereno e rassicurante; Favorire momenti di ascolto e di dialogo; Incoraggiare gratificando il processo di formazione di ciascuno; Favorire l’accettazione dell’”altro” e la solidarietà; Promuovere le motivazioni all’apprendere; Rispettare i tempi ed i ritmi dell’apprendimento di ciascuno; 41

• • • • • • • Far acquisire una graduale consapevolezza nelle proprie capacità per affrontare, con sicurezza, i nuovi apprendimenti; Rendere l’alunno consapevole degli obiettivi e dei percorsi operativi; Concordare, nel gruppo di insegnamento, i compiti pomeridiani da assegnare per non aggravare l’alunno; Correggere i compiti; Pubblicizzare i quadri orari delle attività giornaliere per consentire, all’alunno, di selezionare gli strumenti di lavoro; Rispettare i tempi di pausa tra le unità di apprendimento; Astenersi dall’intrattenersi con i genitori durante l’attività didattica anche per colloqui individuali riguardanti l’alunno.

I genitori si impegnano a:

• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Vivere il rapporto con scuola con rispetto; Rispettare le scelte educative e didattiche condivise con i docenti; Rispettare l’orario di ingresso e d’uscita della scuola; Affidare il bambino che arriva in ritardo al personale che provvederà ad accompagnarlo in classe/sezione; Come da delibera del Consiglio d’Istituto e Collegio dei Docenti, i bambini devono essere autonomi nel controllo sfinterico (il cambio del pannolino non può essere effettuato dal docente), nell’ esprimere adeguatamente i propri bisogni, nel provvedere alla propria igiene; Dopo trenta giorni il bambino sarà depennato dall’elenco della sezione di scuola dell’infanzia; Collaborare e partecipare in modo proficuo con i docenti (le regole); Partecipare agli incontri periodici scuola – famiglia; Sostenere nei loro figli atteggiamenti di rispetto, di collaborazione, di solidarietà nei confronti dell’ “altro”; Garantire una frequenza assidua alle lezioni; Giustificare le assenze, anche di un solo giorno, possibilmente per iscritto agli insegnanti; Giustificare il ritardo; Chiedere l’uscita anticipata solo per casi urgenti ed improrogabili; A dare la merenda prima dell’inizio delle lezioni; Rispettare i principi del “Progetto alimentazione” (evitare merendine industriali, patatine, ecc); Non portare a scuola alimenti come torte, merendine, cioccolato, patatine e altro … onde evitare reazioni allergiche; I bambini che devono seguire diete personalizzate (rilasciate dal medico dell’ASL) dovranno inoltrare la richiesta all’Ufficio – Scuola e per conoscenza alla scuola; A collaborare alla sicurezza rispettando l’orario di uscita prelevando personalmente o con delega di un adulto i propri figli, secondo le disposizioni; Far acquisire ai propri figli la consapevolezza del rispetto delle principali norme igieniche; Controllare periodicamente i propri figli per prevenire il diffondersi della pediculosi; 42

• • • • • Controllare quotidianamente il materiale scolastico, affinché non vengano portati a scuola oggetti e giochi non richiesti; E’ vietato chiedere all’insegnante di somministrare qualsiasi tipo di medicinale al bambino/a, senza l’autorizzazione dell’ASL; Controllare l’orario delle attività didattiche per evitare che gli zaini siano appesantiti da libri e quaderni non utili in giornata; Far eseguire i compiti a casa senza sostituirsi a loro; Far indossare la tuta e le scarpette di ginnastica per le attività motorie nel giorno stabilito.

Gli alunni si impegnano a:

• • • • • • • • • • • Ad arrivare in orario; A svolgere i compiti assegnati; Ad essere educati con gli insegnanti, compagni e collaboratori; Non gettare le carte a terra; A tenere ordinato lo zainetto senza appesantirlo; A non portare a scuola giochi pericolosi; A non scrivere sul banco e tenerlo ordinato e pulito; A custodire le proprie cose; A non urlare; Ad ascoltare gli insegnanti con attenzione ed eseguire le loro consegne; Rispettare la posizione della fila dell’uscita e non spingere il compagno; ad avere un comportamento adeguato durante le uscite sul territorio e durante l’intervallo; • A rispettare i servizi igienici. Il genitore, presa visione delle regole che la scuola ritiene fondamentali per l’esercizio di una convivenza civile sempre più corretta e matura, sottoscrive, condividendone gli obiettivi e gli impegni, il presente Patto Educativo di Corresponsabilità; copia del presente documento è parte integrante del Regolamento di Istituto.

Il Patto Educativo è valido per tutto il periodo di frequenza dell’alunno. ALCUNE BUONE NORME DI COLLABORAZIONE… NELLA SCUOLA PRIMARIA….

È essenziale che i GENITORI : • stabiliscano rapporti rispettosi e collaborativi con gli insegnanti e ne sostengano l'azione educativa, anche favorendo la partecipazione dei figli alle attività proposte dalla scuola; • controllino sistematicamente le comunicazioni scritte sul diario e si preoccupino di giustificare assenze e ritardi; 43

• non entrino nelle aule prima dell'inizio delle lezioni, né durante le lezioni stesse a meno che non siano autorizzati o convocati dal Dirigente scolastico o dai suoi collaboratori; • rispettino gli orari di ricevimento degli uffici di Direzione e di Segreteria. In caso di SEPARAZIONE DEI GENITORI: • all'atto dell'iscrizione, il genitore affidatario deve rilasciare una dichiarazione scritta nella quale indichi i nominativi delle persone cui l'alunno può essere, eventualmente, consegnato; • entrambi i genitori possono partecipare agli incontri con la scuola e possono essere informati sul comportamento scolastico dell'alunno, salvo diversa disposizione del giudice. Informazioni utili per i GENITORI al fine del buon funzionamento della SCUOLA.

Entrata a scuola.

• • • • L'inizio delle attività didattiche è fissato alle ore 8,25 per le classi prime e 8,30 per le altri classi. Nella scuola secondaria di I grado l’inizio delle attività didattiche è fissato alle ore 8,00. Ogni alunno è tenuto all'osservanza dell'orario. In caso di ritardo, il genitore dovrà firmare l’apposito registro dopodiché l'alunno viene accompagnato in classe da un collaboratore scolastico.

Uscita da scuola. Assenze. Permessi di

• Se i ritardi sono abituali, i genitori conferiscono in Direzione. • Al termine delle attività, al suono della campanella, gli alunni escono in fila, accompagnati dal docente dell'ultima ora. • Le assenze degli alunni sono giustificate dai genitori o da chi ne fa le veci. • • Le assenze e/o i ritardi vengono giustificati sul diario. Qualora l'assenza, non dovuta a malattia, si prolunghi, i genitori sono invitati ad informare gli insegnanti di classe. • Qualora l'uscita anticipata sia prevista e programmata dai genitori, questi 44

entrata o uscita anticipata. Uscite didattiche.

devono darne comunicazione scritta ai docenti e gli alunni devono essere prelevati durante le interruzioni delle attività scolastiche (Pausa pranzo: uscita 12,15 o 13 rientro 14 o 14,30). • • La delega annuale, affinché persone diverse dai genitori possano prelevare i bambini a scuola, deve essere depositata all'inizio dell'anno scolastico, corredata da fotocopia del documento del delegato. Gli alunni non possono, in alcun caso, essere prelevati da parenti o conoscenti minorenni. • All'inizio dell'anno scolastico, gli alunni devono essere autorizzati per iscritto dai genitori a partecipare alle uscite e alle visite didattiche. • Durante il viaggio, ogni alunno è munito del tesserino di riconoscimento.

… E NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA … Entrata a scuola.

• • La scuola rimane aperta dalle 8.30 alle 16.30 dal lunedì al venerdì. Dalle ore 8,30 alle ore 9,00 i bimbi sono accolti nelle rispettive sezioni. • I genitori devono accompagnare i bimbi all'interno dell'aula e affidarli all'insegnante. • L'ingresso deve essere effettuato in modo da consentire un puntuale inizio delle attività.

Uscita da scuola.

• • Alle ore 11,30 (turno antimeridiano) e alle ore 13,00. Dalle ore 16,00 alle 16,30 il bambino verrà affidato al genitore o a chi da esso autorizzato (non ai minori). • Chi avesse necessità di ritirare il proprio figlio prima dell'orario scolastico deve avvisare anticipatamente.

Ritardi. Frequenza e assenze.

• • • Il ritardo deve essere sempre giustificato, nei casi in cui sia possibile bisogna avvisare l'insegnante anticipatamente. La frequenza regolare e continua è necessaria per una proficua e ottimale esperienza educativa, oltre che per un corretto funzionamento della scuola. Le assenze degli alunni sono giustificate dai genitori o da chi ne fa le veci. 45

• Qualora l'assenza, non dovuta a malattia, si prolunghi, i genitori devono fornire, all'insegnante di classe, chiarimenti scritti. ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA: le insegnanti hanno scelto di adottare un orario flessibile, che garantisce ad ogni sezione una compresenza giornaliera (di circa 2.30 ore) questo per permettere di effettuare attività con gruppi di bambini meno numerosi o con gruppi omogenei d’età. FORMAZIONE DELLE SEZIONI: le sezioni sono eterogenee poiché l’interazione fra bimbi di età diversa consente di allargare le loro esperienze, di ampliare le opportunità di scambio, confronto, arricchendoli mediante occasioni di aiuto reciproco e di forme di apprendimento socializzato. ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ DI SEZIONE: i bimbi delle due sezioni svolgeranno attività riferite alle unità progettuali con modalità diversificate che verteranno all’acquisizione delle competenze riferite alle tre fasce di età. PRANZO: il locale dove i bambini pranzano è situato al piano terra ed è raggiungibile tramite un ascensore interno, oppure da una scala situata all'esterno dell'edificio scolastico. RIPOSO POMERIDIANO: è previsto per tutti i bimbi dai due anni e mezzo ai quattro anni delle due sezioni. ATTIVITA' POMERIDIANE: per i bimbi di cinque anni al pomeriggio sono previste attività finalizzate al raggiungimento di competenze relative alla loro fascia d'età con i seguenti traguardi di competenza: linguistico, logico-matematico, inglese, viaggio nel corpo. RAPPORTI CON I GENITORI: il dialogo tra adulti (genitori e insegnanti) che si occupano dei bambini con ruoli diversi è fondamentale per ottenere buoni risultati, perciò sono previsti: • due assemblee, di cui una prima dell'inizio dell'anno scolastico e l'altra a ottobre per illustrare i percorsi, le attività e la programmazione dell'intero anno; • colloqui individuali nel mese di novembre, febbraio e maggio. Le insegnanti danno la loro disponibilità per colloqui straordinari qualora se ne presenti la necessità, previo preavviso. TRASPORTO: alcuni bambini utilizzano lo scuolabus comunale. USCITE DIDATTICHE: sono previste passeggiate a piedi per osservare e conoscere l’ ambiente che ci circonda e le sue trasformazioni con l’ alternarsi della stagioni. Visita e possibilità di ascolto di storie e/ o racconti con animatori esterni presso la biblioteca di Castagneto Po. 46

LE RISORSE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO. RISORSE UMANE: PERSONALE DIRIGENTE:

Dirigente Scolastico: dott.ssa Angela Marone Collaboratori del Dirigente

RISORSE UMANE: PERSONALE DOCENTE: Docenti di ruolo nella Scuola Primaria

• • • • posto comune: sostegno: specialisti lingua inglese: religione: 64 7 1* 1

Docenti assunti a tempo determinato nella Scuola Primaria

• • posto comune: potenziamento: 5 3 (*) Si fa presente che molti insegnanti su posto comune hanno conseguito la specializzazione in lingua inglese.

Docenti di ruolo nella Scuola dell’Infanzia

• posto comune: 25

Docenti assunti a tempo determinato nella Scuola dell’Infanzia

• • • • • • • posto comune: sostegno: Sostegno: Curricolari: 5 1 1

Docenti di ruolo nella scuola secondaria di I grado:

Curricolari: 62 7 Docenti assunti a tempo determinato nella Scuola Secondaria di I grado:

RISORSE UMANE: PERSONALE ATA (Addetti di Segreteria e Collaboratori scolastici)

Dirigente Servizi gestionali e amministrativi Assistenti amministrativi: Sig.ra Rosaria D’Amico Sig. Giacomo Accomando Sig.ra Laura Barella 47

Collaboratori scolastici: 30

Sig.ra Germana Birolo Sig.ra Patrizia Bonino Sig.ra Antonia Bruno RISORSE UMANE: FUNZIONI STRUMENTALI

Le Funzioni Strumentali al P.O.F. hanno compiti di coordinamento delle attività curriculari ed extra-curriculari, di valutazione del sistema e di consulenza pedagogica. Esse vengono individuate dal Collegio dei Docenti a inizio anno scolastico, sulla base delle esigenze rilevate.

AREA

1 - PTOF 2 – Rapporti esterni

COMPITI

Stesura del PTOF, gestione e aggiornamento del documento in itinere. Stesura del “poffino” da presentare ai genitori in fase di iscrizione alla prima classe, verifica, coordinamento delle Commissioni. Rapporti con scuole, enti, associazioni culturali e sportive; supporto al lavoro dei Docenti; coordinare, gestire e verificare i progetti presentati alla scuola e inseriti nel PTOF.

DOCENTE

Giancarlo Bessi Anna Maria Daniele 3 – Inclusività 4 – Autovalutazione d’Istituto 5 - Continuità 6 – Prevenzione dispersione / Agio e disagio Agio e disagio / disabilità; prevenzione e contrasto del disagio degli alunni stranieri e non; sportello psicologico; gestire, coordinare e verificare gli interventi di supporto per gli alunni diversamente abili. RAV, INVALSI, piano di miglioramento. Creare un protocollo di fi osservazione condiviso per formulare criteri di valutazione che sostengano la formazione delle classi in ingresso; coordinare e gestire le attività con la scuola dell’Infanzia e le scuole secondarie di primo grado sul territorio. Migliorare la qualità dell’offerta formativa, secondo il principio di una scuola che pone l’attenzione alle situazioni di disagio, al fine di prevenire e ridurre l’insuccesso scolastico e la dispersione. Elisa Zanone Ornella Millerba Rosanna Claudia Frosina, Dezzani, Rosanna Portaluri Simonetta Bolumetti 48

RISORSE STRUTTURALI.

AULE: • • • • Il Plesso di Scuola Primaria “Marconi” in Chivasso dispone di numerose aule ampie e luminose; oltre il 60% sono dotate di LIM (lavagna digitale interattiva); progressivamente saranno dotate di LIM tutte le aule dell’Istituto. Il Plesso di Scuola Primaria “Vogliotti” in Castagneto Po dispone di 5 aule dotate di LIM ; nel plesso vi è un laboratorio informatico ben attrezzato; presenza di un’ampia aula multifunzionale. Il Plesso di Scuola dell’Infanzia “Collodi” in Castagneto Po è strutturato su tre livelli: piano seminterrato: locale mensa con un giardino adiacente, nell’area esterna; piano terreno: sez. 2 con classe e anticlasse utilizzata al mattino come spogliatoio e sala giochi, sala igienica, cucina; primo piano: sez. 1 classe, sala riposo e sala igienica. Il Plesso di Scuola Secondaria di I Grado “Cosola” in Chivasso è strutturato su tre piani; tre aule sono fornite di LIM. LABORATORI: • • • • Il Plesso di Scuola Primaria “Marconi” in Chivasso dispone dei seguenti laboratori: ♦ ♦ ♦ ♦ Laboratorio di scienze Laboratorio di musica Laboratorio multimediale Biblioteca di plesso Il Plesso di Scuola Primaria “Vogliotti” in Castagneto Po dispone di un laboratorio multimediale.

PALESTRE: Il Plesso di Scuola Primaria “Marconi” in Chivasso dispone di un’ampia palestra e di una attrezzata aula di psicomotricità. Il Plesso di Scuola Primaria “Vogliotti” in Castagneto Po l’attività motoria viene svolta nel grande atrio della scuola. 49

• I Plessi della Scuola Secondaria di I Grado “Cosola” in Chivasso e in Castelrosso dispongono di un’ampia palestra.

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA I PROGETTI DELL’ISTITUTO

Di seguito sono elencati i progetti che vanno ad ampliare l’offerta formativa del nostro Istituto Comprensivo, secondo le indicazioni del RAV.

SCUOLA DELL’INFANZIA

:

CRESCERE NELLA LEGALITA’

Il progetto prevede l’attivazione di dodici laboratori di pedagogia teatrale, non rivolti alla produzione di uno spettacolo, ma dedicati a un percorso di educazione alla legalità. Attraverso il corpo e la voce, i bambini possono apprezzare e imparare il valore delle regole.

PROGETTO “ORTO IN CONDOTTA” – SCUOLA INFANZIA BAMBI a.s. 2016/2017

Destinatari del progetto: Tutti i bambini della scuola Tempi di realizzazione: progetto triennale che ha avuto inizio nell’a.s. 2014/15 e terminerà nel corrente anno scolastico Enti coinvolti: il Comune di Chivasso, i nonni ortolani, l’associazione Slow Food italia Finalità da conseguire: Il progetto si prefigge come finalità quella di creare una comunità dell’apprendimento. Studenti, insegnanti e genitori, insieme ai nonni ortolani, all’amministrazione pubblica e al comitato di Slow Food hanno l’opportunità di contribuire all’alimentazione alimentare delle nuove generazioni e contemporaneamente alla salvaguardia del territorio. La collaborazione tra questi soggetti passa attraverso l’orto, che diventa un punto d’incontro e di condivisione di saperi diversi. Obiettivi da conseguire: • Introdurre una didattica multidisciplinare in cui l’orto diventa lo strumento per le attività di educazione alimentare ed ambientale • Acquisire una metodologia induttiva nell’approccio all’educazione alimentare e ambientale, sviluppando esperienze didattiche in classe e nell’orto • Imparare a leggere la realtà come un insieme di fenomeni percepiti attraverso i sensi, accrescere la propria memoria e la propria capacità sensoriale, acquisendo semplici principi di orticoltura • • Appropriarsi di un lessico adeguato Conoscere il territorio, i suoi prodotti e alcune ricette attivando occasioni di incontro con esperti 8 artigiani e produttori. • Educazione alla varietà e alla stagionalità 50

Attività

Preparazione e realizzazione di un orto didattico Individuazione e collaborazione con le figure dei nonni ortolani Corsi di aggiornamento dei docenti coinvolti Organizzazione di mercatini ed eventi legati all’orto Attività di educazione ambientale, alimentare e del gusto in aula e nell’orto Modalità di realizzazione Esperienze dirette di semina, cura e raccolta di verdure ed ortaggi; esperienze di cucina e di manipolazione con alimenti diversi; letture e conversazioni inerenti.

PROGETTO “PIEDIBUS” – SCUOLA INFANZIA BAMBI a.s. 2016/2017

Destinatari del progetto: Tutti i bambini della scuola Tempi di realizzazione: il progetto partirà il 13 dicembre ed avrà scansione settimanale (tutti i martedì) per tutto il corso dell’anno scolastico Enti coinvolti: il Comune di Chivasso, gli accompagnatori volontari, le associazioni degli Alpini, Marinai e Bersaglieri Finalità da conseguire: Il progetto si prefigge come finalità quella di sensibilizzare i bambini e di conseguenza gli adulti a privilegiare percorsi a piedi (mobilità sostenibile) nel tragitto casa-scuola, in modo sicuro, ecologico, salutare e divertente. Obiettivi da conseguire: • Ridurre il traffico intorno alla scuola • Conoscere gli ambienti e gli spazi intorno alla scuola • • • • Promuovere socializzazione ed autostima Favorire il movimento, quale bisogno vitale del bambino Combattere l’obesità infantile Imparare semplici regole di educazione stradale

Attività

Si tratta di facilitare la mobilità sostenibile intorno alla scuola: i bambini iscritti al PIEDIBUS e i loro accompagnatori, nella giornata di martedì, si ritroveranno in Piazza Carlo Noè alle 8.15 e da lì partiranno verso la scuola alle ore 8.30. I bambini avranno una tessera di partecipazione che verrà timbrata dalle insegnanti ad ogni presenza e al completamento della quale riceveranno un premio simbolico.

BIBLIOTECHE

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Il progetto ha come finalità quella di promuovere la lettura precoce condivisa in famiglia. Il progetto si svolge in collaborazione con “Chivasso. La città dei bambini”. PROGETTO BIMBLIOTECHE SCUOLA INFANZIA “BAMBI” Destinatari del progetto: Tutti i bambini della scuola Tempi di realizzazione: a.s. 2016-2017 e seguenti Modalità: ancora da definire perché il progetto è in fase di attuazione. Enti coinvolti: "Città dei bambini" - Comune di Chivasso Dott. Aldo Ravaglia e "Nati per leggere". Obiettivi da conseguire: • Favorire la pratica della lettura ad alta voce in famiglia, offrendo la possibilità di prendere in prestito i libri della scuola donati dalla Biblioteca e dal Comune di Chivasso. • Accrescere la consapevolezza del rispetto della "cosa" d'altri, potenziando il rispetto delle regole della comunità Attività: • Potenziare la capacità di ascolto e concentrazione attraverso la lettura a scuola • Promuovere la capacità di esprimere attraverso il linguaggio e attraverso il disegno una esperienza letta e/o vissuta attraverso i libri • Saper "raccontare" un'emozione attraverso varie forme espressive (grafico-pittoriche, drammaturgiche e sonore). SCUOLE DELL’INFANZIA E PRIMARIA:

SCACCHI A SCUOLA

Il progetto avvia i bambini al gioco sulla scacchiera, perseguendo finalità socializzanti, etiche e cognitive. Infatti gli scacchi favoriscono l’interazione, il rispetto delle regole e dell’avversario, lo sviluppo di abilità logiche, di previsione e di ricerca di soluzioni nuove e personali. SCUOLA PRIMARIA:

ESPLORANDIA

Il progetto ha lo scopo di favorire le attività a carattere scientifico e di promozione della salute all’interno dell’Istituto. L’apprendimento e l’uso del metodo scientifico saranno promossi attraverso la manutenzione e il riordinoi del laboratorio del plesso Marconi.

PROGETTO “SCUOLA SICURA”

Il progetto “Scuola Sicura” ha come obiettivi la promozione della cultura della sicurezza individuale e collettiva e lo sviluppo della capacità di fronteggiare eventuali emergenze a scuola e fuori, attraverso un percorso formativo che abbraccia l’intero segmento della Scuola Primaria. 52

Alcune attività, finalizzate alla conoscenza di tutti gli ambienti scolastici, dei presìdi di sicurezza e delle corrette procedure da mettere in atto nelle prove di sfollamento degli edifici scolastici simulando emergenza incendio, terremoto, alluvione, sono svolte dai docenti. Altri percorsi formativi vengono attivati con l’ausilio di esperti esterni: • • • • classi seconde: formazione sull’educazione stradale a cura della Polizia Municipale; classi terze: formazione sul primo soccorso e autosoccorso a cura della Croce Rossa Italiana- Visita al Museo e conoscenza dei mezzi C.R.I. della sede di Chivasso; classi quarte: formazione sulle misure di prevenzione e protezione incendi, sisma, alluvione a cura dei Volontari della Protezione Civile “Associazione Santa Barbara” di Chivasso; classi quinte: formazione sulla prevenzione e protezione incendi a cura dei Vigili del Fuoco- Visita alla Caserma “Petratto” di Chivasso- Formazione sulla cultura della Legalità a cura dell’Arma dei Carabinieri- Formazione sul bullismo e cyberbullismo a cura della Polizia di Stato (Polizia Postale) La gestione della Sicurezza nei vari plessi scolastici è affidata ad un team formato dalla Dirigente Scolastica, dalla Dirigente dei Servizi Amministrativi, dal R.L.S. interno, dal RSPP e dal Medico Competente e dalla Commissione Sicurezza composta dagli Addetti SPILA, SPP, SPS debitamente formati, i quali si interfacciano con i tecnici dei Comuni proprietari degli edifici scolastici. Nel corso di ogni anno scolastico si effettuano Riunioni periodiche, due Prove di evacuazione, controlli giornalieri, mensili, bimestrali nei Plessi per identificare eventuali rischi presenti nei locali scolastici e nelle zone di pertinenza, relativamente alle uscite di sicurezza, agli impianti elettrici e antincendio, alle condizioni igienico-ambientali, alle strutture in generale. L’informazione/formazione viene estesa ad allievi, docenti, personale amministrativo, collaboratori scolastici, genitori, terzisti esterni, operatori Ciss, tecnici ed operai comunali, esperti esterni (sport, musica, teatro, scacchi…), fornitori… attraverso circolari, cartellonistica e riunioni varie.

PROGETTI E ATTIVITA’ SPORTIVE

Il nostro Istituto Comprensivo ha aderito a tutte le attività legate alla partecipazione dei “Campionati studenteschi 2016/2017”. Le attività invernali prevedono adesioni alle gare di sci alpino, di snowboard. Le altre attività, che si svolgono durante l’anno, prevedono sa la partecipazione alla corsa campestre, sia percorsi sportivi di educazione alla legalità. Inoltre l’Istituto aderisce a un corso di avviamento al basket, rivolto alle classi terze della primaria. Il progetto “ Ready, Steady Move!”, rivolto alle classi terze del plesso della primaria di via Marconi, è un progetto trimestrale di educazione motoria e pratica del “minibasket”, che attiva nel bambino la capacità di relazionarsi con lo spazio e il tempo. Il progetto “Lo sport che educa, che diverte che insegna, che con-vince” rappresenta un ponte verso l’attuazione delle buone pratiche delle linee guida della “buona scuola”. Infatti, attraverso attività propedeutiche ad alcune discipline sportive (atletica, pallavolo, pallacanestro e gioco danza), i bambini potranno promuovere il proprio sviluppo e la crescita come persona che sa gestire il corpo e il rapporto con lo spazio e il tempo, nonché relazionarsi e utilizzare piccoli attrezzi. 53

Il progetto “ back school” (la scuola della schiena), rivolto agli alunni delle classi quinte della primaria e a tutte le prime della secondaria di I grado, ha lo scopo di promuovere le posture corrette e prevenire precocemente le algie vertebrali.

L’AMBIENTE VA A SCUOLA

Il progetto di educazione ambientale, promosso dalla Città Metropolitana di Torino, vede coinvolte nelle classi anche le Guardie Ecologiche Volontarie di Chivasso.

“PROGETTO LINGUE” (CERTIFICAZIONE TRINITY)

Il nostro Istituto ha aderito alla rete di scuole che sono sede di esami per la certificazione “

Trinity

College London”, la quale si rivela un’esperienza fortemente motivante a conclusione del percorso di formazione linguistica che porta dalla primaria alla secondaria di I grado. Essere sede di esami Trinity significa abbattere i costi per gli alunni interni. La possibilità che le sedi di esame hanno di accogliere candidati esterni fa di loro dei punti di riferimento sul proprio territorio per tutti coloro che sono interessati ad una certificazione di Trinity College London.

Registrarsi come sede di esami garantisce alla scuola il prestigio e la visibilità di cui godono già oltre 3000 centri registrati in Italia.

La registrazione è gratuita e richiede che la scuola soddisfi alcuni requisiti essenziali perché gli esami possano essere organizzati nel rispetto delle Policy di Trinity College London, al fine di assicurare a tutti coloro che vi sono coinvolti - compresi i candidati, gli esaminatori, gli insegnanti ed i genitori - la migliore esperienza possibile.

Il possesso di una certificazione rappresenta un valore aggiunto inserito all’interno di un curriculum vitae. In ambito didattico la certificazione stimola la motivazione dello studente, consentendogli di comprendere il proprio livello di competenze ed abilità e stimolandolo a raggiungere obiettivi sempre più elevati.

La competenza acquisita nella lingua straniera può essere usata come credito formativo all’esame di Stato.

CLASSE 2.0.

In quest’anno scolastico si conclude il progetto triennale di educazione digitale rivolto alla classe 2^ B della primaria di via Marconi. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO:

PROGETTO PASS KET

Il corso è finalizzato ad ottenere la certificazione KET (Key English Test), rilasciata dall’Università di Cambridge, che attesta la conoscenza della lingua inglese a livello A2 del Common European Framework of Reference. Il corso è rivolto a studenti del terzo anno della Scuola Secondaria di Primo Grado che già posseggano una buona conoscenza della lingua e siano motivati ad affrontare la sfida di un esame internazionale. 54

Il corso si propone di: consolidare e potenziare le competenze linguistiche richieste a livello A2/B1; familiarizzare gli studenti ai format di esame richiesti a livello di reading and writing, speaking e listening; abituare gli studenti a gestire “l’ansia da prestazione” migliorandone la risposta emotiva; stimolare la volontà di “mettersi in gioco” misurando le proprie capacità ed acquisendo maggiore autostima. Si prevede l’utilizzo di simulazioni delle varie parti dell’esame cui seguirà una immediata correzione ed autovalutazione che permetterà agli studenti di monitorare in tempo reale i progressi ottenuti e di rinforzare le aree linguistiche più deboli. Particolare enfasi sarà data alla parte relativa al reading and writing ed allo speaking a coppie. L’esame si svolgerà a cura del Centro English Cambridge Exams di Torino in luogo da definirsi. Il corso inizia a metà ottobre 2016 e termina il martedì precedente l’esame ( 20 maggio 2017). Le lezioni si tengono il martedì dalle ore 14.30 alle ore 16.30 L’esame si terrà di sabato per l’intera giornata. La responsabile del progetto seguirà i ragazzi per tutta la durata dell’esame accompagnandoli in caso di trasferta presso altre Scuole.

PROGETTO ASSA (

A mbiente di S alute e S alute per l’ A mbiente) Il progetto, di durata triennale, è rivolto a tutti gli alunni della Scuola secondaria di I grado. Esso si attua, attraverso 5 fasi. I fase: raccolta esigenze dei docenti (percorsi, periodi, specifiche di contenuti ed attività, orari desiderati) e diffusione d’informazioni sulle risorse e sulle offerte esterne disponibili; dialogo ed ascolto delle esigenze delle famiglie. II fase: organizzazione dei percorsi scelti in collaborazione con esperti esterni ed eventualmente docenti interni. III fase: comunicazione del calendario delle attività. IV fase: monitoraggio dei percorsi e flessibilità di adattamenti per esigenze emerse in itinere. V fase: raccolta delle valutazioni e della ricaduta anche attraverso schede di customer saticsfaction. Gli scopi: • Organizzare molteplici attività e percorsi di supporto alla didattica dei docenti della scuola secondaria di primo grado volti all’Educazione alla Salute e all’adozione di corretti stili di vita e all’Educazione alla Salvaguardia ed alla Tutela dell’Ambiente per lo sviluppo di una Educazione alla Cittadinanza dell’alunno. • Raccogliere le esigenze dei docenti e delle famiglie degli alunni, diffondere informazioni sulle proposte di risorse esterne ed eventualmente interne, intermediadiare con le offerte di enti pubblici e privati, associazioni, ordini di professionisti, esperti e preparare con essi unità didattiche o interventi da svolgere in classe o sul territorio, organizzare, se emerge l’esigenza, seminari d’incontro e dialogo insegnati-genitori; calendarizzare ciascun percorso seguendo le esigenze di chi aderisce, monitorarlo sia in itinere e sia a termine e rilevare la sua ricaduta formativa. Esso è articolato in diversi percorsi.

.“So-stare con me e con gli altri”. Il percorso è rivolto all’educazione affettiva e sessuale sviluppato nelle classi terze in collaborazione con il Servizio Sanitario Nazionale nonostante non

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sia presente nel loro catalogo anche quest’anno (medici, psicologi, ostetriche ed infermiere del Consultorio Familiare territoriale); uno o due incontri in classe con gli alunni ed uno separato con

i docenti. .“Orizzonti di prevenzione”. Il percorso è mirato all’approfondimento anatomico e fisiologico dell’uomo, all'apprendimento delle informazioni per la prevenzione di patologie connesse e dovute ad un’errata igiene personale o di origine alimentare e psicologica o di vita sedentaria, alla promozione di corretti stili di vita ed al saper riconoscere e ad evitare le dipendenze. Esso prevede diverse articolazioni ed attività proposte di una lezione a seconda dell'età degli alunni e dell'interazione con i contenuti svolti durante l'anno nelle discipline: per le classi prime ed esteso alle classi seconde interessate si realizza un’approfondimento alla profilassi dell'igiene orale con diversi medici dentisti; per le classi seconde in collaborazione con l’associazione della sezione di Chivasso per la lotta e la cura del diabete FAND e con i medici del servizio di diabetologia e patologia alimentare dell’Ospedale Civico; per le classi terze in collaborazione con l’ASL e con il farmacista Cagia Cosimo, coordinatore di progetto regionale dell'Ordine dei Farmacisti per la prevenzione delle dipendenze .“Camminare insieme sul nostro territorio”. Percorso misto, in classe e sul campo, finalizzato alla conoscenza e all'educazione alla salvaguardia ed alla tutela del nostro territorio in collaborazione con le Guardie Ecologiche Volontarie della Provincia di Torino. L’unità di approfondimento della conoscenza della fauna e della flora dei parchi del territorio di Chivasso e delle normative che regolano la loro tutela è quella più scelta. . “Pro-muovi Saperi & Sapori” e “Spuntini ed altri spunti” Nell’ambito del progetto nazionale per la Salute “Paesaggi di Prevenzione” si proporrà l’adesione al progetto promosso dalla Direzione Integrata della Prevenzione dell’ASLTO4 nel catalogo rivolto alle scuole quest’anno, per la promozione dell’agio e di corretti stili di vita e che prevede lo sviluppo di una programmazione interdisciplinare, con la collaborazione dei docenti, utilizzando i materiali predisposti dall’Ente con gli alunni della classe. .“RADAR”. Il percorso si sviluppa nelle classi terze e seconde, volto alla prevenzione delle dipendenze. Esso, al fine di promuovere la salute ed attività educative al corretto stile di vita, si svolge attraverso tre incontri, di due ore ciascuno, nelle classi terze e quattro incontri nelle classi seconde con il personale formato del sert del nostro territorio e con la Cooperativa Valdocco. .”incontro con Emergency”. Percorso dedicato alle classi terze ed eventualmente alle seconde d’incontro con i volontari dell’associazione Emergency ed approfondimento su alcuni aspetti sociali in relazione alle guerre, alla povertà, al diritto alle cure. Si accetta una donazione volontaria e facoltativa da devolvere all’associazione. “A-Z Acqua nello Zaino” promozione del benessere degli alunni (in associazione allo sport in acqua presso la piscina comunale del territorio, gestita dall’associazione Libertas, e che comprende anche un’attività formativa di ex-alunni, con brevetto di bagnini, per gli alunni, da svolgere in classe, con una sezione dedicata alle norme di sicurezza in acqua ed alle manovre di salvataggio). Percorso che necessita di un contributo economico da parte delle famiglie degli alunni. .”Orientamento Emotivo”. Percorso di “comunicazione ecologica” in collaborazione con operatori esterni dell’associazione Gong articolato in due incontri con i docenti e quattro con gli alunni in classe, per coltivare le risorse personali, sviluppare una maggior consapevolezza emotiva, elaborare e migliorare la capacità di relazione degli alunni, operare la prevenzione del bullismo. Eventuale attivazione aggiuntiva d’incontro docenti, famiglie, psicologi per seminari di dialogo e promozione del benessere.

PROGETTO LATINO

Il corso è aperto a tutti gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di I grado, ma è specificamente pensato e strutturato per gli alunni che intendono frequentare il Liceo come scuola 56

superiore. Le lezioni si svolgeranno nel II Quadrimestre, il venerdì pomeriggio dalle 14.30 alle 16.30. Il corso affronterà le seguenti tematiche basilari di lingua e civiltà latina: A) Il latino come matrice della lingua italiana; B) La presenza del greco nella nostra lingua e nella nostra cultura; C) L’ABC del latino (declinazioni e sistema verbale); D) Civiltà greca e latina: il patrimonio mitologico, il teatro, le Olimpiadi, il calendario e aspetti di vita quotidiana (i giochi, il matrimonio, l’alimentazione e le terme). E) Cenni di civiltà greca. Le finalità sono: permettere agli alunni di acquisire una discreta dimestichezza con il sistema logico-sintattico delle declinazioni latine; avviare alla tecnica di traduzione dal latino; acquisire una prima forma di consapevolezza delle radici classiche della nostra cultura. PER TUTTO L’ISTITUTO COMPRENSIVO

“SETA”

Il progetto di educazione ambientale, promosso dal Seta S.p.A., prevede due incontri di due ore in ogni classe, che avranno come tema il concetto di rifiuto, le modalità di raccolta differenziata e la riduzione dei rifiuti.

PROGETTO COOP PER LA SCUOLA

Anche quest’anno il nostro Istituto ha aderito al progetto per l’acquisto di lavagne interattive multimediali (LIM).

ATTIVITA’ FINANZIATE DAL COMUNE DI CHIVASSO Tutte le classi della primaria e della secondaria di I grado partecipano al progetto gratuito Coni, con quattro lezioni di scherma. Tutte le classi della primaria partecipano per il quarto anno consecutivo al progetto nazionale MIUR/CONI “sport di classe”.

CLASSI PRIME: (Marconi e Castelrosso) pedagogia teatrale, in collaborazione con il

Faber

Teater; CLASSI SECONDE:Officina Culturale. CLASSI TERZE: progetto di educazione musicale “DO RE MI CANTO”, in collaborazione con il Liceo “Sinigaglia”. CLASSE TERZA D: Officina Culturale. 57

CLASSI QUARTE: DO RE MI CANTO”, in collaborazione con il Liceo “Sinigaglia”. CLASSI QUINTE: DO RE MI CANTO”, in collaborazione con il Liceo “Sinigaglia”. CLASSE QUINTA D: Officina Culturale.

ATTIVITA’ FINANZIATE DAL COMUNE DI CASTAGNETO PO INFANZIA:

Psicomotricità; Legalità.

PRIMARIA

Gioco motricità; Propedeutica Sport; Rifiuti; Scacchi e legalità; Scacchi; Giornata della memoria; Puliamo il mondo; Orto scolastico; Giornata Albero; Informatica; Luoghi delle Parole; Lettura-Biblioteca-Nati per leggere; Teatro Natale (1 spettacolo con una replica); Letture animate. 58

IL CORO DELL’ISTITUTO

Con orgoglio, l’Istituto Comprensivo “Cosola”, a partire dall’a.s. 2016/2017 può fregiarsi dell’istituzione di un suo coro, a cui partecipano tutte le classi quarte e quinte della primaria e tutte le classi della scuola secondaria di I grado. Il giorno 26 novembre 2016, al “Palalancia”, si sono esibiti i ragazzi del coro, diretto dal Maestro Dario Lavesero, con la partecipazione straordinaria dei ragazzi del “Monster Piano- Il pianoforte gigante”. La serata aveva uno scopo di solidarietà nei confronti delle popolazioni colpite dal recente terremoto e ha riscosso notevole successo e partecipazione. Per le feste natalizie, il coro si è esibito il giorno 22 dicembre, alle ore 20.30, presso il Duomo di Chivasso, riconfermando il successo della manifestazione precedente. 59

PROGETTI PON E FASCE DEBOLI PROGETTO “KASKODASKUOLA”

Il progetto afferisce all'area della prevenzione del disagio e dell'abbandono scolastico. Viene proposto dal Servizio di Educativa Territoriale Patatrak – Ciss Chivasso e nasce per consolidare i legami tra Scuola, Servizio Sociale e Servizio Educativo. L'I.C. Cosola condivide la mission e la vision del progetto proposto e ritiene la segnalazione precoce di situazioni di disagio, o a rischio, una condizione essenziale per poter lavorare con una prospettiva di cambiamento. Il progetto si propone di accompagnare gli insegnanti in un percorso di valutazione e di gestione, in classe, delle situazioni ritenute a rischio che possono emergere tra gli allievi della propria classe.

Attività

Le attività proposte nell’ambito del progetto sono molteplici: o creazione di uno sportello d’ascolto per insegnanti mirato a condividere prassi e procedure o tipiche dell’integrazione tra Scuola e Servizi; interventi di tipo laboratoriale concordati e gestiti con gli insegnanti nelle classi interessate per il tempo ritenuto necessario e con scopi osservativi o educativi ; o attività di consulenza per gli insegnanti per la segnalazione di situazioni a rischio; o attività rivolte alle classi in cui siano presenti ragazzi in carico al Servizio Sociale o Educativo. o o

Tempi

Il progetto prevede un impegno di 2 ore a cadenza bisettimanale durante le quali i docenti possono usufruire della consulenza dell'educatore.

Verifica

Verranno proposti momenti di monitoriaggio e verifica intermedia e finale attivati dalla F.S referente del progetto. La Dirigente dell’Istituto Comprensivo supervisionerà l'andamento e la ricaduta dell'intero percorso.

Ricaduta sulle attività scolastiche

Le strategie proposte avranno una ricaduta sulla programmazione educativa il cui percorso si potrà evincere dalle programmazioni educative della classe. Progetto: “Tutti insieme il mondo ha più colore” Questo progetto ha ottenuto il finanziamento partecipando al bando MIUR relativo all'asse INCLUSIONE E INTERCULTURA. Il bando, destinato ad aree a forte processo immigratorio, richiedeva l'attivazione di interventi di prevenzione dell'abbandono scolastico. 60

La nostra scuola ha attivato 3 differenti azioni di supporto: 1. laboratori di potenziamento, sia nell'ambito linguistico sia in quello logico-matematico, che si sono svolti destinando un monte ore ai bambini in difficoltà di apprendimento che hanno avuto la possibilità di lavorare in piccolo gruppo sul potenziamento delle competenze risultate deficitarie. 2. Intervento, di 10 ore, da parte di un mediatore culturale, nelle classi in cui sono presenti alti tassi di bambini provenienti dall'estero. 3. Intervento, di 10 ore, da parte di uno psicologo, nelle classi in cui si sono manifestate situazioni di tipo relazionale e comportamentale Parte delle azioni di potenziamento sono state condotte in orario scolastico, per gli alunni, ed etrascolastico per i docenti selezionati nel'interclasse di appartenenza in base al possesso di specifiche competenze. Un'ulteriore monte ore è stato dedicato al potenziamento tramite le ore di compresenza delle insegnanti. Il personale esterno, con specifiche competenze professionali, è stato individuato tramite bando pubblico.

Progetto rivolto alla rilevazione delle difficoltà scolastiche possibili segnali di DSA

I docenti del nostro Istituto Comprensivo, da sempre attento alle problematiche dei propri allievi, hanno preso parte ad un ulteriore percorso di formazione, con gli altri I.C. del Territorio. Esso ha consentito un'ulteriore formazione, avviata ad inizio anno scolastico, ed ha collocato la nostra scuola all'interno di un Progetto di individuazione precoce dei presunti segnali di disturbo specifico dell'apprendimento (DSA) tramite la somministrazione di prove standardizzate, avvenuta previo consenso informato da parte delle famiglie. Le finalità del percorso sono state: - consentire di mettere in atto la giusta progettualità per ciascun bambino in base alle sue reali necessità - garantire il successo formativo ed il benessere a scuola - ridurre il rischio di abbandono scolastico -indirizzare e sostenere le famiglie in percorsi di supporto o di diagnosi di DSA Il Progetto è sostenuto dal Comune di Chivasso e condotto a cura dell’A.I.D (Associazione Italiana Dislessia), sede provinciale di Torino, con la collaborazione della Biblioteca Civica di Chivasso. 61

PROGETTO GENITORI Progetto “COUNSELLING”

Il nostro Istituto ha attivato nell’A.S. 2016/2017 uno sportello di ascolto, gratuito, rivolto ai genitori degli allievi dell’Istituto Comprensivo “Demetrio Cosola”. Il Counselling è una relazione di aiuto, svolta nella riservatezza di uno spazio adeguato e protetta dal segreto professionale, che si rivolge a tutti coloro che devono affrontare una difficoltà emergente in un momento critico dell’esistenza. Il Counsellor non è uno psicologo e non si occupa di patologie psichiche di competenza dello psicoterapeuta, considera il cliente come una persona sana che si trova ad affrontare una situazione problematica. È una figura professionale, esperta della comunicazione e di dinamiche relazionali, che attraverso specifiche abilità di ascolto attivo aiuta la persona in difficoltà, la stimola a considerare i vari aspetti del problema, a trovare le risorse e gli strumenti adeguati per poter fronteggiare il problema stesso. Gli incontri, di lunedì pomeriggio, al massimo due per ogni data proposta, saranno su prenotazione presso la Segreteria dell’Istituto Comprensivo, e avranno la durata di circa 45 minuti: • • dalle ore 17,00 alle 17,45 dalle ore 18,00 alle 18,45 Le date disponibili sono: − − − − Lunedì 6 - 20 febbraio 2017 Lunedì 6 – 13 – 21 - 27 marzo 2017 Lunedì 3 – 10 – aprile 2017 Lunedì 8 – 15 – 22 – 29 maggio Inoltre, per i Genitori che lo desiderino e ne sentono il bisogno, la scuola offre anche un’esperienza coinvolgente, quella dei gruppi di incontro e di narrazione, ispirandosi alla pedagogia che vuole valorizzare il loro sapere esperienziale. Il momento narrativo rappresenta uno spazio dedicato allo scambio di esperienze e di testimonianze fra genitori, che sono i primi conoscitori dei loro figli; il raccontarsi e l’ascoltarsi diventa una 62

grande risorsa: è un momento di crescita collettiva, in cui si ha la possibilità di discutere delle proprie esperienze in modo sereno, continuativo, di fronte a persone che ascoltano con interesse e rispetto, senza esprimere giudizi. Le date proposte per iniziare questa avventura, dalle 17 alle 18.30 circa, presso la Scuola Primaria Marconi, sono: lunedì 16 gennaio 2017 lunedì 23 gennaio 2017, Anche per i gruppi di incontro, che saranno attivati con un minimo di cinque persone, è prevista la prenotazione presso la Segreteria dell’I.C. “Cosola”.

ACCORDI DI RETE

Il nostro Istituto Comprensivo ha aderito a 8 accordi di rete per ampliare e potenziare l’offerta formativa. • Con l’Università degli Studi di Torino, in particolare con il corso di laurea in Scienze della Formazione, per l’accoglienza di tirocinanti di lingue, che possono costituire un supporto per la didattica agli alunni in fase di alfabetizzazione. • Con l’Istituto di Istruzione Superiore “Europa Unita”, per le attività di alternanza scuola lavoro. • Con il CRESM, per l’attivazione di corsi di formazione in “Gestione dei conflitti in classe”, “Mediazione dell’apprendimento”, “Uso responsabile dei social network e prevenzione al cyberbullismo”. • Con il Comune di Chivasso, per i progetti vertenti sulla legalità. • Con l’Istituto di Istruzione Superiore “Martinetti” di Caluso, per la formazione sull’orientamento. • Con l’Istituto Comprensivo “Salvemini” per l’adesione ai PON “Curricoli digitali”. 63

• Con la Città Metropolitana di Torino, nell’ambito delle azioni di orientamento, di continuità e di sostegno alle scelte di percorsi formativi per adolescenti e giovani. • Con l’Istituto Comprensivo “Settimo III”, per l’attuazione e la diffusione e l’attuazione di buone prassi in materia di inclusione di alunni HC. LA VALUTAZIONE La valutazione degli alunni si colloca in rapporto funzionale e dinamico con i loro percorsi formativi individuali; essa assume carattere promozionale, formativo, orientativo nel concorrere ad adeguare e migliorare il loro percorso educativo e didattico.

La valutazione è parte integrante del percorso, non solo come controllo dello sviluppo delle competenze, ma anche come verifica dell’intervento didattico; essa diviene base di riflessione per operare con flessibilità sul progetto educativo ed assicurare, attraverso di essa, l’indispensabile processo di miglioramento.

La C.M. n. 3 del 13 febbraio 2015 codifica, nelle pratiche valutative della scuola italiana, la sperimentazione che si protraeva dalla C.M. 28 dal 2007, primo anno in cui è stata introdotta obbligatoriamente la certificazione delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado, estesa poi, negli anni successivi, anche alla scuola primaria, con l’emanazione della Legge 169/08 e del DPR 122/09.

La nostra istituzione elabora curricoli verticali in base al DM 254/12, condivide Linee Guida ed ha individuato un Glossario comune utilizzato negli strumenti operativi interni: declinazioni, griglie, rubriche, schede. Inoltre essa opera la certificazione delle competenze chiave europee per l’apprendimento permanente ( RPE 2006/962/CE) e nazionali (DM 139/07 e DM 9/10) individuate nei Traguardi in uscita e declinate nella pratica quotidiana e nella dimensione del Profilo dello Studente.

Dunque la valutazione monitora il processo e quindi nell’anno di nuova costituzione del nostro Istituto si prevede: • la raccolta dei dati di valutazione iniziale per individuare il livello di partenza degli alunni: attraverso i risultati ottenuti nel primo periodo anche con l’utilizzo di prove d’ingresso; • la raccolta dei dati di valutazione in itinere, realizzata attraverso diverse tipologie di verifiche. Si propone di raccogliere informazioni analitiche sul processo di apprendimento. Favorisce l’autovalutazione da parte degli studenti e fornisce ai docenti indicazioni per apportare correttivi alla propria didattica e per predisporre eventuali interventi migliorativi; • la valutazione quadrimestrale in itinere (I quadrimestre) e finale (II quadrimestre). Permette la formulazione di un giudizio sulle competenze acquisite dallo studente in un determinato periodo di tempo e al termine dell’anno scolastico. Agli studenti e alle famiglie viene assicurato il rispetto di una trasparente informazione sui criteri e sui risultati delle valutazioni effettuate nei diversi momenti del percorso scolastico, e la promozione 64

della partecipazione e della corresponsabilità educativa, nella distinzione di ruoli e funzioni. L’Istituto adotta criteri omogenei e predeterminati di valutazione; resta inteso che tali criteri devono essere adattati ai bisogni educativi specifici di ogni alunno per rispondere alle individuali caratteristiche, capacità e potenzialità. Si tiene conto dei diversi percorsi personali e si valutano i progressi evidenziati rispetto alla situazione iniziale di ciascun alunno.

Ad esse si aggiungono i monitoraggi delle attività e dei progetti del PTOF con schede predisposte di presentazione e di valutazione finali. Si propone di raccogliere informazioni analitiche sul processo di apprendimento, elaborare i dati e trarne indicazioni utili ai docenti per attivare correttivi didattici migliorativi e consentire attenzione per individuare negli studenti un primo momento di ricaduta.

L’autovalutazione viene raffrontata con la valutazione esterna restituita dall’InValSi.

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

Competenze trasversali civiche, sociali e di cittadinanza utili all’individuazione della valutazione del comportamento. Le competenze trasversali sono state suddivise ed individuate le azioni del docente atte alla loro promozione: -esistenziali: migliorare l’autoconsapevolezza sul senso di sé, del proprio corpo, del proprio esistere e dei propri comportamenti; promuovere azioni di sviluppo del senso di adeguatezza, di equilibrata autostima, di capacità di successo; favorire il sostegno tra pari; porre attenzione al potenziamento della motivazione del desiderio di migliorare; instaurare un clima di benessere -progettuali: incoraggiare la metaconoscenza delle proprie capacità per la costruzione di un progetto di vita; sviluppare il senso critico, il desiderio di miglioramento e la capacità di valutare ed orientarsi; costruire e sperimentare la gratificazione del successo; pianificare il miglioramento del benessere -relazionali: incoraggiare e sostenere il senso di adeguatezza delle relazioni con sé e con gli altri e dell’influenza reciproca tra noi e gli altri; favorire occasioni di esperienze di atteggiamenti positivi di accoglienza e rispetto di sé e degli altri; promuovere il benessere I criteri che concorrono alla valutazione del comportamento sono il rispetto delle regole, la socializzazione con gli altri e, in ambito scolastico, l’interesse, l’impegno ed il metodo di studio, essi si declinano: •

Rispetto delle regole

del Regolamento d’Istituto del Patto Educativo delle norme di sicurezza dell’ambiente e degli arredi scolastici del materiale scolastico proprio ed altrui frequenza scolastica puntualità 65

Socializzazione

rispetto delle norme di relazione civile stabilite in classe per l’autoconsapevolezza ed il rispetto di sè e dell’altro autostima equilibrata collaborazione con i compagni collaborazione con i docenti gestione delle potenzialità del gruppo comprensione dell’importanza delle diversità individuali •

Interesse

comprensione dell’importanza del lavoro di gruppo per l’argomento proposto partecipazione al dialogo educativo apporto personale al dialogo educativo •

Impegno

nell’eseguire il lavoro in classe individuale nell’eseguire il lavoro in classe individuale nell’eseguire il lavoro a casa nel migliorare le proprie competenze •

Metodo di lavoro

tempo di concentrazione adeguato capacità d’ascolto organizzazione del materiale scolastico comprensione dell’importanza della suddivisione dei compiti autonomia

RISULTATI DELLE PROVE INVALSI

Il punteggio di italiano e matematica della scuola alle prove INVALSI e' in linea con quello di scuole con background socioeconomico e culturale simile. La varianza tra classi in italiano e in matematica e' uguale o di poco superiore a quella media, i punteggi delle classi non si discostano molto dalla media della scuola, anche se ci sono casi di singole classi in italiano e matematica che si discostano in negativo. La quota di studenti collocata nei livelli 1 e 2 in italiano e in matematica e' in linea con la media nazionale.

Prove INVALSI di italiano classe seconda:

I risultati degli studenti della scuola si collocano al 9% aldi sopra della media nazionale ed al 4% rispetto a scuole con contesto socio-economico e culturale simile. In merito alla distribuzione degli alunni della scuola nei livelli di prestazione è possibile rilevare una presenza percentuale inferiore di alunni in fascia critica ed una superiore di alunni che si collocano in fascia media e di eccellenza. 66

Prove INVALSI di matematica classe seconda: Gli studenti della scuola si collocano al 3% al di sotto della media nazionale; il medesimo dato che scende al 9% se confrontato con scuole con contesto socio-economico e culturale simile configurandosi come elemento di criticità. Prove INVALSI-italiano e matematica classi quinte: Gli alunni della scuola si sono collocati al 5% al di sopra della media nazionale in entrambe le prove. Il medesimo dato, confrontato con quello di scuole con contesto socio-economico e culturale simile, mantiene un valore superiore del 4% circa. Gli alunni delle classi quinte della scuola si collocano principalmente all'interno dei livelli medio alti di performance.

Analisi punti di debolezza:

Dalla comparazione dei dati emergono fragilità nelle competenze logico-matematiche delle classi seconde, ad esclusione di una. Per quanto riguarda le competenze in lingua italiana emerge una sola classe con competenze da implementare poiché collocatasi ad un livello medio-basso.

Obiettivi e azioni di miglioramento

• Potenziamento degli apprendimenti degli studenti • Formazione tra pari in modalità laboratoriale per i docenti • Produzione di materiale didattico

Corrispondenza obiettivi-azioni specifiche Obiettivi

Recupero/ potenziamento degli apprendimenti. Disseminazione/formazione pari e diffusione dei materiali. tra

Azioni

1.

Moduli pomeridiani (anche ripetuti per sottogruppi e 2.

a rotazione) Preparazione materiali didattici da utilizzare anche 1.

durante l’attività curricolare Disseminazione interna (tra colleghi del proprio istituto, compresi classi iniziali e terminali di livelli differenti di scuola). 2.

Disseminazione esterna (azioni con altre scuole del network e sul territorio) 3.

Condivisione di supporti informatici e siti.

PIANO DI MIGLIORAMENTO

Il presente Piano di Miglioramento si colloca su una linea di stretta correlazione e coerenza con le attività, i progetti e gli obiettivi inseriti nel PTOF, essendone parte integrante e fondamentale: il PDM rappresenta la politica strategica dell’Istituzione per intraprendere un’azione di Qualità, alla luce di quanto emerso dal RAV. 67

AREA PROCESSO DI PRIORITA' TRAGUARDI Competenze chiave Implementare e di cittadinanza la progettazione e la Misura del trend di miglioramento di didattica per competenze chiave utilizzo di prove autentiche e rubriche di valutazione nel triennio per la valutazione competenze chiave di OBIETTIVI DI PROCESSO

1.

Elaborazione

2.

curricolo per competenze di un per competenze di istituto prove Elaborazione di autentiche e rubriche di valutazione valutare

3.

Creazione dipartimenti disciplinari attivi di

4.

Creazione di un glossario condiviso di concetti chiave sulla valutazione e sulla didattica. Risultati nelle prove Uniformare i livelli Riduzione standardizzate nazionali di apprendimento tra le varie nell'ambito matematico logico variabilità 10% tra della le classi classi a meno del

1.

Introduzione di una didattica centrata sull'apprendimento sull'impiego metodologie attive e di

2.

Peer docenti tutoring fra AREA PROCESSO DI PRIORITA' TRAGUARDI OBIETTIVI DI PROCESSO Risultati a distanza ( Continuità) Raccogliere in Realizzazione maniera sistematica progetto educativo Creazione griglia di raccordo e di registrazione dei risultati e le informazioni sugli unico: dalla primaria comportamenti scolastici degli studenti nei alla Scuola alunni nei due ordini di scuola successivi anni di Secondaria di primo studio grado Realizzazione curricolo verticale Revisione integrazione e Definizione del curricolo del verticale relativo agli obiettivi 68

curricolo verticale Competenze chiave Costruzione e di cittadinanza del senso di legalità e sviluppo di un'etica Sviluppo di modalità consapevoli esercizio di della della responsabilità convivenza civile trasversali e alle competenze essenziali

1.

Patto corresponsabilità di

2.

Certificazione delle competenze personali alla fine della scuola primaria

IL CURRICOLO VERTICALE

La costruzione di un “curricolo verticale” nasce, in primo luogo, dalla necessità di coordinare tutte le azioni educative all’interno di un Istituto Comprensivo di recente formazione, per dare così continuità ai processi di insegnamento / apprendimento rivolti ai nostri alunni, a partire dall’infanzia, passando dalla primaria, per culminare il percorso nella scuola secondaria di I grado. In secondo luogo, le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, emanate con Regolamento il 16 novembre 2012, richiamano l’impellenza di rivedere le consuete modalità di programmazione in funzione di un curricolo verticale finalizzato al raggiungimento di competenze. Le Indicazioni ribadiscono la necessità di una continuità longitudinale che si fonda su un’idea di conoscenza che l’alunno costruisce, che rinnova e che arricchisce lungo un percorso ricorsivo, ciclico e perciò dinamico.

È stato necessario per i docenti condividere innanzitutto linguaggio e terminologia, affinché ogni termine usato assumesse significato univoco e non equivoco: si sono individuate le competenze specifiche di ciascuna disciplina che sono poi state inquadrate all’interno delle quattro tipologie di competenze trasversali cioè raggiungibili solamente attraverso i molteplici percorsi disciplinari e con la convergenza di tutti gli interventi didattici, come è evidenziato dalla struttura stessa del curricolo : Conoscitive: saper costruire conoscenze attraverso esperienze relative ai nuclei fondanti delle discipline del curricolo.

69

Linguistico-comunicative: saper utilizzare una pluralità di lingue, linguaggi e forme di comunicazione per comprendere, interpretare, narrare, descrivere e rappresentare fenomeni e processi, rielaborare dati, esporre ed argomentare idee.

Metodologico- Operative: saper analizzare dati, valutare situazioni e prodotti, formulare ipotesi e previsioni, sperimentare scelte, soluzioni e procedimenti, eseguire operazioni ed elaborare prodotti.

Relazionali: saper relazionare con se stessi e con gli altri, agire con autonomia e consapevolezza, riflettere e valutare il proprio operato, rispettare gli ambienti, le cose, le persone, confrontarsi, collaborare, cooperare all’interno di un gruppo Il curricolo che proponiamo è caratterizzato, ancora, da essenzialità e trasversalità. Possiamo cogliere l’essenzialità nei saperi essenziali / nuclei fondanti di ciascuna disciplina che costituiscono l’essenza del sapere e che permetteranno a ciascuno dei nostri alunni di affrontare percorsi e saperi nuovi. Un sapere essenziale permette di valorizzare la poliedricità e la diversità di ciascun alunno in quanto ciascuno, con i propri tempi e le proprie inclinazioni, potrà costruire conoscenza.

La struttura del curricolo dell’Istituto Comprensivo “Cosola” è costituita da schede relative a ciascuno dei quattro assi: -

Dei linguaggi

-

Matematico

-

Scientifico-tecnologico

-

Geo-storico-sociale

METODOLOGIA

Le metodologie del curricolo riguardano il modo in cui gli insegnanti cercano di aiutare gli alunni a raggiungere gli obiettivi prefissati (sviluppare le proprie competenze) lavorando sui contenuti individuati.

Esse derivano da un’idea dell’apprendimento come costruzione attiva e creativa delle proprie competenze. Si cerca di creare un ambiente di apprendimento capace di promuovere un crescente livello di autonomia organizzativa e operativa da parte dell’allievo. Le attività proposte mirano a 70

costruire un rapporto fra elementi noti ed elementi nuovi, in modo che il nuovo possa essere assimilato al noto e il noto possa accomodarsi al nuovo, con conseguente arricchimento di schemi mentali e competenze.

Ogni tipo di attività viene scelta per la sua coerenza sia con l’idea di apprendimento che con le competenze da sviluppare. L’alternanza della lezione frontale con attività diversamente strutturate e con lo studio individuale è in funzione degli obiettivi da raggiungere e delle discipline da affrontare. La motivazione e il rinforzo positivo caratterizzano l’intervento del docente verso gli alunni, dei quali valorizza le specificità e le differenze.

Si propongono attività basate sull’esperienza concreta come osservazione sul campo, esperimenti che coinvolgono i cinque sensi, laboratori, attività di lettura, visione di film, ecc.; sull’osservazione riflessiva (volta a mettere in evidenza i nuovi elementi emersi), come riflettere su quanto osservato durante l’esperienza concreta, raccogliere, identificare, cominciare a mettere in relazione elementi noti e nuovi; sulla concettualizzazione astratta (volta a porre le basi per l’assimilazione del nuovo al noto), come organizzare, mappare, argomentare.

Si ritengono essenziali sia le attività individuali, sia il lavoro di gruppo, anche seguendo specifici metodi quale il cooperative learning e il tutoring. L’approccio disciplinare e interdisciplinare è favorito da strategie diverse che via via andranno definendosi e perfezionandosi lungo il percorso: dall’attività ludica e dal gioco simbolico e di imitazione, nella scuola dell’infanzia, alla drammatizzazione, alla ricerca, alla didattica laboratoriale, alla riflessione meta - cognitiva nelle ultime classi della primaria, per poi proseguire nella secondaria di I grado.

Non sono indifferenti gli spazi e le attrezzature: dalla strutturazione dello spazio- aula per l’infanzia ai laboratori e alle tecnologie multimediali per la scuola primaria e secondaria di I grado.

Il territorio di Chivasso offre molteplici occasioni di esperienza, ricerca, studio: i significativi monumenti storico-artistici quali il Duomo, la Torre ottagonale, i reperti archeologici di Industria; le testimonianze del lavoro dell’uomo nel tempo come il Canale Cavour e Palazzo Einaudi; gli spazi naturali valorizzati e conservati. L’adesione a Progetti offerti dall’ente locale e da agenzie esterne costituisce occasione di approfondimento ed arricchimento importante del curricolo.

CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE CONDIVISI

Nella scuola primaria e secondaria di I grado, la valutazione periodica e annuale degli apprendimenti degli alunni è espressa in decimi e illustrata sul documento di valutazione con giudizio analitico sulla globale maturazione raggiunta dall'alunno. 71

Nella scuola primaria, ogni bimestre si svolgono attività comuni di verifica (questionari, testi, schede, esercizi appropriati) uguali per classi parallele, finalizzate a stabilire il raggiungimento degli obiettivi programmati e la qualità degli apprendimenti conseguiti da ciascun bambino; in tal modo sarà possibile individuare eventuali difficoltà e predisporre idonei interventi di consolidamento e recupero. Inoltre dall’anno scolastico 2008-2009 vengono somministrate a tutti gli studenti delle classi seconde e quinte le PROVE INVALSI, fornite dal Servizio Nazionale di Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e Formazione. L’INVALSI prevede quindi delle verifiche sistematiche sulle competenze degli studenti.

PIANO PER L’ INCLUSIONE

PRINCIPI FONDAMENTALI E SCELTE EDUCATIVE

L’Istituto Comprensivo COSOLA, nella piena assimilazione degli art.3 e 34 della Costituzione Italiana, riconosce come principale compito lo sviluppo della persona umana nella sua integrità assicurando a tutti pari dignità sociale…”senza alcuna distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione. Favorendo le diverse educazioni alla pace e solidarietà, alla cittadinanza, italiana ed europea, alla convivenza civile, alla salute, all’ambiente, all’alimentazione, alla sicurezza, alla affettività”. Pertanto, si impegna a realizzare proposte educative e didattiche affinché ogni alunno sia protagonista e sviluppi un rapporto positivo con se stesso, con gli altri e con l’ambiente circostante. Di conseguenza privilegia lo sviluppo della persona nella sua soggettività che interagisce con la pluralità del gruppo classe e, in senso più largo, nella comunità. La scuola quindi è un ambiente di apprendimento strutturato in modo da facilitare: • La costruzione di un progetto di vita attraverso la conquista dell’autonomia personale, fisica e psicologica; • • Il riconoscimento e il potenziamento delle proprie capacità; Lo sviluppo del pensiero critico. La nostra scuola nell’attuale società multiculturale, favorisce il principio dell’inclusione riconoscendo la diversità un arricchimento per tutti, come già espresso nella CM del 22/7/1990 n.205 e ribadito dalla Direttiva ministeriale 27 dicembre 2012 e nella CM 6 marzo 2013 n.8. La collaborazione tra scuola e famiglia favorisce il riconoscimento dei bisogni del bambino, nel profondo rispetto della diversità dei ruoli, con l’intento comune di aiutare lo sviluppo armonico della personalità, in un rapporto di fiducia e reciproca collaborazione, fondato anche su un trasparente e garantito scambio di informazioni. La progettazione delle attività didattiche ed educative è realizzata secondo le “Indicazioni Nazionali per il curricolo del primo ciclo di istruzione” del 2012. La scuola percorre ogni via di interazione e raccordo con altre Istituzioni e organismi culturali, anche attraverso la costituzione di reti, per favorire l’utilizzo delle opportunità formative di aggregazione e di informazione offerte dal territorio. 72

PIANO PER L’INCLUSIONE (INCLUSIVITÀ)

“ Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi, lui passerà l’intera vita a credersi stupido”. (A.Einstein) “Nessun bambino è perduto se ha un insegnante che crede in lui” (B. Bueb)

CHI sono i bambini con BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI ?

UN ALUNNO CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI è un alunno con apprendimento, sviluppo e comportamento in uno o più dei vari ambiti e competenze, rallentato o problematico, e questa problematicità è riconosciuta per i danni che causa al soggetto stesso, non soltanto tramite il confronto con la normalità. Questi rallentamenti o problematicità possono essere globali e pervasivi (es. Autismo), specifici (es. Dislessia), settoriali (es. Disturbi da deficit dell’attenzione ed iperattività) e, naturalmente, più o meno gravi, permanenti o transitori. I fattori causali possono essere a livello organico, psicologico, familiare, sociale, culturale, ecc.” (Ianes- Erickson-2005) E ancora: BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI = situazioni varie, di diverse origini, anche transitorie. Ognuno di questi bambini ha diritto ad una “NORMALITÀ PIÙ SPECIALE” : più sensibile e più attenta! PERSONE DI RIFERIMENTO PER L’INCLUSIONE DEGLI ALUNNI BES: RUOLI E COMPITI

PERSONALE DIRIGENTE SCOLASTICO FUNZIONE STRUMENTALE DOCENTE DI SOSTEGNO COMPITI

• Individuare le risorse interne ed esterne per rispondere alle esigenze di inclusione • • • • • Formare le classi Assegnare i docenti di sostegno Rapportarsi con gli Enti locali Presiedere il GLHI Raccordare le diverse realtà (scuole, ASL, famiglie, Enti territoriali) • • • • • Partecipare al GLHI Monitorare i progetti specifici Coordinare la commissione HC Promuovere l’attivazione di laboratori specifici Controllare la documentazione in ingresso e quella in uscita • Partecipare alla programmazione educativo/didattica e alla valutazione 73

DOCENTE CURRICOLARE COLLABORATORE SCOLASTICO

• • • • • • • • • • Curare gli aspetti metodologici e didattici funzionali a tutto il gruppo classe Svolgere il ruolo di mediatore dei contenuti programmatici, relazionali e didattici Rapportarsi con la famiglia, gli esperti ASL, gli educatori comunali e territoriali Partecipare al GLHI Partecipare agli incontri con ASL e famiglie Accogliere l’alunno favorendone l’inclusione nel gruppo classe, Partecipare alla programmazione e alla valutazione individualizzata Collaborare alla successivamente formulazione predisporre del PEI e interventi personalizzati e consegne calibrate per l’alunno disabile, soprattutto quando non è presente il collega di sostegno Accogliere l’alunno diversamente abile Su richiesta aiutare gli alunni negli spostamenti interni. Per un efficace Piano di Inclusività, è importante riprendere un documento elaborato dalla European Agency for Development in Special Needs Education “Profilo dei docenti inclusivi” 2012, in cui tale profilo viene puntualizzato in quattro valori: I.

II.

III.

Saper valutare la diversità degli alunni – la differenza tra gli alunni è una risorsa e una ricchezza; Sostenere gli alunni – i docenti devono coltivare aspettative alte sul successo scolastico degli studenti; Lavorare con gli altri- la collaborazione e il lavoro di gruppo sono approcci essenziali per IV.

tutti i docenti; Aggiornamento professionale continuo – l’insegnamento è una attività di apprendimento e i docenti hanno la responsabilità del proprio apprendimento permanente per tutto l’arco della vita. I documenti per l’integrazione scolastica devono essere concepiti dai docenti come “strumento” di lavoro al fine di accrescere la consapevolezza della centralità dei processi inclusivi.

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Premessa

Compito della scuola è quello di perseguire l’uguaglianza delle opportunità formative: la scuola non è uguale per tutti, ma diversa per ciascuno. La scuola deve essere capace di garantire a tutti il pieno esercizio del diritto allo studio, creando i presupposti per il successo scolastico: in una scuola in cui non si persegua esclusivamente la standardizzazione delle prestazioni attese, ma la personalizzazione dei percorsi, il successo 74

scolastico diventa la possibilità per ciascuno di ottenere il massimo possibile, secondo le sue aspirazioni e le sue capacità. La scuola quindi persegue la valorizzazione delle differenze. La scuola promuove non una semplice trasmissione di sapere, ma un processo di coevoluzione educativa: gli alunni non imparano dagli insegnanti, ma con gli insegnanti. Gli alunni in difficoltà imparano dai compagni “bravi”, non meno di quanto questi ultimi apprendano dai compagni in difficoltà. La scuola persegue l’inclusione di tutti gli alunni. Con inclusione si intende il riconoscere e il rispondere efficacemente al diritto di individualizzazione di tutti gli alunni, in particolare quelli che hanno bisogni educativi speciali. Il concetto di Bisogno Educativo Speciale è una “macrocategoria” che comprende dentro di sé tutte le possibili difficoltà educative e di apprendimento degli alunni sia in situazioni considerate tradizionalmente come disabilità mentale, fisica, sensoriale, sia quelle di deficit in apprendimenti clinicamente significative, i disturbi specifici di apprendimento, il disturbo da deficit attentivo con o senza iperattività, ad esempio e altre varie situazioni di problematicità psicologica, comportamentale, relazionale, di apprendimento e di contesto socio-culturale, ecc.

Criteri

• • • È indispensabile accorgersi precocemente delle difficoltà e delle condizioni di rischio; È doveroso rendersi conto di tutte le difficoltà anche di quelle meno evidenti; È necessario occuparsi in maniera efficace e efficiente degli alunni che presentano qualsiasi problema di funzionamento cognitivo ed educativo; • È opportuno comprendere le complesse interconnessioni dei fattori che costituiscono e che mantengono le varie difficoltà.

Regole

• Cercare di prevenire le difficoltà che ogni alunno può incontrare nel proprio percorso scolastico, raccogliendo tutte le informazioni necessarie e instaurando rapporti di collaborazione con le famiglie. • • Ogni docente favorisce un clima di classe motivante, coinvolgente e inclusivo. Il consiglio di classe/interclasse/intersezione monitora costantemente il percorso di ciascun alunno. • Il Collegio Docenti pianifica progetti per il recupero. 75

• Il consiglio di classe/interclasse/intersezione promuove l’organizzazione sia di interventi individualizzati che per piccoli gruppi (omogenei o eterogenei di apprendimento). • Il Collegio Docenti promuove attività di formazione del personale docente e progetti in collaborazione con gli enti locali.

L’area dei Bisogni Educativi Speciali (B.E.S.) comprende:

a) svantaggio sociale e culturale b) disturbi specifici di apprendimento c) disturbi evolutivi specifici d) difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse.

I B.E.S. non sono una categoria

L’ottica dell’inclusione esclude da possibilità di considerare gli alunni con bisogni educativi speciali una categoria diversa dagli alunni non B.E.S. Il concetto di bisogni educativi speciali deve essere utilizzato come riferimento alla necessità di attuare interventi educativi personalizzati per tutti gli alunni. Nessun alunno può essere considerato solamente un individuo con B.E.S. e tutti sono da considerare in parte con B.E.S. Ogni essere vivente ha bisogni educativi speciali, in relazione a competenze, predisposizioni, attitudini, interessi, tipo di intelligenza, stili cognitivi. È evidente, per esempio, che un alunno con problemi di comportamento può avere bisogni educativi speciali sul piano relazionale, ma avere ottime competenze nella soluzione dei problemi o nella costruzione di strategie relazionali che, pur nella loro specificità, si rivelano efficaci per raggiungere i suoi obiettivi. Viceversa, un alunno con disturbi specifici di apprendimento, può avere un comportamento apprezzabile ed essere disponibile verso gli altri.

Definizione di Bisogni Educativi Speciali

Sono da considerare con B.E.S. gli alunni con certificazione ASL o di specialisti privati, anche se non rientranti nell’art. 3 della legge 104/92. Negli altri casi, la scuola non certifica lo stato di alunno con bisogni educativi speciali. 76

Può tuttavia valutare se l’alunno necessiti o meno di in piano educativo personalizzato, perché non sono considerate sufficienti le forme di personalizzazione progettate per tutti gli alunni (indicate nella sezione 2 per presente piano) In questo caso il piano didattico personalizzato sarà limitato ad aree specifiche, avrà un carattere provvisorio e sarà utilizzato per un periodo limitato.

Criteri per la definizione degli alunni con BES

l consiglio di classe o il team docenti deve elaborare un PDP per alunni con bisogni educativi speciali rivolto: agli alunni in attesa di diagnosi da parte della ASL agli alunni in attesa di certificazione DSA agli alunni con diagnosi redatta da medico specialista (psicologo, neuropsichiatra infantile), anche privato, attestante: ritardo nello sviluppo cognitivo in situazione di non gravità, con Q.I. medio – inferiore o al limite della disabilità (da 75 ad 85 circa); disturbi del comportamento (disturbo oppositivo-provocatorio, iperattività, aggressività, ecc.) deficit funzionali specifici collegati ai processi di apprendimento (deficit dell'attenzione, di memorizzazione, ecc. che non rientrano nelle diagnosi DSA) agli alunni seguiti dai servizi sociali per disagio socio – culturale, deprivazione affettiva/relazionale) Il consiglio di classe o il team docenti deve valutare se elaborare un PDP a termine o se il modello di programmazione per fasce della classe sia sufficiente per: gli alunni con persistenti e generalizzati problemi di apprendimento o di comportamento, le cui famiglie non vogliono ricorrere ad un medico specialista nonostante le indicazioni degli ingegnanti. alunni che evidenziano carenze socio culturali e relazioni collegati a stati di deprivazione ambientale, anche se non seguiti dai servizi sociali. alunni stranieri di recente immigrazione, in base alla conoscenza dalla lingua, integrazione, ecc. 77

PROGETTARE PERCORSI PERSONALIZZATI Definizione degli obiettivi disciplinari in un’ottica inclusiva

Nel variegato panorama della nostra scuola la complessità delle classi diviene sempre più evidente. La scuola deve riuscire a: Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità Favorire l’esplorazione e la scoperta Incoraggiare l’apprendimento collaborativo Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere Il progetto educativo deve considerare l’apprendimento come un processo intra-individuale (che coinvolge l’alunno che apprende e l’oggetto della conoscenza) e inter-individuale (che coinvolge l’alunno che apprende e l’oggetto della conoscenza e gli altri). Gli obiettivi disciplinari devono essere definiti tenendo conto della situazione id partenza dell’alunno. Pertanto, in ogni classe, andranno indicati: obiettivi minimi, per gli alunni che hanno evidenziato difficoltà consistenti all’inizio dell’anno; obiettivi intermedi, per gli alunni che hanno evidenziato parziali difficoltà all’inizio dell’anno; obiettivi alti, per gli alunni che non hanno evidenziato difficoltà all’inizio dell’anno; obiettivi massimi, per gli alunni che hanno evidenziato competenze e conoscenze molto buone già all’inizio dell’anno. Concordare obiettivi minimi e massimi relativi al comportamento, non inteso come semplice “condotta”, ma come acquisizione di competenze sociali, rispetto delle regole, convivenza civile, impegno, aspettative e interessi. La definizione delle competenze non può limitarsi a quelle disciplinari e cognitive, ma deve:

Collaborare e partecipare Costruire un curricolo delle competenze sociali, affettive, emotive Essere autonomi e responsabili Aiutare, condividere, saper ricevere aiuto Saper utilizzare diverse strategie comunicative e modificarle in base al contesto, allo scopo e al ricevente Gestire emozioni e sentimenti Essere accoglienti (valorizzare l’ospitalità )

78

Dialogare con gli alunni e motivarli per promuovere l’inclusione 1. Fornire una visione che dia senso all'operato individuale e collettivo (perché facciamo queste cose, quali sono gli scopi [adeguandoli all’età degli alunni]); 2. Evitare obiettivi ripetitivi e privi di interesse e di sfida; (non dare compiti sempre simili, non essere prevedibili; non porsi obiettivi troppo facili) 3. Incrementare il sentimento di equità; (non usare sanzioni collettive, non dare voti diversi agli alunni senza spiegarne il motivo) 4. Tener conto dei bisogni di riconoscimento e incoraggiamento; (non enfatizzare solo le valutazioni negative, trasmettere senso di fiducia e stima) 5. Valorizzare le differenze e incoraggiare gli apporti creativi; (individualizzare il lavoro, accettare soluzioni divergenti date dagli alunni) 6. Evitare di affrontare problemi nuovi con categorie del passato; (considerare che gli alunni cambiano e oggi hanno problemi, interessi e obiettivi diversi da quelli degli alunni di alcuni anno orsono) 7. Evitare di enfatizzare troppo il raggiungimento degli obiettivi, del saper fare sul pensare (saper eseguire è importante, ma altrettanto lo è saper proporre, criticare, riflettere sulle procedure) 8. Saper ascoltare gli alunni senza far prevalere la logica (predisporre percorsi flessibili, curarsi delle opinioni degli alunni) 9. Far prevalere un'autorità promotrice anziché una inibitoria (usare espressioni come “dovresti fare…” invece di “non devi fare …”); 10. Valorizzare le emozioni e non solo la razionalità (evitare di centrare l’attenzione solo sugli obiettivi didattici, sviluppare il senso di responsabilità, l’interesse, la disponibilità verso gli altri)

Utilizzo della valutazione per promuovere l’inclusione

Scopo fondamentale della valutazione è l’autoregolazione. La valutazione raggiunge il suo scopo solo se chi valuta e chi è valutato conoscono, condividono e accettano i criteri di valutazione.

Criteri

1. La scuola valuta in base a quattro criteri: progresso (utilizzando il riferimento a situazioni precedenti dell’alunno); confronto (con l’andamento della classe o di gruppi più estesi); padronanza (utilizzando il riferimento a un livello prefissato di abilità); 79

svantaggi (svantaggi sociali e/o familiari dell’alunno). I primi tre criteri devono essere in equilibrio tra di loro. 2. Gli strumenti e le procedure valutative devono favorire l’autoregolazione dell’apprendimento, poiché lo scopo della valutazione è quello di favorire cambiamenti positivi. 3. Le procedure valutative utilizzate in classe devono contribuire a far percepire la scuola come un gradevole e proficuo ambiente di apprendimento. 4. È necessario esplicitare agli alunni i criteri di valutazione utilizzati, affinché essi divengano sempre più consapevoli dei cambiamenti da loro effettuati. 5. La valutazione tiene conto della necessità di predisporre dispositivi di individualizzazione degli apprendimenti e di differenziazione degli interventi. 6. La valutazione finale di ciascuna disciplina non è una semplice media in quanto è influenzata da importanti fattori quali: l’impegno, la partecipazione, l’autonomia, l’applicazione e la rielaborazione delle conoscenze, le abilità linguistiche, i progressi.

Regole

1. La VALUTAZIONE nella scuola primaria si esprime in decimi, ma l’attribuzione del voto (valutazione quantitativa) deve essere sempre accompagnata dalla motivazione (valutazione qualitativa). 2. I criteri utilizzati per la valutazione sono resi noti agli alunni e alle famiglie all’inizio dell’anno scolastico. 3. La valutazione dell’alunno disabile si effettua in rapporto agli obiettivi stabiliti dal piano educativo individualizzato. 4. La valutazione dell’alunno D.S.A. e degli alunni B.E.S. tiene conto delle indicazioni fornite nella diagnosi e si svolge nelle modalità riportate nel piano didattico personalizzato. 5. La valutazione ha lo scopo di arricchire le prestazioni dell’alunno. Nella valutazione si devono evidenziare i punti deboli, ma anche le possibilità di miglioramento.

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Obiettivi del piano didattico personalizzato

1. Facilitare l'apprendimento disciplinare/multidisciplinare attraverso l'utilizzo di: Strumenti integrativi: mappe, testi semplificati, riduzione personalizzata del programma, riassunti, ecc.; 80

Strumenti dispensativi: tempi più lunghi per le verifiche, riduzione dei compiti a casa; riduzione del numero degli items nelle singole prove, ecc. 2. Facilitare l'apprendimento sociale attraverso percorsi finalizzati a: migliorare l'immagine di sé, l'autostima e gli obiettivi per il proprio futuro; far crescere le aspettative da parte dei docenti e del gruppo classe; concordare regole, semplificarle, individuare mediatori e indicatori per facilitarne il rispetto (manifesti, cartelli, segnali, ecc.). 3. Facilitare la partecipazione alle attività attraverso: il rispetto dei tempi di attenzione e l'individuazione di attività alternative; il rispetto delle capacità di memorizzazione (limitando le verifiche ad archi temporali concordati). Il piano didattico personalizzato deve essere adeguato alla diagnosi. Quando questa non esiste , il PDP deve essere proposto dal consiglio di classe o dal team docenti, in base a precise motivazioni di natura pedagogica e didattica .

Questo richiede una scala di obiettivi finali per ogni classe, dal minimo al massimo, per ogni disciplina.

Modello PDP

Sezione 1 1. Dati anagrafici dell'alunno e storia scolastica (scuole frequentate, esiti formativi, ecc.); 2. Certificazione specialistica attestante i bisogni educativi speciali o (in alternativa): 2. a) delibera del consiglio di classe/interclasse contenente le motivazioni pedagogiche e didattiche attestanti lo stato di alunno con B.E.S. 2. b) Modello compilato di convocazione delle famiglia e richiesta di visita specialistica (tranne che per gli alunni stranieri di recente immigrazione). Sezione 2 In relazione all'area di bisogni educativi speciali 1. obiettivi personalizzati trasversali e/o relativi alle singole aree disciplinari; 2. risultati attesi; 3. strategie didattiche (strumenti compensativi, integrativi, dispensativi); 4. Modalità di verifica e valutazione (correlate ai precedenti punti). Sezione 3 1. Patto formativo con la famiglia (impegni della scuola, dell'alunno, della famiglia); 81

2. Verbali delle riunioni (del team docenti, del consiglio con famiglia e/o esperti) da inserire durante l'anno; 3. Data di scadenza del PDP o data di aggiornamento prevista.

Indicazioni specifiche per gli alunni con problemi di comportamento

1. Definire con tutti gli alunni poche e chiare regole di comportamento da mantenere all’interno della classe. 2. Concordare con l'alunno piccoli e realistici obiettivi comportamentali e didattici da raggiungere nel giro di qualche settimana. 3. Aiutare il bambino ad organizzare il proprio banco in modo da avere solo il materiale necessario per la lezione del momento. 4. Occuparsi stabilmente della corretta scrittura dei compiti sul diario. 5. Incoraggiare l’uso di diagrammi di flusso, tracce, tabelle , parole chiave per favorire l’apprendimento e sviluppare la comunicazione e l’attenzione. 6. Favorire l’uso del computer e di enciclopedie multimediali, vocabolari su CD, ecc. 7. Assicurarsi che, durante l'interrogazione, l'alunno abbia ascoltato e riflettuto sulla domanda e incoraggiare una seconda risposta qualora tenda a rispondere frettolosamente. 8. Organizzare prove scritte suddivise in più parti e invitare lo studente ad effettuare un accurato controllo del proprio compito prima di consegnarlo. 9. Comunicare chiaramente i tempi necessari per l’esecuzione del compito (tenendo conto che l’alunno con ADHD può necessitare di tempi maggiori rispetto alla classe o viceversa può avere l'attitudine di affrettare eccessivamente la conclusione). 10. Valutare gli elaborati scritti in base al contenuto, senza considerare esclusivamente gli errori di distrazione, valorizzando il prodotto e l’impegno piuttosto che la forma. 11. Le prove scritte dovrebbero essere suddivise in più quesiti. 12. Le gratificazioni devono essere ravvicinate e frequenti.

Procedure 1. Alunno con diagnosi ASL/certificazione della commissione Medica Invalidi Civili (L.104/92)

a) Presentazione della diagnosi: La diagnosi deve pervenire al Dirigente Scolastico (direttamente dalla famiglia o dai docenti della scuola). Tutta la documentazione è inserita nel protocollo riservato. 82

Il Dirigente Scolastico comunica la notizia al docente coordinatore del G.L.H.I. che inserisce (in un'apposita cartella per ogni scuola) la documentazione pervenuta. La documentazione è inviata dal docente coordinatore del G.L.H.I. al consiglio di classe o al team docenti e tutti ne prendono visione. b) Gli insegnanti, con i genitori del bambino e con gli specialisti che lo seguono redigono il P.E.I.

2. Alunno con diagnosi di specialisti privati

a) Presentazione della diagnosi: come sopra b) Gli insegnanti, con i genitori del bambino e con gli specialisti che lo seguono redigono il P.D.P.

3. Alunni senza diagnosi

a) Procedura di comunicazione alla famiglia e richiesta di controllo Il consiglio di classe o il team docenti redige un'apposita relazione le difficoltà mostrate dall'alunno, convoca la famiglia e la invita a ricorrere ad un controllo specialistico (compilando un verbale su modulo prestampato). Invia tutto al Dirigente Scolastico tramite segreteria. Il Dirigente Scolastico comunica la notizia al docente coordinatore del G.L.H.I.

che inserisce (in un'apposita cartella per ogni scuola) la documentazione pervenuta. Il Dirigente Scolastico, in caso la famiglia non provveda entro 30 giorni a presentare una documentazione, la convoca e la invita nuovamente a ricorrere ad un controllo specialistico (compilando un ulteriore verbale su modulo prestampato). Una volta pervenuta la documentazione, si procede come previsto al punto 1.a) b) Gli insegnanti, con i genitori del bambino e con gli specialisti che lo seguono, redigono il P.D.P. Se non perviene alcuna documentazione, si procede nel modo seguente: b) Gli insegnanti, con decisione del consiglio di classe o del team docenti opportunamente motivata, decidono se redigere o meno un P.D.P. transitorio. (Il P.D.P. deve essere redatto obbligatoriamente per gli alunni in attesa di diagnosi di disabilità (L. 104/92) o D.S.A. (L. 170/2010). 83

AZIONI PER L’ACCOGLIENZA E L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI CON CITTADINANZA NON ITALIANA E NON ITALOFONI

In ottemperanza con il DPR n°394 del 31/08/1999 art.45 la scuola supporta l’ingresso degli alunni stranieri attraverso modalità che ne favoriscano il graduale inserimento nella classe o nel contesto scolastico: Accoglienza: favorire attività che predispongano l’intervento di un mediatore culturale per le prime forme di comunicazione con l’alunno o con la famiglia; attuare corsi intensivi di alfabetizzazione per l’apprendimento dell’italiano, sia nel corso dell’anno scolastico sia in periodi precedenti o successivi. Sostegno alla didattica: favorire il consolidamento e l’arricchimento linguistico necessario per lo studio delle discipline; proporre momenti di conversazione e di elaborazione linguistica per rafforzare la competenza orale. Integrazione: favorire la socializzazione attraverso percorsi di tipo laboratoriale sia all’interno della classe, sia a livello d’Istituto. Intercultura: favorire all’interno delle classi e della scuola iniziative di educazione interculturale per educare gli alunni al rispetto dell’altro e delle diverse culture. Tutti i percorsi educativi e didattici per gli alunni non italofoni e neo arrivati vengono personalizzati con apposita programmazione come specificato nel protocollo di accoglienza d’Istituto.

ALUNNI CON FUNZIONAMENTO COGNITIVO LIMITE E ALUNNI CON DISAGIO SOCIO-ECONOMICO, LINGUISTICO CULTURALE E DISAGIO COMPORTAMENTALE / RELAZIONALE

Si tratta di alunni descritti generalmente con le espressioni di funzionamento cognitivo (o intellettivo) limite (o borderline), e con altre espressioni come ad esempio F83, che non rientrano nelle leggi 104 o 170. Sono studenti il cui quoziente intellettivo globale va dai 70 agli 85 punti (potenziale intellettivo non ottimale). Il consiglio di classe, rilevate le problematiche, chiede un incontro con la famiglia, durante il quale espone le difficoltà dell’alunno in base alle osservazioni effettuate e suggerisce di procedere con l’accertamento oggettivo presso le strutture competenti. Ottenuta la segnalazione di EES (adottata solo in Piemonte) si procede con l’elaborazione del Piano Didattico Personalizzato, in cui saranno indicati tutti gli obiettivi specifici e i contenuti di apprendimento per l’anno scolastico, adeguati rispetto alla programmazione della classe nelle discipline interessate.

Impiego delle risorse professionali Insegnanti di sostegno

Prevalentemente utilizzate in:

Attività individualizzate in classe e di piccolo gruppo; Attività specialistiche solo per BES; 84

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.).

Insegnanti di classe Coinvolgimento personale ATA

Assistenza alunni disabili; Progetti di inclusione / laboratori integrati; Incarichi (Insegnanti di classe e di sostegno).

Coinvolgimento famiglie

Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva; Coinvolgimento in progetti di inclusione; Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante; Psicopedagogisti e psicologi esterni.

Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza.

Rapporti con CTS; Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità; Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili; Procedure condivise di intervento sulla disabilità; Procedure condivise di intervento su disagio e simili; Progetti territoriali integrati; Progetti integrati a livello di singola scuola.

INIZIATIVE SPECIFICHE PER GLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI LABORATORI INTEGRATI PER GLI ALUNNI BES

Obiettivi della formazione

1. Svolgere un’attività di formazione che si dovrà tradurre nella progettazione di un percorso educativo. Non vogliamo e non possiamo più pensare la formazione come semplice acquisizione di concetti o flusso di informazioni. La formazione dei docenti può acquisire un senso solo se considerata come parte integrante di un progetto di innovazione, rivolto a modificare e migliorare il modo di fare scuola. 2. Avere una visione globale del bambino e del ragazzo come un essere umano in via di sviluppo, inserito in un contesto di relazioni. La scuola si è da sempre occupata, con maggiore o minore successo, dell’apprendimento come attività intra-individuale. Crediamo che sia arrivato il momento di considerare l’apprendimento come un’attività inter-individuale, in cui l’atto di apprendere, 85

crescere e conoscere non sia più visto solo come relazione tra il soggetto che apprende e l’oggetto di apprendimento, ma come un rapporto a tre tra l’io che apprende, l’oggetto e l’altro. Di qui la necessità di elaborare un curricolo delle interazioni sociali per realizzare un percorso educativo in cui evidenziare l’importanza delle interazioni sociali nell’attività della scuola e collegare l’apprendimento disciplinare alla capacità di cooperare, condividere, negoziare, partecipare. 3. Costruire l’immagine degli alunni con bisogni educativi speciali in cui questi non vengano considerati semplicemente dei diversi (contrapposti agli uguali), coloro che hanno un PEI o un piano didattico personalizzato (contrapposto ad una programmazione didattica di classe, uguale per tutti gli altri) o quelli che hanno problemi di relazione e comportamento, di cui ci dobbiamo occupare (a fronte degli “altri” che hanno uno sviluppo sociale “naturale” e che in quanto tale progredisce senza sostanziali interventi da parte della scuola). Considerare questi alunni non un problema, ma un’occasione di crescita per la scuola significa sapere che: • Comprendere i processi di apprendimento della scrittura e della lettura non serve solo per gli alunni DSA, ma per tutti; • Intervenire sulle interazioni con gli altri, comprendere i meccanismi di costruzione dell’autonomia personale, dello star bene a scuola, dell’accoglienza, non serve solo per gli alunni ADHD, ma per tutti; • valorizzare la diversità degli atteggiamenti, degli stili cognitivi, degli interessi non serve solo per gli alunni disabili, ma per tutti gli esseri umani. • Imparare a dialogare con le famiglie, attivando una comunicazione efficace.

LA CONTINUITA’

La continuità didattica è uno dei pilastri del processo educativo, tanto più quando tale processo si esplicita all’interno di un Istituto Comprensivo. In questo contesto, essa costituisce il filo conduttore che unisce i diversi ordini di scuola e collega il graduale progredire e svilupparsi dello studente, soggetto in formazione, al fine di rendere più organico e consapevole il suo percorso didattico – educativo. Per fare ciò, inoltre, è necessario integrare iniziative e competenze, dei diversi ordini scolastici, al fine di individuare una “traiettoria educativa” che ponga al centro l’idea di un percorso curricolare sull’apprendimento. Le funzioni strumentali in carica hanno già cominciato a tracciare tale percorso nel precedente anno scolastico, individuando ed elaborando strategie di lavoro e di confronto oggi consolidatesi. Il progetto si è svilupperà su tre grandi fronti: quello relazionale, quello didattico- curricolare e 86

quello territoriale. Si intraprenderanno tutte quelle azioni che avranno lo scopo di favorire un approccio sereno nella transizione degli alunni da un ordine di scuola all'altro, perseguendo i seguenti obiettivi: 1.

Acqusire informazioni sugli alunni in ingresso 2.

Proporre attività comuni da svolgere tra gli insegnanti dei diversi ordini di scuola 3.

Mettere gli alunni nelle condizioni ideali di iniziare con serenità il futuro percorso scolastico 4.

Progettare laboratori ponte, come occasione di incontro e di accoglienza 5.

Formare le classi prime, rispettando i criteri stabiliti. Altri azioni, invece, favoriranno la continuità nella docenza: • continuità di obiettivi didattici ed educativi • continuità disciplinare (Dipartimenti verticali) • continuità nel monitoraggio e valutazione delle competenze • continuità nell'esercizio della valutazione Per quanto riguarda la continuità orizzontale, l’integrazione con le realtà esterne alla scuola si attuerà attraverso: 1.

rapporti con i servizi sociali del Comune e dell’A.S.L. 2.

collaborazione con l’Ente Locale, e in particolare con gli Assessorati alla Cultura e alla Pubblica Istruzione 3.

collaborazione con le Associazioni locali ( Rotary Club, Lions) 4.

collaborazione con altre scuole per progetti in rete per le attività di orientamento e per la formazione in comune del personale. Alcune manifestazioni diventeranno simbolo e sintesi di un concetto ampio di continuità. A partire dal mese di Dicembre, prenderà il via il progetto PIEDIBUS (a scuola camminando). I bambini delle classi prime (insieme ai bambini dell'Infanzia) si daranno, settimanalmente, un appuntamento per recarsi a piedi a scuola, accompagnati da genitori e volontari. 87

IL 22 Dicembre, presso il Duomo di Chivasso, si esibirà il coro dell'Istituto Comprensivo D. Cosola formato dagli alunni di quarta e quinta della primaria e dagli alunni della scuola secondaria di primo grado. Il coro rimarrà a disposizione, durante tutto l'anno scolastico, a supporto di tutte le iniziative dell’Istituto. L' Istituto, inoltre, si fa garante della promozione del benessere psicofisico in ogni suo ordine; per garantirne la sua continuità, infatti, promuove azioni e progetti come prevede il protocollo delle Scuole che aderiscono al progetto europeo SHE. Per ultimo, il progetto prevede che i laboratori ponte si confrontino su un unico macro tema che farà da contenitore per le proposte e attività progettuali . Il tema scelto è " il Fantastico" o "il Magico" che accoglierà in maniera interdisciplinare una serie di azioni e fungerà da "osservatorio" per quelle evidenze rappresentate dai traguardi di competenza previsti dalle Indicazioni Nazionali. La realizzazione delle attività inerenti il progetto saranno coordinate dalle docenti Frosina, Dezzani e Portaluri, in qualità di funzioni strumentali in collaborazione con i docenti rappresentanti i tre ordini di scuola. In tutte le fasi si attuerà la collaborazione con i colleghi delle altre Funzioni Strumentali e soprattutto con il Dirigente Scolastico.

ATTIVITA’ DI ORIENTAMENTO

Il nostro Istituto Comprensivo crede nell’importanza di preparare i nostri alunni in uscita dalla scuola secondaria di I grado alla scelta della scuola superiore più adatta alle proprie attitudini e al proprio progetto di vita. Per questo motivo, organizza attività con gli Istituti di Istruzione Superiore e con i Licei del territorio. In particolare per l’a.s. 2016/2017 sono l’offerta formativa è la seguente: 1.

Attività laboratoriali in continuità con il liceo “Newton” di Chivasso, rivolte alle classi terze della scuola secondaria di I grado (plesso di via Marconi e di Castelrosso), svolte nel mese 2.

di novembre presso il suddetto istituto superiore. Attività laboratoriali in continuità con l’Istituto di Istruzione Superiore “Europa Unita” di Chivasso, rivolte alle classi terze della scuola secondaria di I grado, da svolgersi nel mese di dicembre presso il suddetto istituto superiore.

3.

Attività laboratoriali e di visita agli ambienti della scuola professionale “Casa di Carità Arti e Mestieri” di Castelrosso, rivolte ai ragazzi interessati delle classi terze della scuola secondaria di I grado (plesso di via Marconi e di Castelrosso), da svolgersi nel mese di dicembre presso il suddetto istituto superiore, con finalità orientative. 4.

La rete della “Città Metropolitana di Torino”, a cui ha aderito la nostra scuola, propone l’attivazione di seminari orientativi di due ore ciascuno, che prevedono l’intervento in classe di personale esterno dei centri di orientamento territoriali. Tale progetto, finanziato dal Fondo Sociale Europeo, vede il coinvolgimento delle 5 classi terze di Via Marconi 9, più la 88

sezione di Castelrosso; le attività saranno svolte nelle rispettive sedi nel mese di dicembre. Analoghi seminari orientativi sono destinati anche alle classi seconde, con svolgimento 5.

previsto nel corso del II quadrimestre. In data 10 dicembre è prevista la “Giornata dell’Orientamento” presso il “Palalancia” di Chivasso, in occasione della quale è prevista la consegna del Consiglio Orientativo da parte dei docenti della scuola secondaria di I grado e la presenza degli stand delle scuole superiori del territorio, che illustrano la loro offerta formativa. In merito alla continuità con la scuola primaria, si prevedono lezione-ponte fra i due ordini di scuola, da organizzare ed attivare nel corso del II quadrimestre, e la visita della scuola secondaria di I grado, nella giornata dell’accoglienza, con il coinvolgimento degli alunni delle classi quinte di scuola primaria e di gruppi di studenti delle prime della secondaria.

LE BORSE DI STUDIO “ANGELO FORESTO”

Con la costituzione dell’Istituto Comprensivo “Demetrio Cosola” di Chivasso, le borse di studio “Angelo Foresto”, per onorare le volontà testamentarie del defunto benefattore Angelo Foresto, e con delibera del Consiglio d’Istituto della S.M.S. “Cosola” di Chivasso, sono passate dalla scuola secondaria di I grado al nostro Istituto Comprensivo. L'assegnazione delle borse di studio è gestita dal Consiglio di Istituto che ha richiamato a sé le funzioni prima svolte dal “Comitato Angelo Foresto”. L’attuale Consiglio di Istituto, che si è insediato formalmente nella seduta del 13 dicembre 2016, deciderà l’ammontare delle borse, il loro numero e i criteri di assegnazione. 89