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Senato della Repubblica – 4-06882 – Interrogazione a risposta scritta
presentata dal Sen. Bencini (Misto-IdV) il 25 Gennaio 2017. Pagina | 1
Senato della Repubblica – 4-06882 – Interrogazione a risposta
scritta presentata dal Sen. Bencini (Misto-IdV) il 25 Gennaio 2017.
BENCINI, Maurizio ROMANI, MOLINARI - Ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti e dell'economia e delle finanze - Premesso che:
come noto, sino al giugno 2015, gli abbonati pendolari di lunga distanza ai treni alta velocità di Trenitalia non dovevano procedere
alla prenotazione del proprio posto; in seguito, data la situazione di sovraffollamento creatasi in alcune tratte in particolare (a titolo
meramente esemplificativo, Torino-Milano, Roma-Napoli) la società deliberava la prenotazione obbligatoria anche per gli abbonati,
pubblicizzandola come gratuita, in quanto compresa nel prezzo sostenuto per l'abbonamento. Tuttavia, contestualmente a tali
decisioni, il prezzo degli abbonamenti subiva un iniziale sensibile aumento, destinato poi ad ulteriori rincari, così come il servizio
offerto non riceveva, invece, alcun incremento;
come consolazione per i pendolari, per il primo periodo di applicazione (dal 1° al 15 luglio 2015), Trenitalia, al fine di consentire la
verifica e l'adattamento al nuovo sistema, prevedeva che agli abbonati, non in possesso della prenotazione, non venisse comminata
alcuna sanzione a bordo treno;
al contempo, anche NTV (Nuovo trasporto viaggiatori) adottava politiche commerciali idonee a disincentivare l'acquisto degli
abbonamenti. Nello specifico, negli ultimi mesi dell'anno 2015, sono state introdotte determinate novità che hanno portato,
inevitabilmente, ad una discriminazione tra i viaggiatori favorendo quelli occasionali rispetto agli abbonati che notoriamente si
spostano per necessità lavorative o di studio. Dunque, una serie di iniziative atte a limitare la libertà di spostamento e la relativa
necessaria flessibilità in favore dei viaggiatori occasionali. Ed ancora, dal giugno 2015 al maggio 2016, Italo NTV ha progressivamente
cominciato ad eliminare gli abbonamenti dalle varie tratte. Ad ottobre 2016, i vertici di Trenitalia hanno comunicato alla 8ª
Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni) del Senato di voler sopprimere gli abbonamenti per l'alta velocità, a partire
dal mese corrente, ossia gennaio 2017. Trenitalia ha dichiarato medio tempore, inoltre, che gli abbonamenti sono poco remunerativi
e che un eventuale adeguamento alle norme imposte dall'authority comporterebbe costi eccessivi, anche perché, sempre secondo
Trenitalia, la prenotazione del posto per gli abbonati causerebbe una riduzione del numero di biglietti venduti nella classe standard;
considerato che:
il grave disagio vissuto dagli abbonati alta velocità è stato oggetto di vari atti di sindacato ispettivo in entrambi i rami del Parlamento,
a fronte dei quali, tuttavia, non si è fornita alcuna risoluzione. Al riguardo, basti pensare al comitato nazionale pendolari alta velocità
(CNPAV), nato e costituito a sostegno ed unificazione dei comitati locali, allo scopo di rappresentare le istanze ed intervenire a favore
di tutti i pendolari, che per motivi di lavoro, studio, eccetera, si servono del treno per i loro spostamenti;
la scelta di penalizzare gravemente una parte dell'utenza è sempre stata giustificata, in via del tutto approssimativa, da Trenitalia e
NTV con la pressione esercitata da un mercato di riferimento in forte e crescente concorrenza, senza fornire, pertanto, una risposta
veramente corretta;
il servizio dell'alta velocità è di interesse pubblico e di pubblica utilità, in Italia vi sono circa 12.000 abbonati Frecciarossa alta
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velocità, con ricavo stimato dalla sola vendita degli abbonamenti pari a circa 30 milioni di euro annui, e chi acquista un abbonamento
per l'alta velocità lo fa per recarsi al lavoro, conciliando le esigenze della propria famiglia con quelle scaturenti dalle relazioni sociali;
sono ben preventivabili le conseguenze, in termini esclusivamente negativi, laddove gli abbonamenti Frecciarossa alta velocità
venissero eliminati;
considerato inoltre che diverse proposte, volte alla definizione dell'oramai annosa questione, sono state rappresentate in 8ª
Commissione permanente del Senato, durante l'audizione informale dell'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato italiane SpA
sul piano industriale del gruppo, nonché sugli aumenti degli abbonamenti ferroviari alta velocità. Ed invero, nella giornata del 24
gennaio 2017, l'amministratore Mazzoncini ha indicato al Governo la possibilità di includere l'alta velocità nei "contratti di servizio"
come per il TPL (trasporto pubblico locale) pervenendo, dunque, ad una compensazione da parte dello Stato, in modo tale che il
prezzo dell'abbonamento venga mitigato,
si chiede di sapere se i Ministri in indirizzo intendano attivarsi, al fine di individuare una soluzione che tuteli, e non invece aggravi
come sinora accaduto, gli abbonati sulle tratte ad alta velocità e che, conseguentemente, porti Trenitalia e NTV a rendere un servizio
che non si risolva in vessazioni per parte dell'utenza, sulla falsa spiegazione, ad avviso degli interroganti, di un mercato pressato
dalla forte concorrenza. (4-06882)
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