Che fine ha fatto il bando "Scuole innovative"?

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Che fine ha fatto il bando "Scuole innovative"?
Che fine ha fatto il bando "Scuole innovative"?
Nessuna notizia sulle 1238 candidature per il bando che prevedeva la realizzazione di 52 scuole
all'avanguardia. Per questo, il 18 gennaio scorso, l'ordine degli architetti della provincia di Milano ha
scritto una lettera al Ministro dell'istruzione. Riportiamo di seguito il testo della lettera.
Che fine ha fatto il bando "Scuole Innovative, progettiamo la scuola del futuro"? Come sta
procedendo l'iter di selezione delle domande?
Lo chiede, con una lettera al Ministro dell'istruzione Valeria Fedeli, l'ordine degli architetti della
provincia di Milano, che ha presentato uno dei 1.238 progetti candidati per accedere ai fondi a
disposizione.
Il sito di Scuole Innovative è aggiornato al 7 novembre 2016, data in cui si informava che la prima
seduta pubblica del concorso, fissata all'8 novembre, sarebbe stata rinviata a data da destinarsi.
A distanza di oltre due mesi nessuna notizia. Per questo, il 18 gennaio scorso, l'ordine degli
architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della provincia di Milano ha scritto una lettera che
sottolinea l'importanza che avrebbe una conduzione seria e puntuale di tutti i passaggi previsti dal
bando. Riportiamo di seguito il testo della lettera.
Onorevole Ministra Valeria Fedeli,
Innanzitutto vorremmo porle Ie nostre felicitazioni per la Sua recente nomina. Le scriviamo con
riferimento al concorso di idee per la realizzazione di 52 scuole innovative, bandito la scorsa
primavera dal Suo Ministero. Un progetto al quale il nostro Ordine ha partecipato con grande
entusiasmo conferendo I'utilizzo del nostro bando tipo - piattaforma web Concorrimi. Si tratta di un
innovativo strumento di organizzazione di concorsi di idee e di progettazione, sviluppato in accordo
con quanto previsto dalla legge, che rende possibiIe l'intero procedimento concorsuale con modalità
interamente digitali, utilizzando una piattaforma online sia per i concorrenti che per I'ente banditore.
L'utilizzo di questo strumento in un importante e ambizioso progetto come il concorso sulle scuole
innovative ha consentito una partecipazione massiccia di concorrenti da tutta Italia e,
probabilmente, anche da molti paesi esteri.
La straordinaria compresenza sia degli Enti locali e delIe comunità coinvolte nella selezione delle
aree di concorso, sia dei progettisti, richiedono che l'intera procedura, dopo Ie diverse proroghe dello
scorso anno, sia comunicata in modo chiaro, con una calendarizzazione delle attività che permetta
alle amministrazioni selezionate e ai concorrenti la programmazione delle successive fasi di sviluppo
dei progetti. Ci permettiamo inoltre di sottolineare l'importanza di condurre con profondità e
completezza i lavori di giuria, concependo un meccanismo di valutazione capace di valorizzare lo
straordinario sforzo messo in campo dai progettisti.
Vorremmo infine evidenziare I'interesse di una adeguata esposizione e pubblicazione dei progetti
pervenuti, affinché possano diventare elemento di un grande confronto nazionale sulla tipologia
della nuova scuola, e l'importanza di sostenere questo importante lavoro affidando i successivi gradi
di progettazione delle scuole che verranno realizzate ai progettisti vincitori. Il nostro Ente è
naturalmente a disposizione del Ministero per ogni eventuale futuro utilizzo del bando-piattaforma o
diffusione presso iscritti e cittadini del progetto Scuole Innovative.
La ringraziamo dell'attenzione e le inviamo i nostri più cordiali saluti.
Per il consiglio dell’Ordine degli Architetti PPC provincia di Milano
la presidente, Valeria Bottelli
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URL di origine (Salvata il 01/02/2017 - 14:48):
http://www.qualenergia.it/articoli/20170127-bando-scuole-innovative-che-fine-ha-fatto
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