28 gennaio 2017

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Transcript 28 gennaio 2017

Primo piano
SARPAREA, IL PROGETTO
DEL RESORT VA AVANTI
NONOSTANTE LE PROTESTE
Stefano Manca
pag. 11
Lecce
MATTARELLA OSPITE D’ONORE
ALL’INAUGURAZIONE
DEL TEATRO APOLLO
Fabio Antonio Grasso
pag. 12
Periodico
d’informazione del Salento
Anno XVI n. 609
28.01.2017
ALL’INTERNO
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Terra avvelenata
La discarica di Burgesi a Ugento (con i suoi 600 fusti di rifiuti tossici tombati e non ancora recuperati), ma
anche quella di Castellino a Nardò e quella di Corigliano d’Otranto, passando dall’ex opificio “Zincherie
Adriatiche” di Diso: queste le tappe di un percorso attraverso le principali criticità ambientali del nostro
territorio, la cui incidenza di tumore tra la popolazione è sempre più rilevante. La Regione Puglia vuole vederci
chiaro e insieme ad Arpa, Asl e sindaci sta organizzando un piano di intervento. Ma bisogna fare in fretta
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Editoriale
OPINIONI
Da Squinzano regali ai militari italiani in Kosovo
Facoltà (e opportunità)
di scelta
di Andrea Colella
È notizia di questi giorni la scelta, da parte del
Comitato Universitario Regionale, di dare il via libera
all’attivazione di tre nuovi corsi di laurea triennale,
precisamente “Dams - Discipline delle arti, della
musica e dello spettacolo”, “Viticoltura ed enologia”
e “Manager della filiera turistica” presso l’Università
del Salento. In attesa dell’approvazione definitiva
da parte del Ministero dell’Università e della Ricerca,
occorre fare qualche considerazione. È di certo una
bella notizia il fatto che un Ateneo intenda ampliare
la propria offerta formativa, soprattutto in termini di
attrattività per le nuove matricole, il cui numero a
Lecce è sensibilmente calato negli ultimi anni.
Qualche dubbio rimane però sull’effettiva efficacia
dei nascituri corsi di laurea di 1° livello per quel che
riguarda gli sbocchi professionali: se per “Viticoltura
ed enologia” noi di Belpaese facciamo il tifo, in
quanto da tempo crediamo nelle opportunità offerte
dal settore, e per “Manager della filiera turistica” riteniamo che il nostro territorio debba investire in
professionalità -e non improvvisazione- per la gestione
del turismo (dopo l’agricoltura è il settore più
trainante), non siamo altrettanto sicuri che per corso
di laurea in “Dams” si possa dire altrettanto.
L’esperienza di “Beni culturali” è esemplare in questo
senso: un corso nato con le migliori intenzioni, ma
senza prevedere la capacità del mercato di assorbire
i laureati. La speranza è che il “Dams” non diventi
un corso di specializzazione per chi è già lavora nei
settori delle arti, della musica e dello spettacolo.
Belpaese
tornerà in distribuzione
l’11 febbraio 2017
Nei giorni scorsi sono arrivati in Kosovo lettere, i doni e disegni che i bambini della
Scuola Primaria "De Amicis" e della Scuola Secondaria “Carducci”, entrambe di Squinzano,
hanno voluto preparare per il Contingente Italiano, manifestando così il loro affetto e la
loro stima ai nostri militari impegnati in missione di pace.
O dolce stupore
e gioia del cuore,
candida coltre
dal vivo splendore.
Dai più aspettata
gradita sorpresa,
or Maglie innevata
sembra una sposa!
Un soffice manto
ed un freddo polare,
ma un chiaro monito
sembra portare.
Un segno divino?
L’incanto è finito
Un divino messaggio?
Non solo l’incanto
di un bel paesaggio.
La terra ricopre
e le sue nudità,
dell’umano cuore
durezza e viltà.
Con lei condivide
la sola freddezza,
son scarsi i segnali
di divina bellezza.
Sul manto procedon
migranti stranieri
incerto è il lor passo
sembran fatti di sasso.
Non hanno vigore
non gioia nel cuore,
un destino assai amaro
e tanto dolore.
per gli occhi e pel cuore.
Più il bianco non splende!
Lì v’è un campar tristo,
è forse questo il messaggio
“Vai incontro a quel Cristo?”
L’incanto è finito.
Testa bassa e assorta
in foschi pensieri,
qui sognan una casa
e sul volto son seri.
Si staglia il drappello
su tanto candore,
penosa l’offerta
“Si sciolgan la neve
ed il freddo del cuore,
agli sfortunati fratelli
accoglienza e… amore!”.
Tonio Gozzoli
Maglie
La lucerna
a cura di
fra Roberto Francavilla
Signore Gesù Cristo, che hai
detto ai tuoi Apostoli: “Vi lascio la pace, vi do la mia
pace”, non guardare ai nostri
peccati ma alla fede della
tua Chiesa e donale pace e unità, secondo la tua volontà.
Amici di Belpaese, sono appena tornato dal Centro
Italia, dove ho incontrato i vescovi delle zone terremotate. Mentre eravamo riuniti in Ascoli Piceno, una
forte scossa (mercoledì 18 gennaio) ci ha costretto a
sospendere l’incontro. Immaginate la vita di quanti,
da agosto scorso, sono sotto questa continua minaccia.
Non voglio però tralasciare di ricordarvi la Settimana
di preghiera per l’unità dei cristiani appena celebrata
(18-25 gennaio).
All’inizio di questa Lucerna ho riportato la famosa
preghiera che diciamo in ogni Santa Messa, prima di
scambiarci il segno di pace. In realtà chi può donarci
unità e pace è solo Cristo Gesù, nonostante le nostre
miserie e i nostri peccati. Purtroppo abbiamo ereditato
dal passato la triste storia dei cristiani divisi: con gli
Ortodossi dal 1054 e con i Protestanti dal 1517. Non
sono mancati tentativi e gesti di riconciliazione per ristabilire l’unità: basta ricordare l’amicizia tra Papa
Francesco e Bartolomeo, patriarca di Costantinopoli,
venuto di recente proprio in Puglia, e l’incontro dello
stesso Bergoglio con Cirillo, patriarca di Mosca.
I motivi della divisione sono stati culturali e politici,
come la lingua diversa e ingerenze di vari sovrani in
contrasto con il potere del Papa di Roma. Ma la
causa determinante è stata la mancanza di carità e
perdono, perciò Cristo ci ha insegnato: “Questo genere
di demonio si scaccia con la preghiera e il digiuno”,
quest’ultimo inteso non solo come astinenza dal
cibo, ma di più da ogni giudizio affrettato, sbrigativo e
superficiale con parole che edificano muri e non
ponti. Badiamo di costruire unità almeno tra noi,
visto che quella tra cristiani è un’impresa più grande.
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A cura di Diletta Pascali
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SUCCEDEVA
IL 28 GENNAIO
Vasca di palline per adulti
Si chiama The Beach, ed è
una delle installazioni più
divertenti del momento: 1,1
milioni di palline di plastica
riciclabile riempiono una gigantesca vasca lunga ben 60
metri. Creata dal collettivo
Snarkitecture, è già stata
esposta al National Building
Museum di Washington D.C.
e all’Amalie Arena in Florida.
Ora si trova al Sydney Festival, in Australia.
Nel 1998 La Ford annuncia
l'acquisto della Volvo per 6,45
miliardi di dollari.
Nel 2003 a Bad Mitterndorf,
in Austria, Daniela Iraschko è
la prima donna a raggiungere
i 200 metri nel salto con gli
sci.
Nel 2006 Crollo del tetto di
una fiera a Chorzow nei pressi
di Katowice in Polonia. 66
morti e 141 feriti, molti dei
quali gravi.
iPhone…Trump
Borsetta
autobloccante
Goldgenie, un’azienda specializzata in prodotti di lusso famosa
per aver placcato in oro praticamente qualunque cosa per i suoi
clienti ha recentemente creato un iPhone
7 a tema Donald Trump.
Il telefono ha una cover in oro massiccio e incastonata con diamanti.
Disponibile alla modica cifra di 151.000 dollari.
La grotta di Naica
A circa 300 metri di
profondità la terra
custodisce la famosa Grotta dei Cristalli (Cueva de los
Cristales), poco distante dal villaggio
minerario di Naica,
nel pieno deserto
messicano. Una cattedrale sotterranea
adornata con grossi
blocchi di cristalli di
selenite che si incastrano l’uno con l’altro rendendo ancora
più affascinante il
tutto.
iBag2 è una borsetta intelligente
che può vibrare quando entrate
in zone a “rischio spesa”, e anche
chiudersi ermeticamente se
questi avvisi sono ignorati.
Nasce dalla collaborazione di
una fashion designer newyorchese e di una società di robotica irlandese, ed è destinata
principalmente alle “malate di
shopping”. La caratteristica più
peculiare è però la chiusura
automatica, che può essere impostata per attivarsi in specifiche
zone, o in determinate ore del
giorno, o ancora dopo un certo
numero di aperture.
Post-it
curiosità dal mondo
Lupo artico
Nella regione artica in cui vive, il terreno ghiacciato rende difficile
scavare tane, per questo cerca rifugio nelle caverne o dentro le cavità tra le rocce. Quando dorme, usa la sua lunga coda per coprirsi
il naso e proteggerlo dal congelamento.
Distributori di
cibo per animali
È nato in Turchia grazie al progetto Pugedon, finalmente arrivato anche in Italia.
Il distributore di cibo per animali
che funziona inserendo nel dispositivo bottiglie di plastica e
lattine. Si applica quindi a costo
zero, visto che i contenitori riciclati coprono completamente
l’acquisto dei pasti per i randagi.
Morbide sculture
Josè Manuel Castro Lòpez scolpisce e manipola la dura pietra
in modo tale da farla apparire morbida e plasmabile come il pongo
nelle mani dei bambini. Lo scultore ammette di essere sempre stato attratto
dalla pietra, in particolar modo ama destreggiarsi con blocchi di quarzo e di granito.
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Terra avvelenata
La discarica di Burgesi a Ugento (con i suoi 600 fusti di rifiuti
tossici tombati e non ancora recuperati), ma anche quella di
Castellino a Nardò e quella di Corigliano d’Otranto, passando
dall’ex opificio “Zincherie Adriatiche” di Diso: queste le tappe
di un percorso attraverso le principali criticità ambientali del
nostro territorio, la cui incidenza di tumore tra la popolazione
è sempre più rilevante. La Regione Puglia vuole vederci
chiaro e insieme ad Arpa, Asl e sindaci sta organizzando un
piano di intervento. Ma bisogna fare in fretta
I numeri parlano da soli: 2.330.
Tanti sono i morti per tumore registrati nel Salento nel 2013. Un
dato purtroppo in costante aumento
e che nel 1990 era “solo” di 1.496.
Queste sono le cifre più impressionanti del documento pubblicato
nei giorni scorsi dalla Lega Italiana
per la Lotta ai Tumori. In realtà,
non è un dato che deve sorprenderci. Da anni è ormai non è un
mistero che la Provincia di Lecce
fa registrare un’incidenza tumorale
superiore alla media nazionale, soprattutto per quel che riguarda il
polmone e la vescica.
L’origine di questo drammatico
quadro sanitario è sempre stata
individuata nell’inquinamento atmosferico prodotto dalle emissioni
nocive di alcune attività industriali
del territorio, dall’Ilva a Cerano,
dalla Colacem alla Copersalento. A
partire, però, dalle rivelazioni del
boss Carmine Schiavone, fino al
caso dei fusti tossici interrati nella
discarica di Burgesi a Ugento, è
cresciuto l’allarme sullo stato di
salute dei terreni e del sottosuolo
salentino. Un allarme che in realtà
era già stato lanciato in passato
nei casi delle discariche di Castellino
e di Corigliano d’Otranto e che si
è recentemente riproposto con la
zincheria di Diso.
Insomma, non solo la nostra aria,
ma anche il nostro suolo sembra
gravemente malato, e viene spontaneo riflettere su un potenziale legame con il numero di tumori riscontrati. Il timore è altissimo, tanto
che la Lilt di Lecce, presieduta dall’oncologo Giuseppe Serravezza,
insieme a Provincia di Lecce e Università del Salento, coordinerà il
progetto Geneo, che da febbraio
monitorerà 32 comuni salentini
suddivisi tra alto e basso tasso di
mortalità tumorale; un numero che
comunque potrebbe aumentare in
seguito alle numerose richieste pervenute, a significare della paura
che serpeggia tra le Amministrazioni
comunali. Tra le operazioni previste,
anche una serie di carotaggi per
verificare la presenza di metalli pe-
santi, pesticidi e PCB (policlorobifenili).
La Regione Puglia ha promesso
un impegno concreto per fare luce
su questa vicenda, a cominciare
da Burgesi, coinvolgendo anche
Arpa e Asl di Lecce. E dall’ente di
viale Capruzzi lancia l’emergenza
anche il consigliere regionale Cristian Casili, vicepresidente della V
commissione Ambiente, che ha
chiesto una mappatura di tutti i
siti inquinanti nel territorio salentino, anche in virtù delle numerose
discariche aperte per urgenza e rinchiuse negli anni ‘80 senza controllare che tipo di rifiuti fossero
stati tombati.
rappresentano una sostanza chimica
riconosciuta tra le più inquinanti e
persistenti nell’ambiente, in grado
di accumularsi facilmente nel suolo
e in organismi che rientrano nella
catena alimentare; i loro effetti sull’organismo umano possono palesarsi con tossicità del sistema riproduttivo, immunotossicità e cancerogenicità.
Gli interventi si dirameranno in
due direzioni: da un lato, si cercherà,
con opportune metodologie, di individuare i 600 fusti per poi passare
subito alla bonifica del sito: dall’altro, l’Arpa attuerà un costante
monitoraggio della falda, tenendo
sempre aggiornati i cittadini. L’Asl
di Lecce, invece, si incaricherà dello
screening da effettuare sulla popo-
lazione dei tre comuni coinvolti, in
particolare per diagnosticare possibili casi di carcinoma vescicale.
Il caso Burgesi ha inoltre riacceso i
riflettori sull’omicidio, ancora senza
colpevole, di Peppino Basile. Nel
2006, infatti, l’ex consigliere provinciale dell’Italia dei Valori pare
stesse indagando su eventuali illeciti
commessi proprio nella discarica
ugentina riguardo le attività di bonifica e di rimozione e smaltimento
di rifiuti speciali di cui era oggetto.
Fu Bruno Colitti, titolare dell’omonima azienda che aveva partecipato
ai lavori, ad autodenunciarsi, affermando di essere stato costretto
dalla ditta appaltatrice a interrare
nella stessa discarica una serie di
rifiuti inquinanti. I giudici dichiararono l’infondatezza del reato, ma
le odierne vicissitudini non possono
che fare riflettere.
Burgesi: emergenza nuova e fantasmi del passato
Ricerca dei fusti interrati, monitoraggio della falda
e screening dei cittadini: questi gli interventi previsti da
Regione, Arpa e Asl. E riemergono le indagini di Peppino Basile
“Fate presto”: questo è l’appello
lanciato dai sindaci di Presicce, Acquarica del Capo e Ugento nel
corso del vertice tenutosi negli
scorsi giorni a Bari insieme a Regione, Arpa e Asl: l’obiettivo era
quello di predisporre un piano di
intervento con il quale affrontare
l’emergenza della discarica di Burgesi, ricadente nel territorio comunale di Ugento. Tutto è cominciato
quando l’imprenditore Gianluigi
Rosafio poco più di un anno fa rivelò ai Carabinieri che ben 600
fusti di PCB (policlorobifenili) erano
stati interrati nella struttura, la cui
presenza è stata confermata anche
dalle analisi del Cnr (Consiglio
Nazionale delle Ricerche).
L’allarme è altissimo, perché i PCB
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La fabbrica dei metalli pesanti
Fanno paura i valori fuori legge riscontrati nelle acque e nel terreno
circostante l'ex zincheria di Diso, a ridosso dei comuni di Spongano e Andrano
Un impianto, tre comuni coinvolti. Le popolazioni di Diso, Spongano e Andranno
sono direttamente coinvolte nella vicenda
che ruota attorno all’ormai ex opificio
“Zincherie Adriatiche” dismesso nell’aprile
2015. Situata all’interno del territorio di
Diso, al confine con quello di Spongano,
l’industria è al centro delle cronache per i
recenti valori fuori norma di metalli pesanti
riscontrati dall’Arpa: arsenico nella falda
acquifera, stagno, berillio e zinco (per
quest’ultimo sono stati rilevati 292 mg/kg
invece dei 150 normalmente consentiti)
nei terreni in prossimità dell’azienda. Numeri preoccupanti che hanno portato il
Comune di Spongano ad ordinare la dismissione dei pozzi di due abitazioni. Furono proprio i cittadini sponganesi a far
sollevare il sipario sui disagi sofferti a
cause dell’attività dell’opificio, riuscendo
a denunciare la loro situazione addirittura
nel 2000 di fronte le telecamere de “Le
Iene”, lamentando rumori fastidiosi e miasmi, quest’ultimi causa di problemi respiratori.
Questo quadro è alla base del processo
che vede imputati alcuni responsabili dell’azienda, che dovranno rispondere delle
accuse di aver emesso nell’atmosfera sostanze in grado di molestare i residenti e
di aver scaricato acque reflue industriali
senza autorizzazione; tutto questo dopo
una serie di battaglie legali che hanno
visto scontrarsi azienda e cittadini. I valori
anomali dei metalli pesanti erano però
Castellino, sempre più una
bomba al nichel e arsenico
Da tempo i livelli di metalli pesanti presenti nella falda acquifera della
discarica di Nardò sono oltre la norma. E la bonifica è ancora lontana
emersi ancora prima, nel 2014, quando
alcuni cittadini si rivolsero ad un laboratorio
analisi privati. I test effettuati dall’Arpa
fino al 2012, invece, si concentrarono solo
alle distanze di 350 e 800 metri dalla
struttura, registrando dati ovviamente inferiori. L’Agenzia Regionale, però, non ha
poi potuto evitare di concentrare la sua
attenzione nelle immediate vicinanze dell’opificio, a partire da una distanza di 20
metri, e i risultati, diffuso nell’ottobre
2016, si sono rivelati inquietanti: concentrazione di arsenico, stagno e zinco in misura doppia rispetto alle previsioni di
legge. In merito, la Provincia di Lecce ha
chiesto che un’indagine nel raggio di un
chilometro per individuare la presenza di
altre attività industriali.
Nel frattempo, ha fatto discutere la recente
scelta del Consiglio comunale di Diso di
approvare la trasformazione dell’ex opificio
in una struttura ricettiva; un provvedimento
preso lo scorso settembre, un mese prima
della diffusione dei dati Arpa e senza fare
riferimento alla possibile contaminazione
del suolo e alla necessità di una preventiva
bonifica. E proprio sotto questi aspetti la
sindaco di Diso Antonella Carrozzo ha
voluto fare chiarezza, sostenendo che in
quell’occasione l’assise doveva pronunciarsi
in merito all’interesse pubblico della nuova
destinazione d’uso e promettendo che se i
monitoraggi confermeranno l’inquinamento
della struttura si procederà prima di tutto
alla bonifica.
Nel numero di Belpaese del 31 ottobre
2015 la presentammo come “una bomba
al nichel”. Una definizione che, purtroppo,
ben si presta alla ex discarica di Castellino,
località del Comune di Nardò, dopo che
da un monitoraggio dell’Arpa venne riscontrata la presenza di nichel oltre i parametri stabiliti dalla legge in due dei tre
“pozzi spia” interni alla struttura. Un
quadro grave già di per sé, che peggiorò
alcuni mesi dopo, quando le analisi effettuate negli altri venti “pozzi spia” esterni
alla discarica rivelarono anche quantità
fuori norma di metalli pesanti, soprattutto
arsenico.
Chiusa dal 2007 per i disagi, soprattutto
olfattivi, sofferti dalla popolazione neretina,
la discarica è ancora in attesa dei lavori di
bonifica e messa in sicurezza. Un primo
passo in questo senso è stato compiuto lo
scorso 30 settembre in un incontro voluto
da Domenico Santorsola, assessore regionale all’Ambiente, al quale hanno partecipato, tra gli altri, Provincia di Lecce e Comune di Nardò; in quell’occasione ci si
accordò di programmare una conferenza
di servizi attraverso la quale organizzare
un piano di interventi.
Meglio tardi che mai, ma nel frattempo il
territorio resta alla mercé della struttura,
Discarica di Corigliano:
un pericolo scampato,
ma non debellato
Era il maggio dello scorso anno quando l’emergenza rifiuti investì il Nord Salento a causa
della temporanea chiusura della discarica di
Statte che mise in difficoltà l’impianto di biostabilizzazione di Cavallino. Per ovviare alle difficoltà, da più parti era stata individuata nella
discarica di Corigliano d’Otranto la soluzione
più efficace; una struttura mai entrata in funzione
dopo la sua realizzazione, grazie all’unanime
volontà del Consiglio comunale.
A schierarsi contro questa opzione furono tutti i
comuni della Grecìa salentina, sostenuti dai
movimenti ambientalisti. L’idea di attivare quell’impianto, d’altronde, si rivelò inopportuna, a
causa proprio della sua ubicazione. La discarica,
infatti, sorge sopra la più importante falda acquifera della provincia che fornisce il 30% dell’acqua potabile ai salentini. Si tratta di un
terreno che, data la sua posizione centrale all’interno del territorio salentino, conserva un’acqua di elevata purezza, ma che presenta anche
un notevole livello di permeabilità e friabilità;
ciò significa che il percolato potrebbe infiltrarsi
nel terreno senza trovare ostacoli e inquinare
così la falda.
Si sarebbe trattato di una beffa per il Comune
di Corigliano d’Otranto, che ha avuto a che fare
con la vecchia discarica, bonificata e messa in
sicurezza, e che proprio dai pressi dell’impianto
vede partire il “Parco del Mago”, un percorso
naturale che arriva fino a San Cesario.
come hanno lamentato nei giorni scorsi il
sindaco Giuseppe Mellone e l’assessore
all’Ambiente Graziano De Tuglie in una
lettera inviata a Governo, Regione, Provincia e Arpa: “In relazione a tali emissioni,
la popolazione ha spesso lamentato malori
e malattie di vario genere ed in passato un
manifesto sottoscritto da ventuno medici
di base denunciò l’aumento di malattie in
relazione alla presenza sul territorio di
una potente fonte inquinante. Ancora oggi
nella zona compresa tra la discarica e l’ex
ospedale i residenti segnalano episodi di
gocciolamento dal cielo di una sostanza
giallognola.
L’area risulta fortemente inquinata, con
superamenti di arsenico e nichel superiore
ai limiti di legge, e notizie non confermate
ci allertano sul consumo oltre la media di
farmaci collegati a malattie tumorali e antitiroidei”.
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Informazioni pubblicitaria
Per sempre insieme a Villa Zaira
Sabato 11 e domenica 12 febbraio un appuntamento imperdibile per i futuri sposi, che avranno la possibilità di
conoscere le migliori aziende del settore nel suggestivo contesto della Tenuta Le Franite “Villa Zaira”
Il sogno di ogni coppia è quello
di coronare il loro amore nel
matrimonio. E affinché il giorno
più bello della loro vita diventi
indimenticabile, si desidera il
massimo della qualità. Per le
coppie che sono in procinto di
convolare a nozze, il prossimo
11 e 12 febbraio (dalle 16 alle
21.30) è stato organizzato un
evento speciale: si tratta dell’open day “Per sempre insieme” che si terrà presso la Tenuta
Le Franite “Villa Zaira”, situata
a Muro Leccese.
“Per sempre insieme” si presenta come un evento espositivo
al quale parteciperanno aziende
leader nel settore del matrimonio operanti in provincia di
Lecce e che per l’occasione presenteranno le tendenze del
2017. L’apertura della manifestazione espositiva è prevista
per le 16 di sabato 11 febbraio
con il taglio del nastro effettuato
dal sindaco di Muro Leccese,
Antonio Donno. Domenica 12,
poi, sfileranno le collezioni sposa di un importante realtà salentina: “Emozioni Sposa”, che
ha sedi a Tricase, Maglie e Lecce.
L’intero evento verrà reso suggestivo dalla meravigliosa location di “Villa Zaira”, bellissima area naturale risalente al
‘700, all’interno della quale
spicca il bellissimo Palazzo Baronale appartenuto al barone
Nicola Lopez y Royo dei duchi
di Taurisano e alla moglie donna Enrica Garzia; ora è invece
residenza della pro-nipote Anna
Lucia Cisotta, quest’ultima titolare della Tenuta Le Franite
“Villa Zaira”.
Con un’area di ben 17 ettari
immersi nel verde, “Villa Zaira”
si presenta una location perfetta
per le coppie che vogliono un
matrimonio elegante e di classe.
Impossibile, infatti, non innamorarsi del suo parco ricco di
fiori, piante, lecci e querce vallonee, ma a rendere affascinante
“Villa Zaira” intervengono anche un particolarissimo bosco
di lecci, un’antica sala da thè,
costituita da una casina a tre
arcate.
Tutti coloro che parteciperanno
a “Per sempre insieme” potranno ammirare i lunghi viali e
un suggestivo bosco di lecci illuminato da ben 18 lampadari
artigianali (che rappresentano
la novità di questa stagione) e
pronto ad accogliere qualsiasi
tipo di ricevimento. Immerso
nel verde, anche un antico chiostro con arcate, anch’esso recentemente restaurato, che accoglie fino a 500 posti a sedere
e usato per eventi da svolgersi
in relax nel fresco del parco.
L’ampia zona esterna si caratterizza di un’antica carbonaia,
mentre è possibile ammirare
un prato inglese circondato da
cinque aranceti. Non meno
affascinanti, le antiche sale frantoio, ricche di reperti storici e
capace di ricevere fino a 500
posti a sedere. Particolari che
caratterizzano la parte interna
sono le volte a stella, la macina,
le suggestive mangiatoie accuratamente recuperate e una piscina interna, luogo ideale per
un momento di relax; infine,
non poteva mancare un ampio
parcheggio, immerso tra un ricco uliveto attiguo alla villa.
Entusiasta l’organizzatrice dell’evento, la proprietaria Anna
Lucia Cisotta: “Ho voluto or-
ganizzare questo evento perché
voglio dare la possibilità ai
futuri sposi di poter ammirare
quanto di meglio le aziende salentine del settore propongono
per il loro grande giorno. Inoltre,
avranno anche l’opportunità di
visitare la bellissima area di
Villa Zaira, una location perfetta
per ospitare dei matrimoni eleganti e di classe, organizzati
sia all’interno del palazzo, che
all’esterno, immersi nella natura”. Ospite d’onore, sarà il
noto opinionista e presentatore
Alessandro Cecchi Paone: “Ho
accettato con entusiasmo l’invito di Anna Lucia Cisotta per
partecipare come testimonial
all’evento ‘Per sempre insieme’.
Consigliare ai prossimi sposi
indicazioni per la miglior riuscita del matrimonio è un supporto che solo pochi privilegiati
possono avere. Sappiamo quanto possa essere ansioso quel
giorno, pertanto avere qualcuno
al tuo fianco che ti aiuta dà un
‘respiro’ notevole”.
“Per sempre insieme” si terrà i
prossimi 11 e 12 febbraio, dalle
16 alle 21.30, presso la Tenuta
Le Franite “Villa Zaira”, in
Contrada Fraganite prolungamento di Via Giosuè Carducci,
tra Maglie e Muro Leccese; si
accede solo tramite invito, da
richiedere sul sito www.villazaira.it o sulla pagina Facebook
“Villa Zaira Le Franite”.
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primo piano
Sarparea, il Resort della discordia
Il nuovo progetto prevede 95mila (anziché 160mila) metri cubi di costruzioni in pieno uliveto secolare,
tra Sant’Isidoro e Porto Cesareo. Pd e Movimento 5 Stelle insorgono: “No alla cementificazione”
A cura di Stefano Manca
Resort Sarparea, presentato il nuovo progetto.
In una conferenza stampa tenutasi presso
l’Oasi “Quattro Colonne” a Santa Maria al
Bagno, l’investitrice britannica Alison Deighton
ha descritto alla città e ai suoi amministratori
il suo progetto di costruzione di un resort
nell’uliveto secolare della Sarparea, polmone
verde situato tra Sant’Isidoro e Porto Cesareo,
in territorio neretino. La battaglia (legale,
politica e burocratica) va avanti da anni e finora gli inglesi hanno avuto tutti i via libera
necessari per iniziare i lavori.
Tuttavia l’opera presentata lo scorso 16 gennaio, per un investimento complessivo di 70
milioni di euro, è meno impattante rispetto
agli intenti iniziali: da 61 unità immobiliari
si è passati a 30; da 160mila metri cubi di
volumetria sci è scesi a 95mila; gli ettari interessati dai lavori saranno 19. Dulcis in
fundo, un bosco di ulivi di quattro ettari -as-
Intento a Nardò nasce il Comitato “Salviamo la Sarparea”
Il 20 gennaio scorso si è costituito il Comitato
“Salviamo la Sarparea” per impedire la nascita del
resort. A costituirlo, associazioni e cittadini: Fare Verde,
Lida, Lipu, Verdesalis, “Diritti a Sud”, Comitato
Permanente per la Salute e l’Ambiente, “I Guardiani
del Faro”, Forum Ambiente e Salute, Italia Nostra
Salento Ovest, Italia Nostra Sud Salento, Csv Salento,
Sos Costa Salento, Portadimare, Centro Studi “Salento
Nuovo”, Fondo Verri, Avvocatideiconsumatori. Non
mancano le adesioni politiche: Sinistra Italiana, Movimento 5 Stelle Nardò, Associazione “Nardò Bene Co-
mune”, Lorenzo Siciliano, Daniele Piccione, Roberto
My, Rino Giuri. “Riteniamo -fanno sapere dal Comitato,
coordinato dall’avvocato Stefania Ronzino- che la
Sarparea non sia luogo idoneo ad alcuna costruzione,
non ci sono opere di mitigazione o parchi degli ulivi
che tengano. Il Comitato ha presentato al Comune di
Nardò una formale diffida dal procedere con qualsivoglia
decisione in merito alla realizzazione del progetto, in
attesa che gli organi competenti effettuino le verifiche
necessarie a confermare formalmente la già riconosciuta
monumentalità dell’uliveto”.
sicurano gli imprenditori- diventerà un parco
pubblico.
Alla conferenza stampa era presente naturalmente il sindaco di Nardò Giuseppe Mellone, oltre ad amministratori, ambientalisti
e associazioni. Proprio sul sindaco neretino
erano puntati molti occhi: non c’è ancora
infatti una posizione ufficiale di Palazzo Personè (manca solo il parere della Giunta comunale per dare corso alla fase esecutiva). Si
dicono invece contrari alla nascita del resort
nel bosco della Sarparea il Pd neretino e il
Movimento 5 Stelle. “Questa barbara proposta di costruzione -ha tuonato il consigliere
comunale di minoranza Lorenzo Sicilianoinizia sempre di più a concretizzarsi, sotto il
silenzio di chi fino a ieri era fortemente contrario ed oggi sembra aver cambiato d’improvviso idea. Io dico no alla cementificazione
di uno degli uliveti più belli ed antichi di Puglia”.
Secco no anche dai 5 Stelle: “Faremo di
tutto -scrivono- affinché lo sciagurato groviglio di leggi, norme
burocratiche, cavilli
legali e arzigogoli politici che da sempre
ammorba l’aria non
vinca ancora una volta. Saremo in prima
linea in difesa di uno
dei nostri gioielli che
non merita di essere
cancellato dalla memoria ma nemmeno
abbandonato a sé
stesso”.
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28 gennaio 2017
lecce
Festa grande per il Teatro Apollo
L’inaugurazione è fissata
per venerdì 3 febbraio. Ospite
d’onore il presidente della
Repubblica Sergio Mattarella
e il ministro per i Beni culturali
Dario Franceschini
In un rincorrersi di notizie il giorno, quello
giusto, finalmente è arrivato. Parliamo
dell’inaugurazione del Teatro Apollo a
Lecce che verrà restituito alla città ed ai cittadini il prossimo 3 febbraio alla presenza
del capo dello Stato Sergio Mattarella, del
ministro per i Beni e le Attività culturali
Dario Franceschini e dell’attore Giancarlo
Giannini.
La vicenda del Teatro Apollo, o meglio ancora, del suo recupero è cominciata circa
14 anni or sono quando sindaco del capoluogo salentino era Adriana Poli Bortone e
governatore della Puglia era Raffaele Fitto:
ad entrambi si deve l’input iniziale di un
percorso virtuoso che gli attuali sindaco
Paolo Perrone e vicesindaco nonché assessore ai Lavori pubblici Gaetano Messuti
hanno fortemente voluto e sostenuto nel
corso del loro mandato.
Detto questo non si può rimanere indifferenti ai 14 anni circa di lavori. A qualcuno
potrebbero apparire molti ma di fatto interventi di questo tipo richiedono tempi di
gestazione e gestione lunghi dovuti a fasi di
studio, rilievi, indagini archeologiche, percorsi burocratici relativi ai finanziamenti
che per qualcuno diventano pastoie, sabbie
mobili. Fatto sta che si è riusciti ad arrivare
alla fine e la città adesso avrà a disposizione
un nuovo edificio da destinare alle attività
culturali. È, quello condotto da Nico Barletti e Luigi del Grosso, un buon restauro?
Sì. Parrebbe proprio di sì, anche perché è
stato seguito con attenzione dalla locale Soprintendenza ed in particolare dall’architetto Augusto Ressa.
Qualche polemica esterna c’è stata in effetti, ma fa parte della tradizione italiana,
prima ancora che leccese. Una questione
che rimane ancora da sciogliere, almeno
pubblicamente, è quella della gestione.
Come e da chi verrà gestita l’attività cultu-
Il Comune vince “Cartoniadi”,
ma la differenziata è al 30%
Foto di Pino Cavalera
Case Magno nel caos
Canoni di locazione aumentati
e degrado dell’area: esplode
la protesta degli inquilini
rale del teatro? Non appaia fuori luogo la
domanda perché se adesso il corpo dell’architettura è stato rimesso a nuovo appare
quasi naturale pensare alla sua anima.
Qualcuno afferma che l’idea è nella testa
del sindaco attuale, qualcun altro invece ricorda che in primavera a Lecce si voterà
per il nuovo sindaco. Non è da escludere
che la prossima campagna elettorale porrà
domande proprio in questa direzione. Non
rimane intanto che aspettare, godendosi
questa inaugurazione e chiedendo a tutti
uno sforzo: non chiamatelo contenitore
culturale!
Fabio Antonio Grasso
Le “Case Magno” di Lecce sono in pieno
caos. Il comitato costituito dagli abitanti
dall’agglomerato hanno coinvolto anche il
prefetto di Lecce Claudio Palomba ed il
presidente della Regione Michele Emiliano.
Il problema iniziale riguarda i canoni di locazione, quadruplicati nel corso degli anni e
non in linea con la normativa di riferimento.
Nel novembre scorso a numerosi cittadini
sono giunte le richieste di pagamento per
“recupero morosità” relative a canoni scaduti
e non pagati fino a fine settembre, ma “con
degli importi privi di qualunque riferimento”.
A dicembre, la dirigente del Comune ha ribadito che quei canoni, per quanto potessero
essere basati su un’applicazione non corretta
dei coefficienti di riferimento, comunque
erano dovuti e non erano modificabili, perché
in precedenza non contestati, nonostante le
richieste di informazioni avanzate dagli inquilini e cadute nel vuoto. E si doveva provvedere a pagare “pena l’immediata attivazione
degli sfratti per morosità”, afferma Franco
Salerno, a capo del comitato.
Il secondo punto è relativo allo stato di manutenzione che è pressoché allarmante: le
palazzine in viale della Repubblica versano
in uno stato di degrado totale. Sono stati
avviati dei lavori nel 2015 che sono sospesi
per problemi nel rapporto tra Comune e
ditta appaltatrice. Eppure, “le somme per la
La Commissione controllo di Palazzo Carafa, capitanata dal consigliere di minoranza Antonio
Rotundo, ha messo in luce il calo della raccolta
differenziata: dal 56 % di giugno al 30 % degli
altri mesi. “Abbiamo la dimostrazione -afferma
Rotundo- che la raccolta differenziata di tutta la
frazione organica umida, invece di essere smaltita
negli impianti di compostaggio, è stata conferita
nell’impianto di biostabilizzazione di Cavallino”.
È ritenuto dunque pregiudicato il raggiungimento
dell’obiettivo minimo previsto dal progetto, che
prevedeva almeno il 50% di raccolta differenziata
già nel primo anno di attuazione della raccolta
porta a porta, per assestarsi a quota 60% a
partire dal secondo anno. “Eppure -continua Rotundo- i leccesi si sono visti aumentare nel 2016
di nuovo la Tari, proprio a causa del costo del
servizio giunto a circa 24 milioni di euro, 3,3
milioni in più rispetto all’anno precedente”.
Nonostante questo dato allarmante il lunedì
scorso il Comune di Lecce ha reso nota la premiazione in occasione delle “Cartoniadi”, il contest
della raccolta differenziata di carta e cartone organizzato da Comieco (Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica),
in collaborazione con il Comune di Lecce e Monteco, che ha visto impegnati i leccesi per un
mese intero tra novembre e dicembre 2016. Verranno stanziati 20mila euro per finanziare l’acquisto
di nuovi contenitori della raccolta differenziata,
giochi per i parchi e le zone verdi della città.
Grande soddisfazione da parte del sindaco e
dell’assessore all’Ambiente Andrea Guido.
Gian Piero Personè
ristrutturazione provengono da fondi propri
del Comune -aggiungono dal comitato- perché non è stato possibile accedere a quelli
regionali disponibili per gli alloggi Erp a
causa del caos gestionale, che ha impedito
una mancata applicazione dei contratti di
assegnazione e locazione”. Secondo lo Giovanni D’Agata dello Sportello dei Diritti
“non sono visibili segni di un cambiamento
in quelli che sono rimasti che quartieri dormitorio”.
Gian Piero Personè
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maglie
Quell’ultimo ponte
Foto: Leccesette.it
Botta e risposta tra un gruppo di consiglieri comunali e l’ex sindaco
Antonio Fitto sulla legittimità della struttura tra Maglie e Melpignano
Il ponte che separa Maglie da Melpignano,
di recente costruzione, messo in attuazione
dopo circa dieci anni dalla stesura del
primo progetto, è diventato nelle ultime
ore un ponte della discordia. Da una parte,
i consiglieri magliesi Antonio Izzo (M5S),
Antonio Giannuzzi (Gruppo misto), Francesco Chirilli (Gruppo misto), Mario Andreano (Pd) e Sabrina Balena (Pd) e dall’altra, l’ex sindaco nonchè direttore generale del Consorzio per le Aree di Sviluppo
Industriale della Provincia di Lecce Antonio
Fitto. Secondo i consiglieri, la nuova costruzione sarebbe da ritenersi abusiva in
quanto non sarebbe stato effettuato l’esproprio dei terreni interessati. “Inoltre -sostengono- manca l’autorizzazione paesaggistica e il permesso di costruire. I proprietari dei terreni avrebbero tutte le carte
in regola per chiedere il risarcimento dei
danni subiti”. Sulle responsabilità civile e
penale gli stessi consiglieri non hanno
Le ballerine magliesi trionfano a “Città in Danza 2017”
Riconoscimenti importanti quelli ottenuti dalle
allieve della suola Dimensione Danza di Maglie
guidate da Lina Chiriatti, che in occasione del
concorso “Città in Danza 2017” tenutosi nei giorni
scorsi presso il teatro Db D'essai di Lecce hanno
portato a casa il primo premio per assoli junior, il
primo premio per il gruppo contemporaneo junior
(10-12 anni) e il primo premio per il gruppo moderno junior. Terzo classificato il gruppo moderno
senior, oltre a tre borse di studio per ciascun
componente della categoria vincente. Menzione
speciale per Maria Giulia Chiurazzi (10 anni), migliore allieva di tutte le categorie del gruppo
juniores.
alcun dubbio e puntano il dito contro l’ex
primo cittadino a causa del quale, a loro
parere, esisterebbe il rischio serio del ripristino forzoso dei luoghi e l’abbattimento
dell’opera.
La replica di Fitto non si è fatta attendere:
“Abbiamo avuto il consenso di tutti i proprietari tranne uno, che è interessato alla
variante originaria del progetto, nata per
superare i problemi che hanno tenuto il
ponte fermo per diversi anni, cioè una
piccola bretella per poter accedere ai suoli
di proprietà. La questione dell’esproprio
è poi una valutazione legale, ma le somme
sono accantonate e le documentazioni a
posto”.
Da Fitto arrivano poi le tempistiche riguardante l’apertura del ponte: “Non è
stato ancora aperto solo perché non è
stato collaudato per motivi di tempo ma
lo faremo nell’arco di una decina di giorni.
L’idea dell’Asi è di costruire solo l’ingresso
ovest, vista la presenza sulla carreggiata
est, dell’accesso da Lecce, distante poche
centinaia di metri”.
Ugo Tramacere
Foto di Pino Cavalera
SPECIALE VOLLEY MAGLIE
Betitaly, una squadra dal carattere di ferro
Prestazione capolavoro contro Casal dePazzi per Kostadinova e compagne.
Anche domenica prossima contro il Montella serviranno cuore, forza e polmoni
“E ritorno da te, senza niente da dire, senza
tante parole, ma con in mano un raggio di
sole”. La celebre canzone di Jovanotti calza a
pennello con l’umore Betitaly. Le ragazze rossoblù dopo due sconfitte in altrettante trasferte,
ritrovano il sole e il sorriso davanti al loro
pubblico con un secco e perentorio 3-0 al Volleyro’. Tre set tosti per cancellare Aprilia e
Santa Teresa e digerire lo scivolone al secondo
posto dopo un girone passato a guardare tutti
dalla vetta.
La vittoria fa bene, restituisce sogni, ambizioni
e voglia di vincere. La prossima sfida, poi, è
tutta da gustare. Arriva il Montella terzo in
classifica (domenica 29 gennaio, ore 18) reduce
da un buon filotto di risultati positivi. La
prima giornata di ritorno. Le avellinesi non
sono quelle dell’andata. Il volley è metamorfosi,
è crescita, è evoluzione. Quindi occhi aperti
alle campane che nelle ultime giornate hanno
scalato prepotentemente la classifica. Protagoniste della sfida alle giallonere campane, sicuramente, Fabiola Ferro (nella foto). Cuore,
forza, polmoni e grinta a disposizione di Giandomenico. “Veniamo da un mese molto particolare”, parte così l’analisi del momento magliese da parte della forte schiacciatrice di
origini siciliane che continua: “Due sconfitte
contro due grandi squadre, il primo posto
perso dopo il 3-0 di Aprilia. Poi la scelta di
cambiare da parte di Martina Escher. Tutto
condito da un mese senza il nostro pubblico.
Dopo qualche incertezza, così, abbiamo ritrovato la retta via. Affiatamento, volontà e grinta
hanno guidato la nostra riscossa. E il nostro
pubblico, poi, la marcia in più. Possiamo dirlo
forte, adesso. Siamo tornate!”.
Sulla caparbietà non avevamo dubbi, del resto
è palese in ogni gara. Adesso per Fabiola è
tempo di guardare avanti: “Ripartiamo dal
secondo posto in solitaria dopo la bella vittoria
su Casal De’ Pazzi. Ci tengo a sottolineare:
non parliamo di ultimo o metà classifica. Ma
di secondo posto. Quindi siamo lì a dimostrare
il nostro valore, a vogare forte al giro di boa
per non perdere di vista il nostro sogno”.
La forza di ogni singolo, però, per la Ferro, è
niente senza la compattezza del gruppo. E la
Betitaly punta molto su questo fattore: “Il
segreto del Maglie siamo tutte noi. Non siamo
principesse, anzi a volte siamo un po’ rudi.
Ma siamo noi. Con pregi e difetti, dentro e
fuori dal campo. Ma abbiamo imparato a
viverci e a scoprire che ognuna di noi è una
leva per superare gli ostacoli. Siamo un gruppo,
un signor gruppo. Poi naturalmente un immenso grazie va al nostro coach a cui va il
merito di aver creato la sintonia giusta e il
giusto affiatamento. Non per ultimo la società,
che ci rende tutto facile grazie alla serenità
con cui ci fa vivere. Sono certa che la nostra
avventura continuerà nel migliore dei modi.
Non mancheranno le cadute, ma la forza è
quella di sapersi rialzare, non invece nel non
cadere mai. Abbiamo costruito tanto per raggiungere un sogno e meritiamo di viverlo. Assolutamente”.
Ecco cosa rende una squadra, una grande
squadra: ogni elemento sa che avrà la mano
di una compagna a sostenere sogni, ambizioni,
cadute e rincorse. Nelle parole di Fabiola
Ferro c’è questo concetto. Nella Betitaly vive
questo concetto.
Francesco Paglialonga
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tricase
Gli studenti dello “Stampacchia”
celebrano la Giornata della Memoria
Appuntamento il 27 gennaio presso la Chiesa di
Sant’Antonio con il concerto Il ritmo della Memoria,
la musica a Terezin e le testimonianze dei
sopravvissuti salentini della Shoah
La musica, come strumento privilegiato per
non dimenticare, diventa il fulcro nella Giornata della Memoria, in programma il prossimo 27 gennaio grazie al concerto Il ritmo
della Memoria, la musica a Terezin. L’evento
è promosso dagli studenti del Liceo “G.
Stampacchia” di Tricase in collaborazione
con il Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce.
Teatro del ricordo sarà la Chiesa di Sant’Antonio sempre a Tricase, che alle 11 si
animerà grazie al professor Paolo Ferulli,
docente di Violoncello e direttore dell’Orchestra giovanile del Conservatorio, e i brani
composti o eseguiti durante la prigionia nel
campo di concentramento di Terezin. L’orchestra è formata da 28 elementi ed eseguirà
tre brani tratti dall’opera Il coraggio di Mischke di Giuseppe Gigante, uno dei quali
interpretato dalla voce del soprano Giuliana
Musaro. Dopo la melodia, le parole più
toccanti arriveranno dalle testimonianze di-
rette con gli ultimi sopravvissuti salentini della Shoah.
Il ritmo della Memoria,
la musica a Terezin ripercorre prioritariamente l’intensità di brevi attimi vissuti dai musicisti all’interno del
Campo che hanno visto
nascere alcune delle più
significative composizioni della letteratura
musicale “concentrazionaria”. La musica
fu vista all’interno di questi luoghi di sofferenza come un modo per stemperare l’odio,
per infondere sia la speranza in una possibile
liberazione dal tiranno, sia la forza morale
di poter agire in una condizione di dolore e
disperazione. Così una parte della società fu
messa a tacere, ma paradossalmente quel si-
lenzio che per molti anni ha azzittito le coscienze, oggi è diventato musicale, suona e
richiede ascolto. Attraverso la giornata della
memoria gli studenti, ma non solo, impareranno da questo Sacro Silenzio ad ascoltare
e a vedere con gli occhi della mente e del
cuore, guidati dalla voce della cultura.
M. Maddalena Bitonti
racale
Al via il “Taxi Sociale”
A partire dal mese di febbraio una vettura accompagnerà gratuitamente a pagare le bollette,
a fare la spesa, a comprare medicinali o a sostenere una visita medica, persone sole o con
difficoltà di movimento. È il “Taxi Sociale”, il
nuovo progetto di inclusione sociale del Comune
di Racale, che sarà attivo nelle giornate di lunedì,
mercoledì e venerdì dalle 8.30 alle 11.30, previa
prenotazione telefonica almeno 24 ore prima.
Soddisfatto dell’iniziativa il primo cittadino di
Racale, Donato Metallo: “Si tratta di un servizio
a costo zero per la nostra comunità, in quanto
sarà pagato con il corrispettivo (circa 4mila
euro) che la ditta incaricata della raccolta di
abiti usati versa regolarmente al nostro Comune.
Il servizio, tramite bando pubblico aperto, è
stato appaltato alla ditta GM Cars. Questa è per
me la dimostrazione che quando ci sono idee e
voglia di fare, si possono garantire servizi per la
comunità a costo zero”.
Per prenotare il servizio, chiamare il numero
0833.902339.
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poggiardo
Con Ondanomala il nuoto pinnato
sbarca finalmente in Puglia
Ottimi risultati per i giovani atleti dell’associazione sportiva dilettantistica, che ora puntano ai campionati
italiani primaverili in programma ad Agropoli il 25 e 26 febbraio prossimi
Reduce dalla “X Christmas Cup” di nuoto
pinnato, svoltasi a ridosso delle vacanze
natalizie a Lignano Sabbiadoro e ad appena
un anno dalla sua entrata nel circuito natatorio, Ondanomala si conferma tra le
società protagoniste nel panorama nazionale di nuoto pinnato. Numerosi i pass
staccati nell’occasione per i campionati
Italiani di fine febbraio.
Per la cronaca, Giulia Bortone (classe
2006), alla sua prima esperienza in campo
nazionale, conquista il bronzo nei 50pinne
e addirittura l’oro nei 50monopinna per
la categoria esordienti A, ottenendo il miglior crono della manifestazione (maschi
compresi) e lasciandosi alle spalle avversari
ben più esperti e titolati. Ottengono inoltre
la qualificazione ai campionati italiani
ortelle
L’era delle donne secondo Aldo Cazzullo
La quinta edizione della rassegna Incontri
d’Autore, organizzata dal Comune di Ortelle
e dal Comitato di Gestione della Biblioteca
“Maria Paiano” di Vignacastrisi, con il coordinamento di Pasquale De Santis, apre il 4
febbraio alle 16, con Aldo Cazzullo una delle
firme più importanti del giornalismo italiano.
L’editorialista del Corriere della Sera presenterà,
in prima regionale, il suo ultimo libro Le
donne erediteranno la terra, raccolta di
racconti di grandi donne dalla storia, anzi dal
mito ai giorni nostri.
Aldo Cazzullo racconta perché il nostro sarà
il secolo del sorpasso della donna sull’uomo:
“Le donne erediteranno la terra perché sono
più dotate per affrontare l’epoca grandiosa e
Francesco De Giovanni (50/100pinne e
50apnea), Alessandro Casi (50pinne), Alessia De Marini (50/100pinne) e Giulia
Rausa (100/200/400pinne). Completano
la rosa Patrick Torsello, Beatrice Profico,
Giovanni Casi, Siria Troisio, Alessandro
Greco e Leonardo Paiano, che tenteranno
l’accesso ai campionati nelle prossime manifestazioni in programma.
Gli atleti, seguiti
dal tecnico federale (Nuoto e
Pinnato) Simone
terribile che ci è data in sorte. Perché sanno
Nuzzo, gareggiasacrificarsi, guardare lontano, prendersi cura;
no per i colori di
ed è il momento di prendersi cura della terra
Ondanomala e si
e dell’uomo, che non sono immortali”.
allenano nelle piIl racconto di Cazzullo arriva sino all’ultima
scine Hydropolis
generazione, le adolescenti nate nel 2000:
di Poggiardo (Le)
abituate a essere le migliori a scuola, a
e Blu Olimpic di
leggere romanzi dove il pianeta è salvato da
una ragazzina, ad abitare regni fantastici
Salve (Le), uniche
dove non comandano più i principi azzurri,
due strutture in
ma le principesse.
provincia in cui
attualmente è
possibile svolgere attività agonistica di
Nuoto Pinnato. Ora gli atleti Ondanomala
sono attesi a Roma il 12 febbraio per un
nuovo appuntamento, a cui seguiranno
una serie di gare che culmineranno con i
campionati italiani primaverili in programma ad Agropoli (Salerno) il 25 e 26
febbraio prossimi. Una bracciata dietro
l’altra, perché chi si ferma è perduto!
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Supplemento a Belpaese n. 609 del 28 gennaio 2017
Coordinamento editoriale: Diletta Pascali
Stagioni e stato d’animo,
ecco cos’è il Disturbo
Affettivo Stagionale
La luce e le condizioni climatiche sembrano avere una
grande influenza sul nostro stato d’animo.
Ci sono stagioni dell’anno in cui alcune malattie mentali
peggiorano oppure si verificano peggioramenti dell’umore,
aumento della stanchezza, difficoltà a conciliare il sonno
e diminuzione della concentrazione. Se questi sintomi
sono troppo marcati, può essere che si stia producendo
nell’individuo un disturbo affettivo stagionale: vale a
dire che questa persona è particolarmente sensibile alla
stagione autunnale e invernale, mentre i suoi sintomi migliorano con il bel tempo e l’allungarsi delle giornate. È
più comune negli adulti, ma può presentarsi anche in
bambini e adolescenti. Il numero di donne colpite da
questo disturbo è maggiore rispetto a quello degli uomini,
anche se la biologia, i precedenti familiari, l’ambiente
circostante e le esperienze di vissuto individuale fanno sì
che alcune persone siano più predisposte di altre a
soffrirlo.
Il SAD è un tipo di depressione che, secondo gli ultimi
studi e ricerche, coincide con la mancanza di esposizione
alla luce solare durante i mesi dell’autunno e dell’inverno
ed è relazionata a cambiamenti ormonali e dei neurotrasmettitori. Si caratterizza per la presenza nell’individuo
di cambiamenti d’umore tipici della depressione, come
astenia, sentimenti di scoraggiamento, irritabilità, tristezza,
ansia, diminuzione della libido.
Inoltre si verifica un predominio di sintomi vegetativi
come ipersonnia, aumento del peso e dell’appetito, stanchezza fisica e un’alta sensibilità al rifiuto interpersonale.
La maggior parte delle ricerche concordano nell’affermare
che potrebbero essere scatenati dalla risposta del cervello
alla diminuzione della luce solare ed essere relazionati ad
alcuni ormoni che regolano i cicli del sonno e della
veglia, l’energia e lo stato d’animo, come la melatonina e
la serotonina.
La melatonina è un ormone che produciamo in modo
naturale e la cui funzione principale è la regolazione dei
cicli del sonno e della veglia. La secrezione di melatonina
inizia ad aumentare la sera, mantenendosi ad alti livelli
durante tutta la notte e diminuendo quando sorge il sole.
La serotonina, invece, agisce al contrario: aumenta
quando siamo esposti alla luce solare e ha quindi dei
livelli molto più bassi in inverno, relazionati a sintomi
come tristezza e irritabilità.
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inSalute
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Il potere terapeutico di lavorare a maglia
Diversi studi hanno dimostrato
che questa forma di artigianato
ha effetti terapeutici per chi la
pratica. Sviluppa abilità motrici,
stimola la concentrazione e genera
spazi di rilassamento e meditazione. Inoltre, è la base per costruire un altro tipo di tessuto,
quello sociale, dato che funge da
elemento che lega tra loro persone
che svolgono una stessa attività
di gruppo. La relazione che sorge
tra i tessitori è così forte che in
molti paesi è nata la lana-terapia.
Tali gruppi di persone si riuniscono per creare, imparare concetti sulle tecniche, i materiali, i
tipi di tessuti e i modelli da seguire.
Se la realizziamo da soli, entreremo in uno stato di introspezione,
rifletteremo, mediteremo sui nostri
pensieri più profondi e ne trarremo beneficio. Se svolgiamo quest’attività in gruppo, ci relazioneremo con gli altri, faremo nuove
amicizie e favoriremo la socievolezza. In entrambi i casi il nostro
cervello libera endorfine, le quali
ci rilassano e provocano una sensazione di benessere. Tale attività,
è utile per le persone rimaste disabili a causa di una lesione, di
un’operazione chirurgica o di una
malattia come l’artrosi, l’artrite
o il tunnel carpale perché, se non
elimina del tutto il dolore, lo diminuisce sensibilmente. Nei bam-
Informazione pubblicitaria
Fimco Sport, salute
e benessere in acqua
Leggerezza della mente e risultati concreti per il corpo
bini sviluppa una motricità fine,
cosa che porta all’aumento delle
abilità manuali e ad un miglioramento della calligrafia. Rilassa e
riduce lo stress. Qualsiasi tipo di
attività manuale ha benefici sull’area psicologica. Si tratta di pratiche che stimolano tanto la creatività quanto l’immaginazione. Il
contatto, il colore, l’odore, la
dolcezza e il calore della lana
esercitano un’influenza positiva
Scarpe da ginnastica per cavalli
Da migliaia di anni i ferri di cavallo sono la “calzatura” dei cavalli,
ma un’azienda austriaca vuole innovare questo oggetto così tradizionale, creando le prime “scarpe da ginnastica” per cavalli, le
Megasus Horserunners. Il fondatore Charly Forstner, lavorava in
precedenza come ispettore alla salute degli animali, e la sua esperienza
lo ha portato a scoprire che ben il 50% dei cavalli che dovevano
essere abbattuti soffrivano di gravi problemi agli zoccoli e alle
zampe. Questa nuova idea permette di adattarsi ad ogni situazione
(inclusi terreni bagnati e fangosi), ed è particolarmente leggera.
sulla nostra mente. Nel lavoro a
maglia c’è qualcosa che ci porta
a pensare che è possibile ottenere
ciò di cui abbiamo bisogno, anche
se si tratta di una cosa difficile. È
allora che scompare la sensazione
del tempo che scorre. Ci dimentichiamo di noi stessi e sentiamo
di far parte di qualcosa di più
grande. Ed è in questa vivacità
della mente che riposa il segreto
della felicità.
I benefici che si possono trarre
dall’attività in acqua sono molteplici, coinvolgono sia la sfera mentale che quella fisica e sono scientificamente efficaci. Un vero esperto
e sostenitore delle attività acquatiche è il presidente della Fimco
Sport Gigi Mileti, che ha avuto
modo di constatare, attraverso le
varie discipline praticate nel suo
centro magliese, i miglioramenti
ottenuti in ogni fascia d’età e per
ogni disciplina. Svolge la sua attività
(corsi di nuoto collettivi ed individuali, nuoto agonistico e preagonistico, pallanuoto, aquagym, nuoto sincronizzato, hydrobike, nuoto
master, attività in acqua per gestanti, corsi di acquaticità neonatale, rieducazione funzionale in acqua, corsi assistenti bagnanti) nell’impianto di via Madonna di Leuca
che dispone di due vasche, una
semiolimpionica ed una di ambientamento, entrambe con tecnologie avanzate di filtraggio e
trattamento dell’acqua e dell’aria.
“Il re delle attività acquatiche sottolinea Mileti- è senza dubbio
il nuoto. È uno degli sport più
praticati al mondo perché è il più
completo in quanto coinvolge tutti
i gruppi muscolari e si pratica in
un ambiente in cui la mancanza di
gravità da un lato dona sensazioni
di piacevole rilassamento e dall’altro consente di lavorare contro
una resistenza che rende il corpo
agile ed armonico”. Immergersi
in acqua porta dei benefici fisici e
psichici ampiamente dimostrati,
grazie infatti all’assenza di gravità
non si corre il rischio di caricare
eccessivamente ed in maniera dannosa sulle articolazioni ossee, il
nuoto poi è un’attività completa
che stimola tutti i distretti muscolari
e gli apparati cardio-circolatorio e
respiratorio consentendo un armonioso ed equilibrato sviluppo
dell’individuo, lo stesso dicasi per
le qualità curative e termali dell’acqua in uso fin dall’antichità.
Nelle donne il nuoto permette di
ottenere una silhouette armoniosa
e ben proporzionata favorendo il
dimagrimento e il rassodamento
muscolare. Contro la cellulite il
nuoto è lo sport ottimale per eccellenza perché i tessuti affetti dai
problemi di microcircolo, come
avviene nella cellulite, traggono
da questa pratica un notevole giovamento.
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Legumi: siamo sicuri
che facciano bene?
Carenze di sali minerali ma anche disturbi intestinali: questi alcuni svantaggi
di alimenti che devono essere cucinati a lungo per poter diventare commestibili
I legumi sono considerati un cibo
sano e ideale, ma spesso si evitano
perché ci gonfiano a livello addominale. La colpa è degli oligosaccaridi, che nell’intestino crasso fermentano e producono metano, anidride carbonica e gas vari. Ma i legumi dovrebbero essere evitati per
ben altri motivi! Arachidi, fagioli,
lenticchie, ceci, fave, soia, etc., sono
stati introdotti nell’alimentazione
umana poche migliaia di anni fa e
sono mal tollerati dal nostro organismo. Stiamo parlando di alimenti
che devono essere cucinati a lungo
per poter diventare commestibili,
quindi inadatti all’uomo.
I legumi sono ricchi di antinutrienti
che ne ostacolano la digestione e la
loro costante assunzione si manifesta
nel nostro organismo sul mediolungo periodo. Abbiamo sempre
saputo che i legumi contengono
tante proteine e possono addirittura
sostituire carne e pesce, ma il valore
biologico dei legumi è decisamente
inferiore a quello delle proteine di
origine animale. Inoltre il rapporto
carboidrati-proteine dei legumi è
assolutamente svantaggioso: per
ogni proteina assumiamo il doppio,
se non il triplo dei carboidrati.
Tanti vegetariani usano molta soia
per ricavare proteine, ma i fagioli
di soia aumentano il fabbisogno di
retinolo A e vitamina D, importanti
vitamine liposolubili che si trovano
solo in alimenti di origine animale.
Le sostanze nocive contenute nei
legumi sono prima di tutto i fitati:
lasciar germogliare i legumi ne abbassa solo un po’ la concentrazione.
Queste sostanze impediscono l’as-
i~=ÑÉÅçä~=
Çá=j~ê~åí~
Anche in Italia inizia a farsi conoscere questa
“polvere bianca”, un prodotto 100% vegano e
anche gluten free che si estrae da tuberi tropicali,
in particolare dalla Maranta arundinaceae.
Il suo utilizzo principale è ovviamente quello di addensante. Si scioglie in un po' d'acqua fredda e si aggiunge
agli impasti: per addensare salse oppure zuppe, creare
budini e gelati, rendere più friabili le torte.
Attenzione: non va d'accordo con i latticini e perde le
proprietà addensanti se scaldata troppo. Somiglia all'amido di mais, conosciuto anche come maizena
ma la Maranta addensa a una temperatura inferiore e ha un gusto più neutro. Le differenze
non sono così sostanziali, però, va specificato che la fecola di Maranta è più digeribile e ha un indice glicemico
più basso.
CROSTATINE
CON FRAGOLE
sorbimento dei minerali, per cui
l’organismo ne assimila appena un
quinto di quelli disponibili! Chi
mangia troppi legumi va incontro
a pericolose carenze di ferro, zinco,
calcio, magnesio.
L’antitripsina inibisce l’azione della
tripsina, che è un enzima necessario
a digerire le proteine. Le ascorbasi,
che troviamo nei fagiolini, legumi
freschi, distruggono l’acido ascorbico (vitamina C). Nei fagioli è
stata individuata un’anti-vitamina
E.
Lectine e saponine rappresentano
una difesa della pianta contro i parassiti. Le lectine sono un mix di
proteine e carboidrati che possono
legarsi a quasi tutti i tessuti del nostro corpo e ne causano la distruzione. Esse provocano nell’uomo
meteorismo schiumoso, aumentano
la permeabilità intestinale e riescono
a superare la barriera intestinale e
immettersi nel sangue, dove sono
in grado di rompere la membrana
cellulare dei globuli rossi, cosicché
proteine del cibo solo parzialmente
digerite e resti di batteri intestinali
si riversano nel sangue.
Concludo con le parole di Robb
Wolf, biochimico di fama mondiale:
“Tutto ciò che danneggia il tessuto
dell’intestino (comprese le infezioni
batteriche, virali e parassitarie, così
come l’alcol, i cereali, i legumi e i
latticini) può predisporvi all’autoimmunità, a svariate intolleranze
a sostanze chimiche e ad allergie
ad alimenti normalmente benigni”.
Tiziana Striani
Personal trainer/Coach del benessere
[email protected]
Ingredienti per 12 porzioni
* ½ kg di pasta frolla
* 250 grammi di mascarpone
* 250 grammi di panna fresca
* 125 grammi di zucchero
* ½ bacca di vaniglia
* 300 grammi di fragole
* 100 grammi di zucchero
* ½ cucchiaino di fecola di maranta
* Il succo di mezzo limone
* Gocce di cioccolato bianco
Stendete la frolla e rivestite gli stampini. Ricoprite
la superficie delle crostatine con della carta da
forno e ponete sopra dei fagioli secchi per evitare
che si deformino in cottura. Infornate a 160°C
per circa 10 minuti, quindi scoprite, eliminando
la carta da forno e fate cuocere ancora per altri 10
minuti, fino a doratura. Lavate e pulite le fragole,
tagliatele a piccoli pezzetti e mettetele in un pentolino, unite lo zucchero e la fecola. Accendete il
fornello con fiamma vivace e, una volta giunto il
bollore, proseguite la cottura per alcuni minuti.
Quindi allontanate dal fuoco, aggiungete il succo
di limone e lasciate raffreddare. Lavorate a crema
il mascarpone con lo zucchero, aggiungete i
semini raschiati dalla bacca di vaniglia; montate
la panna ben fredda e aggiungetevi un cucchiaio
di zucchero, unitela al mascarpone e amalgamate
bene i due composti. Versate sul fondo di ciascuna
crostatina un cucchiaino di salsa di fragole, delle
gocce di cioccolato bianco e infine guarnite con
la crema di mascarpone e fragole fresche. Riponete
in frigo fino al momento del consumo.
25
inSalute
28 gennaio 2017
Informazioni pubblicitaria
Un Centro per la vita
Professionalità e competenza, grazie ad un team affiatato di
medici specializzati nelle principali discipline della diagnostica
clinica, sono i punti di forza del Centro Medico “Life” di Maglie
Condivisione, efficienza, sensibilità verso il paziente. Sono
queste le parole chiave che ruotano attorno al successo del Centro Medico “Life” di Maglie, un
poliambulatorio multispecialistico
nato nel marzo 2015 e diventato,
a distanza di appena un anno e
mezzo, punto di riferimento per
tutto il territorio salentino. “Life”
nasce da un’idea di due fratelli
medici, Gabriele ed Alessandra
De Masi De Luca, rispettivamente cardiologo e fisiatra. Forti
dell’esempio della madre, Tina
De Donno, per anni impegnata
come fisioterapista nell’aiutare
soprattutto i bambini affetti da
particolari patologie, i fratelli De
Masi De Luca hanno deciso di
investire su un progetto che raggruppasse varie professionalità
del territorio, tutte accomunate
da competenza, passione per il
lavoro ed umiltà.
Un progetto culturalmente innovativo che mette da parte i tradizionali personalismi spesso riscontrabili in campo sanitario,
per dare spazio alla collaborazione
a 360°, tanto a livello strettamente
medico, quanto a livello gestionale. Così, ad esempio, un paziente che è in cura presso lo
specialista di chirurgia vascolare
può usufruire del cardiologo dello
stesso centro e tutti i servizi del
centro vengono offerti con tariffe
vantaggiose, spesso simili al ticket
ospedaliero, senza mai perdere
di vista qualità e competenza. Si
tratta, tra l'altro, dell'unico ambulatorio multispecialistico a Maglie autorizzato dalla Asl e che
poggia su attive convenzioni con
l’Ospedale “Card. G. Panico” di
Tricase, da cui molti specialisti
provengono.
“All’inizio sembrava un’utopia
realizzare qualcosa di così complesso che vedesse protagonista
il gruppo. Oggi invece è una
realtà sempre più forte -confida
il dottor Gabriele De Masi De
Luca-. Con molti dei nostri collaboratori abbiamo condiviso il
percorso di studi, poi l’esperienza
nello stesso ospedale. Quello che
ci caratterizza è il far parte di
un’équipe affiatata che si poggia
su tre elementi valoriali fondamentali: disponibilità, passione
per il lavoro ed eticità”. Virtù
che, come testimoniano i dati, si
stanno dimostrando vincenti.
Cresce, infatti, il numero di pazienti che ogni anno si rivolgono
al centro medico, così come è in
aumento la tendenza di medici
di famiglia e farmacie locali, palestre e associazioni sportive a
indirizzare i cittadini verso il Centro “Life”: d’altronde il mix tra
professionalità, competenza e
liste d’attesa notevolmente ridotte
sembra essere la ricetta migliore
su cui costruire questo nuovo legame di fiducia tra sanità e pazienti.
In tal modo, l’utente non ha bisogno di spostarsi da un luogo
ad un altro, potendo contare su
una fattiva collaborazione e su
un continuo interscambio di informazioni tra i medici specialisti,
reso possibile anche dall’accesso
ad un archivio telematico.
Tecnologia e umanizzazione del
rapporto medico-paziente: sembra
un ossimoro, invece è una realtà
che va consolidandosi presso questo centro poliambulatoriale dove,
tramite un’apposita app per smartphone e tablet, i referti dei vari
esami sono disponibili in rete,
per i professionisti, ma allo stesso
tempo a rimanere prioritaria è la
cura prestata, dal punto di vista
umano oltre che sanitario, al cittadino.
All’interno del Centro Medico
“Life” trovano spazio otto discipline relative alla diagnostica clinica, quali Cardiologia, Fisiatria,
Endocrinologia, Neurologia, Chirurgia vascolare, Pneumologia,
Medicina dello Sport, Medicina
interna e Chirurgia/Gastroenterologia a cui si aggiungono i servizi della diagnostica “ecografica”
e della "fisioterapia"; quest'ultimo
servizio si avvale di ausili elettromedicali che rappresentano il
top nel settore grazie ad un team
di tre fisioterapisti preparati il cui
lavoro viene supervisionato dallo
specialista medico fisiatra. Niente
quindi viene lasciato al caso, ma
la salute del paziente è affidata a
percorsi ben definiti e strutturati
da professionisti affermati.
“Il gruppo è la nostra arma vincente -continua la dottoressa Ales-
sandra De Masi De Luca-. La
multidisciplinarietà in un unico
luogo è il nostro valore aggiunto
che va a sommarsi al principio
cardine su cui il nostro Centro è
nato: la condivisione di intenti,
fondata sull’assenza di egoismi
e personalismi. Siamo tutti specialisti, professionisti del nostro
settore che amano collaborare
tra di loro in armonia, con l’obiettivo di curare al meglio i nostri
pazienti. Non va trascurato, poi,
l’importante impatto occupazionale: tra segretarie, fisioterapisti
e infermieri abbiamo dato la possibilità ad alcuni giovani del ter-
ritorio di sviluppare esperienze
lavorative”.
La sensibilità e la predisposizione
verso il prossimo che ha bisogno
si traduce anche in importanti
azioni di beneficenza come l’adesione a “Cuore Amico - Progetto
Salento Solidarietà” e al progetto
“Nota il mondo” di Salento Faber.
L’attività del centro deve essere
vista come un supporto per la
comunità, operando anche nel
massimo rispetto della sanità pubblica con la quale si collabora in
diversi settori.
Info: www.lifemaglie.it
Centro Medico Life
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inSalute
28 gennaio 2017
Bambini iperattivi
o genitori iperpassivi?
I ritmi frenetici spesso non consentono a genitori e figli di passare insieme la
giusta quantità di tempo per giocare o fare attività creative, molto utili per un
corretto sviluppo psico-emotivo nei bambini
Molti genitori pensano che i loro
figli soffrano di iperattività e troppi si rivolgono a centri di psicologia, psichiatria infantile o neurologia, in cerca di conferma.
Esiste ed è nota l’enorme domanda
di diagnosi riguardo i Disturbi
da deficit di attenzione/iperattività
(ADHD) nei bambini che non si
concentrano a scuola, non svolgono i compiti, si muovono troppo, sono più inquieti. È vero che
i genitori non passano tutta la
giornata seduti a guardare la TV
o il cellulare, molti fanno più di
un lavoro e devono svolgere anche
le faccende domestiche. Ogni giorno hanno molti impegni, vivono
stressati, vanno di fretta, sono
molto occupati (e anche i bambini)
e arrivano tardi e stanchi a
casa, passano poco tempo
con i propri figli e, il poco
che dedicano a questi, è
passivo.
I genitori e i bambini hanno così
poche energie quando arrivano a
casa, che non hanno neppure la
voglia di uscire a giocare per strada, cucinare insieme, giocare in
casa, farsi il solletico, giocare con
le costruzioni, cantare o ballare,
ridere insieme, inventare storie
con bambole o animali, raccontare
le favole, etc.
La tecnologia e i display occupano
quei momenti condivisi. Così, i
bambini non hanno la possibilità
di scaricare le loro energie e arrivano in alcuni casi a soffrire di
ansia, stress o forte tristezza, noia
o esaurimento. E i genitori iniziano a preoccuparsi per questi
sintomi. L’allegria vale più del
dolore: bisogna trascorrere del
tempo a giocare con i propri
figli ed essere presenti
nelle loro vite, almeno durante
l’infanzia. È
necessario sforzarsi per trovare
nuovi modi di passare il tempo
insieme a seconda della loro maturità e delle loro necessità particolari. Non è mai tardi per i cambiamenti.
Perché non ci sono poi così tanti
figli iperattivi, né tanti bambini
con problemi di condotta, ma
tanti genitori iperpassivi, che non
prendono sul serio il loro ruolo.
Anche quando hanno scelto di
essere tali, non sono consapevoli
di cosa implica realmente, delle
energie che bisogna dedicar loro,
del tempo da trascorrere in loro
compagnia, di doversi occupare
delle loro necessità.
E anche delle soddisfazioni che
si ottengono, dei momenti di felicità e di quanto si stringa tale
vincolo che, senza dubbio, è alla
base di un buono sviluppo psicoemotivo nei
bambini.
Il Pilates per un nuovo stile di vita
Il successo del Pilates, rispetto ai
generali progetti di fitness, sta nel
metodo di allenamento e nei suoi
principi essenziali che, se seguiti
scrupolosamente, portano ad un miglioramento della nostra vita quotidiana. Per questo l’associazione di
promozione sociale Soniboni Officine
Culturali, attenta a valorizzare le risorse e il lavoro di rete sul territorio,
svolge anche tante attività all’interno
della propria struttura, rivolte a coloro
che vogliano dedicarsi alla cura del
corpo. In particolare, da quest’anno
il corso di Pilates ha avuto una risposta
significativa dai nostri soci, dando la
possibilità di strutturare 7 corsi du-
rante la settimana. Gli orari proposti
sono diversi e si svolgono dal lunedì
al giovedì e ogni corso segue un programma di allenamento specifico per
gli allievi, rispetto alle problematiche
riscontrate e rivolto anche alle donne
in gravidanza.
Siamo a gennaio e dopo le feste chi
non ha ancora intrapreso un programma di allenamento può ancora
iscriversi ai nostri corsi. Personale
qualificato potrà valutare il vostro
livello di preparazione fisica e consigliarvi l’orario e il corso adatto a
voi.
Per noi è importante conoscere ogni
singolo allievo per riuscire a offrire
lezioni adatte a tutti. Chi segue il
nostro corso impara a conoscere il
proprio corpo ed a sentire lavorare i
muscoli migliorando lezione dopo lezione. Perché nel Pilates nessuna
parte del nostro corpo viene trascurata: si lavora per rinforzare la schiena, le gambe e le spalle, ma diamo
importanza soprattutto alla consapevolezza del lavoro globale che
facciamo sul nostro corpo. Dagli
occhi che seguono i nostri movimenti,
alla respirazione che ci rende consapevoli dei muscoli che stiamo attivando, alla fluidità del movimento,
tutti aspetti legati al metodo Pilates
e che portano ogni allievo a migliorare
Tutti i vantaggi dell’attività
fisica in gravidanza
La gravidanza, il parto, i primi mesi
dopo il parto rappresentano dei
grandi cambiamenti sia per il corpo
che per gli aspetti emozionali e relazionali. Dal punto di vista fisico, il
percorso nascita rappresenta il cambiamento fisiologico e meccanico
più intenso nella vita di una donna.
L’attività fisica in gravidanza è una
modalità sicura e piacevole per
percepire questi cambiamenti e favorirli. Le più rigorose fonti scientifiche, Cochrane e OMS, affermano
che le donne in attesa, che non
presentano particolari problemi
medici o ostetrici, dovrebbero fare
esercizi regolarmente.
Chi è sportiva da sempre, anche
nel momento in cui scopre di aspettare un bebè, sente l’esigenza di
continuare a praticare sport; le sedentarie, invece, si guardano bene
dal cominciare a muoversi proprio
adesso, credendo che sia più prudente starsene tranquille e a riposo.
Infatti sono pochissime le donne
che fanno movimento regolarmente
in gravidanza perché temono che
possa rappresentare un pericolo
per sé e per il bambino. Ma la gravidanza non è una malattia e non
ci si deve comportare come se si
fosse malate: le Linee Guida affermano che “iniziare o continuare
non solo la propria postura, ma anche
la consapevolezza dei limiti iniziali e
degli obiettivi futuri che si vogliono
raggiungere attraverso la pratica.
Il Pilates può cambiare il nostro stile
di vita, armonizzando il nostro corpo,
rendendoci più forti, in salute e più
sereni. La concentrazione durante
gli esercizi fa sì che lavoriamo solo
per noi stessi, dedicandoci durante
l’ora di lezione soltanto al nostro benessere fisico. Saranno sorprendenti i risultati che sarà possibile raggiungere già nel
primo mese di pratica costante.
Per una prova gratuita è possibile
contattare la
un’attività fisica moderata in gravidanza non è associato a eventi avversi”, non provoca contrazioni né
sofferenza fetale.
È stato dimostrato che un’adeguata
e regolare attività fisica in gravidanza:
1. previene i più comuni disturbi
come il mal di schiena;
2. riduce il rischio di diabete gestazionale;
3. riduce lo stato di ansia;
4. migliora la circolazione ed il sonno;
5. aumenta la flessibilità e la tonicità;
6. sviluppa le risorse per gestire il
dolore in travaglio;
7. abbrevia i tempi del travaglio;
8. favorisce e velocizza la ripresa
dopo il parto.
In acqua o a terra, esistono diverse
proposte corporee nei corsi per
gestanti, tutte con le stesse finalità:
consapevolezza, attenzione all’allineamento e alle posture, respiro,
apertura, allungamento, tono e rilassamento. Inoltre, rappresentano
uno spazio protetto dove poter
condividere insieme ad altre mamme questa speciale esperienza della
maternità.
Francesca Spertingati - ostetrica
[email protected]
segreteria della nostra associazione,
che ha sede a Maglie in via Angelo
Lezzi n. 6 (tel. 339.4492300, e-mail:
[email protected], sito xweb:
www.soniboni.com). Vi aspettiamo!
Stefania Cosi
Esperta in Comunicazione e Fitness
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28 gennaio 2017
28
28 gennaio 2017
Per segnalazioni:
[email protected]
spettacolo
a cura di
Claudia Mangione
Un Teatro per veri intenditori
Fino al 23 aprile il Paisiello di Lecce ospita la Stagione di prosa e la rassegna “Teatro a 99 centesimi”, con grandi spettacoli in cartellone
Diceva Pier Paolo Pasolini:
“Che cos’è il Teatro? Il Teatro è il Teatro. Questa è la
risposta di tutti, oggi: il Teatro è dunque oggi inteso
come qualcosa o meglio
qualcos’altro che si può spiegare solo con sé stesso, e
che può essere intuito solo
carismaticamente”. Ed è ciò
che si può capire nel momento stesso in cui, spente
le luci, si apre il sipario e
inizia lo spettacolo. Un’emozione, questa, che si rinnova
ogni anno nel centro storico
di Lecce con la Stagione di
prosa del Teatro Paisiello.
A cura del Comune di Lecce
(Assessorato al Turismo,
Marketing territoriale, Spettacoli ed Eventi), in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese, ha preso il
via il 17 gennaio con la
pièce Parenti serpenti, che
ha visto in scena un grande
Lello Arena magistralmente
diretto da Luciano Melchionna, il cartellone di sei
spettacoli ai quali si aggiungono altri sei della rassegna
a “Teatro a 99 centesimi”,
sotto la direzione artistica
di Carla Guido.
Il secondo appuntamento di
gennaio ha visto sabato 21,
nell’ambito del Progetto
Next, la compagnia milanese Oyes Teatro protagonista con lo spettacolo Vania,
tratto da Zio Vanja di Anthon Cechov, con l’ideazione
e regia di Stefano Cordella,
per una drammaturgia collettiva con interpreti Francesca Gemma, Vanessa
Korn, Umberto Terruso, Fabio Zulli. Una dura messa
in discussione dei nostri tempi, e di come viviamo la nostra vita; un gruppo di trentenni che vive e sopravvive
al male di questo tempo,
omologante e disarmonico.
A marzo vedremo Anna Foglietta, attrice di molte opere
cinematografiche, qui diretta
da Alessandro Gassman con
altri nove attori in scena,
ne La pazza della porta accanto di Claudio Fava. Un
testo che si sviluppa all’interno di una clinica psichiatrica e che riporta le fasi
della vita della poetessa Alda
Merini (mercoledì 1° marzo).
Coppia d’eccezione, capace
di far ridere e commuovere,
sarà quella di Maria Amelia
Monti e Paolo Calabresi in
una storia di Alan Bennet,
Nudi e crudi (domenica 12),
per la regia di Serena Sinigaglia; un testo dove, sul
filo di un’ironia mai scontata
o volgare, Bennett affronta
Dignita autonome di prostituzione
il tema della relazione uomodonna. La sua delicatezza
nel suggerirci quanto sia difficile amare e soprattutto
durare nella passione e nel
rispetto, e struggente e profonda. Il 31 marzo Francesco
Pannofino ed Emanuela Rossi, lui tra le voci di tv, cinema
e famoso doppiatore, lei attrice, doppiatrice e direttrice
di doppiaggio, calcheranno
il palco del Paisiello con I
suoceri albanesi di Gianni
Clementi, alle prese con una
storia che ricorda molto Indovina chi viene a cena?:
una coppia di coniugi attenti
nel trasmettere l’importante
della solidarietà e accoglienza, e un giorno di fronte
alla situazione classica che
li metterà in crisi.
Chiude il cartellone giovedì
6 aprile la drammaturgia a
quattro mani di Paola Leone
e Mariano Dammacco L’ul-
tima cena di Alfredo Traps,
tratta da un racconto di
Friedrich Dürrenmatt. In
scena la compagnia teatrale
“Io ci provo”, importante
realtà di Teatro Carcere in
Italia, nata nel 2011 nel carcere di Lecce. Da martedì
19 a sabato 22 aprile (ore
21) e domenica 23 aprile
(ore 18), a chiudere la stagione sarà un evento speciale
con uno spettacolo di Luciano Melchionna, molto
caro ai leccesi, Dignità autonome di prostituzione, dal
format di Betta Cianchini e
Luciano Melchionna. La
“casa chiusa” dell’arte, dove
gli attori, come prostitute,
sono alla mercé dello spettatore con monologhi o performance del teatro classico
e contemporaneo, capaci a
emozionare, far riflettere e
divertire.
Info: 0832.246517.
Nudi e crudi
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28 gennaio 2017
TEATRO
MERCOLEDÌ 8
Ale e Franz in“Tanti lati latitanti”
LECCE, Politeama Greco - ore 20.30
Lati tanti-tanti lati della vita e degli uomini. Una
serie di storie sulle relazioni tra le persone, che
hanno azioni e controreazioni, di cui Ale e Franz
svelano gli aspetti più divertenti, legate tra loro da
una serie di intermezzi, con una sorpresa finale.
Info: 0832.241468.
a cura di Claudia Mangione
EVENTI
DOMENICA 25
Adults Only +25
TORRE CHIANCA, N30
ore 23.30
Sulla scia luccicante della modernità e della sensualità della
“disco” torna una nuova serata
all’insegna dell’Adults Only +25,
la piccola, grande festa esclusiva,
quasi proibita e per soli “adulti”.
Immergendosi nella musica degli
Adults Only Djs (Ltj-Xperience
aka Luca Trevisi, RuDan aka
Okee Ru & Dan Mela, Heartmaker), si ballerà fino all’alba in originali outfit illuminati dalle mille
luci di una discoball.
Info e prevendite: 393.6551229.
MUSICA
SABATO 28
Salentarte: tradizione ed intercultura
CAVALLINO, Teatro Il Ducale - ore 20.30
Elisabetta Guido (nella foto, voce), accompagnata da Carla
Petrachi (pianoforte) e Matteo De Giuseppe (batteria), porta
sulle scene un'opera interculturale che mescola musicalmente
la nostra pizzica/taranta con la tradizione africana e balcanica.
La regia è di Agnese Correra. Info: 0832.611208.
TEATRO
GIOVEDÌ 2
Gramsci Antonio detto Nino
LECCE, Cantieri Koreja - ore 10
Frammenti della vita di uno degli uomini più preziosi del ‘900.
Sullo sfondo il suo percorso politico, in primo piano la sofferenza
di un uomo che in dieci anni di prigionia si spegne nell'assenza
delle persone che ama: la moglie Julka, i figli Delio e Giuliano.
Interpretato e diretto da Fabrizio Saccomanno.
EVENTI
TEATRO
SABATO 4
GIOVEDÌ 9
La satira di Adelmo
Monachese
Operastracci
LECCE, Fondo Verri - ore 21
Il Fondo Verri di Lecce, in collaborazione con Cool Club, ospita
Adelmo Monachese, l’autore foggiano dei collettivi satirici AcidoLattico.org e Lercio.it, che propone
il suo monologo "I cuochi tv sono
puttane", tratto dal suo libro omonimo. Un monologo ispirato alla
tradizione della stand up comedy
americana: voce, microfono e la
verve comica dell’autore che mette a nudo i vizi e le finte virtù
della società. Ingresso libero.
LECCE, Cantieri Koreja
ore 10
Operastracci è uno spettacolo
sui sentimenti, un tentativo di
raccontare il naturale rapporto
con le emozioni e con il corpo
che cambia: quadri teatrali che,
pur senza parole e con l'aiuto
delle più famose arie d'opera,
mettono in scena quel complesso
viaggio di crescita che è la vita
in uno spazio simile ad un ring.
Una montagna di stracci, grazie
agli attori, diventa veli, palloni,
guantoni, pance, e bambole/marionette. Info: 0832.242000.
TEATRO
DOMENICA 5
Vico Salento
LECCE, Teatro Paisiello - ore 20.30
Una serata di beneficenza a favore dell’Unione Italiana dei
Ciechi e degli Ipovedenti quella che vedrà per l’occasione il
Centro “Scena muta” di Copertino, diretto da Ivan Raganato
(nella foto), calcare il palco del Paisiello con lo spettacolo Vico
Salento. Ingresso libero con offerta volontaria. Info: 0832.241212.
A cura di Diletta Pascali
FESTA DI SAN BIAGIO
La Fiera di san Biagio nasce probabilmente sul finire dell’Ottocento: il primo manifesto al riguardo tuttora conservato dal
Comune indica la data del 10
gennaio 1899. Patrono del paese, vescovo di Sebaste, città dell'Armenia, è il protettore della
gola. Le virtù taumaturgiche
del Santo sono radicate nella
tradizione popolare ed alcune
sono anche testimoniate da sacerdoti che hanno vissuto fatti
miracolosi in prima persona;
per questo San Biagio, è vene-
rato anche dagli abitanti dei
paesi vicini. La leggenda narra
che, scoppiata la persecuzione
dei cristiani, Biagio si allontanò
dalla sua sede vescovile e andò
a vivere in una caverna, dove
guariva con un segno di croce
gli animali ammalati. Scoperto
da alcuni cacciatori in mezzo
ad un branco di bestie e denunziato al magistrato, venne
catturato e rinchiuso in prigione,
dove riceveva e sanava gli ammalati. Un giorno si recò da lui
una donna, il cui figlio era sul
punto di morire, con una lisca
di pesce conficcata in gola, e la
benedizione del santo lo risanò
immediatamente.
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28 gennaio 2017
io PROPRIO io
di Claudia Mangione - intervista liberamente ispirata al famoso gioco di società di Marcel Proust
Carla
Petrachi
Foto: Aldo Isocento
Il tratto principale del tuo carattere.
La solarità.
Il tuo principale difetto.
L’impulsività, nel bene e nel male.
La qualità che preferisci in una donna?
L’originalità.
E in un uomo?
La capacità di sapersela cavare.
Cosa ci vuole per esserti amico?
Sensibilità e purezza d’animo.
Cos’è la felicità?
Godere delle piccole cose e aspirare
alle grandi, però divertendosi sempre.
L’ultima volta che hai pianto?
Un attimo fa… Mi commuovo sempre, sia se sono triste che felice o arrabbiata, è un modo per esprimere
le mie emozioni e non lo trattengo
perché mi fa stare bene.
Di cosa hai paura?
Dell’assenza.
Canzone che canti sotto la doccia?
Non canto, non sopporto l’acqua
in bocca!
Musicisti o cantanti preferiti?
De Andrè, Genesis, Bach, Capossela… La musica è la mia vita, ascolto
di tutto!
Poeti preferiti?
Leopardi, Ungaretti.
Autori preferiti in prosa?
Ammaniti, Mazzantini, Allende, Erri
De Luca.
Libri preferiti.
In nome della madre, Novecento.
Attori e attrici preferiti.
Totò, Aberto Sordi, Monica Vitti.
Chi potrebbe interpretarti sul grande
schermo?
Renée Zellweger, Meg Ryan.
Film preferiti.
Pretty woman.
I tuoi pittori preferiti.
Stefanoni, Monet, Tapparini.
Il colore che preferisci.
I colori caldi, dal giallo al rosso al
marrone, nelle varie gradazioni.
Se fossi un animale, saresti?
Uno scoiattolo.
Cosa sognavi di fare da grande?
La pittrice.
L’incontro che ti ha cambiato la
vita?
Sicuramente quello con la musica.
La persona a cui chiederesti consiglio
in un momento difficile?
Alle mie due sorelle sagge e alla
Direttore Responsabile
Andrea Colella
Gli articoli non firmati si intendono a
cura della redazione
Laureata in Pianoforte e in Jazz presso il Conservatorio “T. Schipa” di Lecce, oltre
che in Conservazione dei Beni Musicali all’Università di Lecce, e diplomata in
Musica Liturgica presso la Pontificia Università Lateranense di Roma. Pianista e
cantante in diverse formazioni musicali e teatrali (A.M.Family, Triace, Dignità
Autonome di Prostituzione, Odi et Amo, Cherchez la femme…) svolge intensa
attività concertistica in Italia e all’estero. Docente di Pianoforte principale presso il
Conservatorio di Lecce. Docente di Lettere negli Istituti di Istruzione Secondaria di
I e II grado. Ha ricevuto il premio “Salento Donna 2015” per “l’impegno nel mondo
della musica, portando il Salento nel mondo”. Ha rappresentato il Salento e la
musica salentina esibendosi a Berlino durante l’ITB 2016, la più importante fiera internazionale del turismo al mondo al “Mediterranean Salento Italy my love party”.
mamma, dopo.
Quel che detesti più di tutto.
Le perdite di tempo e le persone logorroiche.
Quanto tempo dedichi alla cura del
tuo corpo?
Quanto basta per sentirmi bene,
ma mai troppo perché sono sempre
distratta da altro.
Piatto preferito.
Lasagne al forno con sfoglia fatta
in casa al mattarello.
Il profumo preferito.
L’odore del caffè la mattina.
Il fiore che ami.
Il giglio.
La tua stagione preferita?
La primavera e l’autunno, stagioni
di passaggio e di attesa.
Il paese dove vorresti vivere?
Quello in cui vivo anche se spesso
ho bisogno di evadere, per lavoro o
per svago, con la certezza del ritorno.
Sono molto legata alle mie cose e ai
miei affetti.
In quale epoca ti sarebbe piaciuto
vivere?
Negli anni ’50.
Personaggi storici che ammiri di
più.
Anno XVI - n. 609
Reg. Trib. Lecce 778 del 18.01.2002
Giovanni Paolo II.
Personaggi storici detestati.
Tutti quelli che hanno approfittato
della buona fede della gente, i traditori, i vili, i prepotenti… Purtroppo
tanti, troppi.
Cosa faresti per sostenere ciò in cui
credi?
Nulla di diverso da quello che faccio,
vivere intensamente la mia giornata.
Chi è il tuo eroe vivente?
Chi ci crede.
Il tuo sogno ad occhi aperti?
Avere dei super poteri.
Il tuo rimpianto più grande?
Quello di non aver osato, a volte.
Cos’è l’amore?
È tendere la mano e trovarne una
pronta a stringerla. È l’idea di avere
sempre qualcuno che ti aspetta.
Stato attuale del tuo animo.
Mi sono appena sposata, vivo di
questa felicità serena e spontanea e
di una nuova vita in due, che ogni
giorno mi sorprende e mi appaga.
Il tuo motto.
“Provaci, dai!”.
Come vorresti morire?
Col sorriso sulle labbra.
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Stampa Periodica Italiana
Tessera n. 14594
28 gennaio 2017
31
MOUSSE DI
cachi
e
Ingredienti per 4 person
hi
cac
3
le
300 gr di yogurt natura
da montare
250 gr di panna fresca
100 gr di zucchero
6 gr di colla di pesce
2 cucchiai di latte
1 cucchiaio di rum
ciole q.b.
Limone e granella di noc
.
hi e frullatelo finemente
Sbucciate uno dei tre cac
. In
dda
fre
ua
acq
in
ce
pes
Immergete la colla di
e
urt con 80 g di zucchero
una ciotola unite lo yog
ldate il latte
Sca
e.
ben
late
sco
Me
o.
la polpa del cac
e
colla di pesce strizzata
in un pentolino, unite la
lta.
scio
e
ent
tam
ple
com
è
mescolate finché non
a e unitela al composto
Montate la panna ben sod
ce sciolta. Incorporate
pes
di
la
col
la
di yogurt con
da non smontare il
do
mo
in
ti
con movimenti len
anenti e frullateli
rim
tti
fru
composto. Sbucciate i
lte
restan zucchero e qua
con il cucchiaio di rum, il
sate la crema
Ver
.
one
lim
di
co
suc
che goccia di
.
e con la polpa di frutta
nei bicchieri quindi ricoprit per 12 ore. Servite
o
frig
Ponete a riposare in
di
superficie con granella
fredda cospargendo la
gera utilizzate
leg
più
ne
sio
ver
una
nocciole. Per
te
di quello intero. Decora
yogurt magro al posto
di.
car
ana
o
hi
acc
pist
e
con altra frutta secca com
A cura di
Diletta Pascali
Fonte:
www.agrodolce.it
32
28 gennaio 2017
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