Scheda di trasparenza - UNIPA-Offerta Formativa

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FACOLTA’ DI INGEGNERIA – AA.AA. 2011/12 – 2013/14
CLASSE L-8 – INGEGNERIA DELL’INFORMAZIONE
CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA GESTIONALE E INFORMATICA
Sede decentrata di Agrigento
ELENCO SCHEDE DI TRASPARENZA DEGLI INSEGNAMENTI.
SCHEDE DI TRASPARENZA DEGLI INSEGNAMENTI DI PRIMO ANNO:
CALCOLATORI ELETTRONICI
CHIMICA
DISEGNO ASSISTITO DA CALCOLATORE
ECONOMIA PER INGEGNERI
FISICA I
GEOMETRIA
MATEMATICA I
SCHEDE DI TRASPARENZA DEGLI INSEGNAMENTI DI SECONDO ANNO:
CONTROLLI AUTOMATICI
ELETTROTECNICA
FISICA II
GESTIONE DELLA QUALITA' E SVILUPPO PRODOTTO
MATEMATICA II
RICERCA OPERATIVA
SCIENZA DELLE COSTRUZIONI
STATISTICA
SCHEDE DI TRASPARENZA DEGLI INSEGNAMENTI DI TERZO ANNO:
BASI DI DATI E PROGETTAZIONE DEL SOFTWARE
ECONOMIA AZIENDALE
FISICA TECNICA
GESTIONE DELLA PRODUZIONE E DEGLI IMPIANTI INDUSTRIALI
METODI NUMERICI
RETI DI CALCOLATORI
SISTEMI OPERATIVI
1
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
Ingegneria
2011/2012
Ingegneria Gestionale e Informatica (sede di
Agrigento)
Calcolatori Elettronici
Di base
Matematica, informatica e statistica
01727
NO
ING-INF/05
Daniele Peri
Ricercatore
Università degli Studi di Palermo
12
180
120
Nessuna
Primo
Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it
Lezioni frontali
Esercitazioni in aula e nelle aule informatiche
Facoltativa
Prova scritta, prova orale
Voto in trentesimi
Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it
Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it
Primo semestre: lunedì ore 14.00-16.00
Secondo semestre: mercoledì 12:00-14:00
2
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Lo studente acquisirà approfondita conoscenza della programmazione strutturata in linguaggio C.
Conoscerà i principali strumenti di programmazione in ambiente Unix-like. Acquisirà elementi di
rappresentazione delle informazioni nei calcolatori e metodologie di base per la progettazione e
l’analisi di reti logiche combinatorie e sequenziali. Lo studente acquisirà conoscenze di base
relative alle architetture dei calcolatori e ai sistemi operativi, con particolare riferimento a quelli di
tipo Unix-like.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Lo studente sarà in grado di valutare le possibili soluzioni software a problemi di complessità
media e affrontarne l’implementazione utilizzando strumenti e ambienti di sviluppo per la
programmazione in linguaggio C in ambienti Unix-like. Sarà in grado di affrontare semplici
problemi di rappresentazione binaria delle informazioni. Sarà in grado di progettare a livello
funzionale circuiti logici per la soluzione di semplici problemi.
Autonomia di giudizio
Lo studente sarà in grado di affrontare in autonomia l’analisi, la progettazione e l’implementazione
di software utilizzando la programmazione strutturata. Sarà in grado di valutare la qualità del
software in termini di semplicità, leggibilità, strutturazione, efficienza e riutilizzabilità.
Abilità comunicative
Lo studente sarà in grado di esporre, efficacemente e con proprietà di linguaggio, analisi e
soluzioni di problemi affrontabili con la programmazione strutturata e con la progettazione
funzionale di circuiti logici, nonché di problemi di rappresentazione delle informazioni.
Capacità d’apprendimento
Lo studente sarà in grado di affrontare in maniera autonoma problemi di programmazione
strutturata individuando e integrando soluzioni parziali già disponibili, sia formalizzate sia
implementate. Sarà in grado di approfondire in autonomia la conoscenza di moduli software e
interfacce di programmazione. Sarà in grado di approfondire la conoscenza dei linguaggi e
paradigmi di programmazione, dei sistemi operativi, delle architetture dei calcolatori e dei circuiti
logici.
3
OBIETTIVI FORMATIVI
Al termine del corso lo studente conoscerà i concetti di base necessari alla comprensione della
struttura dei calcolatori elettronici digitali programmabili. Conoscerà le principali nozioni
sull'algebra di Boole e sulle reti logiche. Avrà conoscenza delle problematiche inerenti le
metodologie di progettazione di reti logiche combinatorie e sequenziali. Avrà conoscenza di base
di sistemi operativi Unix-like. Lo studente sarà in grado di valutare, analizzare, comunicare e
implementare le possibili soluzioni software a problemi applicativi di media complessità
utilizzando l’acquisita padronanza del linguaggio C.
ORE FRONTALI
LEZIONI FRONTALI
4
Calcolatori elettronici digitali programmabili e loro evoluzione. Struttura di
un calcolatore. Modello Von Neumann: CPU, memoria, input/output.
Microprocessori.
Rappresentazione delle informazioni. Rappresentazione interna ed esterna.
Sistemi di numerazione. Numerazione binaria. Bit, byte e multipli.
Conversioni binario-decimale. Operazioni aritmetiche. Sistema di
numerazione ottale. Sistema di numerazione esadecimale. Codici. Codice
BCD. Rappresentazione di interi con segno. Rappresentazione in
complemento alla base. Rappresentazione di numeri reali: virgola fissa,
virgola mobile. Rappresentazione di caratteri alfanumerici. Codice ASCII.
Rappresentazione di immagini (cenni).
Algebra Booleana. Operatori e porte logiche. Funzioni. Tabelle di verità.
Diagrammi e circuiti logici. Identità fondamentali. Principio di dualità.
Teorema di de Morgan. Complemento di una funzione. Forme canoniche.
Mintermini. Maxtermini. Sintesi a due livelli. Mappe di Karnaugh.
Implicanti, primi implicanti e primi implicanti essenziali di funzioni
booleane. Minimizzazione di funzioni booleane. Xor. Operatori
funzionalmente completi.
Reti combinatorie. Decoder ed encoder. Espansione in serie di decoder.
Encoder con priorità. Multiplexer e demultiplexer. Sintesi con decoder.
Sintesi con multiplexer. Sommatori.
Reti sequenziali. Modelli di Mealy e Moore. Latch. Flip-Flop. Sintesi di reti
sequenziali sincrone.
Software di base. Sistemi operativi. Astrazione dall'hardware. Driver. File
system. Introduzione ai sistemi operativi Unix-like. Shell e riga di comando.
Linguaggi di programmazione e sviluppo del software
Linguaggio macchina. Linguaggi compilati e interpretati. Codice sorgente,
codice oggetto e codice eseguibile. Fasi della compilazione. Preprocessore,
compilatore, assemblatore e linker. Moduli e librerie. Caricamento in
memoria ed esecuzione di un programma. Argomenti della riga di comando e
codice di uscita.
Programmazione strutturata e linguaggio C
Struttura dei programmi in linguaggio C. Direttive di preprocessore.
Istruzioni e blocchi. Funzioni. Variabili e costanti. Tipi di dati predefiniti.
Funzione principale.
Espressioni. Operatori aritmetici. Operatori relazionali e logici. Conversioni
di tipo. Operatori di incremento e decremento. Operatori bit a bit. Espressioni
condizionali. Precedenza e ordine di valutazione.
Strutture di controllo. Costrutto if-else. Costrutto switch. Cicli for, while e
8
8
4
4
8
4
24
4
24
2
2
2
2
2
22
TESTI
CONSIGLIATI
do-while. Istruzioni per l'interruzione e la continuazione dei cicli.
Definizioni e prototipi di funzioni. Parametri formali e variabili automatiche.
Stack di esecuzione. Passaggio dei parametri per copia e per riferimento.
Ricorsione.
Puntatori, indirizzi e gestione della memoria. Aritmetica degli indirizzi.
Puntatori a puntatori. Puntatori generici. Puntatori a funzioni. Stringhe.
Array. Allocazione dinamica di memoria. Spostamento di dati in memoria.
Duplicazione di stringhe.
Tipi aggregati. Strutture. Campi di bit. Union. Definizione di sinonimi per i
tipi (typedef).
Input e output. L'input/output standard. Input e output formattato. File.
Principali operazioni di accesso ai file.
Preprocessore. Header file. Inclusione. Compilazione condizionale.
La libreria standard. Funzioni matematiche.
Modularizzazione del codice. Compilazione di programmi composti da più
file. Make e Makefile (cenni).
Algoritmi e strutture dati astratte
Ricerca di valori in un array: ricerca lineare e ricerca dicotomica.
Algoritmi di ordinamento basati sui confronti: ordinamento per selezione.
ordinamento per inserimento, mergesort. Integersort.
Stack. Liste. Alberi binari. Alberi binari di ricerca. Alberi n-ari. Ricerca in
profondità. Grafi. Visita di un grafo.
ESERCITAZIONI
Rappresentazione delle informazioni.
Algebra booleana
Reti combinatorie
Reti sequenziali
Linguaggi di programmazione e sviluppo del software
Programmazione strutturata e linguaggio C. Algoritmi e strutture dati.
1. M. Morris Mano, Charles R. Kime, “Reti Logiche”, Ed. Italiana,
Pearson
2. B. W. Kernighan, D. M. Ritchie, “Linguaggio C.”, Pearson
3. Al Kelley, Ira Pohl, “C didattica e programmazione”, Pearson
5
Ingegneria
2011/2012
Ingegneria Gestionale e Informatica (AG)
Chimica
Di base
Fisica e chimica
01788
NO
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
CHIM/07
Giuseppe Marcì
Ricercatore
Università di Palermo
6
100
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
60
Nessuna
Primo
Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it
Lezioni frontali e Esercitazioni in aula
Facoltativa
Prova Orale e Prova Scritta
Voto in trentesimi
Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it
Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it
Al termine della lezione
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
• Lo studente, al termine del corso, avrà acquisito le conoscenze di base riguardo: Atomi e
struttura atomica; Teorie dei legami chimici; Equilibri di fase; Stati di aggregazione;
Equilibri chimici; Funzioni termodinamiche; Elettrochimica; Nomenclatura dei composti
inorganici.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
• Capacità nella risoluzione di problemi riguardanti le combustioni, gli equilibri molecolari,
ionici e acido-base e le pile.
• Capacità di comprendere le trasformazioni della materia secondo le reazioni chimiche.
Autonomia di giudizio
Lo studente avrà acquisito capacità nella risoluzione di problemi riguardanti le combustioni, gli
equilibri molecolari, ionici e acido-base e le pile. Capacità di comprendere le trasformazioni della
materia secondo reazioni chimiche. Sapere applicare i concetti fondamentali della chimica
affrontati durante il corso.
Abilità comunicative
6
Lo studente sarà in grado di comunicare con competenza e proprietà di linguaggio le problematiche
relative alla comprensione della struttura della materia e delle sue trasformazioni al fine di
giungere ad una definizione del comportamento dei materiali. Consapevolezza del ruolo
fondamentale della chimica nella vita di tutti i giorni.
Capacità d’apprendimento
• Lo studente sarà in grado di affrontare in autonomia lo studio per la soluzione di
problematiche inerenti tutti gli aspetti trattati durante il corso.
OBIETTIVI FORMATIVI
La conoscenza adeguata degli aspetti metodologici-operativi relativi agli argomenti oggetto del
corso e la capacità di utilizzare tale conoscenza per interpretare e descrivere i problemi
dell'ingegneria.
ORE FRONTALI
LEZIONI FRONTALI
1
3
3
2
4
3
1
1
4
2
2
2
3
4
3
Introduzione al Corso
Teoria atomica della materia
Struttura atomica
Sistema periodico degli elementi
Il legame chimico
Lo stato gassoso
Lo stato liquido
Lo stato solido
Elementi di termodinamica
Cinetica chimica
Diagrammi di stato ad un componente
Sistemi a due componenti
Equilibrio chimico
Equilibri ionici
Elettrochimica
2
2
3
3
3
3
3
3
Teoria atomica della materia
Il legame chimico
Lo stato gassoso
Elementi di termodinamica
Sistemi a due componenti
Equilibrio chimico
Equilibri ionici
Elettrochimica
L. Palmisano e M. Schiavello “Elementi di Chimica” Ed. Edises.
M. Schiavello e L. Palmisano “Fondamenti di Chimica” Ed. Edises.(in
alternativa al primo)
F. Cacace, M. Schiavello “Stechiometria” Ed. Bulzoni (facoltativo).
ESERCITAZIONI
TESTI
CONSIGLIATI
7
Ingegneria
2011/2012
Ingegneria gestionale e informatica
Disegno Assistito da Calcolatore
Affine
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
02605
NO
ING-IND/15
Antonio Mancuso
P.A.
Università di Palermo
9
129
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
96
Nessuna
I
Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it
Lezioni frontali, Esercitazioni in aula
Facoltativa
Prova Scritta, Prova Orale
Voto in trentesimi
Primo semestre
Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it
Da concordare con il docente
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione:
Lo studente al termine del corso avrà acquisito capacità di comprensione e lettura di un disegno tecnico sviluppato
secondo le Normative vigenti. Sarà in grado sia di eseguire modelli CAD di oggetti singoli ed assemblati facendo uso
di software di modellazione CAD 2D e 3D, che di comunicare graficamente anche mediante schizzi a mano libera le
idee progettuali.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate:
Lo studente sarà in grado di distinguere l’opportunità di applicare le diverse metodologie di modellazione e
rappresentazione a concreti casi applicativi .
Autonomia di giudizio:
Lo studente sarà in grado di interpretare le informazioni in suo possesso ed adottare di conseguenza le più adeguate
metodologie di modellazione e rappresentazione di singoli componenti o di assemblati.
Abilità comunicative:
Lo studente acquisirà la capacità di comunicare ed esprimere problematiche inerenti le tecniche di modellazione, le
scelte ed il montaggio dei componenti. Sarà in grado di sostenere conversazioni su modellazione CAD, tecniche di
rappresentazione e comunicazione grafica.
Capacità di apprendere:
Lo studente avrà appreso l’uso dei principali componenti normalizzati e le relative tecniche di rappresentazione e
8
modellazione, parte integrante di un moderno processo di progettazione, e questo gli consentirà di proseguire gli studi
ingegneristici con maggiore autonomia e discernimento.
OBIETTIVI FORMATIVI
Lo scopo del corso è di fornire agli studenti capacità di rappresentazione e modellazione anche attraverso l’utilizzo di
software commerciali dedicati come ad esempio AutoCAD e Rhinoceros o implementati presso il Dipartimento di
Meccanica.
Queste capacità saranno successivamente utilizzate per la corretta impostazione di un problema di rappresentazione.
Durante lo svolgimento del corso infatti gli studenti verranno impegnati nel risolvere i problemi secondo i moderni
criteri della progettazione sfruttando dunque gli ausili informatici più opportuni per il problema in esame.
Programma
Parte prima – Elementi di disegno e rappresentazione
Rilievo dal vero di un componente. Schizzi. Proiezioni ortogonali, intersezioni, compenetrazioni. Norme per
i disegni: formato dei fogli, scale, tipi di linea, viste, sezioni, quotatura, sistemi di quotatura. Quotatura
funzionale e tecnologica. Tolleranze dimensionali e geometriche. Interpretazione di un disegno costruttivo.
Parte seconda –elementi di macchine
Collegamenti permanenti: saldature, chiodature, Collegamenti albero-mozzo: chiavette, linguette, alberi
scanalati. Classificazione dei Cuscinetti. Cuscinetti radenti e volventi; radiali, assiali, misti, oscillanti.
Parte terza – Teoria della modellazione solida
Sistemi CAD per il disegno – Caratteristiche, criteri di utilizzazione. Uso di modellatori bidimensionali
basati su primitive. Messa in tavola di un progetto. Gli standard grafici (IGES, STL, DXF).
Il processo di progettazione – Ruolo del disegno tecnico e del CAD, gestione del progetto. Cenni ai sistemi
di analisi e produzione correlati (FEM, CAM).
Parte quarta – Applicazioni
Applicazioni degli argomenti trattati durante il corso mediante l’utilizzo di software commerciali di CAD. Sviluppo
del processo di progettazione di componenti dall’idea alla messa in tavola
ORE FRONTALI
LEZIONI FRONTALI
20
Elementi di disegno e rappresentazione
15
elementi di macchine
15
Teoria della modellazione solida
ESERCITAZIONI
10
Schizzi a mano libera quotati
20
Utilizzo di software commerciali per la modellazione CAD
10
Realizzazione di disegni esecutivi
TESTI
CONSIGLIATI
Chirone – Tornincasa; Disegno Tecnico Industriale. Ed. Il Capitello, Torino.
G. Bartoline, Fondamenti di Comunicazione Grafica; McGraw – Hill 2003
Dispense e lucidi forniti dal docente.
9
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
Ingegneria
2011-2012
Ingegneria Gestionale e Informatica (sede di
Agrigento)
Economia per Ingegneri
Caratterizzante
Ingegneria Gestionale
02795
no
Ing-Ind/35
Giovanna Lo Nigro
Prof. Associato
Università degli Studi di Palermo
6
90
60
Elementi di matematica
I
PUPA
Lezioni frontali, Esercitazioni in aula
Facoltativa
Prova Orale, Prova Scritta
Voto in trentesimi
Secondo semestre
orario da definire
Al termine delle lezioni
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding):
• Lo studente al termine del corso avrà conoscenza delle problematiche inerenti gli aspetti
economici dell’impresa, gli strumenti dell’analisi economica, la microeconomia positiva e
normativa, gli strumenti di matematica finanziaria per la valutazione degli investimenti
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding):
• Lo studente potrà utilizzare gli strumenti dell’analisi economica per valutare gli investimenti
aziendali e sarà in grado di sostenere argomentazioni economiche.
Autonomia di giudizio (making judgements):
• Lo studente sarà in grado di interpretare gli aspetti della microeconomia e sarà in grado di
raccogliere e interpretare i dati necessari per la valutazione degli investimenti aziendali.
Abilità comunicative (communication skills)
• Lo studente acquisirà la capacità di comunicare ed esprimere problematiche inerenti l’oggetto
del corso e potrà sostenere conversazioni su tematiche microeconomiche ed evidenziare
problemi relativi agli investimenti e offrire soluzioni.
Capacità di apprendere (learning skills)
10
•
Lo studente dovrà sapere coniugare la sensibilità per le problematiche tecnologiche con
l'efficienza complessiva dell'azienda e con il raggiungimento di performance superiori a livello
gestionale.
OBIETTIVI FORMATIVI
Gli obiettivi sono due:
far acquisire all’allievo le conoscenze relative alle dinamiche di mercato, al comportamento del
consumatore, alle scelte del produttore e consentire all’allievo di effettuare una valutazione
economico finanziaria di alternative di investimento
Argomento (sintetico)
Introduzione al corso
Domanda, offerta ed equilibrio di mercato
L'elasticità della domanda e dell’offerta
La teoria della scelta del consumatore
Tecnologia e costi di produzione
Formule per la capitalizzazione e l'attualizzazione
L’analisi degli investimenti
Criteri di valutazione degli investimenti
Totale
Ore dedicate all’argomento
Lezioni/Seminari
Esercitazioni
1
0
4
2
2
2
6
2
6
2
6
2
6
4
9
6
40
20
Testi di riferimento:
• Dispense distribuite durante il corso;
• Pindyck Robert S., Rubinfeld Daniel L., Microeconomia, Zanichelli, 2006;
• Begg-Fischer-Dornbush, Economia, McGraw-Hill, 2005;
• Sullivan-Wicks-Luxhoj, Economia Applicata all’ingegneria, Pearson Prentice Hall.
11
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
DOCENTE COINVOLTO
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
Ingegneria
2011/2012
Ingegneria Gestionale e Informatica (AG)
Fisica I
Di base
Fisica e chimica
03295
NO
FIS/03
BONANNO GIOVANNI
Docente a contratto
DEL SORDO STEFANO
Docente a contratto
12
180
120
E' opportuna una conoscenza dei concetti
fondamentali della matematica di base
I
Consultare il sito
http://corsi.dinfo.unipa.it/public/generale/present
azione
Lezioni frontali
Obbligatoria per sostenere le prove in itinere
Prova Scritta e Orale
Voto in trentesimi
Primo secondo e semestre
Consultare il sito
http://corsi.dinfo.unipa.it/public/generale/present
azione
Consultare il sito
http://corsi.dinfo.unipa.it/public/generale/present
azione
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Il significato fisico delle leggi e delle variabili meccaniche necessarie per costruire un modello
fisico.
I principi di conservazione dell'energia, della quantità di moto e del momento angolare. Legami tra la
fisica macroscopica e la fisica microscopica: limiti e validità delle leggi e dei modelli della fisica.
Il concetto di azione a distanza e la sua descrizione come "campi di forze". La fenomenologia
elementare e i modelli dei fenomeni elettrici e magnetici.
La fenomenologia delle leggi dell'induzione elettromagnetica. Il significato di energia
elettromagnetica e di onda elettromagnetica
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Costruzione di un modello fisico: schematizzazione, osservazione, previsione e verifica
sperimentale. La metodologia sperimentale per l'indagine e la descrizione dei fenomeni naturali più
12
semplici.
Risolvere semplici esercizi di meccanica e di elettromagnetismo con particolare attenzione alla
capacità di individuazione dei modelli fisici relativi.
Capacità di effettuare stime e calcoli numerici prestando attenzione al numero di cifre significative
da usare ed all’analisi dimensionale delle leggi impiegate
Autonomia di giudizio
Lo studente acquisirà la capacità di comunicare ed esprimere problematiche inerenti l’oggetto del
corso.
Abilità comunicative
Lo studente avrà acquisito la capacità di esporre con coerenza e proprietà di linguaggio le
problematiche inerenti gli argomenti del corso, sapendo cogliere le connessioni con gli argomenti
trattati nei corsi frequentati in precedenza.
Capacità d’apprendimento
Risolvere semplici problemi di meccanica e di elettromagnetismo con particolare attenzione alla
capacità di individuazione dei modelli fisici relativi. Capacità di seguire, utilizzando le conoscenze
acquisite nel corso materie specialistiche del corso di studio quali elettrotecnica, elettronica etc.
OBIETTIVI FORMATIVI
Obiettivo del corso è acquisire il significato fisico delle leggi e delle variabili meccaniche necessarie
per costruire un modello fisico; comprendere i principi di conservazione dell'energia, della quantità
di moto e del momento angolare. Legami tra la fisica macroscopica e la fisica microscopica: limiti e
validità delle leggi e dei modelli della fisica; acquisire Il concetto di azione a distanza e la sua
descrizione come "campi di forze". La fenomenologia elementare e i modelli dei fenomeni elettrici e
magnetici, la fenomenologia delle leggi dell'induzione elettromagnetica ed il significato di energia
elettromagnetica
ORE FRONTALI
LEZIONI FRONTALI
3
Vettori e calcolo vettoriale
6
Cinematica del punto, corpi in caduta libera, moto del proiettile; moto
circolare uniforme, moto curvilineo
2
Velocità ed accelerazioni relative
6
Dinamica del punto materiale: Le leggi di Newton. Forze di attrito.
5
Lavoro, Energia cinetica e teorema dell'energia cinetica. Potenza. Energia
potenziale. Conservazione dell'energia
4
Quantità di moto e sua conservazione. Impulso di una forza, Sistemi di punti
materiali
6
Cinematica rotazionale; dinamica rotazionale. Equilibrio di un corpo rigido.
Momento angolare e sua conservazione.
4
Moto armonico semplice. Il pendolo. Oscillazioni.
8
Fenomeni elettrici. Legge di Coulomb. Campo elettrico. Teorema di Gauss e
applicazioni.
6
Differenza di potenziale e potenziale elettrico. Energia potenziale elettrica.
Capacità e condensatori.
6
Resistenza e resistività. Legge di Ohm. Forza elettromotrice. Circuiti elettrici
in corrente continua. Circuiti RC.
13
6
6
2
4
2
5
4
3
5
2
5
6
4
5
5
Il campo magnetico. Legge di Biot e Savart. Teorema di Ampère e
applicazioni
Legge dell'induzíone di Faraday e legge di Lenz. Induttanza. Circuiti LR.
corrente di Spostamento
ESERCITAZIONI
Vettori e calcolo vettoriale
Cinematica del punto, corpi in caduta libera, moto del proiettile; moto
circolare uniforme, moto curvilineo
Velocità ed accelerazioni relative
Dinamica del punto materiale: Le leggi di Newton. Forze di attrito.
Lavoro, Energia cinetica e teorema dell'energia cinetica. Potenza. Energia
potenziale. Conservazione dell'energia
Quantità di moto e sua conservazione. Impulso di una forza, Sistemi di punti
materiali
Cinematica rotazionale; dinamica rotazionale. Equilibrio di un corpo rigido.
Momento angolare e sua conservazione.
Moto armonico semplice. Il pendolo. Oscillazioni.
Fenomeni elettrici. Legge di Coulomb. Campo elettrico. Teorema di Gauss e
applicazioni.
Differenza di potenziale e potenziale elettrico. Energia potenziale elettrica.
Capacità e condensatori.
Resistenza e resistività. Legge di Ohm. Forza elettromotrice. Circuiti elettrici
in corrente continua. Circuiti RC.
Il campo magnetico. Legge di Biot e Savart. Teorema di Ampère e
applicazioni
Legge dell'induzíone di Faraday e legge di Lenz. Induttanza. Circuiti LR.
corrente di Spostamento
TESTI
CONSIGLIATI
14
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
SETTORI SCIENTIFICO
DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE
ALLO STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE
ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE
ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA
DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
Ingegneria
2011/2012
Ingegneria Gestionale e Informatica (AG)
Geometria
Di base
Matematica, informatica e statistica
03675
NO
MAT/03
Maria Alessandra Vaccaro
Ricercatore confermato
Università di Palermo
6
90
60
Nessuna
Primo
Consultare il sito
http://corsi.dinfo.unipa.it/public/generale/presentazione
Lezioni frontali
Esercitazioni in aula
Facoltativa
Prova Scritta
Prova Orale
Voto in trentesimi
Secondo semestre
Consultare il sito
http://corsi.dinfo.unipa.it/public/generale/presentazione
Giovedì ore 16.00
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Lo studente al termine del corso dovrà aver acquisito le conoscenze delle principali tematiche
dell’Algebra Lineare e della Geometria Affine Euclidea.
In particolare, lo studente sarà in grado di comprendere le problematiche che nascono dalla
necessità di creare un linguaggio rigoroso usando il metodo logico-deduttivo per affrontare
problemi geometrici intuitivamente semplici, quali lo studio di uno spazio vettoriale, di un sistema
lineare e di uno spazio affine euclideo.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Lo studente sarà in grado di utilizzare i metodi e gli strumenti concettuali della Geometria per
risolvere problemi quali lo studio di un ente geometrico e per individuare un ente soggetto a
condizioni. Inoltre dovrà essere in grado di riconoscere se e quando può essere applicato un
teorema in determinati casi specifici.
Autonomia di giudizio
15
Lo studente sarà in grado di valutare la difficoltà di un problema, sapendo scegliere le strategie più
semplici per affrontare e risolvere i problemi tipici dell’Algebra Lineare e della Geometria,
riconoscendo così l’utilità degli strumenti appresi durante il corso.
Abilità comunicative
Lo studente acquisirà la capacità di comunicare ed esprimere problematiche inerenti i contenuti del
corso. Saprà enunciare e dimostrare i teoremi, ma anche discutere le problematiche che riguardano
l’enunciato di un teorema.
Capacità d’apprendimento
Lo studente avrà appreso le interazioni tra i metodi appresi nel corso e le modellizzazioni
matematiche che possono presentarsi in altri corsi paralleli, o che potranno presentarsi nel
proseguimento degli studi. Ciò gli consentirà di proseguire gli studi ingegneristici con maggiore
autonomia ed discernimento.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL CORSO
Conoscere gli elementi di base dell'Algebra Lineare e le relative applicazioni alla Geometria.
Conoscere le dimostrazioni dei principali teoremi.
Saper definire uno spazio vettoriale attraverso una base; stabilire la dipendenza lineare di un
sistema di vettori attraverso la determinazione del rango.
Saper definire una trasformazione lineare attraverso il calcolo matriciale.
Saper stabilire la struttura di un sistema lineare e metterla in relazione con la struttura geometrica
dell’insieme delle soluzioni.
Saper determinare gli autovalori e i relativi autospazi di un endomorfismo.
Saper determinare un ente geometrico soggetto a condizioni.
Saper studiare la mutua posizione di due sottospazi affini.
Saper impostare correttamente un ragionamento ipotetico-deduttivo.
ORE FRONTALI
6
2
3
2
3
2
5
3
6
4
2
2
2
2
2
4
4
6
LEZIONI FRONTALI
Spazi vettoriali
Matrici su un campo
Teoria del determinante
Sistemi di equazioni lineari
Applicazioni lineari
Rappresentazione matriciale degli omomorfismi
Autovettori ed autovalori di un endomorfismo
Geometria affine
Geometria euclidea
ESERCITAZIONI
Sottospazi: intersezione e somma. Relazione di Grassmann
Rango di un sistema di vettori e teorema del completamento a base
Rango di una matrice e teorema degli orlati di Kronecker
Sistemi di equazioni lineari
Cambiamento di base in uno spazio vettoriale
Matrici equivalenti e matrici simili
Diagonalizzazione di matrici e di endomorfismi
Spazi affini
Spazi euclidei
16
TESTI
CONSIGLIATI
G. Vaccaro, A. Carfagna, L. Piccolella Lezioni di Geometria e Algebra
Lineare, Zanichelli
G. Vaccaro, A. Carfagna, L. Piccolella Complementi ed esercizi di
Geometria
e
Algebra
Lineare,Zanichelli
M. Abate, C. de Fabritiis, Geometria analitica con elementi di algebra lineare,
McGraw-Hill
M. Abate, C. de Fabritiis, Esercizi di Geometria, McGraw-Hill
17
INGEGNERIA
2011/12
Ingegneria Gestionale e Informatica
Matematica I
Di base
Matematica, informatica e statistica
16226
SI
2
MAT/05
Francesco Tschinke
Ricercatore
Università di Palermo
Alfonso Di Bartolo
Ricercatore
Università di Palermo
12
180
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 2)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
120
Nessuna
I
polo Universitario di Agrigento
Via Via Quartararo n.6, CAP 90200
Lezioni frontale ed esercitazioni
Prova Orale, Prova Scritta
Voto in trentesimi
Primo semestre e Secondo semestre
Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it
Giorni e orari di ricevimento
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding):
Lo studente al termine del corso dovrà acquisire le conoscenze sulle principali tematiche,
motivazioni e metodi del calcolo infinitesimale in una variabile.
In particolare lo studente sarà in grado di comprendere le problematiche che nascono dalla
necessità di creare un linguaggio rigoroso usando il metodo logico-deduttivo per affrontare
problemi matematici intuitivamente semplici, quali studiare il comportamento di una
funzione nell’intorno di un punto, definire e determinare una retta tangente ad un grafico e
definire e calcolare l’area di una superficie del piano.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding):
Lo studente sarà in grado di utilizzare i metodi e gli strumenti concettuali dell’analisi matematica
per risolvere problemi quali lo studio di funzioni di una variabile reale, il commento di un grafico,
18
il calcolo di un’area. Inoltre dovrà essere in grado di riconoscere se e quando può essere applicato
un teorema in determinati casi specifici.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Lo studente sarà in grado di valutare la difficoltà di un problema, sapendo scegliere le strategie più
semplici per affrontare i problemi tipici dell’analisi matematica, riconoscendo così l’utilità degli
strumenti appresi durante il corso.
Abilità comunicative (communication skills)
Lo studente acquisirà la capacità di comunicare ed esprimere problematiche inerenti i contenuti del
corso. Saprà enunciare e dimostrare i teoremi, ma anche discutere le problematiche che riguardano
l’enunciato di un teorema. Sarà quindi in grado di sostenere conversazioni sulla nascita e la portata
di alcuni teoremi fondamentali.
Capacità di apprendere (learning skills)
Lo studente avrà appreso le interazioni tra i metodi appresi nel corso e le modellizzazioni
matematiche che possono presentarsi in altri corsi paralleli, o che potranno presentarsi nel
proseguimento degli studi. Ciò gli consentirà di proseguire gli studi ingegneristici con maggiore
autonomia ed discernimento.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
Da inserire
Argomento (sintetico)
Introduzione all’analisi matematica
Elementi di Teoria degli insiemi
Elementi di logica matematica
Numeri naturali, principio di induzione matematica
Numeri Interi relativi, numeri razionali e proprietà delle
operazioni. Incommensurabilità tra lato e diagonale di un
quadrato
Ordinamento dei numeri, estremo inferiore e superiore di
un insieme.
Linsieme dei numeri reali. Assioma di completezza e
conseguenze. Ulteriori proprietà dell’insieme dei numeri
naturali e razionali.
Numeri complessi
Concetto di funzione: dominio, codominio, immagine,
grafico, monotonia, composizione di funzioni,
invertibilità, grafici di funzioni elementari.
Topologia nella retta reale
Limiti di funzioni e di successioni: definizione, proprietà
principali, teoremi principali, limiti notevoli.
Funzioni continue. Discontinuità. Teoremi di continuità
globale.
Derivata di una funzione, regole di derivazione
Segno delle derivate di ordine n e proprietà di monotonia
e di convessità di una funzione. Studio di funzione.
Polinomio di Taylor con resto di Peano e di Lagrange.
Applicazioni.
19
Ore dedicate all’argomento
Lezioni/Seminari
Esercitazioni
1
0
2
1
3
2
2
2
2
0
2
1
3
0
3
3
4
4
3
12
1
7
4
1
4
6
2
8
4
3
Teorie dell’integrazione. Metodi di integrazione.
Integrazione impropria.
Serie numeriche. Criteri di convergenza
TOTALE
TESTI
CONSIGLIATI
•
•
•
•
•
14
8
5
74
3
46
Dispense del corso
“Elementi di Analisi Matematica” M. Bertsch, R. Dal Passo (Aracne)
“Matematica” (2a edizione) Bramanti, Pagani, Salsa (Zanichelli)
“Esercizi di Analisi uno” C. Trapani, R. Messina (Aracne)
Esercitazioni di Analisi Matematica” Vol. 1, parte prima, parte
seconda; P. Marcellini, C. Sbordone (Liguori)
20
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
Ingegneria
2012-2013
Ingegneria Gestionale e Informatica (sede di
Agrigento)
Controlli Automatici
Caratterizzante
Automatica
02190
NO
ING-INF/04
Alfonso Urso
Professore a contratto
Ricercatore Consiglio Nazionale delle Ricerche
9
137
88
Insegnamenti nel settori della Matematica
2
Polo Universitario Agrigento
Lezioni frontali, Esercitazioni in aula
Facoltativa
Prova Scritta, Prova Orale
Voto in trentesimi
Secondo semestre
Martedì: 11-13, 14-16
Venerdì:11-14
per 12 settimane
Martedì: 16-17
Venerdì: 14-15 (a richiesta)
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding):
• Il corso di Controlli Automatici è un corso di base nell’ambito dell’analisi dei sistemi
dinamici e del progetto di sistemi di controllo per sistemi reali di qualunque natura. E’
infatti rivolto ad allievi sia dei Corsi di Laurea di Ingegneria dell’Informazione che di
alcuni dei Corsi di Laurea di Ingegneria Industriale (Elettrica, Meccanica). Lo studente, al
termine del corso, avrà acquisito un nuovo approccio per affrontare e risolvere problemi
ingegneristici di notevole importanza dal punto di vista applicativo. Tale approccio si basa
sulla costruzione di un modello matematico del sistema sotto studio, sulla validazione
sperimentale di tale modello, sulla individuazione e verifica di diverse proprietà del
modello utili anche al fine di determinare le tecniche idonee per il progetto del sistema di
controllo, sulla validazione delle prestazioni del sistema di controllo mediante esperimenti
di simulazione digitale effettuata su Personal Computer utilizzando strumenti software
adeguati e, infine, sulla verifica sperimentale su prototipo utilizzando dispositivi di
prototipazione rapida per l’implementazione della parte controllante del sistema di
21
controllo stesso.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding):
• Lo studente sarà in grado di utilizzare le metodologie acquisite per lo studio ingegneristico
di sistemi reali che possano essere descritti da modelli matematici lineari e tempoinvarianti. Sarà, altresì, in grado di progettare controllori di tipo PID, e controllori basati su
reti di correzione elementari mediante tecniche di sintesi nel dominio di ω .
Autonomia di giudizio (making judgements)
• Lo studente sarà capace di verificare le proprietà del modello sotto studio e, di
conseguenza, di valutare le azioni da intraprendere per conseguire gli obiettivi finali del suo
studio che sono quelli di costruire un sistema di controllo che permetta di soddisfare
assegnate specifiche di progetto.
Abilità comunicative (communication skills)
• Le abilità comunicative dello studente verranno evidenziate nel corso delle prove orali di
esame.
Capacità di apprendere (learning skills)
• Il corso si pone anche l’obiettivo di stimolare l’interesse dello studente per l’approccio di
tipo sistematico utilizzato nella trattazione dei vari argomenti oggetto del corso stesso. Lo
studente che acquisirà tale metodologia di studio sarà sicuramente in grado di proseguire gli
studi di ingegneria con maggiore autonomia e con maggiore profitto.
OBIETTIVI FORMATIVI
Gli obiettivi del corso sono quelli dello studio dei sistemi reali mediante un approccio basato su di
un modello matematico del sistema stesso. Tale modello viene utilizzato sia per valutare il
comportamento dinamico e a regime mediante simulazione su PC in ambiente software dedicato,
usualmente l’ambiente Matlab-Simulink, sia per definire e valutare importanti aspetti del
comportamento del sistema reale stesso a partire dalla definizione e dallo studio di certe proprietà
del modello, fra le quali rivestono fondamentale interesse la stabilità, la controllabilità,
l’osservabilità, il comportamento a regime permanente e quello transitorio. Il modello matematico
viene anche utilizzato per la progettazione di un controllore da associare al sistema reale iin modo
che l’intero sistema sia in grado di conseguire prefissate prestazioni. In vista anche della
opportunità di implementare il controllore su supporto digitale, ad esempio un processore digitale
di segnale, vengono forniti metodi di studio dei sistemi a tempo discreto e dei sistemi a dati
campionati.
ORE FRONTALI
2
2
16
8
8
4
4
4
5
4
LEZIONI FRONTALI
Introduzione al corso
Sistemi di controllo a catena aperta e a catena chiusa
Studio di modelli lineari e tempo-invarianti nei domini del tempo, di s e di ω
Proprietà dei modelli: controllabilità, osservabilità e stabilità
Risposta in frequenza
Criterio di Nyquist
Comportamento in regime permanente e transitorio dei sistemi di
asservimento e di regolazione
Progetto di controllori basato su reti di correzione nel domini di ω
Controllori PID
Modelli ingresso-uscita, problema della realizzazione
22
2
3
2
3
2
6
3
2
3
3
2
TESTI
CONSIGLIATI
Teoremi di Kalman
Sintesi con reazione dallo stato, Osservatore di Luenberger, Sintesi con
reazione dall’uscita
Studio nel dominio della frequenza
ESERCITAZIONI
Trasformata e anti trasformata di Laplace: richiami ed esercizi
Modellistica
Studio di modelli lineari e tempo-invarianti nei domini del tempo, di s e di ω
Proprietà dei modelli: controllabilità, osservabilità e stabilità
Criterio di Nyquist
Progetto di controllori basato su reti di correzione nel domini di ω
Progetto regolatori PID
Sintesi con reazione dall’uscita e dallo stato
Bolzern-Scattolini-Schiavoni. Fondamenti di Controlli Automatici, terza
edizione, McGraw-Hill.
Appunti dalle lezioni distribuiti in rete.
23
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
Ingegneria
2012-2013
Ingegneria Gestionale e Informatica (AG)
Elettrotecnica
Caratterizzante
Ingegneria della sicurezza e protezione
dell’informazione
02965
No
Ing-Ind/31
Fabio Viola
R.C.
Università degli Studi di Palermo
6
90
60
Nessuna
secondo
Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it
Lezioni frontali, Esercitazioni in aula,
Esercitazioni in laboratorio
Obbligatoria
Prova scritta e prova orale
Voto in trentesimi
Secondo semestre
Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it
Da definire
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Acquisizione delle conoscenze fondamentali che descrivono e regolano il comportamento di reti
elettriche lineari, propedeutiche per ogni applicazione elettrica o elettronica. Capacità di utilizzare
il linguaggio elettrotecnico e familiarità con i principali fenomeni fisici coinvolti nelle principali
applicazioni dell’ingegneria elettrica. Acquisizione delle conoscenze fondamentali degli impianti
elettrici e delle macchine elettriche.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Capacità di discernere nel contesto di complesse reti elettriche i diversi fenomeni fisici,
individuando relazioni di causa ed effetto, identificando, formulando ed analizzando tali fenomeni
per mezzo di metodi, tecniche e strumenti aggiornati.
Autonomia di giudizio
Essere in grado di esaminare e valutare il dimensionamento dei componenti elettrici impiegati in
più complesse apparecchiature, nonché la loro disposizione all’interno degli stessi
circuiti o reti, evidenziando aspetti fisici ed economici coinvolti.
24
Abilità comunicative
Capacità di esporre i risultati dell’analisi circuitale, comprendente fenomeni fisici coinvolti, scelte
tecniche e conseguenze economiche delle scelte, anche ad un pubblico non esperto.
Capacità d’apprendimento
Capacità di seguire, utilizzando le cognizioni acquisite nel corso, successivi corsi che richiedono le
conoscenze di base dell’ingegneria elettrica.
OBIETTIVI FORMATIVI
La conoscenza adeguata degli aspetti metodologici-operativi relativi agli argomenti oggetto del
corso e la capacità di utilizzare tale conoscenza per interpretare e descrivere i problemi
dell'ingegneria.
ORE FRONTALI
1
4
3
4
4
6
8
3
4
2
4
2
4
3
1
3
4
TESTI
CONSIGLIATI
LEZIONI FRONTALI
Obiettivi della disciplina e sua suddivisione. Diversificazione dell’analisi di circuiti elettrici:
circuiti a parametri concentrati e distribuiti. Analisi e sintesi e curva di apprendimento:
dall’applicazione di tecniche di analisi circuitale alla realizzazione di progetti elettrici.
Il bipolo elettrico. Tensione e corrente. Condizioni di riferimento associate. Potenza elettrica.
Funzione energia. Resistore, capacitore, induttore, circuito aperto, cortocircuito, diodo. Piani
di definizione dei bipoli, correlazioni tra tensione e corrente. Bipoli lineari tempo invarianti e
tempo varianti. Bipoli in serie ed in parallelo. Interpretazione grafica.
Elementi attivi: generatori di tensione e di corrente. Parallelo e serie di generatori: casi
ammissibili e non. Generatori reali.
Definizioni di rete, nodo e ramo. Principi di Kirchhoff. Esempi di applicazione dei principi di
Kirchhoff.
Principali metodi e teoremi per l’analisi dei circuiti elettrici.
Funzioni periodiche. Definizione di rete in regime sinusoidale. Metodi di risoluzione
tradizionale per mezzo di leggi trigonometriche. Trasformata fasoriale. Applicazione delle
leggi di Kirchhoff nel dominio dei fasori. Operazione di derivazione ed integrazione nel
dominio dei fasori. Trasformazione dei bipoli nel dominio dei fasori.
Sfasamento e fattore di potenza. Potenza in regime sinusoidale: potenza attiva, reattiva ed
apparente. Triangolo delle impedenze, triangolo delle tensioni, triangolo delle potenze. La
potenza su resistori, induttori e condensatori. Rifasamento.
Sistemi trifase.
Fenomeni magnetici. Mutui accoppiamenti.
Il trasformatore e la macchina in corrente continua.
Impianti elettrici in bassa tensione.
ESERCITAZIONI
Applicazioni delle leggi di Kirchhoff a circuiti generici.
Applicazione dei metodi dei potenziali di nodo e delle correnti di anello. Applicazione del
teorema di Thevenin e di Norton.
Applicazione delle leggi di Kirchhoff in regime sinusoidale. Risoluzione di reti impiegando i
principali metodi e teoremi.
Risoluzione di reti trifase.
Macchine elettriche
Impianti elettrici.
Giulio Fabbricatore, Elettrotecnica, Liguori.
Fabio Viola, Quaderno di elettrotecnica, Uni-service.
25
INGEGNERIA
2012/13
Ingegneria Gestionale e Informatica (Agrigento)
Fisica II
Di base
Fisica e chimica
07811
NO
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
FIS/01
Leonardo Abbene
Ricercatore
Università di Palermo
6
90
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
60
Fisica I
II
Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it
Lezioni frontali, Esercitazioni in aula
Obbligatoria
Prova Orale, Prova Scritta
Voto in trentesimi
Primo semestre
Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it
Giorni e orari di ricevimento
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Autonomia di giudizio
Abilità comunicative
Capacità d’apprendimento
OBIETTIVI FORMATIVI
Definizione di sistema termodinamico. Stati di equilibrio e principio zero della termodinamica.
Variabili di stato. Temperatura e termometro a gas. Gas perfetti e loro leggi.. Teoria cinetica dei
26
gas. Equipartizione dell’energia. Calore ed energia. Calori specifici Conduzione del calore.
Energia interna di un sistema. Primo principio della termodinamica. Trasformazioni reversibili ed
irreversibili. Ciclo di Carnot. Rendimento delle macchine termiche. Secondo principio della
termodinamica. Scala termodinamica delle temperature. Entropia. Entropia e secondo principio.
Entropia e disordine. Concetto di onda. Equazione d'onda. Onde meccaniche trasversali.
Interferenza tra onde.
ORE FRONTALI
60
TESTI
CONSIGLIATI
Fisica II
LEZIONI FRONTALI
Definizione di sistema termodinamico. Stati di equilibrio e principio zero
della termodinamica. Variabili di stato. Temperatura e termometro a gas. Gas
perfetti e loro leggi.. Teoria cinetica dei gas. Equipartizione dell’energia.
Calore ed energia. Calori specifici Conduzione del calore. Energia interna di
un sistema. Primo principio della termodinamica. Trasformazioni reversibili
ed irreversibili. Ciclo di Carnot. Rendimento delle macchine termiche.
Secondo principio della termodinamica. Scala termodinamica delle
temperature. Entropia. Entropia e secondo principio. Entropia e disordine.
Concetto di onda. Equazione d'onda. Onde meccaniche trasversali.
Interferenza tra onde.
P. Mazzoldi Fisica Vol I EdiSES
Halliday Fisica I Editrice Ambrosiana
27
Ingegneria
2012/2013
Ingegneria Gestionale e Informatica (AG)
Gestione della qualità e sviluppo prodotto
Caratterizzante
Ingegneria Gestionale
12690
SI
2
ING-IND/16
Rosa Di Lorenzo
Professore Associato
Università di Palermo
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
Toni Lupo
Ricercatore
Università di Palermo
12
180
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
120
Statistica e calcolo delle probabilità, Economia
aziendale
Secondo
consultare il sito www.ingegneria.unipa.it
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
Lezioni frontali, Esercitazioni in aula,
Discussioni di casi di studio e di ricerca.
Progetti di gruppo
Facoltativa
Prova Scritta; Prova Orale; Presentazione di un
progetto
Voto in trentesimi
Primo e secondo semestre
consultare il sito www.ingegneria.unipa.it
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
Prof.ssa Di Lorenzo: previo appuntamento
Prof.Lupo: previo appuntamento
Modulo Gestione della qualità
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Lo studente al termine del Corso avrà conoscenza delle problematiche inerenti la qualità della
produzione, le metodologie da applicare per il controllo di un processo, la valutazione dello stato di
un processo, l’implementazione di azioni correttive e preventive e la valutazione della loro
efficacia, le metodologie di valutazione dei sistemi di misura, i collaudi di lotti.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
28
Utilizzando strumenti statistici acquisiti in altro corso e conoscenze di base di economia, lo
studente sarà in grado di valutare la necessità e le opportunità di miglioramento di un processo
produttivo, saprà impostare un progetto di miglioramento delle prestazioni di un sistema, porre e
sostenere argomentazioni relative alla qualità della produzione.
Autonomia di giudizio
Lo studente sarà in grado, raccogliendo i dati che avrà imparato a riconoscere come necessari e
significativi, di valutare la bontà di un processo produttivo e di individuare autonomamente le
opportune attività di miglioramento.
Abilità comunicative
Lo studente acquisirà gli strumenti necessari per esprimere, comunicare e sostenere conversazioni
sulle tematiche inerenti l’oggetto del corso e di proporre soluzioni a specifiche problematiche
Capacità d’apprendimento
Lo studente avrà appreso ad utilizzare gli strumenti della Statistica per integrarli alla risoluzione di
problematiche aziendali relative alla qualità del prodotto. Egli sarà dunque in grado, in piena
autonomia, di affrontare e approfondire le suddette problematiche e pervenire a soluzioni
adeguate.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
Con tale corso ci si propone di fornire allo studente le conoscenze relative al controllo di qualità,
sia in ambito industriale che dei servizi. Egli sarà quindi in grado sia di applicare, per
l’implementazione del controllo, le metodologie più adatte ai diversi casi specifici, sia di
individuare le azioni atte al miglioramento della qualità stessa.
ORE FRONTALI
1
2
3
3
4
4
4
6
2
2
8
Totale 39
LEZIONI FRONTALI
Introduzione al Corso e sue finalità
Richiami di statistica e distribuzioni di probabilità di interesse
Rappresentazione ed analisi dati
Carte di controllo
Progettazione carte Shewart
Indici di capacità e Caratteristica operativa
Carte per attributi
Carte CUSUM ed EWMA
Valutazione sistemi di misura
Collaudo di accettazione. Normativa
Progettazione piani di collaudo per attributi e per variabili
ESERCITAZIONI
5
9
1
7
Totale 22
TESTI
CONSIGLIATI
Analisi dati e carte di controllo
Carte Shewart, CUSUM ed EWMA
Valutazione sistemi di misura
Progettazione piani di collaudo
•
•
•
Dispense del corso
Montgomery, Controllo statistico della Qualità, McGraw–Hill
Duncan, Quality Control and Industrial Statistics, Irwin
29
Modulo Sviluppo prodotto
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Lo studente al termine del Corso avrà conoscenza delle problematiche inerenti la progettazione e lo
sviluppo di prodotti come processi trasversali che coinvolgono le diverse funzioni aziendali. In
particolare lo studente sarà in grado di comprendere gli ambiti realtivi a processi e organizzazioni
di sviluppo prodotto, la pianificazione del prodotto, le specifiche tecniche e l’architettura di
prodotto, la generazione e selezione dei concepts, il design for manufacturing, la prototipazione.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Lo studente sarà in grado di utilizzare strumenti avanzati per lo sviluppo prodotto innovativo quali
il Quality Function Deployment e le metodologie di Time Based Manufacturing; saprà impostare
problemi di progettazione concettuale dalla fase di identificazione dei bisogni dei clienti alla
definizione delle specifiche finali di prodotto passando attraverso la generazione dei concepts di
prodotto.
Autonomia di giudizio
Lo studente sarà in grado di interpretare i principali dati riguardanti le diverse fasi dello sviluppo di
un nuovo prodotto, potrà valutare la validità di progetti di concepts di prodotto e sarà in grado di
identificare la struttura dell’architettura di prodotti esistenti.
Abilità comunicative
Lo studente acquisirà la capacità di lavorare in gruppi di lavoro per lo sviluppo di un progetto
incentrato sulla progettazione concettuale di prodotto; sarà in grado di esporre la logica seguita
nello sviluppo dei concepts attraverso la presentazione di relazioni sugli stati di avanzamento della
fase di progettazione concettuale e la discussione in aula con presentazioni di gruppo per ogni fase
di avanzamento del progetto sviluppato. Inoltre lo studente sarà in grado di discutere lo studio di
casi.
Capacità d’apprendimento
Lo studente avrà appreso i fondamenti dell’innovazione tecnologica di prodotto nelle varie fasi del
processo di sviluppo di nuovi prodotti ed anche i concetti di base della progettazione concorrente
prodotto/processo da un punto di vista strategico e tecnico. Ciò consentirà di affrontare i successivi
studi avendo maturato una visione complessiva delle tematiche inerenti lo sviluppo prodotto ed
anche avendo appresso le modalità di stesura di un progetto di sviluppo concettuale e le dinamiche
di lavoro nella stesura di u progetto di gruppo.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
Sviluppare una conoscenza delle problematiche inerenti la progettazione e lo sviluppo di prodotti
come processi trasversali che coinvolgono le diverse funzioni aziendali con particolare riferimento
alla generazione e selezione dei concepts di prodotto.
MODULO
ORE FRONTALI
2
1
1
2
2
2
2
4
2
4
1
4
2
DENOMINAZIONE DEL MODULO
LEZIONI FRONTALI
Introduzione allo sviluppo prodotto
Tipologie di processi di sviluppo
Le fasi dello sviluppo prodotto: ruoli delle funzioni aziendali
La fase di pianificazione (product planning)
Le progettazione concettuale: obiettivi e dati di input
L’identificazione dei bisogni del cliente
La definizione delle specifiche obiettivo
La generazione dei concetti di prodotto
La selezione dei concetti
La definizione delle specifiche finali
La progettazione a livello di sistema
L’architettura di prodotto: definizione e tipologie
Il Design for manufacturing
30
1
2
4
2
2
Il Life cycle costing
Il Quality fucntion deployment
Il time based manufacturing ed il concurrent engineering
Analisi dei cicli di vita: implicazioni sullo sviluppo prodotto
Lo sviluppo prodotto collaborativo
2
2
4
4
2
2
2
2
La fase di pianificazione (product planning)
L’identificazione dei bisogni del cliente
La definizione delle specifiche obiettivo
La generazione dei concetti di prodotto
La selezione dei concetti
La definizione delle specifiche finali
L’architettura di prodotto: definizione e tipologie
Il time based manufacturing ed il concurrent engineering
ESERCITAZIONI
TESTI
CONSIGLIATI
•
•
Dispense prof.ssa R. Di Lorenzo, 2007;
K.T. Ulrich, S.D. Eppinger, R. Filippini, 2007, “Progettazione e
sviluppo di prodotto” Mc Graw Hill eds.
31
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
INGEGNERIA
2012/2013
Ingegneria Gestionale e Informatica (AG)
Matematica II
Di Base
Matematica, informatica e statistica
04875
NO
MAT/05
Nome e Cognome: Francesco Tschinke
Qualifica: ricercatore
Università di Palermo
6
90
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
60
Secondo
Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it
Lezioni frontali, Esercitazioni in aula,
Facoltativa
Prova Orale, Prova Scritta, Test a risposte
multiple.
Voto in trentesimi
Primo semestre
Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
Da definire
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Conoscenze sulle principali tematiche e metodi del calcolo infinitesimale in due e più variabili (calcolo differenziale ed
integrale), sulle equazioni differenziali sulle serie di funzioni (serie di potenze e di Fourier).
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Capacità di utilizzare i metodi e gli strumenti concettuali dell’analisi matematica per risolvere problemi quali: trovare
le soluzioni di una equazione differenziale, discutere qualitativamente quantitativamente le caratteristiche di una
superficie nello spazio, calcolo di integrali multipli, di aree e di volumi.
Autonomia di giudizio
valutare la difficoltà di un problema, sapendo scegliere le strategie più semplici per affrontare i problemi tipici
dell’analisi matematica, riconoscendo così l’utilità degli strumenti appresi durante il corso.
Abilità comunicative
capacità di comunicare ed esprimere problematiche inerenti i contenuti del corso: enunciare e dimostrare i teoremi, ma
anche discutere le problematiche che riguardano l’enunciato di un teorema. Sostenere conversazioni sulla nascita, la
portata e le risoluzioni di problemi fondamentali.
Capacità d’apprendimento
Lo studente avrà appreso le interazioni tra i metodi appresi nel corso e le modellizzazioni matematiche che possono
presentarsi in altri corsi paralleli, o che potranno presentarsi nel proseguimento degli studi. Ciò gli consentirà di
32
proseguire gli studi ingegneristici con maggiore autonomia ed discernimento.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1
Introduzione alle funzioni a due o più variabili mantenendo il più possibile lo stesso linguaggio adottato ed acquisito
nella teoria delle funzioni e del calcolo differenziale del corso di Matematica 1: dovranno all’uopo essere richiamati i
concetti più importanti della topologia della retta per generalizzarli nel piano e nello spazio, per poi passare alle
funzioni a più variabili: dominio, campo di esistenza, grafico, studio del segno, continuità, derivabilità (derivare
parziali e direzionali), differenziabilità (definizione ed i relativi criteri sufficienti), derivate di ordine superiore, metodi
per l’individuazione e la classificazione dei punti stazionari. Curve, lunghezza di una curva, integrali curvilinei. Forme
differenziali
MODULO 1
ORE FRONTALI
1
1
1
1
2
2
1
2
2
2
2
13
TESTI
CONSIGLIATI
LEZIONI FRONTALI
Obiettivi della disciplina e sua organizzazione.
Metrica e Topologia del piano e dello spazio. Insiemi connesssi, insiemi compatti, dominio
nel piano.
Funzioni a due variabili: campo di esistenza, co-dominio, grafico, limiti.
Funzioni a due variabili: Continuità in un punto, estensione dei teoremi di continuità globale,
studio del segno.
Funzioni a due variabili: derivate parziali, derivate direzionali, gradiente
Funzioni a due variabili: differenziabilità, criterio per la differenziabilità, teorema del
gradiente, curve di livello.
Vari tipi di composizione di funzioni e teoremi di derivazione
Derivate di ordine superiore. Teorema di Schwartz. Formula di Taylor.
Punti stazionari: punto di minimo, di massimo, punto a sella. Metodi per la loro
individuazione e la classificazione
Curve nel piano e nello spazio. Lunghezza di una curva ed integrale curvilineo.
Forme differenziali, forme differenziali esatte e chiuse. Criteri necessari e sufficienti per
l’esattezza di una forma differenziale. Cenno ai campi vettoriali.
ESERCITAZIONI
Esercizi e problemi vari per il consolidamento dei concetti ai fini del raggiungimento degli
obiettivi del primo modulo
N. Fusco, P. Marcellini “Elementi di Analisi due”
P. Marcellini, C. Sbordone Esercitazioni di Analisi Matematica” Vol. 2, parte prima, parte
seconda; (Liguori)
M. Bertsch, R. Dal Passo “Elementi di Analisi Matematica” (Aracne)
Bramanti, Pagani, Salsa “Analisi Matematica 2” (Zanichelli)
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 2
Introduzione alla teoria e metodi delle equazioni differenziali ordinarie. Problema di Cauchy. Metodi di risoluzione più
importanti. Equazioni differenziali lineari di ordine n. Integrazione multipla: definizione e metodi di risoluzione.
Cambiamenti di coordinate. Problemi di aree e di volumi. Successioni e Serie di funzioni, tipi di convergenza, serie di
potenze e serie di Fourier.
MODULO 2
ORE FRONTALI
2
2
2
2
DENOMINAZIONE DEL MODULO
LEZIONI FRONTALI
Definizione e classificazione delle equazioni differenziali ordinarie. Soluzione di un
equazione differenziale. Integrale particolare ed integrale generale. Problema di Cauchy
Equazioni differenziali ordinarie del primo ordine in forma normale: metodo di separazione
delle variabili, equazione omogenea, equazione di Bernoulli.
Equazioni differenziali ordinarie del secondo ordine: equazioni differenziali lineari: soluzione
particolare e soluzione generale. Determinante Wronskiano
Equazioni differenziali ordinarie del secondo ordine lineari a coefficienti costanti: polinomio
33
2
1
1
1
1
2
14
TESTI
CONSIGLIATI
caratteristico, metodo di variazione delle costanti e della somiglianza.
Integrazione doppia: definizione, Domini x-normali ed y-normali e teorema di riduzione.
Integrazione doppia: cambiamenti di coordinate. Coordinate polari
Integrazione tripla. Integrazione per strati e per fili. Calcolo di volumi.
Successioni e serie di funzioni. Convergenza puntuale ed uniforme
Serie di potenze, raggio di convergenza
Serie di Fourier e tipi di convergenza.
ESERCITAZIONI
Esercizi e problemi vari per il consolidamento dei concetti ai fini del raggiungimento degli
obiettivi del secondo modulo
N. Fusco, P. Marcellini “Elementi di Analisi due”
P. Marcellini, C. Sbordone Esercitazioni di Analisi Matematica” Vol. 2, parte prima, parte
seconda; (Liguori)
M. Bertsch, R. Dal Passo “Elementi di Analisi Matematica” (Aracne)
A. Bacciotti, F. Ricci “Lezioni di Matematica 2” ( Levrotto&Bella).
Bramanti, Pagani, Salsa “Matematica” (Zanichelli)
Bramanti, Pagani, Salsa “Analisi Matematica 2” (Zanichelli)
34
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
Ingegneria
2012-2013
Ingegneria Gestionale e Informatica (AG)
Ricerca Operativa
Affine
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
9
135
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
06263
NO
Mat/09
Giuseppe Giardina
Docente a contratto
90
Matematica I, Matematica II
II
Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it
Lezioni frontali ore 60, Esercitazioni in aula ore
35,
Obbligatoria
Prova Scritta, Prova Orale.
Voto in trentesimi
Primo semestre (1° e 2° Modulo)
Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it
Dopo la lezione.
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenze di base su processi decisionali e modelli quantitativi, programmazione lineare, dualità e sua interpretazione
fisico-economica, programmazione lineare intera, reti.
Lo studente deve riuscire a formulare il problema reale come problema di ottimizzazione e quindi essere capace di scegliere
ed implementare gli algoritmi di soluzione.
OBIETTIVI FORMATIVI
Una volta formulato un problema reale come problema di ottimizzazione, lo studente dovrebbe riuscire ad utilizzare un
software commerciale specifico per la soluzione dello stesso.
ORE FRONTALI
9
21
LEZIONI FRONTALI
Modelli, loro formulazione matematica e interpretazione grafica
Programmazione lineare (soluzione con le regole di buon senso, Algebra e Geometria della
PL, P.L.: Teorema fondamentale della programmazione lineare, Soluzioni di base, Vertici e
soluzioni di base ammisibili, Smplesso Primale, Tableau, Condizioni di ottimalità,
35
10
4
16
30
TESTI
CONSIGLIATI
Condizioni di illimitatezza, Dualità, Analisi di sensibilità).
Modelli Lineari Interi/Misti (Branch and Bound, Piani di taglio)
Teoria dei Grafi
Reti (Problemi di Flusso, Percorsi minimi, Algoritmo di Dijkstra, Algoritmo di BellmanFord., Massimo Flusso, Tagli s-t, Rete Residuale, Percorso Aumentane, Teorema del Max
flusso Minimo taglio, Flusso a costo minimo, Rete residuale, Circuiti negativi, Algoritmo
della cancellazione di cicli,Alberi, Algoritmo di Kruskal, Algoritmo di Prim).
ESERCITAZIONI
Esercitazioni sugli argomenti trattati ed uso di un software.
36
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
Ingegneria
2012/2013
Ingegneria Gestionale e Informatica (AG)
Scienza delle Costruzioni
Affine
Ingegneria dei materiali
06313
NO
ICAR/08
Tiziana Turetta
Docente a contratto
9
130
95
2
Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it
Lezioni frontali, Esercitazioni in aula
Facoltativa
Prova Orale, Prova Scritta
Voto in trentesimi
Secondo semestre
Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it
DA STABILIRE, DI CONCERTO CON IL
C.C.L.
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Acquisizione della metodologia di base per lo studio della risposta meccanica di strutture anche
complesse costituite da materiali duttili e fragili. Capacità di utilizzare il linguaggio tecnicoscientifico proprio dell’ingegneria delle strutture.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Capacità di schematizzare una qualunque struttura in termini di geometria, cinematica, azioni
esterne e comportamento costitutivo del materiale.
Autonomia di giudizio
Saper valutare l’adeguatezza meccanica degli elementi che compongono una costruzione.
Abilità comunicative
Interloquire con altre figure professionali coinvolte nella progettazione e nella realizzazione di
costruzioni civili ed edili.
Capacità d’apprendimento
Capacità di approfondire in maniera autonoma questioni inerenti il comportamento meccanico di
materiali tradizionali e moderni attraverso pubblicazioni scientifiche proprie del settore della
meccanica dei solidi e del comportamento delle strutture.
37
OBIETTIVI FORMATIVI
-Fornire i fondamenti della meccanica delle strutture. Gli approfondimenti riguardano la cinematica e l’equilibrio di
strutture costituite da elementi monodimensionali. Vengono affrontati i seguenti argomenti principali: il concetto di
spostamento e deformazione, strutture ipo- iso- e iper-statiche e ipo- iso- e iper-cinematiche, l’equilibrio di corpo
rigido e le forze interne.
- Fornire conoscenze sulla meccanica dei solidi tridimensionali e affrontare l’analisi di strutture monodimensionali
costituite da materiale elastico lineare. Vengono trattati i seguenti argomenti principali: Legame costitutivo Elastico
lineare; Criteri fondamentali di resistenza e di sicurezza; Modellazione fisico-matematica dei solidi e delle strutture
(tipologie fondamentali); Elementi di meccanica dei solidi 3-D; Stato di tensione (generale e della trave di DSV);
Introduzione ai principali metodi di analisi delle strutture iper- e iso-statiche e applicazioni
ORE FRONTALI
3
5
6
7
6
7
6
7
5
5
6
6
3
3
6
6
3
5
TESTI
CONSIGLIATI
Scienza delle Costruzioni
LEZIONI FRONTALI
Classificazione delle Strutture
Le strutture come sistemi deformabili
Strutture Reticolari
Le travi rettilinee
Elementi di analisi dei solidi continui tridimensionali
Elasticità. Lavoro di deformazione e teoremi relativi: PLV e sue estensioni
Criteri di resistenza e di sicurezza
Teoria Tecnica della Trave di De Saint Venant, sollecitazioni semplici e composte
Metodi di calcolo di deformazione e spostamenti dei sistemi elastici piani
Alcuni metodi di calcolo degli spostamenti e delle deformazioni delle travi elastiche piane
Metodi di analisi delle strutture: metodo dell'equilibrio o degli spostamenti, metodo della
congruenza o delle forze
ESERCITAZIONI
Richiami e applicazioni di Geometria delle masse.
Classificazione delle Strutture
Calcolo di Strutture Reticolari
Caratteristiche di sollecitazione per le travi rettilinee
Verifica sezioni
Calcolo degli spostamenti e delle deformazioni delle travi elastiche piane
Metodo delle Forze
38
Ingegneria
2012-2013
Ingegneria Gestionale e Informatica (AG)
STATISTICA
Di Base
Matematica, informatica, statistica
06644
NO
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
SECS-S/02
Clara Romano
Docente a contratto
9
137
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
88
Nessuna
II
Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it
Lezioni frontali, Esercitazioni in aula
Facoltativa
Prova Orale, Prova Scritta
Voto in trentesimi
II semestre
Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it
Da concordare con il docente
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Lo studente al termine del Corso avrà conoscenza degli strumenti basilari del calcolo delle
probabilità (comprese le principali variabili casuali), della statistica inferenziale classica e
bayesiani (stima puntuale ed intervallare e verifica di ipotesi parametrica e non) e di analisi della
dipendenza statistica tra variabili (analisi della varianza e regressione semplice e multipla).
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Lo studente sarà in grado di utilizzare i predetti strumenti in ambito industriale ed aziendale,
contribuendo ad arricchire l’insieme dei propri strumenti di analisi attraverso moderni metodi non
deterministici.
Autonomia di giudizio
Lo studente sarà in grado di interpretare i principali risultati di esperimenti programmati, così come
organizzare e leggere i dati provenienti dalla propria azienda.
Abilità comunicative
39
Lo studente acquisirà la capacità di comunicare ed esprimere problematiche inerenti fenomeni non
deterministici, trasferendo al proprio gruppo di lavoro la necessità di utilizzare strumenti idonei.
Capacità d’apprendimento
Lo studente avrà appreso i principi della metodologia probabilistica e statistica e sarà in grado di
acquisire nuove informazioni, così come leggere i risultati di un qualunque software statistico.
OBIETTIVI FORMATIVI
Lo studente al termine del Corso avrà conoscenza degli strumenti basilari del calcolo delle
probabilità (comprese le principali variabili casuali), della statistica inferenziale classica e
bayesiani (stima puntuale ed intervallare e verifica di ipotesi parametrica e non) e di analisi della
dipendenza statistica tra variabili (analisi della varianza e regressione semplice e multipla).
ORE FRONTALI
2
2
4
8
2
2
4
6
4
4
2
2
6
8
2
2
2
6
2
2
2
2
2
2
4
4
LEZIONI FRONTALI
Introduzione alla Probabilità
Variabili casuali (generalità)
Variabili casuali discrete: binomiale, Poisson, Binomiale negativa,
Ipergeometrica
Variabili casuali continue: esponenziale, gamma, normale, chi-quadrato, tStudent, F-Fisher
Convergenze stocastiche, legge dei grandi numeri
Generazione di numeri pseudo casuali
Stima puntuale
Stima intervallare
Verifica di ipotesi parametrica
Confronto tra due campioni
Verifica di ipotesi non parametrica
Tabelle di associazione e contingenza
Analisi della varianza ad uno e due fattori
Regressione semplice e multipla
Modello lineare generalizzato
Analisi dei residui
ESERCITAZIONI
Variabili casuali discrete: binomiale, Poisson, Binomiale negativa,
Ipergeometrica
Variabili casuali continue: esponenziale, gamma, normale, chi-quadrato, tStudent, F-Fisher
Stima puntuale
Stima intervallare
Verifica di ipotesi parametrica
Confronto tra due campioni
Verifica di ipotesi non parametrica
Tabelle di associazione e contingenza
Analisi della varianza ad uno e due fattori
Regressione semplice e multipla
TESTI
CONSIGLIATI
40
Ingegneria
2013/2014
Ingegneria Gestionale e Informatica (Sede di
Agrigento)
Basi di dati e progettazione del software
Caratterizzante
Ingegneria informatica
15979
NO
1
ING/INF05
Salvatore Gaglio
Professore Ordinario
Università degli Studi di Palermo
6
100
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
50
Calcolatori Elettronici, Programmazione
Terzo
TBD
Lezioni frontali, Esercitazioni in aula
Facoltativa
Presentazione di elaborato e colloquio orale.
Voto in trentesimi.
Secondo semestre
TBD
TBD
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Acquisizione dei concetti fondamentali riguardanti le basi di dati e la progettazione orientata agli
oggetti, nonché delle capacità di comprendere le problematiche inerenti alla progettazione e alla
programmazione di applicazioni complesse concernenti lo sviluppo di sistemi informativi, con
riferimento al linguaggio di modellazione UML, al linguaggio SQL e all’ambiente di
programmazione Java.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Acquisizione degli strumenti per la soluzione di problemi inerenti alla progettazione e alla
programmazione orientata agli oggetti nella realizzazione di applicazioni client-server.
Autonomia di giudizio
Capacità di analizzare ed interpretare i dati di un problema, di raccogliere i dati necessari alla
soluzione dello stesso e di proporre la soluzione più adatta per la gestione dei sistemi informativi.
41
Abilità comunicative
Capacità di comunicare ed esprimere problematiche inerenti all’oggetto del corso e di sostenere
conversazioni su tematiche riguardanti la progettazione e la programmazione ad oggetti e i sistemi
informativi.
Capacità d’apprendimento
Apprendimento di un insieme di concetti fondativi che hanno determinato lo sviluppo della
disciplina e capacità di proseguire ed approfondire gli studi in maniera autonoma.
OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso si propone di fornire gli elementi essenziali per la conoscenza e la comprensione dei
concetti fondamentali riguardanti le basi di dati e la progettazione orientata agli oggetti, con
particolare riferimento al linguaggio di modellazione UML, al linguaggio SQL e all’ambiente Java.
Il corso si propone inoltre di fornire le conoscenze fondamentali per la conduzione di iniziative
integrate di informatizzazione e progettazione di sistemi client-server, con particolare riferimento
ai sistemi informativi, alle principali tecnologie ed alle applicazioni che li caratterizzano.
ORE FRONTALI
3
2
3
2
3
2
3
2
5
3
2
2
LEZIONI FRONTALI
Cenni sul processo di sviluppo e sul ciclo di vita del software; analisi, determinazione e
specifica dei requisiti; progetto di sistema e architettura del software.
Introduzione alle basi di dati relazionali
Algebra e calcolo relazionale
Linguaggio SQL
Progettazione concettuale di basi di dati con il modello ER
Progettazione logica di basi di dati
Ambiente Java e programmazione orientata agli oggetti in Java
Linguaggio di modellazione del software UML
Progettazione di interfacce utente in Java
Accesso a basi di dati in ambiente Java
Gestione delle eccezioni e multithreading
Strutture di dati in Java
3
3
3
3
3
3
ESERCITAZIONI
Ambienti per basi di dati relazionali
Linguaggio SQL
Amministrazione di basi di dati
Progettazione in UML e programmazione in Java
Realizzazione di interfacce utente
Progettazione integrata di applicazioni client-server
TESTI
CONSIGLIATI
P. Atzeni, S. Ceri, S. Paraboschi, R. Torlone. Basi di Dati – Modelli e Linguaggi di
Interrogazione. McGraw-Hill
P. J. Deitel, H. M. Deitel. Programmazione JAVA – Fondamenti. Pearson.
P. J. Deitel, H. M. Deitel. Programmazione JAVA – Tecniche Avanzate. Pearson.
M. Fowler. UML Distilled. Pearson
Jim Arlow, Ila Neustadt. UML2 e Unified Process - analisi e progettazione Object Oriented,
Addison-Wesley.
Materiale fornito dal docente
(
42
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
Ingegneria
2013-2014
Ingegneria Gestionale e Informatica (sede di
Agrigento)
Economia Aziendale
Caratterizzante
Ingegneria Gestionale
02704
NO
Ing-Ind/35
Lo Nigro giovanna
P.A.
Università degli Studi di Palermo
9
135
90
Economia per Ingegneri
III
Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it
Lezioni frontali, Esercitazioni in aula
Facoltativa
Prova Orale, Prova Scritta
Voto in trentesimi
Secondo semestre
Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it
Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding):
• Lo studente al termine del corso acquisito le conoscenze necessarie per comprendere la
situazione economica ed organizzativa di un’azienda.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding):
• Lo studente potrà effettuare delle analisi di bilancio per indici per flussi di un’azienda. Sarà
inoltre in grado di articolare una nuova proposta imprenditoriale sotto forma di business plan
Autonomia di giudizio (making judgements):
• Lo studente sarà in grado valutare la situazione economico organizzativa di un’azienda e
proporre soluzioni migliorative che coinvolgono i diversi ambiti gestionali del ciclo di acquisto
produzione e vendita nonché la riprogettazione della micro e macro struttura organizzativa.
Abilità comunicative (communication skills)
• Lo studente sarà in grado di intervenire in tutte quelle circostanze aziendali in cui si discute
dell’analisi dei fatti economici pregressi con l’obiettivo di stendere un piano di business con
precisi obiettivi economico-organizzativi. Sarà inoltre in grado di argomentare una nuova
proposta di business basandosi su previsioni di performance economico-finanziarie e sarò in
43
grado di presentare un progetto di organizzazione aziendale
Capacità di apprendere (learning skills)
• Lo studente avrà acquisito la conoscenza dei fatti aziendali tale da consentirgli di mantenersi
aggiornato su evoluzioni della disciplina. Sarà inoltre in grado di comprendere ed analizzare le
pubblicazioni scientifiche relative all’economia ed organizzazione aziendale.
OBIETTIVI FORMATIVI
L’impresa: gli obiettivi, le modalità competitive, i sistemi di governance (Disciplina giuridica di
impresa), le principali funzioni aziendali
Contabilità generale (bilancio ed analisi di bilancio) e contabilità analitica (definizioni, full cost,
direct cost ed ABC)
I sistemi di decisione: decisione di lungo (richiami) e di breve periodo (analisi di break even)
Il conto economico di previsione: fonti di informazioni e articolazione
La progettazione organizzativa: la micro e la macrostruttura
Argomento (sintetico)
Introduzione al corso
Le funzioni di impresa
Il bilancio: finalità, destinatari e allegati
I principi contabili
Lo stato patrimoniale e relative riclassificazioni
Il conto economico e relative classificazioni. Il costo del
venduto
La partita doppia
Valutazione delle rimanenze
Analisi di bilancio per indici
Scomposizione degli indici e leva finanziaria
Conto economico di previsione
Rendiconto dei flussi di cassa
Contabilità analitica: finalità
Classificazione dei costi, analisi di break even
I metodi: full costing, direct costing, ABC
Introduzione all’organizzazione aziendale
Progettazione della microstruttura
Progettazione della macrostruttura
Totale
44
Ore dedicate all’argomento
Lezioni/Seminari
Esercitazioni
1
0
1
0
3
1
2
1
4
4
6
4
4
2
6
4
4
3
2
3
4
2
4
5
60
3
2
3
3
2
2
0
2
3
0
0
0
30
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
Ingegneria
2013/2014
Ingegneria Gestionale e Informatica – Polo di
Agrigento
Fisica Tecnica
Affine
Ingegneria Industriale
03318
NO
1
Ing-Ind/10
Vincenzo La Rocca
Professore Associato
Università di Palermo
6
90
60
Fisica e calcolo infinitesimale
Secondo
Aula 141, Polo di Agrigento
Lezioni frontali
Esercitazioni in aula,
Facoltativa
Prova Orale
Voto in trentesimi
Primo semestre
Mercoledì dalle 15,00 alle 18,00 e Giovedì dalle
9,00 alle 12,00
Mercoledì dalle 18,00 alle 19,00 e Giovedì dalle
12,00 alle 14,00
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Lo studente al termine del Corso avrà conoscenza delle tematiche di base inerenti la trasmissione
del calore, la meccanica dei fluidi, la termodinamica e la pscrometria.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Lo studente sarà in grado di applicare concretamente ad alcune problematiche reali, sia di verifica
che di progetto, le nozioni apprese durante il Corso.
Autonomia di giudizio
Lo studente sarà in grado di riconoscere e classificare i fenomeni fisici oggetto del Corso per una
corretta gestione degli stessi nella prassi lavorativa.
Abilità comunicative
Lo studente acquisirà la capacità di comunicare ed esprimere i concetti inerenti la disciplina. Sarà
in grado di sostenere conversazioni e redigere documenti basilari inerenti la trasmissione del
calore, la meccanica dei fluidi, la termodinamica e la pscrometria
Capacità d’apprendimento
45
Lo studente avrà appreso le nozioni di base che gli consentiranno di proseguire gli studi di
ingegneria attinenti alla disciplina con maggiore profitto.
OBIETTIVI FORMATIVI
Vengono poste le basi per le applicazioni di: Meccanica dei Fluidi, Termodinamica, Termocinetica
e Psicrometria. Scopo del corso, oltre allo studio della teoria, è l'acquisizione di una certa
familiarità con le più comuni e semplici tecniche di calcolo. A ciò tendono le esercitazioni, alle
quali si raccomanda di aggiungere lo svolgimento di esercizi anche con l'aiuto dei testi consigliati.
Materie propedeutiche: Analisi Matematica I e II, Fisica I e II.
ORE FRONTALI
LEZIONI FRONTALI
8
2
4
2
2
4
1
6
6
2
6
2
5
Trasmissione del calore: la conduzione
Trasmissione del calore: la convezione
Trasmissione del calore: l’irraggiamento
Forme miste di trasmissione del calore
Idrostatica
Correnti fluide nei condotti
Resistenze al moto dei fluidi
Il primo principio della termodinamica
Il secondo principio della termodinamica
Proprietà termodinamiche delle sostanze
Cicli termodinamici
Misure termotecniche
Operazioni con l’aria umida
10
Vari esercizi sugli argomenti svolti durante le lezioni frontali
ESERCITAZIONI
TESTI
CONSIGLIATI
G. Rodonò, R. Volpes: Fisica Tecnica (volumi 1 e 2), D. Flaccovio, Palermo 1999.
G. Rodonò, R. Volpes: Dati per la Fisica Tecnica, Palermo 1994. Dispense.
G. Rodonò, R. Volpes: Problemi di Fisica Tecnica, Palermo 1994. Dispense.
E. Bettanini, F. De Ponte: Problemi di Trasmissione del calore, Pàtron, Padova.
46
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTI RESPONSABILI
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
Ingegneria
2013/14
Ingegneria Gestionale e Informatica (AG)
Gestione della produzione e degli impianti
industriali
Caratterizzante
Ingegneria Gestionale
15975
SI
2
Ing-Ind/16 - Ing-Ind/17
Manfredi Bruccoleri (modulo 1)
Università degli studi di Palermo
Da designare
15
140 (modulo 1)
145(modulo 2)
70 (modulo 1)
80 (modulo 2)
Modulo 1= nessuna
Modulo 2 = Ricerca operativa, Statistica
3°
Polo didattico Agrigento – Aula ing. Gest III
Lezioni frontali ed Esercitazioni in aula
Facoltativa
Prova scritta seguita da una orale
Voto in trentesimi
Entrambi i semestri
Da definire
Da definire
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI (modulo 1)
Conoscenza e capacità di comprensione
Lo studente al termine del Corso avrà conoscenza delle problematiche inerenti la gestione della
produzione industriale nell’attuale scenario competitivo. In particolare lo studente sarà in grado di
analizzare dei casi di studio di sistemi produttivi e di comprenderne i meccanismi di
funzionament (PARTE I). Sul piano metodologico conoscerà: le principali configurazioni di
sistemi di produzione e le relative tecniche di valutazione delle prestazioni produttive (PARTE II);
i criteri e le tecniche per la gestione dei materiali (PARTE III); i criteri e le tecniche per la
programmazione ed il controllo della produzione (PARTE IV).
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Lo studente sarà in grado di leggere le principali interazioni prodotto – processo – sistema di
produzione da utilizzare come base per impostare progetti di sistemi di produzione e definire piani
di approvvigionamento dei materiali e di pianificazione della produzione.
Autonomia di giudizio
47
Lo studente sarà in grado di interpretare i principali trend evolutivi nelle tecnologie di produzione
in relazione ai mutamenti negli scenari competitivi attuali identificando le informazioni e i dati
rilevanti per la progettazione e la gestione dei sistemi di produzione.
Abilità comunicative
Lo studente acquisirà la capacità di comunicare ed esprimere problematiche inerenti l’oggetto del
corso. Sarà in grado di sostenere conversazioni su tematiche relative alla evoluzione della funzione
produzione alla luce dei mutati scenari tecnologici ed economici.
Capacità d’apprendimento
Lo studente avrà appreso: le principali interazioni tra produzione, tecnologie e mercati; le tecniche
di base per la modellazione dei sistemi di produzione; gli strumenti decisionali nell’area della
gestione dei materiali e della produzione.
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI (modulo 2)
Conoscenza e capacità di comprensione
Lo studente, al termine del corso, sula base delle diverse tipologie dei sistemi di
produzione sarà in grado di affrontare i problemi connessi al dimensionamento ed alla
disposizione ottimale delle risorse produttive. Conoscerà i metodi per calcolare e migliorare
l’affidabilità e disponibilità degli impianti e le politiche di manutenzione più utilizzate. Avrà
informazioni sulla gestione per progetti ed in particolare sulla programmazione del
progetto. Infine conoscerà gli aspetti tecnici e normativi della sicurezza industriale.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Lo studente sarà in grado di utilizzare diverse tecniche di ottimizzazione del layout di
uno stabilimento industriale, saprà calcolare l’affidabilità e disponibilità di sistemi anche
complessi e di scegliere la politica di manutenzione che minimizza il costo totale. Sarà
in grado di rappresentare un progetto tramite grafo e programmare le attività in
funzione dell’obiettivo perseguito e dei vincoli del problema. Saprà infine condurre
un’analisi del rischio in ambiente di lavoro e individuare gli interventi più opportuni per
ridurre il rischio.
Autonomia di giudizio
Lo studente sarà in grado di individuare ed analizzare i dati necessari per la risoluzione
dei problemi affrontati, di scegliere la metodologia più adatta al particolare problema e
valutare la bontà delle soluzioni trovate.
Abilità comunicative
Lo studente imparerà a comunicare al committente i risultati degli studi condotti con
l’ausilio di relazioni e grafici sintetici.
Capacità d’apprendimento
Lo studente avrà più chiare le interazioni tra diversi aspetti caratterizzanti gli impianti
industriali, aumentando così la propria capacità di apprendere in relazione a quanto già
studiato ed a quanto studierà in altri corsi.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1
Il corso si propone di fornire un approccio metodologico e gli strumenti decisionali per la
soluzione di problemi tipici della gestione delle attività produttive con particolare riferimento alle
attività di pianificazione, controllo e distribuzione. Nel definire le attività gestionali vengono presi
in considerazione obiettivi di carattere economico e quelli relativi alla capacità produttiva ed alla
48
sincronizzazione delle fasi della produzione per soddisfare le richieste del mercato.
Tali problemi si affrontano alla luce delle più recenti innovazioni nelle tecnologie di produzione in
cui si richiede, nel momento gestionale una visione integrata tra prodotto, processo e sistema di
produzione.
Il corso è strutturato in tre moduli: il primo, di carattere introduttivo, si propone di presentare
alcuni casi di studio di sistemi produttivi al fine di comprenderne i meccanismi di funzionamento;
il secondo è dedicato allo studio analitico dei sistemi di produzione; il terzo affronta il tema della
gestione dei materiali; il quarto è dedicato all' area della programmazione e controllo della
produzione.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 2
Lo studente, al termine del corso, conoscerà le diverse tipologie dei sistemi di produzione e i
problemi connessi al dimensionamento ed alla disposizione ottimale delle risorse produttive.
Conoscerà i metodi per calcolare e migliorare l’affidabilità e disponibilità degli impianti e le
politiche di manutenzione più utilizzate. Avrà informazioni sulla gestione per progetti ed in
particolare sulla programmazione del progetto. Infine conoscerà gli aspetti tecnici e normativi della
sicurezza industriale
ORE FRONTALI
10
4
14
5
8
2
5
3
2
12
3
3
3
3
TESTI
CONSIGLIATI
ORE FRONTALI
4
10
MODULO 1
LEZIONI FRONTALI
I sistemi di produzione (6 casi di studio)
Gli indici di prestazione produttiva
Le tecniche di valutazione delle prestazioni produttive
La gestione della domanda
La gestione delle scorte
La pianificazione aggregata delle vendite e delle operations
La pianificazione dei fabbisogni di materiali e di capacità
La programmazione ed il controllo della produzione
Il Just in time
ESERCITAZIONI
Le tecniche di valutazione delle prestazioni produttive: Allocazione Statica e
Mean Value Analysis
Tecniche di Demand Forecasting
Analisi di Pareto e criteri di scelta nella gestione dei materiali
Il Material Requirement Planning
La programmazione operativa della produzione
• Appunti del corso
• Brandolese, A. Pozzetti, A. Sianesi, Gestione della Produzione
Industriale, Hoepli
• Chase, Jacobs, Aquilano, Grando, Sianesi, Operations Management nella
Produzione e nei Servizi, McGrawill
MODULO 2
LEZIONI FRONTALI
Tipologie di sistemi produttivi e tipologie di layout
Tecniche di progettazione del layout per reparti
49
8
4
6
4
1
4
1
1
2
2
2
2
2
3
6
3
3
6
3
3
TESTI
CONSIGLIATI
Tecniche di progettazione del layout per prodotto
Affidabilità dei sistemi
Tecniche per l’analisi affidabilistica di sistemi complessi
Disponibilità dei sistemi
Classificazione dei guasti
Politiche di manutenzione
Gestione dei ricambi
Appalto dei lavori di manutenzione
Il Project management e la programmazione del progetto
Critical Path Method
Livellamento delle risorse e programmazione con risorse vincolate
Tecnica PERTCOM
PERT
La politica della sicurezza in ambiente di lavoro
ESERCITAZIONI
Tecniche di progettazione del layout per reparti
Tecniche di progettazione del layout per prodotto
Tecniche per l’analisi affidabilistica di sistemi complessi
Disponibilità dei sistemi
Critical Path Method
Livellamento delle risorse e programmazione con risorse vincolate
Dispense del corso.
R.G. Askin, C.R. Standridge. Modelling and Analysis of Manufacturing
Systems. John
Wiley & Sons, 1993.
A. Brandolese, M. Garetti. Processi produttivi – criteri di scelta e
progettazione. CLUP,
1980.
Furlanetto, “Manuale di manutenzione degli impianti industriali e servizi”,
Franco Angeli,
1998.
L. Furlanetto, M. Garetti, M. Macchi, “Principi generali di gestione della
manutenzione”,
Franco Angeli, 2006.
Walter De Ambrogio, “Programmazione reticolare”, Etas Libri, 1977.
50
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
INGEGNERIA
2013/2014
Ingegneria Gestionale e Informatica (Agrigento)
METODI NUMERICI
di base
Matematica, Informatica e Statistica
10504
NO
DOCENTE RESPONSABILE
Nome e Cognome: ELENA TOSCANO
Qualifica: RICERCATORE CONFERMATO
Università di appartenenza: Università degli
Studi di Palermo
9
135
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MAT/08 (Analisi Numerica)
90
Geometria, Matematica I, Matematica II,
Fondamenti di Informatica
II
Aula presso Polo Universitario della provincia
di Agrigento
Lezioni frontali, Esercitazioni in aula
Facoltativa
Prova Orale, Prova Scritta
Voto in trentesimi
Secondo semestre
Giovedì 11-13, 14-18
Venerdì 11-13
Giovedì 13-14, 18-19
Venerdì 13-14
Altri giorni su appuntamento
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione: Lo studente al termine del Corso avrà compreso il ruolo
della matematica computazionale ed applicata nell’analisi dei fenomeni del mondo reale e nella
risoluzione dei problemi delle discipline scientifiche e tecniche. Avrà maturato conoscenza delle
metodologie matematiche e numeriche alla base dell’ingegneria informatica. Saprà distinguere nel
processo di risoluzione di un problema del mondo reale la fase della modellizzazione matematica
del problema, la fase della discretizzazione del modello continuo, la fase relativa all’individuazione
di un metodo risolutivo e all’analisi dell’efficienza del metodo e infine la fase
dell’implementazione su calcolatore del metodo risolutivo mediante un opportuno linguaggio di
programmazione.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Lo studente sarà in grado di utilizzare gli
opportuni strumenti della matematica computazionale relativamente all’analisi degli errori del
calcolo scientifico, alla risoluzione dei sistemi lineari, all’approssimazione di dati, funzioni e
segnali, alla risoluzione di integrali. Saprà valutare la buona posizione e il condizionamento di un
51
problema, la stabilità di un algoritmo e la sua complessità computazionale. Inoltre, sarà capace di
procedere nella ricerca e formulazione di algoritmi efficienti per la risoluzione di problemi
ingegneristici. Saprà inoltre comprendere fenomeni non deterministici e fornire approcci
probabilistici.
Autonomia di giudizio: Lo studente sarà capace di individuare tra le metodologie proposte quella
più adeguata ai dati relativi al problema da risolvere. Sarà capace di interpretare i dati del problema
in studio, i risultati della computazione e l’efficacia del solutore matematico applicato.
Abilità comunicative: Lo studente acquisirà la capacità di comunicare ed esprimere problematiche
inerenti all’oggetto del corso. Sarà in grado di argomentare a sostegno degli algoritmi ideati e
valutare criticamente la risposta ottenuta dall’utilizzo del software impiegato.
Capacità d’apprendimento: Lo studente avrà acquisito le competenze basilari della matematica
computazionale necessarie a proseguire gli studi ingegneristici con maggiore autonomia e
discernimento.
OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso tratta i temi fondamentali della modellizzazione matematica e numerica di problemi
ingegneristici. Gli argomenti vengono affrontati sia dal punto di vista teorico che algoritmico con
analisi critica dei risultati ottenuti. Si affronta il problema dell’interpolazione e
dell’approssimazione di funzioni nel discreto e nel continuo. Vengono proposti modelli
approssimanti basati su vincoli geometrici e criteri di minimo. Attenzione viene posta su fenomeni
periodici approssimati mediante modello trigonometrico. Si affrontano inoltre i problemi propri
dell’algebra lineare numerica quali la risoluzione di sistemi lineari di piccole e grandi dimensioni,
strutturati e non, avvalendosi di tecniche per limitare gli errori nella soluzione e per ridurre i tempi
di calcolo.
METODI MATEMATICI E NUMERICI PER L’INGEGNERIA
INFORMATICA
ORE FRONTALI
LEZIONI FRONTALI
10
Il calcolatore e la generazione degli errori. Rappresentazione dei numeri in
macchina. Conversione di base. Insieme dei numeri macchina. Operazioni di
macchina. Condizionamento di un problema. Stabilità numerica di un
algoritmo. Analisi del condizionamento di un problema e della stabilità di un
algoritmo.
Norme vettoriali e norme matriciali. Condizionamento di Ax=b. Matrici
malcondizionate: Hilbert e Vandermonde. Esempio di sistema di equazioni
lineari malcondizionato. Complessità computazionale.
15
Sistemi di equazioni lineare. Introduzione ai metodi diretti e ai metodi
iterativi. Risoluzione di un sistema triangolare. Premesse al metodo di
eliminazione di Gaus. Metodo di eliminazione di Gauss. Trasformazioni
elementari di Gauss. Fattorizzazione LU. Costo computazionale del Metodo
di eliminazione di Gauss. Varianti al Metodo di eliminazione di Gauss:
pivoting parziale e pivoting totale. Variante di Gauss-Jordan. Matrici
riducibili e loro proprieta'. Introduzione ai metodi iterativi. Convergenza di un
metodo iterativo. Metodo di Jacobi. Metodo di Gauss-Seidel. Matrici a
predominanza diagonale e loro proprieta'. Matrici definite in segno e loro
proprieta'. Fattorizzazione LL'. Metodo di Cholesky. Costo computazionale
del metodo di Cholesky. Condizioni di convergenza per il metodo di Jacobi e
il metodo di Gauss-Seidel. Interpretazione geometrica del metodo di Jacobi e
del metodo di Gauss-Seidel. Velocita' di convergenza. Criteri di arresto.
Costo computazionale.
15
Il problema dell'interpolazione. Interpolazione polinomiale. Teorema
52
20
4
8
8
10
TESTI
CONSIGLIATI
fondamentale dell'algebra. Metodo dei coefficienti indeterminati. Teorema di
Weierstrass. Formula di interpolazione di Lagrange. Stima del costo
computazionale della prima forma interpolante di Lagrange. Vantaggi
computazionali della seconda forma interpolante di Lagrange. Resto
nell'interpolazione polinimiale. Maggiorazione del resto. Polinomi
osculatori.Interpolazione di Hermite. Operatore Differenze Divise. Polinomio
interpolante di Newton alle Differenze Divise. Proprieta' delle Differenze
Divise. Resto nell'interpolazione di Newton alle Differenze Divise. Polinomi
osculatori e Differenze Divise. Formule Centrali. Resto nell'interpolazione
polinomiale con nodi equidistanti. Convergenza. Funzione di Runge. Nodi di
Chebychev. Operatore Differenze Finite in avanti. Operatore Differenze
Finite all'indietro. Polinomio di Newton-Gregory alle Differenze Finite in
avanti. Polinomio di Newton-Gregory alle Differenze Finite all'indietro.
Stabilita' del polinomio interpolante di Lagrange. Stabilita' del polinomio
interpolante di Newton alle Differenze Divise. Stabilita' del polinomio
interpolante di Newton-Gregory alle Differenze Finite.
Introduzione
al
problema
dell'approssimazione.
Problema
dell'approssimazione lineare. Approssimazione ai Minimi Quadrati - caso
discreto. Approssimazione ai minimi quadrati nel continuo. Sistema delle
equazioni normali. Prodotto scalare. Norma indotta da un prodotto scalare.
Norma 2 di funzioni. Funzione di migliore approssimazione in norma 2.
Polinomi ortogonali. Famiglie di polinomi ortogonali classici.
Approssimazione trigonometrica: serie di Fourier e polinomio trigonometrico
di grado n. Versione complessa della serie di Fourier. Approssimazione in
norma infinito. Approssimazione minimax polinomiale. Riepilogo sui metodi
di approssimazione numerica. Approssimazione quasi minimax. Metodo di
economizzazione
ESERCITAZIONI
Algoritmi relativi alla conversione di base. Condizionamento di un problema.
Stabilità numerica di un algoritmo. Analisi del condizionamento di un
problema e della stabilità di un algoritmo. Complessità computazionale.
Tre forme del polinomio interpolante di Lagrange e relativi algoritmi e costi
computazionali. Algoritmo e costo computazionale del polinomio interpolante
di Newton alle Differenze Divise. Polinomi osculatori e Differenze Divise.
Esempi relativi all'interpolazione con il polinomio intepolante di Lagrange e il
polinomio interpolante di Newton alle Differenze Divise. Polinomio di
Newton-Gregory alle Differenze Finitein avanti e all'indietro.
Risoluzione numerica dei sistemi di equazioni lineari mediante metodi diretti
e metodi iterativi
Caso discreto dell'approssimazione ai minimi quadrati. Caso continuo
dell'approssimazione ai minimi quadrati. Approssimazione quasi minimax.
Serie di Fourier e approssimazione trigonometrica.
• R. Bevilacqua, D. Bini, M. Capovani, O. Menchi, Metodi Numerici,
Zanichelli.
• D. Bini, M. Capovani, O. Menchi, Metodi Numerici per l’Algebra
Lineare, Zanichelli.
• G. Monegato, Fondamenti di Calcolo Numerico, Clut.
• S.C. Chapra, R.P. Canale, Numerical Methods for Engineers, McGrawHill.
• Dispense fornite dal docente.
53
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
Ingegneria
2013/2014
Ingegneria Gestionale e Informatica (sede di
Agrigento)
Reti di Calcolatori e Internet
A scelta
CODICE INSEGNAMENTO
13761
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
NO
--ING-INF/05
DOCENTE RESPONSABILE
Marco Ortolani
Ricercatore
Università degli Studi di Palermo
6
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
90
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI
Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
Lezioni frontali
Esercitazioni in aula
Facoltativa
Prova Scritta e Prova Orale
Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI
Primo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it
60
Nessuna
Terzo
Da definire
54
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Lo studente al termine del Corso avrà conoscenza delle problematiche inerenti il funzionamento dei
diversi livelli della pila protocollare di un’architettura di rete, con particolare riguardo
all’architettura Internet. In particolare lo studente sarà in grado di comprendere problematiche quali
l’origine dei ritardi e delle perdite durante la trasmissione dei pacchetti, le problematiche connesse
al trasporto affidabile dei dati su un canale non affidabile, e quelle relative all’indirizzamento. Lo
studente sarà inoltre in grado di confrontare le conseguenze derivanti dalle scelte architetturali da
prendere nella progettazione di un’architettura di rete.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Lo studente sarà in grado di utilizzare strumenti quali un analizzatore di traffico per una rete locale;
di progettare semplici configurazioni di rete e di risolvere problemi legati al funzionamento di un
DNS o di un router in una rete locale.
Autonomia di giudizio
Lo studente sarà in grado di valutare la bontà di un protocollo di rete, analizzandone l’aderenza ai
requisiti per quanto riguarda i servizi da fornire; sarà inoltre in grado di interpretare gli indicatori
delle performance di una rete (throughput, ritardi, etc) ed infine di collezionare i dati necessari alla
progettazione e configurazione di una semplice rete locale.
Abilità comunicative
Lo studente acquisirà la capacità di comunicare ed esprimere problematiche inerenti l’oggetto del
corso. Sarò in grado di sostenere conversazioni su tematiche relative alla progettazione e gestione
di una rete, e alla risoluzione dei tipici problemi di una semplice rete locale e di offrire soluzioni.
Capacità d’apprendimento
Lo studente avrà appreso ad identificare le interazioni tra i diversi livelli della pila protocollare di
un’architettura layerizzata, quale Internet. Avrà inoltre appreso le differenze tra diverse architetture
di rete e tra diversi modelli di servizi.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
L’obiettivo del modulo è di formare lo studente con riferimento alla conoscenza dei principi basilari
di un’architettura di rete. In particolare verrà acquisita la capacità di comprendere i principi di
funzionamento di un’architettura a livelli e dei principali protocolli di ciascun livello
dell’architettura Internet.
MODULO
DENOMINAZIONE DEL MODULO
ORE FRONTALI
3
6
12
9
6
LEZIONI FRONTALI
Introduzione ai concetti di base del networking: architetture a livelli; mezzi fisici; origine di
ritardi e perdite; modelli di servizio; architettura di Internet.
Le principali applicazioni di rete e i loro protocolli (Web, e-mail, file transfer, DNS)
I servizi del livello Trasporto; trasporto orientato alla connessione o connectionless; protocolli
stop-and-wait, sliding window; protocolli TCP e UDP.
Il livello Rete; funzionamento di un router; il protocollo IP; algoritmi di routing; il routing in
Internet (RIP, OSPF, BGP)
Il livello Collegamento; principi dei protocolli di accesso a un mezzo condiviso; Ethernet;
PPP.
ESERCITAZIONI
55
4
7
Calcolo di ritardi in una rete store-and-forward a commutazione di pacchetto; natura dei
ritardi su Internet
Programmare un server web in Java; simulazione dei protocolli di livello applicazione tramite
riga di comando e telnet; analisi del traffico di rete tramite un packet sniffer
Il trasporto affidabile; protocolli sliding-window; programmazione tramite socket
9
Subnetting e routing
2
Il funzionamento di Ethernet
4
TESTI CONSIGLIATI “Computer Networking: A Top-Down Approach Featuring the Internet, 3rd Ed.”, James
F. Kurose, Keith W. Ross, Addison Wesley
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FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
Ingegneria
2013/2014
Ingegneria Gestionale e Informatica (sede di
Agrigento)
Sistemi Operativi
Caratterizzante
Ingegneria Informatica
06510
NO
ING-INF/05
Giuseppe Lo Re
Professore associato
Università di Palermo
9
139
86
Nessuna
III
Consultare il sito www.ingegneria.unipa.it
Lezioni frontali, Esercitazioni in aula
Facoltativa
Prova Orale, Prova Scritta, Presentazione di una
Tesina
Voto in trentesimi
Primo semestre
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Su appuntamento
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding):
• Lo studente, al termine del corso, avrà acquisito conoscenze e metodologie per analizzare le
problematiche legate ai sistemi operativi moderni; avrà la chiara visione degli obiettivi di
un sistema operativo e della sua importanza in qualsiasi sistema di calcolo, e delle tecniche
e metodologie, sia software che hardware, necessarie a raggiungere tali obiettivi.
• In particolare, lo studente sarà in grado di comprendere problematiche quali
l’organizzazione di un sistema di calcolo moderno, la gestione delle risorse di un sistema di
calcolo (memoria, CPU, dispositivi esterni), e la gestione e la sincronizzazione dei processi
e dei thread in un sistema multiprogrammato e a condivisione del tempo.
• Tramite lo studio del supporto offerto dall’architettura Intel Pentium alla progettazione di
sistemi operativi, e del kernel del sistema operativo Linux, lo studente avrà una conoscenza
pratica delle più moderne tecniche nel campo dei sistemi operativi.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding):
57
•
Lo studente sarà in grado di utilizzare le metodologie apprese per analizzare le prestazioni
di un sistema operativo in un particolare contesto applicativo; saprà formulare alternative o
proporre soluzioni originali a problemi legati al funzionamento dei sistemi di calcolo
complessi; saprà applicare le tecniche di programmazione concorrente per la risoluzione di
problemi che coinvolgono thread o processi asincroni; saprà porre e sostenere
argomentazioni nell’ambito dei sistemi operativi, evidenziando vantaggi e svantaggi di
particolari soluzioni implementative.
Autonomia di giudizio (making judgements)
• Lo studente sarà in grado di seguire i trend moderni nell’ambito della progettazione di
sistemi operativi; sarà in grado di raccogliere i dati necessari alla valutazione delle
prestazioni di un particolare sistema operativo, e di interpretare i risultati della valutazione;
infine, sarà in grado di elaborare i requisiti necessari alla progettazione di un nuovo sistema
operativo, e di valutare l’efficacia di diverse soluzioni alternative.
Abilità comunicative (communication skills)
• Lo studente acquisirà la capacità di comunicare ed esprimere problematiche inerenti
l’oggetto del corso; sarà in grado di sostenere conversazioni su tematiche relative ai
moderni sistemi operativi, di confrontare diversi sistemi operativi, e di offrire possibili
soluzioni.
Capacità di apprendere (learning skills)
• Lo studente avrà appreso le interazioni tra le tematiche dei sistemi operativi, della
progettazione software, e dell’importanza di adeguati supporti hardware, e questo gli
consentirà di proseguire gli studi ingegneristici con un elevato grado di autonomia.
OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso si propone di fornire allo studente i concetti di base alla realizzazione di un moderno
sistema operativo. In particolare il corso affronta la gestione dei processi e dei thread, la gestione
della memoria con le varie tecniche di virtualizzazione, la gestione dei dispositivi di I/O e la
gestione del file system.
ORE FRONTALI
3
3
4
3
3
4
4
3
4
4
3
3
2
4
LEZIONI FRONTALI
Introduzione ai Sistemi Operativi
Concetti hardware e software
Concetto di processo, comunicazione tra processi
Concetto di thread
Schedulazione del processore
Memoria fisica
Organizzazione della memoria virtuale
Gestione della Memoria Virtuale
Esecuzione concorrente asincrona
Programmazione concorrente (monitor)
Problemi di stallo e di rinvio indefinito
Gestione dell'I/O
Gestione della memoria secondaria
Organizzazione dei file system
58
3
50
9
6
6
6
9
36
TESTI
CONSIGLIATI
Caso d'uso: supporto per i sistemi operativi nell'architettura Pentium II
ESERCITAZIONI
Usare il sistema operativo Linux
Amministrare il sistema operativo Linux (scripting)
Tecniche avanzate di programmazione in C
Gestione dei processi in C (creazione e comunicazione)
Programmazione concorrente e monitor
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