Naturalmente Arena, candidata italiana al Mies van

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Transcript Naturalmente Arena, candidata italiana al Mies van

Naturalmente Arena, candidata
italiana al Mies van der Rohe
Award 2017
Esempio di micro rigenerazione urbana, è un progetto di
Stradivarie Architetti Associati che realizza una piazza
giardino al centro di un’area multifunzione lungo la SP 42
Il piccolo intervento di riqualificazione urbana Naturalmente
Arena nel comune diffuso di Cavallino Treporti (Venezia) è un
progetto di Stradivarie Architetti Associati, coadiuvati da
studio Valeri.Zoia, Federico Cicutto (Studio Smart) e Luca
Passadori. Il suo inserimento fra i 17 interventi italiani
candidati all’edizione 2017 del Premio Mies van der Rohe è un
ulteriore segno del cambio di paradigma in atto
nell’architettura e nelle trasformazioni del territorio,
sempre meno autoriali e iconici e sempre più attenti al
contesto locale e, se possibile, frutto di processi
partecipati, ma anche della nuova direzione verso cui si
stanno indirizzando mass media finalmente più interessati a
occuparsene.
Come a proseguire idealmente il cammino individuato dalla
Biennale di Alejandro Aravena, che tra i suoi meriti ha avuto
anche quello di avere focalizzato l’attenzione su radici
disciplinari che riconoscono all’architettura un ruolo prima
di tutto sociale, anche il premio di architettura più
importante del continente ha quindi inserito nella sua
selezione, per quanto riguarda il nostro paese, un intervento
di micro rigenerazione urbana. La “riqualificazione dell’area
centrale del mercato di Cavallino attraverso la realizzazione
di un giardino pubblico” è infatti un progetto puntuale, dalle
dimensioni estremamente ridotte, dalla spesa contenuta (poco
più di 270.000 euro suddivisi in due lotti tra 2012 e 2015) ma
dall’elevata resa.
È stato affidato dall’amministrazione comunale ai giovani
Stradivarie Architetti Associati che, basati a Trieste, stanno
costruendo un curriculum fortemente orientato alla
progettazione paesaggistica, alla riqualificazione delle aree
pubbliche, alla realizzazione di piccoli interventi diffusi
sui territori urbani ed extraurbani particolarmente legati
alle infrastrutture (piste ciclabili e rotatorie) e all’avvio
e gestione di procedure partecipate.
Come nei casi di Gratobowl (Milano), Estonoesunsolar (a
Saragozza ma dall’anima italiana) e della riqualificazione del
lungomare di Balestrate (Palermo), tra gli esempi di “bene
comune” della mostra di TAMassociati, anche a Cavallino
Treporti il punto di partenza è stato la necessità di
realizzare un piccolo intervento su un’area pubblica
multifunzionale di 3,5 ettari collocata lungo la SP 42,
importante via di comunicazione che sul litorale nord della
laguna di Venezia collega Jesolo a Punta Sabbioni e alterna
servizi per il territorio comunale e strutture ricettive, in
particolare
campeggi.
L’area
interessata
dalla
riqualificazione ospita funzioni che in diversi momenti
dell’anno, ma particolarmente durante l’estate, richiamano
molte persone: oltre al mercato, anche un parcheggio per auto
e bus, un luna park e spazi per eventi temporanei.
A livello procedurale, di budget disponibile ma anche
considerando le esigenze standard di un comune di dimensioni
medio-piccole, Naturalmente Arena è un esempio che dimostra
come una riqualificazione di qualità sia possibile anche senza
grandi spese e possa passare attraverso gesti piccoli frutto
di un’attenta progettazione. Il progetto ha previsto infatti
la realizzazione di azioni delicate su un esistente ampio, ma
di risulta e privo di carattere, il cui disegno complessivo è
stato impostato tra 2007 e 2009 e programmato in fasi
successive che, avviate a partire dal 2010-11 con un
intervento che si è concentrato sull’accessibilità,
soprattutto ciclopedonale, e le attrezzature pubbliche, si
sono concluse nel 2016. Il risultato è stato il completamento
di un processo di riqualificazione che ha posto al centro
dell’area multifunzionale una nuova piazza – giardino e ha
realizzato il doppio obiettivo di legare le sue diverse parti
e creare un nuovo luogo di aggregazione al loro servizio.
Particolarmente curato è stato l’intervento sul verde, che ha
comportato il mantenimento e, dove necessario, il ripristino
della vegetazione esistente (soprattutto gli alberi) e la
creazione di un prato al centro dell’area. Una nuova
pavimentazione leggermente gradonata e discendente verso il
centro definisce la piccola arena e si stacca dall’asfalto
circostante, mentre coordinati elementi di arredo urbano
dipinti di giallo punteggiano la piazza, fornendo
illuminazione, sedute e cestini.
Naturalmente Arena è l’ennesimo esempio di quanto poco basti
per rinnovare, riqualificare e trasformare in luoghi urbani
aree di risulta o degradate.
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