n° 01, gennaio 2017

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Transcript n° 01, gennaio 2017

AGRICOLTURA
TRENTINA
Immagine di copertina: Val di Cembra, vigneti terrazzati (f.to G. Assandri, MUSE)
MENSILE DELLA CIA DEL TRENTINO
ANNO XXXVI - N° 1/2017
CONVEGNO
CIA 2016
SICUREZZA:
ALCUNI PROMEMORIA
DONAZIONE AZIENDE AGRICOLE
COLPITE DAL TERREMOTO
3
Le noStre Sedi
VaL d’adige
trento - uffiCio ProVinCiaLe
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appuntamento), mercoledì dalle 8:00 alle 12:45
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sommario
04
20
“SCELTE PER IL
FUTURO DELLA NOSTRA
AGRICOLTURA”
CSA - CIA SERVIZI AGRICOLI
21
05
ALCUNE NOTE SULLA
RIFORMA E SUL GRUPPO
BANCARIO COOPERATIVO
CASSA CENTRALE BANCA
06
RELAZIONE DI PAOLO CALOVI
07
ALBUM CONVEGNO CIA
01.12.2016 - INTERVENTI
09
COSTANTE CONFRONTO
PER CONIUGARE
PRODUZIONE E AMBIENTE
10
NOTIZIE FLASH LEGGE
DI BILANCIO
22
DIRITTO AGRARIO:
SE LO CONOSCI È MEGLIO
22
TREND POSITIVO PER
LA FORMAZIONE
23
PROSSIMI CORSI IN PARTENZA
24
NOTIZIE DAL CAA
25
NOTIZIE DAL CAF
BIODIVERSITÀ: IL RUOLO
SPECIALE DI FEM
11
CARMINE ABATE, SCRITTORE
CONTADINO, OSPITE
DI ECCEZIONE AL
CONVEGNO E SOCIO CIA
26
SI APRE IL TESSERAMENTO
ALL’ASSOCIAZIONE GIOVANI
IMPRENDITORI AGRICOLI
DEL TRENTINO!
27
ASSEMBLEA NAZIONALE
DONNE IN CAMPO
13
QUATTRO ITALIANI SU DIECI
PREFERISCONO
LA VENDITA DIRETTA
14
29
NOTIZIE DALLA FONDAZIONE
EDMUND MACH
30
“DOBBIAMO SOLO
RIPARTIRE”
VENDO E COMPRO
17
RAMI E RADICI INVADENTI
18 HAI L’ABILITAZIONE
PER GUIDARE IL TRATTORE?
19
CARRI RACCOLTA
direttore
Massimo Tomasi
direzione e redazione
Michele Zacchi
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Iscrizione N. 150 Del Tribunale
Di Trento 30 Ottobre 1970
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4
FONDO
“Scelte per il futuro
della nostra agricoltura”
di Paolo Calovi (Presidente CIA Trentino)
“L
a centralità che caratterizza
l’attuale sistema agroalimentare richiede la capacità
di mettere in atto strategie di sviluppo
che non solo salvaguardino e valorizzino
le produzioni tipiche del nostro territorio,
ma siano in grado di garantire sicurezza
per la salute del consumatore.
Si pongono così soluzioni in grado di favorire contestualmente lo sviluppo economico, la salvaguardia ambientale e l’equità
sociale: in sintesi “sviluppo sostenibile”,
una strada ormai obbligata.”
Così è iniziata la mia relazione al convegno che come Cia del Trentino abbiamo
organizzato il 1 dicembre e in queste parole c’era tutta l’essenza che si voleva far
emergere.
Il mondo è cambiato e anche l’agricoltura
ne deve prendere atto e quindi aprire un
dialogo con la società civile che ci chiede
salubrità del territorio, del prodotto e che
guarda con occhio molto critico ad alcune
fasi del processo produttivo con particolare attenzione alla difesa fitosanitaria.
Con questa occasione di confronto si è
voluto dare il nostro contributo per iniziare un percorso dove condividere i nostri
problemi e fare qualche riflessione assieme per lanciare un messaggio chiaro:
nessuno oggi ha la soluzione in tasca,
non esistono né tecniche, né culture che
possano dare redditività economica sen-
za intervento di difesa. Dobbiamo perciò
ascoltarci nelle diverse voci, individuare
un percorso comune per riuscire a soddisfare al massimo le reciproche necessità.
Il convegno ha sicuramente evidenziato
che le basi per fare dei ragionamenti assieme, tra persone che hanno esigenze
diverse, è possibile, basta avere onestà
intellettuale ed essere trasparenti. Solo il
dialogo aperto, sincero e costruttivo può
lenire situazioni di contrasto che possono diventare a volte spinose per la nostra
attività.
Diventa per noi produttori fondamentale
evidenziare che il mondo agricolo trentino
è di grande qualità e che questo risultato
è il frutto di un lavoro cominciato parecchi anni fa e che ora ci permette di fare
ulteriori passi in avanti sul tema della sostenibilità.
Tutti gli interventi hanno sottolineato il
grande lavoro che l’agricoltura trentina
ha già fatto e sta mettendo in atto per
limitare l’uso della chimica, senza alcuna
demonizzazione.
Il presidente di Fem, Andrea Segrè è intervenuto (una sintesi la trovate in altra pagina del giornale n.d.r) e ha ribadito il ruolo
della Fondazione come centro di ricerca e
di sostegno alle esigenze quotidiane degli
agricoltori. Un concetto peraltro ribadito
dall’assessora Sara Ferrari.
Elemento fondamentale alla base di ogni
scelta è una sostenibilità dalla quale non
si può prescindere e cioè quella che riguarda l’azienda agricola e il reddito economico. Questa sostenibilità è prioritaria
e questo concetto deve essere chiaro a
tutti coloro che vogliono intervenire nel
dibattito.
Con il nostro convegno abbiamo fatto un
passo, importante, ma solo il primo di una
serie. Ora è necessario continuare questo
cammino mantenendo intatto il reciproco
rispetto e la disponibilità al confronto.
Si tratta di un patrimonio che non deve
essere disperso ed è per questo che a
conclusione del dibatto è stato proposto
di tenere la prossima primavera gli stati
generali dell’agricoltura, un evento che
Fem può gestire con grande credibilità e
di cui abbiamo bisogno. Manca, a livello
provinciale, quella visione d’insieme che
è indispensabile per definire le strategie
dell’agricoltura trentina se questa vuole
avere un futuro.
Il frutteto sostenibile sperimentato a Maso delle Part (Mezzolombardo), in parete e con reti multi task, che richiede meno chimica e manodopera. Archivio FEM
CREDITO
Alcune note sulla riforma
e sul Gruppo Bancario
Cooperativo Cassa
Centrale Banca
di Giorgio Fracalossi (Presidente di Cassa Centrale Banca)
L
a riforma del Credito Cooperativo, varata dal Governo con la
legge 49/2016 e resa operativa
con le disposizioni attuative della Banca
d’Italia del 3 novembre scorso, impone
alle Casse Rurali – Banche di Credito
Cooperativo di aderire ad un gruppo bancario cooperativo, pena la revoca della
licenza bancaria.
Cassa Centrale Banca, che opera come
banca di secondo livello da oltre 40 anni
per tutte le Casse Rurali Trentine e per
numerose BCC in altre regioni italiane, ha
prontamente predisposto un progetto di
costituzione di un proprio Gruppo Bancario Cooperativo al quale, ad oggi, 97 Casse Rurali – Banche di Credito Cooperativo
di tutta Italia hanno espresso l’intenzione
di aderire.
I rapporti fra la Capogruppo, Cassa Centrale Banca, e le singole aziende di credito
aderenti, le Casse Rurali – Banche di Credito Cooperativo, saranno regolati da un
contratto di coesione in base al quale la
Capogruppo avrà dei poteri di direzione e
coordinamento nei confronti delle banche
aderenti. In contropartita queste ultime
potranno delegare alla Capogruppo tutta
una serie di attività di back office, come i
controlli di secondo livello, l’attività di internal audit e di compliance. Si potranno
così liberare delle risorse sia economiche
che umane tali da garantire alla Cassa
Rurale – Banche di Credito Cooperativo
di focalizzarsi maggiormente sulla propria
attività tradizionale di banca di prossimità
al servizio delle famiglie, delle imprese
artigiane, in ultima analisi della comunità
di cui è espressione. Al tempo stesso la
Cassa Rurale – Banca di Credito Cooperativo potrà entrare a far parte di un Gruppo
con dei fondamentali patrimoniali di tutto
rispetto che lo collocheranno ai vertici
della classifica nazionale.
Solidità patrimoniale e maggiore efficacia
ed efficienza operativa consentiranno alla
singola banca di accrescere ulteriormente la propria capacità di corrispondere
alle esigenze del proprio territorio.
Abbiamo sempre detto che la BCC-CR
deve rimanere al centro del nostro progetto. Il valore del nostro sistema è quello di
avere tante Banche che “vivono” i nostri
territori, che dialogano con i loro soci e
clienti, che sono vicini a famiglie ed im-
”la BCC-CR deve rimanere al centro del nostro progetto. Il valore del nostro sistema è quello di avere tante Banche che “vivono” i nostri territori, che dialogano con i loro soci e clienti, che
sono vicini a famiglie ed imprese”
prese. Però abbiamo anche sempre detto
che la costituzione del Gruppo Bancario
cooperativo, implica dover accettare le regole che il gruppo dovrà darsi per garantire la solidità complessiva, la sua responsabilità ad essere un gruppo efficienti ed
innovativo. Dovremo avere tutti il coraggio
di metterci in discussione, come persone,
come BCC-CR ed anche come banche di
secondo livello.
Una sfida importante che dobbiamo avere il coraggio di affrontare tutti assieme
perché questo sistema possa continuare
ad essere una parte importante del sistema bancario italiano.
Il progetto elaborato da Cassa Centrale
Banca sta proseguendo secondo la scansione temporale definita. Il numero delle
BCC aderenti, come detto poco fa già 97,
è destinato a crescere dopo l’assemblea
di Federcasse. Grande soddisfazione anche per la notizia che ChiantiBanca, la
terza BCC in Italia, ha deliberato di rinunciare alla trasformazione in Spa per rimanere BCC ed aderire al Gruppo Bancario
Cooperativo di Cassa Centrale. Una decisione che ci riempie di orgoglio e soddisfazione. Ora i prossimi passi prevedono
il completamento del progetto, l’aumento
del capitale sociale e la sottoscrizione del
contratto di adesione che ogni BCC/CR,
che aderirà al Gruppo, dovrà sottoscrivere. Poi il progetto definitivo sarà presentato, riteniamo entro metà 2017, in Banca
d’Italia. Stiamo lavorando per essere operativi con il primo gennaio 2018.
La riforma del Credito Cooperativo sarà
dunque uno strumento che rafforzerà la
cooperazione di credito sia a livello provinciale che nazionale, confermandola
come attore di rilievo nell’evoluzione economica e sociale del Paese.
5
6
CONVEGNO
Relazione di Paolo Calovi
Pubblichiamo alcuni stralci della relazione che Paolo Calovi, Presidente Confederazione
Italiana Agricoltori del Trentino, ha presentato al Convegno di Cia del 01.12.2016.
L’
attuale sistema agroalimentare
richiede strategie di sviluppo in
grado di favorire contestualmente lo sviluppo economico, la salvaguardia
ambientale e l’equità sociale: in sintesi
“sviluppo sostenibile”, una strada ormai
obbligata.
Ricerca e innovazione tecnologica, sperimentazione, formazione degli addetti ai
lavori, parametri e regole certe, comunicazione trasparente verso i consumatori
sono i cardini di questa grande sfida.
Si tratta di un equilibrio molto precario,
fragile, che richiede da parte di tutti noi
grandi doti di ascolto per capire ragioni
tecnico-scientifiche, culturali, sociali che
ruotano intorno ad un comparto produttivo: non solo perché agricoltura sta a
cibo come cibo sta a energia per la vita,
ma perché l’agricoltura trentina è un’agricoltura urbanizzata spesso a confine con
centri abitati e infrastrutture, nel bene e
nel male.
La CIA del Trentino vuole affrontare, con il
vostro contributo, questo tema di grande
attualità, delicato, a tratti scomodo, ma
che non possiamo più ignorare. Per meglio inquadrare il tema di questa giornata
vorrei analizzare con voi alcuni argomenti,
come il territorio, elementi di forza e criticità; l’evoluzione dei sistemi produttivi e
il valore del cibo.
[…] Dobbiamo trovare un punto d’incontro tra agricoltori-produttori e società civile-consumatori.
Esigenze diverse (già menzionate), che
se non governate creano attriti e scontri
a volte affidati ai media ed alla stampa
per sollevare grandi polveroni che danneggiano l’immagine di tutto il Trentino,
... favorire contestualmente lo sviluppo economico,
la salvaguardia ambientale e l’equità sociale: in
sintesi “sviluppo sostenibile”, una strada ormai
obbligata.
per ritornare pochi giorni dopo al punto
di partenza.
Credo invece che ci vogliono persone di
buona volontà, che sappiano ascoltare
prima ancora di parlare, senza barriere
o pregiudizi, le ragioni di tutti. Anche la
politica ha un grande ruolo, politica che
Aristotele definiva come l’arte atta a dirimere i contrasti. Cerchiamo di recuperare
questo grande valore.
C’è un parola chiave che ci aiuta in questo compito ed è la parola “Rispetto”, a
360 gradi. Questa parola apre la porta
ad una serie di altre: responsabilità, ricerca, innovazione, visione, cultura, diritti
e doveri. Oggi vuole essere un’occasione
per avviare un percorso verso un punto di
equilibrio tra le esigenze di sostenibilità
economica dell’impresa e di sostenibilità
ambientale del territorio e dei cittadini.
Ringrazio gli intervenuti a questo momento e i presenti che invito ad essere parte
attiva.
Leggi la relazione completa sul nostro sito www.cia.tn.it
convegno
Album
convegno CIA
01.12.2016 interventi
Luca Rigotti,
Presidente Gruppo Mezzacorona
“La politica dei piccoli passi. È fondamentale saper comunicare ciò che si sta
già facendo, rendere partecipi i cittadini
e i consumatori.”
Luigi Togn,
Pubblichiamo inoltre i messaggi arrivati
da Südtiroler Bäuerinnenorganisation e
dall’Associazione Giovani Cooperatori
Trentini, in occasione del Convegno CIA
del 1 dicembre 2016.
L’agricoltura biologica non è più
una scelta di nicchia, ma una componente essenziale dell’agricoltura. Tuttavia, se questa forma di
produzione agricola non sarà imposta dall’alto, dovrà essere riconosciuta dal basso.
Secondo me, non si tratta di scegliere tra le due alternative, ma
optare per entrambe. Infine, sono i
consumatori a decidere, tramite gli
acquisti quotidiani, quali tipi di agricoltura verranno praticati in futuro.
La presidentessa di
Südtiroler Bäuerinnenorganisation,
Hiltraud Erschbamer
Confindustria Trento
“Complimenti a Paolo Calovi per il coraggio del Convegno e di alcune sfumature
della relazione. Non dobbiamo dimenticare che il Trentino è stato il primo ad
affrontare il tema e per primo ha cercato
alternative alla chimica”
Stefano Pisoni,
Imprenditore agricolo
“La nostra è un’azienda biodinamica che
deve misurarsi, come tutte, con la sua
sostenibilità sul mercato. Bisogna recuperare quella capacità interpretativa sulla natura che avevano i ‘nostri vecchi’”
Alessandro Dalpiaz,
Direttore Apot S.C.A
“Non si deve trascurare il valore della
comunicazione, deve essere chiaro il lavoro che è stato fatto. Il cambiamento
è un percorso, richiede la costruzione di
una strada condivisa”
Bruno Lutterotti,
Presidente Cavit
“Il rischio più grande, su questi temi importanti, è affrontarli con superficialità.
Bisogna allargare il dibattito e puntare
molto sulla formazione”
7
8
CONVEGNO
Voglio prima di tutto ringraziare la
Confederazione Italiana Agricoltori
per l’iniziativa, che conferma il suo
nobile impegno nella ricerca della
sostenibilità nelle scelte riguardanti lo sviluppo del settore agricolo. Studiando le possibili soluzioni che permettano di mantenere
e sviluppare la biodiversità delle
nostre colture è fondamentale, anche se non sempre è una consuetudine affermata, mantenere una
visione attenta alle conseguenze
ambientali delle strategie adottate. L’attenzione dovrebbe essere
a parer mio equamente distribuita tra vari fattori, tutti importanti:
quantità conferita senz’altro, ma
nondimeno la qualità, intesa come
salubrità e varietà dei prodotti offerti. Il tutto considerando che l’utilizzo della chimica e dei fitosanitari
è stato strumentale in passato e
lo sarà ancora, ma le nuove consapevolezze in tema di rispetto
ambientale impongono un’attenta
valutazione delle sue ricadute sul
nostro ecosistema. Le future generazioni ce ne saranno grate, quanto più potranno consumare prodotti locali, coltivati in un ambiente
sano, secondo criteri sensibili alla
biodiversità e al rispetto dei nostri
territori. Un grazie di cuore a tutti
gli attori coinvolti attivamente in
queste valutazioni ed un augurio di
buon lavoro.
Mauro Fezzi,
Alessandro Merlini
presidente Associazione
Giovani Cooperatori Trentini
Sara Ferrari,
Presidente Federaz. Trentina della Coop.
“La sostenibilità ambientale è sotto i
riflettori, la sostenibilità economica dovrebbe essere ritenuta altrettanto importante: l’una non esiste senza l’altra”
Mara Baldo,
Presidente Donne In Campo Trentino
“Noi, imprenditori e imprenditrici agricole, che siamo anche cittadini e consumatori, dobbiamo essere i protagonisti
della salvaguardia dei nostri territori affinché questi diventino un bene di tutti,
economico, sociale e di benessere”
Sieghard Alber,
Presidente Südtiroler Bauerjugend
“Solo la collaborazione tra associazioni e
territori può aiutare ad affrontare il complicato equilibrio tra sostegno al reddito
degli agricoltori; richieste del mercato;
sostenibilità ambientale e bisogni dei
consumatori”
Roberto De Laurentis,
Presidente Associazione Artigiani e Piccole
Imprese della Provincia di Trento
“Il percorso è graduale e da compiere
tutti insieme: ogni viaggio di mille miglia
inizia con un primo passo, quello di oggi.
L’orizzonte a cui si guarda deve però essere di lunga durata”
Assessora all’università e ricerca,
politiche giovanili, pari opportunità,
cooperazione allo sviluppo
“È giusto che la ricerca abbia progetti di
lungo periodo, ma deve essere capace
di rispondere rapidamente alle esigenze
che emergono dai territori”
convegno
Costante confronto per
coniugare produzione e
ambiente
“V
orrei partire da una considerazione molto semplice:
la salute è una condizione
complessiva che va oltre il tradizionale
concetto d’ assenza di malattia e degli
aspetti sanitari individuali ed arriva ad assumere connotazioni collettive e sociali.
La Provincia ha fatto propria quest’impostazione, tanto che nel “Piano per la salute del Trentino 2015 – 2025” si legge:“a
rendere più facile (o più difficile) la conduzione di una vita salutare e sostenibile
contribuiscono tutti i settori della pubblica
amministrazione e della società civile, non
solo il settore sociosanitario. Risulta pertanto fondamentale l’applicazione di una
strategia della salute in tutte le politiche.”
Il benessere di una società è quindi strettamente collegato al contesto territoriale
e ambientale in cui le persone vivono.
Questo è particolarmente vero per il Trentino dove spesso la dimensione ambientale si intreccia profondamente con i settori
produttivi e la vocazione agricola d’intere
zone del nostro territorio.
A questo proposito risultano interessanti
i dati sulla percezione dell’influenza ambiente-salute nella popolazione provinciale. Da notare come essi da un lato certifichino una percezione complessivamente
positiva dell’apporto ambientale alla salute (il 52% della popolazione ritiene che la
qualità dell’ambiente in cui vive influisca
positivamente sul suo stato di salute);
dall’altro sottolineino come i due fattori
ambientali che destano maggiore preoccupazione sono: l’inquinamento dell’aria
causato dal traffico e l’utilizzo di fitosanitari.
L’insieme di questi indicatori, per quanto afferiscano alla percezione individuale
più che alla valutazione scientifica del rischio, rappresenta uno degli elementi di
cui l’ente pubblico deve tener conto nell’elaborazione delle proprie politiche.
Concentrandoci in questa sede sull’utiliz-
La dott.ssa Alessandra Schiavuzzi, presente al Convegno di
Cia, ha portato il contributo dell’Assessore alla Salute e alle
politiche sociali, Luca Zeni, che per impegni istituzionali non
è potuto intervenire personalmente.
zo dei prodotti fitosanitari è opportuno segnalare come la Giunta Provinciale con la
delibera n. 369 del 9 marzo 2015 “Disposizioni per l’attuazione del Piano nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (PAN)” ha dato avvio ad una serie di
tavoli di raccordo, condivisione e programmazione tra i dipartimenti degli assessorati alla salute, all’ambiente e all’agricoltura. Obiettivo di questi tavoli era, ed è,
quello di trovare le modalità migliori per
applicare le disposizioni nazionali ed europee alle peculiarità del territorio trentino.
Si è valutato inoltre che la tutela offerta
dalla norma nazionale presenta margini di
possibile miglioramento, se applicata alla
realtà trentina che si caratterizza per un’agricoltura di tipo specialistico realizzata
su piccoli appezzamenti spesso a diretto
contatto degli insediamenti urbani.
Nel portare avanti i lavori si ha avuto
modo di constatare con soddisfazione
che in molti aspetti le politiche dell’agricoltura trentina avevano già anticipato le
revisioni procedurali richieste dalla normativa europea e nazionale, dimostrando
attenzione e lungimiranza nei confronti
dell’impatto su salute e ambiente che
l’utilizzo di prodotti fitosanitari, potenzial-
mente comporta.
Un ruolo importante in questo contesto
è ricoperto dagli agricoltori stessi che si
sono dimostrati pronti a fare proprie fin
da subito le norme della “Produzione Integrata Volontaria”, come definita dal PAN,
con limitazioni volontarie che vanno oltre
le normative esistenti e “la progressiva
eliminazione dai disciplinari di produzione
integrata di sostanze attive ritenute a rischio per la salute e per l’ambiente”.
Allo stato attuale è intenzione dell’assessorato che rappresento (unitamente a
quello dell’agricoltura) continuare nel confronto costante, unica strada percorribile,
per individuare azioni e strategie capaci
di coniugare l’appagamento dei bisogni
umani con il rispetto dei criteri compatibili
con uno sviluppo sostenibile e rispettoso
della salute della popolazione.
Gli impegni che si concretizzeranno
nell’immediato futuro prevedono, sia l’attivazione, in collaborazione con l’Istituto
Superiore di Sanità, di un programma di
monitoraggio della popolazione trentina
che risulta più esposta all’utilizzo di prodotti fitosanitari; sia l’elaborazione di un
regolamento provinciale che stabilisca le
misure in materia di utilizzo dei prodotti
fitosanitari sul territorio provinciale per
prevenire i danni alla salute umana, nel
rispetto della normativa europea e nazionale.
Sul medio periodo invece si continuerà
a guardare con interesse alla ricerca di
nuove specie arboree maggiormente resistenti ai parassiti e di nuove molecole
per il trattamento, sempre più compatibili
con il rispetto dell’ambiente e della salute
dell’uomo, e di nuove tecnologie antideriva. Tutto questo per favorire il contemperamento delle esigenze dell’economia e
della produzione agricola con quelle fondamentali del benessere.”
9
10
CONVEGNO
Biodiversità: il ruolo
speciale di FEM
Riportiamo la relazione di Andrea Segrè, Presidente Fondazione Edmund Mach di San
Michele all’Adige, al convegno del 1 dicembre.
I
nizio con delle premesse per inquadrare la Fondazione Mach. FEM è il
primo centro “One health” italiano;
ciò significa che gli studi interdisciplinari
portati avanti nelle sue quattro anime –
Centro Istruzione e Formazione, Centro
Ricerca e Innovazione, Centro Trasferimento Tecnologico e Azienda agricola – sono
volti a contribuire al miglioramento della
qualità della vita e alla crescita sociale ed
economica del territorio che la ospita.
Poi la Fondazione si posiziona dentro la
cornice della cosiddetta “Economia circolare”, un termine che rimanda direttamente al ciclo virtuoso della natura. Con questo approccio - che si allontana dall’ottica
della crescita puramente lineare - si vuole
puntare ad un’agricoltura che usi le risorse in modo responsabile ma che, allo stesso tempo, riesca a saldare le esigenze dei
produttori e dei consumatori.
È così del resto che va vista la sostenibilità, declinata nei driver ambientale, sociale
ed economico. Rispondendo a quest’ultima istanza, la produzione di un alimento
deve prima di tutto essere conveniente per
l’agricoltore, generando un reddito equo e
soddisfacente. Allo stesso tempo, il prodotto deve però essere avvicinabile anche
da chi lo acquista sullo scaffale.
Coniugando queste prospettive si deve
creare un’alleanza tra i portatori di interesse della filiera agro-alimentare, partendo
dall’assunto che uscire da visioni antagoniste per andare in questa direzione, conviene a tutti.
Dal punto di vista della sostenibilità ambientale, ovvero del rispetto delle risorse
naturali, va sempre tenuto a mente che
le prime “vittime” della chimica sono gli
stessi agricoltori. Nuovamente mi appello
a uno spirito di condivisione, a un atteggiamento più costruttivo che tenga d’occhio la meta finale, ricollegabile al driver
“sociale”: il settore primario deve garantire condizioni di benessere, mettendo al
centro l’uomo come individuo e come collettività.
Il percorso verso la sostenibilità nelle tre
accezioni sopra elencate è tuttavia indissolubilmente legato a una ricerca scientifica che risponda al requisito dell’oggettività, una caratteristica che solo il pubblico
può garantire. È la ricerca pubblica a dover
ricoprire il ruolo di protagonista negli studi
su agricoltura, ambiente e alimentazione;
il privato, infatti, legittimamente, dovrà tenere in conto anche il ritorno economico.
Se si guarda al futuro, nella cittadella agricola di San Michele all’Adige tra le altre
ricerche ci stiamo occupando del genome
editing, l’ultima frontiera delle biotecnologie moderne; con gli studi in questo settore puntiamo a ottenere varietà coltivate
resistenti di melo e vite che, in futuro, potrebbero essere autorizzate anche in Europa. FEM si sta impegnando molto anche
sullo sviluppo di bioagrofarmaci e metodi
alternativi ai prodotti di sintesi chimica,
senza dimenticare tecnologie come la con-
fusione sessuale per frutteto e vigneto, e
le sperimentazioni per ridurre la deriva.
Ribaltando il famoso motto, credo che il
Trentino sia il luogo giusto per “pensare locale e agire globale”. Possiamo partire dalle best practice della nostra Provincia per
risolvere problemi di più ampia portata.
Per riuscire ancora meglio in questo intento, l’anno scorso è stata approvata la
convenzione che istituisce a San Michele
all’Adige il Centro Agricoltura, Alimentazione Ambiente (C3A) congiunto con l’Università di Trento. In questi mesi il progetto
ha preso progressivamente forma. Con
l’entrata a pieno titolo dell’Università al
nostro interno si verrà a creare uno spazio
unico dove declinare in tutti i modi i solidi
principi e le buone pratiche della sostenibilità a partire dalla produzione agricola,
la trasformazione alimentare e la tutela
dell’ambiente e della salute.
Per concludere, sono convito che la Fondazione Mach debba intervenire sempre
più sull’opinione pubblica in virtù della sua
comprovata terzietà e del suo alto riconoscimento scientifico, certificato dall’Agenzia nazionale di valutazione del sistema
universitario e della ricerca (ANVUR). In
questa veste FEM deve avere tra le sue
priorità la formazione dei policy maker; è la
politica, infatti, a possedere gli strumenti
legislativi in grado di indirizzare le scelte
della collettività. Gli studiosi e i tecnici
servono a questo: ad aiutare la politica
a guardare lontano, quando essa sembra
costretta a un pensiero di breve termine.
Insomma, la Fondazione Mach c’è. Il mondo agricolo può contare sul nostro ente per
realizzare un’agricoltura più sostenibile.
convegno
Carmine Abate,
scrittore contadino,
ospite di eccezione al
Convegno e socio CIA
S
inossi “Il banchetto di nozze e
altri sapori”, Mondadori, 2016.
C’è un incontro quotidiano che
scandisce e rende più bella la nostra vita,
che ci sa sorprendere creando connessioni inattese e meravigliose. L’incontro
con il cibo. E anche il destino del protagonista di questo libro è intrecciato con
le pietanze “saporitòse” di cui si nutre,
dalla nascita in Calabria alla maturità
nel Nord. Il cibo è identità e qui diventa
motore del racconto: un’appassionata
storia di formazione attraverso i sapori e
le fragranze che rinsaldano il legame con
le origini, accompagnano il distacco dalla
propria terra, annunciano il brivido dell’ignoto. Ecco dunque le tredici cose buone
del Natale, i piatti preparati con giorni di
anticipo, che lasciavano intuire all’autore
bambino il ritorno imminente del padre
dalla Germania.
E poi, nell’adolescenza, nuovi appetiti che
troveranno soddisfazione nella letteratura: libri prelibati che trasformano l’autore
in un lettore onnivoro. Quando toccherà
a lui abbandonare il paese per un impiego in Germania, dove incontrerà la donna
della sua vita e poi con lei deciderà di stabilirsi in Trentino - a metà strada tra i loro
mondi d’origine -, sarà ancora un piatto
a celebrare la nuova vita: la polenta con
la ‘nduja, sintesi perfetta di Nord e Sud.
Carmine Abate racconta il legame con la
terra - la fatica che comporta, ma pure
le dolcezze, l’incanto - e poi gli affetti, i
sogni e i successi di chi sperimenta luoghi e sapori lontani, scegliendo di vivere,
sempre, per addizione. E lo fa con un libro
straordinario, che si divora d’un fiato ed è
capace di realizzare una prodigiosa armonia tra i sensi, con gli occhi che leggono e
trasmettono al cervello i sapori del cuore.
11
12
CONVEGNO
PoLenta Con ’nduJa
[…] Con la mia ragazza tedesca ci trasferimmo da Cles a Besenello. La nuova
casa era spaziosa, una villetta a schiera su tre piani. Aveva un ampio terrazzo
in legno, dove si poteva mangiare da aprile a ottobre. Rispetto alla latitudine, il
clima non era così freddo, grazie alla cosiddetta Ora del Garda, una corrente di
aria calda che proveniva dal grande lago. «L’ideale per un terrone come te» mi
disse il mio vicino di casa, spiegandomi il fenomeno. Poi sorrise: «Scherzo!».
Nel giardino crescevano begonie, rose gigantesche e un vecchio pesco che
però era sul punto di seccarsi.
Sfruttai subito il favore del clima per piantare il mio albero preferito, il fico, e
poi un cachi, un susino, un ciliegio e un albicocco. Ma con il tempo l’albero
più maestoso sarebbe diventato il nespolo giapponese, che mio cognato mi
aveva portato da Amburgo in un vasetto. Un albero foresto, che si è saputo
adeguare con forza alla diversità del terreno e del clima. Fiorisce di continuo,
anche in pieno inverno; a ogni gelata i fiori si seccano, ma tra fine giugno e
luglio, se l’Ora del Garda lo riscalda per bene, si riempie di frutti succosi, così tanti e dolci che li condividiamo volentieri con
gli uccelli e gli amici.
Ero orgoglioso del nostro giardino, il posto che più mi ricordava la Calabria. E insistevo affinché i miei passassero da Besenello come facevano i genitori della mia ragazza, entusiasti della casa, del giardino, del cibo e dei vini.
Mio padre era un bastian contrario. Quando smisi di invitarlo, decise di venire a Besenello con la mamma. Approfittarono
di uno degli ultimi viaggi ad Amburgo, dopo le ferie. Arrivarono la sera e del giardino videro ben poco, anche se la mamma
cominciò a dire: «Benedica, benedica, che posto bello, che buon addore di fiorame, che bellizza di casa».
La mattina seguente li chiamai per la colazione, ma in camera trovai solo la mamma: mio padre era sparito.
«Ha detto che faceva una girijàta stamattina presto, ma ancora non torna, il disgraziato. Mi fa sempre spagnàre così assai
che mi vengono i sudùri della morte.»
Provai a tranquillizzarla: «Vieni a prenderti il caffè, papà torna fra poco». Ma le ore passavano, la mamma aveva già bevuto
quattro caffè, la sua droga, e lui non rientrava.
Cominciai a preoccuparmi pure io, forse mio padre si era perso, forse si era sentito male, forse girava fischiettando, incurante delle preoccupazioni degli altri. Comunque stava rovinando l’atmosfera festosa che si respirava in attesa del pranzo.
Verso l’una mio padre rincasò euforico con una busta piena di funghi che la mamma, di nascosto, buttò nel bidone della
spazzatura. Non si fidava dei funghi di casa sua, figuriamoci dei “fungi furestèri”.
Aveva girato a piedi tutta la campagna, raccontò mio padre durante il pranzo, i vigneti ordinati e puliti come dei salotti, gli
alberi da frutto potati a dovere, i boschi rigogliosi attorno al paese, ricchi di funghi di ogni tipo e di alberi alti e dritti che parevano sentinelle. Aveva pure parlato con tanti contadini, gente onesta e fatigatòra, si vedeva dalla cera rugantòsa e dall’occhi
sperti; non aveva capito proprio tutto perché quelli là parlavano in dialetto, ma almeno le robbe importanti le aveva capite:
che la Provincia li aiutava, non come da noi, e che potevano vivere dignitosamente con la loro fatìga, non come da noi, e che
stavano bene a soldi, non come da noi, e perciò non dovevano più emigrare, come avevano fatto pure loro in passato, la loro
terra ricambiava la fatìga sudata, non come da noi, la loro terra è bella e succosa, come da noi.
Ero piacevolmente sorpreso dell’analisi di mio padre e ne approfittai per puntualizzare, forse per prendermi una rivincita: «Te
l’avevo detto che qui si sta bene...».
E lui, senza battere ciglio: «Sì, ma qui non hanno l’aria fina che improfuma di mare, non hanno le robbe buone che c’abbiamo
noi da mangiare...». E cominciò a elogiare la ’nduja di Spilinga, che lui stesso ci aveva portato, la migliore della Calabria,
disse, per palatàri forti, un insaccato cremoso fatto con carne di maiale e peperoncino piccante, da spalmare sul pane e
leccarsi le dita.
Scoppiammo tutti a ridere, perché poco prima, mangiando i canederli con burro e salvia, aveva fatto la scarpetta nel piatto,
tanto li aveva trovati saporitòsi, e del moscato giallo di Besenello aveva ammesso: «Questo è un vinarello come Cristo comanda, non ti stordisce come il nostro».
La pietanza successiva era giapponese, costine di maiale al forno, con salsa di soia, tanto aglio e tanta cipolla gialla, con
contorno di porri lessi. La mia ragazza spiegò che l’aveva lasciata decantare una notte nel frigo prima di metterla al forno e
la mamma ammise che una robba così saporitòsa non sarebbe stata capace di cucinarla.
Mio padre invece non commentava per timore di contraddirsi. Mangiava e beveva con gusto. Muto.
La mia ragazza portò in tavola la polenta con la ’nduja di Spilinga. Era una sua creazione, una perfetta sintesi di Nord e Sud,
per me un piccolo capolavoro culinario nella sua semplicità, con gli ingredienti principali ricoperti da fette sottili di provola
silana e poi abbrustoliti.
Mio padre l’assaporò estasiato. Era la terza o quarta volta in vita sua che mangiava la polenta, ma mai così piccante come
piaceva a lui. E di nuovo gli uscì un pensiero ad alta voce: «Questa è una femmina con sale, da maritare subito». […]
(Brano tratto da Carmine Abate, Il banchetto di nozze e altri sapori, Mondadori, 2016)
REDAZIONALE
13
Quattro italiani su dieci
preferiscono la vendita diretta
AGRIDIRECT 2017 - Fiera specializzata delle attrezzature per la produzione e la vendita diretta di
prodotti agricoli - Bolzano, 18 – 20 febbraio 2017
L’acquisto diretto presso il produttore diventa per i consumatori di
tutta Europa una consuetudine. Tale tendenza si riscontra anche
in Italia. Con Agridirect Fiera Bolzano vanta nella propria offerta una
manifestazione concepita proprio per questo settore. La seconda
edizione di questa unica piattaforma per l’intera regione alpina, avrà
luogo dal 18 al 20 febbraio 2017.
Buone notizie dall’associazione nazionale degli imprenditori agricoli Coldiretti: nei passati cinque anni la percentuale dei consumatori
che si rivolgono direttamente al coltivatore ha registrato un incremento del 55%, portando oggi, in media, a un quarto gli italiani che
acquistano direttamente dal produttore. I mercati agricoli e i punti
vendita delle aziende agricole contrastano così il calo complessivo
del consumo di generi alimentari conseguente alla crisi economica
generale. Tra le motivazioni a favore dell’acquisto diretto spiccano
principalmente i tratti che contraddistinguono questi generi alimentari: la sicurezza e la tracciabilità della produzione, la filiera corta e la
stagionalità, nonché l’opportunità di reperire prodotti tipici locali della
tradizione, rari e a rischio di scomparire. Tuttavia anche una maggior
consapevolezza ambientale e la volontà di sostenere l’economia e
l’occupazione locale rappresentano alcuni dei fattori decisivi. Questi
dati rincuoranti, raccolti dalla principale associazione nazionale italiana degli imprenditori agricoli tramite un sondaggio, rispecchiano
la tendenza europea verso l’acquisto diretto presso i produttori di
generi agricoli artigianali.
Con Agridirect, Fiera Bolzano punta al momento opportuno e in un
luogo ideale su un settore economico in espansione, nel cuore della
regione alpina, crocevia tra due monti culturali, linguistici ed economici. La fiera, unica in Italia, offre un punto di incontro tra visitatori del
2017
AGRIDIRECT
FIERA SPECIALIZZATA DELLE ATTREZZATURE
PER LA PRODUZIONE E LA VENDITA DIRETTA
DEI PRODOTTI AGRICOLI
18 - 20 FEBBRAIO 2017 / BOLZANO
Sa-Mo: 09.00 - 17.00
settore e aziende del campo della vendita diretta di prodotti agricoli
e artigianali della tradizione, puntando a favorire lo scambio di idee
e di opinioni nonché a sostenere l’innovazione e ad instaurare nuovi
contatti commerciali. A tal fine, particolare attenzione è dedicata agli
eventi e all’interessante programma che accompagnano la manifestazione, volti a conferire un valore aggiunto alla presentazione dei
prodotti per tutti i partecipanti. La realizzazione di una serie di eventi
divulgativi e formativi appositi e in parte specifici per ogni fiera è, da
tempo, uno dei punti di forza apprezzati sia dagli espositori che dai
visitatori esperti e rappresenta il fiore all’occhiello di Fiera Bolzano,
nonché il suo tratto distintivo.
I settori espositivi sono già delineati e comprendono l’intera gamma
di prodotti e servizi d’interesse per i gruppi di visitatori di riferimento:
dagli allestimenti per aziende e punti vendita agricoli e dalla produzione e lavorazione dei prodotti, fino alla sicurezza sul lavoro e
all’abbigliamento professionale, nonché all’igiene e all’imballaggio,
passando per il corretto stoccaggio e la giusta commercializzazione
di prodotti agricoli, senza dimenticare gli interlocutori preposti presso
associazioni e istituzioni. Dal 18 al 20 febbraio 2017 tutto ciò sarà a
disposizione durante Agridirect nei padiglioni di Fiera Bolzano.
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14
TERREMOTO
“Dobbiamo solo ripartire”
Il 22 dicembre 2016 si è tenuto nelle Marche il Convegno “Lo sviluppo delle produzioni
di qualità della montagna e l’agricoltura nelle aree colpite dal terremoto”. Lasciamo
la parola alla presidente CIA Marche, Mirella Gattari, e al presidente provinciale di CIA
Ascoli Piceno e Fermo, Ugo Marcelli.
“N
on esiste un piano ‘b’ - ha
detto il presidente regionale di CIA Marche, Mirella Gattari – noi dobbiamo solo ripartire.
Dobbiamo tutelare la qualità e la genuinità dei nostri prodotti e dobbiamo rilanciare e promuovere il nostro territorio. Dopo
il dramma, grazie anche alle opportunità
date dal decreto legge sul terremoto, ci
sarà un nuovo sviluppo e una nuova programmazione in cui i protagonisti saranno
gli agricoltori”. La CIA, ha detto inoltre la
presidente, sarà a fianco degli agricoltori per costruire tutti i percorsi necessari
per far sì che con la ricostruzione la qualità in questi territori per lo più montani
sia migliore di prima. La presidente ha
ricordato alla assessore regionale alla
agricoltura nonché vicepresidente delle
Marche, Anna Casini, che da tempo sui
tavoli regionali giace la proposta di CIA
per le aree interne e che le risorse del
PSR destinate alle aree colpite dal sisma
possono essere utilizzate per questo scopo. Proposta che prevede misure legate
all’indennità compensativa, agli accordi
d’area, al prepensionamento, allo sviluppo di nuove imprese e allo sviluppo di filiere locali e montane.
Da quest’ultima proposta si vuole partire,
raccogliendo l’invito del presidente nazionale all’ultima assemblea nazionale, che
invitata a sperimentare il percorso dei
‘Network dei Valori’ (filiere tra agricoltura,
artigianato, commercio, logistica e enti
locali per costruire un percorso virtuoso
intorno alle produzioni agroalimentari)
proprio nei territori feriti dal sisma, per
dare impulso alla ripresa delle attività
economiche e sostenere la commercializzazione delle produzioni tipiche e locali.
Una presa di posizione netta e chiara
che è stata condivisa anche dalla vice
presidente della Regione Marche, Anna
Casini, la quale ha dichiarato la “volontà
dell’ente regionale di sviluppare progetti
che permettano di continuare a vivere e
lavorare in queste aree e che promuovano i prodotti tipici dei territori”.
Il presidente provinciale di CIA Ascoli Piceno e Fermo, Ugo Marcelli, ha portato
a conoscenza dei presenti le percentuali
relative ai soci della CIA colpiti dal sisma
che sintetizziamo in 45-50% di soci con
danni, 12-15% di soci con abitazioni inagibili, 45% di aziende agricole con strutture
lesionate di cui un 25% con allevamento
e relativi problemi sui ricoveri per il bestiame e/o fienili. Il presidente ha sottolineato gli interventi che CIA, nazionale e
provinciale, ha messo in campo per l’emergenza e ricordato: l’iniziativa di turismo verde per ospitare le famiglie senza
casa, le campagne per la raccolta fondi
TERREMOTO
[RI]COSTRUIAMO
DONAZIONE SOLIDALE PER AZIENDE AGRICOLE
COLPITE DAL TERREMOTO
ed in particolare l’iniziativa ‘Amatriciana
Solidale’, le iniziative per aiutare la vendita dei prodotti delle imprese del territorio
ed in particolare il ‘pacco dell’Appennino’.
Il presidente Ugo Marcelli ha ringraziato
la grande azione di solidarietà messa in
atto dalle CIA regionali e provinciali italiane che ad oggi ha permesso di donare
7 unità abitative (di cui 4 già consegnate
e le altre 3 entro la fine dell’anno) ad
aziende che vivono in condizioni disagiate
nella regione.
L’incontro ha visto la partecipazione di numerosi operatori agricoli che si sono confrontati con i relatori del convegno su tematiche specifiche, quali lo stato attuale
delle norme per la ricostruzione con l’ing.
Pina Fiorenza dello Studio Syntesi, sulla
possibilità di implementare con la ricostruzione filiere legate a legno ed energia
con l’aiuto dell’ing. Nicola Pennelli dello
studio Stu.Pi.Re ed infine lo sviluppo di
filiere locali con Mini impianti per la trasformazione dell’ambiente montano presentati dalla ditta SINT TECNOLOGIE SRL.
L’emergenza dei territori colpiti dal terremoto non è finita!
CIA Trentino, in qualità di organizzazione professionale agricola, insieme alle
CIA regionali dei territori colpiti dal sisma, si sente in dovere di prestare attenzione alle aziende agricole e ai loro operatori. Per questo motivo ha individuato
due sostegni concreti per le imprese agricole del Centro Italia in difficoltà.
1) ACQUISTO DI PRODOTTI AGRICOLI
DELLE AZIENDE COLPITE DAL TERREMOTO
Effettua una donazione di 25€ o 50€ per ricevere i prodotti delle aziende maggiormente colpite dal sisma. Le aziende sono tutt’oggi in condizioni di difficoltà, verranno quindi raccolti i prodotti agricoli tipici dei territori, in base alle
disponibilità di quantità e alla situazione strutturale di ogni singola azienda. Le
difficoltà interne alle aziende e i disagi delle vie di comunicazione non ci permettono di garantire tempi di consegna brevi, per questo verranno scelti solo
prodotti non deperibili (legumi, pasta, conserve, ecc). Insieme alla consegna
dei prodotti verrà comunicato il nome e il contatto delle aziende di provenienza.
2) DONAZIONE LIBERA PER UNITÀ ABITATIVE MOBILI
Molte aziende sono ancora inagibili e gli agricoltori sono obbligati a lasciare le
loro aziende per la notte; mancando la custodia di animali e beni questi sono
molto spesso oggetto di furti. Per dare un’immediata risposta a questa emergenza, affinché gli imprenditori agricoli possano stare in azienda, presidiando i
prodotti e il bestiame, è necessario acquistare case mobili. Queste sono le uniche strutture che possono essere consegnate in breve tempo, che rispettano
le caratteristiche imposte dalle autorità locali. Le CIA regionali Marche, Umbria
e Lazio hanno stilato una graduatoria delle aziende maggiormente in difficoltà,
dando priorità alle aziende di montagna, con un nucleo familiare allargato e con
disagi specifici o malattie in famiglia.
Effettua una donazione libera per contribuire a comprare unità abitative mobili
attrezzate per le aziende colpite dal sisma.
Il costo di ogni singola casetta compresa della messa a dimora è di circa 8800 €.
Nel caso in cui non si raggiunga la cifra per l’acquisto di una casetta, CIA
Trentino si fa garante che le risorse raccolte vengano aggregate ad altre per
l’acquisto dei moduli abitativi (o comunque per iniziative dedicate al settore
agricolo). Sarà nostra cura inviare aggiornamenti e specifiche circa il proseguo
delle iniziative e del progetto.
EFFETTUA LA TUA DONAZIONE PRIMA POSSIBILE! IL 1° OBIETTIVO CHE
CI PONIAMO È UNA RACCOLTA FONDI ENTRO IL 31 GENNAIO 2017!
Per sapere come fare contattaci allo 0461/1730452 o consulta il sito
CIA Trentino www.cia.tn.it.
15
AVVOCATO
Rami e radici invadenti
di Andrea Callegari (Avvocato CIA Trentino)
C
apita che vicino si lamenti che
i rami del vostro albero o della
vostra siepe invadano il suo terreno. Magari ostacolano in qualche modo
il passaggio o semplicemente lo infastidiscono. La domanda è: può il vicino tagliare i rami?
L’art. 896 del Codice Civile dice: “Quegli
sul cui fondo si protendono i rami degli
alberi del vicino può in qualunque tempo
costringerlo a tagliarli… “. Quindi il vicino
infastidito non può tagliare i rami; ha però
diritto di chiedere che sia il proprietario
a tagliarli. E se il proprietario non li taglia? Potrà (e dovrà) rivolgersi al Giudice
che emetterà un provvedimento che lo
obbligherà a farlo. Al Giudice potrà anche
essere richiesto il risarcimento del danno subito in conseguenza dell’invasione
dei rami (si pensi alle spese necessarie
a ripulire dalle foglie che cadono e marciscono o ai graffi sull’automobile). Non si
usucapisce il diritto a tenere i rami protesi sul terreno altrui. Non c’è quindi limite
di tempo per pretenderne il taglio.
E se a sconfinare sono le radici? Lo stesso art. 896 del Codice civile prosegue dicendo. “ … e può egli stesso tagliare le
radici che si addentrano nel suo fondo”.
Quindi il vicino può, senza chiedere il permesso, tagliare lui direttamente le radici.
In entrambi i casi, l’art. 896 del Codice
Civile dice ancora “ … salvi però in ambedue i casi i regolamenti e gli usi locali.”.
Questi due principi generali possono quindi essere derogati da regolamenti emanati dell’autorità locale o dagli usi.
E se il vicino taglia i rami? Commette un
illecito civile, che fa sorgere il diritto al risarcimento del danno e contemporaneamente anche il reato di danneggiamento
punito dall’art. 635 del codice penale
Di in caso emblematico si è occupata la
Corte di Cassazione in una sentenza del
2011.
Una donna era entrata nella proprietà del
suo vicino di casa e aveva tagliato una
siepe i cui rami, sporgenti oltre la recinzione, ostacolavano il passaggio della sua
autovettura. Sorpresa dal proprietario, in-
“La domanda è:
può il vicino tagliare i rami?”
“E se a sconfinare sono le
radici?”
veì contro di lui ingiuriandolo. Il Tribunale
la condannò per i reati di invasione di terreni (art. 633 c.p.), danneggiamento (art.
635 c.p.) e ingiuria (art. 594 c.p.).
L’imputata fece ricorso in Cassazione.
La Suprema Corte confermò la condanna
per il danneggiamento: la signora aveva
addirittura estirpato l’intera pianta e non
solo i rami sporgenti. La assolse per l’invasione del terreno in quanto la donna si
era introdotta nel terreno del vicino solo
per tagliare i rami e non per occuparne il
terreno o, comunque, per trarne un profitto. La assolse anche per l’ingiuria perché
ritenne che le espressioni utilizzate non
configurassero il reato perché non erano
offensive dell’onore o del decoro. «Sei ridicolo, ti comporti come un bambino, chi
ti credi di essere, il padrone del mondo?
Ricordati che sei un uomo e non puoi portarti nella tomba i beni che possiedi!». Le
espressioni vennero ritenute solo sarcastiche e provocatorie, non offensive.
Da ultimo: e i frutti che cadono dall’albero
del vicino sul mio fondo? Lo stesso articolo 896 del Codice Civile dice che se gli
usi locali non dispongono diversamente, i
frutti naturalmente caduti dai rami protesi
sul fondo del vicino appartengono al proprietario del fondo su cui sono caduti. Se
gli usi locali dispongono invece che i frutti
appartengono al proprietario dell’albero,
per la raccolta di essi dovrà essere consentito al vicino di entrare nel fondo sul
quale sono caduti per raccoglierli.
aSSiStenza LegaLe
Ricordiamo ai gentili lettori che la Confederazione Italiana Agricoltori mette
gratuitamente a disposizione dei propri associati (in regola con il pagamento
delle tessera associativa) un consulente legale secondo i seguenti orari e
previo appuntamento:
trento - Via Maccani, 199
tutti i giovedì dalle 16.30 alle 18.00 - Avv. Andrea Callegari
CLeS - Via Dallafior, 40
il secondo giovedì del mese dalle 14.00 alle 15.30 - Avv. Lorenzo Widmann
17
18
SICUREZZA
Hai l’abilitazione
per guidare il trattore?
R
icordiamo che chiunque utilizza
trattori agricoli e forestali deve,
ai sensi del D.lgs 81/08 , essere in possesso di una formazione ed addestramento adeguati e specifici, tali da
consentire l’utilizzo delle attrezzature in
modo idoneo e sicuro, anche in relazione
ai rischi che possano essere causati ad
altre persone.
Lavoratori del settore agricolo
(principali categorie) che alla
data del 31 dicembre 2015
Devono frequentare un corso
di formazione completo
di 8 ore + verifica
Sono addetti alla conduzione e hanno esperienza documentata almeno
pari a 2 anni.
NON sono addetti alla conduzione
del trattore agricolo o forestale e
NON hanno nessuno dei requisiti
(esperienza documentata o formazione)
Sono GIÀ addetti alla conduzione
del trattore agricolo o forestale, ma
NON hanno nessuno dei requisiti
(esperienza documentata o formazione)
Devono frequentare un corso
di aggiornamento di 4 ore
(ogni 5 anni)
entro il 13 marzo 2017
Corso prima dell’utilizzo
entro 5 anni
dall’avvenuta formazione
entro il 31 dicembre 2017
entro 5 anni
dall’avvenuta formazione
Per quali mezzi
non serve l’abilitazione?
In base alle informazioni in nostro possesso, sentiti gli enti preposti in materia di sicurezza, NON serve l’abilitazione per:
- CARRI RACCOLTA
- MACCHINARI MONTATI SUL TRATTORE
(es.carrello elevatore se montato sul trattore)
- ESCAVATORI con massa operativa minore di 4000 kg
- PALE CARICATRICI FRONTALI con massa operativa minore di 4500 kg
- AUTORIBALTABILI A CINGOLI con massa operativa minore di 4500 kg
Per questi mezzi è sufficiente la formazione fatta semplicemente dal datore di lavoro
SICUREZZA
19
Carri raccolta
Hai adempiuto a tutti gli obblighi?
L
a normativa in materia di sicurezza è stata adeguata e integrata
più volte dal 1982. Ricordiamo
(sommariamente) che il D.lgs 81/08 prevede che i componenti dell’impresa familiare ed i lavoratori autonomi, i coltivatori
diretti del fondo, i soci delle società semplici operanti nel settore agricolo devono
utilizzare attrezzature di lavoro in conformità alle disposizioni di cui al titolo III.
Sono obbligatorie per i CARRI RACCOLTA la DENUNCIA DI MESSA IN SERVIZIO e le VERIFICHE PERIODICHE OGNI
2 ANNI, oltre alla manutenzione.
Per Maggiori informazioni chiama
gli uffici CIA Trentino
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20
CSA
CSA - Cia servizi agricoli
Operare in agricoltura in esenzione fiscale e nel pieno rispetto della normativa.
Semplificazioni, adempimenti e opportunità per i soci
S
eMPLifiCazioni: tutti i doCuMenti Sono PrediSPoSti
dai noStri uffiCi.
CSA si prende l’onere di redarre tutta
la modulistica necessaria per le fasi di
accreditamento e di gestione. Al fine di
tutelare i soci ed evitare un uso non allineato alle direttive, limitando i disagi
nella gestione, è compito dei nostri uffici
predisporre per ciascun associato tutta
la documentazione compilata per l’intera
durata del processo di accreditamento e
gestione.
zione della dichiarazione IVA
• l’accreditamento a CSA Trentino si
rinnova tacitamente annualmente (al
31/12 di ogni anno)
accreditamento
• può associarsi a CSA anche colui che
non è socio CIA Trentino
• per accreditarsi come Socio realizzatore
dei servizi è obbligatorio possedere la
qualifica di imprenditore agricolo professionale1
• è dovere del socio, qualora la propria
azienda non raggiunga un volume di affari superiore ai 7000 €/anno, dichiarare di essere esonerato dalla presenta-
gestione
• le lavorazioni sono da considerarsi regolarmente svolte all’interno di CSA solo
se entrambe le aziende sono associate
a CSA
• quanto svolto grazie a CSA è interamente escluso da qualsiasi tassazione
purché:
• i macchinari agricoli utilizzati siano di
proprietà del Socio realizzatore e che
questi vengano utilizzati da lui stesso
1
Per imprenditore agricolo professionale si intende l’imprenditore agricolo che si dedica direttamente e abitualmente alla manuale coltivazione dei terreni, in qualità di proprietario, affittuario, usufruttuario, enfiteuta, e/o
all’allevamento del bestiame ed attività connesse. È regolarmente iscritto all’INPS agricoltura. Possiede partita
IVA agricola ed è iscritto alla CCIAA.
2
Per avere la completa esenzione da tassazione, l’art. 17 della Legge n. 97/1994 contempla solamente il
“lavoro proprio del coltivatore diretto e dei familiari ex art. 230-bis del codice Civile”, escludendovi pertanto
dipendenti dell’azienda agricola non familiari.
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La CIA del Trentino, grazie ad un accordo con le "Edizioni L’Informatore Agrario",
RISERVA AI PROPRI SOCI
quote scontate particolari per l’abbonamento annuo alle riviste
(valide per gli abb. in scadenza da novembre 2015):
L’INFORMATORE AGRARIO (settimanale 47 numeri + supplementi) a e 88,00
VITA IN CAMPAGNA (mensile 11 numeri + supplementi) a e 47,00
VITA IN CAMPAGNA (mensile 11 numeri + supplementi)
+ VIVERE LA CASA IN CAMPAGNA (trimestrale) a e 55,00
MAD - MACCHINE AGRICOLE DOMANI (mensile 10 numeri + supplementi) a e 53,00
Per la sottoscrizione degli abbonamenti è necessario far pervenire il presente coupon
alla segreteria della CIA a mano, a mezzo posta o via fax al n. 0461.422259
unitamente alla ricevuta dell’effettuato bonifico alla CIA di Trento
IBAN: IT 48 O 08132 01802 0000 6035 0130 - Causale: "ABBONAMENTO A (nome rivista)”
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Comune ______________________ Tel. _______________________________________
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a CSa trentino?
RICORDATI DI CONSEGNARE AI NOSTRI UFFICI
COPIA DI TUTTA LA DOCUMENTAZIONE RELATIVA AL
2016 (CONTRATTO, NOTE,
ECC). INOLTRE RICORDA
CHE I CONTRATTI VANNO
RINNOVATI PER IL 2017.
Per qualsiasi dubbio o
informazione contattaci
0461/1730452
o da un suo collaboratore famigliare2;
• il valore complessivo delle attività
svolte nell’anno imputabili al singolo associato non deve superare i
25.822,00 €;
• i lavori svolti riguardino la conduzione
agricola e o miglioramenti fondiari
• qualsiasi variazione (ai dati aziendali,
all’indirizzo colturale, alla tipologia di
lavorazioni e ai macchinari,.....) deve
essere debitamente comunicata a CSA
• ogni nuovo anno bisogna aggiornare
i contratti d’opera tra le parti, anche
quelli in essere dall’anno precedente
• gli associati devono compilare in modo
corretto e completo tutta la modulistica
prevista nonché consegnare quanto indicato agli uffici competenti
LEGGE DI BILANCIO
Notizie flash Legge di
Bilancio
di Nicola Guella (Responsabile Amministrativo CIA Trentino)
N
ella giornata di mercoledì è
stata votata al Senato la legge
di bilancio. In attesa della sua
pubblicazione definitiva oltre che dell’emanazione dei consueti provvedimenti
attuativi elenco le principali novità per il
settore agricolo:
• abolizione dell’IRPEF per i coltivatori diretti i IAP iscritti alla previdenza
agricola dall’anno d’imposta 2017 al
2019 compreso. Sono esclusi da tale
agevolazione solo i soci di società a
responsabilità limitata e cooperative;
• per la piccola proprietà montana viene reintrodotta l’agevolazione ex art.
9 c. 2 DPR 601/1973 grazie alla quali
i trasferimenti dei terreni saranno assoggettati solo all’imposta di registro
nella misura fissa di 200,00 Euro. A
tale misura, abolita nel 2014, avranno
accesso IAP e CD, anche costituiti in
forma associata;
• per gli agriturismi è previsto un credito
d’imposta del 65% sulle spese relative ad interventi volti alla riqualificazione delle strutture ricettivo-alberghiere
per gli anni d’imposta 2017 e 2018;
• il settore agricolo potrà beneficiare
Preferiresti ricevere
la rivista tramite mail
invece che tramite posta,
per essere puntualmente
informato?
Non esitare a dircelo!
Contatti:
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G. Assan
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Segnaliamo un progetto di CIA nazionale per la commercializzazione dei prodotti attraverso il portale di e-commerce AMAZON
a Chi È riVoLto
Aziende produttrici del settore agroalimentare associate a CIA interessate ad
ampliare il loro mercato.
CoSa offre
- L’opportunità di posizionare i propri prodotti su mercati nazionali e internazionali attraverso il portale di AMAZON, la seconda azienda di e-commerce al
mondo, nella sezione Made in Italy.
- la possibilità di interfacciarsi con un unico venditore, un Consorzio appositamente costituito che funge verso AMAZON da offerente “in conto vendita” e
che funge da gestore di tutti gli adempimenti (aspetti fiscali, gestione contabile e amministrativa, etichettatura, accordi con trasportatori, ecc.)
Prezzo di Vendita
Il prezzo al pubblico subisce un incremento dovuto ai costi di gestione di tutto
il sistema pari a circa il 30-35%, esclusa l’IVA e le spese di trasporto che
sono a carico del consumatore.
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COLTTI
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opportunità
QuaLi Prodotti
Possono essere commercializzati tutti i prodotti con scadenza > 105 gg e con
temperatura di stoccaggio 10°-30°.
NO
TRENTI
CIA DEL- N° 1/2017
DELLA
VI
MENSILE ANNO XXX
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delle agevolazioni per gli investimenti
(superammortamento 140% e Nuova
Sabatini) per l’acquisto di macchine
utensili, motrici, per movimentazione
pezzi, e per la realizzazione e di impianti volta alla trasformazione di materie prime;
• esonero contributivo triennale per i neoiscritti IAP e CD con un’età inferiore a
40 anni. Tale agevolazione viene estesa anche anche agli iscritti nel corso
del 2016 purché in possesso di terreni ubicati in zone montane svantaggiate come il territorio Trentino.
CoMe ParteCiPare
Contattare CIA Trentino che farà da tramite con la sede nazionale per tutte le informazioni di dettaglio. E-mail: [email protected] oppure tel.
0461/1730452.
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corsi
Diritto agrario:
se lo conosci è meglio
Continuano le serate gratuite di CIA sul tema del diritto agrario
C
ome posso affittare il fondo
senza preoccuparmi? Se coltivo
un fondo da anni, può diventare
mio? Posso mettere un cancello sulla
strada che usa anche il vicino?
Queste sono state alcune delle tante domande dei partecipanti alle serate di di-
ritto agrario organizzate da CIA nello scorso mese di dicembre a Trento e a Nomi.
Nell’esposizione dell’avvocato Andrea
Callegari si è parlato di contratto d’affitto di fondi rustici, comodato, prelazione,
usucapione, servitù di passo e molti altri temi collegati alla vita in campagna.
La trattazione è stata arricchita da tanti
spunti “concreti” offerti dalle domande
dei partecipanti. Al termine della serata,
durante il brindisi finale, si è concordato
sull’importanza di conoscere le principali
norme e di farsi supportare dalla competenza di CIA e dai legali convenzionati.
Le prossime serate, del tutto gratuite, si
terranno a
Villa Agnedo
Via Barricata 10 c/o C.O.BA.V.
VENERDI’ 20 GENNAIO 2017
dalle ore 20:00
Interviene l’avvocato Andrea Callegari
Cles
Via Marconi 58 c/o sala Esposizioni
CR Tuenno-V. di Non
GIOVEDì 26 GENNAIO 2017
dalle ore 20:00
Interviene l’avvocato Lorenzo Widmann.
È gradita conferma di partecipazione al
n. 0461/1730452
Trend positivo
per la formazione
N
el 2016 la società di formazione Agriverde-CIA ha realizzato 30 iniziative:
24 corsi a pagamento dell’utenza, 4 corsi finanziati dall’ente pubblico e 2
seminari a partecipazione gratuita.
Il trend è positivo (nel 2015 i corsi realizzati erano 14), segno che operatori agricoli
e tecnici coinvolti credono nell’importanza di mantenere aggiornate le proprie competenze. Le ore di formazione sono state 235. I partecipanti sono stati 479.
CORSI PER ABILITAZIONE TRATTORE
La scadenza di marzo è vicina. Si consiglia di non aspettare le ultime settimane per iscriversi.
Ricordiamo che obbligatoriamente tutti gli utilizzatori di trattori agricoli devono frequentare entro la data del 13 marzo 2017
un corso di 4 ore. Per chi ancora non avesse comunicato la propria adesione al corso consigliamo di contattare con urgenza
l’ufficio formazione (n. 0461/1730452, oppure scaricare la modulistica per l’iscrizione dal sito www.cia.tn.it).
Il termine per iscriversi (sullo scorso numero avevamo segnalato la data del 12 dicembre) è stato prorogato vista la numerosità delle richieste di adesione. Ai corsi finora svolti (10 nel 2016) si vanno ad aggiungere altri 15 corsi già programmati per
i primi mesi del 2017. Possono iscriversi ai corsi – lo prevede la normativa - al massimo 24 persone per iniziativa. Questo
permette ai partecipanti di relazionarsi con i relatori e ottenere risposta a domande concrete. I partecipanti ai corsi finora
svolti hanno apprezzato la formazione (dati emersi dalla elaborazione dei questionari di gradimento) vista non solo come
obbligo ma anche come opportunità.
corsi
Prossimi corsi in
partenza
Prenotati subito
i posti sono limitati!
ALLEVAMENTO
DELLA GALLINA OVAIOLA
IN MONTAGNA
scadenza iscrizioni:
sede
prima lezione
durata
quota di iscrizione
22 febbraio 2017
TRENTO c/o CIA via E. Maccani 199
3 marzo 2017
16 ore
135 € IVA incl. (soci CIA)
160 € IVA incl. (NON soci CIA)
AGRICOLTURA BIODINAMICA. TECNICHE PER
L’AUMENTO DELLA FERTILITÀ DEL SUOLO E
USO PRATICO DEI PREPARATI
scadenza iscrizioni:
sede
prima lezione
durata
quota di iscrizione
27 febbraio 2017
COMANO TERME
Hotel Villa di Campo,
Campo Lomaso 40
7 marzo 2017
24 ore
200 € IVA incl. (soci CIA)
240 € IVA incl. (NON soci CIA)
CORSO DI ORTICOLTURA
BIODINAMICA
scadenza iscrizioni:
sede
prima lezione
durata
quota di iscrizione
6 marzo 2017
COMANO TERME
Hotel Villa di Campo,
Campo Lomaso 40
16 marzo 2017
24 ore
200 € IVA incl. (soci CIA)
240 € IVA incl. (NON soci CIA)
LA PRIMAVERA IN CUCINA.
CORSO PRATICO DI CUCINA STAGIONALE
(prossimo incontro maggio 2017)
scadenza iscrizioni:
sede
prima lezione
durata
quota di iscrizione
13 marzo 2017
TRENTO Laboratorio “Fucina” e
Bar Naut - c/o Cooperativa sociale
Samuele - via alle Laste 22, Trento
22 marzo 2017
4 ore
a singolo incontro 45€ IVA incl. (soci CIA)
55€ IVA incl. (NON soci CIA)
IN PROGRAMMAZIONE
NEI PROSSIMI MESI
- APICOLTURA BIOLOGICA
- COLTIVARE IL PRATO: CONOSCERLO, GESTIRLO, MIGLIORARLO PER OTTIMIZZARE LA PRODUZIONE FORAGGERA
- ALLEVAMENTO DEGLI AVICOLI, CONIGLIO E MAIALE PER AUTOCONSUMO E PER PRODUZIONE
DI REDDITO
- ERBORISTERIA
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caa
Notizie dal CAA
a cura degli uffici CAA di CIA Trentino
PROPOSTA DI MODIFICHE ALL’AUTORIZZAZIONE IMPIANTI VITICOLI
Il MIPAF ha inviato alle regioni e provincie
autonome una bozza di modifica del sistema di rilascio delle autorizzazioni ai nuovi
impianti viticoli.
Le modifiche previste nella bozza dovranno essere discusse nel Comitato tecnico
di coordinamento in materia di agricoltura
(CTA) fra stato e regioni.
Le principali modifiche che si vorrebbero
introdurre dal 2017 riguardano:
• il contrasto a fenomeni elusivi del criterio di distribuzione proporzionale: sono
considerate ammissibili le richieste di
autorizzazione se dal fascicolo aziendale del richiedente risulta la proprietà o la
conduzione da almeno 2 anni di una superficie agricola pari o superiore a quella
richiesta;
• la possibilità di effettuare l’impianto in
regione diversa da quella in cui è stata
fatta la richiesta di autorizzazione;
• l’obbligo di mantenere i nuovi impianti
autorizzati per almeno 5 anni (salvo casi
di forza maggiore e motivi fitosanitari);
• la possibilità per regioni e provincie autonome di concedere prioritariamente
fino al 50% delle superfici autorizzabili
all’impianto viticolo.
NUOVE TABELLE UMA
Avvisiamo tutti gli agricoltori che sono state approvate e pubblicate le nuove tabelle
ettaro/coltura di assegnazione del carburante agricolo agevolato per il territorio
provinciale. Sul nostro sito www.cia.tn.it
sono disponibili alcuni approfondimenti.
Per avere maggiori informazioni rivolgersi
ai nostri uffici CAA.
RIPRISTINATA TASSA DI REGISTRO FISSA PER GLI AGRICOLTORI NON PROFESSIONALI DI MONTAGNA
In una nota condivisa con i parlamentari Berger e Schullian, il senatore Panizza
comunica che, nella nuova legge di bilancio approvata in via definitiva, sono state
inserite alcune importanti misure per il
settore agricolo. Su tutte, sottolineiamo il
ripristino delle agevolazioni tributarie per
gli agricoltori non professionali di montagna. Rimaniamo in attesa dei regolamenti attuativi per capire come di fatto verrà
concretizzata la norma. Il testo completo
del comunicato stampa e tutti gli aggiorna-
menti sul nostro www.cia.tn.it.
DOMANDE DI CONTRIBUTO SULLE SPESE DI CERTIFICAZIONE BIOLOGICA
Ricordiamo che il 15 gennaio sono scadute le domande di contributo sulle spese di certificazione biologica.
Agli operatori iscritti nell’elenco provinciale degli operatori biologici possono essere concessi contributi fino alla misura
massima del 90 % delle spese sostenute
per il controllo e per la certificazione del
processo produttivo biologico.
Presso i nostri uffici e sul sito trentinoagricoltura.it è possibile avere maggiori
informazioni.
PAGAMENTI PSR
Misure a superficie PSR 2015 ancora da
pagare
• entro il 31/12/2016 sono state pagate parte delle domande relative all’alpeggio 2015 le altre verranno pagate
nei primi mesi del 2017
• restano poi da pagare ancora le domande sul biologico 2015 che dovrebbero venir pagate anche queste nei
primi mesi del 2017
I BUONI FRUTTI DEL SAPER FARE “SISTEMA”
Prosegue il progetto “Trentino Frutticolo Sostenibile”, un percorso maturato nel tempo e che ancora continua. A nemmeno un anno dall’avvio, numerose le iniziative messe in atto con successo, frutto di un’attività organizzata, coordinata
e condivisa da tutti gli attori della filiera.
Trento – Netta implementazione dei controlli sulla corretta applicazione dei disciplinari di produzione integrata, dei 5200
pianificati ne sono stati realizzati 7.181, con la rilevazione di un solo 2% di non conformità, oltre 3500 i frutticoltori coinvolti in azioni formative di aggiornamento delle tecniche di produzione nell’ottica della sicurezza, pienamente messe in atto
le 10 attività con finalità ambientale programmate con la Fondazione Edmund Mach per un investimento di oltre 400.000
euro, completato il programma di lavoro con l’Agenzia per l’Ambiente che ha visto la mappatura di 305 punti di prelievo
con un deciso miglioramento della qualità chimica delle acque. Sono state poi introdotte, in collaborazione con CIF, due
varietà di melo resistenti alla ticchiolatura, con un piano di investimento per 130ha, ed è in corso un progetto sul “frutteto
pedonabile sostenibile” che vede coinvolti CIF, FEM e APOT, nella sperimentazione operativa per la riduzione dei trattamenti
anticrittogamici, l’eliminazione della deriva, la sostituzione del diserbo chimico e lo studio della biodiversità dei suoli del
sistema frutticolo trentino. Questi sono alcuni dei risultati del progetto “Trentino Frutticolo Sostenibile” per il 2016, avviato lo scorso marzo, resi possibili dalla capacità degli enti coinvolti di fare “sistema”, dalla PAT, nel rapporto con il mondo
ambiente e salute, alla FEM, sul fronte della ricerca e l’innovazione, e ad APOT, che ha giocato un ruolo fondamentale nel
coordinamento dei frutticoltori e investimenti.
“E’ passato meno di un anno dall’inizio delle attività di informazione e comunicazione che Apot ed i Consorzi associati
hanno deciso di attivare per dare trasparenza e maggiore valore alle tante iniziative realizzate nel campo della sostenibilità
– dichiara Ennio Magnani, Presidente APOT – E già i primi risultati si sono visti, frutto del costante dialogo e confronto tra
enti pubblici e privati, organismi di categoria e rappresentanze, libere associazioni e centri di ricerca. Un intenso lavoro di
relazione e di condivisione, dove ognuno ha operato con la massima serietà, professionalità e concretezza, consapevole di
sostenere e realizzare progetti finalizzati a garantire un futuro al nostro territorio e alle nuove generazioni”.
Il Progetto Trentino Frutticolo Sostenibile ha dimostrato di essere un percorso fattivo che intende proseguire con altrettanti
ambiziosi obiettivi per il prossimo 2017, a partire dalla pubblicazione del primo bilancio sostenibile, un testo di sintesi
che sarà presentato e distribuito nell’ambito di un convegno organizzato per il prossimo 19 gennaio al Teatro Sociale di
Trento. L’incontro sarà aperto alla cittadinanza con la finalità di condividere e rendere tangibile l’impegno profuso da tutti
gli addetti alla filiera nel perseguire il benessere dell’ambiente e dell’intera collettività.
CORSI
Notizie dal CAF
a cura degli uffici CAF di CIA Trentino
noVitÀ Per iL 2017
La finanziaria 2017 è stata votata al
Senato. Ricordando che prima dell’approvazione definitiva potranno esserci
delle modifiche e delle “cancellazioni”,
e che in alcuni casi bisognerà aspettare il decreto attuativo, ecco le novità più
interessanti relative a fisco, pensioni e
famiglia:
• è stato bloccato l’aumento dell’IVA nel
2017, ed è stato rinviato al 2018;
• la somma, relativa ai premi di produzione, che può essere detassata al
10% aumenta a 3.000 euro;
• sono proragati per il 2017 la detrazione del 50% e il tetto di € 96.000 per i
lavori di ristrutturazione edilizia;
• è prorogato per il 2017 il bonus mobili
legato alle ristrutturazioni ( finisce con
il 31/12/2016 invece, il bonus per le
giovani coppie che comprano casa );
• è prorogata per il 2017 la detrazione
del 65% per i lavori di risparmio energetico sulle singole unità immobiliari;
• i lavori di risparmio energetico sulle
parti condominiali, se possiedono determinate caratteristiche, avranno diritto alla detrazione del 70% o del 75%
fino al 2021;
• cambia la data di scadenza del versamento del saldo Irpef e del 1° acconto,
che slitta dal 16 al 30 giugno;
• è soppresso l’obbligo di utilizzare il canale telematico per il versamento tramite modello F24 di importi superiori
a € 1.000 da parte di soggetti privati;
• è previsto un bonus di mille euro annuali per l’iscrizione all’asilo nido per i
nati a partire dal 2016;
• gli studenti che appartengono ad un
nucleo familare con indicatore Isee
inferiore ai 13.000 euro, saranno esonerati dalle tasse universitarie;
• i voucher per gli asili nido sono prorogati per il 2017 e il 2018 e sono estesi alle mamme lavoratrici autonome e
imprenditrici;
• è previsto un nuovo bonus natalità di
800 euro;
• è previsto un bonus contributivo per
chi ha meno di 40 anni e avvia una
nuova impresa agricola nel 2017. Per
i primi tre anni c’è l’esonero dal versamento, del 100%, ridotto al 66% nel
quarto anno, e al 50% nel quinto anno.
La finanziaria prevede anche un “pacchetto pensioni:
• APE, permetterà di lasciare il lavoro
a 63 anni, in anticipo rispetto all’età
pensionabile;
• il cumulo gratuito dei contributi versati
in differenti gestioni potrà essere ef-
fettuato anche ai fini della pensione
anticipata;
• sarà estesa l’opzione donna;
• sarà estesa a 30.700 lavoratori l’ottava salvaguardia.
PagaMento PenSioni
A partire dal 2017 il pagamento delle
pensioni, di assegni, delle indennità di
accompagnamento e delle rendite vitalize INAIL, saranno erogate il secondo
giorno bancabile del mese.
La Direzione e i Dipendenti CIA Trentino
sono vicini ai familiari
dell’Avv. Piergiorgio Sandri,
storico collaboratore di CIA
La Direzione e i Dipendenti CIA Trentino
sono vicini ai familiari di
Irma Rossi vedova Devigili
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AGIA
Si apre il tesseramento
all’Associazione Giovani
Imprenditori Agricoli del Trentino!
T’ANNI?
DI QUARAN
LO?
HAI MENO
E AGRICO
R
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E
LAVORI N
… ASSOCIATI AD AGIA TRENTINO!!
AGIA Trentino in breve
AGIA Trentino nasce nel 2013 e ad oggi conta circa 30 associati. Si tratta di un gruppo con un'età media di 25
anni, che rappresenta tutti i settori dell'attività agricola (dalla viticoltura all'allevamento) e tutti i diversi approcci a questo lavoro (si va dall'agricoltore biologico a chi ha aperto una fattoria sociale). Sono giovani imprenditori e imprenditrici che intendono portare nel loro agire quotidiano entusiasmo, innovazione e professionalità.
"Ci contraddistingue la voglia di confrontarci, di condividere esperienze professionali, di crescere come operatori agricoli ed imprenditori. Vogliamo contribuire al ricambio generazionale del settore agricolo locale, alla
vita istituzionale con risposte concrete ai bisogni dei giovani."
[dal documento programmatico AGIA Trentino, Trento - 15 aprile 2015]
C
ari amici, sono Andrea Recchia,
imprenditore agricolo e presidente di AGIA Trentino, con queste
righe voglio sottolineare la grande possibilità che l’associazione di categoria giovanile che ora rappresento ci può dare. Per
non togliere tempo prezioso al vostro lavoro cercherò brevemente di elencarvi le
motivazioni per cui l’associazione giovanile della CIA di Trento potrebbe essere una
valida scelta, un luogo dove portare le vostre idee e le vostre competenze aiutando
tutto il nostro comparto agricolo di montagna. Le difficoltà quotidiane che incontriamo nel nostro lavoro sono molte, vanno dalla banale avversità atmosferica al
più complesso problema burocratico: ma
con spirito di resistenza, inciso dal tempo
nel nostro DNA, noi uomini e donne dediti
al lavoro della terra ci siamo sempre impegnati a risolverle. AGIA quindi potrebbe
essere proprio la scelta giusta per favorire
l’unione delle singole risposte che ognuno
riesce a dare alle difficoltà che incontra.
L’associazione può, in modo concreto, unire tutti i giovani agricoltori nella costruzione di un settore agricolo territoriale nuovo
e innovativo, in grado di dare man forte a
tutte le giovani imprese trentine. Concludo
augurandovi un nuovo anno pieno di soddisfazioni ed aspettandovi numerosi alle
prossime iniziative che con il nostro direttivo stiamo organizzando su tutto il territorio
provinciale e cordialmente vi saluto.
P.S. la segreteria dell’associazione è sempre disponibile a fornire tutte le più comuni
informazioni di cui potreste avere bisogno.
Con stima, per il direttivo,
Andrea Recchia presidente AGIA Trento
La CIA del Trentino è un’organizzazione giovane. Giovane: nel consiglio di amministrazione e nei suoi collaboratori. Giovane: nel
modo di affrontare le tematiche che ogni
giorno interessano il nostro settore. Sa guardare con lungimiranza verso strategie di
competitività, per mantenere nel tempo di-
gnità e reddito adeguato alle nostre imprese,
in un periodo di grande cambiamento che ci
vede tutti impegnati in un percorso propositivo di innovazione e formazione. Per realizzare questo, diventa indispensabile la vicinanza attenta e puntuale dei nostri associati e
soprattutto di voi giovani che con la vostra
freschezza di idee e nuove tecnologie diventate grande ricchezza per tutti noi. Aderire
all’associazione giovani agricoltori della CIA
è un’occasione per far sentire con forza la
vostra presenza. Contano sempre le idee,
ma anche i numeri hanno la loro importanza.
Vi lascio augurandovi uno spumeggiante
2017 ricordandovi che la CIA continuerà e
rimanere giovane solo grazie al vostro contributo.
Paolo Calovi presidente CIA Trentino
Si apre il tesseramento all’Associazione Giovani Imprenditori Agricoli del Trentino!
AGIA TRENTINO IN BREVE. 30 associati con un’età media di 25 anni che rappresentano
tutti i settori dell’attività agricola e i diversi approcci a questo lavoro.
PERCHÉ ASSOCIARSI. AGIA nasce per confrontarsi e mantenere una rete di scambio con
altri giovani agricoltori del territorio, condividere esperienze professionali, crescere come
operatori agricoli ed imprenditori. Vogliamo contribuire al ricambio generazionale del settore agricolo locale, discutere argomenti di interesse e partecipare alla vita istituzionale
cercando risposte concrete ai bisogni dei giovani in agricoltura.
AGIA Trentino significa anche ... tenersi aggiornato
L’Associazione è rappresentata in organismi nazionali e comunitari. Per questo, partecipando ad AGIA Trentino potrai essere informato su eventi, iniziative e agevolazioni rivolte
ai giovani a livello locale, nazionale ed europeo. Puoi ricevere il mensile Agricoltura Trentina in formato digitale e essere inserito nella mailing list dell’Associazione.
... avere uno spazio sui canali di comunicazione dell’Associazione
Tramite la pagina web, la pagina facebook AGIA-Trentino e lo spazio dedicato ad AGIA all’interno di Agricoltura Trentina (stampata in 3500 copie), vengono promosse le aziende associate e le iniziative realizzate; si dà diffusione ai documenti prodotti e alle notizie di settore, utili ai giovani associati.
... usufruire di tante collaborazioni, costruirne di nuove
Nel tempo abbiamo costruito una solida rete di contatti con Associazioni e Cooperative
del territorio: risorsa fondamentale per diffondere i prodotti agricoli trentini e valorizzare
il lavoro dei giovani in agricoltura. AGIA collabora, tra gli altri, con i Giovani Cooperatori; i
giovani agricoltori del Bauernjugend altoatesino; l’associazione Donne in Campo di CIA.
Stiamo avviando inoltre collaborazioni con Gestor, cooperativa di albergatori che si rifornisce direttamente dai produttori, e il Tavolo dell’Economia Solidale. Ci interfacciamo con
le istituzioni, a livello locale e nazionale, per portare istanze specifiche di settore e generazionali, raccogliendo ed elaborando le diverse esigenze e presentandoci come intelocutore riconosciuto.
... sconti sui servizi assicurativi
Per il 2017 Agia ha avviato una convenzione con Plus Servizi che può stipulare convenzioni con primari gruppi assicurativi con scontistiche riservate fino al 50%.
CHI SI PUÒ TESSERARE? Tutti i giovani entro il quarantesimo anno di età. L’Associazione è aperta a tutti gli operatori delle aziende agricole del territorio, che lavorano nell’ambiente rurale o che siano interessati al settore agricolo. Anche chi non è socio CIA può
tesserarsi AGIA Trentino.
QUANTO COSTA. La tessera associativa ha un costo di 10€, ha validità annuale (scade il
31/12 di ogni anno) e può essere richiesta in qualunque momento dell’anno.
COME, DOVE, QUANDO. Per associarsi rivolgiti a: ASSOCIAZIONE GIOVANI IMPRENDITORI AGRICOLI DEL TRENTINO, Via E. Maccani 199 - 38121 Trento. Tel. 0461.1730452 - fax
0461.422259, e-mail: [email protected], sito: www.cia.tn.it/ASSOCIAZIONI/AGIA-del-Trentino,
fb: AGIA-Trentino. È possibile associarsi anche presso gli uffici di zona o nelle sedi periferiche di CIA Trentino.
DIC
Assemblea Nazionale
Donne in Campo
Roma, 16 Novembre 2016
A
novembre si è tenuta l’Assemblea nazionale Donne in
Campo, alla quale hanno partecipato Mara Baldo e Nadia Mittestainer, rispettivamente Presidente e Vice
Presidente dell’associazione Donne in
Campo Trentino.
L’Assemblea è stata un’occasione, insieme alle referenti nazionali e alle rappresentanti delle altre regioni e province
d’Italia, di discutere, confrontarsi e dibattere sul futuro che vogliamo, sull’agricoltura che vogliamo, sull’Associazione che vogliamo.
Preme condividere stralci della Relazione della Presidente nazionale, Mara
Longhin.
“In questi anni abbiamo lavorato sodo e
ci siamo impegnate tanto per far crescere la nostra Associazione. [...] Sono convinta che il percorso che abbiamo fatto
sia un percorso importante, di grande
valore, che ha portato ad una crescita
e uno sviluppo significativo di una realtà
come l’Associazione Donne in Campo.
[...] Credo che oggi siamo abbastanza
mature da analizzare questo percorso e
credo che [...] sia arrivato il momento
della ‘consapevolezza’ e della condivisione. Perché solo condividendo una
visione, degli obiettivi, un’impostazione,
si crea coesione, senso di appartenenza
e un agire comune. E di agire comune
questo paese oggi ha un disperato bisogno. Oggi l’Associazione Donne in Campo è costituita in 15 regioni italiane e
le sue Presidenti siedono a pieno titolo
nelle Giunte Cia! Questo è un successo
straordinario frutto di un evoluzione di
ottica che oggi voglio focalizzare. L’evoluzione di ottica è stata in primo luogo
quella di intendere l’Associazione come
uno strumento ‘aperto’ a chi, donna
dell’agricoltura, voglia impegnarsi sui
temi fondanti che ci vedono attive. Uno
strumento aperto al servizio dei terri-
tori e per coinvolgere le agricoltrici e le
donne dell’agricoltura ad impegnarsi su
diversi temi che possono essere cruciali per un territorio, come l’ambiente, il
dissesto idrogeologico, il rapporto tra
agricoltori e città, i mercati agricoli, la
fertilità della terra, il consumo di suolo.
Qualsiasi argomento insomma cruciale per quel particolare territorio e che
ponga gli agricoltori come soggetti attivi
nell’impegno per il miglioramento della
qualità di vita dei territori rurali e del
reddito delle aziende. [...] L’evoluzione
di ottica è stata perciò quella di intendere l’Associazione Donne in Campo come
BENE COMUNE al servizio di tutti, della
società e dell’agricoltura ma anche dei
cittadini, della loro salute e del cibo che
consumano. L’altro progresso, a mio parere è stato quello di uscire dall’ambito
angusto delle pari opportunità intese
come mera, anche se giusta, azione rivendicativa. [...] Rispetto a questo punto noi abbiamo inteso l’associazione
come “.. luogo d’incontro, di scambio,
di solidarietà tra le donne del mondo
agricolo per elaborare idee comuni e fornire appoggio reciproco e condivisione
nella difesa del territorio e nel rilancio
dell’agricoltura” (cit. Statuto Nazionale
Donne in Campo). Un luogo di incontro,
quindi, uno strumento messo a disposizione della partecipazione, della condivisione. [...] Ma la visione più importante
che Donne in Campo ha elaborato e che
è stata passata come un ‘testimone’
dai gruppi ‘veterani’ dell’Associazione e
che come ‘testimone’ verrà passata alle
future Donne in Campo, è quello della
‘diversità’ del femminile, diversità come
valore, da difendere con orgoglio e senza cadere nella trappola di confondere
la parità di diritti con l’omologazione dei
sessi, in una concezione ‘monovarietale’ applicata a tutto, persino alla vita
27
28
dic
e agli esseri umani. Una diversità che
va difesa nella dignità di ognuno a tutti i livelli: diversità tra esseri umani, tra
specie vegetali, tra specie animali, tra
culture.
Accanto a questo abbiamo inteso Donne
in Campo come l’occhio femminile della
Cia che in quanto Confederazione, fonda
sul pluralismo la sua struttura e natura.
Il nostro sguardo sull’agricoltura, i suoi
problemi, la sua evoluzione futura, frutto
dell’elaborazione che i gruppi territoriali
svolgono nella loro attività è il contributo
che noi offriamo annualmente alla riflessione comune confederale e che, abbiamo visto con piacere e soddisfazione,
viene spesso accolto e fatto parte della
visione comune del Sistema Cia. [...]
Sicuramente dove oggi siamo arrivate
non è un traguardo ma una meta che ci
porta ad andare oltre, a crescere anche
sindacalmente perché la presenza e il
presidio dei nostri territori rappresenta
la crescita delle nostre aziende. Una
crescita non misurabile semplicemente
valutando il dato economico delle nostre aziende ma una crescita di sistema
che vede il riconoscimento e l’importanza del nostro mondo agricolo nel territorio di appartenenza. Si deve partire dal
locale per soluzioni globali e dunque le
armi a disposizione non sono l’individualismo ma la RETE (come le imprenditrici hanno dimostrato di saper fare)
che diramandosi e contaminandosi ci
supporta e permette di farci crescere individualmente e come Associazione. Un
futuro promettente che sicuramente ha
dato e darà sempre più protagonismo
alle imprenditrici agricole, ma porterà a
realizzare quella “VISIONE AGRICOLA”
verso cui il nostro continuo confronto
ci porta ad orientarci. [...] Sempre più
stiamo imparando a non delegare ma
a confrontarci nei Tavoli, a riconoscere ed utilizzare gli strumenti giusti non
per rivendicare uno STATUS ma semplicemente per rendere CONSAPEVOLE un
paese Italia che se non riconosce l’agricoltura come bene e patrimonio della
collettività non potrà avere futuro. [...]
[Donne] Siate protagoniste del futuro e
impegnatevi per determinarlo e viverlo
da protagoniste! [...] Prendiamoci il diritto e dovere di ‘esserci’ e di determinare
l’agricoltura che vogliamo!
INSIEME PERCHé LA FORZA
DI OGNUNA È LA FORZA DI TUTTE!”
TESSERAMENTO 2017
Partecipa a DONNE IN CAMPO TRENTINO!
Avrai l’opportunità di condividere esperienze importanti proprie del settore agricolo, di partecipare ad eventi locali e
nazionali di promozione dell’imprenditorialità femminile - mercati, convegni, incontri, ... - e di confrontarti con donne
che mettono a disposizione il loro vissuto.
Per scoprire le modalità di iscrizione all’associazione e per ricevere informazioni, contattaci allo 0461.1730452 o
tramite mail [email protected]
Visita la nostra pagina facebook donneincampotrentino e il nostro sito donneincampo.cia.tn.it
EDMUND MACH
Notizie dalla
Fondazione
Edmund Mach
a cura di Silvia Ceschini (Ufficio Stampa Fondazione Edmund Mach)
difesa sostenibile delle colture, premiati tre ricercatori feM
Il 2016 si è concluso con prestigiosi riconoscimenti per la ricerca e il trasferimento
tecnologico di San Michele. Gli ultimi premi dell’anno per la Fondazione Edmund
Mach da parte della comunità scientifica internazionale sono andati ai ricercatori Jernej Polajnar del Centro Ricerca e Innovazione per la sua attività di ricerca nel campo
della confusione sessuale vibrazionale, Tiziana Oppedisano e Daniele Prodorutti del
Centro Trasferimento Tecnologico rispettivamente per gli studi sulla biologia degli
insetti vettori degli scopazzi del melo e la combinazione di metodi di difesa integrata
per la riduzione dei trattamenti chimici.
Verde ornamentale e arboricoltura, tutti i corsi feM 2017
Dal giardino agli orti didattici, dal tree climbing ai cablaggi, dalle avversità degli alberi
alla valutazione della stabilità delle piante. Per i professionisti e gli appassionati
dell’arboricoltura e del verde ornamentale la Fondazione Edmund Mach organizza
anche per il 2017 una serie di corsi e attività formative. Le proposte didattiche sono
promosse dal Centro Istruzione e Formazione nell’ambito del Dipartimento Istruzione
Post Secondaria e Universitaria.
I corsi proposti e le varie tematiche affrontate mirano ad aumentare le conoscenze e
le competenze di tecnici, professionisti e operatori del settore ai vari livelli e vengono
progettati per mantenere viva e costante la connessione tra innovazione e mondo
del lavoro.
“il trentino oleario”, rivive il manoscritto del prof. hugues
Fresca di stampa una nuova pubblicazione edita dalla Fondazione Edmund Mach e
curata dal tecnico Franco Michelotti. Si tratta del manuale “Il Trentino oleario”, trascrizione dell’opera inedita “Trentino oleario: Principi generali di Elaiografia e Monografia dell’olivo e dell’olio nel Trentino” scritta da Carlo Hugues, professore di origine
piemontese che ha lavorato in Trentino dal 1874 al 1882, in qualità di direttore della
Società agraria roveretana e dell’annessa scuola agraria.
Giovedì 1° dicembre, al Casinò di Arco il volume è stato presentato agli olivicoltori
trentini e agli esperti del settore. Sono intervenuti, accanto al curatore Franco Michelotti, il direttore generale Sergio Menapace, il dirigente del Centro Trasferimento
Tecnologico Michele Pontalti, il direttore della Biblioteca statale isontina di Gorizia
Marco Menato.
Per maggiori info “http://www.fmach.it/Servizi-Generali/Editoria/Il-Trentino-
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