28. TRIESTE FILM FESTIVAL

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28. TRIESTE FILM FESTIVAL ultimi film in concorso, la
masterclass di Cristi Puiu,
Act & Punishment con Masha
Alekhina delle Pussy Riot
Alle 11:00 l’appuntamento è con il consueto incontro con gli
autori a cui parteciperanno Grażyna Gradoń (montatrice
Afterimage) e i registi di S-CONFINI: Giovanni Ortolani
(Dazzlement for Our Gaze), Pablo Molano (Integrati),
Massimiliano Milic (La pizzeria), Otto Reuschel (Riski).
In Sala Tripcovich la giornata si aprirà con il focus sul
nuovo cinema rumeno e la proiezione alle 14:00 di Scarred
Hearts (Inimi Cicatrizate)di Radu Jude: nella Romania del 1937
Emanuel è un giovane di 20 anni affetto da tubercolosi ossea
che trascorre le giornate in un sanatorio sulla costa del Mar
Nero. Ispirato al romanzo autobiografico omonimo dell’autore
rumeno Max Blecher, scritto prima di morire a soli 29 anni.
Alle 16:30 il concorso documentari presenta A Hole In The Head
(Diera V Hlave) di Robert Kirchoff sull’Olocausto del popolo
Rom e Sinti che ha lasciato un segno nel corpo e nell’animo
dei sopravvissuti. Ma volti e storie esprimono una
straordinaria vitalità. L’autore sarà presente in sala.
Anche il secondo documentario della giornata indaga la Guerra
e le sue impronte: alle 18:15 Like Dew In The Sun (Comme La
Rosée Au Soleil ) di Peter Entell porta il regista nella terra
dei suoi avi: dopo secoli di odio, di violenza e massacri,
l’Ucraina è in guerra ancora una volta. Il regista viaggia
nella terra dei suoi antenati e dialoga senza pregiudizi con
le due parti in conflitto. L’autore sarà presente in sala.
In prima serata nel concorso lungometraggi c’è il debutto alla
regista cinematografica di una grande attrice balcanica:
Mirjana Karanović viene a presentare a Trieste il suo A Good
Wife (Dobra Zena) in cui recita anche nella parte della
protagonista: A Milena, un donna di 50 anni, viene
diagnosticato un tumore. Contemporaneamente scopre l’orribile
passato del marito ‘a prima vista’ perfetto. Per la donna
inizia così una sorta di ‘risveglio’ dal finto paradiso in cui
aveva pensato di vivere fino ad allora. Già applaudito al
Sundance e vincitore della prima edizione
dell’Arte Kino Festival.
Chiude la giornata ed anche il concorso lungometraggi
Playground (Plac Zabaw) di Bartosz M. Kowalski ispirato a
fatti realmente accaduti, un dramma d’osservazione sulla
violenza fra bambini e adolescenti. L’autore sarà presente in
sala.
Al Teatro Miela alle 14:00 la sezione art& sound presenta The
Last Family (Ostatnia Rodzina) di Jan P. Matuszynski, storia
di una famosa famiglia di artisti: il noto pittore polacco
Zdzisław Beksiński, sua moglie Zofia e il loro figlio Tomasz,
critico musicale e traduttore molto apprezzato. Le loro vite
eccentriche negli anni ‘70 raccontate come un home-movie.
Dalle 16:15 si tiene l’evento speciale Eastweek con la
proiezione dei due corti 237 Years (237 De Ani) di Ioana
Mischie) su come sopravvivere in un mondo globalizzato e a
seguire The Children Will Come (Kje Dojdat Decata) di Ana
Jakimska (presente in sala)sull’avventura di Velika, una
giovane maestra viene mandata in un remoto villaggio, sperduto
fra le montagne, a insegnare ai bambini della scuola del
posto.
A seguire la sezione born in Trieste presenta A Two Way Mirror
(Iza Lica Zrcala) di Katarina Zrinka Matijević, documentario
poetico in forma di meditazione e di evocazione dell’universo
interiore dell’autrice ambientato nella regione della Lika in
Croazia. Selezione Last Stop Trieste 2016.
Alle 18:15 il Premio Corso Salani
presenta il suo ultimo film con La
Natura delle Cose di Laura Viezzoli
(presente in sala), immersione emotiva
e filosofica in quel prezioso periodo
dell’esistenza che è il fine vita,
attraverso un anno di incontri e
dialoghi
tra
l’autrice
e
il
protagonista, malato terminale di SLA.
Un road-movie sull’amore, il dolore e
il bisogno di libertà.
Alle 20:00 sarà invece proiettato il progetto S-Confini – 4
giovani film sulle migrazioni ad opera di quattro autori
residenti a Trieste ma di varia nazionalità che saranno in
sala a presentarli: Riski di Otto Reuschel, Integrati di Pablo
Molano, Dazzlement For Our Gaze di Giovanni Ortolani e La
Pizzeria di Massimiliano Milic.
ACT & PUNISHMENT
Alle 22:00 la chiusura è affidata alla sezione art&sound con
il molto atteso Act&Punishment (Vystuplenie I Nakazanie) di
Evgenij Mitta sulla nascita e lo sviluppo del fenomeno delle
Pussy Riot, viste qui per la prima volta come fenomeno
d’avanguardia artistica e non solo come attiviste sociali.
L’autore sarà presente in sala insieme a Masha Alekhina
delle Pussy Riot.
Segnaliamo inoltre nella giornata: alle 10:30 la passeggiata
attraverso la Trieste Multiculturale (prenotazioni fino alle
23:00 di giovedì 26 gennaio a [email protected]); alle
16:00 al Magazzino delle Idee, dove continuano a essere
visitabili tutte le mostre, la presentazione del libro
l’Europa di Mezzo a cura di Eugenio Berra (ingresso libero).
Alle 17:30 invece uno dei più importanti registi della new
wave rumena, Cristi Puiu, terrà la sua masterclass a ingresso
libero. A condurre l’incontro il registra greco Thanos
Anastopoulos.
I biglietti per la giornata e le singole proiezioni sono
acquistabili direttamente alla cassa della Sala Tripcovich o
al Teatro Miela dalla mezz’ora prima della proiezione.
Tutti gli orari e le modalità di accesso alle proiezioni e al
concerto degli Ufoslavians di sabato 28 al Teatro Miela sono
sul sito www.triestefilmfestival.it.
Andrea Forliano