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PRIMO PIANO
Giovedì 26 Gennaio 2017
I consiglieri del Trentino pagano i collaboratori coi buoni lavoro, ma vogliono assumerli
I voucher arrivano in Regione
Mentre la Cgil dà il via alla campagna per abolirli
I
DI
GAETANO COSTA
voucher arrivano in Regione. Alcuni amministratori
del Trentino Alto Adige hanno rivelato di pagare a ore
i propri collaboratori, in attesa
che la loro posizione, tramite un
disegno di legge, venga regolarizzata. Nel frattempo, dopo il
verdetto della Consulta, anche
in Trentino è partita la campagna per il referendum della Cgil
volto ad abolire i buoni lavoro.
Lo scorso dicembre, il presidente del Consiglio regionale
del Trentino, Thomas Widmann, esponente della Südtiroler Volkspartei (Svp), aveva
proposto un emendamento alla
finanziaria regionale per consentire l’assunzione dei collaboratori direttamente dal Consiglio. La stessa procedura era
stata adottata dalla Conferenza
dei presidenti delle assemblee
legislative delle regioni e delle
province autonome. La quale,
prima del referendum costituzionale, s’era espressa a favore
dell’assunzione dei collaboratori dei gruppi partitici da parte
degli stessi Consigli per tutelarli dall’eventuale passaggio del
ddl Boschi, che avrebbe vietato
i finanziamenti ai vari schieramenti dei Consigli regionali.
Secondo le stime del Corriere delle Alpi, oggi il Consiglio
del Trentino concede ai gruppi
un contributo di 5.670 euro
l’anno per ogni consigliere e,
per le spese per il personale, su
richiesta del capogruppo, altri
5.400 euro. Lo stanziamento
complessivo è di 600mila euro
l’anno. Nel testo presentato a
dicembre ai capigruppo dei vari
partiti, Widmann aveva ipotizzato di mettere a disposizione
un collaboratore a tempo parziale per ogni consigliere senza segreteria. Ad averne diritto
sarebbero 44 amministratori su
70, per un totale di un milione
di euro di spesa per il Consiglio.
Per dimezzare le spese, lo stesso
Widmann aveva proposto l’assunzione di un collaboratore
part-time per ogni consigliere.
Sia il centrodestra, sia il
centrosinistra, sono favorevoli a discutere la materia e
a eliminare il pagamento dei
collaboratori tramite i voucher.
«Coi voucher è complicatissimo,
io sono favorevole a una proposta che regolarizzi i collaborato-
ri senza aumentare di un euro i
soldi ai consiglieri», ha spiegato
il capogruppo di Lega Nord-Forza Italia, Giacomo Bezzi, uno
dei consiglieri che paga i collaboratori coi buoni lavoro. «Ci sarebbe un collaboratore ogni due
consiglieri. Oggi i regionali sono
discriminati rispetto a quelli
del Consiglio provinciale: per
tutelarli maggiormente, sarei
stato favorevole anche a un
aumento della spesa, purché
vada ai collaboratori».
«Con 5.400 euro a consigliere non si riesce ad assumere nessuno, c’è chi paga
i collaboratori coi voucher»,
ha confermato l’esponente
dell’Unione per il Trentino
(Upt), Gianpiero Passamani. «Meglio studiare una
dotazione per fasce, secondo
la numerosità dei gruppi, che
regolarizzi il personale e dia dignità a questo lavoro». Anche
il capogruppo del Pd, Alessio
Manica, s’è detto favorevole
all’assunzione dei collaboratori da parte del Consiglio
regionale. «I collaboratori
sono necessari all’attività
dei consiglieri. L’accordo che
abbiamo raggiunto coi capi-
gruppo è che il nuovo meccanismo non aumenti i costi
attuali».
La Cgil trentina, nel
frattempo, ha iniziato la mobilitazione per i referendum
abrogativi sui voucher e sulle limitazioni introdotte sulla
responsabilità solidale in materia d’appalti. «Raggiungere
il quorum non è semplice», ha
sottolineato il segretario del
sindacato, Franco Ianeselli,
«ma è fondamentale riportare
al centro del dibattito i temi
del lavoro».
SCOVATI NELLA RETE
NELLA DUE GIORNI PIACENTINA DI CORRADO SFORZA FOGLIANI, GRANDI NOMI ITALIANI E STRANIERI
Summit nazionale per tutti coloro che amano la libertà
DI
T
MARCO BERTONCINI
anti liberali, troppi liberali.
Così era una ventina d’anni fa.
Oggi, i liberali autentici tornano a costituire una minoranza, come sempre è stato: sono venuti
meno i sedicenti liberali. Il grave è che
vengono meno pure gli spazi di libertà:
per l’individuo, per l’imprenditore, per
il professionista, per il lavoratore, per il
consumatore. Basterebbe ricordare la
crescita incessante della legislazione,
europea e italiana, nazionale e periferica, per rendersi conto della restrizione
continua e incessante della libertà, con
la contemporanea crescita di costi, problemi, danni.
Dissolti i regimi comunisti in
Europa, ci fu un periodo in cui , da
noi era in voga il proclamarsi liberali.
Non nel senso di riferirsi al partito, che
fra l’altro era stato sciolto, bensì per
richiamarsi a valori, idee, simboli, che
trovavano nella libertà il proprio fondamento e culmine. Ovviamente ci si
poteva stupire sentendo come il richiamo al liberalismo provenisse anche da
personaggi noti per ortodossia comunista: molti afferravano i nuovi ritmi
che la storia sembrava assumere e vi si
adattavano. Del resto, Walter Vetroni
proclamava che l’anticomunismo era
alle origini della sua adesione al Pci.
C’è quindi un indubbio orgoglio
negli organizzatori del Festival della
cultura della libertà, che si svolgerà
a Piacenza sabato 28 e domenica 29
prossimi. Promossa dal Foglio e dalla
Confedilizia, con vari apporti, la manifestazione darà spazio a molte voci,
che talora potranno apparire dissonanti, non essendoci dogmi cui tutti i
liberali s’inchinino, tolto l’appello alla
libertà. Non a caso
il Festival s’intitola
«Liberi di scegliere», che fu un’opera
di perspicua chiai intitola «Liberi di scegliere. Festi- Spaziani Testa, e, infine, una su «Dopo
rezza di Milton e
val della cultura della libertà», e si la statualità. Alternative e strategie», cui
Rose Friedman,
svolgerà a Palazzo Galli (Via Giu- parteciperanno Silvio Boccalatte, Coresemplare difesa
seppe Mazzini) a Piacenza sabato rado Sforza Fogliani e Stefano Moroni.
dell’economia di
28 e domenica 29 gennaio a partire dalle Chiuderà la giornata Claudio Cerasa che
mercato. Interver9,45. L’iniziativa, organizzata da Confedili- interverrà su «Le ragioni della libertà nel
ranno economisti e
zia, vedrà, tra le altre cose, sabato, la lectio mondo di oggi».
filosofi, giornalisti
Denso anche il programma di domenica,
magistralis di George Selgin, economista,
e imprenditori, dodirettore del Center for Monetary and Fi- con dibattiti cui parteciperanno Massimo
centi e professioninancial Alternatives del Cato Institute, sul Bordin, Luca Bizzarri, Pasquale Annicsti. Fra loro si può
tema «Le origini della Fed e il rapporto tra chino, Luca Diotallevi, Roberto Brazricordare l’economilibertà e moneta», al termine di una matti- zale, Andrea Favaro, Nicola Iannello,
sta George Selgin,
nata di lavori cui interverranno anche Al- Alessio Morosin, Raimondo Cubeddu,
del Cato Institute,
Carlo Lottieri, Eugenio Somaini, Roberto Mingardi e Francesco Forte.
che ha studiato il
Nel pomeriggio di sabato tre tavole roton- berto Festa, Guglielmo Piombini, Carmonopolio statale
de: una su «L’Europa tra Unione e disunio- lo Stagnaro, Gianluca Barbera, Aldo
del sistema monene», con Franco Debenedetti, Markus Canovari, Florindo Rubbettino, Luigi
tario, rilevandone
Krienke e Paola Peduzzi); una secon- Marco Bassani, Sergio Belardinelli e
effetti pesanti in
da su «Statalismi di destra e di sinistra. Daniele Velo Dalbrenta. Le conclusioni
termini di riduzioCome uscire dal dirigismo?», con Luciano della due giorni sono affidate al Presidente
ne della libertà.
Capone, Lorenzo Infantino, Pierlui- del Centro Studi di Confedilizia, Corrado
Ritratti di grandi
gi Magnaschi, Nicola Porro e Giorgio Sforza Fogliani.
liberali italiani saranno tratteggiati
da Francesco Forte (che parlerà da Corrado Sforza Fogliani, la cui regolatrice e statalistica, dannosa
di Luigi Einaudi) e da Alberto denuncia è contro «lo Stato moder- in primo luogo al mercato e alla liMingardi (che ricorderà Sergio no che non regge più, a causa dei bera concorrenza. Si vuole imporre
tanti compiti di cui s’è gravato», fi- a un negozio di chiudere quando
Ricossa).
Saranno denunciati il dissesto nendo con l’essere presente «solo per così piaccia a un’autorità di questo
dello Stato moderno, l’espansione dei chiedere imposte e tasse». Semmai, o quel livello. Si frappongono pepoteri pubblici, i danni arrecati dal c’è da sperare nei «social network santi e iugulatori limiti burocratici
catastrofismo ecologistico, mentre con relativi giornali online»: infatti all’espansione di nuove attività, fasi prospetteranno soluzioni liberali “internet è un grande strumento di vorite dallo sviluppo di internet, in
per l’urbanistica, le migrazioni, l’am- libertà individuale, di circolazione settori come i trasporti di piazza e
biente. Fra i numerosi interventi delle idee».
le locazioni turistiche. S’impongono
ricordiamo Franco Debenedetti
La società del terzo millennio, carte, documenti, incombenze, celan(Unione e disunione europea), Car- almeno in Italia, sembra dimentica do dietro altisonanti scopi (salute,
lo Lottieri (libertà e uguaglianza), del valore della libertà. Bastereb- vita, sicurezza) sempre nuovi oneri,
Claudio Cerasa (le ragioni della li- bero esempi che possono apparire nuovi divieti e nuovi ostacoli.
bertà). Le conclusioni saranno tratte minori, ma che rivelano la smania
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A Piacenza, Liberi di scegliere
S