Piano di miglioramento

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Transcript Piano di miglioramento

I S T I T U T O
D I
S E C O N D A R I A
“ L U I G I
I S T R U Z I O N E
S U P E R I O R E
V A N V I T E L L I "
TECNICO
PROFESSIONALE
SETTORE
ECONOMICO
SETTORE
TECNOLOGICO
Amministrazione
Finanza
Costruzioni
Ambiente e
e Marketing
Territorio
SETTORE INDUSTRIA
E ARTIGIANATO
SETTORE
SERVIZI
Produzioni industriali
e Artigianali
ECDL
Manutenzione e
Assistenza Tecnica
Sede: via Ronca - 83047 LIONI ( AV )
[email protected]
Tel. 0827 1949208
Servizi per
l’Enogastronomia e
l’Ospitalità Alberghiera
Servizi socio-sanitari
Cod. mecc.AVIS01200L
www.iissvanvitelli.gov.it
[email protected]
COD. FISCALE : 82002610648
I L
P I A N O
Fax 0827 1949202
D I
M I G L I O R A M E N T O
a.s. 2016/2017
SOMMARIO
INTRODUZIONE
SEZIONE 1 – Scegliere gli obiettivi di processo più rilevanti e necessari
SEZIONE 2 – Decidere le azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo
SEZIONE 3 – Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di processo individuato
SEZIONE 4 – Valutare, condividere e diffondere i risultati del Piano di
Miglioramento
APPENDICE A – Obiettivi del Piano Triennale dell’Offerta Formativa della Legge
107/2015
APPENDICE B – L’innovazione promossa da Indire attraverso le Avanguardie
Educative
INTRODUZIONE
Collocata geograficamente in un’area interna della provincia di Avellino, la
scuola insiste su un territorio caratterizzato da dispersione demografica, piccole
dimensioni delle imprese, livelli elevati di disoccupazione, parcellizzazione della rete
di solidarietà sociale.
Articolata in diversi indirizzi di studio, quello tecnico-economico, quello
tecnico-tecnologico, quello professionale per l’industria e l’artigianato, quello
professionale per i servizi socio-sanitari e quello professionale per i servizi
enogastronomici e per l’ospitalità alberghiera, si rappresenta come luogo dello
sviluppo della persona e del cittadino, dell’innovazione metodologica e didattica,
delle relazioni significative e delle sensibilità riconosciute, impegnandosi a sostenere
professionalità plurime e condivisione.
Nel perseguire il successo formativo degli studenti, la scuola, che pure
formalizza accordi di rete per la realizzazione di progetti che toccano le tematiche
più diverse, quali quelle scientifico-matematiche e linguistiche, quelle informatiche e
delle metodologie innovative, quelle della formazione, dell’integrazione e
dell’inclusione, è attraversata da criticità operative e urgenze educative che il
Rapporto di AutoValutazione (RAV) 2015/2016 ha reso ancora più evidenti e
ineludibili.
Il Nucleo Interno di Valutazione (NIV), che ha compiti di analisi e di verifica
interni per orientare la progettazione della scuola verso gli obiettivi di
miglioramento adottati nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF), ha curato
la redazione del RAV ed elabora il presente Piano di Miglioramento (PdM) per
documentare il passaggio dal dichiarato all’agìto e per definire le linee generali di
riferimento per tutta la comunità scolastica impegnata a predisporre gli interventi di
cambiamento che il RAV richiede nelle aree dell’apprendimento, della sua
organizzazione interna e dei suoi ambienti laboratoriali.
Per la lettura del Piano, altrimenti incomprensibile, si chiarisce che le priorità
sono gli obiettivi generali che la scuola si prefigge di realizzare nel lungo periodo
attraverso l’azione di miglioramento degli esiti degli studenti, che i traguardi
indicano i risultati attesi di lungo periodo (tre anni) dei quali le priorità
rappresentano i contenuti misurabili e osservabili e che gli obiettivi di processo
configurano le azioni concrete da realizzare nel breve periodo (un anno) per il
conseguimento delle priorità prefissate.
Il PdM si sviluppa in quattro sezioni: le prime due esplicitano il percorso di
problem solving compiuto dal NIV per giustificare la scelta degli obiettivi di processo;
le ultime due sezioni definiscono le azioni di miglioramento destinate al
superamento delle criticità dal RAV rilevate.
SEZIONE 1 – Scegliere gli obiettivi di processo più rilevanti e necessari
Nella sezione 5 del RAV 2015/2016 sono stati individuati i traguardi e le priorità
da perseguire corrispondenti alla macroarea “Esiti degli studenti”.
Prima ancora di pianificare le azioni di miglioramento il NIV ha ritenuto
indispensabile, nella seduta del 28 ottobre 2016, aprire una riflessione più
approfondita su ciascuna delle aree interessate dall’autovalutazione al fine di
apprezzare il livello di funzionalità degli obiettivi di processo ai traguardi e alle
priorità descritti nel RAV.
Avendo riscontrato all’interno delle aree 2.2 e 2.3 priorità sovrapposte o fuori
contesto e traguardi ricorrenti, il NIV ne ha deciso il contenimento ed ha ricondotto
il nuovo assetto alle emergenze formative trasversali e di base apparse nella
preparazione complessiva degli studenti.
Tab. 1
SEZIONE 5 DEL RAV 2015/2016
Esiti degli studenti
2.2 Risultati delle
prove standardizzate
Priorità
1.
Traguardi
Migliorare i risultati nelle prove standardizzate
nazionali.
1. Raggiungere
i
risultati
del
Benchmark della provincia di
nazionali
Avellino per scuole con ESCS
simile.
2.3 Competenze
chiave e di
cittadinanza
2. Monitorare
cittadinanza.
le
competenze
chiave
di
2. Elaborare
criteri
e
modalità
comuni di valutazione per le
competenze
chiave
di
cittadinanza
Collocate nel contesto reinterpretato, le azioni di miglioramento conseguenti e
afferenti alle aree del “Curricolo, progettazione e valutazione”, dell’“Ambiente di
apprendimento”, dell’ “Orientamento strategico e dell’orientamento della scuola”,
dell’ “Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie” tendono più facilmente
a svilupparsi, avendo rinsaldati i legami tra le priorità assunte e gli obiettivi di
processo ed avendo accertata la coerenza di tutte le priorità dichiarate a uno o più
tra i seguenti obiettivi di processo azionabili.
Tab. 2
RELAZIONE TRA OBIETTIVI DI PROCESSO E PRIORITA’ STRATEGICHE
Area di processo
Curricolo,
progettazione e
valutazione
Ambiente di
apprendimento
Inclusione e
differenziazione
Continuità e
orientamento
Orientamento
strategico e
orientamento della
scuola
Integrazione con il
territorio e rapporti
con le famiglie
Obiettivo di processo
Introdurre prove di verifica strutturate in entrata e
quadrimestrali per classi parallele almeno nelle discipline di
base (italiano, matematica, inglese)
Potenziare i dipartimenti disciplinari al fine di migliorare la
realizzazione di un curriculo comune per le competenze di base
Progettare con le Università interventi finalizzati alla
preparazione alle prove standardizzate
Promuovere
metodologie
didattiche
innovative
e
miglioramento della dotazione tecnologica della scuola
Connesso
alle priorità strategiche
1
2
x
x
x
x
x
x
x
x
Assicurare l'effettiva presa in carico degli allievi con BES
attraverso metodologie didattiche innovative mirate
Monitorare gli studenti nel percorso successivo alla qualifica
e/o al diploma (lavoro, università, etc.)
Correlare l'offerta formativa agli sbocchi professionali
Garantire un'organizzazione del lavoro del personale ATA
funzionale agli obiettivi del PTOF. Dematerializzazione e
digitalizzazione
Approntare strumenti di valutazione e autovalutazione
sistematici per il controllo dei processi
Sensibilizzare famiglie e allievi sulle opportunità offerte dai
processi di valutazione e autovalutazione. Istituzionalizzare
momenti di disseminazione
Censire le opportunità offerte dalle realtà imprenditoriali del
territorio finalizzate all'alternanza scuola-lavoro
Attivare processi di comunicazione e di relazione con tutti i
portatori di interesse della scuola stimolandone il
coinvolgimento
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
L’introduzione di prove di verifica strutturate per classi parallele nelle discipline
di base, la costruzione di ambienti di apprendimento innovativi, l’apprestamento di
strumenti sistematici di valutazione/autovalutazione sollecitano un più diffuso
coinvolgimento degli allievi alle prove standardizzate, rafforzano l’omogeneità degli
apprendimenti di base, accompagnano l’orientamento formativo e occupazionale
degli studenti, permettono l’acquisizione di competenze sociali e civiche, sviluppano
le loro competenze di cittadinanza, la loro autonomia e il loro senso di
responsabilità.
Non volendo limitare la propria analisi alla congruenza tra gli obiettivi di
processo e priorità/traguardi, il NIV ha elaborato una scala di rilevanza per ciascuno
degli obiettivi di processo fornendo una stima della loro fattibilità e del loro impatto
sulle azioni implicate e da pianificare.
Tab. 3
NECESSITA’ DELL’INTERVENTO SULLA BASE DI FATTIBILITA’ ED IMPATTO
punteggio di fattibilità/impatto: 1 = nullo; 2 = poco; 3 = abbastanza; 4 = molto; 5 = del tutto
Obiettivi di processo
1
2
Introdurre prove di verifica strutturate in
entrata e quadrimestrali per classi parallele
almeno nelle discipline di base (italiano,
matematica, inglese)
Potenziare i dipartimenti disciplinari al fine
di migliorare la realizzazione di un curriculo
comune per le competenze di base.
3
Progettare con le Università interventi finalizzati
alla preparazione alle prove standardizzate.
4
Promuovere metodologie didattiche
innovative e miglioramento della dotazione
tecnologica della scuola.
Assicurare l’effettiva presa in carico degli
allievi con BES attraverso metodologie
didattiche innovative mirate
Monitorare gli studenti nel percorso
successivo alla qualifica e/o al diploma
(lavoro, università, etc.)
Correlare l’offerta formativa agli sbocchi
professionali
Garantire un'organizzazione del lavoro del
personale ATA funzionale agli obiettivi del
PTOF. Dematerializzazione e digitalizzazione
Approntare strumenti di valutazione e
autovalutazione sistematici per il controllo
dei processi.
Sensibilizzare famiglie e allievi sulle
opportunità offerte dai processi di
valutazione e autovalutazione.
Istituzionalizzare momenti di
disseminazione
Censire le opportunità offerte dalle realtà
imprenditoriali del territorio finalizzate
all'alternanza scuola-lavoro
Attivare processi di comunicazione e di
relazione con tutti i portatori di interesse
della scuola stimolandone il coinvolgimento
5
6
7
8
9
10
11
12
A
Fattibilità
B
Impatto
AXB
Rilevanza dell’intervento
5
5
25
2
4
8
2
4
8
2
5
10
2
4
8
3
3
9
2
3
6
4
1
4
4
3
12
2
2
4
2
2
4
2
2
4
Alla luce delle valutazioni effettuate è stata una scelta obbligata decidere di
rimuovere dall’azione di miglioramento gli obiettivi di processo debolmente legati
alle priorità predefinite per concentrare le risorse umane e finanziarie disponibili su
quelli di maggiore impatto e fattibilità, riordinarli in termini di rilevanza e specificare
per ciascuno di essi in forma concreta e osservabile i risultati attesi, gli indicatori di
misurazione dei processi attivati, il monitoraggio dell’efficacia delle azioni da avviare
e da sviluppare.
Il NIV ha, quindi, previsto per l’anno scolastico in corso il raggiungimento degli
obiettivi di processo 1, 2, 3 e 4; al prossimo anno scolastico ha, invece, riservato il
conseguimento degli obiettivi di processo 5, 6, 7 e 8.
Tab. 4
RIORDINE DEGLI OBIETTIVI IN TERMINI DI MAGGIORE IMPATTO E FATTIBILITA’
Obiettivo di processo in via di
Risultati attesi
Indicatori di
Modalità di
attuazione
monitoraggio
rilevazione
1
Introdurre prove di verifica
strutturate in entrata e
quadrimestrali per classi parallele
almeno nelle discipline di base
(italiano, matematica, inglese)
Standardizzazione di prove
strutturate di verifica
periodica da parte dei
docenti per ciascuna
disciplina di base
2
Monitorare gli studenti nel
percorso successivo alla qualifica
e/o al diploma (lavoro, università,
etc.)
Definizione sistematica delle
procedure di raccolta dati
3
Approntare strumenti di
valutazione e autovalutazione
sistematici per il controllo dei
processi.
4
Promuovere metodologie
didattiche innovative e
miglioramento della dotazione
tecnologica della scuola.
Produzione di chek list di
osservazione in aula della
competenza sociale e civica,
questionario di
autovalutazione studenti,
griglie di valutazione per le
competenze di cittadinanza,
Formazione in servizio,
aggiornamento ambienti
ITC, produzione
multimediale,
potenziamento rete wifi, uso
del registro elettronico
5
Potenziare i dipartimenti
disciplinari al fine di migliorare la
realizzazione di un curriculo
comune per le competenze di base.
Progettare con le Università
interventi finalizzati alla
preparazione alle prove
standardizzate.
Sensibilizzare famiglie e allievi sulle
opportunità offerte dai processi di
valutazione e autovalutazione.
Istituzionalizzare momenti di
disseminazione
Attivare processi di comunicazione
e di relazione con tutti i portatori di
interesse della scuola stimolandone
il coinvolgimento
6
7
8
Numero di prove
simulate, % docenti
disciplinari coinvolti in
prove simulate, %
Consigli di Classe
coinvolti
% studenti nei percorsi
di istruzione post
qualifica, % studenti nei
percorsi universitari, , %
studenti inseriti nel
mondo del lavoro
Confronto aperto in
contesti formali
(Consiglio di Classe,
Collegio dei Docenti, … )
Prove depositate -Esiti
restituiti
% docenti partecipanti a
formazione dedicata, %
docenti che usano
tecnologia mobile nella
didattica, numero
software sostituiti
Registro presenze Relazioni finali -Prodotti
multimediali depositati,
inventario
Predisposizione tabelle
di censimento – Esiti
restituiti
Format prodotti e
depositati - Verbali
CONSEGUIMENTO
DEGLI OBIETTIVI DI PROCESSO
RINVIATO
AL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO
SEZIONE 2 – Decidere le azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo
Una volta dichiarati gli obiettivi di processo in ragione delle priorità strategiche
riferite alla macroarea “Esiti degli studenti”, il NIV ha ricercato, nella medesima
seduta del 28 ottobre 2016, le azioni di miglioramento da compiere nell’anno in
corso.
Non volendo sottovalutare la questione delle ricadute negative di medio e
lungo termine che su altre sue dimensioni o attività scolastiche una medesima
azione può provocare simultaneamente agli effetti positivi che produce, ha altresì
valutato per ciascuno degli obiettivi di processo e per ciascuna delle attività riferita
all’obiettivo gli effetti positivi e negativi di medio e lungo periodo determinati dalle
azioni.
Tab. 5 a
VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI POSITIVI E NEGATIVI DELLE AZIONI
1. Obiettivo di processo: introdurre prove verifica strutturate in entrata e quadrimestrali per classi
parallele almeno nelle discipline di base (italiano, matematica, inglese)
Azioni previste
Costituire gruppi per
classi parallele
Somministrare
prove in entrata
Valutare le prove
Somministrare
prove 1°
quadrimestre
Valutare le prove
Somministrare
prove 2°
quadrimestre
Valutare le prove
Effetti positivi a
medio termine
Effetti negativi a
medio termine
Effetti positivi a
lungo termine
Effetti negativi a
lungo termine
Nasconde specificità
di apprendimento e
bisogni formativi
non accomunabili
Consolidamento
degli effetti
Messa in discussione
della
personalizzazione
dei percorsi
Lavoro di gruppo
Accoglienza studenti
orientata
Funzione diagnostica
Gestione del
percorso di
apprendimento
Funzione formativa
Gestione del
percorso di
apprendimento
Preparazione
disciplinare acquisita
Tab. 5 b
VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI POSITIVI E NEGATIVI DELLE AZIONI
2. Obiettivo di processo: monitorare gli studenti nel percorso successivo alla qualifica e/o al diploma
(lavoro, università, etc.)
Azioni previste
Predisporre
tabelle di raccolta
dati
Definire i
parametri di
elaborazione dati
Valutare i dati
censiti
Effetti positivi a
medio termine
Effetti negativi a medio
termine
Effetti positivi a
lungo termine
Conoscenza delle
opportunità
formative e
occupazionali
offerte agli studenti
dal territorio
Nessuno
Codificazione e
diffusione di
buone prassi
Effetti negativi
a lungo
termine
Nessuno
Tab. 5 c
VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI POSITIVI E NEGATIVI DELLE AZIONI
3. Obiettivo di processo: approntare strumenti di valutazione e autovalutazione sistematici per il
controllo dei processi.
Azioni previste
Elaborare check list
di osservazione in
aula della
competenza sociale
e civica
Elaborare griglie di
autovalutazione
degli studenti
Elaborare griglie di
valutazione delle
competenze di
cittadinanza
Effetti positivi a
medio termine
Effetti negativi a medio
termine
Effetti positivi a
lungo termine
Effetti negativi a
lungo termine
Evidenze dei
processi attivati in
aula
Perdita di vista degli obiettivi
tecnico-disciplinari
Approccio olistico
degli interventi
didattici
Meno istruzione e
più educazioni
Autoanalisi e
autocritica
Nessuno
Autonomia e
responsabilità
Nessuno
Nessuno
Riferimenti
strutturati e
dedicati per attività
di monitoraggio
Nessuno
Riferimento per
attività di
monitoraggio
Tab. 5 d
VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI POSITIVI E NEGATIVI DELLE AZIONI
4. Obiettivo di processo: promuovere metodologie didattiche innovative e miglioramento della
dotazione tecnologica della scuola.
Azioni previste
Stipulare
convenzioni con
esperti della
formazione e
partecipare ai corsi
Usare tecnologia
mobile nella
didattica di classe
Aggiornamento
degli ambienti ITC
Rinnovare il
capitolato/contratto
della rete wifi
Effetti positivi a
medio termine
Effetti negativi a
medio termine
Pratica del
cambiamento
Effetti positivi a lungo termine
Effetti negativi a
lungo termine
Diffusione di buone pratiche
nell’apprendimento/insegnamento
Nessuno
Nessuno
Efficacia ed
efficienza
Efficacia ed efficienza
Efficienza
Efficienza
Il NIV ha individuato le azioni da pianificare interrogandosi anche sulle
prospettive di cambiamento e sulle opportunità innovative che le medesime azioni
promettevano di apportare agli ambienti di apprendimento e all’organizzazione
scolastica.
Considerati i cambiamenti normativi introdotti e i nuovi modelli organizzativi e
didattici da più parti prospettati ha, infine, raccordato le implicazioni innovative
delle azioni con gli obiettivi triennali descritti nella Legge 107/2015 (Appendice A) e
con i principi ispiratori che sono alla base delle idee delle Avanguardie Educative
(Appendice B) *.
Tab. 6 a
CARATTERI INNOVATIVI DELLE AZIONI
1. Obiettivo di processo: introdurre prove verifica strutturate in entrata e quadrimestrali per classi
parallele almeno nelle discipline di base (italiano, matematica, inglese)
Caratteri innovativi dell’obiettivo di processo
Integrazione delle competenze di base
Connessione con obiettivi ex L. 107/2015 ed ex
Avanguardie Educative
Valorizzazione delle competenze linguistiche
Potenziamento delle competenze matematicologiche e scientifiche
Tab. 6 b
CARATTERI INNOVATIVI DELLE AZIONI
2. Obiettivo di processo: monitorare gli studenti nel percorso successivo alla qualifica e/o al
diploma (lavoro, università, etc.)
Caratteri innovativi dell’obiettivo di processo
Connessione con obiettivi ex L. 107/2015 ed ex
Avanguardie Educative
Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica
Valorizzazione della scuola intesa come comunità
attiva, aperta al territorio
Definizione di un sistema di orientamento
Apertura al territorio
Tab. 6 c
CARATTERI INNOVATIVI DELLE AZIONI
3. Obiettivo di processo: approntare strumenti di valutazione e autovalutazione sistematici per il
controllo dei processi.
Caratteri innovativi dell’obiettivo di processo
Connessione con obiettivi ex L. 107/2015 ed ex
Avanguardie Educative
Investire sul “capitale umano” ripensando i rapporti
“Problem finding” per nuove relazioni
Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza
attiva e democratica
Tab. 6 d
CARATTERI INNOVATIVI DELLE AZIONI
4. Obiettivo di processo: promuovere metodologie didattiche innovative e miglioramento della
dotazione tecnologica della scuola.
Caratteri innovativi dell’obiettivo di processo
Didattica interattiva e interscambio teoria/pratica
Connessione con obiettivi ex L. 107/2015 ed ex
Avanguardie Educative
Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai
linguaggi digitali per supportare nuovi modi di
insegnare, apprendere e valutare
Sviluppo delle competenze digitali degli studenti
Creare nuovi spazi per l’apprendimento
* Movimento di innovazione che porta a sistema le esperienze più significative di trasformazione della
scuola italiana.
SEZIONE 3 – Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di processo individuato
Individuate le azioni di miglioramento per ciascun obiettivo di processo, Il NIV
ha elaborato nella seduta del 6 dicembre 2016 un piano di previsione di utilizzo delle
risorse umane, strumentali e finanziarie procedendo alla sistemazione delle risorse
per ciascuno degli obiettivi di processo precedentemente individuati.
Ha esaminato la disponibilità delle risorse umane interne alla scuola in termini
di impegno aggiuntivo alle ordinarie funzioni di servizio, la disponibilità delle figure
professionali esterne in termini di efficacia delle azioni di miglioramento
prospettate, i rispettivi costi sopportati e le fonti di finanziamento dalle quali
attingere per la copertura delle spese impegnate.
Tab. 7 a
IMPEGNO RISORSE UMANE E STRUMENTALI
1. Obiettivo di processo: introdurre prove verifica strutturate in entrata e quadrimestrali
per classi parallele almeno nelle discipline di base (italiano, matematica, inglese)
Figure
professionali
Docenti
Impegno risorse umane interne alla scuola
Tipologia di
Ore aggiuntive
Costo previsto
attività
presunte
Costituire gruppi
per classi parallele
Somministrare
prove in entrata
Valutare le prove
Somministrare
prove 1°
quadrimestre
Valutare le prove
Somministrare
prove 2°
quadrimestre
Valutare le prove
Fonte finanziaria
Fondo d’Istituto
€ 17,50/ora
Ex art. 88, comma 2,
lettera l., del CCNL
2006/2009:
“particolari impegni
connessi alla
valutazione degli
alunni”
Personale Ata
Altre figure
Impegno finanziario figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi
Tipologia di spesa
Impegno finanziario presunto
Fonte finanziaria
Formatori
Consulenti
Attrezzature
Servizi
Tab. 7 b
IMPEGNO RISORSE UMANE E STRUMENTALI
2. Obiettivo di processo: monitorare gli studenti nel percorso successivo alla qualifica e/o al
diploma (lavoro, università, etc.)
Figure
professionali
Docenti
Impegno risorse umane interne alla scuola
Tipologia di
Ore aggiuntive
Costo previsto
attività
presunte
Predisporre
tabelle di raccolta
dati
Definire i
parametri di
elaborazione dati
Fonte finanziaria
Fondo di istituto
€ 17,50/ora
Valutare i dati
censiti
ex art. 88, comma 2,
lettera d. del CCNL
2006/2009:
“progettazione e
produzione di
materiali utili per la
didattica”
Personale Ata
Altre figure
Impegno finanziario figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi
Tipologia di spesa
Impegno finanziario presunto
Fonte finanziaria
Formatori
Consulenti
Attrezzature
Servizi
Tab 7 c
IMPEGNO RISORSE UMANE E STRUMENTALI
3. Obiettivo di processo: approntare strumenti di valutazione e autovalutazione sistematici
per il controllo dei processi.
Figure
professionali
Docenti
Impegno risorse umane interne alla scuola
Tipologia di
Ore aggiuntive
Costo previsto
attività
presunte
Elaborare chek list
di osservazione in
aula della
competenza
sociale e civica
Elaborare griglie
di autovalutazione
degli studenti
Elaborare griglie
di valutazione
delle competenze
di cittadinanza
€ 17,50/ora
Fonte finanziaria
Fondo d’Istituto ex art. 88, comma 2,
lettera l., del CCNL
2006/2009:
“particolari impegni
connessi alla
valutazione degli
alunni”
Personale Ata
Altre figure
Impegno finanziario figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi
Tipologia di spesa
Impegno finanziario presunto
Fonte finanziaria
Formatori
Consulenti
Attrezzature
Servizi
Tab. 7 d
IMPEGNO RISORSE UMANE E STRUMENTALI
4. Obiettivo di processo: promuovere metodologie didattiche innovative e miglioramento
della dotazione tecnologica della scuola.
Figure
professionali
Impegno risorse umane interne alla scuola
Tipologia di
Ore aggiuntive
Costo previsto
attività
presunte
Fonte finanziaria
Stipulare
convenzioni con
esperti della
formazione
Progettare il
rinnovo degli
ambienti ITC
Rinnovare il
capitolato/contratto
della rete wifi
Personale Ata
Altre figure
Impegno finanziario figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi
Tipologia di spesa
Impegno finanziario presunto
Fonte finanziaria
Legge 107/2015, art. 1
Formatori
commi 62 e 125
Consulenti
Attrezzature
Fondo per il
Servizi
funzionamento
Altro
dell’istituzione scolastica
Ha quindi quantificato i tempi di realizzazione delle attività programmate per
l’anno in corso sapendo che la tempistica, per quanto accurata, è una variabile
dipendente anche da fattori esogeni ai gruppi di lavoro e da sottoporre
continuamente ad aggiornamenti in itinere.
Per tali fini il NIV ha predisposto per ciascuno degli obiettivi di processo un
cronoprogramma in cui annotare le attività di verifica e le sequenze cronologiche di
sviluppo del PdM.
Tab. 8 a
CRONOPROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ PIANIFICATE
1. Obiettivo di processo: introdurre prove verifica strutturate in entrata e quadrimestrali
per classi parallele almeno nelle discipline di base (italiano, matematica, inglese)
Attività
Tempistica
Costituire gruppi di
lavoro per
apprestamento
verifiche
Somministrare
prove di verifica in
entrata
Somministrare
prove di verifica 1°
quadrimestre
Somministrare prove
di verifica 2°
quadrimestre
settembre
ottobre
novembre
dicembre
gennaio
febbraio
marzo
aprile
maggio
giugno
In corso di attuazione del PdM sono evidenziate le aree corrispondenti alle azioni colorandole secondo la seguente legenda.
rosso: azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previsti;
giallo: azione in corso/in linea con gli obiettivi previsti, ma non ancora avviata o non ancora conclusa;
verde: azione attuata/conclusa come da obiettivi previsti.
Tab. 8 b
CRONOPROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ PIANIFICATE
2. Obiettivo di processo: monitorare gli studenti nel percorso successivo alla qualifica e/o al
diploma (lavoro, università, etc.)
Attività
Predisporre tabelle di
raccolta dati
Definire i parametri di
elaborazione dati
Valutare i dati censiti
Tempistica
settembre
ottobre
novembre
dicembre
gennaio
febbraio
marzo
aprile
maggio
giugno
In corso di attuazione del PdM sono evidenziate le aree corrispondenti alle azioni colorandole secondo la seguente legenda.
rosso: azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previsti;
giallo: azione in corso/in linea con gli obiettivi previsti, ma non ancora avviata o non ancora conclusa;
verde: azione attuata/conclusa come da obiettivi previsti.
Tab. 8 c
CRONOPROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ PIANIFICATE
3. Obiettivo di processo: approntare strumenti di valutazione e autovalutazione sistematici
per il controllo dei processi.
Attività
Tempistica
settembre
ottobre
novembre
dicembre
gennaio
febbraio
marzo
aprile
maggio
giugno
Elaborare chek list di
osservazione in aula della
competenza sociale e civica
Elaborare griglie di
autovalutazione degli
studenti
Elaborare griglie di
valutazione delle
competenze di cittadinanza
In corso di attuazione del PdM sono evidenziate le aree corrispondenti alle azioni colorandole secondo la seguente legenda.
rosso: azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previsti;
giallo: azione in corso/in linea con gli obiettivi previsti, ma non ancora avviata o non ancora conclusa;
verde: azione attuata/conclusa come da obiettivi previsti.
Tab. 8 d
CRONOPROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ PIANIFICATE
4. Obiettivo di processo: promuovere metodologie didattiche innovative e miglioramento della
dotazione tecnologica della scuola.
Attività
Tempistica
settembre
ottobre
novembre
dicembre
gennaio
febbraio
marzo
aprile
maggio
giugno
Stipulare convenzioni
con esperti della
formazione e
partecipare ai corsi
Usare tecnologia
mobile nella didattica
di classe
Aggiornamento degli
ambienti ITC
Rinnovare il
capitolato/contratto
della rete wifi
In corso di attuazione del PdM sono evidenziate le aree corrispondenti alle azioni colorandole secondo la seguente legenda.
rosso: azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previsti;
giallo: azione in corso/in linea con gli obiettivi previsti, ma non ancora avviata o non ancora conclusa;
verde: azione attuata/conclusa come da obiettivi previsti.
Per il controllo invece dello stato di avanzamento delle azioni pianificate il NIV
ha predisposto nella medesima seduta del 6 dicembre 2016 interventi periodici di
monitoraggio finalizzati a rilevare l’efficacia del piano di miglioramento attivato.
Essendo un sistema che raccoglie le informazioni, le codifica, le registra e le
aggiorna, il monitoraggio si rivela soprattutto operazione di supporto per la
valutazione degli andamenti di processo, degli scostamenti tra quanto previsto e
quanto realizzato, delle criticità emerse e da superare, della diffusione delle
informazioni tra tutti i soggetti impegnati nella realizzazione delle attività.
Per tali ultimi propositi, il NIV ha elaborato una scheda tecnica in cui registrare,
durante l’attuazione del piano di miglioramento e per ciascuno degli obiettivi di
processo, le date di rilevazione delle azioni di monitoraggio da effettuare, gli
indicatori da misurare, gli strumenti di misurazione, le criticità rilevate, i progressi
accertati e le modifiche necessarie alla pianificazione degli interventi.
Al responsabile del monitoraggio, componente del NIV e referente di plesso, è
affidato il controllo dello stato di avanzamento delle azioni pianificate.
Tab. 9 a
MONITORAGGIO DELLE AZIONI
Referente del monitoraggio:
1. Obiettivo di processo: introdurre prove verifica strutturate in entrata e quadrimestrali
per classi parallele almeno nelle discipline di base (italiano, matematica, inglese)
Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio
del processo
Ottobre,
febbraio,
giugno
Numero di
prove simulate
Ottobre,
febbraio,
giugno
% docenti
disciplinari
coinvolti in
prove simulate
Novembre,
febbraio,
maggio
% Consigli di
Classe coinvolti
Strumenti di
misurazione
Prove
depositate,
esiti restituiti
Criticità
rilevate
Progressi
rilevati
Modifiche/aggiustamenti
Tab. 9 b
MONITORAGGIO DELLE AZIONI
Referente del monitoraggio:
2. Obiettivo di processo: monitorare gli studenti nel percorso successivo alla qualifica e/o al
diploma (lavoro, università, etc.)
Data di
rilevazione
Febbraio/marzo
Aprile/maggio
giugno
Indicatori di
monitoraggio
del processo
Strumenti di
misurazione
% studenti nei
percorsi di
istruzione post
qualifica
% studenti nei
percorsi
universitari
% studenti
inseriti nel
mondo del lavoro
Sintesi
statistiche
Criticità
rilevate
Progressi
rilevati
Modifiche/aggiustamenti
Tab. 9 c
MONITORAGGIO DELLE AZIONI
Referente del monitoraggio:
3. Obiettivo di processo: approntare strumenti di valutazione e autovalutazione sistematici
per il controllo dei processi.
Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio
del processo
Strumenti di
misurazione
Febbraio,
giugno
Confronto
aperto in
contesti formali
Format
prodotti e
depositati,
verbali
Criticità
rilevate
Progressi
rilevati
Modifiche/aggiustamenti
Tab. 9 d
MONITORAGGIO DELLE AZIONI
Referente del monitoraggio:
4. Obiettivo di processo: promuovere metodologie didattiche innovative e miglioramento
della dotazione tecnologica della scuola.
Data di
rilevazione
Da stabilire
Dicembre
aprile
Anno in
corso
Indicatori di
monitoraggio
del processo
% docenti
partecipanti a
formazione
dedicata
% docenti che
usano
tecnologia
mobile nella
didattica
Numero
software
sostituiti
Strumenti di
misurazione
Registro
presenze
Relazioni finali
Prodotti
multimediali
depositati
Inventario
Criticità
rilevate
Progressi
rilevati
Modifiche/aggiustamenti
SEZIONE 4 – Valutare, condividere e diffondere i risultati del Piano di Miglioramento
Poiché il PdM rappresenta l’organizzazione di azioni programmate di anno in
anno per il raggiungimento dei traguardi triennali, è stato anche necessario
prevedere, per effettuare una valutazione sul suo andamento complessivo, controlli
annuali della sua efficacia servendosi anche delle informazioni e dei dati derivati
dall’attività di monitoraggio realizzata.
Si tratta di valutare nella macroarea “Esiti degli studenti” i risultati raggiunti in
riferimento ai traguardi stabiliti nel RAV, verificando per ciascuna delle priorità a
questi ultimi connessi se, alla fine del primo anno di attività, siano intervenuti
scostamenti di rilievo delle attività realizzate dalle attività programmate, siano stati
bene intesi gli indicatori di misurazione dei traguardi previsti, siano equivalenti i
risultati raggiunti ai risultati attesi, siano indispensabili azioni correttive.
Tab. 10 a
VALUTAZIONE ANNUALE DEI TRAGUARDI LEGATI AGLI ESITI
Priorità 1 - Migliorare i risultati nelle prove standardizzate nazionali
Esiti degli studenti
(ex sez. 5 del RAV)
Traguardo
(ex sez. 5 del RAV)
Data rilevazione
Indicatori scelti
Risultati attesi
Risultati riscontrati
Differenza
Considerazioni critiche e
proposte integrative o
modificative
Risultati delle prove standardizzate nazionali
Raggiungere i risultati del Benchmark della provincia di Avellino per scuole
con ESCS simile
Periodo immediatamente successivo all’effettuazione delle prove
somministrate
Risultati degli studenti nelle prove di Italiano e Matematica
Livello di apprendimento degli studenti in Italiano e Matematica
Varianza dei risultati fra le classi dell’Istituto
Varianza dei risultati fra le scuole di appartenenza provinciale e con ESCS
simile
Diminuzione in termini percentuali della varianza dei risultati fra le classi
dell’Istituto
Diminuzione in termini percentuali della varianza dei risultati fra le scuole
di appartenenza provinciale e con ESCS simile
Tab. 10 b
VALUTAZIONE ANNUALE DEI TRAGUARDI LEGATI AGLI ESITI
Priorità 2 - Monitorare le competenze chiave di cittadinanza
Esiti degli studenti
Competenze chiave di cittadinanza
(ex sez. 5 del RAV)
Traguardo
Elaborare criteri e modalità comuni di valutazione per le
(ex sez. 5 del RAV)
competenze chiave di cittadinanza
Data rilevazione
Fine primo quadrimestre/Fine secondo quadrimestre
Indicatori scelti
Esiti scrutini
Risultati attesi
Miglioramento esiti del 20% rispetto ai livelli di partenza
Risultati riscontrati
Differenza
Considerazioni critiche e
proposte integrative o
modificative
Se i processi fin qui descritti attribuiscono al NIV compiti di analisi, di
valutazione, di coordinamento e di controllo delle azioni di miglioramento,
operazione indispensabile per il conseguimento degli esiti auspicati è programmare
il cambiamento coinvolgendo il personale scolastico nelle azioni pianificate.
La partecipazione attiva della comunità scolastica in generale e dei docenti in
particolare allo svolgimento del PdM accresce la qualità delle azioni pianificate,
rafforza la loro sostenibilità, trasferisce prospettive e pratiche di valutazione,
migliora clima e relazioni interne.
E’ stato importante, pertanto, prevedere modalità, strumenti e diversi
momenti di condivisione tra docenti per impegnarli all’interno della scuola a seguire
l’andamento dei processi di pianificazione e a contribuire allo sviluppo del PdM dal
NIV progettato.
Tab. 11
STRATEGIE DI CONDIVISIONE DEL PdM ALL’INTERNO DELLA SCUOLA
Momenti di condivisione
interna
Dipartimenti - Team working
Organi Collegiali
Incontri informali
Persone coinvolte
Strumenti
Docenti
Componenti OO.CC.
Docenti
Aule dedicate
Strumentazione
multimediale
Considerazioni nate
dalla condivisione
Infine, in momenti specificatamente dedicati si è pensato di rendere
trasparenti e diffondere i contenuti e i risultati che il PdM ha conseguito e intende
conseguire.
L’ attività di diffusione mira alla condivisione delle responsabilità disattese e
delle positività raggiunte all’interno della scuola e si propone di costruire con gli
organismi territoriali partnership consolidate e rappresentative di interessi
qualificati e impliciti nelle azioni di miglioramento pianificate.
Tab. 12 a
STRATEGIE DI DIFFUSIONE DEL PdM ALL’INTERNO DELLA SCUOLA
Metodi/strumenti
Dipartimenti - Team working
Report
Organi Collegiali
Pubblicazione su sito istituzionale
Book
Destinatari
Tempi
Docenti
MAGGIO - GIUGNO
Componenti OO.CC.
Tab. 12 b
AZIONI DI DIFFUSIONE DEI RISULTATI DEL PdM ALL’ESTERNO
Metodi/strumenti
Seminari - Incontri
Video
Pubblicazione su sito istituzionale
Pubblicazioni a mezzo stampa
Book
Destinatari delle azioni
Tempi
Enti locali – Associazioni –
Imprese – Istituzioni educative –
Famiglie
MAGGIO - GIUGNO
Al Nucleo Interno di Valutazione va attribuita l’elaborazione del presente Piano
di Miglioramento.
Il coordinamento funzionale del NIV è stato realizzato dal Dirigente Scolastico,
prof. Sergio SICILIANO.
COMPOSIZIONE DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE
Nome e Cognome
Ruolo
Dirigente Scolastico Prof. Siciliano Sergio
Prof. Bellofatto Vincenzo
Prof.ssa Cerulli Rosa Marì
Prof.ssa Di Domenico Anna
Prof. Di Conza Gerardo
Prof.ssa Di Girolamo Antonetta
Prof. Di Popolo Gerardino
Prof.ssa Iandolo Rosa
Prof. Imbriale Antonio
Prof. Miele Rosario
Prof.ssa Nicoletta Enrica
Prof.ssa Nigro Gerardina
Prof. Scanzano Luigi
Prof.ssa Tanga Marisa
Prof. Tuosto Nina
Coordinamento funzionale – progettazione PdM
Progettazione PdM – Referente monitoraggio plesso ITET
Progettazione PdM – Referente monitoraggio plesso IPSEOA
Progettazione PdM – Referente monitoraggio plesso IPSEOA
Progettazione PdM – Referente monitoraggio plesso IPIA
Progettazione PdM – Referente monitoraggio plesso ITET
Progettazione PdM – Referente monitoraggio plesso IPIA
Progettazione PdM – Referente monitoraggio plesso IPIA
Progettazione PdM – Referente monitoraggio plesso IPSEOA
Progettazione PdM – Referente monitoraggio plesso IPSEOA
Progettazione PdM – Referente monitoraggio plesso IPIA
Progettazione PdM – Referente monitoraggio plesso IPSEOA
Progettazione PdM – Referente monitoraggio plesso ITET
Progettazione PdM – Referente monitoraggio plesso IPSEOA
Progettazione PdM – Referente monitoraggio plesso IPSEOA
Il Dirigente Scolastico
Prof. Sergio SICILIANO
APPENDICE A – Obiettivi del Piano Triennale dell’Offerta Formativa della Legge 107/2015
(Ex Format Indire)
Il comma 7 dell’art. 1 della legge 107/2015 individua obiettivi che le istituzioni
scolastiche autonome possono inserire nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa,
avvalendosi anche di un organico potenziato di insegnanti, in base alle esigenze formative
prioritarie individuate.
a) valorizzazione delle competenze linguistiche e utilizzo della metodologia CLIL;
b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
c) potenziamento delle competenze nella musica, nell'arte, nel cinema;
d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la
valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le
culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità, l’educazione all'autoimprenditorialità;
e) rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale
f)
alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini;
g) potenziamento delle discipline motorie, sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita
sano;
h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti;
i)
potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
j)
prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di
ogni forma
di
discriminazione;
potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi
speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati;
k) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio;
l)
apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per
articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione
del monte orario;
m) incremento dell'alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione;
n) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni;
o) individuazione di percorsi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni;
p) alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda;
q) definizione di un sistema di orientamento.
APPENDICE B – L’innovazione promossa da Indire attraverso le Avanguardie Educative
(Ex Format Indire)
Nel Manifesto del movimento delle Avanguardie Educative vengono individuati
sette “orizzonti” coinvolti nel processo innovativo delle scuole, che sono riassunti nei
seguenti punti:
1. Trasformare il modello trasmissivo della scuola
2. Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare
nuovi modi di insegnare, apprendere e valutare
3. Creare nuovi spazi per l’apprendimento
4. Riorganizzare il tempo del fare scuola
5. Riconnettere i saperi della scuola e i saperi della società della conoscenza
6. Investire sul “capitale umano” ripensando i rapporti (dentro/fuori, insegnamento
frontale/apprendimento tra pari, scuola/azienda, …)
7. Promuovere l’innovazione perché sia sostenibile e trasferibile