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I° CIRCOLO DIDATTICO “ MARIA PIA ”

SAN GIORGIO JONICO ( TA )

Via IV Novembre n. 1 TEL. 099/5919988 – 099/5924591 FAX 099/5910305 Email [email protected]

COD. MECCANOGRAFICO TAEE08300V- CODICE FISCALE 80017190739 SITO WEB: mariapiasg.it

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA

EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/ 2015 approvato dal Consiglio di Circolo

nella seduta del 22 Gennaio 2016 revisione del 28 Novembre 2016 Il I° C.D. MARIA PIA ha ricevuto dal MIUR e UNICEF Italia, per la settima annualità consecutiva, il riconoscimento ufficiale di

SCUOlA AMICA delle bambine, dei bambini e degli adolescenti

SOMMARIO

PREMESSA ANALISI DEL CONTESTO TERRITORIALE MISSION VISION LA SCUOLA ED I SUOI PLESSI RISORSE PROFESSIONALI E SCELTE ORGANIZZATIVE ATTO DI INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PROGETTI UNIFICANTI DEL CIRCOLO DIDATTICO ADESIONE ALL’AGENDA ONU 2030 PROGETTUALITA’ PER UNA SCUOLA AMICA E SOLIDALE – EVENTI DI SOLIDARIETA’ RAV: PRIORITA’ E TRAGUARDI RISULTATI PROVE INVALSI (allegato 1) PDM(allegato2) PNSD PARTECIPAZIONE PROGETTI PON FSE-FESR FORMAZIONE COLLABORAZIONE CON IL TERRITORIO I BES E LA SCUOLA INCLUSIVA PROTOCOLLO PER L’INCLUSIONE DEGLI ALUNNI BES PROTOCOLLO PER L’ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI PATTO DI CORRESPONSABILITA’ REGOLAMENTO BIBLIOTECA

Premessa

Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo al 1°Circolo “MARIA PIA” di S. Giorgio Ionico, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107 “Riforma delsistema

nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle

disposizioni legislative vigenti”. E’ stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo prot. 3818/B3 del 16/10/2015. Ha ricevuto parere favorevole dal collegio dei docenti nella seduta del 21/01/2016. E’ stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 22/01/2016 . Appartengono al 1° Circolo “Maria Pia” due scuole dell’Infanzia e due scuole Primarie. La scuola dell’Infanzia “Pier della Francesca” è momentaneamente situata presso lo stesso edificio della scuola Primaria “Maria Pia”, in via IV Novembre 1, di San Giorgio Ionico, TA. La scuola dell’Infanzia “Costantinopoli” è situata nella parte superiore del plesso della scuola Primaria “De Gasperi” in contrada Serro a San Giorgio Ionico, TA.

Analisi del contesto territoriale

La nostra scuola opera in un contesto socio-culturale ed economico vario e di livello medio-basso, con una significativa presenza di alunni di cittadinanza straniera. Il nostro comune, dagli anni settanta in poi, ha risentito della forte vicinanza e influenza del capoluogo ed ha avuto un notevole sviluppo nell'edilizia e nell'industria (ampliamento della zona industriale), con un conseguente e ulteriore aumento della popolazione. L’economia pertanto è mista, con una vocazione agricola e una discreta presenza del secondario e del terziario. In quest’ultimo periodo la comunità ha risentito fortemente della crisi economica e sociale che ha investito l’intero territorio nazionale provocando un aumento del tasso di disoccupazione che ha determinato una mobilità dei nuclei familiari in altri comuni italiani ed esteri. Le strutture socio-educative risultano carenti e poche sono le associazioni a carattere culturale, pertanto insufficienti risultano le opportunità di aggregazione offerte al mondo dell’infanzia e dell’adolescenza. Il territorio offre come risorse ed opportunità la presenza di strutture private: sportive quali il palazzetto dello sport, campi da tennis e da calcio; di Associazioni culturali, sociali, assistenziali e teatrali; ancora tre Parrocchie, un centro di riabilitazione psicofisica, un distretto ASL, la presenza di una Caserma dei Carabinieri e naturalmente alcuni servizi offerti dall'Ente Locale. Sul territorio sono presenti un Istituto Comprensivo, un Circolo Didattico e quattro scuole dell'infanzia parificate. Nelle famiglie si rileva in modo particolare l'assenza di un'identità culturale e sociale condivisa che unita alla spintaconsumistica determina: marcata attenzione all'apparire più che all'essere; diffuso atteggiamento di poco rispetto verso le cose e la natura; difficoltà a relazionare e selezionare informazioni; tendenza al conformismo digitale e pubblicitario; poca sensibilità ad accogliere il diverso da sé. La presenza di una comunità cinese, abbastanza stabile nel nostro comune oltre che di famiglie di origine albanese, diventa per la scuola un'ulteriore risorsa per ampliare gli orizzonti culturali e le opportunità relazionali.

MISSION

Il Collegio dei Docenti del 1° Circolo Maria Pia ritiene fermamente che unascuola inclusiva è: quella che combatte l’esclusione di una vita scolastica vissuta ai margini, che fa sentire ogni persona parte del tutto, appartenente all’ambiente che vive quotidianamente, nel rispetto della propria individualità, dove l’individualità è fatta di “differenze”. Una scuola è inclusiva quando vive e insegna a vivere con le differenze. Uno spazio di convivenza nella democrazia, nel quale il valore dell’uguaglianza va ribadito e ristabilito come rispetto della diversità.

Don Milani ci insegna che niente è più ingiusto che fare parti uguali fra disuguali.

La diversità, in tutte le sue forme, dunque, viene considerata una risorsa e una ricchezza, piuttosto che un limite e, nell’ottica, si lavora per rispettare le diversità individuali. L’idea di inclusione deve basarsi sul riconoscimento della rilevanza della piena partecipazione alla vita scolastica da parte di tutti i soggetti, ognuno con i suoi bisogni “speciali”. L’inclusione deve rappresentare un processo, una cornice in cui gli alunni, aprescindere da abilità, genere, linguaggio, origine etnica o culturale, possano essere ugualmente valorizzati e forniti di uguali opportunità a scuola.

VISION

Il nostro Circolo Didattico ha come vision quella della

CULTURA DELLA QUALITÀ

con l’obiettivo dimigliorare l’offerta formativa, intervenendo non solo sui processi pedagogici, ma anchemigliorando l’efficacia e l’efficienza dell’organizzazione dell’intero sistema scolastico. Le finalità principali sono: promuovere la cultura dell’autovalutazione e della qualità attraverso la diffusione di metodi e tecniche innovative; attivare pratiche di autovalutazione per individuare i propri punti di forza e di debolezza; tracciare le linee portanti del miglioramento. avviare processi di cambiamento. La realizzazione di quanto evidenziato passa attraverso una serie di iniziative innovative di supporto, di promozione e di potenziamento volte alla qualificazione del sistema di istruzione e formazione , con il coinvolgimento delle istituzioni, della dirigenza e del personale in progetti di ricerca-azione all’interno dei dipartimenti e commissioni, finalizzati a perseguire la logica del miglioramento continuo. La VISION si basa su alcuni principi fondamentali: Condivisione delle scelte educative Unanime rispetto per il regolamento interno adottato Collaborazione ( personale docente, amministrativo e ausiliario ) nella gestione dei problemi organizzativi della scuola Organizzazione collegiale del lavoro degli insegnanti Condivisione dei criteri di valutazione Continuità nell’azione educativa Valorizzazione della “diversità” Unitarietà dell’insegnamento attraverso raccordi interdisciplinari Potenziamento delle competenze individuali del personale scolastico Individualizzazione delle procedure di insegnamento per colmare le differenze di partenza in una logica di pari opportunità Utilizzazione razionale degli spazi educativi Cura del rapporto fra insegnanti e famiglie Disponibilità degli insegnanti all’aggiornamento professionale Efficienza degli orari di funzionamento degli uffici Trasparenza degli atti amministrativi Implementazione dell’uso degli strumenti informatici

LA SCUOLA ED I SUOI PLESSI SCUOLE PRIMARIE Plesso “Maria Pia”

Via IV Novembre,1 San Giorgio Ionico (

TA)

Tel.099 5919988

CLASSI: a.s. 2016/2017 : 8classi a Tempo Pieno (40 ore settimanali) 10 classi a Tempo Normale (27 ore settimanali)

Risorse professionali:

30 docenti di classe 3 docenti di RC 2 docenti di L2 5 docenti di sostegno 1 educatore comunali 1 assistente comunale 4 collaboratori scolastici Funzionamento Tempo Pieno: da lunedì a venerdì dalle ore 8,05 alle 16,10 Tempo Normale: da lunedì a venerdì dalle ore 8,05 alle ore 13,34

Risorse strutturali:

18 aule 7 LIM Laboratorio informatico Biblioteca Sala docenti con LIM

Laboratorio arti espressive (aulains. Spina) Laboratorio scientifico Palestra Ufficio Dirigente Scolastico Ufficio Direttore Servizi Generali Amministrativi Ufficio amministrativo e 1 archivio Cortile esterno

Plesso “De Gasperi”

Via Serro San Giorgio Ionico (TA) Tel.099 5929965 CLASSI; a.s. 2016/2017: 4classi a Tempo Pieno (40 ore settimanali) 5 classi a Tempo Normale (27 ore settimanali) Risorse professionali 14 docenti di classe 1 docente di RC 1 docente di L2 6 docenti di sostegno 1 educatori comunali 1 assistente comunale 2 collaboratori scolastici Funzionamento Tempo Pieno: da lunedì a venerdì dalle ore 8,05 alle 16,10 Tempo Normale: da lunedì a venerdì dalle ore 8,05 alle ore 13,34 Risorse strutturali 9 aule

5 LIM Laboratorio informatico con LIM Biblioteca Palestra Cortile esterno

SCUOLE DELL’INFANZIA Plesso “Pier della Francesca”

Via Filiberto c/o Plesso Maria Pia, San Giorgio Ionico TA Tel. 099 5919988 SEZIONI a.s.2016/20174 sezioni Risorse professionali 8 docenti di sezione 3 docenti di sostegno 1 docente RC (con ore di ins. su entrambi i plessi delle scuole dell’Infanzia) 1 educatori comunali 1 assistente comunale 2 collaboratori scolastici Funzionamento 5 giorni alla settimana dalle ore 8,00 alle ore 16,00 Risorse strutturali Aula psicomotricità Laboratorio Mensa Aula docenti

Atrio interno Cortile esterno attrezzato

Plesso “ Costantinopoli”

Via Giolitti Contrada Serro San Giorgio Ionico TA Tel. 099 5926249 SEZIONI a.s.2016/20175 sezioni Risorse professionali 10 docenti di sezione 3 docenti di sostegno 1 docente RC(con ore di ins. su entrambi i plessi delle scuole dell’Infanzia) 1 assistente comunale 2 collaboratori scolastici Funzionamento 5 giorni alla settimana dalle ore 8,00 alle ore 16,00 Risorse strutturali Aula psicomotricità Laboratorio Mensa Aula docenti Atrio interno Cortile esterno attrezzato

Risorse Professionali e Scelte Organizzative Dirigente Scolastico

: Dott.ssa Grazia De Punzio Dirigente Amministrativo : Dott.ssa Paola Miceli

Collaboratore Vicario

: ins .

Anna Rita Greco COMPITI: sostituisce il D.S. in caso di assenza o di impedimento o su delega, esercitandone tutte le funzioni anche negli Organi Collegiali, nella gestione interna all'Istituto, collabora con il D.S.G.A per quanto di sua competenza, a scelte di carattere operativo riguardanti la gestione economica e finanziaria dell'Istituto. Lo Staff di dirigenza per il corrente anno scolastico è così costituito : Staff del Dirigente ins. Brandi Paola ins. Greco Anna Rita ins. IannibelliCarmela ins. MastroserioChiara ins. Scardigno Maria COMPITI: è un organo consultivo dell'Istituto e dura per l'intero anno scolastico. Nell'ambito dell'attività didattica svolge attività di indirizzo, coordinamento e istruttoria; studia le opportune strategie e predispone il materiale necessario all'adempimento degli obblighi previsti dalla normativa scolastica. Lo Staff Dirigenziale svolge funzioni di supporto all'attività degli organi collegiali, dei gruppi di lavoro e dei singoli docenti. Propone inoltre attività di controllo e verifica volte a valutare l'efficienza e l'efficacia complessiva del servizio scolastico.

Fiduciari di plesso

Plesso Maria Pia, ins. Greco Anna Rita e ins. Scardigno Maria Plesso De Gasperi, ins. Brandi Paola; Plesso Costantinopoli, ins. Strusi Maria; Plesso Pier Della Francesca, ins. Scardigno Maria COMPITI: riferire comunicazioni, informazioni e/o chiarimenti avuti dal Dirigente o da altri referenti; segnalare eventuali situazioni di rischi con tempestività;riferire sistematicamente al Dirigente scolastico circa l’andamento ed i problemi del plesso; controllare le scadenze per la presentazione di relazioni, domande; disporre che i genitori accedano ai locali scolastici nelle modalità e nei tempi previsti dai regolamenti interni all’Istituto e dall’organizzazione dei docenti in caso di convocazioni; essere punto di riferimento per i rappresentanti di classe/sezione; essere punto di riferimento nel plesso per iniziative didattico educative promosse dagli Enti locali; organizzare la sostituzione dei docenti temporaneamente assenti o la vigilanza nelle classi “scoperte”; provvedere alla messa a punto dell’orario scolastico di plesso (accoglienza docenti supplenti, orario ricevimento docenti, ore eccedenti, recuperi, ecc.).

Figure Strumentali

AREA: Gestione del POF, Progettazione , Formazione, Autovalutazione Ins. Mastroserio Chiara

AREA: Biblioteca, Gestione sussidi, Organizzazione uscite didattiche Ins. Basile Ombretta AREA: Comunicazione: giornalino scolastico, rapporti con il territorio Ins. Miccoli Cataldo AREA: Invalsi, Accoglienza,neoimmessi Ins. Iannibelli Carmela AREA: Bisogni Educativi Speciali Ins.Di Palma Francesca

Animatore digitale

ins. Giacobino Rosa COMPITI: l’Animatore Digitale coordina la diffusione dell’innovazione a scuola e le attività del PNSD, ivi comprese quelle previste nel Piano triennale dell’offerta formativa di Istituto. Si tratta, quindi, di una figura di sistema e non di un supporto tecnico.

Vice Presidenti delegati di interclasse/intersezione

Scuola primaria: Classi 1^ ins. Accettura Classi 2^ ins. Lenti Sonia Classi 3^ ins. Imperio M.Rosaria Classi 4^ ins. Sorrentino Fiorella Classi 5^ ins. Orlando Cosima

Scuola dell’infanzia:

Inss. Scardigno Maria, Strusi Maria COMPITI: delegati dal D.S. presiedono i Consigli d’interclasse/intersezione e coordinano le riunioni previste dal Piano delle attività e la stesura dei relativi verbali; coordinamento delle azioni derivanti dall’attuazione del Piano di Miglioramento (interclasse) Raccolta di informazioni sul profilo e sul

curriculum degli studenti, da condividere con i colleghi del Coordinamento del lavoro di programmazione/progettazione del Consiglio di intersez./ interclasse; Compilazione del Documento di intersezione/interclasse e relativo aggiornamento; Controllo della situazione disciplinare di intersezione/interclasse, previa segnalazione delle criticità al al Dirigente Scolastico, al fine di concordare interventi mirati ed efficaci.

Dipartimenti e responsabili di dipartimento

LINGUA ITALIANA

: a) Tipologie testuali Ins. Giacobino Rosa (referente) Ins. Brandi Paola Ins. Cavallo Marina Ins. Accettura Domenica Ins. Iannibelli Carmela Ins. Corrado Caterina Ins. Greco Anna Rita b) Morfologia e sintassi Ins. De Michele M. Carmela (referente) Ins. Basile Ombretta Ins. Lenti Sonia Ins. Foscarini Teresa Ins. Sorrentino Emilia Ins. Rosafio Lucia Ins. Magrì Pasqua

SCIENTIFICO-MATEMATICO

a) Aritmetica, logica, misura Ins. Leo Silvana (referente) Ins. Fabbiano Donata Ins. Piccinno Anna Cinzia Ins. Donatelli Giuseppa b) Geometria Ins. Coccioli Maria Teresa (referente) Ins. Mastrorosa Paola Ins. Gentile Annabella Ins. Lillo Maria Rosaria

c) Scienze e tecnologie Ins. Benazzi Patrizia (referente) Ins. Orlando Cosima Ins. Polito Maria Ins. De Rosa Adele

LINGUA INGLESE

Ins. StrusiGiuseppe (referente) Ins. Summa Carmela Ins. Cavallo Patrizia Ins. Scardigno Maria Ins. Raimondo Natalizia Ins. Imperio Maria Rosaria

EDUCAZIONE FISICA

Ins. Fina Chiara (referente) Ins. Zanframundo Rossella Ins. Lazzaro Pamela Ins. Tripaldi Luisa Ins. Damiano Teresa

ARTE E IMMAGINE

Ins. Frascella Maria (referente) Ins. Manca Luana Ins. Salinaro Olinda Ins. Cinque Francesco Ins. Pastore Maria

EDUCAZIONE MUSICALE

Ins. Versace Natalia (referente) Ins. Tamborrino Maria Ins. Valente Massimo Ins. Mele Anna Ins. Di Palma Francesca

STORIA

Ins. Guarini Ada (referente) Ins. Mezzapesa Anna Ins. Leuzzi Angelo Ins. OcchibiancoAnnelise Ins. Zingaropoli Patrizia

GEOGRAFIA

Ins. Miccoli Cataldo (referente)

Ins. NastasiaMaria Francesca Ins. Summa Milena Ins. Mastroserio Chiara Ins. CotugnoKati

Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico

Prot. 3818/B3 S.GiorgioIonico 16/10/2015 1- Potenziamento delle attività di inclusione, individuando con chiarezza le aree dei Bes e i conseguenti interventi di personalizzazione dei percorsi formativi, nell'ambito di una consapevole partecipazione degli alunni che coinvolga tutto il Circolo in un unico indirizzoeducativo. 2 - Inserimento di tutte le attività della scuola nell'ambito di un unico indirizzo, in cui gli apprendimenti formali e informali vengano tutti equamente e regolarmente valutati con attribuzione di voti agli alunni: a. Attività che hanno diretta incidenza sulle discipline curricolari ordinarie,che avranno la prevalenza anche nelle fonti di finanziamento e che devono prevedere sempre valutazioni b. Attività di carattere formativo che non possono avere un riconoscimento nell'ambito dei curricoli ordinari e che avranno canali secondari di finanziamento. 3 - Personalizzazione delle attività della scuola riferite alle azioni di recupero degli alunni in difficoltà e di potenziamento di quelli in posizione di eccellenza, ai sensi dell'articolo 29 della legge 107/2015. Applicazione dei principi di trasparenza e tempestività previsti dal DPR 122/2009 nella valutazione riferita al percorso personalizzato dell'alunno, nell'ambito di una finalità unica dell'istituzione scolastica (apprendimento dell'alunno) in cui le procedure valutative costituiscano mero sostegno all'apprendimento e non elemento a sé stante. 4 - Redazione e realizzazione di attività inserite all'interno di curricoli verticali in raccordo con la scuola secondaria di primo grado del territorio e che escano dalla logica del programma solo nominalmente modificato. 5- Gestione diretta di materiali curricolari o editoriali prodotti nell'ambito del 1 "Circolo con un'attinenza diretta con la didattica. 6- Sviluppo di una verticalità per aree e azioni didattiche di assoluta continuità all'interno del 1° Circolo. Attuazione processuale di orari didattici e di attività che rendano flessibile l'orario dei docenti sulle esigenze degli alunni e dell'apprendimento con avvio di percorsi modulari, per gruppi di livello, a classi aperte, per gruppi elettivi nell'ambito di una personalizzazione del percorso didattico e formativo unitario e verticale. 7- Ampliamento delle attività attinenti all'organico potenziato con le seguenti priorità, nell'ambito comunque di un preciso apprezzamento preliminare e valorizzazione dei curricula dei docenti presenti negli ambiti di scelta dell'organico dell'autonomia :

POTENZIAMENTO a) SCIENTIFICO b) LINGUISTICO c) MOTORIO d) ARTISTICO E MUSICALE e) LABORATORIALE f) UMANISTICO SOCIO ECONOMICO E PER LA LEGALITA’ 8- Sviluppo di attività didattiche e formative connesse con l'utilizzo sistematico delle tecnologie sia a livello individuale sia a livello laboratoriale, con potenziamento della strumentazione di proprietà del Circolo nell'ambito di Piani di sviluppo. 9 - Integrazione dell'offerta territoriale con quella del Circolo con apertura eassorbimento nel PTOF delle attività proposte dal territorio stesso. Aperturadella scuola oltre gli orari tradizionali al servizio della comunità. 10 - Potenziamento, sviluppo o introduzione delle competenze del settore amministrativo ai fini della dematerializzazione, sburocratizzazione, semplificazione di tutta l'attività del Circolo in supporto all'azione didattica. IL DIRIGENTE SCOLASTICO Dott. ANTONIO DI COMITE

" SCUOLA AMICA : INCLUSIVA, PARTECIPATIVA, SOSTENIBILE "

ATTRAVERSO CURRICOLO

Percorsi disciplinari Percorsi progettuali e laboratoriali

COLLABORAZIONE CON LE FAMIGLIE COLLABORAZIONE CON IL TERRITORIO:

Ente Locale Associazioni Università Altre scuole del territorio

PROGETTI UNIFICANTI DEL I° CIRCOLO DIDATTICO

PROGETTO

“VERSO UNA SCUOLA AMICA”

Continua l’impegno del nostro C.D. nella realizzazione del suddetto progettoche si propone di favorire non solo la conoscenza dei diritti enunciati dalla Convenzione dei Diritti dei Bambini e degli adolescenti, ma soprattutto l’assunzione di prassi educative che permettano ai bambini e ai ragazzi di vivere e condividere i diritti che li riguardano. Il progetto quest’anno oltre alla suddetta finalità, assume un importante valore nell’ambito delle attività di prevenzione di forme di esclusione, discriminazione, bullismo e cyberbullismo. Nello specifico la nostra scuola si impegna ad attivare annualmente le seguenti azioni: Sensibilizzazione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza mediante la diffusione e la valorizzazione della Convenzione; Attivazione/consolidamento di percorsi di progettazione partecipata con il coinvolgimento diretto degli studenti su tematiche afferenti l’accoglienza/inclusione o la partecipazione/legalità; Promozione di iniziative concrete di solidarietà. Il suddetto progetto è in linea con le indicazioni per l’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”, in cui si evidenzia come l’educazione alla cittadinanza attiva, alla partecipazione e alla cultura della Legalità costituisca parte integrante dell’apprendimento. In tale ottica sarà promossa la conoscenza sistematica e capillare della “Convenzione sui Diritti dell’ Infanzia” che sarà: -collegata allo studio di altre Carte Internazionali -valorizzata attraverso l’articolazione di percorsi per migliorare l’accoglienza e la qualità delle relazioni, favorire l’inclusione delle diversità, promuovere la partecipazione attiva degli alunni.

-applicata attraverso la collaborazione scuola/territorio-garantita nella sua attuazione, attraverso l’assunzione dei livelli di responsabilità da parte degli allievi e della comunità educante.

Progetto

dalla “Laudato sì” di Papa Francesco all’Agenda 2030 dell’Onu

PROTEGGIAMO LA NOSTRA CASA!

Un programma nazionale di educazione alla pace e alla cittadinanza glocale

Il programma “Proteggiamo la nostra casa” è promosso dal Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, dalla Tavola della Pace e dalla Rete Nazionale delle Scuole di Pace, nell’ambito del Protocollo d’intesa sottoscritto con il Ministero

dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca il 28 aprile 2016. Giovedì 18 giugno 2015, Papa Francesco ha diffuso una lettera enciclica intitolata “Laudato sì” per invitarci ad affrontare assieme le principali sfide del nostro tempo: dal deterioramento della salute del pianeta ai conflitti, alle migrazioni, all’impoverimento di tanta parte dell’umanità. La lettera, indirizzata ai credenti di tutte le fedi e ai non credenti, nasce dalla volontà di promuovere il cambiamento necessario per “uscire dalla spirale di autodistruzione in cui stiamo affondando.

Si tratta di un documento d’importanza storica, ricco di analisi, riflessioni e proposte concrete che meritano di essere conosciute e studiate da tutti. Un prezioso strumento per capire cosa sta accadendo nel mondo ed educarci a vivere assieme responsabilmente nell’era della globalizzazione e dell’interdipendenza. Il suo contenuto si incrocia con i 17 "Obiettivi di Sviluppo Sostenibile" definiti dai governi dell’Onu nel 2015 per sradicare, entro il 2030, povertà, fame, disuguaglianze, ingiustizie, pericoli ambientali e promuovere la cooperazione internazionale. Papa Francesco e le Nazioni Unite ci pongono davanti alla necessità di assumere la grande “sfida educativa” che viene dall’urgenza di affrontare le crisi globali che incombono, anche cambiando “stili di vita, modelli di produzione e di consumo.” Raccogliendo questa sfida, il programma “Proteggiamo la nostra casa”propone a ogni scuola di: ideare e realizzare un laboratorio di educazione alla pace e alla cittadinanza glocale, a partire dall’illustrazione e dallo studio della Lettera Enciclica “Laudato sì” e degli "Obiettivi di Sviluppo Sostenibile"; condividere i risultati partecipando al Meeting nazionale delle scuole dipace che si svolgerà a Roma a conclusione dell’anno scolastico. Gli obiettivi generali Il programma “Proteggiamo la nostra casa” si propone di: educare gli studenti alla pace e alla cittadinanza glocale(locale, nazionale,europea, mondiale) fornendo loro alcune delle competenze sociali e civiche indispensabili per entrare nel mondo del lavoro, affrontare responsabilmente le grandi sfide del 21° secolo e interagire con soggetti, culture, religioni e ambienti molto diversi; elaborare e sperimentare nuovi itinerari didattici per l'educazione allacittadinanza attiva centrati in particolare sul (1) protagonismo degli studenti

(anche in un’ottica di alternanza scuola lavoro), (2) l’educazione all'uso critico dei media e dei new media sia come elementi chiave di ambienti di apprendimento che come strumenti di comunicazione, (3) la collaborazione tra le scuole e gli Enti Locali per lo sviluppo di una più ampia comunità educativa;

-

contribuire al rinnovamento della didattica e dell’azione delle scuole

nelcampo dell’educazione alla cittadinanza attiva, favorire l’elaborazione delle linee guida per l’educazione alla pace e alla cittadinanza glocale e accrescere la formazione del personale docente; -

favorire il diretto intervento della scuola come intellettuale sociale

nelterritorio di riferimento, in collegamento con le amministrazioni locali e la società civile, per promuovere concrete attività di pace e realizzare percorsi di impegno civile. Attenti ai bisogni dello studente Connessi alla realtà glocale

Il programma “Proteggiamo la nostra casa” è uno strumento per educare alla pace e preparare i giovani a vivere da cittadini consapevoli e responsabili

nell’era della globalizzazione e dell’interdipendenza. L’incapacità di conoscere e capire il mondo in cui si vive causa conflitti, sfiducia, disoccupazione, disagio ed emarginazione sociale, povertà, disuguaglianze, aggressività, violenza. In un mondo globalizzato, interconnesso e interdipendente, in continuo rapido cambiamento, è vitale che i giovani acquisiscano le conoscenze e le capacità necessarie per vivere e lavorare assieme a persone diverse, per risolvere problemi complessi e affrontare sfide glocali.

Il programma “Proteggiamo la nostra casa” intende rispondere a questa

urgenza mettendo al centro gli studenti e il loro bisogno di: assumereconsapevolezza dei problemi del mondo contemporaneo edelle molteplici dimensioni della cittadinanza glocale (locale, italiana, europea, globale); impararead affrontare problemi difficili e complessi; prepararsiad affrontare le sfide glocali del 21° secolo; sentirela costruzione della pace e la promozione dei diritti umani comecompito di ogni persona; sentirsiprotagonisti della propria esistenza e della comunità in cui sivive; impararea prendere la parola, a condividere le conoscenze ecomunicare; sentirsial centro dei processi di apprendimento.

Il programma “Proteggiamo la nostra casa” consente di: suscitare l’interesse e il protagonismo degli studenti sviluppando la loro capacità di prendere la parola, dibattere e comunicare; affrontare i temi di più grande attualità (per un a scuola connessa alla realtà e al presente); sviluppare la capacità degli studenti di affrontare problemi difficili e complessi (per un a scuola che è anche centro di ricerca e laboratorio culturale); promuovere il diretto intervento della scuola (intellettuale sociale) nel territorio e sviluppare la collaborazione tra le scuole, gli Enti Locali e le organizzazioni della società civile; ideare e sperimentare nuovi itinerari didattici per l'educazione alla cittadinanza glocale anche nell’ottica dell’alternanza scuola-lavoro; educare all'uso critico dei media e dei new media sia come elementi chiave di ambienti di apprendimento che come strumenti di comunicazione; accrescere la formazione del personale docente e contribuire al rinnovamento della didattica.

ADESIONE ALL’AGENDA ONU 2030

L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Essa ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile - Sustainable Development Goals, SDGs - in un grande programma d’azione per un totale di 169 ‘target’ o traguardi. L’avvio ufficiale degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile ha coinciso con l’inizio del 2016, guidando il mondo sulla strada da percorrere nell’arco dei prossimi 15 anni: i Paesi, infatti, si sono impegnati a raggiungerli entro il 2030. Gli Obiettivi per lo Sviluppo danno seguito ai risultati degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (Millennium Development Goals) che li hanno preceduti, e rappresentano obiettivi comuni su un insieme di questioni importanti per lo sviluppo: la lotta alla povertà, l’eliminazione della fame e il contrasto al cambiamento climatico, per citarne solo alcuni. ‘Obiettivi comuni’ significa che essi riguardano tutti i Paesi e tutti gli individui: nessuno ne è escluso, né deve essere lasciato indietro lungo il cammino necessario per portare il mondo sulla strada della sostenibilità.

Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals - SDGs)

Goal 1: Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo Goal 2: Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile Goal 3: Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età Goal 4: Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti Goal 5: Raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze Goal 6: Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico sanitarie Goal 7: Assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni Goal 8: Incentivare una crescita economica, duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti Goal 9: Costruire una infrastruttura resiliente e promuovere l’innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile Goal 10: Ridurre le disuguaglianze all'interno e fra le Nazioni

Goal 11: Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili Goal 12: Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo Goal 13: Adottare misure urgenti per combattere i cambiamenti climatici e le sue conseguenze Goal 14: Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile Goal 15: Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre, gestire sostenibilmente le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e far retrocedere il degrado del terreno, e fermare la perdita di diversità biologica Goal 16: Promuovere società pacifiche e più inclusive per uno sviluppo sostenibile; offrire l'accesso alla giustizia per tutti e creare organismi efficaci, responsabili e inclusivi a tutti i livelli Goal 17: Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile

PROGETTUALITA’ DI CIRCOLO

SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO DIDATTICO ( PRESENTAZIONE DELLE ATTIVITA’ ) A. S.2016/2017

( a cura del Responsabile di Progetto ) 1.

DENOMINAZIONE DEL PROGETTO DIDATTICO PROGETTO CONTINUITA’

Una comunita’ di comunita’

2.

DATI IDENTIFICATIVI

I° CIRCOLO DIDATTICO “MARIA PIA DI SAVOIA” Scuola Primaria “Maria Pia di Savoia”- “A. De Gasperi” I.C. “G.Pascoli” Scuola dell’ Infanzia Progetto curriculare Classi quinte scuola primaria- prime classi Scuola Secondaria di I° grado Tutti i bambini di 5 anni; plessi coinvolti : “ Costantinopoli” e “Pier della Francesca” Sez. B (Costantinopoli); Sez. A e B (Pier Della Francesca)

3.

CONTENUTI FORMATIVI E PROGETTUALI

a Finalità

Il progetto continuità nasce dall’esigenza di garantire al bambino un percorso formativo organico e completo. La condivisione del progetto tra le scuole dell’infanzia e primarie , con il passaggio delle quinte classi al grado successivo, consente di facilitare la transizione da un ordine di scuola all’ altro.

b Obiettivi

Favorire una transizione serena tra i diversi ordini di scuola. -Soddisfare le esigenze interiori di sicurezza e di identità. -Esprimere bisogni, sentimenti e pensieri; raccontare di sé e del proprio vissuto. -Manifestare attitudini, stili e modalità espressive personali, conoscenze e competenze. -Interiorizzare, all’interno del gruppo scuola, sentimenti e rapporti di simpatia e di accettazione reciproca. -Sviluppare la consapevolezza fonologica. - Migliorare la propria autostima - Confrontarsi con le altre fasi dell’istruzione e progettare il proprio sè in funzione di un cammino di impegno

c Modalità di attuazione

E’ prevista una prima fase tra gli ordini di scuola. Parallelamente agli incontri “interni” tra i diversi ordini di scuola del Circolo, è stato attivato un gruppo di referenze per la Continuità Educativa che si proietta nell’ultimo segmento della Scuola Secondaria di 1° Grado. All’interno del Circolo di appartenenza sono stati definiti i seguenti punti: dopo il 1° quadrimestre si darà seguito al primo incontro tra gli alunni delle quinte classi e quelli della Scuola dell’Infanzia in parallelo per vistare le rispettive scuole e per condividere una merenda. Gli alunni delle classi prime visiteranno le classi degli alunni cinquenni con un altro momento conviviale all’ora di pranzo. In questa occasione i piccoli attraverso lo strumento dell’Intervista porranno domande agli alunni delle classi quinte. In seguito sarà attivato il percorso di lettura animata “Lettera dello gnomo”, letta da un docente di quinta classe. L’esperienza prevede anche una serie di giochi di animazione alla lettura. Le attività saranno svolte dalle insegnanti durante le ore curriculari e sarà articolato in 4 fasi. Nella prima fase i bambini delle classi prime faranno visita ai bambini della scuola dell’infanzia, si presenteranno e socializzeranno. Nella seconda fase i bambini della scuola dell’infanzia andranno a far visita agli alunni delle classi quinte e conosceranno il nuovo ambiente. Nel terzo e quarto incontro si partirà dalla presentazione di un personaggio fantastico e, successivamente, si realizzerà il “bosco scomparso” attraverso un laboratorio creativo. I bambini dei due ordini di scuola collaboreranno insieme con il supporto delle insegnanti curriculari. Come azione di Continuità educativa della funzione strumentale, è in piedi una ipotesi di lavoro con l’I.C. G. Pascoli e in particolare con la referente Licia Grimaldi per la costituzione di un gruppo “interscolastico” che attivi, a partire da quest’anno, alcune iniziative di coesione e di lavoro con il coinvolgimento dei bambini cinquenni, di prima classe e di quinta classe dei rispettivi plessi e segmenti di istruzione. Insieme ai già sperimentati momenti di

condivisione della Giornata della Memoria e del Giorno del Ricordo, il gruppo ancora nella fase di costituzione ha in serbo di attuare almeno altre due iniziative in comune tra i diversi gradi e le differenti scuole del Territorio. In particolare sarà consentito agli alunni in uscita dalla scuola Primaria di prendere visione della nuova scuola dell’I.C. G.Pascoli attraverso visite e laboratori da vivere insieme con i docenti di appartenenza nell’anno in corso. L’ambizione più grande è quella di realizzare, a partire da questo anno scolastico, un “D-day School” di tutte le scuole del Territorio, una festa da vivere insieme nell’arco della giornata con la complicità anche delle famiglie chiamate a dare il proprio contributo attraverso i talenti delle individualità artistiche rappresentate dai genitori. Lo slogan del progetto si concretizza nell’espressione consapevolezza che la scuola è “una comunità di comunità” in fermento. Il Gruppo Interscolastico proverà a riunirsi almeno con cadenza quindicinale e quando necessario in prossimità degli eventi clou. Successivamente l’attenzione sarà prestata ad una didattica condivisa anche su rubriche valutative e sul monitoraggio in itinere degli alunni sognando anche l’accompagnamento degli stessi alla scelta successiva della carriera scolastica con uno sguardo agli ordini superiori e quindi universitario nella ipotetica formazione di un sotto-gruppo che si occupi dello sviluppo della persona e delle competenze in costruzione.

4.

PRINCIPALI METODOLOGIE

Ricerca - azione Lezione frontale Utilizzo di linguaggi verbali e non verbali Lavori di gruppo Utilizzo di strumentazione multimediale Creazione di eventi e di incontri-workshop

5.

RISULTATI ATTESI a

Creare aspettative positive verso l’ingresso nella scuola successiva

b c d

Sviluppare fiducia nelle proprie capacità. Favorire una prima conoscenza dell’ ambiente scuola e del personale educativo. Vivere positivamente nuove esperienze. Pensare a se stessi come ad un progetto in divenire fatto di step verso il traguardo, mai ultimo, della conoscenza.

6.

DURATA DEL PROGETTO FORMATIVO

Data presumibile di avvio: _

Gennaio 2017

Data presumibile di conclusione:

Marzo 2017

Cadenza indicativa degli incontri:

Quindicennale

N° di ore complessive previste:

12 Ore interne

N.

di ore gruppo Interscolastico:

forfettario per incarico di Funzione Strumentale.

7.

VERIFICA E VALUTAZIONE dei risultati e degli esiti attesi

MODALITA’ PER LA VERIFICA

Osservazione sistematica

INCARICATO DELLA VERIFICA

Docenti del gruppo interno Progetto Continuità Educativa Patrizia Cavallo Anna Caricasole Anna Antonia Ruggiero Donata Fabbiano Teresa Venneri Cataldo Miccoli

SCANSIONE TEMPORALE DELLE VERIFICHE

Periodiche

RESPONSABILE DI PROGETTO

Ins. Cataldo Miccoli

SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO DIDATTICO ( PRESENTAZIONE DELLE ATTIVITA’ ) A. S.2016/2017

( a cura del Responsabile di Progetto ) 8.

DENOMINAZIONE DEL PROGETTO DIDATTICO

“THE TRICOLOUR AND THE UNION JACK”

9.

DATI IDENTIFICATIVI Ordine di scuola destinataria dell’iniziativa:

Scuola Primaria

Modalità di partecipazione deliberato dal Collegio docenti: Numero complessivo di classi partecipanti: 5 Denominazione delle classi partecipanti:

Tutte le classi quinte

Destinatari del progetto :

Tutti gli alunni delle classi quinte del Circolo

10.

CONTENUTI FORMATIVI E PROGETTUALI

a b Finalità

Sviluppare negli alunni una migliore padronanza della lingua straniera attraverso lo studio in L2 di contenuti disciplinari in situazioni di apprendimento “reale”. Stimolare una maggiore consapevolezza dei contenuti disciplinari acquisiti tramite la L2. Formare una conoscenza "complessa" e “integrata” del sapere. Educare ad un approccio interculturale del sapere. Favorire l’educazione plurilingue. Favorire l’apprendimento attraverso compiti di realtà. Sviluppare abilità di cooperazione tra i pari. Promuovere l’apprendimento integrato di più discipline e della didattica laboratoriale. Favorire la continuità verticale e

orizzontale. Obiettivi

1.

2.

3.

4.

Ricercare informazioni in rapporto ad un obiettivo Gestire informazioni in lingua italiana e saperle tradurle in lingua inglese e viceversa Saper esporre testi in L2 Approfondire le conoscenze sulla geografia, la storia e la 5.

cultura locale. Consolidare il lessico e le strutture linguistiche della L2

c

6.

7.

Organizzare e impostare un testo digitale Utilizzare in modo appropriato strumenti digitali e informatici.

Modalità di attuazione

Il progetto, da realizzare insieme agli alunni della scuola secondaria di primo grado di Leporano e con l’apporto delle organizzazioni del territorio, prevede la realizzazione di un opuscolo turistico-informativo relativo al territorio sangiorgese. Il materiale raccolto sarà oggetto di scambio interculturale e-twinning con gli alunni della scuola primaria di Cerkezkoy, in Turchia.

11.

PRINCIPALI METODOLOGIE

Si cercherà di creare facilitanti all’insegnamento- apprendimento dei contenuti della disciplina attraverso attività mirate alla semplificazione, per rendere l’input comprensibile con strategie che utilizzano sia la L1 sia la LS. Verranno utilizzate: Cooperative learning Tutoring Ricerca-azione brainstorming per anticipazioni sia in DnL che in L2 Total PhysicalResponse forma grafica del contenuto Utilizzo di linguaggi non verbali Lavori di gruppo Utilizzo di strumentazione multimediale

12.

RISULTATI ATTESI

a b Realizzazione di una guida turistica bilingue del comune di San Giorgio Ionico Realizzazione di una presentazione multimediale relativa al lavoro svolto

13.

DURATA DEL PROGETTO FORMATIVO

Data presumibile di avvio:

Febbraio 2017

Data presumibile di conclusione: Maggio 2017 Cadenza indicativa degli incontri:

5 incontri settimanali di 2 ore

N° di ore complessive previste: 10 ore per classe N° di docenti previsti: 1 docente di L2 e un tutor d’aula per ciascuna classe

14.

VERIFICA E VALUTAZIONE dei risultati e degli esiti attesi

MODALITA’ PER LA VERIFICA INCARICATO DELLA VERIFICA SCANSIONE TEMPORALE DELLE VERIFICHE

Somministrazione periodica Ciascun insegnante di

di prove opportunamente tarate per verificare l’apprendimento di………….

Valutazioni espresse dai docenti di classe Relazione finale al Collegio Docenti

classe

REFERENTE PROGETTO

Ins. Giuseppe Strusi

SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO DIDATTICO A.S.2016/2017

15.

DENOMINAZIONE DEL PROGETTO DIDATTICO

“Attori per gioco: Educare all’arte con l’arte”

16.

DATI IDENTIFICATIVI Ordine di scuola destinataria dell’iniziativa:

Scuola Primaria e Scuola dell’Infanzia

Destinatari del progetto

: alunni del I° C.D.

17.

CONTENUTI FORMATIVI E PROGETTUALI

a Finalità

“Formare nelle giovani generazioni il gusto dell’arte, così da indurre il riconoscimento della propria identità culturale, favorire la conoscenza delle forme in cui si esprimono le diversità culturali, far amare le produzioni artistiche da qualunque cultura espresse, perchè siano sentite come patrimonio dell’umanità” ( Indicazioni teoriche per la promozione delle attività teatrali MIUR 2016) Potenziare l’offerta formativa attraverso l’implementazione dell’educazione artistica “…nella convinzione di una ricaduta positiva sullo sviluppo di personalità libere, critiche e responsabili… Le esperienze artistiche sono un alleato nelle situazioni problematiche e vanno considerate come supporto strategico quale deterrente per affrontare e risolvere situazioni di disagio giovanile, ritardi e difficoltà di apprendimento” ( Indicazioni teoriche per la promozione delle attività teatrali MIUR 2016) Costruire esperienze partecipate di riflessione su pari opportunità e violazione dei diritti ( Programma “ SCUOLA AMICA “UNICEF MIUR proposta educativa NOI E GLI ALTRI)

b Obiettivi

Educare gli studenti ad essere fruitori di spettacoli teatrali calibrati alle esigenze educativo-formative per imparare a : APRIRE LA MENTE

NON AVERE PREGIUDIZI SAPER ASCOLTARE ATTIVAMENTE ESSERE EMPATICI PRESTARE ATTENZIONE PRENDERE CONTATTO CON LA QUOTIDIANEITA’ CAPIRE L’IRONIA GESTIRE UNA COMUNICAZIONE ECOLOGICA GESTIRE I CONFLITTI VIVERE ED ESPRIMERE LE EMOZIONI

EDUCARE ALL’ARTE CON L’ARTE c Modalità di attuazione

Incontri pomeridiani del gruppo di progetto per l’organizzazione degli spettacoli teatrali Presentazione degli spettacoli agli alunni in orario scolastico Gli spettacoli saranno finalizzati alla raccolta fondi per sostenere progetti disolidarietà

18.

PRINCIPALI METODOLOGIE

Ricerca - azione Utilizzo di linguaggi verbali e non verbali Lavori di gruppo Utilizzo di strumentazione multimediale

19.

RISULTATI ATTESI a b c d

Condurre l’alunno a sapersi disporre all’ascolto attivo Saper osservare e interpretare le diverse modalità di rappresentazione Cogliere i segni del linguaggio simbolico usato dall’autore per rappresentare ciò che non è immediatamente visibile Sviluppare la sensibilità artistica ( Indicazioni teoriche per la promozione delle attività teatrali MIUR 2016)

20.

DURATA DEL PROGETTO

Data presumibile di avvio:

Ottobre 2016

Data presumibile di conclusione:

Giugno 2017

N° di ore complessive previste:

15 ore per la preparazione degli spettacoli

21.

RISORSE UMANE COINVOLTE PROFILI PROFESSIONALI IMPIEGATI NOMINATIVI DEGLI OERATORI

Gruppo di progetto

Insegnanti: Basile Brandi Fina Greco Iannibelli Mastroseri o Miccoli Scardigno

COMPITI SVOLTI

Organizzazione di semplici spettacoli teatrali Stesura e/o adattamento di copioni teatrali

Altre eventuali collaborazioni

-G.Guarino

CREST -Riondino attore -Altri professioni sti dello spettacolo Incontri di formazione per i docenti interessati al progetto

N° ORE Fondo Istituzione Scolastica RICHIESTE dalla Funzione Strumentale o Responsabile di Progetto

15 ore

N° ORE Fondo Istituzione Scolastica ASSEGNATE in Contrattazion e Integrativa

22.

VERIFICA E VALUTAZIONE dei risultati e degli esiti attesi

MODALITA’ PER LA VERIFICA INCARICATO DELLA VERIFICA

Osservazione ed autovalutazione Relazione finale al Collegio Docenti

L’intero gruppo di progetto

SCANSIONE TEMPORALE DELLE VERIFICHE

Fine anno scolastico “Il teatro è meraviglioso proprio in quanto mette in scena gli stati d’animo, coinvolge mantenendo nel contempo le distanze della vita vera. Il teatro è una scuola di emozioni come le fiabe per bambini.”Paolo Crepet “Il teatro è la parabola del mondo”

Giorgio Strehler

“Nella totale perdita di valori attingere.” Gigi Proietti della gente, il teatro è un buon pozzo dove

RESPONSABILE DI PROGETTO

Ins. Chiara Mastroserio

SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO DIDATTICO A.S.2016/2017

23.

DENOMINAZIONE DEL PROGETTO DIDATTICO

“I care terra” L’ORTO nella mia Scuola

24.

DATI IDENTIFICATIVI Ordine di scuola destinataria dell’iniziativa:

Scuola Primaria e Scuola dell’Infanzia

Destinatari del progetto

: alunni del Plesso DE GASPERI e COSTANTINOPOLI

25.

CONTENUTI FORMATIVI E PROGETTUALI

a

Finalità

Il progetto vuole essere uno dei segni tangibili dell’adesione della nostra scuola agli obiettivi dell’AGENDA 2030 per lo SVIPUPPO SOSTENIBILE“Lo sviluppo sostenibile è definito come uno sviluppo che

soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare i propri bisogni. • Per raggiungere uno sviluppo sostenibile è importante armonizzare tre elementi fondamentali: la crescita

economica, l’inclusione sociale e la tutela dell’ambiente” e delle indicazioni contenute dell’enciclica LAUDATO SI’ di Papa Francesco del maggio 2015. La progettazione e l’allestimento di un orto e giardino scolastico, quindi, rappresenta uno strumento forte di formazione ed educazione a 360 gradi attraverso il quale i nostri bambini potranno scoprire e sperimentare il legame originario con la terra e la vita. Pertanto connettere le attività didattico-disciplinari curriculari con attività

manuali – laboratoriali sarà occasione per agevolare il processi di crescita cognitiva, emotivo-affettiva e sociale necessari al raggiungimento del benessere fisico e psicologico nell’ottica dell’inclusione e dell’educazione ambientale. Un laboratorio a cielo aperto dove docenti, alunni, genitori, ente locale, ognuno nel rispetto del proprio ruolo, possano sperimentare concretamente la responsabilità condivisa di “cittadini attivi” attenti al la tutela del territorio, alla difesa del diritto ad un ambiente sano e ad una qualità della vita sostenibile. b c

Obiettivi del progetto

Saper leggere l’ambiente –scuola in ottica progettuale Sviluppare la multisensorialità Conoscere e comprendere concetti di biodiversità, ecosistema Conoscere la cultura agricola e rurale Conoscere le procedure necessarie alla semina e cura di semplici piante Sviluppare il senso di responsabilità attraverso l’accudimento dell’orto Favorire lo sviluppo di un “pensiero scientifico”: saper descrivere, argomentare, ascoltare, riconoscere e mettere in relazione semi, piante, fiori, frutti; saper porre problemi e formulare ipotesi e soluzioni; saper utilizzare un linguaggio specifico. Sperimentare la necessità di elementari strumenti di misura e di registrazione della crescita Promuovere il consumo consapevole e sano di cibo, per favorire l’adozione di abitudini sane e sostenibili; Favorire lo spirito di cooperazione Facilitare e promuovere esperienze fortemente inclusive

Modalità di attuazione Nell’ambito della progettazione settimanale verranno pianificate le specifiche attività utili alla realizzazione del progetto.

26.

PRINCIPALI METODOLOGIE

Attività laboratoriali in classe ed in giardino Circle time

27.

RISULTATI ATTESI

a

Creare attività attraverso le quali gli alunni vengano stimolati ad utilizzare i propri sensi per mettersi in contatto con la natura e sviluppare o potenziare abilità diverse, quali l'esplorazione, l'osservazione e la manipolazione.

b c d

Recuperare spazi scolastici con finalità sociali, incrementandone l’efficienza e valorizzando il concetto di bene comune. Migliorare le scelte e abitudini alimentari Sviluppare il senso di appartenenza al contesto scolastico e territoriale

implementando la “cittadinanza attiva”.

28.

DURATA DEL PROGETTO

PLURIENNALE

Data presumibile di avvio:

Ottobre 2016

29.

RISORSE UMANE COINVOLTE PROFILI PROFESSIONALI IMPIEGATI NOMINATIVI DEGLI OERATORI COMPITI SVOLTI

Progettazione

N° ORE N° ORE Fondo Istituzione Scolastica Fondo Istituzione Scolastica RICHIESTE dalla Funzione Strumentale o Responsabile di Progetto

15

ASSEGNATE in Contrattazion e Integrativa

Progettazione Insegnante: Mastroserio Altre eventuali collaborazioni - Genitori - Ente locale - Forestale - Consorzi agrari del Comune Collaborazione per l’allestimento dell’orto, aratura e pulizia del terreno destinato alla piantumazione. Donazione di piante della macchia mediterranea.

30.

VERIFICA E VALUTAZIONE dei risultati e degli esiti attesi

MODALITA’ PER LA VERIFICA INCARICATO DELLA VERIFICA SCANSIONE TEMPORALE DELLE

-Osservazione dirette ed indiretta -Valutazione di fattibilità e di processo -Valutazione dei risultati Relazione finale al Collegio Docenti Docenti delle singole sezioni della scuola dell’infanzie e delle classi della scuola Primaria del Plesso De Gasperi

F.S. POF Ins. C.Mastroserio

VERIFICHE

Fine anno scolastico “ La sfida urgente di proteggere la nostra casa comune comprende la preoccupazione di unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale, poiché sappiamo che le cose possono cambiare” ( Lettera Enciclica LAUDATO SI’) “Tutti i paesi e tutte le parti in causa, agendo in associazione collaborativa, implementeranno questo programma. Siamo decisi a liberare la razza umana dalla tirannia della povertà e vogliamo curare e salvaguardare il nostro pianeta. Siamo determinati a fare i passi audaci e trasformativi che sono urgentemente necessari per portare il mondo sulla strada della sostenibilità e della resilienza. Nell’intraprendere questo viaggio collettivo, promettiamo che nessuno verrà trascurato.” ( ONU Agenda 2030) RESPONSABILE DI PROGETTO Referente UNICEF ins. Chiara Mastroseerio

PROGETTI SCUOLA DELL’INFANZIA

SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO DIDATTICO ( PRESENTAZIONE DELLE ATTIVITA’ ) A. S.2016/2017

31.

DENOMINAZIONE DEL PROGETTO DIDATTICO PROGETTO LETTURA

“FATA LETTERINA”

32.

DATI IDENTIFICATIVI

33.

I° CIRCOLO DIDATTICO“MARIA PIA” Scuola dell’Infanzia 34.

Progetto curriculare 35.

Tutti i bambini di 5 anni plesso “Costantinopoli” e “Pier della Francesca”.

36.

Sez. B (Costantinopoli) Sez. A e B (Pier della Francesca)

37.

38.

CONTENUTI FORMATIVI E PROGETTUALI

a Finalità Stimolare nel bambino il piacere della lettura e della scrittura

attraverso l’affettività

Creare occasioni di incontro tra i bambini e tra adulti e bambini per

condividere il piacere della lettura fatta insieme.

Risvegliare l’entusiasmo di sperimentare e quindi imparare

attraverso l’esperienza;

interiorizzare a livello visivo-affettivo la corrispondenza tra immagini

e lettere;

sviluppare la fantasia, l’ immaginazione, la comunicazione, la

gestualità;

b c • aiutare il bambino a conquistare la propria autonomia;imparare a lavorare con gli altri nel rispetto reciproco;crescere, divertendosi;presa di coscienza di sé e della propria persona come mezzo

espressivo;

sviluppare l’attenzione, l’interesse e la concentrazione.

Obiettivi Stimolare interesse, piacere, curiosità, desiderio verso le opportunità offerte dal libro e dalla lettura fatta insieme

Creare occasioni di riflessione su “valori” quali: ”amicizia, rispetto,

collaborazione, fiducia,…

Sviluppare “comportamenti sociali adeguati alla lettura e alla

narrazione”

Sperimentare le prime forme di comunicazione scritta.

Modalità di attuazione: Laboratori in “sezione” con esperienze di lettura animata, drammatizzazione e grafico/pittorico/ manipolative - Le storie proposte seguiranno le tematiche relative ai valori sopra citati. - Personaggio scelto per accompagnarci nei vari momenti di lettura: “LA FATA LETTERINA”

39.

PRINCIPALI METODOLOGIE

Ricerca - azione Lezione frontale Utilizzo di linguaggi non verbali Lavori di gruppo Utilizzo di strumentazione multimediale(associato al progetto informatica).

40.

RISULTATI ATTESI a b c d

Sviluppo della fantasia, dell’ immaginazione, della comunicazione, della gestualità Conquista dell’autonomia e del rispetto reciproco Arricchimento dello sviluppo cognitivo e delle competenze manipolative, comunicative e intellettive.

Consapevolezza di essere una comunità scolastica che favorisce il benessere individuale e sociale del bambino.

41.

DURATA DEL PROGETTO FORMATIVO

Data presumibile di avvio

: OTTOBRE 2016

Data presumibile di conclusione:

MAGGIO 2017

Cadenza indicativa degli incontri:

1 GIORNO o DUE A SETTIMANA

N° di ore complessive previste:

40 ORE

VERIFICA E VALUTAZIONE dei risultati e degli esiti attesi

MODALITA’ PER LA VERIFICA INCARICATO DELLA VERIFICA

Osservazione sistematica

Docente

SCANSIONE TEMPORALE DELLE VERIFICHE

giornaliero

RESPONSABILE DI PROGETTO

Ins. Ruggero Antonella

SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO DIDATTICO ( PRESENTAZIONE DELLE ATTIVITA’ ) A. S.2016/2017

( a cura del Responsabile di Progetto ) 42.

DENOMINAZIONE DEL PROGETTO DIDATTICO PROGETTO LUDICO-MOTORIO

“CORRI, SALTA, IMPARA”

43.

DATI IDENTIFICATIVI

I° CIRCOLO DIDATTICO “ MARIA PIA” Scuola dell’Infanzia Progetto curriculare Tutti i bambini di 5 anni; plessi coinvolti “ Costantinopoli”e “ Pier della Francesca” Sez. B (Costantinopoli); Sez. A e B (Pier della Francesca)

44.

CONTENUTI FORMATIVI E PROGETTUALI

a b Finalità

Favorire l'esplorazione e l'elaborazione del mondo emozionale e relazionale; Favorire la conoscenza e l'espressione delle proprie emozioni e la comprensione di quelle altrui; Consolidare la conoscenza di sé e delle proprie capacità; Riconoscere le differenze e valorizzarle come risorsa; Favorire la comprensione di strategie per gestire e risolvere conflitti.

Obiettivi

Sviluppare il senso dell’identità personale, percepire le proprie

c

esigenze e i propri sentimenti, esprimerli in modo sempre più adeguato; Dare un nome agli stati d’animo; Prendere consapevolezza delle proprie ed altrui emozioni; Riconoscere, comunicare ed esprimere emozioni attraverso il linguaggio del corpo; Acquisire strumenti per gestire le proprie emozioni; Esprimere e comunicare agli altri emozioni e sentimenti.

Modalità di attuazione:

Le attività saranno svolte dalle insegnanti durante le ore curriculari in collaborazione con i collaboratori scolastici. I locali impiegati saranno: la palestra della scuola e l’aula polivalente, alternando grandi e piccoli gruppi , una volta alla settimana. Nella prima fase del progetto i bambini utilizzeranno il gioco e i movimenti del corpo per comunicare e riconoscere le emozioni. I bambini, attraverso la cooperazione e la collaborazione, durante la costruzione di percorsi motori e coreografie impareranno a trovare strategie e soluzioni a difficoltà e/o conflitti.

Nella seconda fase, attraverso le esperienze fatte e le emozioni suscitate, il gioco si trasformerà in giochi di parole nuove, rime, rielaborazione di storie, vissuti emozionali reali o immaginari, disegni, opere artistiche immaginando di trovarsi nel “luogo dei sogni”. Nella terza fase i bambini saranno protagonisti nell’organizzazione di una manifestazione sportiva con la scuola primaria.

4.PRINCIPALI METODOLOGIE:

Percorsi ludici Presa di coscienza del proprio corpo Lateralizzazione Giochi a coppie e di gruppo Coordinazione oculo-manuale e oculo-podalica Potenziamento dei concetti topologici

45.

RISULTATI ATTESI

a b c d

Consapevolezza delle proprie emozioni e delle proprie capacità Riconosce le differenze, li valorizza come risorsa Comunica ed esprime emozioni attraverso il linguaggio del corpo Utilizza strategie per gestire e risolvere situazioni di conflitto

46.

DURATA DEL PROGETTO FORMATIVO

Data presumibile di avvio:

NOVEMBRE 2016

Data presumibile di conclusione:

MAGGIO 2017

Cadenza indicativa degli incontri:

1 GIORNO A SETTIMANA

N° di ore complessive previste:

20 ORE

47.

VERIFICA E VALUTAZIONE dei risultati e degli esiti attesi

MODALITA’ PER LA VERIFICA

Osservazione sistematica

INCARICATO DELLA VERIFICA

Docenti

SCANSIONE TEMPORALE DELLE VERIFICHE

Periodiche RESPONSABILE DI PROGETTO

Ins.Spagnulo Angela

SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO DIDATTICO ( PRESENTAZIONE DELLE ATTIVITA’ ) A. S.2016/2017

48.

DENOMINAZIONE DEL PROGETTO DIDATTICO PROGETTO ARTE

“ CON LE MANI POSSO…”

49.

DATI IDENTIFICATIVI

50.

I° CIRCOLO DIDATTICO“MARIA PIA” Scuola dell’Infanzia. 51.

Progetto curriculare 52.

Tutti i bambini del plesso “Costantinopoli” e “Pier della Francesca”.

53.

CONTENUTI FORMATIVI E PROGETTUALI

a b

Finalità Avvicinare i bambini al mondo dell’ARTE;

Scoprire nuovi linguaggi e stimolare la loro creatività.

Obiettivi

Stimolare interesse, piacere, curiosità, desiderio verso le opportunità

offerte dall’Arte

c • Riprodurre un’opera d’arte.Rappresentare graficamente i propri vissuti;Manipolare, trasformare materiali in modo creativo,Ascoltare l’ambiente sonoro circostante distinguendo il suono dal

rumore.

Realizzare manufatti;Selezionare materiale da utilizzare in modo creativo;Utilizzare creativamente materiali riciclati;

Esprimersi in modo creativo.

Modalità di attuazione: Laboratori in “intersezione” con la partecipazione di esperti dell’istituto d’arte.

Attività grafico-pittoriche, manipolative e creativa.

54.

PRINCIPALI METODOLOGIE

Ricerca - azione Lezione frontale Utilizzo di linguaggi non verbali Lavori di gruppo Utilizzo di strumentazione multimediale(associato al progetto informatica).

55.

RISULTATI ATTESI a b c

Sviluppo della fantasia, dell’ immaginazione, della comunicazione, della gestualità Conquista dell’autonomia e del rispetto reciproco Arricchimento dello sviluppo cognitivo e delle competenze manipolative, comunicative e intellettive.

d

DURATA DEL PROGETTO FORMATIVO

Data presumibile di avvio:

OTTOBRE 2016

Data presumibile di conclusione:

MAGGIO 2017

Cadenza indicativa degli incontri:

1 GIORNO

N° di ore complessive previste:

25 ORE

56.

VERIFICA E VALUTAZIONE dei risultati e degli esiti attesi

MODALITA’ PER LA VERIFICA INCARICATO DELLA VERIFICA

Osservazione sistematica

Docente

SCANSIONE TEMPORALE DELLE VERIFICHE

periodiche

RESPONSABILE DI PROGETTO

Ins. Bleve Carla

SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO DIDATTICO ( PRESENTAZIONE DELLE ATTIVITA’ ) A. S.2016/2017

57.

DENOMINAZIONE DEL PROGETTO DIDATTICO PROGETTO INFORMATICA

“…SE FACCIO IMPARO”

58.

DATI IDENTIFICATIVI

59.

“I° CIRCOLO DIDATTICO“MARIA PIA” Scuola dell’Infanzia 60.

Progetto curriculare 61.

Tutti i bambini di 5 anni plesso “Costantinopoli” e “Pier della Francesca”.

62.

Sez. B (Costantinopoli) Sez. A e B (Pier della Francesca)

63.

CONTENUTI FORMATIVI E PROGETTUALI

a Finalità

Scoprire, conoscere e utilizzare il computer.

b Obiettivi

Conoscere le possibilità delle nuove tecnologie.

Conoscenza degli elementi che costituiscono il computer.

Operazioni di accensione e spegnimento Giocare ed apprendere con i diversi software didattici.

Uso del programma di disegno “PAINT”

c

Modalità di attuazione:

Dicembre 2016– maggio 2017 in orario curriculare

Si intende strutturare il lavoro quattro unità: • Unità 1: alfabetizzazione informatica Attività: le attività iniziali vertono sulla familiarizzazione con il PC e le sue periferiche, in modo pratico, anche attraverso la “costruzione” di un PC, utilizzando uno scatolone.

• Unità 2: il gioco Attività : consiste nell’ impegnare i bambini con giochi caratterizzati da scelta di numeri, da composizione di parole, da classificazione per colore e per forma, dall’ orientamento nello spazio.

• Unità 3 : il disegno Attività :E ’possibile utilizzare Microsoft Paint; si può disegnare utilizzando la matita o la gomma ,con il pennello o con l’ aerografo; disegnare con la linea retta o curva… • Unità 4 : la scrittura Attività :osservare la tastiera , comporre utilizzando semplici parole, formattare i caratteri.

Inventare brevi storie con immagini fornite dall’ insegnante.

Un elemento su cui soffermare l’ attenzione è l’ autocorrezione, utile per imparare a scrivere in modo corretto.

64.

PRINCIPALI METODOLOGIE

Ricerca - azione Lezione frontale Utilizzo di linguaggi non verbali Lavori di gruppo Utilizzo di strumentazione multimediale

65.

RISULTATI ATTESI

66.

RISULTATI ATTESI a b c d

Conosce gli elementi costitutivi del computer.

Usa alcuni software.

Arricchimento dello sviluppo cognitivo e delle competenze manipolative, comunicative e intellettive attraverso elementi informatica.

Consapevolezza di essere una comunità scolastica che favorisce il benessere individuale e sociale del bambino.

67.

DURATA DEL PROGETTO FORMATIVO

Data presumibile di avvio:

GENNAIO 2017

Data presumibile di conclusione:

MAGGIO 2017

Cadenza indicativa degli incontri:

1 GIORNO A SETTIMANA

N° di ore complessive previste: 20 ORE

68.

VERIFICA E VALUTAZIONE dei risultati e degli esiti attesi

MODALITA’ PER LA VERIFICA INCARICATO DELLA VERIFICA

Osservazione sistematica

Docente

SCANSIONE TEMPORALE DELLE VERIFICHE

giornaliero

RESPONSABILE DI PROGETTO

Ins. Grazia Malandugno

SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO DIDATTICO (PRESENTAZIONE DELLE ATTIVITA’) A. S.2016/2017

(a cura del Responsabile di Progetto) 69.

DENOMINAZIONE DEL PROGETTO DIDATTICO PROGETTO INGLESE

“VERY NICE”

70.

DATI IDENTIFICATIVI Ordine di scuola destinataria dell’iniziativa:

Scuole dell’Infanzia “PIER DELLA FRANCESCA” e “COSTANTINOPOLI”

Modalità di partecipazione deliberato dal Collegio docenti:

progetto curriculare

Numero complessivo di classi partecipanti:

3 sezioni

Denominazione delle classi partecipanti:

sezioni A e B (“Pier della Francesca”), sezione B (“Costantinopoli”)

Destinatari del progetto:

bambini di 5 anni

71.

CONTENUTI FORMATIVI E PROGETTUALI

a Finalità

Avvicinare il bambino, attraverso uno strumento linguistico diverso dalla lingua italiana, alla conoscenza di altre culture e di altri popoli. Permettere al bambino di familiarizzare con la lingua straniera, curando soprattutto la funzione comunicativa. Aiutare il bambino a comunicare con gli altri mediante una lingua

diversa dalla propria. Sviluppare le attività di ascolto.

b Obiettivi

Ascoltare e ripetere vocaboli, canzoni e filastrocche con pronuncia e intonazione corretta (ob. fonetico).

Memorizzare vocaboli, brevi dialoghi, canzoni, filastrocche (ob. lessicale).

Rispondere e chiedere, eseguire e dare semplici comandi (ob. comunicativo).

c Modalità di attuazione

Il progetto sarà posto in essere dall’insegnante G. Strusi (nel plesso “Costantinoli”) e dall’insegnante N. Andriani (nel plesso “Pier della Francesca”) durante le ore curriculari e in compresenza con le docenti di sezione. Le attività si svolgeranno una volta a settimana, per un totale di 20 ore, distribuite nell’anno scolastico da fine novembre a maggio. Gli insegnanti attueranno il progetto nelle aule delle sezioni e negli altri spazi a disposizione dei due plessi. Le tematiche pianificate che saranno affrontate sono le seguenti: saluti; presentazione; colori; parti del corpo; famiglia; casa; animali (domestici, della fattoria, dello zoo); cibi; numeri (1 – 10); festività.

72.

PRINCIPALI METODOLOGIE

Utilizzo di linguaggi non verbali Lavori di gruppo Utilizzo di strumentazione multimediale Altro (specificare): Total physicalresponse, gioco, mediatore didattico

73.

RISULTATI ATTESI

Stimolare la curiosità dei bambini e abituarli a considerare culture differenti dalla propria e a usare altri codici espressivi e di comunicazione, anche in previsione all’ingresso nella scuola primaria.

74.

DURATA DEL PROGETTO FORMATIVO

Data presumibile di avvio:

NOVEMBRE 2016

Data presumibile di conclusione:

MAGGIO 2017

Cadenza indicativa degli incontri:

UN INCONTRO SETTIMANALE

N° di ore complessive previste:

20

75.

VERIFICA E VALUTAZIONE dei risultati e degli esiti attesi

MODALITA’ PER LA VERIFICA INCARICATO DELLA VERIFICA

Somministrazione periodica di prove opportunamente tarate per verificare l’apprendimento della lingua inglese

Docente responsabile del progetto

SCANSIONE TEMPORALE DELLE VERIFICHE

Settimanale

RESPONSABILI DI PROGETTO

Inss. Andriani Nunzia – Strusi Giuseppe

PROGETTI SCUOLAPRIMARIA

SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO DIDATTICO ( PRESENTAZIONE DELLE ATTIVITA’ ) A. S.2016/2017

( a cura del Responsabile di Progetto ) 76.

DENOMINAZIONE DEL PROGETTO DIDATTICO

NOI…A SPASSO NELLE FIABE

77.

DATI IDENTIFICATIVI Ordine di scuola destinataria dell’iniziativa:

Scuola Primaria plessi Maria Pia e De Gasperi

Modalità di partecipazione deliberato dal Collegio docenti: Numero complessivo di classi partecipanti: 5 classi prime Denominazione delle classi partecipanti:

1 A, 1B, 1C plesso M. Pia 1 A e 1 B De Gasperi

Altri elementi rilevanti ( specificare ): Destinatari del progetto: Alunni/e delle classi prime.

78.

CONTENUTI FORMATIVI E PROGETTUALI

a Finalità

Favorire e valorizzare processi di autostima attraverso la scoperta delle proprie potenzialità.

Promuovere processi di integrazione all’interno del gruppo classe.

Educare all’ascolto .

b Obiettivi

Conoscere una fiaba.

Drammatizzare una fiaba.

Sviluppare e sperimentare diversi linguaggi per comunicare stati d’animo, emozioni e sentimenti.

Stimolare la curiosità e la fantasia.

c Modalità di attuazione

Utilizzo di spazi diversi: aula, biblioteca, palestra.

Arricchimento del progetto con la partecipazione degli alunni e delle alunne all’incontro laboratoriale sulla fiaba con gli esperti del Crest.

79.

PRINCIPALI METODOLOGIE

Ricerca - azione Lezione frontale Utilizzo di linguaggi non verbali Lavori di gruppo Utilizzo di strumentazione multimediale

Altro ( specificare ): ___________________________________________________

80.

RISULTATI ATTESI a b c d e f g

Acquisire fiducia in se stessi e nelle proprie potenzialità Comprendere il valore sociale del gruppo Favorire processi di inclusione all’interno del gruppo classe Familiarizzare con i diversi linguaggi:verbale, grafico-pittorico, motorio, musicale… Realizzare una performance finale

81.

DURATA DEL PROGETTO FORMATIVO

Data presumibile di avvio:

Gennaio

Data presumibile di conclusione:

Giugno

Cadenza indicativa degli incontri:

settimanali in orario scolastico

N° di ore complessive previste:

82.

VERIFICA E VALUTAZIONE dei risultati e degli esiti attesi

MODALITA’ PER LA VERIFICA INCARICATO DELLA VERIFICA

Somministrazione periodica di prove opportunamente tarate per verificare l’apprendimento di………….

Valutazioni espresse dai docenti di classe Relazione finale al Collegio Docenti

SCANSIONE TEMPORALE DELLE VERIFICHE

Valutazione in itinere (marzo) Valutazione finale (giugno ) giugno

RESPONSABILE DI PROGETTO

Ins.Accettura Domenica

SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO DIDATTICO ( PRESENTAZIONE DELLE ATTIVITA’ ) A. S.2016/2017

( a cura del Responsabile di Progetto ) 83.

DENOMINAZIONE DEL PROGETTO DIDATTICO

“REGOLANDIA… LA CITTA’ DEL BENESSERE”

84.

DATI IDENTIFICATIVI Ordine di scuola destinataria dell’iniziativa:

Scuola Primaria 1° C.D. M.PIA

Modalità di partecipazione deliberato dal Collegio docenti: Numero complessivo di classi partecipanti:

sei

Denominazione delle classi partecipanti:

2^ A-B-C-D-E “M.PIA” / 2^A “DE GASPERI”

Altri elementi rilevanti ( specificare ): Destinatari del progetto : BAMBINI CLASSI SECONDE

85.

CONTENUTI FORMATIVI E PROGETTUALI

a Finalità

Promuovere lo sviluppo armonico e integrale della persona, all’interno dei principi della Costituzione Italiana e della tradizione culturale europea, nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, con il coinvolgimento attivo degli alunni e delle famiglie.

b Obiettivi

Aver cura dell’igiene personale. Organizzare e custodire il materiale scolastico. Interiorizzare le forme basilari di buona educazione: saluto, ascolto, attesa, porgere le scuse, chiedere il permesso, utilizzare adeguatamente il lessico di cortesia. Acquisire le regole di una conversazione corretta e rispettosa delle opinioni altrui. Aver cura degli spazi vissuti: aula, laboratori, palestra, biblioteca, bagni, cortile. Avere consapevolezza della necessità delle regole condivise.

Partecipare dando il proprio contributo alle attività di gruppo. Assumere e portare a termine semplici incarichi di responsabilità.

c Modalità di attuazione:

Modalità trasversale con le altre discipline curriculari, in orario scolastico .

86.

PRINCIPALI METODOLOGIE

Ricerca - azione Lezione frontale Utilizzo di linguaggi non verbali Lavori di gruppo Utilizzo di strumentazione multimediale

Uscite sul territorio

87.

RISULTATI ATTESI a b c d e f g

Acquisizione risultato benessere psico-fisico Acquisizione di comportamenti finalizzati al rispetto di se stessi Acquisizione di comportamenti finalizzati al rispetto degli altri Acquisizione di comportamenti finalizzati al rispetto dell’ambiente circostante Cooperazione e condivisione

88.

DURATA DEL PROGETTO FORMATIVO

Data presumibile di avvio:

Novembre/ Dicembre 2016

Data presumibile di conclusione:

Maggio 2017

Cadenza indicativa degli incontri: / N° di ore complessive previste: /

89.

VERIFICA E VALUTAZIONE dei risultati e degli esiti attesi

MODALITA’ PER LA VERIFICA INCARICATO DELLA VERIFICA

Somministrazione periodica di prove opportunamente tarate per verificare l’apprendimento di

competenze

Valutazioni espresse dai docenti di classe

Insegnante di classe

SCANSIONE TEMPORALE DELLE VERIFICHE

Relazione finale al Collegio Docenti

ALTRE EVENTUALI ANNOTAZIONI

Trattandosi di un progetto da svolgere in orario curriculare, le verifiche in itinere e finali saranno trasversali inerenti agli argomenti trattati nelle discipline di studio (Registro Elettronico)

RESPONSABILE DI PROGETTO

INS. SONIA LENTI

SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO DIDATTICO ( PRESENTAZIONE DELLE ATTIVITA’ ) A. S.2016/2017

( a cura del Responsabile di Progetto ) 90.

DENOMINAZIONE DEL PROGETTO DIDATTICO

LEGGERE PER CRESCERE:DIFFERENZE A CONFRONTO

91.

DATI IDENTIFICATIVI Ordine di scuola destinataria dell’iniziativa:

1°C.D. MariaPia

Modalità di partecipazione deliberato dal Collegio docenti: Numero complessivo di classi partecipanti:

cinque classi terze

Denominazione delle classi partecipanti:

A,B del plesso De Gasperi; A,B,C del plesso Maria Pia

Destinatari del progetto :

alunni delle classi terze

92.

CONTENUTI FORMATIVI E PROGETTUALI

a b Finalità

Favorire il piacere della lettura come mezzo che coinvolge i processi cognitivi e quelli affettivo-emotivi

Obiettivi Individuare nelle storie gli ambienti

Riconoscere la sequenzialità degli avvenimenti Rielaborare le storie ascoltate Produrre testi di varia natura

c

Creare uno story board Utilizzare il mezzo multimediale Sensibilizzare all’educazione affettiva, alla tutela dei diritti, all’importanza e alla valorizzazione delle differenze

Modalità di attuazione

Educazione all’ascolto e alla comprensione del testo Animazione alla lettura Osservazioni in merito a giudizi di gradimento, rielaborazione del contenuto, analisi dei luoghi e dei personaggi Rielaborazione grafico- pittorica Ideazione e scrittura collettiva di storie legate a esperienze condivise Creazione di story board Visione di film e cartoni animati sulle tematiche affrontate Utilizzo della biblioteca scolastica e creazione di una biblioteca di classe

93.

PRINCIPALI METODOLOGIE

Ricerca - azione Lezione frontale Utilizzo di linguaggi non verbali Lavori di gruppo Utilizzo di strumentazione multimediale

94.

RISULTATI ATTESI

95.

a

Educazione alla lettura attraverso l’incentivazione della motivazione e del piacere ad un leggere che coinvolga i processi cognitivi e quelli affettivo emotivi.

b

Creazione di un clima pedagogico adatto a instaurare un incontro con la lettura che non sia puramente strumentale.

c

Porre le basi per l’esercizio della cittadinanza attiva.

d

Sensibilizzazione all’importanza e alla valorizzazione delle differenze.

DURATA DEL PROGETTO FORMATIVO

Data presumibile di avvio:

ottobre 2016

Data presumibile di conclusione: _

maggio 2016

Cadenza indicativa degli incontri:

settimanali

N° di ore complessive previste:

intero anno scolastico in ore curriculari

96.

VERIFICA E VALUTAZIONE dei risultati e degli esiti attesi

MODALITA’ PER LA VERIFICA INCARICATO DELLA VERIFICA SCANSIONE TEMPORALE DELLE

Somministrazione periodica di prove opportunamente tarate per verificare l’apprendimento degli obiettivi indicati Valutazioni espresse dai docenti di classe Relazione finale al Collegio Docenti

Docenti di classe

VERIFICHE

Fine primo quadrimestre Fine secondo quadrimestre

RESPONSABILE DI PROGETTO Ins. Maria Rosaria Imperio

SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO DIDATTICO ( PRESENTAZIONE DELLE ATTIVITA’ ) A. S.2016/2017

( a cura del Responsabile di Progetto ) 97.

DENOMINAZIONE DEL PROGETTO DIDATTICO

AMICO AMBIENTE

98.

DATI IDENTIFICATIVI Ordine di scuola destinataria dell’iniziativa:

1°C.D. MariaPia

Modalità di partecipazione deliberato dal Collegio docenti: Numero complessivo di classi partecipanti:

cinque classi terze

Denominazione delle classi partecipanti:

A,B del plesso De Gasperi; A,B,C del plesso Maria Pia

Destinatari del progetto :

alunni delle classi terze

99.

CONTENUTI FORMATIVI E PROGETTUALI

a b Finalità

Guidare il bambino alla scoperta dell’ambiente che lo circonda per amarlo e rispettarlo.

Obiettivi

Riconoscere i beni naturali Rispettare l’ambiente circostante: Terra, acqua, aria

c Modalità di attuazione

Si svolgeranno attività laboratori ali disciplinari di gruppo e lezioni frontali in orario curriculare Le attività prevedono la partecipazione alla “Festa dell’albero”, alla “Giornata Legambiente Nontiscordardime, visite didattiche presso Oasi WWF LaVela, Le Tagghiate

100.

PRINCIPALI METODOLOGIE

Ricerca - azione Lezione frontale Utilizzo di linguaggi non verbali Lavori di gruppo Utilizzo di strumentazione multimediale

101.

RISULTATI ATTESI a b

Acquisizione di comportamenti sociali corretti per l’esercizio della cittadinanza attiva.

Apertura al confronto e alla collaborazione con gli altri.

c d

Rispetto delle regole e dei valori della convivenza civile, sociale ed umana.

Rispetto dell’ambiente e sensibilizzazione nei confronti dello spreco delle risorse.

102.

DURATA DEL PROGETTO FORMATIVO

Data presumibile di avvio: _

novembre 2016

Data presumibile di conclusione: _

maggio 2016

Cadenza indicativa degli incontri:

1 ora settimanale

N° di ore complessive previste:

intero anno scolastico in ore curriculari

103.

VERIFICA E VALUTAZIONE dei risultati e degli esiti attesi

MODALITA’ PER LA VERIFICA INCARICATO DELLA VERIFICA

Somministrazione periodica di prove opportunamente tarate per verificare l’apprendimento degli obiettivi indicati Valutazioni espresse dai docenti di classe Relazione finale al Collegio Docenti

Docenti di classe

SCANSIONE TEMPORALE DELLE VERIFICHE

Fine primo quadrimestre Fine secondo quadrimestre

RESPONSABILE DI PROGETTO

Ins.Maria Rosaria Imperio

SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO DIDATTICO ( PRESENTAZIONE DELLE ATTIVITA’ ) A. S.2016/2017

( a cura del Responsabile di Progetto ) 104.

DENOMINAZIONE DEL PROGETTO DIDATTICO

MANGI SANO…VIVI BENE

105.

DATI IDENTIFICATIVI Ordine di scuola destinataria dell’iniziativa:

1°C.D. MariaPia

Modalità di partecipazione deliberato dal Collegio docenti: Numero complessivo di classi partecipanti:

cinque classi terze

Denominazione delle classi partecipanti:

A,B del plesso De Gasperi; A,B,C del plesso Maria Pia

Destinatari del progetto :

alunni delle classi terze

106.

CONTENUTI FORMATIVI E PROGETTUALI

a b c Finalità

Acquisire consapevolezza della necessità di una corretta alimentazione per tutelare la salute e garantire la qualità della vita psico-fisica dell’individuo .

Obiettivi

Prendere consapevolezza dell’importanza della cura della propria persona.

Attuare comportamenti di prevenzione adeguati alla propria salute.

Modalità di attuazione

Si svolgeranno attività laboratori disciplinari di gruppo e lezioni frontali in orario curriculare ed extracurriculare.

Presenza di esperti dell’ASL, laboratori in collaborazione con genitori e nonni.

107.

PRINCIPALI METODOLOGIE

Ricerca - azione Lezione frontale

Utilizzo di linguaggi non verbali Lavori di gruppo Utilizzo di strumentazione multimediale

108.

RISULTATI ATTESI a b c d

Acquisizione di sane abitudini alimentari e abbandono dei comportamenti errati.

Apertura al confronto e alla collaborazione con gli altri nel rispetto delle regole e dei valori della convivenza civile, sociale ed umana.

Prendere consapevolezza del ruolo che ha una sana alimentazione per una crescita armonica ed equilibrata e conoscerne i principi fondamentali.

Acquisire lo stretto legame tra alimentazione e sport.

e

Conoscere la tipologia degli alimenti, il valore nutrizionale e la funzione del cibo ( carboidrati, proteine e vitamine) ,la piramide alimentare e la composizione della razione giornaliera in relazione alla stessa.

109.

DURATA DEL PROGETTO FORMATIVO

Data presumibile di avvio:

novembre 2016

Data presumibile di conclusione: _

maggio 2016

Cadenza indicativa degli incontri:

1 ora settimanale in orario curriculare

N° di ore complessive previste:

10 ore extracurriculari per le classi A del plesso De Gasperi e C del plesso Maria Pia nei giorni: 4 dicembre 2016 18 gennaio 2017 22 marzo 2017 24 maggio 2017 Per la classe A e B del plesso De Gasperi sono previste 13 ore curriculari nei seguenti giorni: 4 febbraio 2017 11 febbraio 2017 4 marzo 2017 11 marzo 2017

110.

111.

VERIFICA E VALUTAZIONE dei risultati e degli esiti attesi MODALITA’ PER LA VERIFICA INCARICATO DELLA VERIFICA

Somministrazione periodica di prove opportunamente tarate per verificare l’apprendimento degli obiettivi indicati

Docenti di classe

SCANSIONE TEMPORALE DELLE VERIFICHE

Fine primo quadrimestre Fine secondo quadrimestre

Valutazioni espresse dai docenti di classe Relazione finale al Collegio Docenti RESPONSABILE DI PROGETTO

Ins. Maria Rosaria Imperio

SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO DIDATTICO ( PRESENTAZIONE DELLE ATTIVITA’ ) A. S.2016/2017

( a cura del Responsabile di Progetto ) 112.

DENOMINAZIONE DEL PROGETTO DIDATTICO

“Leggendoarcheogiocando…incontriamo noi stessi, la storia, l’ambiente”

113.

DATI IDENTIFICATIVI Ordine di scuola destinataria dell’iniziativa: Scuola Primaria 1° Circolo S.Giorgio J Modalità di partecipazione deliberato dal Collegio docenti: attività curricolari Numero complessivo di classi partecipanti: Tutte le classi quarte del circolo Denominazione delle classi partecipanti: cl.A-B-C-Dpl. Maria Pia cl. A-B pl. De Gasperi Altri elementi rilevanti ( specificare ):

Le docenti si avvarranno della collaborazione ed il supporto degli operatori della cooperativa NOVELUNE (Taranto).

Destinatari del progetto:

Le docenti e gli alunni delle classi 4^ del plesso Maria Pia e De Gasperi.

114.

CONTENUTI FORMATIVI E PROGETTUALI

a Finalità

Sollecitare e stimolare la curiosità, il piacere ed il gusto della scoperta

della dimensione temporale relativa alla storia umana e la sua stretta interdipendenza con l’ambiente di vita.

b Obiettivi

Sviluppare la capacità di ascolto e lettura. Sviluppare la capacità di riconoscimento, comprensione e riordino logico-temporale di testi di vario genere. Stimolare lo spirito della “ricerca” attraverso l’uso di molteplici linguaggi espressivi. Esercitare il pensiero logico attraverso la riflessione individuale e collettiva. Approccio giocoso al mondo dell’archeologia e della storia dell’arte. Conoscere e manipolare materiali per riprodurre oggetti della storia. Confrontare strumenti,antichi e moderni nell’attività di lavorazione, cottura e consumo dei cibi nel rispetto di un’alimentazione sana e rispettosa delle esigenze fisiologiche. Favorire la conoscenza dell’ambiente storico e attuale del proprio territorio. Sensibilizzare i bambini e le bambine alla tutela ambientale. Consolidare ed utilizzare il linguaggio storico. Riflettere e valutare criticamente lo stretto rapporto esistente tra le prime comunità e l’ambiente naturale. Favorire il riconoscimento e il superamento di stereotipi legati a ruoli e identità tra “essere bambina” e “essere bambino”, partendo proprio dalla vita sociale delle prime civiltà.

c Modalità di attuazione

Le attività che si proporranno avranno carattere prevalentemente laboratoriale, unitamente ad analisi dei contesti vissuti, ad attività di ricerca e studio dei reperti e ad attività ludico-espressive

esclusivamentein orario scolastico.

115.

PRINCIPALI METODOLOGIE

Ricerca - azione Lezione frontale Utilizzo di linguaggi non verbali

Lavori di gruppo Utilizzo di strumentazione multimediale Altro ( specificare ): Conversazioni in un clima relazionale favorevole al confronto; lettura animata ; lavoro di gruppo cooperativo con ricerche in rete per approfondimenti; brainstorming, circle-time, problemsolving; modalità di apprendimento per ricerca, esplorazione e scoperta, uscite sul territorio con gli esperti della cooperativa NOVELUNE (Taranto).

116.

RISULTATI ATTESI

Essere in grado di: a

Esplorare criticamente il mondo.

b

Sentirsi parte di una comunità.

c

Partecipare attivamente alle proposte laboratoriali

d

Contribuire alla produzione di manufatti.

e

Scoprire le proprie potenzialità, interessi e talenti.

f

Stabilire connessioni tra le varie conoscenze.

g

117.

DURATA DEL PROGETTO FORMATIVO

Data presumibile di avvio: Novembre 2016 Data presumibile di conclusione: Maggio 2017 Cadenza indicativa degli incontri:

nel corso dell’anno scolastico saranno presi contatti con gli esperti per un totale di n° 3 incontri

N° di ore complessive previste:

118.

VERIFICA E VALUTAZIONE dei risultati e degli esiti attesi

MODALITA’ PER LA VERIFICA

Somministrazione periodica di prove opportunamente tarate per verificare l’apprendimento di competenze

INCARICATO DELLA VERIFICA SCANSIONE TEMPORALE DELLE VERIFICHE

Prove: orali, frontali e collettive, strutturate e semi-strutturate, elaborati scritti, prove pratiche, esercitazioni laboratoriali, produzione di manufatti e performance imitativo espressive. In itinere

Valutazioni espresse dai docenti di classe Relazione finale al Collegio Docenti

ALTRE EVENTUALI ANNOTAZIONI

La scelta del nostro percorso progettuale nasce dall’esigenza di avvicinare le giovani generazioni al mondo del passato per meglio valorizzare beni culturali, paesaggi e risorse ambientali e per sviluppare comportamenti ispirati ad uno stile di vita sano, il tutto attraverso il coinvolgimento della sfera affettivo emozionale, sociale e cognitiva. Attraverso tale percorso è anche nostro intento promuovere un’attenzione autentica alle differenze di genere che porti a valorizzare il riconoscimento dei talenti, utile allo sviluppo delle proprie capacità, a promuovere una visione interculturale, anche per la costruzione della democrazia.

RESPONSABILE DI PROGETTO

Ins. Emilia Sorrentino

SCHEDA DESCRITTIVA PROGETTO DIDATTICO ( PRESENTAZIONE DELLE ATTIVITA’ ) A. S.2016/2017

( a cura del Responsabile di Progetto ) 119.

DENOMINAZIONE DEL PROGETTO DIDATTICO LETTURA-AMBIENTE:

“Tra eguaglianze e inferiorità! Dalle civiltà del Mediterraneo ai nostri giorni: differenza di genere e ruoli, esclusione ed inclusione”.

120.

DATI IDENTIFICATIVI Ordine di scuola destinataria dell’iniziativa:

Primaria

Modalità di partecipazione deliberato dal Collegio docenti: Numero complessivo di classi partecipanti : 5 Denominazione delle classi partecipanti:

5^A-B-C(Maria Pia), 5^A-B(De Gasperi)

Altri elementi rilevanti ( specificare ): Destinatari del progetto:

Tutti gli alunni delle classi quinte

121.

CONTENUTI FORMATIVI E PROGETTUALI

a Finalità

Accompagnare la crescita della sfera relazionale, la sfera di riflessione sul

sé, la sfera dei contenuti al fine di promuovere una cultura socio-storica delle differenze di genere e delle pari- opportunità, essenziale per il raggiungimento degli obiettivi relativi all’educazione alla cittadinanza, all’affettività, all’orientamento, alla relazionalità, all’intercultura, alla inclusione sociale.

b Obiettivi

Sviluppare la capacità di ascolto, lettura e analisi di documenti diversi per tipologia. Sviluppare la capacità di riflessione critica in riferimento ai fatti storici del passato e del presente. Stimolare lo spirito della “ricerca”attraverso l’uso di molteplici linguaggi espressivi. Esercitare il pensiero logico attraverso la riflessione individuale e collettiva. Sviluppare la capacità inferenziale. Conoscere e manipolare materiali per riprodurre oggetti caratteristici delle più importanti civiltà del Mediterraneo. Sensibilizzare i bambini e le bambine alla tutela ambientale. Sviluppare il linguaggio storico e riconoscere le categorie socio storiche e geo-politiche. Leggere criticamente le informazioni provenienti dai diversi media.

Sviluppare le capacità utili ad una “comunicazione ecologica” e ad una gestione non-violenta delle relazioni.

c Modalità di attuazione

Attività a carattere laboratoriale e ludico-espressive. Progettazione e realizzazione di manufatti. Utilizzo di materiale multimediale. Uscite sul territorio.

122.

PRINCIPALI METODOLOGIE

Ricerca - azione Lezione frontale Utilizzo di linguaggi non verbali Lavori di gruppo Utilizzo di strumentazione multimediale Animazione alla lettura. Laboratorio di pittura. Laboratorio per la lavorazione dell’argilla, uscite sul territorio

123.

RISULTATI ATTESI a b c d e f g

Capacità di ascolto Lettura e analisi dei documenti Riflessione critica individuale e collettiva Ricerca Capacità inferenziale Rispetto dell’ambiente Gestione non-violenta delle relazioni

124.

DURATA DEL PROGETTO FORMATIVO

Data presumibile di avvio:

fine ottobre 2016

Data presumibile di conclusione:

maggio 2017

Cadenza indicativa degli incontri:

le attività si svolgeranno in orario curricolare

N° di ore complessive previste:

125.

VERIFICA E VALUTAZIONE dei risultati e degli esiti attesi

MODALITA’ PER LA VERIFICA

Somministrazione periodica di prove opportunamente tarate per verificare l’apprendimento di…linguaggi disciplinari e la capacità di elaborare e verbalizzare mappe concettuali.……….

Valutazioni espresse dai docenti di classe Relazione finale al Collegio Docenti

INCARICATO DELLA VERIFICA

Insegnante di classe

SCANSIONE TEMPORALE DELLE VERIFICHE ALTRE EVENTUALI ANNOTAZIONI

Adesione alla settimana della lettura e a tutte quelle “Giornate” nazionali ed internazionali che riguardano problematiche sociali e ambientali. Ci si avvarrà della collaborazione di esperti esterni della Cooperativa Novelune di archeologia per la realizzazione di specifiche esperienze laboratoriali in classe e sul territorio.

RESPONSABILE DI PROGETTO

Ins. Chiara Mastroserio

1° CIRCOLO “MARIA PIA” A. S.2016/2017

126.

DENOMINAZIONE DEL PROGETTO DIDATTICO

“CODING E PENSIERO COMPUTAZIONALE TRA I BANCHI DI SCUOLA” “PROGRAMMA IL FUTURO” MIUR-CINI ANNO SCOLASTICO 2016-2017

127.

DATI IDENTIFICATIVI Ordine di scuola destinataria dell’iniziativa: Scuola Primaria 1° Circolo “Maria Pia” Modalità di partecipazione deliberato dal Collegio docenti:

attività curricolari

Numero complessivo di classi partecipanti:

Tutte le classi quarte e quinte del 1° Circolo “Maria Pia”

Denominazione delle classi partecipanti:

classi quarte A-B-C-D plesso Maria Pia/classi A-B plesso De Gasperi classi quinte A-B-C plesso Maria Pia/classi A-B plesso De Gasperi

Altri elementi rilevanti ( specificare ): Destinatari del progetto :

Le docenti e gli alunni delle classi quarte e quinte del 1° Circolo “Maria Pia”

128.

CONTENUTI FORMATIVI E PROGETTUALI

a Finalità

Partire dalla prima alfabetizzazione per arrivare ai livelli di competenza adeguati alla società contemporanea, differenziando l’intervento a seconda della fascia d’età degli alunni coinvolti. Esercitare il pensiero computazionale ( natura scientifica dell’informatica). Usare le tecnologie digitali in modo attivo, consapevole, responsabile e creativo.

b Obiettivi

Introdurre il pensiero computazionale in classe attraverso il coding, usando solo attività intuitive e divertenti da proporre direttamente agli alunni. -Avviare attività volte alla condivisione di buone pratiche didattiche. -Implementare la comunicazione interna e la condivisione di esperienze attraverso la costituzione di una rete di relazioni e rapporti.

c Modalità di attuazione

Capacità di comunicazione orale e scritta, applicazione delle conoscenze curricolari apprese nelle varie classi negli ambiti matematici, scientifici, antropologici, linguistici-espressivi per la pianificazione e elaborazione dei prodotti. Collaborazione e interazione con gli altri per giungere alla soluzione di un problema.

129.

PRINCIPALI METODOLOGIE

Ricerca - azione Lezione frontale Utilizzo di linguaggi non verbali Lavori di gruppo Utilizzo di strumentazione multimediale Altro ( specificare ): Learning by doing (apprendimento per scoperta attraverso l'esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori) . Cooperative Learning. Inclusione. Debugging (didattica dell’errore). Tutoring. Role play. Utilizzare il dialogo per favorire il confronto, lo scambio e valorizzare il "pensare con la propria testa", farsi delle proprie opinioni, mettersi in discussione, accogliere diversi punti di vista. Problemsolving( giochi ed esperienze stimolanti che abbiano carattere di sfida cognitiva). Attraverso strumenti unplugged: CodyRoby, Cody Way, testo “Computer science Unplugged” creato da Tim Bell, IanH.Witten e Mike Fellows. Il sito Programma il Futuro e Code.org: Lezioni tradizionali . I percorsi dell’Ora del Codice. Settimana Nazionale del PNSD.

130.

RISULTATI ATTESI a b c d e f g

Sapersi esprimere e comunicare utilizzando codici e linguaggi diversi: incremento delle capacità di espressione linguistica sia orale che scritta per comunicare il proprio operato agli altri o come memoria personale, Risolvere problemi e perseverare per la risoluzione: riflessione sull’errore come nuovo spunto di lavoro. Usare in modo consapevole le dotazioni tecnologiche come strumenti attraverso i quali realizzare dei progetti. Sviluppare il pensiero riflessivo e procedurale. Applicare le conoscenze esistenti per generare nuove idee, prodotti o processi. Collaborare con altri per la soluzione di problemi: sviluppo del lavoro cooperativo, delle abilità individuali, del pensiero critico e del pensiero creativo.

131.

DURATA DEL PROGETTO FORMATIVO

Data presumibile di avvio: Ottobre 20016 Data presumibile di conclusione: Maggio 2017 Cadenza indicativa degli incontri:

Le attività proseguiranno durante l’anno scolastico, sviluppandosi in maniera trasversale laddove le diverse attività disciplinari normalmente programmate richiederanno un ragionamento analitico e l’individuazione dei diversi passaggi necessari per sviluppare un argomento o un problema .

N° di ore complessive previste:

132.

VERIFICA E VALUTAZIONE dei risultati e degli esiti attesi

MODALITA’ PER LA VERIFICA INCARICATO DELLA VERIFICA

Somministrazione periodica di prove opportunamente tarate per verificare l’acquisizione delle competenze attese (promozione di processi di apprendimento orientati al lavoro in gruppo mediante la collaborazione responsabile, lo svolgimento di compiti in situazione e l’azione di tutoraggio con interdipendenza positiva).

Valutazioni espresse dai docenti di classe Relazione finale al Collegio Docenti

SCANSIONE TEMPORALE DELLE VERIFICHE

Osservazioni in itinere di ogni alunno e valutazione delle capacità di identificazione allo scopo progettuale, atteggiamento verso il lavoro, interazione sociale.

ALTRE EVENTUALI ANNOTAZIONI

La tecnologia digitale rappresenta la base dell’alfabetizzazione del nostro tempo da cui non si può prescindere per maturare una cittadinanza piena. Grazie al pensiero computazionale, l’alunno è stimolato ad utilizzare il mezzo tecnologico in modo attivo e consapevole, ma soprattutto a sviluppare abilità e competenze trasversali; esso è chiamato a mettere in gioco la sua creatività e a confrontarsi con gli altri.

RESPONSABILE DI PROGETTO

Ins. Rosa Antonia Giacobino

PER UNA SCUOLA AMICA E SOLIDALE EVENTI DI SOLIDARIETA’ a.s. 2016/17

"Partecipiamo troppo spesso alla globalizzazione dell'indifferenza; cerchiamo invece di vivere una solidarietà globale". (Papa Francesco) “La vostra felicità è nel bene che farete, nella gioia che diffonderete, nel sorriso che farete fiorire, nelle lacrime che avrete asciugato”. (Raoul Follereau)

L’EDUCAZIONE ALLA SOLIDARIETA’ ed alla PACE rappresenta per il nostro Circolo Didattico un aspetto rilevante dell’intero impianto educativo-didattico, che mira a favorire l’acquisizione di abiti comportamentali fondati sulla concreta e attiva partecipazione ed il raggiungimento di obiettivi comuni finalizzati alla giustizia ed equità sociale. Pertanto, in quanto Scuola Amica, ogni azione pianificata ha come metro di valutazione quello dell’applicazione reale dei principi stabiliti dalla Convenzione internazionale dei diritti dei bambini e degli adolescenti e l’apertura al territorio attraverso le molteplici forme di collaborazione con l’Ente Locale, la Proloco e le altre associazioni presenti anche nei Comuni limitrofi. Nell’arco dell’anno scolastico, verranno così realizzate le seguenti iniziative: Il profumo dell’AUTUNNO: caldarroste in allegria : in ogni plesso della scuola dell’Infanzia e Primaria si organizzeranno dei banchetti per la degustazione delle castagne con la collaborazione dei genitori ( si precisa che le caldarroste verranno portate a scuola dai rappresentanti dei genitori già pronte per la vendita); contestualmente verranno raccolte le eventuali offerte volontarie degli alunni e delle famiglie. Aspettando il Natale :il dolce sapore di Santa Cecilia : in ogni plesso della scuola dell’Infanzia e Primaria si organizzeranno dei banchetti per la degustazione delle pettolecon la collaborazione dei genitori (si precisa che le pettole verranno portate a scuola dai rappresentanti dei genitori già pronte per la vendita) contestualmente verranno raccolte le eventuali offerte volontarie degli alunni e delle famiglie. In coro per Santa Cecilia : secondo gli accordi con i referenti della Proloco di San Giorgio Ionico, nella mattinata del 22 Novembre, una delegazione di bambini del nostro Circolo, animerà la piazza con canti natalizi, mentre nella serata verrà animato il presepe vivente da coloro che volontariamente si presteranno alla rappresentazione in costume.

Decoriamo insieme l’ALBERO del paese: nella mattinata del 7 Dicembre, gli alunni del Circolo porteranno in piazza: semplici decori (rossi e dorati) da consegnare ai volontari della proloco ber l’abbellimento dell’albero di 10 metri collocato al centro della piazza S.Giorgio, e degli alberelli creativi, il tutto da realizzarsi con materiale riciclato.

Mosaico di generosità: piccoli gesti per donare speranza!

Nel periodo antecedente le festività natalizie verranno realizzate attività finalizzate all’allestimento di una mostra grafico-pittorica di opere realizzate dai bambini (in forma individuale o di piccolo gruppo) con materiali riciclati secondo le molteplici tecniche del mosaico. La mostra verrà resa fruibile sul territorio e le opere potranno essere acquistate con un contributo volontario. San Giorgio tra le righe… in occasione della festa del Santo patrono, ogni classe sarà impegnata, attraverso l’attivazione di un laboratorio di scrittura creativa, nella realizzazione di testi in rima sulla storia di San Giorgio e la sua leggenda. I tesi realizzati saranno successivamente resi accessibili sul sito web della scuola. Si realizzeràanche un numero monotematico del giornalino della scuola sul Santo Patrono. Inoltre verrà organizzato un convegno, con la collaborazione dell’Ente locale, per la presentazione del testo sulla storia di San Giorgio, frutto di un lavoro teatrale dei nostri alunni finanziato con i Fondi Europei 2013. Merende solidali : Alcune mattinate verranno dedicate alle “MERENDE SANE E SOLIDALI”sempre con la stretta collaborazione delle famiglie. Si precisa che i proventi ricavati dagli eventi saranno devoluti, tramite versamenti su C/C, alle seguenti associazioni: UNICEF OSPEDALE PEDIATRICO DI LECCE ASSOCIAZIONE RET CARITAS locale ………………… San Giorgio I. 10/10/2016 Referente UNICEF Ins. Chiara Mastroserio

RAV: Priorità, Traguardi ed Obiettivi

Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico

della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo: www.mariapiasg.it

. In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto. Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo ed Obiettivi di breve periodo.

Le priorità che l’Istituto

si è assegnato per il prossimo triennio sono: 1) Risultati nelle prove standardizzate nazionali: Miglioramento delle competenze nell'area logico-matematica. 2) Competenze chiave e di cittadinanza: Dotarsi di criteri di valutazione condivisi delle competenze.

I traguardi che l’Istituto

si è assegnato in relazione alle priorità sono: 1.

2.

Superamento delle difficoltà nelle sequenze "spazio e figure". Azzeramento della differenza tra la valutazione delle prove standardizzate e voti. Assicurare a tutti gli studenti in uscita un target di competenze certificate omogenee e funzionali all'orientamento personale. Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti: Dopo un'accurata analisi degli step nella compilazione del Rav, è emersa come priorità quella di traguardare nell'arco del triennio la definizione condivisa tra i docenti della scuola dell'Infanzia, della scuola Primaria e della Secondaria di Primo Grado,dei criteri di valutazione delle competenze. Ciò al fine di migliorare la formazione della classe,le scelte metodologiche e l'inclusione. Inoltre si cercherà di potenziare la correlazione tra i voti delle classi ed i punteggi delle prove standardizzate.

Gli obiettivi di processo che l’Istituto

ha scelto di adottare ,in vista del raggiungimento dei Traguardi, sono: 1) Curricolo, progettazione e valutazione. Organizzare dei dipartimenti di ricerca e analisi disciplinare che consentano una migliore definizione dei criteri di valutazione delle competenze. 2) Orientamento strategico e organizzazione della scuola. Individuazione di un referente all'interno dello staff del dirigente che curi gli aspetti operazionali, dei monitoraggi e dei controlli di sistema.

3) Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie. Miglioramento nelle gestione del sito web.

Le motivazioni della scelta

: Il funzionamento di dipartimenti per disciplina per la ricerca e la definizione più puntuale delle competenze agevolerà un’omogenizzazione dei criteri di valutazione delle competenze in uscita degli studenti e l'utilizzo di strumenti condivisi e funzionali alla piena realizzazione dei percorsi educativo-didattici da parte di ogni singolo docente. Inoltre migliorare la gestione ed organizzazione del sito web di scuola consentirà una rendicontazione sociale più capillare e trasparente del funzionamento oltre, che la pubblicizzazione e socializzazione delle iniziative e delle progettualità della scuola.

Risultati PROVE INVALSI 2016

(vedi allegato 1)

Piano Di Miglioramento

(vedi allegato 2)

Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale

Il Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD) è un documento pensato per guidare le scuole in un percorso di innovazione e digitalizzazione, come previsto nella riforma della Scuola (legge 107/2015 – La Buona Scuola). Il documento ha funzione di indirizzo; punta a introdurre le nuove tecnologie nelle scuole, a diffondere l’idea di apprendimento permanente (Lifelonglearning) ed estendere il concetto di scuola dal luogo fisico a spazi di apprendimento virtuali. Le azioni previste, (35 punti), sono state già finanziate, attingendo alle risorse messe a disposizione dalla legge La Buona Scuola e dai Fondi strutturali Europei (Pon Istruzione 2014-2020).

Importanza del PNSD

Il PNSD è la rappresentazione di un piano di alto valore strategico poiché il capitolo della digitalizzazione è all’interno di una strategia nazionale contenuta in una Legge di Stato (Legge 107/2015). Rappresenta un Piano di innovazione che non è solo strutturale ma anche di contenuti. Il PNSD prefigura un nuovo modello educativo della scuola nell’era digitale. Il PNSD prevede come figura di accompagnamento l'Animatore Digitale (AD) che unita alla figura del Dirigente Scolastico e del Direttore Amministrativo formerà una “triade” che sarà messa nelle condizioni di convertire gli obiettivi e le innovazioni del Piano nella vita scolastica. Si tratta di una figura di sistema che avrà il compito di coordinare e favorire l’attuazione del PNSD nell’istituzione di appartenenza, costituendo il nodo di raccordo tra il livello centrale e la singola scuola. Per tenere alta l’attenzione sui temi dell’innovazione, nell’ambito della realizzazione delle azioni previste nel PTOF triennale, l'animatore digitale dovrà sviluppare progettualità su tre ambiti: 1) FORMAZIONE INTERNA: organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi; 2) COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa; 3) CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure. (fonte PSND azione #28 ).

PIANO DEGLI INTERVENTI UTILIZZO DELLE NUOVE TECNOLOGIE

Gli insegnanti devono far utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) incoraggiando l’apprendimento collaborativo favorendo l’esplorazione, la scoperta e il gusto per la ricerca di nuove conoscenze e privilegiando il problemsolving senza mai perdere di vista la relazione umana. Le nuove tecnologie sono uno strumento e non un fine; devono incoraggiare il coinvolgimento degli studenti e arricchirne l’esperienza, e costituire possibilmente anche un valido aiuto per gli alunni con bisogni speciali. Le tecnologie entrano in classe e supportano la didattica. Studenti e i docenti interagiscano con modalità didattiche costruttive e cooperative attraverso app da sfruttare come ambienti o strumenti di apprendimento superando l’impostazione frontale della lezione e favorendo una didattica meno trasmissiva e più operativa. Gli strumenti tecnologici saranno quindi considerati come strumenti da utilizzare per la scuola che persegue “l’inclusione”a tutto tondo.

PIANO TRIENNALE D'INTERVENTO DELL'ANIMATORE DIGITALE

Linee di intervento che hanno caratterizzato il primo anno di attività (a.s. 2015 2016). •FORMAZIONE. Polo Formativo IISS “Majorana” Brindisi- Corso di formazione provinciale per AD presso I.I.S.S. “A. Righi” di Taranto . Il corso, in presenza, ha sviluppato i seguenti argomenti: Metodologie Didattiche, Informatica giuridica, Strumenti Innovazione Tecnologica, Coding, Progettazione. Formazione online presso un ente accreditato dal Miur. WIKISCUOLA “L’animatore digitale teoria, strumenti ed esperienze” ( Lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche). Corso di formazione RETE AURIGA-presso IISS “Liside”, finalizzato alla conoscenza e all’utilizzo di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire il processo di digitalizzazione della propria istituzione scolastica. Ammodernamento Sito Web e Registro Elettronico. Partecipazione a Conferenze di Servizio nell’ambito delle “Giornate della trasparenza” ( Brindisi- Liceo “Palumbo”/Taranto IISS “Liside”). •Partecipazione al Progetto Miur-Cini “Programma il Futuro “code-week. Coinvolgimento di tutte le classi della scuola primaria e i bambini cinquenni della scuola dell’infanzia dei quattro plessi scolastici del nostro Circolo Didattico . In data 10 marzo 2016 la scuola ha ricevuto un attestato di eccellenza dalla Commissione Europea per la partecipazione e il coinvolgimento di oltre il 50% degli studenti iscritti nelle proprie scuole al code-week europeo 2015. •Partecipazione a bandi del Miur (Atelier Creativi-Biblioteche Innovative). •Sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva e collaborativa: attività laboratoriale per la realizzazione divideo didattici. Pubblicizzazione della Settimana del PNSD (locandina).

Coerentemente con quanto previsto dal PNSD (azione #28),e dal piano digitale della scuola, in qualità di animatore digitale del 1° Circolo “ Maria Pia”, la sottoscritta insegnante Giacobino Rosa Antonia presenta il proprio piano di intervento relativo all’anno scolastico 2016-2017.

Attività preliminari e di monitoraggio

1.Effettuare un'indagine statistica con somministrazione di un questionario informativo/valutativo per la rilevazione delle conoscenze, competenze, tecnologie, aspettative in possesso dei docenti per l’individuazione dei bisogni sugli ambiti del PNSD. 2.Elaborazione e pubblicazione sul sito della scuola degli esiti dell'indagine conoscitiva e relative considerazioni sulle azioni successive da attuare. 3.Pubblicizzazione delle finalità del PNSD.

Formazione interna

1.Formazione specifica per Animatore Digitale e il Team dell’Innovazione. 2.Partecipazione a comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio e con la rete nazionale. 3.Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” all’ora di coding. “CODING E PENSIERO COMPUTAZIONALE TRA I BANCHI DI SCUOLA” “PROGRAMMA IL FUTURO” MIUR-CINI ANNO SCOLASTICO 2016-2017. Attività laboratoriali per conoscere e capire il linguaggio della programmazione in coerenza con il progetto “Ora del codice”; 4.realizzazione di momenti di accompagnamento dei docenti e della comunità scolastica: •uso dell’hardware e dei software disponibili e open-source per le Lim e specifici per l’inclusione degli alunni; •autoproduzione di testi (ebook) e video; •uso delle app di google e microsoft per realizzare condividere file. •azione di accompagnamento al migliore uso degli ampliamenti digitali dei testi in adozione.

Coinvolgimento della comunità scolastica

1.Collaborazione con lo staff di direzione, con le figure di sistema, con il team dell’innovazione con gli assistenti tecnici e i gruppi di lavoro. 2.Creazione sul sito istituzionale della scuola di uno spazio dedicato al PNSD per informare sul piano e sulle iniziative della scuola e per avviare una riflessione sul merito. 3.Raccolta e pubblicizzazione sul sito della scuola delle attività svolte nella scuola in formato multimediale. 5.Utilizzo cartelle condivise e documenti condivisi di Google Drive per la condivisione di attività e la diffusione delle buone pratiche.

Creazione di soluzioni innovative

1.Ricognizione e mappatura delle attrezzature digitali presenti nella scuola.

3.Partecipazione ai bandi sulla base delle azioni del PNSD. 4.Partecipazione alla Settimana PNSD. 5.Attività rivolte allo sviluppo competenze dell’area computazionale degli alunni. 6.Collaborare per un maggiore uso del registro elettronico e di archivi cloud. 7.Collaborare con la FS biblioteca per migliorarne la gestione digitale e la promozione e l'uso di biblioteche online. 8.Nuove modalità di educazione ai media con i media ( Progetto “ Generazioni Connesse”).

PARTECIPAZIONE AI PROGETTI PON FESR –FSE

Bando FESR 9035 del 13/07/2015- Titolo “LAN WLAN: AUTOSTRADE DEL SAPERE”- inerenti alle dotazioni tecnologiche e laboratoriali. Bando FESR 12810 del 15/10/2015- Titolo “IN CLASSE HO UN MONDO DI OPPORTUNITA’ “- inerente la realizzazione di ambienti digitali. Bando FSE 10862 del 16/09/2016 – Titolo “INCLUSIONE SOCIALE E LOTTA AL DISAGIO”

FORMAZIONE

-Formazione specifica dell’animatore digitale e del team digitale -Anno scolastico 2016/2017 corso autogestito: art. 9 “Miglioramento formativo: analisi e studio delle prove Invalsi” -Anno scolastico 2016/2017: “Dal Curricolo di scuola al curricolo per

competenze: modelli di progettazione, verifica e valutazione”

Anno scolastico 2016/2017:corso di ECODIDATTICA

Collaborazioni con il territorio

La stesura e l’aggiornamento del presente PTOF è conseguenziale a contatti e accordi con l’USP, USR, le Reti delle quali fa parte il nostro Circolo Didattico, gli Enti Locali , le Associazioni Culturali e Sportive , la PROLOCO, l’ASL .

Reti di Scuole e accordi

1.

RETE “VALUTAZIONE DELL’INCLUSIONE SCOLASTICA” Scuola capofila ICSan G.Bosco Massafra (TA) -IC “Giovanni XXIII” di Statte -DD “Maria Pia” San Giorgio Jonico(Ta) -IC “Pascoli” San Giorgio Jonico (Ta) . 2.

RETE “AURIGA”Scuola capofila I.C. VIOLA di Taranto. 3.

ACCORDO con il Comitato UNICEF Taranto siglato nell’ottobre 2006 4.

RETE “ECODIDATTICA” Scuola capofila IIS Righi Taranto 5.

RETE “INSIEME CONTRO LA DISPERSIONE” siglato con il Comune di San Giorgio Ionico

PERCORSI PROGETTUALI Progetto MIUR-UNICEF “SCUOLA AMICA” Progetto SCUOLE PER LA PACE “Proteggiamo la nostra casa! Progetto GENERAZIONI CONNESSE Safer Internet Progetto EASY BASKET, ASS.Montedoro, tutte le classi di scuola primaria Progetto ATTIVITA’MOTORIA nella scuola Primaria “Sport di classe” Laboratorio Danza Ass. Etoilè forum danzatori Progetto “Programma il futuro”, pensiero computazionale, Scuola infanzia e primaria I BES E LA SCUOLA INCLUSIVA

Una scuola inclusiva deve sempre “promuovere il diritto di essere considerato uguale agli altri e diverso insieme agli altri”

Le Linee Guida per le Politiche di Integrazione nell’Istruzione (2009) dell’UNESCO suggeriscono che: “La scuola inclusiva è un processo di fortificazione delle capacità del sistema di istruzione di raggiungere tutti gli studenti. ... Un sistema scolastico “incluso” può essere creato solamente se le scuole comuni diventano più inclusive. In altre parole, se diventano migliori nell’ “educazione di tutti i bambini della loro comunità”. L’Italia, a differenza degli altri Paesi europei, può vantare un’esperienza di ormai 30 anni di integrazione scolastica degli alunni con disabilità nella scuola ordinaria, a partire dalla prima legge datata 1971 (118/71 art.28), fino ad arrivare alla Legge Quadro 104 del 1992. Ad oggi il termine “integrazione” scolastica è stato ormai racchiuso e sostituito dal termine “inclusione” come suggerisce la CM n. 8 del 6/03/2013 del MIUR “Indicazioni operative sulla Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012

Strumentid’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione

territoriale per l’inclusione scolastica". DALL’ INTEGRAZIONE E’ una SITUAZIONE Ha un approccio COMPENSATORIO Si riferisce all’AMBITO EDUCATIVO Guarda al SINGOLO Interviene prima sul SOGGETTO e poi sul contesto Incrementa una risposta specialistica

ALL’ INCLUSIONE

È’ un PROCESSO Si riferisce alla GLOBALITA’ delle sfere educativa, sociale e politica Guarda a TUTTI gli alunni (indistintamente/ differentemente) e a tutte le loro potenzialità. Interviene prima sul CONTESTO e poi sul soggetto Trasforma la risposta specialistica in ORDINARIA

Protocollo per l’inclusione degli alunni con

Bisogni Educativi Speciali

Il 1° Circolo "Maria Pia" si propone di potenziare la cultura dell’inclusione per rispondere in modo efficace alle necessità di ogni alunno che, con continuità o per determinati periodi, manifesti Bisogni Educativi Speciali. A tal fine si intende: Creare un ambiente accogliente e cooperativo; Sostenere l’apprendimento attraverso una revisione del curricolo, sviluppando attenzione educativa in tutta la scuola; Promuovere l’attiva partecipazione di tutti gli studenti al processo di apprendimento; Centrare l’intervento sulla classe in funzione dell’alunno; Favorire l’acquisizione di competenze collaborative; Promuovere culture politiche e pratiche inclusive attraverso una più stretta collaborazione fra tutte le componenti della comunità educante.

Obiettivo principale è la riduzione delle barriere che limitano l’apprendimento e la partecipazione sociale attraverso l’utilizzo di facilitatori e l’analisi dei fattori contestuali, sia ambientali che personali. Destinatari Sono destinatari dell’intervento a favore dell’inclusione scolastica tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali comprendenti: Disabilità ( ai sensi della Legge 104/92, Legge 517/77); Disturbi evolutivi specifici (Legge 170/2010, Legge 53/2003); Alunni con svantaggio socio-economico; svantaggio linguistico e/o culturali

Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI)

La scuola istituisce il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI) al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni in situazioni di difficoltà, come stabilito dalla D.M. 27 dicembre 2012 e della Legge 53/2003, attraverso la programmazione di un “Piano Annuale per l’Inclusione”. Compiti e funzioni del GLI 1. Rilevazione dei BES, monitoraggio e valutazione 2.

Raccolta e documentazione degli interventi educativo-didattici 3.

Consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie e metodologie di gestione delle classi 4.

Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai G.L.H. operativi 5.

Elaborazione di un “Piano Annuale per l’Inclusione” 6.

Interfaccia con CTS e servizi sociali e sanitari territoriali per attività di formazione, tutoraggio ecc. Composizione del gruppo E’ presieduto dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato: è costituito dal gruppo di sostegno, dal coordinatore del progetto di accoglienza e dal referente L2, dalle figure strumentali, da una rappresentanza dei docenti coordinatori. Consiglio di classe 1. Individuazione Il consiglio di classe ha il compito di indicare in quali casi sia opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche, e sulla base della eventuale documentazione clinica e/o certificazione fornita dalla famiglia.

2.

3.

4.

Coordinamento con il GLI Comunicazione con la famiglia ed eventuali esperti

Predisposizione del PDP

Il consigli di classe deve predisporre di un piano didattico personalizzato (PDP) che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti per tutti gli alunni individuati in situazione di svantaggio scolastico, tranne nei casi di disabilità. Il PDP deve essere firmato dalla famiglia, dal Consiglio di classe e dal Dirigente Scolastico

GLH operativo

Compiti e funzioni Il GLH operativo elabora il piano educativo individualizzato in presenza della certificazione della disabilità, come stabilito dalla Legge 104/92.

GLH d’Istituto

Compiti e funzioni E’ composto dal DS, dal coordinatore delle attività di sostegno, dai docenti di sostegno, dai rappresentanti dei servizi territoriali e dalle famiglie. Nel mese di giugno discute e recepisce la proposta di “Piano Annuale per l’Inclusione”. Nel mese di settembre adatta la proposta di Piano Annuale per l’Inclusione in base alle risorse assegnate alla scuola.

Collegio dei docenti

Discute e delibera il Piano Annuale; All’inizio di ogni anno scolastico discute e delibera gli obiettivi proposti dal GLI da perseguire e le attività da porre in essere che confluiranno nel piano annuale di inclusione; Al termine dell’anno scolastico verifica i risultati ottenuti. Risorse strumentali Nell’arco degli anni la scuola si è dotata di attrezzature e ausili informatici specifici che possano rispondere in modo adeguato ai bisogni speciali dei nostri alunni con bisogni educativi speciali come la lavagna interattiva multimediale, una postazione con ingranditore, tastiera facilitata, dattilo braille, sintesi vocale

MODALITA’ D’INTERVENTO

L’istituto cerca di migliorare il proprio livello di inclusione coordinando tutti i progetti per alunni con Bisogni Educativi Speciali in una strategia che accresca la capacità della scuola di rispondere ai bisogni delle diversità. Formazione L’Istituto propone attività di aggiornamento e formazione che formino tutti i docenti ai temi dell’educazione inclusiva e, in particolare, aiutino effettivamente a migliorare la loro capacità di attivare le metodologie dell’apprendimento cooperativo e del peer tutoring.

A livello di gruppo – classe

Utilizzo dei modelli di apprendimento cooperativo e di tutoring; Potenziamento del metodo di studio soprattutto nelle classi prime durante il periodo dedicato all’accoglienza; Attivazione di percorsi inclusivi; Elaborazione chiara dei livelli minimi attesi per le varie discipline.

Specifico per l’alunno con BES Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato redatto in un piano che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare, attraverso un’elaborazione collegiale, le scelte educativo-didattiche. A.

Piano Educativo Individualizzato (PEI) Per gli alunni con disabilità certificata è prevista la formulazione del Piano Educativo Individualizzato (PEI) ad opera del GLH operativo. B. Piano Didattico Personalizzato (PDP) Per gli alunni con DSA le misure indicate riguarderanno le metodologie didattiche attraverso un’azione formativa individualizzata e personalizzata e attraverso l’introduzione di strumenti compensativi e misure dispensative Negli altri casi si potranno esplicitare progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita e gli strumenti e strategie didattiche.

L’attivazione del PDP è deliberata in Consiglio di Classe, firmato dal Dirigente Scolastico, dai docenti e dalla famiglia. La famigli autorizza in forma scritta il trattamento dei dati sensibili.

ALUNNI CON DISABILITA’

L’Istituto accoglie gli alunni disabili organizzando le attività didattiche ed educative attraverso il supporto dei docenti specializzati, degli assistenti per l’autonomia e la comunicazione, di tutto il personale docente e Ata. Il docente specializzato Il docente di sostegno svolge una funzione di mediazione fra tutte le componenti coinvolte nel processo di integrazione dell’alunno disabile, la famiglia, gli insegnanti curricolari, le figure specialistiche delle strutture pubbliche. All’inizio dell’anno scolastico, in base alle esigenze emerse dopo un congruo periodo di osservazione, stabilisce in accordo con il Dirigente Scolastico un orario didattico temporaneo. A tal fine, si individuano insieme al C.d.C:, le discipline in cui intervenire. Il docente specializzato cura i rapporti con i genitori e con la Asl di riferimento; redige congiuntamente con i referenti del Servizio sanitario nazionale, con i genitori e il Consiglio di classe il Pei ed il Pdf; partecipa ai G.L.H.O., ai G.L.H. d’Istituto e alle riunioni del gruppo di lavoro per l’inclusione; tiene un registro per le attività di sostegno; alla fine dell’anno scolastico riferisce il suo operato in una relazione finale. GLH d’Istituto Composizione: Dirigente scolastico, referente dei docenti di sostegno, docenti per le attività di sostegno, referente Asl, genitori degli studenti disabili, referente personale Ata, referente Enti locali, operatori specialistici. Si riunisce due volte all’anno e/o ogni volte venga ritenuto necessario. Compiti: Analizza la situazione complessiva dell’Istituto con riferimento alle strutture, alle risorse umane e materiali, agli alunni in situazioni di disabilità.

Cura i rapporti con le Asl e con le associazioni delle persone disabili.

Formula proposte di tipo organizzativo e progettuale per il miglioramento dell’integrazione degli alunni disabili nell’istituto.

Propone le spese per l’acquisto di materiali ed attrezzature per le varie attività didattiche previste per ciascun P.E.I.

GLH operativi Composizione: Dirigente Scolastico, Docente referente se necessario, Docente coordinatore, Docenti curricolari, Docenti di Sostegno dell’alunno disabile, Genitori dell’alunno disabile, Operatori Asl, assistenti comunali se richiesto, altro personale che opera con l’alunno disabile. Nel caso in cui fosse necessario, si prevede la possibilità di riunire G.L.H. straordinari, concordando la presenza degli operatori sanitari. Funzioni: Progettazione e verifica del PEI; Stesura e verifica del PdF Individuazione e programmazione delle modalità operative, delle strategie, degli interventi e degli strumenti necessari all’integrazione dell’alunno disabile.

Referente per le attività di sostegno Funzioni: Competenze di tipo organizzativo (Gestione delle risorse personali, tenere contatti con i referenti della Asl, collabora con il Dirigente Scolastico per l’organizzazione delle attività di sostegno, richiede la convocazione del Gruppo di lavoro, coordina il Gruppo di lavoro nello svolgimento delle varie attività). Competenze di tipo consultivo (creazione di un archivio e di una banca dati di proposte didattiche integrate fruibili dai docenti, propone materiali inerenti le metodologie e le strategie didattiche). Competenze di tipo progettuale e valutativo (predisposizione di modulistica, formula progetti in base ai bisogni educativi emersi nell’Istituto e in base alle proposte del gruppo di lavoro per le attività di sostegno).

Scelte metodologiche e didattiche All’intervento delle varie classi con alunni con disabilità si adottano strategie e metodologie favorenti l’inclusione e il lavoro di gruppo come l’apprendimento cooperativo il tutoring, le attività di tipo laboratoriale, le lezioni differite. Per programmare gli interventi didattici in base alle esigenze degli alunni si adotta, ove possibile, una programmazione per aree disciplinari. Verifica e valutazione: gli studenti diversamente abili sono valutati in base al Pei.

Il PEI può essere: - curricolare o globalmente riconducibile alla programmazione oppure totalmente differenziato. Le verifiche, orali e scritte, concordate con i docenti curriculari, possono essere equipollenti e/o prevedere tempi più lunghi di attuazione. Individualizzazione dei percorsi di apprendimento. Nella programmazione educativa individualizzata si promuoveranno itinerari che sollecitino l’autonomia personale, sociale e didattica, limitando quanto possibile la dipendenza dell’alunno dal docente per le attività di sostegno. Nel caso di adozione di programmazione differenziata si svilupperanno tutti i raccordi possibili con la programmazione della classe in modo da favorire l’inclusione dell’alunno. Le attività di sostegno si svolgono prevalentemente in classe, solo in casi rari ed eccezionale si possono prevedere attività in rapporto uno a uno. Continuità educativo-didattica. L’Istituto considera la continuità educativo didattica come fattore facilitante il processo di apprendimento dell’alunno con disabilità e per questo si creano le condizioni, affinchè l’insegnante per le attività di sostegno assegnato ad una classe permanga, per quanto possibile, anche negli anni successivi. Procedure di accoglienza Il referente per le attività di sostegno, o un docente di sostegno delegato, incontra i docenti della scuola di provenienza dell’alunno e i suoi genitori, nel mese di maggio, per formulare progetti per l’integrazione. Il referente verifica la documentazione pervenuta e attiva risposte di tipo organizzativo per accogliere l’alunno stesso (assistenza di base, trasporto, strumenti e ausili informatici ecc…). Il docente per le attività di sostegno assegnato alla classe informa il Consiglio sulle problematiche relative all’alunno, incontra i genitori all’inizio dell’anno scolastico, prende contatti

con gli specialisti della ASL, collabora con gli insegnanti curricolari al fine di creare un clima di collaborazione edi inclusione per gli alunni diversamente abili. Il referente per le attività di sostegno predisporrà all’inizio dell’attività scolastica tutte le attivita volte ad accogliere l’alunno diversamente abile, assieme al docente referente dell’accoglienza. Gli alunni con disabilità grave saranno affiancati da un alunno tutor. Durante l’accoglienza, il docente di sostegno assieme al C.d.C. proporrà attività volte a migliorare l’efficacia dello studio.

ALUNNI CON DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI

1. Alunni con DSA (Legge 170 dell’8 ottobre 2010 e al D.M. 12 luglio 2011) I disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) si distinguono in dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia; riguardano alcune specifiche abilità dell’apprendimento di alunni con capacità intellettive adeguate all’età anagrafica. La legge 170/2010 dispone che le istituzioni scolastiche garantiscano “l’uso di una didattica individualizzata e personalizzata” come strumento di garanzia del diritto allo studio introducendo strumenti compensativi e misure dispensative. Il processo di gestione e produzione della documentazione relativa agli alunni con DSA prevede due articolazioni corrispondenti rispettivamente alla redazione del PdP per gli alunni DSA accertati e all’individuazione di alunni a rischio DSA (screening DSA). Entrambe le procedure sono gestite dal coordinatore di classe. Redazione del PdP Famiglia Inoltra la documentazione alla segreteria didattica dell’istituto: all’atto dell’iscrizione o alla formulazione della diagnosi, con o senza richiesta del PdP. Assume la corresponsabilità del progetto educativo-didattico, collaborando alla stesura. Si impegna ad avere colloqui mensili con i docenti del Consiglio do classe e il coordinatore di classe.

Consiglio di classe e coordinatore Valuta la necessità di un PdP per l’alunno. Se richiesto dalla famiglia o ritenuto necessario dal consiglio di classe, anche in assenza di esplicita richiesta, predispone il PdP su apposito modello previsto dall’istituto e disponibile sul sito, nell’area modulistica. Consegna il PdP al Dirigente. Il CdC monitora il piano di studi personalizzato nel corso dell’anno, il coordinatore comunica alla famiglia l’esito del monitoraggio. Dirigente Scolastico Prende visione del PdP e lo firma. Coordinatore Condivisione del PdP con le famiglie che deve essere firmato dai genitori, dall’alunno e dagli specialisti se presenti. Il Pdp deve essere sottoscritto sia in caso di accettazione sia in caso di rifiuto. Accettazione Il PdP diviene operativo. L’originale viene depositato in segreteria didattica e conservato nel fascicolo dell’alunno. Rifiuto 1.

Il Pd non diviene operativo. L’originale viene depositato in segreteria didattica e conservato nel fascicolo dell’alunno. Nel primo consiglio di classe utile si verbalizza che nonostante la mancata accettazione da parte della famiglia il ccl si riserva di riformularlo e di riproporne l’uso in caso di necessità.Alunni con altri disturbi evolutivi specifici Gli alunni con disturbi specifici che non rientrano nelle categorie stabilite dalla Legge 104/92 possono usufruire di un piano di studi personalizzato e delle misure previste dalla Legge 170/2010. Rientrano in questa categoria ad esempio gli alunni con: Deficit del linguaggio Deficit delle abilità non verbali Deficit nella coordinazione motoria Deficit dell’attenzione e iperattività (in forma grave da compromettere il percorso scolastico); Funzionamento cognitivo limite;

Disturbo dello spettro autistico lieve (qualora non previsto dalla legge 104) ecc. Individuazione Il Consiglio di classe prende in esame la documentazione clinica e/o la certificazione presentata dalla famiglia. Il Consiglio di classe, qualora ravvisi difficoltà nel percorso scolastico dell’alunno che possono essere conducibili a disturbi evolutivi specifici, informa la famiglia. Predisposizione del piano di studi personalizzato Il Consiglio di classe predispone di interventi di inclusione assumendosi la responsabilità pedagogico-didattica. Possono essere previste misure compensative e dispensative, nonché progettazioni e strategie didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita. Qualora la certificazione clinica o la diagnosi non sia stata presentata, il CdC dovrà motivare opportunamente le decisioni assunte sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche. Il coordinatore di classe può chiedere la consulenza del GLI. La famiglia collabora alla stesura del PdP assumendo la corresponsabilità del progetto educativo. Il CdC delibera l’attivazione di un percorso individualizzato e personalizzato. Attivazione del piano di studi personalizzato Il piano di studi personalizzato può essere attivato solo se la famiglia lo sottoscrive. In caso di rifiuto la famiglia sottoscriva la non accettazione del piano. Documentazione Il coordinatore di classe è responsabile della documentazione che dovrà essere consegnata al Dirigente Scolastico che prende visione del PdP e lo firma. Monitoraggio Il coordinatore di classe informa il referente del GLI del percorso di inclusione attivato. Il monitoraggio del PdP sarà effettuato durante i Consigli di classe e durante gli incontri del Gruppo di Lavoro per l’Inclusione sul confronto dei casi. Valutazione Il consiglio di classe assume la responsabilità pedagogico-didattica ai fini educativi

ALUNNI CON SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO, LUNGUISTICO E/O

CULTURALE

1. Area dello svantaggio socioeconomico e culturale Tali tipologie di BES, fermo restando le procedure descritte precedentemente, dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi come, ad esempio, la segnalazione degli operatori dei servizi sociali oppure di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche. Gli interventi predisposti potranno essere di carattere transitorio. 2.

Area dello svantaggio linguistico e culturale. Per quanto riguarda questatipologia di alunni si fa riferimento al “PROTOCOLLO ACCOGLIENZA DEGLI STUDENTI STRANIERI” di seguito riportato. RIFERIMENTI LEGISLATIVI Legge 517/77 Legge 104/92 Legge 503/2003 Legge 170/2010 D.M. 27 dicembre 20012 C.M. n. 8 del 6 marzo 2013 Linee guida sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA C.M. n. 2 dell’8 gennaio 2010 C.M. n. 24 dell’1 marzo 2006

PROTOCOLLO ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI

Il protocollo ha il fine di garantire il più possibile il rispetto del processo di apprendimento degli alunni e di facilitare i docenti nel loro lavoro di insegnamento. Esso costituisce uno strumento la cui adozione ha lo scopo di supportare l’azione della scuola nella costruzione di adeguati percorsi di studio per gli alunni e dare concretezza al diritto all’educazione e al successo formativo di tutti. In quanto strumento di lavoro, il protocollo potrà essere integrato e rivisto sulla base delle esigenze e delle risorse della scuola, la quale, attraverso tale documento, intende prestare particolare attenzione al problema dell’accoglienza. Al momento dell’inserimento in una classe/sezione, ed in linea generale, la scelta da privilegiare è quella dell’inserimento in una classe di coetanei. In particolari casi, che di volta in volta saranno valutati dalla scuola e d’intesa con la famiglia, si potrà prendere in considerazione l’eventualità dell’inserimento nella classe immediatamente precedente; tutto ciò per consentire: di instaurare rapporti alla pari evitare un pesante ritardo scolastico ridurre il rischio di dispersione scolastica. Specie nei primi tempi sarà utile coinvolgere con la funzione di tutor, un alunno della stessa nazionalità disponibile all’aiuto e, qualora fosse possibile, un mediatore linguistico. L’insegnante in servizio accoglie l’alunno e lo presenta alla classe. E’ questa una fase da curare particolarmente, specialmente se l’alunno arriva in corso d’anno, al fine di creare rapporti di collaborazione fra i compagni, in modo che si sentano anch’essi coinvolti nell’accoglienza. Gli insegnanti e i ragazzi della classe interessata cercheranno forme di comunicazione e modi per facilitare l’inserimento: importante è mostrare un atteggiamento di disponibilità così da far sentire da subito il nuovo arrivato parte della classe. Gli interventi personalizzati sono proposti all’alunno e alla sua famiglia e sanciti in un patto formativo che stabilisce l’obbligatorietà degli interventi pianificati per l’alunno e la loro valutazione da parte di tutti i soggetti che intervengono. Si prevedono inoltre specifici momenti di coordinamento, raccordo,programmazione e valutazione comune degli interventi che devono garantire l’unitarietà dell’insegnamento, l’ottimizzazione degli interventi e delle risorse affinché gli stessi non risultino dispersivi e disorientanti per l’alunno. In questo quadro è logico che la valutazione dell’alunno , debba essere collegata al percorso di apprendimento proposto e si riferisca ai percorsi di studio personalizzati.

Operativamente sono previste tre fasi di lavoro ed intervento. ACCOGLIENZA A VARI LIVELLI OPERATIVI: Livello ricognitivo (acquisizione delle informazioni di tipo familiare ed anamnestico); Livello didattico (rilevazione delle competenze generali dell’alunno); Livello relazionale (inserimento nella classe attraverso attività di accoglienza prevista per i neo arrivati); Livello comunicativo (sviluppo delle capacità espressive e comunicative, attraverso lo scambio e la partecipazione del gruppo classe). FASE OPERATIVA: A fronte delle problematiche linguistiche e comunicative i docenti adotteranno/proporranno al’alunno straniero unità di lavoro con obiettivi comunicativi-linguistici e tecnici privilegiando tutte le discipline e le educazioni linguistico-espressivo. Al termine di ogni attività sono previste verifiche intermedie e finali e aggiustamenti programmatici in relazione agli esiti raggiunti. MONITORAGGIO: Si effettuano incontri periodici dei docenti di classe per scambi di informazioni, di programmazione comune degli interventi, consulenze, incontri con le famiglie. E’ prevista, inoltre, la collaborazione ed il coinvolgimento degli enti esterni alla scuola (parrocchia, comune,Caritas, Proloco,..) per la promozione del successo formativo e la prevenzione della dispersione scolastica.

PATTO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA

Il Patto di Corresponsabilità Educativa contiene gli “impegni educativi”che la Scuola e la Famiglia reciprocamente si assumono,anche attraverso la definizione condivisa dei diritti e dei doveri per il conseguimento delle finalità formative dei bambini. Poiché la comunità scolastica è strutturata in modo diversificato, è necessario che ognuno vi trovi la sua giusta collocazione e possa così offrire il contributo migliore della propria esperienza e della propria competenza. La sottoscrizione di tale Patto implica il rispetto dei documenti dell’istituzione scolastica(Piano dell’Offerta Formativa, Regolamento d’Istituto, Regolamento della Biblioteca Scolastica, Carta dei servizi) e costituisce la condizione indispensabile per costruire,rafforzare e supportare l’Alleanza Educativa tra tutti i soggetti impegnati nel processo formativo. Il rapporto scuola-alunno-famiglia costituisce il fondamento che sostiene l’impegno formativo ed educativo. Alla promozione ed allo sviluppo di ciò, i genitori, gli studenti e gli operatori scolastici dedicano impegno particolare, i cui tratti sono richiamati nei punti che seguono. Visto il D.P.R.235/2007 Visto l’articolo 30 della Costituzione della Repubblica Italiana Visto il CCNL Visto il “Quaderno del Patto di Corresponsabilità Educativa” del MIUR Visto il Piano dell’Offerta Formativa attualmente in vigore Preso atto che: 1) la formazione e l'educazione sono processi complessi e continui che richiedono la cooperazione, oltre che dell’ alunno, della scuola, della famiglia e dell'intera comunità scolastica; 2) la scuola non è soltanto il luogo in cui si realizza l'apprendimento ma una comunità organizzata dotata di risorse umane, materiali , tempi, organismi che necessitano di interventi complessi di gestione, ottimizzazione, conservazione, partecipazione e rispetto dei regolamenti

L A SCUOLA SI IMPEGNA A

-Garantire un Piano Formativo volto a promuovere il benessere e il successo del bambino,la sua valorizzazione come persona,la sua realizzazione umana e culturale -Creare un ambiente educativo sereno e rassicurante, di collaborazione con le famiglie,fondato sull’Accoglienza,sull’Ascolto, sul Dialogo aperto, sul Confronto,sulla fiducia reciproca,sulla condivisione dei valori,nel rispetto di regole condivise. -Educare al rispetto di sé e degli altri,favorendo l’accettazione -Favorire il successo scolastico attraverso attività di recupero,di potenziamento,tenendo conto dei ritmi di apprendimento di ciascuno. -Favorire il successo formativo,combattendo la dispersione scolastica,promuovendo il merito ed incentivando le situazioni di eccellenza. -Favorire l’integrazione degli alunni diversamente abili -Promuovere l’accoglienza degli alunni stranieri,tutelandone la cultura -Condurre l’alunno ad una sempre più chiara conoscenza di sé, guidandolo alla conquista della propria identità;

LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A L ’ ALUNNO / A SI IMPEGNA A

-Prendere visione del Patto Educativo di Corresponsabilità e condividerlo –Conoscere l’offerta formativa della scuola,condividerla,rispettarla e collaborare per la sua attuazione. -Conoscere il Regolamento di Istituto; -Condividere con i docenti le strategie di intervento,soprattutto per gli alunni in difficoltà. -Rispettare i docenti, i compagni e tutto il personale della scuola sviluppando rapporti di integrazione e di solidarietà; -Rispettare le cose proprie ed altrui, gli arredi, i materiali didattici e tutto il patrimonio comune della scuola; -Rispettare le regole per il buon funzionamento della scuola; -Creare un dialogo costruttivo con ogni componente della comunità educante nel rispetto di scelte educativo-didattiche condivise. -Collaborare con i rappresentanti di classe/sezione per renderli effettivi portavoce delle istanze educative -Rispettare e utilizzare correttamente gli spazi scolastici(palestra,biblioteca, bagni,aule,corridoi,laboratorio multimediale…) -Non compiere atti che offendano la civile convivenza ed il regolare svolgimento delle lezioni; -Tenere, anche fuori della scuola, un comportamento educato e rispettoso verso tutti; -Utilizzare il diario o il quaderno per annotare puntualmente i lavori assegnati e le comunicazioni dei docenti -Sostenere i bambini nel mantenere un atteggiamento responsabile nei confronti degli impegni scolastici in classe e a casa. -Far firmare puntualmente le comunicazioni scuola-famiglia -Prendere visione di tutte le comunicazioni provenienti dalla scuola. -Partecipare con attenzione durante le attività scolastiche; -Intervenire costruttivamente -Collaborare con la scuola per risolvere episodi di conflitto. -Impartire ai figli le regole del -Agire produttivamente; -Riflettere sul proprio impegno scolastico e sul proprio metodo

L A SCUOLA SI IMPEGNA A

- Comunicare alle famiglie informazioni chiare riguardanti:

LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A L ’ ALUNNO / A SI IMPEGNA A

vivere civile; di studio e di apportarvi i correttivi necessari sicurezza,vigilanza sugli alunni modalità di ingresso/uscita ,ritardi,giustificazioni, colloqui -Sensibilizzare i propri figli all’uso appropriato delle attrezzature,dei materiali e degli strumenti didattici. -Impegnarsi assiduamente nello studio per raggiungere gli obiettivi -formativi e didattici; -Sviluppare/consolidare il senso d i appartenenza alla comunità s colastica e locale; -Collaborare per potenziare nel figlio la consapevolezza delle proprie risorse e dei propri limiti,riconoscendo anche il valore formativo dell’errore. -Consultare il diario/il quaderno per eseguire regolarmente i compiti assegnati; -Rafforzare il senso di collaborazione, cooperazione e responsabilità; -Far rispettare ai figli l’orario di ingresso. -Rendere l’alunno consapevole dei propri punti di forza e di eventuali difficoltà - Essere disposti a dare credito agli insegnanti; -Svolgere i compiti con ordine e precisione; -Prendere in considerazione le proposte dei genitori e degli alunni; -Condividere con i docenti i criteri della valutazione degli -Favorire la presenza e la partecipazione degli studenti, delle famiglie, degli operatori apprendimenti scolastici e del territorio alle attività proposte; -Condividere con gli insegnanti le metodologia e le strategie educative adottate -In caso non venissero svolti, presentare giustificazione scritta dai genitori; -Rispettare l’ora d’inizio delle lezioni; - far firmare sempre gli avvisi s critti; -Favorire l’acquisizione di abilità di studio per consentire la rielaborazione dell’esperienza personale e del sapere -Evitare di “giustificare” in modo troppo parziale il proprio figlio; -Rendere l’alunno gradualmente consapevole degli obiettivi e dei percorsi formativi -Firmare sempre tutte le comunicazioni per presa visione; -Portare sempre la giustificazione delle assenze; -In caso di malattia,dopo 5 giorni, portare il certificato medico per la riammissione alle lezioni -Distribuire e calibrare i carichi di studio; -Abituare l’alunno a sviluppare un c -Risolvere eventuali conflitti o situazioni problematiche attraverso il dialogo e la fiducia reciproca; -Seguire con attenzione le lezioni,senza disturbare i compagni -Impegnarsi nello studio con

orretto metodo di studio -Realizzare i curricoli disciplinari previsti dal Piano dell’offerta -Tenersi aggiornati sull’attività scolastica dei propri figli verificando il diario o i quaderni costanza -Impegnarsi in modo responsabile nell’esecuzione dei compiti assegnati. Formativa,tutelando il diritto ad apprendere -Partecipare agli incontri scuola famiglia documentandosi sul profitto in ciascuna disciplina; -Portare con sé tutto il materiale didattico necessario. -Procedere alle attività di verifica/valutazione in modo congruo rispetto ai ritmi di apprendimento personale -Comunicare con le famiglie in merito ai risultati,alledifficoltà,ai progressi nelle discipline di studio oltre che ad aspetti inerenti il comportamento -Comunicare con le famiglie sulle procedure organizzative e sulle attività didattiche. -Informarsi costantemente del percorso didattico - educativo svolto a scuola; -Prendere periodicamente contatto con gli insegnanti; -Collaborare con gli insegnanti per l’attuazione di eventuali strategie di recupero e approfondimento; -Accettare,rispettare e aiutare gli altri e i diversi da sé,impegnandosi a comprendere le ragioni dei loro comportamenti. -In caso di assenza informarsi in modo opportuno e completo delle attività svolte e dei compiti assegnati nel periodo di assenza -Aiutare il figlio ad organizzare gli -Usare un linguaggio impegni di studio e le attività extrascolastiche in modo adeguato e appropriato e rispettoso proporzionato; -Controllare che il proprio figlio abbia eseguito con cura i compiti assegnati dopo aver consultato il diario o il quaderno -Evitare l’uso di oggetti personali a scopo ludico e ricreativo,se non espressamente richiesto dai docenti a scopi didattici o educativi. -Collaborare e confrontarsi con gli insegnanti per potenziare nel bambino una coscienza delle proprie risorse e delle proprie carenze; -Conoscere e rispettare il Regolamento della Biblioteca scolastica “Librando” -Limitare al minimo indispensabile le assenze, le uscite o le entrate fuori orario; -Conoscere e rispettare il Regolamento della Biblioteca scolastica “Librando”

Regolamento della Biblioteca

B.S.M. “LIBRANDO” REGOLAMENTO DEL SERVIZIO BIBLIOTECARIO SCOLASTICO MULTIMEDIALE Titolo I Istituzione e finalità del servizio Art. 1 – Finalità e funzioni

Il 1° Circolo “ Maria Pia “ di San Giorgio J. si impegna a: attivare un processo di rivalutazione della “ lettura “ in un contesto socio-culturale, come quello di oggi, dove il bambino ed il ragazzo, in particolare, sono liberi fruitori, quasi esclusivi del mezzo televisivo sul quale investono la maggior parte del tempo libero; fare della biblioteca il motore di progetti ed attività della scuola ; promuovere un modello adeguato di biblioteca scolastica; incrementare l’offerta formativa adeguandola alle esigenze di crescita culturale e civile del territorio; costituire una risorsa culturale anche per un’utenza extrascolastica. Le finalità e le funzioni delle Biblioteca Scolastica Multimediale, nonché i modelli strutturali attraverso cui le esplica, si rifanno al Manifesto UNESCO sulle biblioteche pubbliche del 1994.

La B.S.M. recepisce i principi e le linee guida contemplati da: 1) Dichiarazione sulle biblioteche e sulla libertà intellettuale dell’ IFLA/FAIFE del 25 marzo 1999; 2) Protocollo d’intesa tra Ministero della Pubblica Istruzione ed Associazione Italiana Biblioteche del 28 agosto 2000; 3) Manifesto UNESCO sulla Biblioteca Scolastica pubblicato nel 1999. La B.S.M., per gli obiettivi e le modalità di organizzazione, trattamento dei documenti ed erogazione dei servizi, si attiene alle linee guida per le biblioteche scolastiche, edite dall’IFLA nel 1990. Si precisa, inoltre, che la B.S.M. “ Librando “ si caratterizza per aver operato una scelta del suo patrimonio librario, prioritariamente, nel panorama mondiale della letteratura per l’infanzia, classica e contemporanea.

Art. 2 – Interventi e attività

La B.S.M. attua i seguenti interventi: a) raccoglie, ordina e predispone per l’uso libri e materiale documentario su qualsiasi supporto esso si presenti e quant’altro costituisca elemento utile all’informazione, alla documentazione e all’attività di libera lettura e di supporto alla didattica con la collaborazione della figura strumentale addetta ai sussidi didattici; b) svolge attività di supporto alla programmazione didattica curriculare, predisponendo, in collaborazione con i docenti, specifici percorsi didattici integrativi; c) attiva iniziative di promozione ed educazione all’uso degli strumenti documentari, con particolare rilievo verso i nuovi supporti digitali (software Biblioteca mia – Ed. Fatatrac); d) predispone ed organizza studi, dibattiti, mostre ed altre analoghe iniziative che abbiano come tema l’informazione scritta, elettronica, audiovisiva e le attività del leggere;

e) contribuisce all’attuazione del diritto allo studio e all’educazione permanente, fornisce assistenza agli alunni e promuove la collaborazione con le altre biblioteche scolastiche e le biblioteche pubbliche del territorio.

Art. 3 – Forme di coordinamento

La Biblioteca, al fine di ampliare e potenziare le proprie funzioni di informazione e documentazione, promuove forme di collegamento e cooperazione con biblioteche, archivi, agenzie e cooperative culturali, educative e documentarie, pubbliche e private, anche mediante la stipula di apposite convenzioni.

Titolo II Patrimonio e bilancio Art. 4 – Patrimonio della biblioteca

Il patrimonio della B.S.M. è costituito da: 1) materiale librario e documentario acquisito per acquisto o dono (iniziative di promozione libraria a cura della casa editrice Piemme Junior, Festa del libro, Biblioteca di Grottaglie …), regolarmente registrato in appositi e particolari inventari; 2) attrezzature e arredi in dotazione alla Biblioteca; 3) immobili destinati ad ospitare le strutture operative del servizio.

Art. 5 – Incremento del patrimonio documentario

L’incremento del patrimonio documentario deriva: a) dall’acquisto di libri, periodici ed altro materiale documentario su supporto cartaceo, audiovisivo e digitale, effettuato sulla base delle disponibilità di bilancio e seguendo le procedure previste all’interno dell’Autonomia Scolastica (apposita scheda progettuale per gli acquisti relativi al P.O.F.), con lettera di ordinazione del Dirigente Scolastico, su proposta delle referenti del Progetto Biblioteca,

b) dai doni ricevuti e regolarmente registrati.

Art. 6 – Scarico di beni inventariati

Le unità bibliografiche e documentarie, regolarmente inventariate, che risultassero smarrite o sottratte alle raccolte della Biblioteca, saranno segnalate in apposite liste redatte annualmente e scaricate dai registri di inventario con apposito provvedimento del Dirigente Scolastico. Il materiale documentario che, a causa del suo degrado fisico oppure a causa dell’obsolescenza dei contenuti veicolati, non assolvesse più alla funzione informativa, sarà scaricato dagli inventari e inviato al macero.

Art. 7 – Risorse finanziarie

L’attività posta in essere dalla B.S.M. è improntata ai principi dell’economicità, dell’efficienza e dell’efficacia dei servizi erogati. Nel programma annuale della Scuola sono inserite voci di entrata e di uscita intestate alla Biblioteca Scolastica. Le entrate derivano, oltre che da risorse autonome della Scuola, da trasferimenti dello Stato, della Regione e/o degli Enti Locali, da donazioni e da sponsorizzazioni. I capitoli in uscita coprono le spese per l’acquisto di materiale documentario e di strumentazioni, attrezzature ed arredi, per lo svolgimento delle attività di promozione e valorizzazione del patrimonio documentario, nonché per il pagamento dei servizi generali di gestione e dei contratti di prestazione d’opera a Cooperative, a Professionisti esterni, etc. nel caso ci siano apposite coperture finanziarie.

Art. 8 – Relazione programmatica

Una relazione programmatica è predisposta dalle referenti del Progetto Biblioteca. Nella relazione sono indicati gli obiettivi della Biblioteca, in termini di attività ordinaria e di progetti speciali, le risorse necessarie al raggiungimento di tali obiettivi, gli strumenti di verifica dei risultati. Prima della presentazione della

relazione programmatica le referenti del Progetto convocano in riunione le Coordinatrici degli Intermoduli e le Figure Strumentali, presenti nel Circolo per illustrare, discutere e fissare gli obiettivi.

Art. 9 – Conto consuntivo

Il conto consuntivo della gestione trascorsa, dimostrante il grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati, è predisposto onde facilitare il controllo di gestione sull’attività del Servizio.

Titolo III Direzione, Personale, organizzazione del lavoro Art. 10 – Direzione

E’ responsabile legale della B.S.M. il Dirigente Scolastico.

Art. 11 – Pianta organica del personale

La B.S.M. è condotta da n.2 docenti referenti del Progetto Biblioteca (stilato e sottoposto a verifica annuale) che, oltre alle canoniche competenze didattiche, hanno un solido bagaglio di conoscenze ed esperienze nel settore dell’animazione alla lettura. Nell’ambito della pianta organica della Scuola, è determinata la dotazione di personale della B.S.M., inerente sia alla sorveglianza sia alla gestione tecnico– amministrativa del servizio. Le referenti del Progetto collaborano con il personale assegnato alla B.S.M. in relazione alle attività programmate.

Art. 12 – Risorse umane

Per migliorare o potenziare, anche nella fase di avviamento, l’efficienza e l’efficacia del servizio, l’Istituzione Scolastica può far ricorso all’opera di Professionisti,

Cooperative o Società di servizi bibliotecari con elevati requisiti di professionalità, oggettivamente determinabili, per la gestione tecnica della Biblioteca, anche temporanea, o di particolari servizi o per l’espletamento di determinate attività o progetti.

Art. 13 – Formazione e aggiornamento

Nella relazione programmatica redatta dalle referenti del Progetto deve essere prevista la partecipazione del personale della Biblioteca a specifiche iniziative formative e di aggiornamento professionale, a seconda delle mansioni esercitate da ciascuno.

Titolo IV Organizzazione funzionale del Servizio Art. 14 – Obiettivi e standard di servizio

La Biblioteca correla l’insieme delle proprie attività, indirizza i propri servizi, incrementa e valorizza il proprio patrimonio sulla base delle esigenze dell’utenza scolastica. L’accesso alla Biblioteca è libero per tutta l’utenza scolastica e rispondente al principio di assenza di qualsiasi forma di discriminazione. L’orario giornaliero e settimanale, che deve consentire all’utenza l’utilizzo del servizio, è determinato dal Dirigente Scolastico su proposta delle Referenti del Progetto. Gli obiettivi e gli standard di prestazione dei servizi sono posti a conoscenza degli utenti a norma del successivo art.16.

Art. 15 – Servizi erogati

La Biblioteca eroga con stabilità e regolarità i seguenti servizi: Servizio di consultazione e studio in sede Servizio di prestito a domicilio Serviziodi prestitointerbibliotecario( successivamente all’attivazione della Rete ) Servizio di consulenza bibliografica e accesso a banche-dati ( successivamente all’attivazione della Rete ) Servizio Internet e postazioni multimediali Servizio di mediateca I tempi e le forme di erogazione nonché le eventuali limitazioni sono posti a conoscenza degli utenti a norma del successivo art.16.

Art. 16 – Modalità di erogazione del servizio

a) La consultazione in sala di testi e di cataloghi può avvenire in modo diretto da parte dell’utenza che, infine, avrà cura di riporli nei precisi settori di appartenenza, sempre dietro la sorveglianza e la responsabilità del docente accompagnatore; b) per avere diritto al prestito l’alunno deve essere in possesso della tessera della Biblioteca; c) il prestito agli alunni va effettuato solamente per il tramite dei docenti di classe; d) il prestito può essere effettuato agli alunni per un solo libro alla volta, ai docenti per 25 testi alla volta da annotare sugli appositi registri; e) la durata massima del prestito è di 30 giorni per i testi di narrativa; f) sono esclusi dal prestito: dizionari, VHS, Cd Rom; g) l’utente che perde o danneggia il testo ricevuto in prestito è tenuto ad un formale risarcimento mediante l’acquisto del medesimo testo o al pagamento di una multa proporzionale al valore aggiornato del testo; h) l’accesso al patrimonio bibliografico può avvenire, oltre che direttamente da parte dell’utente, anche con la mediazione delle due docenti referenti del progetto Biblioteca che si rendono disponibili nelle due ore quindicinali (in coda alla

verifica-programmazione) destinate all’approntamento di materiale e sussidi didattici.

Art. 17 – Garanzie per gli utenti e forme di partecipazione

La Biblioteca assicura agli utenti: la piena informazione sui servizi predisposti e sulle loro modalità di utilizzazione, sia in sede, sia attraverso “guide” o strumenti analoghi, in formato cartaceo o digitale; la messa a punto di opportune procedure per i reclami e i suggerimenti. La B.S.M. prende in considerazione proposte, indicazioni e suggerimenti provenienti dagli utenti, finalizzati al miglioramento del servizio.

Art. 18 – Modifiche ed adeguamenti

Il presente Regolamento entra in vigore con delibera del C.d.C. ed è suscettibile di modifiche per eventuali adeguamenti sia alle esigenze dell’utenza, sia alle condizioni organizzative del servizio.

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