Monte Zebio - Cai Trecenta

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Transcript Monte Zebio - Cai Trecenta

Club Alpino Italiano Sezione di Trecenta Domenica 29 Gennaio 2017 Altopiano di Asiago

Monte Zebio

Difficoltà:

EAI

(Escursione in ambiente innevato) -

WT1

Capogita:

Alessandro Mirandola

(349 6646033) Equipaggiamento: Scarponi con suola ben marcata, abbigliamento invernale da montagna, ghette (raccomandate), bastoncini, guanti, occhiali da sole, berretto, ciaspole, acqua o liquidi in contenitori termici, viveri al sacco.

Cartografia

: Tabacco – Foglio 050 – Altopiano dei Sette Comuni, Asiago – 1:25.000

Spostamento

Mezzi propri

Orario e luogo di ritrovo

Ex Mercatone, ore 6:30

Partenza escursione

Val Giardini (1149 m)

Dislivello

650 m

Quota massima

1717 m

Durata

5 h (soste escluse)

Lunghezza

10 km

Situato immediatamente a nord della città di Asiago, per la sua posizione centrale all'interno dell'Altopiano il Monte Zebio divenne tra il 1916 e il 1918 uno dei capisaldi della linea difensiva austriaca. Teatro di sanguinosi ma inutili assalti da parte della Brigata Sassari durante la battaglia dell'Ortigara, la sua triste fama è dovuta anche allo scoppio fortuito di una mina italiana, forse a causa di un fulmine, che seppellì in un solo colpo 120 soldati. La ciaspolata, facile ma lunga, permette di visitare questi luoghi, nei quali è stato istituito un ecomuseo della Grande Guerra, tra boschi di abeti rossi, pascoli montani, malghe e pozze d'alpeggio, in una splendida posizione panoramica sull'Altopiano dei Sette Comuni.

Caratteristiche dell'escursione L'escursione parte dalla Val Giardini (1149 m), percorrendo una carrareccia militare che si innalza lentamente fino alla Croce di S. Antonio; qui si imbocca a sinistra il sentiero (segnavia 832) che si inoltra tra boschi di abeti e radure fino ad un bivio a quota 1520 m. Tralasciato il sentiero a sinistra che porta al vicinissimo bivacco Stalder, si sale alla mina di Scalambron, punto panoramico contrassegnato da un grande cippo monumentale (1677 m); qui sono state ripristinate le trincee difensive austriache ed è stato messo in sicurezza il cratere della mina esplosa accidentalmente, forse per un fulmine, seppellendo 120 soldati italiani che la stavano approntando.

L'escursione prosegue risalendo il dolce pendio del monte Zebio (1717 m), punto panoramico sull'intera conca di Asiago; di qui si scende su terreno libero puntando alla sottostante malga Zebio e infine si risale la soprastante Crocetta di Zebio (1708 m) tra trincee e cartelli esplicativi degli avvenimenti della Grande Guerra.

Ridiscesi a malga Zebio, si imbocca la facile carrareccia che aggira da nord l'ultima delle due elevazioni salite; ai piedi dello Scoglio Bianco si incrocia la forestale che sale dalla Val Giardini. Attraverso essa si ritorna alla Croce di S. Antonio e di qui alle macchine.

NOTA BENE: COME DA REGOLAMENTO, I CAPIGITA HANNO FACOLTA’ DI CAMBIARE IL PROGRAMMA IN QUALSIASI MOMENTO LO RITENGANO OPPORTUNO

Percorso stradale

Da Badia Polesine si prende l'autostrada A31 che, attraverso Vicenza, arriva a Piovene Rocchette.

All'uscita si prende a destra la SP349 che, attraversato Chiuppano, sale sull'Altopiano dei Sette Comuni con numerosi tornanti. Si attraversano gli abitati di Treschè Conca e Canove di Roana.

Giunti ad Asiago, si svolta a sinistra per Piazza Risorgimento (senso unico obbligato); il percorso prosegue poi dritto per Via Dante Alighieri. All'altezza di Via Rodeghiero, la si imbocca a destra per poi girare poco dopo a sinistra su Via Cesare Battisti; questa cambia nome in Via Cinque ed esce dal centro di Asiago, passando la caserma dei Vigili del Fuoco, All'altezza del piccolo aeroporto si prende ad un bivio la strada di destra (Via Podestà) che aggira la struttura. Una curva sinistrorsa indica l'imbocco di Via Val Giardini; la si segue fino al divieto, dove si parcheggia su uno spiazzo.

Lunghezza percorso:

120 Km

Pedaggio autostradale

: € 6,00

Durata viaggio

: 1 h 50' circa

Partenza ore 6:30 dal parcheggio dell'ex Mercatone di Badia Polesine.

Avvertenze per le escursioni sociali: I Referenti dell’escursione possono, in ogni momento, a loro insindacabile giudizio, in considerazione delle condizioni atmosferiche e/o valutazioni tecniche sulla difficoltà del percorso e/o delle capacità dei partecipanti e/o delle condizioni del manto nevoso: a) Modificare, in tutto o in parte, il percorso ed eventualmente disporre la rinuncia ad intraprendere il percorso stesso; b) Escludere dalla partecipazione all’escursione quanti non ritenuti idonei, per capacità o per carenze di equipaggiamento.

I partecipanti hanno il dovere di attenersi al regolamento di partecipazione all’attività escursionistica sociale nonché alle direttive specifiche impartite dai Referenti. In caso di inosservanza saranno, di fatto, esclusi dall’escursione sociale con conseguente esonero da ogni responsabilità degli Accompagnatori e della Sezione CAI di Trecenta.

I minori devono essere accompagnati da un adulto che ne abbia la responsabilità.

I viaggi non sono compresi nelle competenze degli organizzatori ed accompagnatori.