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Lavoro e orientamento
Gli incentivi alle imprese per assunzioni e stabilizzazioni
Il lavoro dipendente
Contratto di lavoro subordinato
Contratto di lavoro a tempo indeterminato
Contratto di lavoro a tempo parziale (part-time)
Contratto di lavoro a termine
Apprendistato
Lavoro somministrato (ex interinale)
Lavoro intermittente (a chiamata)
Lavoro ripartito [abolito]
Lavoro domestico
Lavoro a domicilio
Telelavoro
Lo stato di disoccupazione
Gli ammortizzatori sociali
Gli incentivi alle imprese per assunzioni e stabilizzazioni
Non è facile orientarsi nella giungla di provvedimenti adottati negli ultimi anni per favorire l'occupazione dei soggetti più deboli o
vittime della crisi. Si tratta soprattutto di contributi economici e sgravi contributivi concessi ai datori di lavoro per la stipula di
determinate tipologie contrattuali o per l'assunzione di specifiche categorie di lavoratori (giovani, donne, disoccupati, soggetti
svantaggiati, ecc.).
Riportiamo di seguito una lista degli incentivi in vigore in questo periodo: va sempre tenuto presente che alcune agevolazioni
hanno una scadenza oppure vengono concessi a chi arriva prima e fino all'esaurimento delle risorse stanziate, quindi i
potenziali beneficiari sono sempre consigliati di presentare le domande il più presto possibile.
Ai lavoratori interessati conviene mettere sempre in evidenza, nelle proprie candidature e nel curriculum, l'appartenenza a
categorie che danno luogo a vantaggi per il datore di lavoro.
Ulteriori informazioni e un quadro completo degli incentivi sono disponibili anche in un'utile scheda sul sito della Città
Metropolitana di Bologna:
www.cittametropolitana.bo.it/lavoro/Engine/RAServePG.php/P/369511560400/M/253611560414/T/Incentivi-allassunzione
INCENTIVO PER LE ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO DI GIOVANI Assunzione di giovani che hanno effettuato
l'alternanza scuola-lavoro
Per gli anni 2017 e 2018 è previsto per il solo settore privato, uno sgravio contributivo per le nuove assunzioni con contratti di
lavoro dipendente a tempo indeterminato, anche in apprendistato (escluso per il lavoro domestico e il lavoro agricolo), di giovani
che hanno effettuato periodi di alternanza scuola lavoro presso la stessa azienda che effettua l'assunzione, entro sei mesi dal
conseguimento del titolo di studio. Le agevolazioni si applicano inoltre ai lavoratori che assumono a tempo indeterminato
giovani che abbiano svolto presso l'azienda periodi di apprendistato per la qualifica del diploma professionale, del diploma di
istruzione superiore, del certificato di specializzazione tecnica superiore o periodi di apprendistato in alta formazione.
In tutti i casi le assunzioni dovranno effettuate dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2018. Gli sgravi, previsti dalla finanziaria
2017 (comma 308) sono di un massimo di 3.250 euro annui per massimi 36 mesi. Con riferimento all'apprendistato l'incentivo
porta di fatto all'azzeramento della contribuzione.
Assunzione di giovani in Garanzia Giovani
L'altra agevolazione prevista in finanziaria 2017, denominata Bonus Occupazione Giovani, è pari alla contribuzione
previdenziale a carico del datore di lavoro nel limite di 8.060 euro annui. Possono accedervi i datori di lavoro privati che, senza
esservi tenuti, assumano nel 2017 giovani iscritti al programma Garanzia Giovani. Le assunzioni dovranno avvenire con questi
contratti: tampo indeterminato (anche a scopo di somministrazione), apprendistato professionalizzante, tempo determinato
superiore a sei mesi.
Inoltre, sempre rispetto a Garanzia Giovani, è stata fissata per il 28 febbraio 2018, la scadenza del super bonus per la
trasformazione di tirocini, che consiste in un bonus dai 3 ai 12mila euro per l'assunzione a tempo indeterminato (anche in
somministrazione) di giovani Neet.
Assunzioni nel Mezzogiorno
Infine la finanziaria 2017 prevede uno sgravio contributivo fino a 8.060 per l'assunzione a tempo indeterminato (anche in
apprendistato) nelle regioni del Mezzogiorno. L'agevolazione riguarda i datori di lavoro ubicati in: Basilicata, Calabria,
Campania, Puglia, Sicilia, Abruzzo, Molise e Sardegna. Beneficiari sono i giovani tra i 16 e i 24 anni oppure sopra i 25 anni ma
privi di impiego da almeno sei mesi. L'agevolazione riguarda anche la trasformazione a tempo indeterminato di contratti a
termine.
INCENTIVI PER L'ASSUNZIONE DI APPRENDISTI Qualsiasi forma di contratto di apprendistato gode di agevolazioni
contributive (aliquota ridotta al 10%) che vengono mantenute, in caso di trasformazione in contratto a tempo indeterminato al
termine del periodo di apprendistato, per un anno.
Per quanto riguarda il 2017, oltre alla possibilità di beneficiare del nuovo Bonus alternanza (di cui al paragrafo sopra) sono stati
prorogati gli incentivi contributivi correlati alle assunzioni con contratto di apprendistato per la qualifica e il diploma
professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato e il certificato di specializzazione tecnica superiore.
Pertanto i datori di lavoro che occupano lavoratori assunti con questa tipologia di apprendistato (cosiddetto duale) possono
continuare a godere delle agevolazioni in vigore gli anni precedenti e in particolare: riduzione al 5% dell'aliquota agevolata del
10%; sgravio totale dei contributi a a carico del datore di lavoro per il finanziamento della Naspi.
Oltre agli incentivi di carattere contributivo tutte le forme di apprendistato beneficiano di altri vantaggi tra cui la deducibilità delle
spese e di contributi dalla base imponibile Irap e vantaggi di natura economica correlati alla possibilità di 'sottinquadramento
retributivo' del lavoratore. Previsti infine incentivi di tipo normativo come l'esclusione degli apprendisti dal computo dei limiti
numerici previsti dalla Legge 68/1999.
INCENTIVI PER SOSTITUZIONE DI LAVORATRICI IN MATERNITA' Vengono concessi alle imprese con meno di 20
dipendenti, che assumono lavoratori a tempo determinato (anche part-time) oppure utilizzano lavoro in somministrazione, per
sostituire lavoratrici dipendenti o lavoratrici autonome (artigiane, commercianti e coltivatrici) in congedo di maternità o parentale.
Il beneficio consiste in uno sgravio contributivo del 50%, concesso dall'INPS, per un massimo di 12 mesi o comunque entro il
primo anno di vita del figlio o, nel caso di minore adottato o in affidamento, per un anno dal suo ingresso nel nucleo familiare.
INCENTIVI PER L'ASSUNZIONE DI DISOCCUPATI E CATEGORIE SPECIFICHE
Ecco alcuni dei più importanti 'bonus' riconosciuti ai datori di lavoro per l'inserimento delle persone appartenenti a particolari
categorie.
Lavoratori in cassa integrazione, in mobilità e disoccupati
L'incentivo a favore di lavoratori disoccupati o in cassa integrazione straordinaria da almeno 24 mesi, si applica alle assunzioni
effettuate fino al 31 dicembre 2014, ed è abolito per quelle avvenute dal 2015. Si tratta dell'abbattimento dei contributi del 50%
al centro-nord e del 100% nel Sud e nelle imprese artigiane di tutto il paese, per un periodo di 36 mesi, per ciascuna
assunzione a tempo indeterminato (anche part-time).
L'impresa che assume a tempo indeterminato e pieno un lavoratore in cassa integrazione straordinaria da almeno 3 mesi (e
dipendente da impresa in CIGS da almeno 6 mesi) gode dell'abbattimento al 10% dell'aliquota contributiva a suo carico per
diciotto mesi e percepisce, in forma di conguaglio contributivo, un importo pari al 50% dell'indennità di mobilità per nove mesi.
L'impresa che assume a tempo indeterminato (anche part-time) un lavoratore in mobilità con indennità, gode dell'abbattimento
al 10% dell'aliquota contributiva a suo carico per diciotto mesi e percepisce, attraverso il sistema del conguaglio contributivo, il
50% dell'indennità di mobilità spettante al lavoratore per un massimo di dodici mesi. In caso di assunzione a tempo determinato
spetta la stessa riduzione contributiva per un massimo di dodici mesi, e in caso di successiva trasformazione a tempo
indeterminato per ulteriori dodici mesi più il 50% dell'indennità di mobilità. Per l'assunzione di lavoratori in mobilità senza
indennità, spetta solo la riduzione contributiva.
Dal 2013 gli incentivi non sono più concessi per le assunzioni di lavoratori che beneficiano dei cosiddetti ammortizzatori sociali
in deroga. Sempre dal 2013 non è consentita l'iscrizione nelle liste di mobilità dei lavoratori licenziati individualmente per
giustificato motivo oggettivo, e di conseguenza non si applicano più gli incentivi all'assunzione di questi lavoratori.
Il datore di lavoro che assume, a tempo pieno e indeterminato, un disoccupato che fruisce dell'ASpI, riceve un contributo
mensile pari al 50% dell'importo dell'indennità residua ASpI cui il lavoratore avrebbe avuto diritto se non fosse stato assunto. La
misura è attiva dal 28 giugno 2013 con le modalità attuative specificate dalla circolare INPS del 18/12/2013.
Giovani, donne e over 50
A partire dal 2013 sono stati introdotti incentivi alle assunzioni delle seguenti categorie di lavoratori:
- lavoratori di età non inferiore a 50 anni in stato di disoccupazione da oltre 12 mesi;
- donne di qualsiasi età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, residenti in aree svantaggiate indicate
dalla Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale (per il periodo 2014-2020: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e
alcuni territori del Centro-Nord, tra cui zone in provincia di Ferrara e Piacenza);
- donne di qualsiasi età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, assunte in profili professionali e settori
economici con accentuata disparità di genere in base ai dati Istat (vedi apposito decreto ministeriale: i principali settori sono
agricoltura, costruzioni, energia, industria manifatturiera, trasporto e magazzini, comunicazione);
- donne di qualsiasi età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi, ovunque residenti; il requisito 'prive di
un impiego' non implica lo stato di disoccupazione ufficiale, ma semplicemente il non aver svolto lavori di durata superiore a sei
mesi o con retribuzione superiore a quella esente da imposte (8.000 euro annui in caso di lavoro subordinato o co.pro., 4.800
se lavoro autonomo).
L'agevolazione è la riduzione del 50% dei contributi, per un periodo di dodici mesi in caso di contratto a tempo determinato
(prolungati a 18 in caso di stabilizzazione) e di 18 mesi per l'assunzione a tempo indeterminato. Il contratto può essere
subordinato o di somministrazione, anche part-time (sono esclusi il lavoro domestico, ripartito, intermittente e accessorio). La
misura si applica alle assunzioni effettuate dal 1° gennaio 2013, con le procedure definite dalla circolare operativa e dal
messaggio esplicativo pubblicati a luglio 2013 dall'INPS.
Un'altra misura, oggi abolita ma in vigore per le assunzioni passate, agevola i contratti a tempo indeterminato con lavoratori di
età compresa tra i 18 anni ed i 30 anni non ancora compiuti, in possesso di almeno uno dei seguenti requisiti:
a) essere privi da almeno sei mesi di un impiego regolarmente retribuito (cioè di durata superiore a sei mesi o con reddito
inferiore a quello esente da imposte);
b) essere privi di un diploma di scuola media superiore o professionale.
L'incentivo è pari ad 1/3 della retribuzione mensile lorda (con un tetto di 650 euro mensili) e viene corrisposto, mediante
conguaglio contributivo, per 18 mesi in caso di nuova assunzione e per 12 mesi in caso di trasformazione di un contratto a
termine, a condizione che questa determini un effettivo aumento occupazionale (quindi, l'assunzione di un altro lavoratore a
tempo determinato). Non si applica al lavoro domestico.
L'agevolazione riguarda le assunzioni effettuate dal 7 agosto 2013 al 30 giugno 2015.
La circolare operativa dell'INPS
Un incentivo simile al precedente si applica alle assunzioni di lavoratori agricoli di età compresa tra i 18 e i 35 anni, con
contratto a tempo indeterminato o determinato di durata almeno triennale e per almeno 102 giornate annue, effettuate tra il 1°
luglio 2014 e il 30 giugno 2015.
La circolare operativa dell'INPS
Un contributo di 5.000 euro è riconosciuto alle imprese che assumono a tempo indeterminato, anche parziale, giovani in
possesso dei seguenti tre requisiti: età non superiore a 35 anni, genitori o affidatari di figli minori, titolari o ex titolari di un
contratto di lavoro non stabile; i lavoratori, prima dell'assunzione, si devono iscrivere in apposita banca dati INPS.
La circolare operativa dell'INPS
La Regione Emilia Romagna ha prorogato fino al 30 giugno 2016 alcune misure del programma Garanzia Giovani, rivolto a
persone tra i 15 e i 30 anni non ancora compiuti, non impegnati in un'attività lavorativa né iscritti a un corso scolastico o
formativo: in particolare, vengono concessi incentivi alle assunzioni dei giovani iscritti al programma, di importo variabile da
1.500 a 6.000 euro a seconda delle caratteristiche del giovane.
Il programma Garanzia Giovani della Regione Emilia Romagna
Dirigenti, quadri, ricercatori e profili di alta qualifica
Le aziende con meno di 250 dipendenti che assumano, anche con contratto a termine, un dirigente privo di occupazione, hanno
diritto a una riduzione contributiva pari al 50% per un massimo di 12 mesi (art. 20 della legge n. 266/1997). Tuttavia per tutto il
2015 questo incentivo è inapplicabile causa l'azzeramento dei fondi.
Le imprese che assumono, a tempo indeterminato, lavoratori in possesso di dottorato di ricerca universitario oppure con una
laurea magistrale in ambito tecnico o scientifico per impiegarli in attività di ricerca e sviluppo, hanno diritto a un credito d'imposta
pari al 35% del costo salariale (con un tetto di 200mila euro annui per azienda). Le domande possono essere presentate dal 12
gennaio al 31 dicembre 2015 per le assunzioni effettuate nell'anno 2013 e dall'11 gennaio al 31 dicembre 2016 per le
assunzioni nell'anno 2014, mediante applicativo sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico.
Cittadini disabili e 'svantaggiati'
L'assunzione a tempo indeterminato di disabili è incentivata da contributi, recentemente modificati dal D.Lgs. n. 151/2015.
A partire dal 1 gennaio 2016, le agevolazioni vengono concesse dall'INPS, mediante conguaglio contributivo e su richiesta
dell'azienda, per un periodo di 36 mesi, nella seguente misura:
a) 70% dell'imponibile previdenziale, per lavoratori con una percentuale di invalidità non inferiore all'80%;
b) 35% dell'imponibile previdenziale, per l'assunzione di lavoratori con una percentuale di invalidità compresa tra il 67% ed il
79%.
Per i lavoratori con handicap intellettivo e psichico con una percentuale di invalidità superiore al 45%, l'incentivo è pari al 70%
dell'imponibile previdenziale, per un periodo di 60 mesi, ed è concesso anche in caso di assunzione a tempo determinato di
durata non inferiore a dodici mesi.
Sono inoltre previsti rimborsi forfettari parziali delle spese sostenute per i 'ragionevoli accomodamenti' (cioè adeguamenti della
postazione di lavoro) dei disabili con una percentuale di invalidità superiore al 50%, incluso l'apprestamento di tecnologie di
telelavoro o la rimozione di barriere architettoniche.
Le cooperative sociali, purché iscritte nell'apposita sezione del registro prefettizio, godono dell'azzeramento dei contributi per
l'assunzione di persone svantaggiate (definite dalla legge n. 381/91 art. 4: disabili, tossicodipendenti, pazienti psichiatrici, minori
in difficoltà familiare, ex detenuti, ecc.), purchè queste rappresentino almeno il 30% dell'organico aziendale.
Le imprese di qualsiasi tipo che assumono detenuti o internati, previa convenzione con le Direzioni penitenziarie, godono di un
un credito mensile d'imposta pari a 520 euro, ridotto a 300 euro in caso di semiliberi, che viene mantenuto anche dopo la fine
della detenzione per 18 mesi.
Per saperne di più:
Sito Emilia Romagna Formazione e Lavoro
Sito Dottrina Per il Lavoro
Cliclavoro
PASS la banca dati degli incentivi di Italia Lavoro
Ultimo aggiornamento: giovedì 19 gennaio 2017
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