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MuSa – Musica Sapienza presenta: “Brundibar”
Brundibar è una fiaba musicale del compositore cèco ebreo Hans Krása su libretto
di Adolf Hoffmeister composta nel 1938 per partecipare ad un concorso di opere per
bambini indetto dal Ministero dell'Istruzione e per la formazione del popolo
cecoslovacco. Annullato il concorso per gli sviluppi della guerra, Brundibar venne
rappresentato una prima volta nel 1942 presso l’Orfanotrofio ebraico di Praga
quando Krása era già stato recluso nel campo di concentramento di Terezin
(Theresienstadt). Deportati a Terezin i bambini e il personale dell’orfanotrofio nel
1943, Krása ricostruì l'intera partitura dell'opera, basandosi sulla propria memoria e
su uno spartito per pianoforte introdotto clandestinamente nel campo di
concentramento, adattandola agli strumenti disponibili al campo: flauto, clarinetto,
chitarra, fisarmonica, piano, percussioni, tromba, quattro violini, un violoncello e un
contrabbasso. Lo scopo era quello di fornire un motivo di distrazione ai numerosi
bambini reclusi nel campo, molti dei quali separati dai rispettivi genitori. Le prove
vennero inizialmente effettuate di nascosto, di notte; successivamente gli
amministratori del campo permisero di provare anche di giorno.
Il 23 settembre del 1943 Brundibar venne rappresentato per la prima volta a Terezin
con la scenografia di Frantisek Zelenka, già direttore di palco del Teatro Nazionale
di Praga ed ebbe più di cinquanta rappresentazioni fra 1943 e 1944. Una di queste
si tenne nel giugno 1944 per una delegazione della Croce Rossa, giunta per
verificare le condizioni di vita nel campo e mostrare che i reclusi erano trattati bene;
al medesimo scopo propagandistico, i nazisti filmarono una rappresentazione di
Brundibar e la inclusero nel film Der Führer schenkt den Juden eine Stadt. Subito
dopo queste esecuzioni la maggior parte degli esecutori della fiaba musicale e lo
stesso Krása vennero avviati al campo di sterminio di Auschwiz.
La composizione di un’operina teatrale destinata all’esecuzione di bambini, per la
parte del canto, ha una tradizione nel Novecento tedesco che comprende lavori
come Hänsel und Gretel di Engelbert Humperdinck (1893), Der Jasager di Bertolt
Brecht e Kurt Weill (1930), Wir Bauen eine Stadt di Paul Hindemith (1930), ed
annovera anche L’Enfant et les sortileges di Maurice Ravel (1925) e Pierino e il lupo
di Sergei Prokofiev (1936). A questa tradizione guardarono Hoffmeister e Krása
quando si accinsero alla progettazione di Brundibar.
La fiaba narra dei fratellini Aninka e Pepicek, orfani di padre deceduto in guerra e
con la madre malata. Il dottore prescrive del latte per la guarigione della madre;
essendo senza soldi i due decidono di esibirsi cantando nella piazza del mercato
per mendicare il necessario. Il malvagio suonatore d'organetto Brundibar
(denominazione dialettale cèca per il bombo) li scaccia con l'aiuto di alcuni venditori
ambulanti (gelataio, lattaio e panettiere) e di un poliziotto. Tuttavia, aiutati da un
impavido passero, un astuto gatto, un saggio cane e dai bambini del paese, i
fratellini avranno il sopravvento su Brundibar e riusciranno sia a cantare nella piazza
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del mercato, sia a guadagnare abbastanza soldi per comprare il latte per la
mamma.
La fiaba cela riferimenti all’attualità di quegli anni nel raffigurare il cattivo Brundibar
come una caricatura di Hitler (era rappresentato con dei baffoni che alludevano alla
fisionomia del Fuhrer).
Miracolosamente sopravvissuto alle vicissitudini della guerra e della Shoah, lo
spartito conobbe una prima ripresa moderna nel 1975 negli Stati Uniti, dove erano
emigrati alcuni dei pochi sopravvissuti di Terezin, e dal 1977 in Europa. In
occasione della Giornata della Memoria ricordiamo qui i nomi dei bimbi che furono i
primi interpreti della fiaba musicale: Pintǎ Mühlstein (Pepíček), Greta Hofmeister
(Aninka), Honza Treichlinger (Brundibar), Ela Steinova Weissberger (il Gatto),
Stefan Herz-Sommer (il Passero), Zdenĕk Ornest (il Cane).
Franco Piperno
Presidente della Commissione MuSa – Musica Sapienza
Roma, 16 gennaio 2017