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SI
ALLARGA
L'INDAGINE
OTTAVIA
GIUSTEITT
Potrebbero
essere
irregolari,
difformi
alle
linee
guida
nazionali,
i
"contratti"
che
Enzo
B,
la
onlus
delle
adozioni
intemazionali,
sottoponeva
alle
famiglie.
Enzo
B
Alle
famiglie
chiesti
altri
esborsi
in
caso
di
cambio
del
Paese
d'origine
dei
bimbi
Sarebbe
illecita
la
clausola
di
non
rimborsare
importi
per
servizi
mai
fomiti
e
negare
rendiconti
OTTAVIA
GIUSTETTl
Potrebbero
essere
irregolari,
difformi
alle
linee
guida
nazionali,
i
"contratti"
(tecnicamente
lettere
di
conferimento
d'incarico
)
che
Enzo
B,
la
onlus
delle
adozioni
intemazionali,
sottoponeva
alle
famiglie
all'inizio
del
percorso
adottivo.
Non
è
vero,
per
esempio,
come
le
coppie
si
sono
sentite
dire
in
molti
casi,
che
nessun
rendiconto
delle
spese
è
dovuto.
Non
è
vero
neppure
che
le
quote
versate
al
momento
del
conferimento
deirincarico
non
dovessero
essere
rimborsate
perché
i
contratti
rilasciavano
a
Enzo
B
un
mandato
incondizionato.
In
effetti,
nel
conferimento
predisposto
dall'ente
torinese,
all'articolo
8
è
davvero
prevista
la
dispensa
dall'obbligo
di
qualunque
rendiconto.
Ma
le
linee
guida
della
Presidenza
del
consiglio
dei
ministri,
impartiscono
agli
enti
autorizzati
dalla
Cai
(Commissione
per
le
adozioni
intemazionali
)
regole
ben
diverse.
«Qualunque
somma
di
denaro
percepita
o
erogata
in
relazione
a
un
incarico
deve
essere
predisposta
in
modo
tale
da
consentire
in
qualunque
momento
la
ricostruzione
della
situazione
contabile
delle
singole
coppie
conferenti
l'incarico».
Indicazioni
di
legge
molto
chiare.
Del
tutto
in
contrasto
con
le
motivazioni
offerte
alle
famiglie.
Almeno
a
quelle
cento
e
più
che
hanno
pagato
per
adottare
in
Etiopia
e
non
hanno
mai
visto
arrivare
i
bambini.
In
questi
anni,
tutte,
hanno
chiesto
colloqui
con
i
responsabili
dell'ente
quando
non
avevano
più
notizie
della
loro
pratica
adottiva,
n
sospetto
di
fronte
alle
risposte
vaghe
ed
evasive
è
stato
di
tutti
che
la
gestione
delle
somme
corrisposte
fosse
disinvolta
e
opaca.
Ma
l'argomento
"denaro",
la
richesta
di
sapere
come
fosse
stato
speso,
veniva
sempre
respinto
al
mittente,
dalla
presidente
Cristina
Nespoli
o
dai
dipendenti
responsabili
del
Paese
straniero.
La
carta
dietro
alla
quale
si
è
trincerato
l'ente
è
quel
mandato
firmato
dalle
famiglie
al
momento
del
conferimento
dell'incarico,
contratto
che
dovrebbe
sollevare
Enzo
B
da
ogni
dovere
e
responsabilità.
Anche
perche,
cosa
successa
davvero,
fino
a
dimostrazione
del
contrario
proprio
la
Cai
che
emanava
quelle
direttive
ha
ricevuto
notizia
di
ogni
singolo
incarico
conferito
a
Enzo
B.
Quindi
ha
potuto
leggere
i
contratti
e
ne
ha
avallato
la
validità
non
sollevando
alcuna
obiezione.
Stefano
Bernardi
a
difesa
dell'operato
della
onlus
La Repubblica
PAESE :Italia
Torino (ITA)
-- it
PAGINE(ITA)
:1, 7
Tipo
Tipo media:
AUTORE :Ottavia Giustetti
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Stampa locale
Tiratura:
19.01.2017
19.01.2017
Diffusione:
Diffusione:
SUPERFICIE :32 %
Publication date:
PERIODICITÀ :1,
Quotidiano
1, 7
Pagina:
Pagina:
19 gennaio 2017 - Edizione Torino
SI ALLARGA
32.287
32.287
Spread:
18.000
Readership:
Readership:
135.097
L'INDAGINE
Scandalo adozioni
un'ombrasui contratti
OTfAVIA
GIUSTEITI
OTRFJU3FROPsFre
irregolari,
diffornii
p
alle linee guida rldzionali,
i
che Enzo 8, la anlus delle adozioni
internazionali.
sottoponeva
alle tamigli.
(/1ì
1111
-T
________
i
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i
r' i
Enzo BAlle famigliechiestialtriesboisi
in casodi cambiodel Paesed'originedei bimbi
Scandaloadozioni
un ' ombra
firmati
sui
dalle
contratti
coppie
Sarebbeillecita la clausola di non rimboisare
importi perservizi mai forniti e negarerendiconti
OTr VIA GIUSTETH
OTREBBERO essere irregolaii, difformi
alle linee guida
contrasto
con le motivazioniofferte alle famiglie.
Almeno
a quelle
nazionali,
i \contratti\
(tecnicamente
lettere
di conferimento d'incarico)
che Enzo E, la onlus
delle adozioni internazionali,
sottoponeva
alle famiglie
all'inizio
cento e più che hamìo pagato per
adottare
in Etiopia
e non hanno
mai visto arrivare
i bambini.
In
questi anri, tutte,
hanno chiesto
colloqui con i responsabili
dell'en-
p
del percorso adottivo.
Non è vero,
te quando non avevano
più not!
per esempio,
come le coppie si so- zie dellaloro
pratica adottiva.
11sono sentite
dire in molti casi, che
alle risposte
va
spetto di fronte
nessun rendiconto
delle spese è ghe ed evasive è stato di tutti che
dovuto. Nonèvem
neppure che le la gestione delle somme conispoquote versate al momento
del
n - ste fosse disinvolta
e opaca. Ma
ferimento
dell'incarico
non doves- l'argomento
denaro.
larichesta
sero essere rimborsate
perché
i di sapere come fosse stato speso,
contratti
rilasciavano
a Enzo B un veniva sempre respinto
al mittenmdndato
incondizionato.
In effette, dalla presidente
Cristina
Neti, nel conferimento
predisposto
dall'ente
torinese,
all'articolo
8 è
davvero
prevista
la
dispensa
dall'obbligo
cli qualunque
rendiconto. Ma le linee guida della Presidenza del consiglio
dei ministri.
impartiscono
agli enti autorizzati
dalla Cai (Commissione
per le
adozioni
internazionali
)regole
ben diverse.
Qua1unque
somma
di denaro percepita
in
o erogata
relazione
a un incarico
deve essere predisposta
in modo tale da
consentire
in qualunque
momento la ricostruzione
della situazione contabile
delle singole
coppie
conferenti
1'incaric».
Indicazioni
di leqqe
molto
chidre.
Del tutto
in
spoli o dai dipendenti
responsa1ili del Paese straniero.
La carta dietro alla quale si è trincerato
l'ente
e quel mandato
firmato
dalle famiglie
al momento
del conferimento
dell'incarico,
contratto
che dovrebbe
sollevare
Enzo B da
ogni dovere e responsabilità.
Anche perché, cosa successa dawero, fino a dimostrazione
del contrario proprio la Cai che emanava
notiquelle direttive
ha ricevuto
zia di ogni singolo incarico
wnferito a nzo B. Quindi
ha potuto leggere i contratti
e ne ha avallato
la
porato della onlus dico che a tutte
le famiglie
adottive è stato proposto, dato lo stallo delle pratiche
in
Etiopia,
di cambiare
Paese straniero. Ma non specifica
che questa stradacomportavaper
le famiglie il pagamento
dell'intera
quota estera, oltre 5 mila euro, ma diversadaPaeseaPaese,
senza alcuna possibilità
cli rimborso
cli ciò
che era stato corrisposto
perla prima scelta. Niente
è dovuto,
dice
Enzo B, neppure
a chi interrompe
il rapporto
con l'ente a metti percorso. Ma le indicazioni
di legge
naiona1i
invece
prescrivono:
ENel caso di revoca dell'incarico
a
procedura
inolirata
somme
ià versate
trattenere
ai servizi
LE
a frnnte
di
l'ente
potrà
solo l'importo
effettivamente
relativo
resi'.
DIRFITIVE
Lamateria
è regolata
dalla
Presidenza
delConsiglio
dei ministri
validità
non sollevando
alcuna
obiezione.
Stefano Bernarcli a difesa
Tutti i diritti riservati
PAESE :Italia
AUTORE :Ottavia Giustetti
PAGINE :1, 7
SUPERFICIE :32 %
PERIODICITÀ :Quotidiano
19 gennaio 2017 - Edizione Torino
L1
StefanoBernardi,patrondeHaEnzoB
.
L:
Tutti i diritti riservati