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Fonte: La Repubblica | Data: 17/01/2017 | Pagina: 44 | Categorie: A.Ge.S.C.
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Fonte: La Repubblica | Data: 17/01/2017 | Pagina: 44 | Categorie: A.Ge.S.C.
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LOS ANGELES
ONO 21 le diverse definizioni
di identificazione sessuale indicate nell’ultimo numero del
/BUJPOBM(FPHSBQIJD, interamente dedicato alla “Gender
Revolution”, con due diverse copertine:
una con una foto di gruppo e un’altra con
l’immagine di una bambina transgender
di nove anni. È quella foto, con le storie
all’interno di altri 80 bambini, ad aver
scatenato una grande polemica in Italia,
con il giornale cattolico l’Avvenire che ha
accusato la prestigiosa rivista americana, tradotta in 31 lingue, di “aver usato
bambini per la propaganda transgender”.
Arriva ora sullo schermo il documentario legato a quel numero della rivista:
(FOEFSMBSJWPMV[JPOF andrà in onda il
31 gennaio in Italia alle 20.55 su Nat Geo
tv, il canale del gruppo Fox sulla piattaforma Sky. Il network televisivo della prestigiosa casa editrice lo ha presentato alla
stampa internazionale a Pasadena al convegno TCA (Television Critics Assosciation) con alcuni protagonisti delle storie
e con Katie Couric, la giornalista americana che conduce l’affascinante incursione
nel sempre cangiante panorama del genere sessuale.
«Dopo 135 anni di pubblicazioni, noi
del National Geographic abbiamo sentito che era giunto il momento di aprire la
discussione sul tema», ha spiegato la direttrice della rivista Susan Goldberg davanti a centinaia di giornalisti. Nel documentario seguiamo la Couric in giro per
l’America alla ricerca delle sempre più
numerose sfaccettature dell’identità sessuale, senza dimenticare il passato (con
riflessioni su gusti e pratiche sessuali degli antichi greci e romani) e altre culture,
come a Samoa e nell’India contemporanee. Se ne parla con una dottoressa chirurgo che esegue mediamente 150 operazioni all’anno di cambio di sesso – lei stessa era nata uomo; con una coppia sposata
da quasi 50 anni, genitori di un figlio di
40, in cui il marito è diventato donna e
ora le due donne, mano nella mano, collane di perle al collo, parlano candidamente di come il piacere sessuale oggi è diverso ma possibile, e di come la moglie, ora
innamorata di una donna, non si senta assolutamente “lesbica”.
La Couric intervista studentesse liceali diventate maschi che fanno appello alla
presidenza scolastica per poter accedere
al bagno dei maschi, contro il parere della maggioranza dei genitori – e viceversa. Si parla del sogno di vivere in un mondo in cui la differenza di genere sessuale
non venga più ritenuta “una differenza”,
dunque una discriminante. Seduti a fianco della Couric, al tavolo del convegno,
c’è un nutrito gruppo di persone, attivi-
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ste transgender, o “transgender non-bi- documentario come questo è importannary” che non si idenfiticano con generi tissimo perché fa capire che non siamo sosessuali precisi- tanto per citare una com- li».
plessa definizione - e una coppia di genito«La comunità medica si sta adattando
ri di una bambina di 5 anni che lo scorso troppo lentamente a queste nuove verità
anno ha annunciato di non essere un ma- medico-scientifiche», afferma il dottor
schio – come nato biologicamente - ma Saffer. «Fino a poco tempo fa si ragionava
femmina; e ancora, un medico chirurgo, solo in termini di maschio o femmina e
il dottor Saffer dell’ogay, e si pensava che l’ispedale di Boston, spedentificazione sessuale
cializzato in cambiafosse una cosa che si poi2VFTUPGJMNDJSFOEF
menti di sesso. Nel dotesse cambiare, ma non
cumentario si parla poi WJTJCJMJwEJDFVOBUSBOT
abbiamo ancora capito
dell’alta percentuale BGSPBNFSJDBOBiTQFSP
bene come funziona. Il
di suicidio fra i tranmio consiglio è di non risgender e della lotta DIF5SVNQMPWFEBw
correre troppa in fretta
per la propria identità
alla chirurgia. Ho un giosessuale, un conflitto
vanissimo paziente nainteriore che crea disagio. Ma anche di- to con genitali ambigui e ho consigliato ai
soccupazione. Dice Michaela Mendel- genitori di aspettare per vedere che diresohn, una donna d’affari transgender, al- zione avrebbe preso il figlio – o la figlia».
ta e imponente, vestita con un elegante
«Io sono nata con una vagina ma al poabito giallo coi tacchi e una voce profon- sto delle ovaie avevo i testicoli, e i medici
da: «Per questo ho assunto 40 transgen- me li hanno tolti per motivi assolutamender nel mio ristorante e ho promosso una te non necessari, perché la società dice
serie di programmi per farne assumere che una bambina non deve avere i testicoanche in altri ristoranti o esercizi pubbli- li», racconta Georgiann Davis, sociologa.
ci. Ho visto che i clienti reagiscono in mo- «Ho combattuto per anni perché gli “indo positivo, nessuno è scandalizzato. Un tersex” - persone nate con un’anatomia ri-
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produttiva che non rientra nelle tipiche
definizioni di maschio o femmina - non venissero considerati un’anomalia». «Io sono sieropositiva, lo è una donna transgender su cinque, e lottiamo costantemente
contro la mancanza di fondi per curarci,
per difenderci dalle violenze cui siamo
soggette ogni giorno», aggiunge Sabel
Samone-Loreca, transgender afroamericana. «Lo scorso anno 26 donne di colore
trans sono state uccise, tre solo dall’inizio dell’anno. Questo film può renderci visibili, può darci una voce e un volto umano, e se sopravviviamo ai prossimi quattro anni forse qualcosa cambierà», conclude con un tocco polemico sulla presidenza Trump.
La situazione sta migliorando, tuttavia, nota Mendelsohn, ma non abbastanza velocemente. La difficoltà maggiore
sta proprio nel mettere d’accordo le varie
comunità gay, trans, bisessuali. «Spero
che Trump veda questo film e che tutti
nella sua squadra di governo leggano la
rivista», conclude. «C’è troppa cattiva - se
non del tutto assente - informazione sul
soggetto, e si spera che questo documentario apra i cuori e le menti».
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