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19 gennaio 2017 delle ore 08:03
Il volto degli Stati Uniti? Che non sia quello della
paura e della diffidenza. E i borsisti dell'American
Academy a Roma presentano i loro "valori"
"In opposizione alla retorica della paura e
dell’odio utilizzata dalla nuova amministrazione
americana, noi Borsisti del 2017 desideriamo
far sentire la nostra voce attraverso le nostre
storie e le nostre opere": con questo invito,
domani sera, l'American Academy in Roma si
schiera non tanto "contro" il clima
contemporaneo, ma cercherà di dimostrare
come non di sola apprensione si possa vivere,
e come la comunità delle arti stia prendendo
posizione, come vi raccontiamo nel nostro
primo piano, nei confronti dell'onda trumpiana:
"Proietteremo un collage di testi, immagini,
musiche e video che rappresentano ciò che noi
riteniamo valori fondanti della nostra comunità
così come del nostro lavoro nelle arti e nelle
scienze umane". In scena, pensando al Giano
dello stemma dell'Accademia che nel suo essere
tradizionalmente a doppia faccia invita a
ripensare simultaneamente al passato e a
guardare al futuro, andranno una serie di
possibili risposte a queste questioni: Quali
domande motivano il tuo lavoro? In che modo
il tuo lavoro ti permette di vedere ed essere in
contatto con gli altri? E più in generale, che cosa
ci rende umani? E così, dalle 18 a mezzanotte
la facciata principale dell'edificio McKim,
Mead, and White, ossia il volto dell'Accademia
verso Roma, sarà la tela su cui si proietterà in
loop il collage dei contributi, con il cancello su
via Angelo Masina eccezionalmente aperto
tutto il giorno. In nome di cosa? Esatto: No
boundaries!
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