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ARIC83800B - REGISTRO PROTOCOLLO - 0000165 - 16/01/2017 - C27 - Alunni - U
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE MARGARITONE
VIA A. TRICCA,19 – 52100 AREZZO
telefono 0575/20112 – fax 0575/401259
www.icmargaritonearezzo.gov.it
[email protected]
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Codice Istituto: ARIC83800B
AI GENITORI DEGLI ALUNNI
Prot. 165/C27 – 16/01/2017
e p.c.
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA INFANZIA
SCUOLA SEC. I GR.
A TUTTI I DOCENTI
I.C. “MARGARITONE” – Arezzo
Oggetto Invito a una seria riflessione sui gruppi whatsapp
Il dirigente scolastico intende invitare a una seria riflessione sui gruppi WhatsApp di genitori e alunni; W.A., facile mezzo
di diffusione di informazioni, non sostituisce comunque l’imprescindibile contatto relazionale umano, sempre necessario
nel confronto su argomenti complessi e delicati della scuola. Il fenomeno ormai diffusissimo nelle scuole dell'infanzia,
primarie e secondarie di primo grado sta diventando la criticità maggiore della scuola italiana.
I presidi delle scuole di tutto il territorio nazionale condannano apertamente l'uso delle chat di gruppo: "le chat di classe”
di genitori e alunni sono diventate fonte di problematiche relazionali all’interno delle classi stesse, diffondendo notizie
parziali, discrezionali e spesso non veritiere che provocano disagio comunicativo fra gli alunni.
Il benessere degli alunni e lo star bene a scuola sono fondamentali per lo svolgimento di una didattica efficace,
finalizzata all’acquisizione delle competenze di base ed europee, il cui raggiungimento si ottiene solo in un clima
positivo e collaborativo. I diverbi, i fraintendimenti, le costruzioni fantasiose, anche se fatti fuori dalla scuola, si
ripercuotono all’indomani nell’ambiente di apprendimento, influenzandolo negativamente e irrimediabilmente.
Le “chiacchiere” e opinioni in chat sono parte incompleta del canale comunicativo in cui mancano i fattori fondamentali
della comunicazione (emittente, ricevente, canale, registro, contesto..).
Il Dirigente invita tutti i genitori a modificare e/o limitare l’uso di questi gruppi digitali, nati sicuramente con una buona
finalità ma che, degenerando, si sono trasformati in un boomerang per la scuola. In taluni casi essi hanno una
pericolosissima risonanza: questioni banali possono diventare problemi gravi perché espressi con leggerezza, senza
pensare alle conseguenze. Accade anche che genitori si presentino a scuola con in mano lo screenshot della
conversazione di gruppo o altro, irritati per alcune affermazioni poco gradite, per le parole usate o per notizie non
rispondenti al vero. Correggere tali comportamenti fornirà una grande lezione di educazione alla legalità, di educazione
alla cittadinanza attiva e al rispetto di regole e valori.
Cordialmente
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
(Prof.ssa Silvana Valentini)