Prevenzione delle ingestioni accidentali della componentistica

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Fabio Galli, Matteo Deflorian,
Edoardo Martino, Andrea Parenti,
Tommaso Weinstein
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Technical notes in
protesi implantare
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Prevenzione delle ingestioni
accidentali della componentistica
implanto-protesica
Fabio Galli
IRCCS- Istituto Ortopedico Galeazzi.
Servizio di Odontostomastologia
(Direttore: Prof. R.L. Weinstein).
Responsabile Protesi Implantare,
Reparto di Implantologia e
Riabilitazione Orale (Responsabile:
Dr. Tiziano Testori)
Matteo Deflorian,
Edoardo Martino,
Andrea Parenti,
Weinstein Tommaso
IRCCS- Istituto Ortopedico Galeazzi.
Servizio di Odontostomastologia
(Direttore: Prof. R.L.Weinstein).
Reparto di Implantologia e
Riabilitazione Orale (Responsabile:
Dr. Tiziano Testori)
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Introduzione
Nelle diverse procedure cliniche, chirurgiche e protesiche
vengono spesso utilizzati strumenti e componentistica di
piccole dimensioni. Maneggiare questi componenti può
essere difficoltoso per la presenza di saliva e/o di gel di
Clorexidina (utilizzato per la decontaminazione della camera
implantare), che li rendono scivolosi per gli spazi ridotti nei
settori latero-posteriori.
Per queste ragioni perdere la presa sugli strumenti può significare la caduta accidentale di tali componenti nel cavo
orale e la possibilità di ingestione e/o inspirazione da parte
del paziente; questa è un’eventualità che può avere gravi
ripercussioni per la salute. Uno degli ambiti più a rischio di
ingestione accidentale di componenti è l’implantologia. La
componentistica più comunemente utilizzata è rappresentata da piccoli cacciaviti, viti di copertura, pilastri di guarigione,
copying per impronte, pilastri implantari, viti di connessione
abutment/impianto, o di connessione struttura/impianto.
In Letteratura esistono diversi case report che descrivono
questa eventualità e la sua gestione clinica.
Possiamo distinguere casi in cui il corpo estraneo finisce nel
tratto digerente e quelli, molto più pericolosi, in cui sono le
vie aeree a essere interessate. Worthington nel 1996 pubblica un case report1 di ingestione faringea di un cacciavite
risolto grazie a un intervento in colonscopia dopo una fallita
gastroscopia e due settimane di radiografie seriate che ne
controllavano la progressione nel tratto intestinale confidando in una espulsione spontanea.
Copyright by QUINTESSENZA EDIZIONI s.r.l. Tutti i diritti sono riservati in ogni sua parte è sono ad uso strettamente personale.
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Un caso analogo è descritto anche da
de Souza e Coll. nel 2012: l’ingestione di un
cacciavite risolta in maniera più invasiva attraverso una laparotomia2.
In entrambi i casi viene sottolineato che
nonostante l’assenza di sintomi sia necessario inviare il paziente al più vicino pronto soccorso per diagnosi, eventuale monitoraggio
e terapia. Nel caso in cui il corpo estraneo
presente nel tratto gastro-intestinale sia di
piccole dimensioni e non presenti margini
acuminati può essere prescritta una dieta
ricca di fibre e un monitoraggio onde valutare l’effettiva espulsione dello stesso. La
complicanza più grave è l’inalazione di un
corpo estraneo descritta in due pubblicazioni: “inalazione di un cacciavite e vite di
guarigione durante procedure implanto-protesiche” risolto in entrambi i casi attraverso
un intervento di broncoscopia3,4.
Importante è inviare immediatamente il
paziente in ambiente ospedaliero anche in
assenza di riflesso della tosse e/o mancanza di sintomi.
PROTOCOLLO E
PROCEDURE PER
LAVORARE IN SICUREZZA
Al fine di evitare l’ingestione della componentistica implanto protesica è necessario
che il clinico e il suo staff siano preparati e
coordinati in ogni fase.
Innanzitutto è fondamentale che ogni cacciavite venga dotato di un filo della lunghezza
di circa 30 cm annodato nell’apposito foro
esistente sull’impugnatura che permette il rapido recupero dello stesso in caso di caduta
nel cavo orale. Può essere consigliato l’utilizzo di cacciaviti extralunghi quando possibile.
Durante le fasi di manipolazione di un
qualsiasi componente con il cacciavite, il
primo operatore, per prevenire l’ingestione
accidentale, deve posizionare una garza dal
lato palatale/linguale con l’indice della mano
sinistra in corrispondenza dell’impianto.
Questo permette di mantenere il cacciavite
in sede sostenendolo e permettendo al clinico di poter lavorare solo con la mano destra
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senza la necessità di bloccare il cacciavite
(soprattutto se usurato). In questo modo la
garza funge da barriera ed evita che qualsiasi
componente venga ingoiato.
Durante tutta la procedura l’assistente dovrà utilizzare retrattori dedicati per le labbra
per permettere la migliore visuale possibile al
primo operatore e tenere con l’altra mano un
aspiratore pronto al recupero di qualsiasi oggetto come ulteriore sicurezza. Le immagini
rendono più chiara la procedura.
Fig. 1 Si posiziona
la garza sul versante
palatale degli impianti
inseriti nel III sestante.
Fig. 2 La garza ed il
gambo del cacciavite
vengono sorretti con l’
indice della mano sinistra.
Figg. 3, 4 Il posizionamento della garza permette al clinico di poter
lavorare solo con la
mano destra. Durante
queste fasi l’assistente
deve posizionare l’aspiratore vicino al pilastro di guarigione che
si sta manipolando
al fine di recuperarle
agevolmente in caso
di accidentale caduta
sulla garza.
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Figg. 5, 6 Una volta svitato, il pilastro di
guarigione viene mantenuto sul cacciavite e
portato all’esterno del
cavo orale mantenendo l’indice della mano
sinistra come sostegno.
Figg. 7, 8 L’utilizzo di
tale tecnica è funzionale anche durante le fasi
di connessione delle
corone protesiche.
BIBLIOGRAFIA
1. Worthington P. Ingested foreign body associated
with oral implant treatment: report of a case The
International journal of oral & maxillofacial implants
1996:11(5); 679–681.
2. de Souza JGO, Filho GS, Neto ARLP, Lyra HF Junior, Bianchini MA, Cardoso AC. Accident in Implant
Dentistry: Involuntary Screwdriver Ingestion during
Surgical Procedure. A Clinical Report. Journal of
Prosthodontics, Involuntary Screwdriver Ingestion
2012:21(3); 191–193.
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3. Pingarrón Martín L, Morán Soto MJ, Sánchez Burgos R, Burgueño García M. Bronchial impaction of
an implant screwdriver after accidental aspiration:
report of a case and revision of the literature. Oral
and Maxillofacial Surgery 2009:14(1);43–47.
4. Kim A, Ahn K-M. Endoscopic Removal of an Aspirated Healing Abutment and Screwdriver Under
Conscious Sedation. Implant Dentistry 2014:23(3);
250–252.
Indirizzo per
la corrispondenza:
Dott. Tommaso Weinstein
IRCCS- Istituto Ortopedico
Galeazzi
Via Riccardo Galeazzi, 4
20161 Milano
[email protected]
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