Monte Matajur - Cai Trecenta

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Transcript Monte Matajur - Cai Trecenta

Club Alpino Italiano
Sezione di Trecenta
11-12 Febbraio 2017
Prealpi Giulie
Monte Matajur
Visita a Cividale del Friuli, ciaspolata in notturna al Monte Matajur (1641 m) e discesa sulle Valli
del Natisone.
Difficoltà: EAI – WT1
Capogita: Maria Luisa Sicchiero (339 8038340)
Equipaggiamento: Ciaspole, ghette, scarponi con suola ben marcata, abbigliamento invernale da
alta montagna (copricapo, giacca da pioggia, guanti, occhiali da sole, borraccia), necessario per
pernotto in rifugio (sacco lenzuolo, pila frontale, ricambio personale), bastoncini telescopici, crema
solare
Spostamento: Mezzi propri
Orario e luogo di partenza: Parcheggio autostrada Villamarzana ore 6.30
Partenza dell’escursione: Ponte del Diavolo (Cividale del Friuli), la sera da Montemaggiore
Dislivello: 1° giorno: 500 m in salita
2° giorno: 100 m in salita, 900 m in discesa
Durata (soste escluse): 1° giorno 2 h ciaspolata
2° giorno 4 h ciaspolata
Quota massima: 1641 m
Visiteremo il primo giorno Cividale del Friuli arroccata sulle rive del Natisone ha sviluppato e
mantenuto intatta nei secoli un’importanza nobile e austera, degna di una capitale dalla grande
importanza strategica, segnata e arricchita dal passaggio di popoli Longobardi e Franchi. La sera
ci avventuriamo in una semplice ciaspolata in notturna con una magica atmosfera di luna piena e
uno splendido panorama sul Mare Adriatico, per arrivare al piccolo ed accogliente Dom na
Matajure per cena e pernottamento. Il mattino seguente ci godremo la cima del Monte Matajur
segnata da una suggestiva chiesetta dedicata del Cristo Redentore; il panorama spazia dal Carso,
all’Istria, alla laguna di Grado e alle cime del Canin, del Mangart, del Tricorno, del Monte Nero e
delle Dolomiti. La ciaspolata prosegue scendendo sul versante orientale del monte fino a Masseris.
Caratteristiche dell’escursione:
Visitiamo al mattino il centro storico di Cividale. Passando sul Ponte del Diavolo (1442), arriviamo
in Piazza Duomo dove troviamo la Basilica di S. Maria Assunta, costruita tra il XV e il XVIII sec.
in stile gotico veneto; qui possiamo ammirare la meravigliosa Pala di Pellegrino II, opera orafa
italiana del medioevo e un Crocefisso ligneo del ‘200. Da qui entriamo al Museo Cristiano dove
sono conservati capolavori scultorei longobardi. Degni di nota sono il Battistero di Callisto, l’Ara di
Rachtis e la Cattedra Patriarcale. Usciamo sulla piazza e andiamo al Museo Archeologico
Nazionale, poi proseguiamo il giro verso il Tempietto Longobardo, espressione più alta dell’alto
medioevo occidentale, con una vista meravigliosa sul Natisone. Terminiamo all’Ipogeo Celtico,
curioso complesso di grotte artificiali, scavate su diversi piani e raggiungibili da ripide scalinate.
Durante il percorso abbiamo modo di fare una pausa pranzo.
Verso sera ci portiamo a Montemaggiore, da dove iniziamo la ciaspolata; attraversiamo una piccola
parte di bosco, percorriamo le tracce che ci portano verso il Dom na Matajure, allietati, in caso di
bel tempo, da un meraviglioso panorama su mare e montagna, al tramonto. Arriviamo al rifugio per
cena e pernottamento. Il mattino, dopo una dolce colazione in compagnia, ci portiamo sulla cima,
dove si trova la chiesetta del Cristo Redentore, costruita sulle macerie della cappella inaugurata nel
1901 per ricordare i diciannove secoli della Redenzione e colpita prima da un fulmine e poi distrutta
dalle vicende belliche della battaglia di Caporetto. La cima del monte è stata terra di confine: prima
con l'Austria-Ungheria, poi con la Jugoslavia e oggi con la Repubblica di Slovenia.
Il Monte Matajur, detto anche Monte Re (“Baba” in sloveno), fu scalato dal Re Alboino per
ammirare le pianure che stava invadendo; successivamente nel corso della 1° Guerra mondiale fece
parte dell’ultima linea di difesa italiana per la protezione della pianura friulana. Passò alla storia con
gli avvenimenti della battaglia di Caporetto il 24 ottobre 1917, quando il tenente Rommel ne
conquistò la cima, determinando di fatto la ritirata italiana.
Ci troviamo davanti un magnifico panorama che spazia dal Carso, all’Istria, alla laguna di Grado,
alle cime del Canin, del Mangart, del Tricorno, del Monte Nero, delle Dolomiti e sulle valli del
Natisone. Da qui percorriamo il Sentiero Natura del monte Matajur, e ci portiamo sul sentiero 736,
attraverso il quale scendiamo fino a Masseris (760 m). Dopo una sosta per il pranzo, con un’auto ci
portiamo a Montemaggiore per il rientro.
NOTA BENE: COME DA REGOLAMENTO, I CAPIGITA HANNO FACOLTA’ DI
CAMBIARE IL PROGRAMMA IN QUALSIASI MOMENTO LO RITENGANO
OPPORTUNO
Percorso stradale
Si parte dal casello di Villamarzana, si prosegue x Venezia, si prende il bivio verso
Udine e si esce a Udine Sud; si prosegue su SR56 seguendo indicazioni x Cividale del Friuli.
Successivamente si proseguirà x Savogna, x arrivare a Montemaggiore.
Percorrenza:Km 480 (a/r) a tariffa di euro 0,20 al Km
Pedaggio autostradale: Euro 32,80 a/r
Pernottamento: Euro 25.00 cena e colazione
Pranzo: al sacco
Entrata al museo: Euro 9
Durata viaggio: h 2,30 per Cividale, h 0,35 per Montemaggiore
N. B. Con l'adesione all'escursione si accetta il Regolamento della Sezione di Trecenta del CAI,
pubblicato sul libretto sezionale relativo all'anno in corso. I partecipanti devono essere muniti di
indumenti ed attrezzi completi, idonei ed efficienti, nonché idonei al tipo di gita cui partecipano,
essendo l’equipaggiamento personale anche un importante fattore di sicurezza; essi devono inoltre
possedere un grado di preparazione adeguato alle gite in programma. Sono inoltre invitati a seguire
diligentemente le indicazioni via via fornite loro, durante la gita, dagli accompagnatori ed a
collaborare con essi per la buona riuscita della medesima. I viaggi non sono compresi nelle
competenze degli organizzatori ed accompagnatori.