Parola del mese - Gennaio 2017

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Transcript Parola del mese - Gennaio 2017

Parola del mese
Gennaio 2017
Chi è mia madre?
«Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica»
(Luca 8,21)
Maria, nostra madre (Gv 19, 25ss), modello di fede, maestra d’amore, prima e perfetta discepola del
suo Figlio e Signore, “piena di grazia” (Lc 1, 28), Immacolata dello Spirito Santo, è per noi madre e
fondatrice della Alleanza di Misericordia!
La nostra spiritualità consiste nel voler “rivivere Maria”. Infatti, come dice il Concilio Vaticano II:
“Maria coopera con l’amore di madre per il recupero e l’educazione dei figli di Dio” (LG 63). Dove,
però, si racchiude il segreto di Maria e la sua più alta beatitudine? È proprio Gesù che lo rivela.
Nel cammino di fede, non possiamo cessare di contemplare le meraviglie che il Signore ha fatto in colei
che la Parola di Dio proclama “Beata” per aver creduto, «E beata colei che ha creduto nell’adempimento
delle parole del Signore» (Lc 1, 45 ). Questa espressione è ripetuta da Luca stesso, poco dopo, quando
una donna tra la folla gridò a voce alta: «Beato il ventre che ti ha portato e il seno da cui hai preso il
latte!». Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!». (Lc 11,
27-28)
Questo è il segreto di Maria e il segreto della nostra vita spirituale: ascoltare, meditare e mettere in
pratica la Parola. Quale definizione Maria dà di se stessa, se non questa: «Eccomi, sono la serva del
Signore, avvenga di me secondo la tua Parola» (Lc 1, 38). In altri termini, che la tua parola si realizzi,
si faccia carne, diventi concretamente vita in me! Questo è il “sì” che ha permesso la realizzazione del
più grande mistero della storia della salvezza: «E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a
noi»(Gv 1, 14a). Per questo può affermare San Giovanni all’inizio del suo Vangelo: «e noi vedemmo
la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità»(Gv 1, 14b). Questo
mistero vuole rivivere in noi.
“Rivivere Maria” significa, quindi, vivere la Parola, dare “carne”, visibilità alla Parola di Dio, mostrare
Gesù che vive in voi e come vive in noi... attraverso la Sua Parola!
Un giorno abbiamo ricevuto un biglietto da un sacerdote, il quale diceva: “Come posso ringraziare
questa comunità? I suoi missionari sono venuti a casa mia, sono venuti con nulla, senza soldi, senza
borsa, senza cibo, solo con la Parola di Dio, confidando unicamente nella divina provvidenza. Mi hanno
trasmesso la vera felicità del Vangelo. Ero in crisi di fede, pensando di abbandonare il sacerdozio. In loro
ho visto Gesù! Gesù è venuto incontro a me e mi sentivo infiammato di nuovo per il Suo amore. Hanno
pregato per me e mi sono sentito rinnovato. Grazie di aver permesso che il Vangelo sia vivo oggi in mezzo
a noi.”
Beati coloro che ascoltano la Parola! Questo segreto di Maria è il segreto della vera felicità che la
madre santissima non vuole “tenere per sé”. Ella ci desidera tutti in Paradiso, lei è per noi madre e ci
mostra con la sua vita, come vivere il paradiso in mezzo a noi, già sulla terra, «Beati piuttosto coloro
che ascoltano la parola di Dio e la osservano!» (Lc 11,28).
Una volta Ella si è presentata estremamente triste a Medjugorje e, quando le hanno chiesto il motivo
di tanta tristezza, ha risposto: “Vi siete dimenticati della Parola di Dio, del Santo Vangelo”. In un’altra
occasione ha lasciato il seguente messaggio: “Oggi voglio rivelarvi un segreto spirituale per essere
protetti dal male che vi circonda e per poter stare sempre in Dio. Fatevi una coscienza attiva! Al mattino,
cioè, dopo aver pregato abbastanza, leggete un brano del vangelo. Fate in modo che quella Parola divina
metta radici dentro di voi e custoditela tutta la giornata nel vostro cuore. Richiamatela alla mente e
vivetela soprattutto nei momenti di prova e nelle difficoltà. Così vi accorgerete che alla sera vi sentirete
più forti e più uniti a Dio.” (Messaggio del 19 aprile 1984)
In verità, sin dalle origini della Chiesa, la spiritualità monastica ha scoperto, in questo, il più sicuro
cammino di “ascesi”, di santificazione. Il nome di questo metodo è “Lectio divina” (Lettura orante).
Questa è costituita da quattro fasi:
• Lettura: Cosa dice il testo in generale? Occorre invocare lo Spirito Santo e ritirarsi, anche per
un tempo breve, in silenzio, in un luogo adatto e lentamente leggere un passo del testo, parola per
parola, assaporando ogni dettaglio, vedendo le ripetizioni delle parole (parole-chiave) e il contenuto
centrale del testo.
• Meditazione: Cosa dice il testo a me? Per la mia vita? In cosa devo cambiare? Come mettere in
pratica la parola che ho sentito nella mia vita, nel mio lavoro, nei miei rapporti? Per quale via di
conversione mi conduce oggi?
• Preghiera: Cosa rispondo a Dio su ciò che mi dice attraverso la Parola? È il dialogo del figlio
con il Padre, dell’amico con l’amico, è preghiera, richiesta, supplica, lode, ringraziamento... è stare in
presenza di Colui che mi incontra attraverso la Sua Parola.
• Contemplazione: Si tratta di mettere in pratica, durante il giorno, la parola che ho sentito,
meditato, pregato. Qui dobbiamo essere accorti perché nella giornata facilmente dimentichiamo la
parola. Così, come il Signore ha insegnato al popolo eletto nell’Antico Testamento (cfr Dt 6, 4ss),
è importante trovare espedienti per ricordarci della parola. Scriverla sulla porta di casa, in una nota
posta sulla scrivania, nel vetro dell’orologio, scriverla nella mano... o nel nostro braccialetto della
parola* per ricordare, masticare e ruminare per tutta la giornata (come dicevano i Padri della Chiesa),
ricordare la parola.
Questi passi siano il cuore della nostra spiritualità, il “segreto di Maria” che conservava tutti questi
eventi, meditandoli nel suo cuore. Come famiglia Alleanza di Misericordia, quindi, aggiungiamo
altri due passi che la Vergine ci insegna:
• Condividere la Parola: Come Lei ha fatto incontrando sua cugina Elisabetta, quando lo Spirito Santo
ha riempito Elisabetta e ha fatto sussultare di gioia Giovanni Battista nel suo grembo. Condividere
l’esperienza della Parola è una “Pentecoste”, un’effusione dello Spirito Santo! Comunica, scrivi la tua
testimonianza della Parola e condividila, potrà essere un “contagio” di vita per tanti che l’ascoltano.
• Proclamare la Parola: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura» (Mc
16,15). Il nostro carisma si esprime nel motto “evangelizzare per trasformare”. Così ognuno di noi,
come S.Paolo, può dire a ragione: “Guai a me se non evangelizzo” (1 Cor 9,16b).
*Col termine “braccialetto della Parola” ci si riferisce a un braccialetto che si può acquistare nelle nostre bancarelle, sul quale
si scrive la Parola del giorno.