Transcript Governo, al via i decreti delle Unioni Civili e della Buona Scuola

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Governo, al via i decreti delle
Unioni Civili e della Buona Scuola
Dimesso dal Policlinico Gemelli, il premier Gentiloni ha presieduto il
Consiglio dei Ministri. Discussa la proroga della nomina a comandante
generale dei Carabinieri di Tullio Del Sette, indagato nell'inchiesta sugli
appalti Consip per fuga di notizie
di Andrea Scutellà
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Rovereto, 13 gennaio 2017
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14 gennaio 2017
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Il premier Gentiloni scherza con la ministra Lorenzin
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ROMA. È tempo di decreti attuativi per il consiglio dei Ministri presieduto dal
premier Paolo Gentiloni, appena dimesso dal Policlinico Gemelli dopo
l'operazione al cuore dell'11 gennaio . Sul tavolo, in particolare, le norme che
completeranno l'iter delle unioni civili e della legge 107, la cosiddetta "Buona
Scuola". Si è parlato anche di cooperazione internazionale (c'è un accordo con
Costa Rica sullo scambio di informazioni in materia fiscale). Ha fatto discutere la
proroga annuale della nomina a comandante generale dei Carabinieri di Tullio
Del Sette, indagato nell'inchiesta sugli appalti Consip per fuga di notizie, arrivata
insieme a quelle dei capi di Stato maggiore della Difesa e dell'Esercito, Claudio
Graziano e Danilo Errico.
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Gentiloni arriva a Palazzo Chigi: l'abbraccio dei
ministri
Abbracci, sorrisi e auguri. La sottosegretaria alla presidenza del Consiglio,
Maria Elena Boschi e i ministri hanno accolto così l'arrivo, a Palazzo Chigi, di
Paolo Gentiloni, dimesso - poche ore prima - dal Gemelli. Dopo i saluti, il
premier ha presieduto la riunione del Consiglio dei ministri
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Unioni civili. Subito dopo la conclusione del Consiglio dei ministri (alle 14), il
ministro della Giustizia Andrea Orlando ha scritto su Facebook: "Oggi si è
concluso definitivamente il percorso di attuazione della legge sulle Unioni civili. Il
Consiglio dei ministri ha infatti approvato, in esame definitivo, i tre decreti
legislativi che adeguano le norme dell'ordinamento dello stato civile in materia di
iscrizioni, trascrizioni e annotazioni; le disposizioni di modifica e riordino delle
norme di diritto internazionale privato in materia di unioni civili tra persone dello
stesso sesso e quelle di coordinamento in materia penale". Si tratta dunque di
norme che andranno a dissipare i dubbi sorti in questi mesi sul piano pratico. I
concetti espressi da Orlando sono stati approfonditi Monica Cirinnà, senatrice
Pd, relatrice della legge e donna simbolo delle unioni civili. "Come per il
matrimonio - ha spiegato - anche l'unione civile può essere celebrata in pericolo
di vita in nave o in aereo. Si afferma poi che il matrimonio contratto all'estero da
persone dello stesso sesso produce in Italia gli effetti dell'unione civile. E che
questo questo vale solo per i cittadini italiani mentre per lo straniero continua a
valere la legge del suo Stato. Inoltre - aggiunge - viene chiarito un punto sul quale
si sono verificate criticità con comportamenti difformi da parte dei sindaci e cioé
che sarà sufficiente il certificato di stato libero, al posto del nulla osta del Paese
di origine, per quegli stranieri provenienti da Stati nei quali l'orientamento
sessuale sia causa di discriminazione e nei quali l'omosessualità sia
penalmente sanzionata". Esultano le associazioni del movimento Lgbt: da
Arcilesbica al Gay center. Critica la Lega, per bocca del deputato Alessandro
Pagano, che afferma: "Queste sono le priorità del governo".
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Cdm approva i decreti sulle Unioni civili,
Orlando: "Ora sono legge"
Via libera ai decreti legislativi, ora le Unioni civili sono legge. E' la principale
decisione del Consiglio dei ministri presieduto da Paolo Gentiloni. Il premier è
subito tornato al lavoro, poche ore dopo essere stato dimesso dal Policlinico
Gemelli dove era ricoverato da martedì per l'impianto di uno stent. "Il premier sta
bene ed è pronto ad affrontare le prossime sfide", ha detto il ministro Orlando
uscendo da Palazzo Chigi dopo il Consiglio dei ministri(video di Cristina
Pantaleoni)
Scuola. C'è stato un primo via libera anche ad otto deleghe su nove previste
dalla legge 107. Ora la palla passa alle commissioni parlamentari, che potranno
modificarli. Le materie sono le più disparate: dall'accesso alla cattedra di ruolo
per i docenti (sarà prevista l'emanazione di un bando di concorso con cadenza
triennale sul numero dei posti vacanti); l'inclusione degli alunni disabili; la riforma
delle scuole professionali; l'applicazione del diritto allo studio; la promozione
della cultura umanistica e di quella italiana all'estero; la valutazione dei docenti.
Non passa, a quanto pare per l'opposizione del ministro Alfano, il riferimento
all'educazione di genere nel programma scolastico per i bambini tra 0 e 6 anni,
contenuto nel percorso formativo comunque riformato. La ministra Valeria Fedeli
ha definito il provvedimento "importante". "Ma altrettanto importante - ha detto - è
che ora parta un ascolto vero di tutti i soggetti che vivono nella comunità
scolastica, ma anche dei genitori". Anche le rappresentanze degli studenti, Udu
e Rete della conoscenza, hanno chiesto di essere ascoltate, in particolare per
la formazione dei nuovi studenti. Una voce tra le più critiche della riforma, come il
sidnacato Anief, ha definito l'approvazione delle deleghe "l'inizio dei un percorso
da completare, perché i decreti possono mitigare o deviare gli effetti perversi
della legge 107".
14 gennaio 2017
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