articolo Finestra A 2012

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Riflessi sull’Elba
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Un raffinato e complesso recupero di una struttura di tipo industriale
per la sua trasformazione in uno dei luoghi di riferimento della città
di Amburgo in Germania. / Alberto Schoenstein
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■ All’inizio era un edificio ottocentesco poi, dopo essere stato bombardato
durante la seconda guerra mondiale, è diventato il Kaispeicher, edificio con
facciata in mattoni rossi, magazzino del molo vecchio utilizzato per ospitare merci come cacao, tè e tabacco. Ora è stato completamente sventrato
e totalmente rinnovato. Il teatro della Filarmonica dell’Elba non è ancora
completato, ma già oggi caratterizza con la sua sagoma inconfondibile l’intera città di Amburgo in Germania. Un luogo dove fare e ascoltare musica.
Un tempio della cultura quindi? No, una casa aperta a tutte le età, le classi
sociali, all’intera città. Un progetto costoso, certo, ma affascinante quello
nato dagli architetti svizzeri Jacques Herzog e Pierre de Meuron che hanno
trasformato l’edificio preesistenti in un luogo magico di cultura. Le difficoltà
certo non sono mancate: iniziando dalle fondamenta. Più di mille pali in
cemento armato della fondazione vecchia sono risultati insufficienti a reggere il peso totale del nuovo edificio: circa 200.000 t. Sono stati così utilizzati
altri 650 pali in cemento armato piantati in profondità per 15 m nel letto del
fiume Elba. Il nuovo complesso alto fino a 110 m ha una linea del tetto curva
e sembra un enorme cristallo che galleggia sopra i resto dell’antico edificio in
mattoni rossi. La facciata in vetro è costituita da 1100 unità modulari e la sua
superficie si estende per circa tre campi da calcio. Sulla sommità dell’edificio
preesistenti a fare da stacco rispetto alla struttura vetrata, La Plaza, una specie
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di piattaforma centrale accessibile al pubblico che offre una splendida vista
sul porto e un panorama unico della città. All’interno del nuovo complesso
domina la Sala Grande, il fulcro della Elbe Philharmonic Hall: 2150 posti a
sedere con un’eccellente acustica realizzato nella parte superiore dell’edificio
e compresa tra l’hotel di 14 piani con 250 camere da un lato e i 45 lussuosi
appartamenti con ampie vetrate e balconi per una vista spettacolare sul fiume
Elba, il porto e l’intera città, dall’altro. Veramente particolare è la facciata di
vetro dai riflessi abbaglianti sovrapposta alla vecchia struttura in mattoni
rossi realizzata da Josef Gartner (Permasteelisa Group). E’ composta da ben
1100 unità modulari. Ogni elemento in vetro pesa circa 1,2 t ed è progettato
per essere in grado di resistere a venti di uragano. Per creare una relazione
tra interno ed esterno si è giocato con forme diverse e tagli nella struttura
1. Il “vascello” si specchia sull’Elba. / 2. La straordinaria facciata vetrata. / 3. I progettisti: da destra Pierre de Meuron, Ascan Mergenthaler, senior partner, e Jacques Herzog. / 4. La grande sala: 2150 posti.
credit progetto
Elbphilharmonie Località: Amburgo, Germania. Committente: Freie und Hansenstadt Hamburg verrete durch (rappresentata da ReGe Hamburg Projektrealisierungsgesellschaft GmbH, Hamburg. Costruttore: Freie und Hansenstadt Hamburg verrete durch (rappresentata da Elbphilharmonie Hamburg Bau GmbH
& Co. KG). Progetto: Herzog e de Meuron, Basilea; Hohler + Partner Architekten und Ingenieure, Aachen. General Contractor: Adamanta GrundstucksVermietungsgesellschaft mbH & Co. e Hochtief Construction AG, Hamburg. Facciate: Josef Gartner GmbH (Permasteelisa Group). Vetri: Interpane Glas. Foto
e disegni: Hubert Dunstheimer, Josef Gartner GmbH, www.elbphilharmonie.de.
vetrata. La motivazione principale è stata quella di fornire una ventilazione il
più possibile naturale e, anche, di riflettere il calore e la luminosità in modo
variegato. Ecco perché la parte superiore dell’edificio sembra scintillare come
un gioiello. La deformazione delle vetrazioni crea giochi in facciata e genera
riflessi che si modificano a seconda della visuale, delle ore della giornata e
della prospettiva. Due i tipi di facciata modulare. La prima con moduli 4,30
m di larghezza x 3,35 di altezza, la seconda con moduli 5,00 m di larghezza
e 3,35 m di altezza. Delle 2.184 unità utilizzate, 595 sono curve e 1,605 sono
piane, tutte sono in vetro a basso contenuto di ferro (extra bianco) per ottenere una migliore trasparenza. Due i tipi fondamentali di vetrazioni utilizzate realizzate con vetri forniti da Interpane Glas. Il tipo 1 di vetrazione è un
vetrocamera in cui un lembo del vetro esterno appare come sollevato come
per estrarlo dal telaio. In questa tipo di vetrazione è inserito un apribile ovale
che consente la ventilazione diretta. Questo tipo di vetrazione viene utilizzata
principalmente nella zona destinata all’hotel. L’unità tipo 1 è utilizzata in facciata in diversi modi: con larghezze variabili, in forme concave e convesse, e
in ogni caso mediante rotazione del vetro curvo su lati in modo alternato. Il
tipo 2 è un vetro singolo che funge da protezione dal vento realizzando una
sorta di cornice alla vista grazie alla sua geometria convessa e alla presenza
di un elemento a Y realizzato in composito. Nelle posizioni più esposte, una
zona intermedia separa questi vetri dai vetri isolanti interni. L’accesso al balcone avviene attraverso serramenti scorrevoli cielo-terra. Come con l’unità
di tipo 1, tipo 2 unità si trova in facciata in modi diversi. Diversità ottenuta
mediante variazione nelle larghezze della griglia e l’uso della stessa geometria
ma in modo speculare. La forma curva dei vetri è ottenuta tramite piegatura.
Questa tecnica di produzione è generalmente basata sull’uso di uno stampo
della dimensione di una singola unità modulare. Il vetro viene posto nello
stampo e inviato al forno; qui a causa del proprio peso assume la forma dello
stampo. Tipo di vetro 1 è un vetrocamera costituito da una lastra esterna
stratificata 8+ Pvb+8 mm, con rivestimento decorativo puntiforme a specchio cromato e grigio e rivestimento basso emissivo, cavità da 16 mm e lastra
interna stratificata extrachiaro 2 x 6 mm e rivestimento low-e. Al suo interno
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è prevista un’apertura pivotante ovale. Il tipo 2 è un vetro singolo stratificato
con tre lastre e due Pvb 3 x 8 mm extrachiaro con le medesime caratteristiche
decorative e di coating low-e del tipo 1. Va ricordato che dal punto di vista
tecnico, i punti stampati sulla lastra agiscono anche come uno schermo solare, migliorando i valori g di vetro da circa 25%. Il tipo 2 è curvato a caldo ed
è collegato al traliccio a Y in materiale composito.
La realizzazione è lunga e complessa e non ancora terminata completamente. Lo sarà nel 2015 secondo alcuni. Il facciatista Josef Gartner ha iniziato
creando un team apposito e realizzando il mock-up che è stato successivamente accuratamente testato e, insieme al Laboratorio per le strutture metalliche in acciaio e la luce dell’Università di Scienze Applicate di Monaco,
ne sono state stabilite la capacità di carico e durata a lungo termine della
facciata vetrata a curvatura sferica. Inoltre, è stata allestita a Gundelfingen
presso la sede della Gartner una camera climatica per testare la trasmittanza
termica e il fattore solare, nonché gli impatti climatici sulla facciata come
la resistenza agli shock termici e gli effetti della radiazione solare. Sono
state utilizzate le prove di resistenza del vetro col pendolo e dinamiche un
generatore di forti venti fino a 150 km e una pressione dinamica del vento
di 600 Pa. Sono stati realizzati anche test di resistenza alla pioggia battente
e la tenuta all’acqua in genere. La composizione di vetro del doppio vetro è
costituito da un esterno 2 x 8 mm stratificato di sicurezza con punti cromati,
coating solare e punti di retino, stampato in grigio in Ral 7012, una cavità
di 16 mm e di 2 x 6 mm stratificato vetro interno con rivestimento basso
emissivo. Il taglio a forma di ferro di cavallo fuori balconi in vetro nelle aree
residenziali assomigliano un diapason. il”Diapason, realizzato dalla Gartner
è in composito rinforzato con fibra di vetro (GRP) è curvatoi verso l’esterno
e inoltre deve sostenere il vetro della loggia. La facciata foyer comprende
unità fino a 5 m di altezza e 4,30 m di larghezza con due lastre di vetro, così
come sei elementi grandi nella forma di un diapason grande di altezza di 5
m ed una larghezza di 6,45 m. Queste elementi pesano circa 2,000 kg.
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5. La parte superiore è cangiante. / 6. Ultime fasi della realizzazione. / 7. Complesse le operazioni di posa della facciata. / 8. La struttura a diapason. / 9. Diverse le
tipologie nella facciata realizzata da Josef Gartner. / 10. Nelle sezioni i due esempi di vetrazione.