Il NotiziAlsippe del 19 gennaio 2017

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AL.SI.P.PE ALLEANZA SINDACALE POLIZIA PENITENZIARIA VIA DEGLI ARCELLI 00164 (ROMA) TELEFONO 3931383562 EMAIL [email protected] SITO INTERNET WWW.ALSIPPE.IT AFFILIAT I O.S.A.P.P
NUMERO
1778
DI
GIOVEDI
19
GENNAIO
2017 A
Assistente capo di polizia
penitenziaria
aggredito
a
Poggioreale
Ha dovuto far ricorso alle cure del pronto
Soccorso cittadino l’assistente capo di
polizia penitenziaria aggredito l’altro giorno
nella Casa Circondariale Giuseppe Salvia di
Napoli Poggioreale . Ad aggredirlo un
detenuto straniero con reati comuni ,che lo
ha colpito con una testata rendendo
necessario per il collega il trasferimento
all’ospedale ,come anticipato in precedenza.
Per le lesioni riportate durante l’aggressione
i medici hanno riscontrato ferite guaribili
con una prognosi di 10 giorni. La Segreteria
Generale Alsippe condanna duramente l’
episodio di violenza esprime vicinanza e
solidarietà al collega e invia gli auguri di
una pronta guarigione.
Segreteria Generale
Ruba auto ad un agente
penitenziario che lo insegue
e lo blocca
CURA
DELLA
SEGRETERIA GENERALE
AD USO INTERNO
tentato la fuga al passaggio a livello ma è
caduto e ha sbattuto la testa: ricoverato in
ospedale è stato poi fermato dai
carabinieri. Ruba un'auto senza sapere
che è l'auto di un agente della polizia
penitenziaria. Scappa a tutta velocità per
le vie del paese quando il proprietario lo
incrocia a Bosconero ma è costretto a
bloccarsi al passaggio a livello, dove le
sbarre sono chiuse in attesa del treno. Nel
frattempo il proprietario dell'auto lo
rincorre e lo blocca. Il ladro fa per
scappare, scivola sul ghiaccio e sbatte la
testa sull'asfalto. Medicato dal personale
del 118, viene prima trasportato in
ospedale poi fermato dai carabinieri di
San Giorgio Canavese che lo hanno
denunciato per il furto della Fiat Panda.E'
la storia di uno dei ladri evidentemente
meno fortunati della storia che, questa
mattina, poco prima delle 10, è stato
bloccato a Bosconero a bordo di una
Panda rubata l'otto gennaio a San Giusto
Canavese. Non ha fatto i conti con la
cattiva sorte: quella di aver scelto l'auto
sbagliata e di non aver calcolato lo storico
problema che da anni si ripresenta tutti i
santi giorni a Bosconero. Quando passa il
treno della Canavesana, il paese è tagliato
in due. Così il malvivente maldestro è
rimasto bloccato al passaggio a livello, si
è fatto raggiungere dal poliziotto, ha
tentato la fuga e, dopo una breve
colluttazione, è finito prima in ospedale, a
Ivrea, poi in caserma dai carabinieri. Si
tratta di un uomo di 68 anni già noto alle
forze dell'ordine. E' stato soccorso dalla
croce rossa di Rivarolo Canavese. A carico
del pensionato è arrivata anche una
denuncia per guida senza patente perchè
revocata.
Poliziotto
penitenziario
sotto processo accusato
di abuso di ufficio e di
utilizzo di mezzi di
coercizione
APERTO AL CONTRIBUTO
DÌ
TUTTI_
Rimini, Guardia Penitenziaria molla una
sberla a detenuto 20enne: poliziotto sotto
processo .E' stato rinviato a maggio il
processo che vede imputato un
Agente di Polizia Penitenziaria
48enne, in servizio al carcere Casetti
di Rimini all'epoca dei fatti, il 2013.
Difeso dall'avvocato Massimiliano
Orrù, è accusato di abuso di ufficio e
di utilizzo di mezzi di coercizione,
per aver rifilato uno schiaffo a un
detenuto di 20 anni. Il ragazzo
avrebbe confidato quanto avvenuto a
uno dei due Agenti che stavano
effettuando la conta dei detenuti
nelle celle. "Non si fa così, ho preso
uno schiaffone questa mattina", ha
detto il 20enne, secondo quanto
riferito
dall'Agente,
mentre
il
collega, che era con lui, ha escluso
di aver sentito quella frase. Il
20enne ha spiegato così l'accaduto:
si era rivolto all'imputato presso il
magazzino per ottenere un lenzuolo,
poi mentre tornava in cella era stato
richiamato indietro. Il 48enne lo ha
rimproverato per un commento
pronunciato tra i denti, per il
mancato ottenimento immediato del
lenzuolo: a quel punto, secondo la
versione del detenuto, è partito lo
schiaffone, accompagnato alla frase:
"Così impari a star zitto". Secondo
però le testimonianze di altre
guardie penitenziarie, all'ora dei
fatti il magazzino era chiuso, per cui
non c'era stato alcun incontro tra i
due.(alta rimini)
Una ventina di agenti della
polizia
penitenziaria
bloccati da una tormenta
di neve nella colonia
penale di Mamone
BOSCONERO - Ladro sfortunato, ruba
un'auto ma trova il passaggio a livello
chiuso: denunciato dai carabinieri.Il
maldestro aveva rubato il mezzo a un
poliziotto. Rincorso dal proprietario ha
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Maltempo: sulla Sardegna neve e gelo.
Temperature sotto zero e disagi per la
circolazione. Continua a nevicare in mezza
Sardegna, dal Nuorese alla Gallura, dall'alto
Oristanese alla provincia di Sassari. La
situazione più critica rimane a Fonni, il
Comune più alto dell'Isola (mille metri),
tanto che la sindaca Daniela Falconi ha
proclamato lo stato di calamità naturale.
"Siamo oltre il metro di neve - scrive sul suo
profilo Facebook la prima cittadina - Tutti
gli operatori privati, i barracelli con i loro
mezzi sono mobilitati. Stiamo dando la
precedenza ai pastori isolati nelle campagne
e alle situazioni più complicate in paese
dove i mezzi comunali lavorano senza sosta.
Lo stato di calamità naturale è già stato
proclamato".Bloccati da una tormenta di
neve nella colonia penale di Mamone,
sempre nel nuorese, una ventina di agenti
della polizia penitenziaria. Confermata la
chiusura delle scuole in molti centri
coinvolti da questa eccezionale ondata di
maltempo. Nel frattempo, proseguono gli
interventi per liberare le strade prima che le
temperature si abbassino ulteriormente con
il rischio di estese gelate.Super lavoro per
gli uomini e i mezzi dell'Anas, per il
personale dei comuni interessati e la
Protezione civile soprattutto lungo statale
131 Carlo Felice sull'altopiano di Campeda,
sulla 131 Dcn da Nuoro a Siniscola e sulla
389
Nuoro-Lanusei.
Nella
città
metropolitana di Cagliari, ma anche negli
altri capoluoghi di provincia, sono stati
aumentati i posti letto per i senzatetto
mentre
associazioni
di
volontariato
coordinate dalla Acli stanno distribuendo
abbigliamento pesante e coperte alle
persone in difficoltà a causa del grande
freddo.(Ansa)
Gli agenti della polizia
penitenziaria
dovrebbero
essere 243, invece sono
ormai novanta in meno ,
"un solo agente con 100
detenuti al carcere di
Alessandria
Alessandria: "un solo agente con 100
detenuti" e il rischio della radicalizzazione
"Controllarli è diventato quasi impossibile":
al San Michele di Alessandria gli agenti
della polizia penitenziaria dovrebbero
essere 243, invece sono ormai novanta in
meno. Da dieci anni nel minimarket del
carcere San Michele non si vendono più gli
alcolici, nemmeno il Tavernello. Eppure
l'altra sera è scoppiata una rissa tra detenuti
ubriachi: "Per calmarli il mio collega ha
dovuto coinvolgere altri carcerati, ha
chiesto a loro aiuto per "negoziare" la
pace e ci sono volute ore". A raccontarlo è
un agente stremato, uno di quelli che dal
22 dicembre rifiuta il pasto in mensa per
protesta.Accetta di raccontare il suo
sconforto, senza essere citato. Ma se
l'alcol è vietato come fanno i detenuti a
ridursi così? "Macerano la frutta: ormai è
prassi collaudata". Cioè la lasciano quasi
marcire e poi la spremono: "Esce alcol
puro: peggio di una grappa. Una volta
abbiamo scoperto persino un alambicco
artigianale, erano riusciti a costruirlo con
un filo dell'antenna svuotato che
utilizzavano come serpentina per far
passare il liquido, una pentola sul fuoco
per caldaia e il filo poi passava nel
lavandino
dove
avveniva
il
raffreddamento, sul fondo raccoglievano
il distillato". Controllarli è diventato
quasi impossibile: gli agenti della polizia
penitenziaria dovrebbero essere 243 al
San Michele, invece sono ormai 90 in
meno."L'organico non viene rinnovato, i
colleghi invecchiano, l'età media è di 50
anni, negli ultimi tempi poi in 32
risultano in servizio ma in realtà sono in
carico all'ospedale militare, in seguito a
malattia, e non sono rimpiazzabili, non ci
sono più avvicendamenti, né arrivano
nuovi agenti dai corsi". I turni sarebbero
da 6 ore, "ma ormai sono diventati di 8,
spesso anche di più. Siamo arrivati a
coprire da soli due sezioni: vuol dire
trovare un agente che, senza supporto,
deve
seguire
100
detenuti".
In tutto, al San Michele in questo
momento sono 314 i reclusi, "spalmati"
su tre piani, dovrebbero essere 267: "Le
celle sono da 9 metri quadri, a volte ci
stanno in 2, fino al 2014 è capitato anche
in 3: immaginateci da soli a dover
garantire a uno la visita medica, all'altro
la lezione a scuola, al terzo il colloquio
con i famigliari, poi assicurare l'ora d'aria
a tutti".Il clima all'interno è cambiato,
"peggiorato" puntualizza l'agente che qui
lavora da almeno 15 anni: "Prima
avevamo a che fare con detenuti di lungo
corso, che intraprendevano un percorso
di reinserimento, dunque più propensi
anche loro al quieto vivere, al rispetto
dell'ambiente nel quale erano costretti a
restare per chissà quanto, ora invece tanti
si fermano per poco, un paio d'anni al
massimo" (nonostante sia un carcere per
la lunga detenzione).E poi ci sono gli
stranieri, che sono 143 (il 58%). Avere a
che fare con loro è sempre più difficile:
"Non è raro vederli trasformare, all'inizio
sono più tolleranti, poi diventano
fondamentalisti". Da cosa si capisce?
"Rifiutano i colloqui e le visite mediche se
psicologo e medico sono donne, a volte
qualcuno ha più potere sugli altri, è
evidente, avvicina un gruppo, parla in
arabo, noi non capiamo. Ora comunque
segniamo nome e cognome di tutti quelli
che entrano nella stanza adibita a
moschea per pregare, ci sono anche corsi
per riconoscere i segnali della deriva
fondamentalista all'interno del carcere".
Molti riescono a restare in contatto con
l'esterno attraverso i cellulari. Vietati.
Negli ultimi due mesi ne sono stati
sequestrati sei, funzionanti: "Riescono a
nasconderli, nelle intercapedini dei
muri", dentro i pacchetti di sigarette,
nelle spine della corrente, dentro il
gabinetto. "Se li procurano ai colloqui,
ma noi siamo troppo pochi per assicurare
controlli efficaci e anche per le
perquisizioni ordinarie: è durante questi
controlli che scopriamo i telefonini, ma in
queste condizioni non siamo più in grado
di garantirli e ne va della nostra
sicurezza".La sera (turno 16-24) della
rissa tra ubriachi "dovevamo essere in 13,
invece eravamo rimasti in 5: un'altra
volta hanno provato a sfilare le chiavi a
un agente, ed è gravissimo, temiamo
rivolte che non sapremmo gestire". C'è il
rischio che prendano in mano il carcere.
"E un pomeriggio c'era la festa con i
parenti in teatro: eravamo solo 2 agenti
con più di 40 detenuti e tutti i loro
famigliari". E poi, l'altro problema:
"Questo è uno dei pochi carceri ad avere
lo psichiatra disponibilequotidianamente,
per questo abbiamo tantissimi reclusi con
forti problemi ed è molto faticoso
trattarli". L'ultimo rapporto del garante
per i diritti delle persone sottoposte a
misure restrittive, Davide Petrini,
confermava che oltre il 50% dei detenuti
ad
Alessandria
fa
(ab)uso
di
psicofarmaci.Una situazione critica e
cronica, secondo il poliziotto: "Se fossero
di più ad avere la possibilità di uscire per
lavorare, credo che il clima sarebbe
migliore". Invece sono appena in 20. In
ogni caso "per noi solamente l'arrivo di
nuovi agenti può aiutare: se le cose non
cambieranno oltre a smettere di
mangiare in mensa, finiremo per
rimanere dentro ad oltranza".(La
Stampa)
Gestione
organizzativa
impeccabile. delle Fiamme
Azzurre e Polizia
Penitenziaria a Casal del
Marmo, per la due giorni
dell'atletica laziale
Casal del Marmo, due giorni da capitale
dell'atletica lazialeCapitale dell’atletica:
per due giorni l’impianto sportivo di
Casal del Marmo ha rappresentato il
cuore dell’atletica laziale e non solo, con
la presenza di quasi 2000 atleti nella
doppia rassegna – cross e indoor - che ha
dato il via alla stagione invernale. Con
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le Fiamme
Azzurre e
la Polizia
Penitenziaria al centro dell’evento, con una
gestione organizzativa impeccabile.Due
giorni da ricordare, il 14 e 15 gennaio: una
festosa invasione di atleti di tutte le età,
concentrati
nel
centro
sportivo
delle Fiamme Azzurre a Casal del Marmo.
Un successo organizzativo senza precedenti,
perché non era affatto facile portare a
termine senza contraccolpi e nella
soddisfazione generale uno degli eventi più
partecipati delle ultime stagioni: oltre 2000
atleti iscritti, una parte sui prati adiacenti
l’impianto, altri – tantissimi – nel pistino al
coperto, l’unico esistente a Roma e dintorni
in grado di garantire l’attività degli atleti
nella stagione fredda.C’è fame di atletica e
si vede: per l’occasione il Gruppo Sportivo
della
Polizia
Penitenziaria,
con
il
responsabile Marcello Tolu in testa, ha
mobilitato tutte le risorse disponibili per
corrispondere alla passione dei club laziali e
delle società delle regioni centrali che si
affidano all’impianto capitolino in assenza
di
alternative
tecnicamente
valide.
Inevitabile il ricorso alla collaborazione
istituzionale con la Direzione Generale della
Formazione
del
comandante
Ezio
Antonio Giacalone e con i reparti territoriali
dei Vigili Urbani e dei Carabinieri per
assicurare le necessarie condizioni di ordine
pubblico: e anche l’Astrea – rappresentativa
calcistica della Polizia Penitenziaria – ha
acconsentito a spostare la sede dell’incontro
di campionato con la Vigor Acquapendente
sul campo neutro “Ivo Di Marco” ad
Ottavia, proprio per venire incontro alle
esigenze organizzative connesse alla due
giorni atletica di Casal del Marmo.Il primo
impegno di cartello nel calendario del
Comitato Regionale Fidal Lazio è stato
onorato da una serie di prestazioni
estremamente valide: su tutti il 3.92
dell’astista Maria Roberta Gherca, gioiello
dell’atletica di Velletri, salita al secondo
posto nelle liste italiane allieve di sempre al
coperto. Poi il 6”86 sui 60 metri grazie al
quale l’ex campione europeo juniores
Marco Lorenzi ha messo in fila un autentico
esercito di velocisti: e sui 60m ostacoli
scende sotto gli otto secondi (7”99)
Luca Trgovcevic, talento emergente seguito
dal tecnico delle Fiamme Azzurre
Giorgio Frinolli. E nella prova regionale di
corsa campestre si è distinto – al debutto
tra
gli
allievi
–
il
frascatano
Francesco Guerra, campione italiano in
carica dei 2000m cadetti: una delle
speranze azzurre in vista dei Mondiali U18
di Nairobi. Altra giovane castellana in
evidenza Livia Caldarini, portacolori della
Libertas Castelgandolfo-Albano. Senza
dimenticare i nazionali dell’Aeronautica che
hanno dominato il cross lungo maschile con
Michele Fontana,
Giuseppe Gerratana e
Francesco Bona,
mentre
in
campo
femminile
si
è
imposta
Eleonora Bazzoni della
Runner’s
Academy.Ma al di là di metro e cronometro,
non è stato possibile misurare l’entusiasmo
messo in mostra dai tanti partecipanti: tra i
quali - nelle categorie esordienti, ragazzi e
cadetti - si sono distinti i tesserati delle
scuole giovanili delle Fiamme Azzurre,
intitolate al grande Pietro Mennea. Un
patrimonio di 200 ragazzi giovanissimi che
sta crescendo come realtà portante nel
tessuto territoriale di Roma Nord.E sabato
21 gennaio si replica, con la disputa della
prima prova del Trofeo Fiamme Azzurre:
sul pistino di Casal del Marmo i migliori
esponenti delle categorie esordienti,
ragazzi e cadetti.
Bologna: barbe lunghe,
preghiera, niente Coca
Cola, detenuti a rischio
radicalizzazione
Barbe lunghe, rifiuto di spazi comuni, di
cibi e bevande come la Coca Cola e poi,
naturalmente, l'esultanza dopo le stragi
dell'ultimo anno: sono i primi segnali che
un detenuto in cella è a rischio
radicalizzazione. Sono alcuni degli
"indici" che gli agenti della penitenziaria
hanno colto anche tra le celle del carcere
della Dozza, dove ad oggi una decina di
detenuti vengono monitorati per via di
atteggiamenti che fanno presupporre la
loro vicinanza alle ideologie della jihad.
La stretta del Dipartimento per
l'amministrazione
penitenziaria
era
arrivata già dopo gli attentati di Parigi,
quando in alcune carceri d'Italia,
compresa Bologna, furono notati alcuni
detenuti esultare per le stragi. Si è
intensificata dopo la scoperta che Anis
Amri, l'attentatore di Berlino, ha fatto il
salto di qualità verso la radicalizzazione
proprio mentre era in prigione in Italia. Il
Dap ha stilato un elenco per gli agenti dei
comportamenti
da
considerare
"campanelli d'allarme". "Indici che
devono concorrere tra loro e non essere
isolati" spiega un agente. Non basta, cioè,
essere di religione islamica."Il personale
di sezione cerca di individuare i
cambiamenti". Per esempio il detenuto
che prega sempre e all'improvviso smette
di
pregare
viene
osservato
più
attentamente per verificare se concorrono
altri segnali premonitori di una eventuale
radicalizzazione.
Proprio
l'allontanamento dagli insegnamenti
degli imam più moderati può essere
considerato un segnale d'allarme. C'è poi
una scala di rischio, in base alla quale i
detenuti sono classificati in monitorati,
attenzionati o segnalati. "La differenza
sostanziale è la maggiore pericolosità dei
monitorati rispetto agli altri".Gli agenti
che fanno parte del Nucleo investigativo
centrale della polizia penitenziaria, un
nucleo speciale addetto alle indagini
dietro le sbarre, fanno una relazione
mensile per ogni detenuto monitorato,
inviata agli uffici centrali. Alla Dozza,
oltre ai monitorati, c'è un solo caso di
"attenzionato", che è il livello medio di
rischio, e 4 o 5 sotto osservazione.
Altrettanti detenuti hanno mostrato
comportamenti preoccupanti e gli uffici
centrali, su segnalazione degli agenti,
stanno valutando di inserirli nel
programma. Tra questi ci sono anche un
paio di persone segnalate per le loro
reazioni dopo la strage di Berlino.
Gli strumenti più approfonditi di
indagine, invece, come intercettazioni,
controlli
sulle
visite
e
sulla
corrispondenza, devono essere autorizzati
dalla Procura. I Nic sono i nuclei che un
tempo osservavano le Br in carcere,
cercando di decifrare i messaggi in codice
che i seguaci della stella a cinque punte si
scambiavano durante visite e udienze.
Oggi gli agenti avrebbero bisogno di più
mezzi e di aggiornamento. Risorse che,
nonostante gli allarmi dei vari Ministeri,
mancano. A Bologna 10 agenti, fuori
dall'orario di lavoro, nel 2015 hanno
potuto seguire un corso di arabo grazie a
una mediatrice culturale che aveva dato
la propria disponibilità gratuitamente.
Ma eccetto questo caso, su base
volontaria,
l'amministrazione
penitenziaria non ha risorse per
organizzare corsi di lingua. "Non c'è
nessuno che ci spieghi i cambiamenti in
corso, che ci insegni l'arabo e la cultura
islamica
spiega
una
agente.
Sarebbero necessarie almeno due unità
addette esclusivamente ai detenuti a
rischio terrorismo, in modo che abbiano
il tempo di scambiarsi informazioni ed
istruire il personale delle sezioni
quotidianamente". E invece nel carcere
della Dozza, con più di 700 detenuti e 100
posti scoperti tra gli agenti, al Nucleo
investigativo resta solo il tempo di
osservare e fare le relazioni, mensili o
bimestrali, per gli uffici centrali.
Annullata la prova scritta
del Concorso per 559
agenti di Polizia
Revocate le prove scritte e la commissione
d’esame del Concorso per 559 agenti di
Polizia, si ripetono i quiz. Il Capo della Polizia
ha ufficialmente annullato la prova scritta (e
la commissione d’esame precedentemente
nominata.Il prossimo 24 gennaio 2017 verrà
pubblicato in Gazzetta Ufficiale il diario delle
nuove prove scritte. Di seguito il
provvedimento pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale 4ª Serie Speciale - Concorsi ed
Esami numero 3 del 13 gennaio 2017
Ministero dell’Interno Dipartimento della
Pubblica Sicurezza Revoca del decreto del
Capo della Polizia - direttore generale della
Pubblica Sicurezza n. 333-B/12.E.7.16 del 26
febbraio 2016 di nomina della commissione
esaminatrice e di tutti gli atti relativi alla
prova scritta dalla stessa posti in essere,
inerenti al concorso pubblico, per titoli ed
esami, per il reclutamento di 559 allievi
agenti della Polizia di Stato, riservato ai sensi
dell'articolo 2199, comma 4, lettera a), del
decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, ai
volontari in ferma prefissata di un anno o
quadriennale ovvero in rafferma annuale i
quali, se in servizio, abbiano svolto alla data
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di scadenza del termine di presentazione della
domanda almeno sei mesi in tale stato o, se
collocati in congedo, abbiano concluso tale
ferma di un anno indetto con D.M. 12 gennaio.
(GU 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n.3
del 13-1-2017) In merito al concorso pubblico
per il reclutamento di n. 559 allievi agenti della
Polizia di Stato, riservato ai sensi dell'art.2199,
comma 4, lettera a), del decreto legislativo 15
marzo 2010, n.66, ai volontari in ferma
prefissata di un anno o quadriennale ovveroin
rafferma annuale i quali, se in servizio, abbiano
svolto alla data di scadenza del termine di
presentazione della domanda almeno sei mesi
in tale stato o, se collocati in congedo, abbiano
concluso tale ferma di un anno, indetto con
decreto ministeriale 12 gennaio 2016 e
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana - 4ª Serie speciale
«Concorsi ed esami», n. 8 del 29 gennaio 2016,
si comunica che il Capo della Polizia - direttore
generale della pubblica sicurezza con decreto n.
333- B/12E.8.16/20112 del 12 dicembre 2016 ha
cosi' disposto: «Art. 1. 1. Per sopravvenuti
motivi di pubblico interesse, e' revocato il
proprio decreto in data 26 febbraio 2016 di
nomina della commissione esaminatrice del
concorso pubblico per titoli ed esami, per il
reclutamento di n. 559 allievi agenti della
Polizia di Stato di cui alle premesse. 2.
Conseguentemente sono revocati anche tutti gli
atti, relativi allo svolgimento delle operazioni
della prova scritta e i relativi esiti, posti in
essere dalla Commissione esaminatrice di cui al
comma 1. 3. Con separato provvedimento si
provvede alla nomina della nuova Commissione
esaminatrice che curera' la ripetizione della
prova scritta e gli altri successivi adempimenti
per la conclusione del concorso. Art. 2. 1. Il
direttore della Direzione centrale per le risorse
umane del Dipartimento della pubblica
sicurezza
e'
incaricato
dell'immediata
esecuzione del presente provvedimento,
provvedendo anche agli adempimenti necessari
alla pubblicazione del solo dispositivo nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e nel
sito istituzionale della Polizia di Stato. Avverso
il presente provvedimento e' ammesso ricorso al
Tribunale amministrativo regionale entro il
termine di sessanta giorni ovvero ricorso
straordinario al Presidente della Repubblica
entro il termine di centoventi giorni dalla
pubblicazione.». Si comunica che il diario della
reiterazione della prova scritta d'esame del
concorso sara' pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie
speciale «Concorsi ed esami» - del giorno 24
gennaio 2017. Segreteria Generale
Comparto
Sicurezza
–
sospensione
contributo
straordinario L. 208/2015, art.
1,
c.
972.(Contributo
straordinario di 80 euro)
dirigenziale, è sospeso a decorrere dalla
mensilità di Gennaio 2017, in attesa delle
determinazioni di cui all¿art. 1, comma
365, della Legge 11 dicembre 2016, n. 232
(Legge di Stabilità 2017).
Circolari ministeriali e
note D.A.P. gennaio 2017
La Segreteria Generale in collaborazione
con i rappresentanti regionali provinciali
e locali presenti sul territorio ha stipulato
una serie di convenzioni per gli iscritti
Alsippe e i propri familiari , per usufruire
di servizi con sconti particolari. Per
usufruire dei predetti sconti bastera’
esibire la
Tessera Servizi Alsippe che
potra’ essere richiesta ai responsabili delle
Segreterie Sindacali . Cliccando il link
sotto potrete visionare i servizi offerti
http://www.alsippe.it/it/category/conven
zioni/
oppure CONVENZIONI del sito :
www.alsippe.it
Per ulteriori richieste ed informazioni
contattate l’indirizzo email:
[email protected]
Ministeriale
18.1.2017
GDAP-0017997
del
Personale del Corpo di polizia
penitenziaria FESI Anno 2017 –
Convocazione per il giorno 31
gennaio 2017 alle ore 10.00
Segreteria Generale
Convenzione per la stipula
di polizze assicurative RC
auto per gli iscritti Alsippe
e propri familiari
Segreteria Generale
Ti piace scrivere e vuoi
pubblicare articoli notizie
e pareri invia un email ad
Alsippe
La Segreteria Generale Alsippe ha
definito una convenzione per la stipula di
polizze assicurative RC auto e moto per
gli iscritti Alsippe ed i propri familiari.
Per eventuali preventivi e ulteriori
informazioni chiamare al numero di
telefono 3931383562 oppure inviare la
documentazione
direttamente
all’indirizzo
email:[email protected]
Se vuoi pubblicare un articolo un parere,
una notizia, un'esperienza personale , un
problema scrivi a :
[email protected]
Documenti richiesti per il preventivo
1)Fotocopia del libretto di circolazione
fronte e retro
2) Documento di riconoscimento
Segreteria Generale
Convenzioni nazionali e
regionali per gli iscritti
Alsippe
Si comunica che il contributo straordinario
di 80 euro mensili, pari a 960 euro su base
annua, riconosciuto ai sensi dell’art. 1,
comma 972, della Legge 28 dicembre 2015,
n. 208, al personale appartenente ai Corpi
di Polizia, al Corpo Nazionale dei Vigili del
fuoco e alle Forze Armate, non destinatario
di
un
trattamento
retributivo
Nel caso in cui sia un familiare
intestatario
della
polizza
un
autocertificazione che ne attesti la
parentela ai sensi della normativa
vigente, per altre informazioni contattare
l’ufficio ai numeri indicati sopra
Segreteria Generale
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