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OTTAVIA
GIUSTETTI
Un
solo
ente
pubblico
in
Piemonte,
e
63
enti
privati
in
tutta
Italia.
È
difficilissimo
controllare
che
siano
sempre
rispettati
i
diritti
dei
bambini
e
dei
genitori
adottivi.
La
confusione
e
i
metodi
fai-da-te
regnano
sovrani.
Anche
quando
le
adozioni
si
concludono
con
successo,
nel
senso
che
mamma
e
papà
italiani
diventano
genitori
di
un
bimbo
straniero,
il
sistema
dei
privati
offre
secondo
il
buon
cuore
di
ciascun
ente
adeguata
preparazione
e
accompagnamento
dopo
il
rientro
in
Italia.
«La
nostra
agenzia
in
Piemonte,
l'Arai
(Agenzia
regionale
per
le
adozioni
internazionali
)
ha
investito
grandi
risorse
per
preparare
genitori
e
bimbi
a
una
felice
vita
insieme.
Un
risultato
per
nulla
scontato».
Anna
Maria
Colella
è
direttore
dell'Arai,
l'unico
ente
pubblico
che
opera
in
questo
settore
nell'intero
Paese.
Nato
nel
2002,
con
legge
regionale,
dopo
che
lo
Stato
italiano
ha
previsto
per
la
prima
volta
la
presenza
di
un
servizio
pubblico
per
le
adozioni
internazionali.
«Per
noi
un'adozione
non
è
un'adozione
felice
se
non
si
arriva
adeguatamente
preparati
dice
e
ci
crediamo
così
tanto
che
organizziamo
corsi
di
formazione
persino
per
i
nonni
adottivi».
Abbiamo
sentito
molte
storie
in
cui
la
preparazione
dell'evento
adozione
è
considerato
soltanto
un'incombenza
alla
quale
assolvere.«È
un
fatto
grave.
Quando
si
dice
che
si
organizzano
corsi
di
formazione
e
invece
non
si
fanno
si
danneggia
la
famiglia
futura
che
deve
nascere.
La
cultura
del
servizio
pubblico
è
molto
diversa.
Dico
da
tempo
che
l'intero
sistema
adozioni
andrebbe
riorganizzato».
Perché
solo
in
Piemonte
si
è
dato
vita
a
questo
servizio?
«Il
Piemonte
ha
una
tradizione
importante.
Per
tutta
la
vita
mi
sono
occupata
di
diritti
dei
minori
come
funzionario
della
Regione
e
so
quanta
attenzione
è
sempre
stata
dedicata
al
del
sostegno
alla
genitorialità.
Anche
adesso
il
presidente
Chiamparino
e
l'assessore.
Augusto
Ferrari,
stanno
lavorando
per
estendere
le
convenzioni
del
nostro
ente
con
altre
regioni
all'interno
della
conferenza
Stato-Regioni.
Per
ora
abbiamo
accordi
con
la
Valle
D'Aosta,
la
Liguria,
il
Lazio
e
la
Calabria».
In
che
senso
convenzioni?
Di
cosa
si
tratta?«Significa
che
il
nostro
ente
piemontese
può
prendere
in
carico
anche
famiglie
residenti
in
altre
regioni
d'Italia.
Alle
stesse
condizioni».
Perché
è
importante
offrire
un
servizio
pubblico
altrove?«Per
garantire
a
chi
lo
desidera
il
diritto
di
adottare
affrontando
costi
proporzionati
al
reddito.
E
poi
per
La
La Repubblica
Repubblica
Tipo media:
media:
Publication
PAESE :Italia
-- it
Torino
Torino
(ITA)
PAGINE(ITA)
:2
AUTORE :Ottavia Giustetti
Print
Stampa locale
Tiratura:
17.01.2017
Diffusione:
SUPERFICIE :29 %
date:
PERIODICITÀ :2Quotidiano
Pagina:
17 gennaio 2017 - Edizione Torino
T
32.287
Spread:
18.000
Readership:
135.097
•
Colella: L interosistema
dovrebbeessererMsto
Megliogestione
OTTAVIAGIUSIETTI
SOLO ente
ri, stanno
pubblico
Piemonte,
e 63 entiprivatutta Italia. È difficicontrollare
che siano
rispettati
i diritti
dei
dei genitori
adottivi,
confusione
e i
metodi
regnano
sovrani
fl
quand*j
le adozioni si conclusuccesso,
nel senso
mamma
e pap
itailam
dì
genitori
di un bimbo
il sistema dei privati
lavorando
per esten-
dere le convenzioni
del nostro
ente con altre regioni
all'interno della conferenza
Stato -Regioni. Per ora abbiamo
accordicon
laVafle D'Aosta, la Liguria,
il Lazio e la Ca1abria.
In che senso convenzioni?
Di
cosa si tratta?
Significa
che il nostro ente
piemontese
può prendere
in ca
rico anche famiglie
residenti
in
decidere le sorti
dell'inchiesta
Convocato
il legale
della coppia e quello
de
responsabili
della Enzo B
-
''
altre regioni d'Italia
Alle stesse
condiziorii.
secondo il buon cuore di CLÌ
Perché è importante
offrire
adeguata
preparazioun servizio pubblico altrove?
accompagnamento
dOpO 11
Per garantire
chi
lo
clesidea
Italia.
La nostra agen
rai! diritto di adottare
affrontanPiemonte, l'Arai (Agenzia
do Costi proporziona
a reddiper le adozioni interto. E poi per cambiare la cultura
ha investito
gmndiri
del sistema che deve offrire tra preparare
genitori
e sparerrza e vigilaiiza
per dare al -
una felice vita insieme,
risultato
per nulla scontato'.
Maria Co1e11 è direttore
l'unico
ente pubblico
in
questo
le coppie serenità
nel loro
corso adottivo,
È importante
settore
Paese.
Nato
conieggeregionaie,dopo
nel
prima
volta la presenza di
pubblico
per le ad
mternazionali.
'Per
noi
m'adoziorie
non è un'adozione
adequaaarati
dice
e ci
csì tanto che organizcorsi di fcrrriazioue
persi'
nonsiarriva
-
nonni
-
adottivi',,
Abbiamo
sentito molte storie
preparazione
dell'eadozione
è considerato
Ufl'irlCOmbeflza
assolvere,
fatto grave. Quando
organizzano
corsi
si
di
formazione
e invece non si fandanneggia
la faniigli
futu
deve nascere. La cultura
servizio pubblico è molto diDico da tempo che i'intesistema
adozioni
andrebbe
riorqanizzato.
solo in Piemonte
si è
datovita
a questo servizio?
Piemonte
ha una tradizio
importante.
Per tutta la vita
occupata
cli diritti
dei
come funzionario
della
so qwmnta attenzione
stata dedicata al del sogenitorialità.
Anche
presidente
Chiamparil'assessore,
Augusto
Ferra-
per pe-
rò che il sistema
pubblico delle
Regioni si unitario
e che non si
ripeta l'errore
di moìtiplicaxe
gli
enti anche nel pubblico».
A Torino l'unica agenzia
di emanazione regionale
che opera nel settore
Eche si sta espandendo
poter garantire
alle coppie di affrontare
il percoiso con costi
proporzionati al
-
Anna Maria Colella
!1
-
L'DTCHIESTA
18
T
—
IL PRIMO ESPOSTO
Dopo un'attesa
durata molti anni
LASEDE
A sinistra, V ngreso
della Erìio B, Id
ssocizionechcsi
una coppia che si era
rivolta al a Erizo B
per avere un
bambino
in
occupa di adozoni
internazionali
per
coppie di tuttta
ItIii.
Non tutte però
adoziore
decide
di rivoIgrsi
alla magIstratura
LEALTREDENUNCE
Molte dure coppie
hanno preso
contatto con la
coppia torinese
pr unirsi nella
bttagIi
giudiziaria
] 11JT11Ji
nonostante
anni
di attesa sono state
soddisf dite
con l'intenzione
di
recuperare almeno
le somme sborste
OGGIL1NCONTRO
Èprevisto
in
procura l'incontro
che potrebbe
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