riacquisto cittadinanza:alfano risponde a nissoli (ds-cd)

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RIACQUISTO CITTADINANZA:ALFANO RISPONDE A NISSOLI (DS-CD)
ROMA\ aise\ - Deputata eletta in Centro e Nord America, Fucsia Nissoli (Ds-Cd)ha presentato una interrogazione al Ministro
degli esteri Alfano per sapere se il Governo italiano intenda “venire incontro alle esigenze degli italiani che chiedono di
riacquistare la cittadinanza italiana facendone espressa richiesta al consolato competente, senza dover soggiornare un anno
sul territorio italiano”.Oggi, il Ministro Alfano ha risposto all’interrogazione nel question time alla Camera: “sono qui a ribadire
tutta l'attenzione del Governo su questa materia, e siamo disponibili ad approfondirla, valutando contemporaneamente gli
aspetti problematici che questa questione pone”. “Ne dico essenzialmente due. Il primo: i limiti temporali. Se si introducesse la
possibilità di riacquisto della cittadinanza italiana senza specificare alcun limite temporale – ha osservato Alfano – chiunque
potrebbe fare domanda di riacquisto, anche coloro che si sono trasferiti all'estero da molti anni e hanno conseguentemente
affievolito, se non addirittura perso, i legami con il nostro Paese”. Poi, ha aggiunto, “c’è l'altra questione, il secondo problema, la
seconda criticità, cioè l'indeterminatezza dei destinatari dell'intervento normativo e dunque la difficoltà di calcolare gli oneri
finanziari. Il classico tema di copertura è aggravato dall'incertezza del calcolo della platea, perché i potenziali beneficiari che
allo stato posseggono la sola cittadinanza straniera, e che conseguentemente non sono oggetto di alcuna forma di censimento
da parte delle nostre rappresentanze diplomatiche o consolari, sono quelli che rappresentano l'oggetto della questione, i
protagonisti di questa questione”.“La regolamentazione della cittadinanza – ha detto ancora il Ministro – deve, come dire, in
definitiva chiarire cosa si intenda per “cittadino”, quali siano gli elementi costitutivi della cittadinanza in termini di diritti e di
doveri e dunque una trattazione del solo istituto dello iure sanguinis, se limitata ad interventi per ampliarne il possesso senza
chiarirne i limiti e i requisiti in termini di legame con il Paese, rischierebbe di portare allo svilimento del concetto stesso di
cittadinanza in base al mero possesso del passaporto”. “Tutto ciò premesso, - ha concluso Alfano – ribadisco la disponibilità
della Farnesina, della nostra struttura, che ovviamente ho consultato prima di venire qui a rispondere a questa interrogazione,
ad approfondire la questione sottoposta dall'onorevole Nissoli sia per l'attenzione che i nostri connazionali all'estero meritano
sia per il rispetto di coloro che si sentono legati al nostro Paese”.Nella sua replica, Nissoli si è detta “sufficientemente
soddisfatta della sua risposta perché ho percepito anche questa volta la sua sensibilità sul tema. Si tratta di un'esigenza diffusa
da parte della comunità italiana nel mondo, un'esigenza etica e civica che ci interroga sul significato di cittadinanza e ci fa
ripercorrere la nostra storia, che ci chiama a definire il nostro essere Paese e comunità in un mondo globalizzato”. “È
comprensibile la volontà di capire meglio le implicazioni del rilascio della cittadinanza a chi italiano di fatto non lo è più e perciò
bisogna impegnarsi anche su questa strada per rispondere meglio ad un'esigenza morale e di ricerca della nostra identità”, ha
concesso Nissoli. “Quindi, se bisogna fare una ricerca, come chiedeva lei, sul numero di chi ha perduto la cittadinanza
recandosi all'estero, ebbene facciamola. Troviamo, signor Ministro, la soluzione a questo problema che attanaglia il mondo
dell'emigrazione ponendo anche dei limiti temporali, come diceva lei, alla trasmissione della cittadinanza”. “Gli italiani all'estero
sono una risorsa – lo dicono tutti, l'ha detto lei stesso nel suo video di saluto – poi però questi buoni propositi speriamo che non
rimangano così, che svaniscano al vento. L'esigenza di vedere riconosciute le proprie origini non cambia, come non cambia –
ha sottolineato Nissoli – l'amore per l'Italia, e sarebbe un vero e proprio peccato non ascoltarla. In giro per il mondo troviamo
italiani senza cittadinanza che sono orgogliosi di definirsi italiani, orgogliosi delle proprie origini che esprimono anche attraverso
l'appartenenza a varie realtà associative, che sono entusiasti di celebrare i vari Italian Heritage month .Portano nel mondo la
cultura italiana e il made in Italy e poi non possono nemmeno definirsi italiani. È una questione che va affrontata da subito con i
passi necessari e va affrontata seriamente e speriamo una volta per tutte. Per davvero confido e sento questa volta che lei ci
aiuterà, signor Ministro, e quindi – ha concluso – la ringrazio e sono certa che non deluderà i nostri amici italiani nel mondo che
anche in questo momento ci stanno seguendo via streaming”. (aise)