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13 gennaio 2017 delle ore 23:12
L’architettura? Un capo di abbigliamento in cui
avvolgere gli essere umani. Parola di Toyo Ito,
che si racconta al MAXXI
Nato nel 1941 a Seoul, dominata all'epoca dal
Giappone, Toyo Ito è forse uno dei più grandi
progettisti viventi del Sol Levante: Good
Design Award nel 2001, il Leone d’oro alla
Biennale d’architettura di Venezia nel 2002,
Medaglia d’oro del Royal Institute of British
Architects, nel 2006, nel 2013 ha inoltre
ottenuto il Pritzker Architecture Prize.
Laureatosi in architettura all’Università di
Tokyo nel 1965, fondatore dello studio Urban
Robot, ha realizzato, tra l’altro, la sede Tod’s di
Tokyo, ha lavorato come professore associato
anche alla Columbia e alla Tokyo University.
Domani avremo l'onore di poterlo ascoltare,
dalle 11.30 alle 13, in incontro pubblico al
MAXXI, per parlare dell’architettura del futuro
in occasione della mostra "The Japanese House.
Architettura e vita dal 1945 a oggi", che fino al
prossimo 26 febbraio omaggia la cultura della
casa giapponese, e che tra i pezzi in scena vede
anche la ricostruzione in scala reale di uno dei
progetti più iconici dell’architetto: la White U
del 1976 (sopra). Un'occasione speciale per
raccontare i temi del progettista che ha
dichiarato: "Penso all’architettura come a un
capo di abbigliamento con cui avvolgere gli
essere umani".
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