Gillo Dorfles, "Vitriol". Diciotto disegni inediti in Triennale

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Transcript Gillo Dorfles, "Vitriol". Diciotto disegni inediti in Triennale

13 gennaio 2017 delle ore 18:01
Gillo Dorfles, "Vitriol". Diciotto disegni inediti in
Triennale, per festeggiare ancora una volta il
grande teorico dell'arte
C'è chi ha scherzato sulla longevità di Dorfles:
il critico è nato ben prima della Triennale di
Milano, e in effetti - anche se la dichiarazione
potrebbe passare per poco elegante - non è
affatto errata. Classe 1910, il decano degli
"addetti ai lavori" con l'indole del pittore, arriva
con una piccola mostra proprio in viale
Alemagna a Milano, dove fino al prossimo 5
febbraio sono esposti diciotto nuovi disegni che
proseguono una sua vecchia tela, Vitriol, del
2010. Chi è "Vitriol"? Un personaggio
fantastico, inventato dallo stesso Gillo Dorfles,
che segue l'assunto latino e alchemico Visita
Interiora Terrae Rectificando Invenies Occultum
Lapidem che vuol dire "Visita l’interno della
terra, e rettificando troverai la pietra nascosta”,
misterioso invito a indagare la propria anima ed
il proprio spirito per purificarsi. Un'interpretazione "
magica" che hanno seguito Aldo Colonetti e
Luigi Sansone, curatori della mostra, per cui
l'incarnazione di Vitriol sarebbe proprio Gillo,
che in una Sala Conferenze piena zeppa di
estimatori ha ringraziato e scherzato per questa
interpretazione «così originale, come originali
non sono questi miei disegni». Sui fogli, oltre
a una serie di "occhi" che osservano il mondo,
anche Goethe, Jung, Steiner e i moniti cari a
Dorfles e a una creazione eclettica, dove la
tecnica serve solo per mettere in luce un lato
occulto. Quel lato occulto che difficilmente spiega Colonetti - è difficile addirittura mettere
in forma verbale. Ecco dunque l'arte, in
soccorso. Quella vista occulta che, forse, è
anche "sintomo" di longevità!
Nelle foto, Vitriol ® Gianluca Di Ioia - La
Triennale
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